PROGETTO INQUINAMENTO SILENZIOSO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "PROGETTO INQUINAMENTO SILENZIOSO"

Transcript

1 PROGETTO INQUINAMENTO SILENZIOSO REALIZZATO CON LA COLLABORAZIONE DEI TEAM:

2 L'idea di questo progetto nasce quasi per caso dall'incontro di un gruppo di amici sparsi fra Milano e il Lago di Garda, accomunati dal piacere delle immersioni: Lodovico Venturoli, Gloria Dossi e Fabrizio Tosoni (del Lago di Garda), Alessandro Zampini e Silvia Guenzani (del Lago Maggiore). Il nostro desiderio iniziale era quello di conoscere il reale stato di salute dei laghi in cui costantemente ci immergiamo, il Lario, il Maggiore, il Lago di Garda, per capire se il livello di inquinamento è accettabile o se possono esserci delle controindicazioni per i subacquei e per i bagnanti che frequentano questi bacini. Abbiamo per questo contattato vari enti ed istituti già impegnati in ricerche simili o operanti nell ambiente così da prendere conoscenza di progetti già in corso o in via di approvazione e poter realizzare la nostra idea: l analisi dei laghi da dentro i Laghi. Abbiamo trovato così aiuto nel professor Bruno Rossaro, docente di Ecologia delle acque interne dell'università di Milano, che ci ha proposto un progetto sperimentale: la raccolta di campioni del substrato fangoso e roccioso dei laghi, per analizzare il macrobenthos presente all interno, dalle cui caratteristiche si possono trarre delle conclusioni riguardo all inquinamento delle acque. Esami che presto entreranno a far parte delle analisi obbligatorie da eseguire nei laghi per constatare il loro stato di salute. Per macrobenthos si intende l insieme di organismi bentonici (animali e piante) le cui dimensioni sono uguali o maggiori di 0,5mm

3 IL BENTHOS L'insieme degli organismi che durante tutto o parte del loro ciclo vitale vivono strisciando sul fondo del lago, o sono fissi ad esso, o scavano nel substrato, vengono chiamati globalmente benthos. La distribuzione, la densità e la presenza delle specie dipendono dalla natura dei sedimenti: LIMOSI, tipici dei tratti di riva più riparati, nonché delle zone profonde, sono ricchi di detrito organico, soprattutto di origine vegetale, accolgono come elementi più caratteristici alcuni organismi appartenenti al gruppo dei vermi; SABBIOSI, che caratterizzano i tratti di riva trovano particolare sviluppo alcuni molluschi bivalvi; PIETROSI, dove si trova una notevole varietà di organismi tra i quali le larve di insetti che vivono alla superficie dei ciottoli, spesso rivestita di alghe e muschi. All'interno di questo gruppo eterogeneo si può fare una distinzione sulla base della taglia, distinguendo il microbenthos (dimensioni massime 0,5 mm) dal macrobenthos. In generale gli animali bentonici si nutrono di batteri, di alghe microscopiche, di macrofite sommerse, di sostanza organica. Pochi sono i predatori. Nella zona litorale caratterizzata dalla presenza di vegetazione, le comunità bentoniche sono le più ricche e varie. Sopra i sedimenti si muovono Crostacei appartenenti a vari gruppi: Anfipodi, Isopodi, Copepodi, Cladoceri. Strisciano sulla vegetazione Oligocheti e Irudinei (sanguisughe). Aderiscono alle superfici sommerse Gasteropodi. Gli insetti sono ampiamente rappresentati con specie apparteneti a vari ordini: Efemerotteri, Tricotteri, Odonati (libellule), Lepidotteri (farfalle), Ditteri (mosche, tafani, zanzare). Nelle zone profonde le coperture di sedimento sono in genere semifluide, soffici e scure in superficie, nere e compatte sotto pochi centimetri, spesso - 3 -

4 prive di ossigeno e ricche di idrogeno solforato. La zona è caratterizzata dalla mancanza di luce e quindi di vegetazione, e dalla scarsezza di ossigeno. La fauna si può distinguere in epibentica, se vive strisciando o deambulando sui fondali, e endogea se vive sprofondata nei primi centimetri di sedimento. Al primo gruppo appartengono Sanguisughe, Copepodi Arpacticoidi, Ostracodi, Anfipodi. Al secondo gruppo Oligocheti, larve di Ditteri Bivalvi. La componente preponderanre del Benthos profondo è costituita da Oligocheti e larve di Ditteri Chironomidi. Per questi ultimi la distribuzione delle larve delle singole specie è correlata ad una serie di fattori, di cui i principali sono la concentrazione di ossigeno e la temperatura, pertanto tale distribuzione viene utilizzata per classificare i laghi su basi trofiche. L'attività batterica risulta di grande importanza per quanto riguarda il riciclo della materia. Infatti la demolizione della sostanza organica in composti chimici elementari che verranno di nuovo utilizzati dagli organismi vegetali costituisce il meccanismo attraverso il quale si realizza la chiusura del ciclo. Numero di specie - 4 -

5 METODI DI CAMPIONAMENTO FIN ORA UTILIZZATI In linea generale si può dire che le analisi che si possono eseguire sul macrobenthos sono di 3 tipi: Analisi qualitativa: ricostruzione della composizione in specie della comunità (Lista faunistica) Analisi semi-quantitativa : oltre alla ricchezza in specie si stimano anche le abbondanze relative (dominante, abbondante, raro) Analisi quantitativa: stima delle densità di ciascuna popolazione (n/m2 n/m3) Per giungere a ciò è necessario prima prelevare sul sito una certa quantità di materiale per conservarlo in barattoli e analizzarlo poi in laboratorio. Si utilizzano diversi metodi, a seconda della profondità del prelievo e della tipologia del fondale che si presume possa esserci. I metodi finora utilizzati sono: Retino immanicato: utilizzato per campionamenti qualitativi e semiquantitativi, è caratterizzato da un ampia versatilità ed è composto da una rete finissima con 21 maglie/cm, adatto per campionamento su fondi duri e molli. Richiede l opera di un addetto che, entrando fisicamente nel fiume o lago oggetto del campionamento, raccoglie mediante una apposita pala del sedimento che viene messo nel retino. Il retino, fatto ad imbuto, convoglia il materiale filtrato in una provetta sottostante che può essere sostituita a prelievo effettuato e usata per trasportare il materiale prelevato. Metodo adatto a basse profondità. Benne: Campionamenti qualitativi e quantitativi, caratterizzato da una capacità di penetrazione sul fondo relativa in caso di fondo roccioso o caratterizzato da massi di una certa dimensione, diciamo che è sicuramente efficiente su fondi sabbiosi e limosi, mentre man mano cresce la dimensione dell inerte, diminuisce l efficienza dello strumento di prelievo

