Distribuzione persone per singola diocesi
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- Sabrina Orlandi
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2 Distribuzione persone per singola diocesi Frequenza 2008 Percentuale 2008 Frequenza 2006 (6 mesi) Bergamo ,9 720 Brescia 202 2,4 76 Como ,6 440 Crema 368 4,5 168 Cremona 117 1,4 97 Lodi 636 7,7 266 Mantova ,0 506 Milano , Pavia 275 3,3 205 Vigevano ,9 281 Totale ,
3 Distribuzione degli stranieri che accedono ai CdA relativa alle prime 10 nazioni di provenienza Paese di Origine Frequenza Percentuale Marocco ,2 Romania ,0 Ucraina 570 6,9 Ecuador 403 4,9 Perù 381 4,6 Tunisia 304 3,7 Brasile 263 3,2 Albania 222 2,7 Nigeria 179 2,2 Bolivia 168 2,0
4 Percentuali di diffusione dei bisogni tra le persone Bisogni Frequenza Percentuale Problematiche di occupazione/lavoro ,7 Povertà problemi economici ,9 Problematiche abitative ,8 Bisogni di migrazione/immigrazione ,3 Problemi famigliari ,3 Problemi di salute 583 3,3 Problemi di istruzione 773 4,4 Dipendenze 257 1,5 Detenzione e giustizia 128 0,7 Handicap/disabilità 137 0,8 Altri problemi 408 2,3 Totale
5 Richieste Frequenza Percentuale Interventi Frequenza Percentuale Beni e servizi Beni e servizi ,5 materiali materiali ,0 Ascolto ,4 Ascolto ,3 Lavoro ,7 Lavoro ,5 Alloggio ,3 Alloggio ,4 Sussidi economici ,6 Orientamento ,9 Sanità ,4 Sanità 899 3,1 Orientamento 686 2,3 Coinvolgimenti 778 2,7 Coinvolgimenti 602 2,0 Sussidi Economici 681 2,4 Consulenza Consulenza 437 1,5 professionale professionale 394 1,4 Altre richieste 226 0,8 Altre richieste 175 0,6 Sostegno socio- Scuola/Istruzion 97 0,3 assistenziale e 102 0,4 Scuola/Istruzione 89 0,3 Sostegno socio- assistenziale 91 0,3 Totale
6 Le considerazioni di partenza La povertà non è condizione prerogativa di alcune categorie sociali. La modificazione delle condizioni che portano alla povertà nella attuale situazione congiunturale economica mondiale.
7 Gli obiettivi ante Una migliore conoscenza della povertà ma meglio ancora dei poveri che accedono ai nostri Centri di Ascolto. Un approfondimento circa l organizzazione e le metodologie di lavoro dei Centri di Ascolto. Sostanziare attraverso osservazioni dirette ed indirette la unicità e la diversità della condizione di povertà. L influenza della Comunità nella possibilità di generare reti di solidarietà positive e di accoglienza della persona in situazione di povertà. Le condizioni della vita delle persone si diversificano anche in corrispondenza delle situazioni territoriali città, valli, bassa.
8 SCHEMI DI RAPPRESENTAZIONE DELLE AZIONI DI AIUTO DEI CENTRI DI ASCOLTO
9 Per questa situazione in Cda ha garantito la distribuzion e del pacco alimentare, ha aiutato l uomo nella stesura del curriculum e nella ricerca del lavoro. Parrocchia Centro Aiuto alla Vita Casa della Carità San Vincenzo Casa della Carità Casa della Carità San Vincenzo Casa della Carità(opera segno della Caritas di Crema) ha coinvolto la famiglia nelle attività informali che organizzava nei momenti importanti dell anno (pranzi di natale, Pasqua ecc.). La San Vincenzo, tramite conoscenze, ha trovato un lavoro fisso al marito.
10 Comune di Residenza famigliari Servizi Sociali La Caritas ha cercato di coinvolgere anche la prefettura, all interno del lavoro di advocacy, anche se al momento non ci sono ancora risultati concreti. Il Cda continua a lavorare nel tentativo di far riconoscere alla persona i propri diritti di cittadino. Rete Amicale Azienda Ospedaliera Comunità di Accoglienza
11 INPS Ufficio Stranieri Servizio Sociale per la famiglia SAI Lega Tumori Info-point Comune OIM Il CdA sostiene la spesa settimanale e l affitto, scrive relazioni per farmaci e sussidi. Parroco Centro San Fedele Caritas Lodigiana Sorella Nucleo Distrettuale Disabili Cooperativa Azzurra Ufficio Protesi ASL
12 Il CdA ha coinvolto l assistente sociale per il pagamento delle utenze e l assegnazione della casa popolare; l ospedale con una dottoressa per l obesitàe il CPS per la depressione. Il CdA ha messo in campo: Borsa alimenti, corso di sartoria, pagamento bollette e accompagnamento Caritas San Vincenzo CPS Azienda Ospedaliera Assistente Sociale - utenze Assistente Sociale - casa
13 BENESSERE/BEN-STARE STARE COMPETENZE/CAPACITA Lavoro Mobilità Economica Fisica Relazioni paritarie Psichica MALESSERE/MAL-STARE STARE AUTONOMIA
14 LE RETI LOCALI DELLA SOLIDARIETÀ Sono la formalizzazione della sostanza solidaristica di una comunità relazioni di aiuto - che si aggrega senza regole precostituite e solo successivamente alla raccolta della richiesta di aiuto di una persona. Quindi le reti locali hanno una duplice specificità: quella relativa al luogo ed al tempo nei quali si costituiscono quella relativa alla singolarità della persona in situazione di bisogno ed alla esperienza di vita passata ed attuale.
15 Prospettive e linee di lavoro La motivazione delle persone che operano nei Centri di Ascolto La competenza in termini operativi e di attivazione delle risorse La forza e la consistenza della rete delle offerte della Comunità La capacità organizzativa che diventa metodologia della relazione
16 LA SOLIDARIETÀ COME RACCONTO DEL VANGELO DI CRISTO. Spunti per una riflessione pastorale
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