CENTRO DI ASCOLTO E AIUTO CARITAS. Via G. Carducci, 14/ SONDRIO Tel RELAZIONE SOCIALE
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1 CENTRO DI ASCOLTO E AIUTO CARITAS Via G. Carducci, 14/ SONDRIO Tel cdasondrio@caritascomo.it RELAZIONE SOCIALE ANNO 2017
2 Indice CHI SIAMO E COSA FACCIAMO...3 COLLOQUI...3 OSSERVAZIONI...4 LAVORO DI RETE...5 FORMAZIONE...5 APPENDICE: TABELLE...6
3 CHI SIAMO E COSA FACCIAMO Il Centro di Ascolto e Aiuto di Sondrio è aperto: martedì dalle alle venerdì dalle 9.00 alle ultimi due mercoledì del mese per la distribuzione viveri mezza giornata Il Centro di Ascolto e Aiuto si avvale di 6 volontari dediti all ascolto, 1 volontario per la segreteria e 6 volontari per la preparazione e distribuzione viveri. I volontari svolgono ascolto ed accompagnamento delle persone che si presentano al Centro; a secondo della problematica i volontari possono reperire informazioni e consigliare oppure indirizzare agli uffici competenti, sempre avendo a cuore il dialogo con la persona nello spirito della fraternità. Inoltre alimenti di prima necessità si distribuiscono mensilmente previo accordo tramite colloquio presso il Centro di Ascolto. Il Cda di Sondrio è il riferimento per i tre vicariati della zona: Sondrio, Berbenno, Tresivio. L ambito territoriale comprende 22 comuni montani per la quasi totalità con popolazione inferiore ai 3000 abitanti (alcuni comuni anche sotto i 1000 abitanti) la città di Sondrio è la più popolosa circa 22 mila abitanti. COLLOQUI Durante il primo ascolto, oltre all apertura della cartella con dati anagrafici, rilevazione dei bisogni e documenti, i volontari raccolgono i primi elementi della storia di vita dei soggetti. Il Centro vuole offrire ai poveri, presenti sul nostro territorio, attenzione, ascolto e ove è possibile risposta ai vari bisogni primari (pacco viveri, acquisto di medicinali, pagamento di utenze domestiche, ecc.). Inoltre ha il compito di coinvolgere i sevizi istituzionali di riferimento e le comunità ecclesiali attorno ai bisogni emersi per attivare una serie di risorse disponibili a partire però prima di tutto da quelle della persona. Nel corso del 2017 le persone (cioè singoli ma anche nuclei famigliari) incontrate ed accompagnate durante l anno sono state 135. In aggiunta, le persone di passaggio (badanti, senza fissa dimora, profughi, persone in transito alla ricerca di lavori stagionali) ascoltate sono state 119. Dall analisi dei dati annuali si evince che il numero delle persone incontrate nel 2017 è in linea con quelle dell anno precedente. Le persone che si sono presentate per la prima volta al Centro di Ascolto sono 26 invece ben 109 sono quelle già conosciute. Anche quest anno tra le situazioni già conosciute una buona parte di queste sono croniche cioè situazioni di povertà che rimangono invariate nel corso degli anni per difficoltà soggettive (problemi di salute fisica e mentale, problemi di dipendenze, incapacità di svolgere e mantenere un occupazione lavorativa ). Già dall anno scorso e ancor più questo anno al Centro incominciano ad arrivare i profughi, soprattutto uomini soli, e le richieste sottoposte sono molteplici: consulenza legale per ottenere il riconoscimento dello status di profugo (per quelli che vivono in albergo), richiesta di alloggio
4 (per quelli che sono usciti dal programma accoglienza perché hanno avuto riconoscimento o perché sono stati allontanati dalle strutture in cui erano accolti), richiesta d aiuto per rinnovo documento (per chi deve rinnovare il permesso umanitario o sussidiario che non vivono più in Provincia ma sono senza domicilio/residenza), richiesta di lavoro.il Cda svolge soprattutto un ruolo di orientamento suggerendo a queste persone i luoghi e i Sevizi sul nostro territorio deputati a aiutarli nei loro bisogni. Anche quest anno dei nuovi assistiti (26) gli stranieri sono soprattutto famiglie mentre gli italiani sono prevalentemente single. OSSERVAZIONI Il numero di accessi al Centro è diminuito negli ultimi anni rispetto ai precedenti, ci interroghiamo sui relativi motivi. Riteniamo che le ragioni