VERSO UN MODELLO DI ECONOMIA CIRCOLARE Roadshow buone prassi Le esperienze nelle filiere campane

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Irma Bucci
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1 VERSO UN MODELLO DI ECONOMIA CIRCOLARE Roadshow buone prassi Le esperienze nelle filiere campane Mostra d Oltremare - Napoli Venerdì 06 Aprile 2018 INNOVATION VILLAGE Sala EDISON Ing. Luigi Iavarone Federlegno Arredo Confindustria

2 Le Foreste in Italia Solo il 30% dell incremento di Biomassa è utilizzato (la media europea è 60%) Gran parte del fabbisogno di legno viene soddisfatto con l importazione

3 Le Foreste in Campania Secondo l Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali di Carbonio (INFC, 2005) : Superficie boscata: ettari 32% della superficie totale Le categorie più rappresentate sono i boschi di querce decidue (32%), di faggio (15%) e castagno (14%)

4 Le Foreste in Campania

5 Le Foreste in Campania

7 Tipologia forestale Superficie (ha) % della sup. forestale regionale Boschi di castagno ceduo 726,1 0,1 Boschi di castagno ceduo con presenza di ontano 8,4 0,0 Castagneti con ontano 2.832,8 0,5 Castagneti con cerro 7.455,8 1,3 Castagneti con roverella ,9 3,9 Castagneti con leccio 1.798,7 0,3 Castagneti con nocciolo 2.365,0 0,4 Totale boschi cedui a prevalenza di castagno Il Castagno in Campania ,7 6,7 Totale Castagneti ,2 14,5

8 Il Bacino Forestale dell area di Montella Comune Bosco Ceduo di Castagno (ha) Montella 362,50 Montemarano 233,00 Volturara 530,00 Totale Area 1 125,50

9 Territorio della comunità montana «Alento Monte Stella» in Cilento Comune Area (ha) Tipologia % Superfice pubblica % Superfice privata Cicerale 74,8 Ceduo Misto Omignano 63,57 Ceduo di Castagno Perdifumo 142 Ceduo di Castagno San Mauro 41 Ceduo di Castagno e Ontano Sessa Cilento 311,75 Ceduo di Castagno Ceduo di Castagno e altre Stella Cilento 54,62 specie Totale 687,

10 Gli operai Forestali nelle diverse Regioni Regione Operai Forestali Regionali (n) Numero di ettari di superficie boschiva per ogni operaio forestale (ha/n) Molise Friuli V. G Veneto Marche Liguria Piemonte Lombardia Umbria Toscana Puglia Campania Basilicata Calabria Sicilia

12 Partners: - Confindustria Avellino - Novolegno S.p.A. (gruppo FANTONI) - Rubner Holzbau Sud S.p.A. (gruppo RUBNER) - Iavarone Industria Legnami S.p.A. - Wooden Roof S.r.l. IWT Iavarone Wood Technology S.r.l. (gruppo IAVARONE) - Università degli Studi di Napoli «Federico II» Dipartimenti di Agraria - Università degli Studi della Basilicata SAFE - Società Agricola «Il Pilaccio S.r.l.» - Azienda Agricola Eredi Emilio e Livia de Feo di Paolo Nappi - Azienda Agricola Alfonza Vitale - Azienda Agricola Francesco Vitale - CMD S.p.a.

13 Prime iniziative: - Accordo di collaborazione tra IWT IAVARONE WOOD TECHNOLOGY srl, Rubner Holzbau Sud spa e la Società agricola Il Pilaccio Srl per lo studio, ricerca e sperimentazione volta alla produzione, realizzazione e certificazione di legno lamellare di castagno ad uso strutturale. - Collaborazione tra IWT Iavarone Wood Technology srl, congiuntamente alle altre aziende del gruppo Iavarone, ed UNIBAS per attività di ricerca industriale (RI) e di sviluppo sperimentale (SS) finalizzate alla realizzazione di tester estrattivi e prototipi industriali per la realizzazione di pannelli sandwich, costituiti da materiale legnoso termotrattato e residui lignocellulosici, sia sotto forma di schiuma di tannino che in fibra di cellulosa, per l'impiego in bioedilizia. - Partenariato FOREST-COMP tra 3 PMI, 5 Grandi Imprese 3 Organismi di Ricerca per attività di ricerca industriale (RI) e sviluppo sperimentale (SS) per la produzione industriale di nuovi biocompositi da risorse forestali e non, su larga scala, in quattro settori applicativi: automotive, arredamento, abbigliamento di lavoro (calzature di sicurezza) ed edilizia. - Collaborazione con il Dipartimento di Agraria dell'università Federico II di Napoli per la riattivazione del Laboratorio Sperimentale sito nel Comune di Sant'Angelo dei Lombardi. - Aggregazione di proprietà forestali private.

14 Legge 28 Dicembre 2015, n.221 Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali Secondo l art Oil free zone Al fine di promuovere su base sperimentale e sussidiaria la progressiva fuoriuscita dall economia basata sul ciclo del carbonio e di raggiungere gli standard europei in materia di sostenibilità ambientale, sono istituite e promosse le «Oil free zone»: un area territoriale nella quale, entro un determinato arco temporale e sulla base di specifico atto di indirizzo adottato dai comuni del territorio di riferimento, si prevede la progressiva sostituzione del petrolio e dei suoi derivati con energie prodotte da fonti rinnovabili. Secondo l art Strategia nazionale delle Green community: «la strategia nazionale individua il valore dei territori rurali e di montagna che intendono sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono, tra cui in primo luogo acqua, boschi e paesaggio»

15 Legge 28 Dicembre 2015, n.221 Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali Secondo l art. 72. Strategia nazionale delle Green community: Con proprie leggi, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono individuare le modalità, i tempi e le risorse finanziarie sulla base dei quali le unioni di comuni e le unioni di comuni montani promuovono l attuazione della strategia nazionale di cui al presente articolo.

16 CASI STUDIO OIL FREE ZONE La Valle di Primiero e Vanoi nelle Dolomiti meridionali.

17 GREEN COMMUNITY CollinaPo, area orientale dell area metropolitana torinese.

18 La prima Green Community del Mezzogiorno?

19 Grazie per l attenzione!

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