6 La benna ha un peso proprio abbastanza importante; è quindi da tener presente durante la fase di prelievo dell onda d urto che si forma nell impatto tra la benna e il substrato che può causare lo spostamento di materiale utile alla nostra ricerca. E un metodo adatto a profondità inaccessibili ad un normale operatore e abbisogna di una barca appoggio con personale qualificato. E un tipo di campionamento molto grossolano, non avendo il controllo diretto del fondo, il prelievo cade a caso e spesso è necessario ripetere più volte la faticosa procedura di lancio e recupero della benna per avere una minima quantità di materiale, inoltre questo tipo di campionamento veniva effettuato ad alte profondità, che vanno in contrasto con quanto detto fin ora sull ambiente di vita del macrobenthos. Retini, cestelli e campionatori multipiastra: Campionamenti qualitativi e quantitativi, sono adatto come i retini immanicati a basse profondità. La metodologia di prelievo è praticamente identica ai retini immanicati

7 IL PROGETTO Il progetto ha previsto quindi il campionamento del fango presente nel Lago di Garda, Lago di Como e Maggiore in diverse località e a varie quote. Questo tipo di campionamento non era mai stato svolto, infatti, fino agli anni scorsi, la raccolta del substrato fangoso veniva effettuata tramite i metodi convenzionali finora illustrati. Così facendo non era però possibile raccogliere il substrato delle zone costiere, poiché spesso nelle prime decine di metri il fondo si presentava molto ripido e roccioso, inadatto alla chiusura dei bracci delle draghe, che si chiudono invece bene solo su fondali molli e pianeggianti. Altra cosa da segnalare: nella storia di questi campionamenti non vi è mai stata alcuna possibilità di apportare informazioni visive sull ambiente acquatico. L impiego di subacquei ovvia invece al problema della raccolta di materiale su fondale molto pendente e su pareti, in cui è necessario l uso di spatole per raschiare il fango dalla roccia, permette di prelevare la giusta quantità di materiale, consente di avere un quadro visivo dell ambiente e di selezionare l area di prelievo. Ciò consente l analisi di macrobenthos proveniente dalle basse profondità che, secondo la letteratura più recente, sarebbe anche il più rappresentativo. In ogni caso, le ultime analisi sul macrobenthos per il Lago di Garda risalivano al 1980, per il Lago Maggiore al 1970, mentre il Lario non era MAI stato campionato. Il progetto, studiato e organizzato con la supervisione del prof. Rossaro, consisteva nel raccogliere il fango, tramite l uso di una spatola, alle profondità di 5, 10, 15, 20 e 25 metri (considerate le profondità più sensibili per le analisi) e di riporlo all interno di barattoli, apportando sul wet-notes, per ogni prelievo, le caratteristiche dell ambiente (presenza di alghe o piante acquatiche, conformazione dell ambiente marino, temperatura dell acqua). Spesso ci siamo serviti di una macchina fotografica per avere un lavoro più curato e dettagliato. Il prelievo doveva essere effettuato all interno di una zona delimitata, un quadrato di 30x30cm, di modo da poter poi rapportare al metro quadrato i dati trovati. I barattoli contenenti fango, una volta all asciutto, dovevano essere etichettati e identificati con un codice che permettesse l identificazione univoca del campione e classificati in base al luogo e alla data del prelievo, alla profondità e alla temperatura dell acqua, annotando cioè tutti dati che poi si sarebbero resi utili in laboratorio

8 Si è deciso che alcuni campioni sarebbero stati conservati in frigorifero e analizzati nell arco di pochi giorni, per poter osservare ancora il macrobenthos vivo, fotografarlo e filmarlo. Altri, per comodità, sarebbero stati messi in formalina, di modo che si conservassero più a lungo: il macrobenthos analizzato sarebbe stato morto ma totalmente integro e non avrebbe mostrato segni di sofferenza dovuti alla conservazione nei barattoli e agli sbalzi di temperatura. Il professor Rossaro, una volta ricevuti i campioni etichettati, si sarebbe occupato di estrarre dal fango il materiale da analizzare, per poi fissarlo sui vetrini, studiarlo al microscopio e classificarlo. Le località in cui abbiamo effettuato i prelievi sono le stesse in cui le ARPA svolgono l analisi chimica dell acqua, e in cui negli anni 70 era stata fatta l analisi del macrobenthos presente nel substrato fangoso, prelevato tramite l uso di draghe a grandi profondità. Per il Lago Maggiore: Germignaga, Griffa, Oggebbio, Intra, Ispra, Ranco, Monvalle, Angera, Suna, Arolo, Castelveccana. Per il Lago di Garda: Padenghe, Salò, Riva, Gargnano, Tremosine, Manerba, Toscolano, Tignale, Maderno, Tavine, Torri del Benaco. Per il Lago di Como: Como, Argegno, Varenna, Valmadrera, Lierna, Vassena, Abbadia Lariana. I risultati ottenuti nella campagna di analisi chimiche dell acqua dell anno 1991 sul Lago di Garda - 8 -

9 IL TEAM E LE MODALITÀ OPERATIVE Viene ora la parte pratica del progetto. Il primo problema che ci si è presentato era il punto d immersione: nella maggior parte dei casi siamo riusciti ad entrare dalla spiaggia, anche se in alcune località è stato necessario usare la barca, a causa dell inesistente accesso al lago da terra. Il fondale dei luoghi campionati variava molto nelle diverse zone, da pareti rocciose quasi verticali, a distese di fango piuttosto pianeggianti. Per questo abbiamo dovuto adottare delle strategie che ci consentissero di affrontare al meglio i prelievi nei vari ambienti acquatici, ad esempio l uso di dpv (mezzi di propulsione subacquei) per percorrere lunghi tratti per poter raggiungere le profondità maggiori nei siti dove le distese di fango degradavano troppo dolcemente. Poiché la maggior parte dei punti di immersione non fa parte delle tipiche aree frequentate dai subacquei, è stato necessario effettuare dei sopralluoghi per esplorare le zone scelte, richiedere permessi particolari e autorizzazioni per le immersioni e contattare gente esperta e buona conoscitrice dei laghi, che ci potesse guidare nei punti meno noti e più difficili da raggiungere. Prima dell immersione vera e propria si doveva preparare il materiale per il prelievo: i barattoli, scrivendo su ognuno di essi una lettera che li contraddistingua (A, B, C, ecc..) con un pennarello indelebile e sul wet notes una griglia in base alle diverse profondità, in cui scrivere, durante l immersione, temperatura, osservazioni visive, tipologia di fondale e eventuali altre note. Poi i barattoli vengono allagati di modo che in acqua siano negativi e non collassino a causa della pressione, chiusi con il tappo e riposti nella sacca rete o in un tubo in pvc. La squadra in acqua è composta da un numero minimo di due elementi: il primo preleva il fango. Il secondo, segna sul wet notes tutti i dati relativi al prelievo, comprensivo di lettera di riferimento del contenitore, e dati esterni relativi all ambiente

