I SERVIZI SOCIALI (da pag. 41 a pag. 51) FONTI: VERZINI, ZANARINI, STAGNOLI «SOCIETÀ DA CAPIRE, SOCIETÀ DA AGIRE»

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1 I SERVIZI SOCIALI (da pag. 41 a pag. 51) FONTI: VERZINI, ZANARINI, STAGNOLI «SOCIETÀ DA CAPIRE, SOCIETÀ DA AGIRE»

2 L UNIVERSALISMO DELLE PRESTAZIONI NON E STATO UN PERCORSO FACILE FINO AL 1978 C ERANO LE MUTUE OVVERO TANTI ISTITUTI DI ASSISTENZA MEDICA, UNA PER OGNI CATEGORIA DI LAVORATORI NEL 1978 LA LEGGE SOPPRESSE LE MUTUE ED ISTITUI IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

3 LE INNUMEREVOLI MUTUE PRIMA DEL 1978 (non c è sul libro) INAM ENPAS ENPDEDP ENPALS INADEL SIP COLTIVATORI DIRETTI ITALSIDER per i lavoratori dell industria per i dipendenti statali per i dipendenti di enti pubblici per i dipendenti dello spettacolo per i dipendenti degli enti locali lavoratori azienda specifica

4 1978 VIENE ISTITUITO IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE TUTTI FINALMENTE HANNO DIRITTO AL MEDICO (non a caso si chiama ancora «medico della mutua») All ospedale Alle visite specialistiche Alle cure specifiche Alla prevenzione

5 LEGGE QUADRO 328 DEL 2000 SI ASSICURANO A TUTTI INTERVENTI E SERVIZI SOCIALI PER GARANTIRE LE PARI OPPORTUNITA SI RIBADISCE CHE PER SERVIZI SOCIALI SI INTENDONO QUEI SERVIZI SIA GRATUITI CHE A PAGAMENTO E TUTTO CIO CHE SERVE PER RIMUOVERE LE SITUAZIONI DI BISOGNO E DIFFICOLTA ESCLUSE QUELLE GIA PREVISTE DLA SISTEMA SANITARIO NAZIONALE E DAL SISTEMA PREVIDENZIALE (INPS) IL COMPITO E DEMANDATO ALLE REGIONI ED AI COMUNI

6 I LIVELLI DELLA LEGGE QUADRO SONO I LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA SOCIALE CONTRASTARE LA POVERTA CONTRIBUTI ECONOMICI A FAVORE DI PERSONE DIPENDENTI ASSISTERE MINORI IN SITUAZIONI DI DISAGIO O COL SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE O CON L AFFIDO AD ALTRA FAMIGLIA O CON L AFFIDO A SPECIFICHE COMUNITA INTEGRAZIONE DEI DISABILI INTERVENTI RIVOLTI AGLI ANZIANI PREVENZIONE E RECUPERO TOSSICODIPENDENZE

7 ANCORA NELLA LEGGE QUADRO ISTITUZIONE DEL SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE SERVIZIO DI PRONTO INTERVENTO SOCIALE ASSISTENZA DOMICILARE STRUTTURE RESIDENZIALI E SEMIRESIDENZIALI CENTRI DI ACCOGLIENZA E INUTILE DIRE CHE CI SONO GROSSE DIFFERENZE LOCALI

8 UN COMUNE TIPO IL SERVIZIO E RIVOLTO AI RESIDENTI O STRANIERI CON PERMESSO DI SOGGIORNO SEGRETARIATO SOCIALE UN ESPERTO PRENDE IN CARICO IL SOGGETTO CHE SI PRESENTA DOPO VARI COLLOQUI SI DECIDE IL DA FARSI CONTRIBUTI ECONOMICI PER BREVI PERIODI ASSEGNO PER FAMIGLIE CHE ASSISTONO UN CONGIUNTO NON AUTOSUFFICIENTE BUONI ALIMENTARI BUONI PER FARMACI BUONI PER NASCITE PAGAMENTO UTENZE, AFFITTI, RETTE ASILI E NIDI ALLOGGI POPOLARI

9 AREA GIOVANI E MINORI DOPOSCUOLA CENTRI ESTIVI PREVENZIONE DISAGIO GIOVANILE INFORMAGIOVANI INSERIMENTO IN COMUNITA, AFFIDI ECC. (stabiliti dal giudice)

10 AREA ANZIANI SAD (SERVIZIO ASSISTENZA DOMICILIARE) CENTRI DIURNI CASE DI RIPOSO GINNASTICA ANZIANI VACANZE PASTI A DOMICILIO CENTRI SOCIALI

11 AREA DISABILI SAD (servizio assistenza domiciliare) CENTRI DIURNI RESIDENZE PER DISABILI o COMUNITA ALLOGGIO INSERIMENTO NEL LAVORO TUTELA PERSONE INTERDETTE (INCAPACI DI INTENDERE E DI VOLERE) ACCOMPAGNAMENTO E COMPAGNIA

12 AREA STRANIERI CONSULENZA PRATICHE MEDIAZIONE INTERCULTURALE CAMPI NOMADI

13 AREA MARGINALITA GESTIONE DEI SENZA FISSA DIMORA DORMITORI, MENSE E DOCCE PUBBLICHE

14 LE CASE DI RIPOSO SONO RIVOLTE A SOGGETTI AUTOSUFFICIENTI O PARZIALMENTE AUTOSUFFICIENTI DEVONO RISPONDERE A DETERMINATI REQUISITI: 1 O 2 LETTI A CAMERA UN BAGNO OGNI 2 OSPITI SERVIZIO RISTORANTE ATTIVITA CULTURALI E RICREATIVE AIUTO PER L IGIENE LAVAGGIO BIANCHERIA SANITA DI BASE IL COSTO E PAGATO IN RAGIONE DELLE CONDIZIONI ECONOMICHE DELL OSPITE O PARZIALMENTE DAL COMUNE O TOTALMENTE

15 LE CASE ALBERGO SONO RESIDENZE PARZIALMENTE AUTONOME CON MOLTI SERVIZI IN COMUNE

16 LE CASE FAMIGLIA APPARTAMENTI NORMALISSIMI CON UN CERTO NUMERO DI OSPITI CI SONO DEGLI OPERATORI CHE GESTISCONO IL MENAGE AD OGNI LIVELLO

17 L ASSISTENZA DOMICILIARE CURA PULIZIA BUROCRAZIA SPESA PASTI LAVANDERIA ACCOMPAGNAMENTO

18 NUOVI ORIENTAMENTI IL SOGGETTO NON DEVE ESSERE PASSIVO MA SI PREDILIGE L INTERVENTO DI AIUTO CHE VALORIZZI ANCHE UN MINIMO DI PARTECIPAZIONE DEL RICHIEDENTE E SOPRATTUTTO CI DEVE ESSERE INTEGRAZIONE FRA INTERVENTI DEI COMUNI E DELLE ASL

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