siano differenti: l incremento di realtà che offrono aiuti concreti; la maggior varietà di aiuti forniti dai Servizi Sociali (SIA, REI, contributi solidali ); in special modo, l approfondimento di conoscenza degli assistiti adottato dal CdA come principio base per fornire aiuti concreti rappresenta talvolta un deterrente per gli assistiti che si rivolgono conseguentemente ad altri Enti che forniscono aiuti immediati e senza approfondire la situazione. Anche quest anno i bisogni maggiormente rilevati sono : lavoro, povertà ed abitazione che sono strettamente correlate tra loro. E già qualche anno che al CdA si rivolgono famiglie dove lavorava solo il capo-famiglia con diversi figli (di solito stranieri) e che da anni non trova lavoro. Vengono così sfrattati dalle case popolari e l unica soluzione che trovano se si può dire soluzione è entrare nel mercato privato degli alloggi (di solito il comune di residenza visto che ci sono minori li aiuta ad entrare in casa nuova) con la quasi certezza di incorrere in un ulteriore sfratto. Emergono sempre più situazioni di povertà materiale/economica legata all impoverimento relazionale (mancanza di reti familiari di auto mutuo aiuto di buon vicinato ). Aumentano sempre più le persone con pensione sociale sole che tutti i giorni lottano per non oltrepassare la soglia di povertà. Come da sempre gli stranieri sono concentrati sulla città di Sondrio, loro stessi ci raccontano che mirano a vivere in città perché ritengono più facile accedere alle case popolari e avere più servizi alla persona. Inoltre alcune famiglie straniere presenti sul territorio da tanto tempo dopo aver ottenuto la cittadinanza italiana e valutato l impossibilità di trovare lavoro in Italia si sono trasferite in altri paesi europei (Francia, Germania).
5 LAVORO DI RETE Vi è una buona collaborazione con i Servizi Sociali del territorio quali Comune, CPS e SERT. Le relazioni avvengono sia attraverso incontri periodici mensili, ai quali partecipano anche altre associazioni di volontariato quali CAV e CRI, e sia attraverso colloqui frequenti per aggiornamenti sulle situazioni condivise. Con l arrivo dei nuovi sacerdoti a Sondrio a settembre 2017 si è cercato di farci conoscere e di definire nuove forme di collaborazione tra CdA e Parrocchia di Sondrio. Quest anno c è stata anche l opportunità di confrontarsi e collaborare su alcuni casi con la Comunità Pastorale della Valmalenco. FORMAZIONE La formazione spirituale interna ha cadenza mensile e viene condotta da Don Augusto. La formazione continua in itinere nelle riunioni dell equipe del CdA grazie allo scambio, al confronto e alla condivisione tra tutti i volontari delle situazioni e delle modalità sia di ascolto che di intervento. Il lavoro di Equipe diviene così momento di crescita per tutti i volontari. Un gruppo di volontari del centro d Ascolto ha continuato ad incontrare gruppi di bambini, ragazzi e adolescenti nella sede del Centro all interno dei programmi di catechesi delle Parrocchie. Il responsabile e la coordinatrice del CdA partecipano periodicamente agli incontri di coordinamento dei Centri d ascolto della Diocesi, portano conoscenze e stimoli all equipe e ai singoli volontari creando momenti formativi. A partire da quest anno la coordinatrice e una volontaria hanno partecipato ad un corso di formazione proposto dal comune di Sondrio Programma territoriale di contrasto alle povertà che ha come obiettivi: 1) di essere uno strumento per organizzare (coordinare, integrare, implementare, innovare) in modo partecipato l ideazione, la progettazione e la realizzazione degli interventi di contrasto alla povertà nel distretto di Sondrio; 2) di sviluppare una nuova organizzazione in rete, composta da Enti pubblici e soggetti del Terzo Settore (consorzio, cooperative, associazioni, sindacati, gruppi informali), finalizzata a affrontare un problema complesso, le vecchie e le nuove forme di povertà presenti nel distretto di Sondrio, che interessano specifiche aree della popolazione.
6 APPENDICE: TABELLE
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