10 Quando è stato possibile vi è anche il terzo di squadra, che a seconda dell occasione, o cura la parte fotografica, o supervisiona il lavoro dando un occhio di riguardo in più, relativamente alla sicurezza della squadra. Per il trasporto dei barattoli in acqua sono state adottate due tecniche, all inizio usavamo delle sacche a reti, in seguito abbiamo introdotto anche l uso di un tubo in pvc. Nel caso delle sacche a rete, i due subacquei sono muniti di una sacca a rete clippata a sinistra con due moschettoni, come una bombola decompressiva. Il subacqueo che raccoglie il fango ha nella sua rete i barattoli vuoti, precedentemente allagati di acqua affinché non siano positivi. L altro subacqueo ha una rete vuota in cui metterà i barattoli pieni di fango

11 Giunti alla profondità stabilita, si delimita un area di circa 30x30 cm, dopo di che il subacqueo che effettua il prelievo estrae due barattoli dalla sacca e raccoglie il fango all interno di tale area, affondando il barattolo nel fango o aiutandosi con una spatola se il fango è presente in un lieve strato sulla roccia. Nel frattempo il compagno illumina il campo di lavoro e memorizza le lettere scritte sui barattoli. Poi, al termine del prelievo, prende i due barattoli pieni e li ripone dentro alla propria sacca. Nel caso dell utilizzo del tubo in pvc, solo il subacqueo che raccoglie il fango ha il tubo clippato sul fianco sinistro. Il tubo ha lo stesso diametro dei barattoli, ed è lungo a sufficienza per contenerne precisamente 11 (10 più uno di scorta). Sul lato inferiore possiede una membrana in lattice che trattiene i barattoli, mentre superiormente è aperto. Quando dall alto si spinge l ultimo barattolo, da sotto, attraverso la fessura nella membrana, esce un nuovo barattolo. Si inizia così la raccolta del fango,

12 facendo uscire da sotto il barattolo vuoto, e rimettendolo da sopra, una volta riempito. I prelievi vengono fatti dalla profondità maggiore (25m) a quella minore, effettuando le necessarie tappe di deco in risalita. Alla fine del prelievo, chi ha il compito di registrare le informazioni estrae il wetnotes e annota sulla griglia, per la profondità corrispondente, le lettere caratterizzanti i due campioni e gli altri dati necessari. Una volta usciti, bisogna etichettare i barattoli, e, in base alle richieste del professore, mettere i campioni in frigorifero o in formalina. Con l aiuto dei dati riportati sul wetnotes, si preparano delle etichette su cui si scrive il luogo del prelievo, la data, la profondità, la temperatura e la conformazione del fondale e il codice del campione. Dopo di che si assegna a ogni barattolo, in base alla lettera che lo contraddistingue, l etichetta corrispondente

13 Se i campioni devono essere d materiale vivo, allora i barattoli vengono riposti in borse frigorifere, e, una volta a casa, messi in frigo senza il tappo, di modo che ci sia ossigeno per i micro organismi. Nell arco di 48 ore devono però poi essere analizzati. Nella maggior parte dei casi viene però utilizzata la formalina per conservare più a lungo il materiale. In tal caso, si lascia depositare il fango sul fondo dei barattoli, si toglie quindi un po dell acqua superficiale, e, con le protezioni adeguate (guanti, maschera, occhiali), si mette la formalina. Dopo di che i barattoli vengono chiusi con un controtappo e un tappo. Infine, viene aggiornato un foglio di lavoro elettronico in cui scriviamo tutti i dati riguardanti le immersioni e i prelievi: luogo, data, durata dell immersione, litri di aria consumati, profondità dei prelievi e relative temperature,conformazione dell ambiente lacustre, strumenti usati per il prelievo, team, condizioni meteo, appunti della squadra, km percorsi per raggiungere la località e risultati delle analisi. Il foglio elettronico era accessibile ad entrambe i team e al Professore, in maniera che tutti potessero vedere man mano i progressi nei campionamenti, e il professore poteva consultare durante le sue analisi di laboratorio le osservazioni visive riportate durante i prelievi

14 LE ANALISI Il materiale raccolto è stato trasportato in contenitori da 100 ml e fissato sul posto in formalina al 10%. Alcuni campioni sono stati trasportati vivi in laboratorio e allevati fino al raggiungimento del massimo sviluppo. In laboratorio il materiale fissato è stato setacciato con un setaccio a maglie da 250 m, la porzione trattenuta dal setaccio è stata esaminata al microscopio stereoscopico per separare gli animali dal detrito. Gli animali separati sono stati poi identificati fino alla specie. Le diagnosi sono state fatte in via preliminare allo stereomicroscopio, ma poi sono state perfezionate con l esame al microscopio ottico per trasparenza, su preparati diafanizzati con lattofenolo, montati quindi su vetrini portaoggetto ed esaminati a forte ingrandimento. Parte del materiale è stato quindi fotografato con fotocamera LEICA DFC320 a ingrandimenti variabili da x 5 a x1000. Per l identificazione delle specie si è utilizzata la letteratura specialistica disponibile. In tutto sono state rinvenute 67 specie di macroinvertebrati (Tabella 1) di cui 31 appartenenti alla famiglia delle Chironomidae (Insecta, Diptera) (Tabella 2) e 12 alla classe degli Oligocheti (Anellida). Questi sono i due gruppi tassonomici più frequenti nel sedimento dei laghi, ma su particolari substrati (fondi duri e in presenza di vegetazione sommersa) possono abbondare anche Mollusci, Crostacei ed diversi Ordini di Insetti. A tutti i taxa è stato assegnato un peso indicatore sulla base della tolleranza dello stesso a fattori stressanti. Ai taxa caratteristici di ambienti non soggetti a impatto è stato assegnato il punteggio massimo (15), ai taxa caratteristici di ambienti fortemente compromessi è stato assegnato un punteggio minimo (1). I pesi indicatori sono stati ricavati sulla base di quanto noto dalla letteratura specialistica sull argomento e sulla base dell esperienza di diversi esperti. Tali pesi devono comunque considerarsi preliminari e passibili di revisione con il progredire delle conoscenze

15 Tabella 1: Elenco delle specie trovate (Chironomidae escluse) e pesi indicatori classe ordine o famiglia genere specie Pesi HYDROZOA Hydrozoa Hydra viridis 12 TURBELLARIA Turbellaria Dugesia tigrina 10 NEMATOIDEA Nematoda 12 OLIGOCHAETA Naididae Stylaria lacustris 9 Tubificidae Psammoryctides barbatus 11 Spirosperma ferox 15 Aulodrilus pluriseta 15 BranchiuraTub sowerbyi 4 Tubifex tubifex 7 Tubifex ignotus 7 Limnodrilus hoffmeisteri 4 Ilyodrilus templetoni 8 Potamothrix hammoniensis 6 Haplotaxidae Haplotaxis gordioides 12 Lumbriculidae Stylodrilus heringianus 11 HIRUDINEA Glossiphoniidae Glossiphonia complanata 8 Erpobdellidae Erpobdella octoculata 9 CRUSTACEA_MALACOSTRACA Asellidae Asellus aquaticus 9 Gammaridae 8 INSECTA_EMIMETABOLA Caenidae Caenis macrura 8 Ephemeridae Ephemera danica 4 Leptophlebiidae Habrophlebia Habrophlebia 13 Polymitarcidae 13 INSECTA_OLOMETABOLA Hydropsychidae Hydropsyche pellucidula 7 Rhyacophilidae Rhyacophilidae Rhyacophila 6 Limnephilidae 7 Ceratopogonidae Ceratopogonidae vermiformes 9 Elminthidae Limnius volckmari 8 CHELICERATA Hydracarina 8 BIVALVIA Dreissenidae Dreissena polymorpha 8 PROSOBRANCHIA Bithyniidae Bithynia tentaculata

16 Tabella 2: Elenco delle specie di Chironomidae trovate e pesi indicatori sottofamiglia genere specie pesi TANYPODINAE Procladius choreus 1.4 Psectrotanypus varius 5 Ablabesmyia longistyla 9.1 Conchapelopia pallidula 2.2 PRODIAMESINAE Prodiamesa olivacea 5.6 ORTHOCLADIINAE Psectrocladius sordidellus 9.1 Synorthocladius semivirens 4.5 Orthocladius rubicundus 6.2 Cricotopus bicinctus 4 Paratrissocladius excerptus 6.8 Epoicocladius flavens 7 Parakiefferiella bathophila 15 CHIRONOMINAE Neozavrelia fuldensis 13 Stempellina bausei 13 Tanytarsus gregarius 12 Cladotanytarsus atridorsum 7.6 Paratanytarsus lauterborni 7 Micropsectra radialis 8 Pagastiella orophila 15 Pseudochironomus Prasinatus 8 Paratendipes Albimanus 11 Microtendipes Pedellus 9 Paralauterborniella nigrohalteralis 15 Polypedilum nubeculosum 2 Phaenopsectra flavipes 1.5 Stictochironomus pictulus 7 Dicrotendipes tritomus 11 Chironomus anthracinus 6 Chironomus plumosus 2 Cladopelma viridulum 5 Cryptotendipes holsatus 7 Microchironomus tener 6 Parachironomus arcuatus 6 Paracladopelma nigritulum 15 Cryptochironomus defectus 4 Demicryptochironomus vulneratus

17 Vengono qui di seguito riportate alcune fotografie scattate al microscopio stereoscopico e in trasparenza con una fotocamera digitale a diversi ingrandimenti. Sono messi in evidenza alcuni particolari atti a identificare le specie. Tubifex ignotus x10 Potamotrix hammoniensis: parte anteriore del corpo x

18 Stylodrilus heringianum: segmento genitale x200 Chironomus plumosus: adulto maschio x8-18 -

19 Chironomus plumosus: involucro della pupa (addome e torace isolato) x10 Chironomus anthracinus: larva isolata dal sedimento x

20 Fig. 9 - Chironomus anthracinus: capo della larva con mentum e mandibole x400 Cladopelma viridulum: particolare del mentum (labbro inferiore della larva) x

21 RISULTATI Utilizzando le abbondanze di ciascuna specie in ogni sito campionato ed il suo peso indicatore è stato poi calcolato per ogni punto di prelievo un indice di diversità pesato in base alla formula: Ove: s: numero delle specie trovate in un sito nj: numero di individui della specie j presenti nel sito N: numero di individui totali presenti nel sito wj: peso indicatore assegnato alla specie j I valori ottenuti sono stati ripartiti in 5 classi di qualità, assegnando alla classe 1 i valori più alti di diversità, alla classe 5 i valori più bassi. Si noti che tutti i siti presentano una buona condizione delle acque, il fatto che un sito sia stato assegnato alle classi più basse va inteso in senso relativo, cioè che è leggermente peggiore degli altri, se si fossero inseriti nel database anche altri laghi con elevata condizione di eutrofia (lago di Varese, Annone etc.), tutti i siti esaminati nella presente indagine sarebbero rientarti in uno stato ecologico da buono a ottimo. Nelle mappe dei 3 laghi riportate qui di seguito (Fig, 11-13) è possibile vedere i risultati del calcolo della diversità espressi come valore medio dei campionamenti di ogni stazione. Il colore blu corrisponde a più elevati valori dell indice di diversità e quindi alla classe di qualità migliore (classe 1a), il colore rosso corrisponde a valori più bassi dell indice e quindi alla classe peggiore (classe 5a). Premesso che un simile lavoro finora non era mai stato condotto in Italia, le considerazioni qui riportate devono essere considerate del tutto preliminari e suscettibili di revisione in seguito ad un successivo approfondimento dell indagine. Nel complesso comunque possiamo sottolineare che tutti e tre i laghi presentano tuttora un buono stato ecologico, alcune stazioni non risultano modificate rispetto ad una condizione naturale ottimale, mentre alcuni siti sono degni di attenzione per un possibile peggioramento della qualità ambientale

22 LAGO MAGGIORE Mappa del Lago Maggiore con le stazioni campionate colorate in base ad una delle 5 classi di qualità: blu = ottimo, verde = buono, giallo = sufficiente, arancione = scarso, rosso = molto scarso

23 LAGO di COMO Mappa del Lago di Como con le stazioni campionate colorate in base ad una delle 5 classi di qualità: blu = ottimo, verde = buono, giallo = sufficiente, arancione = scarso, rosso = molto scarso

24 LAGO di GARDA Mappa del Lago di Garda con le stazioni campionate colorate in base ad una delle 5 classi di qualità: blu = ottimo, verde = buono, giallo = sufficiente, arancione = scarso, rosso = molto scarso

25 L elemento forse più degno di attenzione e ulteriormente evidenziato dai prelievi attuali nella sua entità, è l invasione ormai di tutti e tre i grandi laghi italiani da parte del Mollusco Bivalve polymorpha di origine ponto-caspica, che non fa parte della fauna autoctona. DIFFICOLTA INCONTRATE E IMPORTANZA DI UN TEAM CON PROCEDURE STANDARDIZZATE Soprattutto all inizio, abbiamo incontrato un po di difficoltà nel definire una tecnica adeguata per la raccolta del fango. Il retino che ci è stato consegnato dal Professore si è rivelato inutilizzabile in immersione: impossibile setacciare il materiale raccolto stando sott acqua e comunque impossibile cercare di fare qualsiasi operazione di separazione del materiale utile dal sedimento. Siamo perciò passati all utilizzo dei barattoli. Nella la prima immersione con questo nuovo metodo di raccolta non abbiamo considerato che bisognava allagare i contenitori, così nell estrarli dalla sacca abbiamo rischiato di perderli tutti a causa della loro positività. Le prime volte scrivevamo sui barattoli le profondità a cui erano destinati, ma poi sul fondo risultava poco pratico cercare nella sacca il barattolo corrispondente alla profondità in cui ci trovavamo. Così abbiamo deciso di identificare ogni barattolo con una lettera, che avremmo poi associato alla quota corrispondente, annotando il tutto sul wet notes. Inizialmente scendevamo con una sola sacca a rete, ma risultava scomodo estrarre i barattoli vuoti quando già la si era riempita con alcuni pieni. Quindi abbiamo introdotto l utilizzo della seconda sacca per i barattoli già pieni di fango. Infine è nata l idea del tubo in pvc, molto pratico e poco ingombrante

26 Ogni qual volta una squadra sperimentava una nuova tecnica oppure apportava delle modifiche alle procedure definite insieme, lo comunicava agli altri. Questo continuo confronto è stato molto importante perché ci ha permesso di lavorare sempre ottimamente fra noi, senza incontrare ostacoli quando due componenti di squadre diverse si incontravano per fare un prelievo. Inoltre la collaborazione fra tutti è stata fondamentale, poiché noi ci siamo trovati a dover fare un lavoro che in Italia nessun subacqueo aveva mai fatto, e non avevamo perciò esperienza di quali tecniche e strumenti utilizzare. L aiuto reciproco, l attrezzatura standardizzata e gli stessi standard subacquei ci hanno consentito di affinare sempre più le procedure di prelievo, abbreviando i tempi di immersione e aumentando la sicurezza

27 CONSUMI Durante le immersioni sono stati usati in totale più di litri di nitrox 32. Per i prelievi sono stati usati in totale 300 barattoli di plastica da 100 ml. Per conservare i campioni sono stati usati in totale 5 litri di formalina. Per raggiungere le località stabilite sono stati percorsi in totale più di 2500 Km. Durante tutto il progetto i minuti totali di immersione sono stati circa STATO ATTUALE E SVILUPPI PER IL FUTURO Al momento, all interno del Protocollo di campionamento e analisi dei macroinvertebrati negli ambienti lacustri del Ministero, in seguito ai successi ottenuti con il nostro progetto, è stata inserita la seguente frase, suggerita dall istruttore GUE Andrea Marassich: In presenza di substrati a profondità intermedie, con forte pendenza, in presenza di pareti rocciose, massi, ciottoli, banchi di macrofite e in generale in substrati ove è difficile campionare con una benna o draga, è necessario campionare mediante l ausilio di squadre di subacquei. In questo caso i subacquei, muniti dell attrezzatura standard adeguata alla profondità di campionamento, più una sacca a rete contenente dei contenitori da ml, una spatola ed uno wet-notes, asporta da una superficie prestabilita (ad es. 30 x 30 cm) il substrato che viene riposto nei contenitori. Il progetto si è per ora limitato a poche località e i risultati sono comunque sperimentali. Ciò che ci piacerebbe sarebbe analizzare molte più zone, prelevando, per ogni quota, una quantità maggiore di fango e anche l acqua soprastante all area di campionamento. Così si potrebbero ottenere risultati più dettagliati, riuscendo a stabilire una correlazione più sicura fra la quantità di ossigeno disciolta nell acqua e la specie trovata (purtroppo la letteratura scientifica è un po carente di questi dati). Il nostro progetto si è però per ora fermato, poiché mancano i fondi per continuare; servirebbero finanziamenti per sostenere il costo degli spostamenti per raggiungere i laghi, dei gas per effettuare le immersioni, e del personale universitario che svolgerebbe le analisi. Fino ad ora il nostro lavoro è stato quasi completamente auto-finanziato, portato avanti fondamentalmente per passione

28 La Comunità Europea stanzierà forse dei fondi per l Università Statale di Milano, che potrebbero coprire le spese del personale di laboratorio e del materiale (reagenti, barattoli,formalina,ecc..). Noi stiamo cercando uno sponsor per continuare il lavoro, con l idea di monitorare nel tempo il cambiamento dei laghi e la qualità delle acque. A Novembre siamo stati invitati dal professor Rossaro a tenere una lezione all interno del corso da lui organizzato rivolto al personale ARPA e riguardante l importanza del Macrobenthos e le metodologie per la sua raccolta e analisi, noi interverremo nella lezione dedicata al campionamento. Per ora siamo comunque molto contenti e soddisfatti di questa avventura, poiché ci ha permesso di conoscere persone e luoghi nuovi, di incrementare la nostra esperienza subacquea e di mettere le basi per qualcosa che, speriamo, possa crescere e dare buoni risultati

29 RINGRAZIAMENTI Andrea Marassich, Mario Arena e Elena Romano, per l aiuto, il sostegno e i preziosi consigli; Il professor Bruno Rossaro e gli studenti dell Università Statale di Milano per le analisi del macrobenthos, e il grande contributo nella stesura degli articoli e organizzazione dei risultati; Annibale Dal Molin (team leader del Dir-Varese) per la forniture dei gas, e tutto il Dir-Varese per il sostegno logistico; Roberto Chiari e Fabio Scalvini per la collaborazione in acqua; Alessandro Scilinguo, Susanna e Alessando del diving Sub Verbania per il prezioso aiuto durante le immersioni sulla sponda piemontese del Lago Maggiore; Antonello Fumagalli ( Nello ) per l aiuto e le informazioni sui punti di immersione sul lago di Como. I testi e fotografie sono di proprietà dei rispettivi autori. E vietata ogni forma di riproduzione e di utilizzo senza una previa autorizzazione

Risvolti applicativi degli indici di qualità basati sui macroinvertebrati

Risvolti applicativi degli indici di qualità basati sui macroinvertebrati Risvolti applicativi degli indici di qualità basati sui macroinvertebrati Angela Boggero CNR-ISE Bruno Rossaro DIPSA Giornate di studio CISBA Milano 24-25 Marzo 2010 indici senza specie indicatrici Indice

Dettagli

MACROINVERTEBRATI BENTONICI E QUALITÀ DELLE ACQUE. Isola della Cona, Riserva Naturale Regionale della Foce dell Isonzo, Staranzano (GO)

MACROINVERTEBRATI BENTONICI E QUALITÀ DELLE ACQUE. Isola della Cona, Riserva Naturale Regionale della Foce dell Isonzo, Staranzano (GO) MACROINVERTEBRATI BENTONICI E QUALITÀ DELLE ACQUE 25 maggio 2016 Marco Bertoli Isola della Cona, Riserva Naturale Regionale della Foce dell Isonzo, Staranzano (GO) I macroinvertebrati bentonici Alcune

Dettagli

Proposte per l ecosistema di Bilancino. Elementi biologici: Macrobenthos

Proposte per l ecosistema di Bilancino. Elementi biologici: Macrobenthos Proposte per l ecosistema di Bilancino (PRAA 2007/10) Elementi biologici: Macrobenthos Studio preliminare Settembre 2008 Marzo 2009 Macrobenthos lacustre L insieme degli organismi che durante parte o tutto

Dettagli

Un nuovo indice per valutare la qualità ecologica dei laghi attraverso gli invertebrati bentonici: validazione con i risultati del Progetto INHABIT

Un nuovo indice per valutare la qualità ecologica dei laghi attraverso gli invertebrati bentonici: validazione con i risultati del Progetto INHABIT Un nuovo indice per valutare la qualità ecologica dei laghi attraverso gli invertebrati bentonici: validazione con i risultati del Progetto INHABIT Zaupa Silvia & Boggero Angela CNR-ISE a.boggero@ise.cnr.it

Dettagli

Centro di Educazione Ambientale L'ACQUA SOSTENIBILE

Centro di Educazione Ambientale L'ACQUA SOSTENIBILE Centro di Educazione Ambientale L'ACQUA SOSTENIBILE ACQUA ED ECOSISTEMI Biomonitoraggio dei torrenti BIOMONITORAGGIO AMBIENTALE Bios = vita controllo della vita Gli esseri viventi sono adattati a vivere

Dettagli

"Prime esperienze nel monitoraggio della fauna macrobenthonica di piccoli laghi piemontesi

Prime esperienze nel monitoraggio della fauna macrobenthonica di piccoli laghi piemontesi Giornate di Studio Valutazione degli ambienti custri Stato dell'arte a 10 anni dal pubblicazione del WFD "Prime esperienze nel monitoraggio del fauna macrobenthonica di piccoli ghi piemontesi Augusta Rossi

Dettagli

Istituto Comprensivo Sandro Pertini Ovada

Istituto Comprensivo Sandro Pertini Ovada Istituto Comprensivo Sandro Pertini Ovada Materiale: Retini Pipette Vaschette Microscopi Vetrini a orologio Stivali in gomma Località del campionamento: Comune di Molare, Torrente Orba nei pressi della

Dettagli

Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado Classi 1 A-B PIUBEGA

Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado Classi 1 A-B PIUBEGA Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado Classi 1 A-B PIUBEGA E così è iniziata la nostra scoperta... Corsi d acqua osservati: Vaso Zenerato Seriola Piubega Siti di campionamento Azienda Agricola

Dettagli

I campionamenti di microalghe in ambienti naturali

I campionamenti di microalghe in ambienti naturali I campionamenti di microalghe in ambienti naturali Raccolta di campioni di alghe da substrati solidi I migliori metodi per la raccolta delle alghe su substrati solidi (pietre, cortecce degli alberi, ma

Dettagli

Componente vegetale in alveo bagnato

Componente vegetale in alveo bagnato Domanda 12 Componente vegetale in alveo bagnato Gian Luigi Rossi Obiettivi della domanda Valutare lo stato trofico delle acque attraverso l osservazione dello sviluppo del feltro perifitico e dell eventuale

Dettagli

Esempi di domande aperte (1)

Esempi di domande aperte (1) Esempi di domande aperte (1) Spiega perchè il macrozoobenthos, in generale, e quello di fondo mobile, in particolare, può essere usato con successo nel monitoraggio ambientale o nelle valutazioni di impatto

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO. Approfondimento delle conoscenze sull'ecologia dei Ditteri Chironomidi nelle acque interne Italiane

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO. Approfondimento delle conoscenze sull'ecologia dei Ditteri Chironomidi nelle acque interne Italiane UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO Dipartimento di Protezione dei Sistemi Agroalimentare e Urbano e valorizzazione delle biodiversità Scuola di dottorato in Terra, Ambiente e Biodiversità DOTTORATO DI RICERCA

Dettagli

Invaso Trinità (TP): prima classificazione dello stato ecologico in base al DM n. 260/2010.

Invaso Trinità (TP): prima classificazione dello stato ecologico in base al DM n. 260/2010. Invaso Trinità (TP): prima classificazione dello stato ecologico in base al DM n. 260/. Il recente Regolamento recante i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali,

Dettagli

Classificazione dello stato ecologico in INHABIT: Macroinvertebrati dei laghi

Classificazione dello stato ecologico in INHABIT: Macroinvertebrati dei laghi Progetto LIFE 08 ENV/IT/000413 INHABIT Criticità e aspetti chiave nella classificazione dello stato ecologico Cagliari, 11-12 Dicembre 2012 Ente Acque della Sardegna Classificazione dello stato ecologico

Dettagli

Relazioni tra qualità dell habitat e indici di qualità biologica: effetti sulla classificazione di qualità

Relazioni tra qualità dell habitat e indici di qualità biologica: effetti sulla classificazione di qualità Relazioni tra qualità dell habitat e indici di qualità biologica: effetti sulla classificazione di qualità Giuseppe Morabito, Marzia Ciampittiello, Martina Austoni, Angela Boggero, Aldo Marchetto, Paolo

Dettagli

Zaupa S.! "# Boggero A. Rossaro B. Bettinetti R. Buscarinu P. Sesia E.

Zaupa S.! # Boggero A. Rossaro B. Bettinetti R. Buscarinu P. Sesia E. Zaupa S.! "# Boggero A. Rossaro B. Bettinetti R. Buscarinu P. Sesia E. Il progetto finanziato per l implementazione della Direttiva 2000/60/CE ha lo scopo di definire lo stato ecologico e il potenziale

Dettagli

Progetto Strategia Marina

Progetto Strategia Marina AMBIENTE MARINO-COSTIERO Progetto Strategia Marina Dott. Massimo Petrini ARTA Abruzzo - Distretto di Pescara D.Lgs 190/2010 - MARINE STRATEGY - Strategie comuni con gli Stati membri per il raggiungimento

Dettagli

LA BIODIVERSITA DEL FIUME I MACROINVERTEBRATI D ACQUA DOLCE

LA BIODIVERSITA DEL FIUME I MACROINVERTEBRATI D ACQUA DOLCE LA BIODIVERSITA DEL FIUME I MACROINVERTEBRATI D ACQUA DOLCE Divisione: MOLLUSCHI Classe: GASTEROPODI Famiglia: Planorbidae HABITAT Substrati vegetali ADATTAMENTO ALLA CORRENTE ESIGENZE NUTRIZIONALI Lenitofilo,

Dettagli

Macrofite lacustri: sperimentazione della metodica di campionamento sul Lago di Garda

Macrofite lacustri: sperimentazione della metodica di campionamento sul Lago di Garda Giornate di studio Valutazione degli ambienti lacustri CISBA e CNR-ISE Verbania Pallanza Milano, 24-25 marzo 2010 Macrofite lacustri: sperimentazione della metodica di campionamento sul Lago di Garda Maria

Dettagli

13 dicembre Descrizione dell attività didattica

13 dicembre Descrizione dell attività didattica 13 dicembre 2007 Descrizione dell attività didattica 13 dicembre 2007 Modulo didattico 3 interventi per le scuole superiori (lezione frontale in aula + uscita di campo + laboratorio) 2 interventi per le

Dettagli

Marine Strategy: monitoraggio delle microplastiche nell'ambiente marino

Marine Strategy: monitoraggio delle microplastiche nell'ambiente marino Marine Strategy: monitoraggio delle microplastiche nell'ambiente marino 2015-2016 ARPA SICILIA, nell'ambito dell'attuazione della Strategia per l'ambiente Marino, ha condotto diverse campagne di monitoraggio

Dettagli

ALLEGATO AL PUNTO 50 a, b

ALLEGATO AL PUNTO 50 a, b Tratta AV / AC Milano Verona Lotto Funzionale Brescia - Verona R ID_ VIP: 2854 Procedura di VIA Speciale (ex artt. 166,167 comma 5 e 183 del D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii.) Progetto Definitivo opere in variante

Dettagli

Monitoraggio e valutazione dello stato ecologico del Lago di Como. ARPA Lombardia - Dipartimento di Lecco - CRRL -

Monitoraggio e valutazione dello stato ecologico del Lago di Como. ARPA Lombardia - Dipartimento di Lecco - CRRL - Monitoraggio e valutazione dello stato ecologico del Lago di Como R. Formenti,, F. Galimberti,, E. Villa, C. Agostinelli,, F. Buzzi, E. Carena, G. Esabon,, M. Maierna,, M. Mirrione,, F. Nastasi,, D. Ricci,

Dettagli

Prelievo campioni, codifica e conservazione

Prelievo campioni, codifica e conservazione Pag. di. Scopo Scopo della presente istruzione è quello di descrivere le modalità e le responsabilità per il prelievo di campioni di prodotto nei centri di lavorazione e nelle aziende agricole. La presente

Dettagli

OLTRE IL DEFLUSSO MINIMO VITALE VERSO LO STATO ECOLOGICO DEI FIUMI. Claudia Orlandi ARPA FVG

OLTRE IL DEFLUSSO MINIMO VITALE VERSO LO STATO ECOLOGICO DEI FIUMI. Claudia Orlandi ARPA FVG OLTRE IL DEFLUSSO MINIMO VITALE VERSO LO STATO ECOLOGICO DEI FIUMI Claudia Orlandi ARPA FVG 27 GENNAIO 2011 RIPENSARE L IDROELETTRICO Energia rinnovabile o energia da rinnovare?, 8 giugno 2013 WATER FRAME

Dettagli

Istituto Comprensivo Sandro Pertini Ovada

Istituto Comprensivo Sandro Pertini Ovada Istituto Comprensivo Sandro Pertini Ovada Attraverso l'analisi della fauna macrobentonica delle acque si può conoscere la condizione di un corso d'acqua. La classificazione di questi organismi viene fatta

Dettagli

Scardola (Scardinius erythrophthalmus)

Scardola (Scardinius erythrophthalmus) La dieta è costituita prevalentemente da alghe epilitiche che vengono brucate grazie alla particolare conformazione della bocca. Il suo regime alimentare comprende inoltre, in percentuali minori, detrito

Dettagli

INDICE. Bacino dei fiumi della pianura tra Livenza e Piave I

INDICE. Bacino dei fiumi della pianura tra Livenza e Piave I Bacino dei fiumi della pianura tra Livenza e Piave I INDICE 4 - RETI DI MONITORAGGIO ISTITUITE AI FINI DELL ARTICOLO 8 E DELL ALLEGATO V DELLA DIRETTIVA 2000/60/CE E STATO DELLE ACQUE SUPERFICIALI, DELLE

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI Scuola Primaria - Scienze - COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA

CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI Scuola Primaria - Scienze - COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA CURRICOLO VERTICALE PER COMPETENZE DISCIPLINARI Scuola Primaria - Scienze - Classe Prima COMPETENZA CHIAVE EUROPEA: COMPETENZE DI BASE IN SCIENZA Profilo dello studente al termine del Primo ciclo d Istruzione:

Dettagli

Specifica tecnica delle attività Studio di fattibilità della sistemazione idraulica dei corsi d acqua del bacino del fiume Po

Specifica tecnica delle attività Studio di fattibilità della sistemazione idraulica dei corsi d acqua del bacino del fiume Po Specifica tecnica delle attività Studio di fattibilità della sistemazione idraulica dei corsi d acqua del bacino del fiume Po Specifica per il rilievo delle caratteristiche granulometriche dei depositi

Dettagli

LA VALLE STURA E IL SUO FIUME. note sparse di ecologia

LA VALLE STURA E IL SUO FIUME. note sparse di ecologia LA VALLE STURA E IL SUO FIUME note sparse di ecologia NEL NOVEMBRE 1992 LA COMMISSIONE INTERNAZIONALE PER LA PROTEZIONE DELLE ALPI (C.I.PR.A.), NEL RAPPORTO INTITOLATO "GLI ULTIMI FIUMI NATURALI DELLE

Dettagli

GEOMATEMATICA. Dott.ssa ELVIRA DI NARDO Dipartimento di Matematica e Informatica

GEOMATEMATICA. Dott.ssa ELVIRA DI NARDO Dipartimento di Matematica e Informatica GEOMATEMATICA Dott.ssa ELVIRA DI NARDO Dipartimento di Matematica e Informatica http://www.unibas.it/utenti/dinardo/ G. Ciotoli, M. Finoia Dalla Statistica alla Geostatistica: Introduzione all analisi

Dettagli

LAVORO COME UNO SCIENZIATO Che animale è? Analizziamo gli animali che abbiamo osservato durante l'uscita didattica sul fiume Menotre

LAVORO COME UNO SCIENZIATO Che animale è? Analizziamo gli animali che abbiamo osservato durante l'uscita didattica sul fiume Menotre 1 LAVORO COME UNO SCIENZIATO Che animale è? Analizziamo gli animali che abbiamo osservato durante l'uscita didattica sul fiume Menotre Uscita didattica: Rasiglia-Pale Progetto: Cittadini del Mondo Scuola:

Dettagli

COMUNE DI CINGOLI. GIUNTA REGIONALE Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia P.F. TUTELA DELLE ACQUE. Acque di Balneazione.

COMUNE DI CINGOLI. GIUNTA REGIONALE Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia P.F. TUTELA DELLE ACQUE. Acque di Balneazione. GIUNTA REGIONALE Servizio Infrastrutture, Trasporti ed Energia P.F. TUTELA DELLE ACQUE ZZ A COMUNEDICINGOLI Acque di Balneazione ID BW Denominazione BW CONTRADA CROCIFISSO SPIAGGIA KAMBUSA CONTRADA PANICALI

Dettagli

COLEOTTERI IRUDINEI Erpobdella 2 X

COLEOTTERI IRUDINEI Erpobdella 2 X Hydropsychidae 1 COLEOTTERI IRUDINEI Erpobdella 2 X ODONATI OLIGOCHETI DITTERI Chironomidae U X ALTRI ETEROTTERI Totale Unità sistematiche 3 Valore di IBE 4 CROSTACEI Giudizio : Ambiente molto inquinato

Dettagli

CIGESMED per i subacquei Citizen Science per CIGESMED. Raccomandazioni pratiche

CIGESMED per i subacquei Citizen Science per CIGESMED. Raccomandazioni pratiche http://cs.cigesmed.eu www.cigesmed.eu CIGESMED per i subacquei Citizen Science per CIGESMED Raccomandazioni pratiche Ti abbiamo fornito una lavagnetta subacquea, su cui potrai registrare le tue osservazioni

Dettagli

FITOPLANCTON: METODICHE DI ANALISI QUALI-QUANTITATIVA

FITOPLANCTON: METODICHE DI ANALISI QUALI-QUANTITATIVA FITOPLANCTON: METODICHE DI ANALISI QUALI-QUANTITATIVA RACCOLTA DEI CAMPIONI In base all'obiettivo del campionamento IDENTIFICAZIONE E STIMA QUANTITATIVA ANALISI QUALITATIVA ISOLAMENTO ORGANISMI DA PORTARE

Dettagli

Revisione delle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola Acque superficiali

Revisione delle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola Acque superficiali Workshop Stato di avanzamento dei lavori per la revisione delle zone vulnerabili Milano, 13 febbraio 2014 Revisione delle zone vulnerabili ai nitrati di origine agricola Acque superficiali ARPA LOMBARDIA

Dettagli

NUOVE METODICHE DI CAMPIONAMENTO DEI MACROINVERTEBRATI BENTONICI

NUOVE METODICHE DI CAMPIONAMENTO DEI MACROINVERTEBRATI BENTONICI NUOVE METODICHE DI CAMPIONAMENTO DEI MACROINVERTEBRATI BENTONICI DELLE ACQUE LACUSTRI AI SENSI DELLA DIRETTIVA 2000/60/CE 1 CORSO NAZIONALE PROMOSSO DA APAT REALIZZATO DALL UNIVERSITÁ DI MILANO IN COLLABORAZIONE

Dettagli

4 th PAN-European FORUM Dredging in port and environmental sustainability Barletta, Italy

4 th PAN-European FORUM Dredging in port and environmental sustainability Barletta, Italy 4 th PAN-European FORUM Dredging in port and environmental sustainability Barletta, Italy Nancy ATTOLICO Servizio Infrastrutture - Ambiente Autorità Portuale del Levante www.aplevante.org - a.attolico@aplevante.org

Dettagli

Boggero Angela & Silvia Zaupa CNR ISE

Boggero Angela & Silvia Zaupa CNR ISE Boggero Angela & Silvia Zaupa CNR ISE a.boggero@ise.cnr.it Progetto LIFE 08 ENV/IT/000413 INHABIT Habitat e stato ecologico: risposta biologica a possibili misure di ripristino in fiumi e laghi italiani

Dettagli

LIFE 14/NAT/IT/000809

LIFE 14/NAT/IT/000809 River functionality index as planning instrument for a good governance of Sile s ecosystem Azione A2. Mappaggio biologico di qualità. Analisi dei macroinvertebrati bentonici. Dott. Marco Zanetti (biologo)

Dettagli

SCIENZE - Curricolo verticale scuola primaria - Istituto comprensivo statale di Mestrino

SCIENZE - Curricolo verticale scuola primaria - Istituto comprensivo statale di Mestrino SCIENZE - Curricolo verticale scuola primaria - Istituto comprensivo statale di Mestrino PRIMA l alunno: CLASSE PRIMA ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E MATERIALI Possiede conoscenze scientifiche elementari,

Dettagli

INDICE. Bacino del Livenza I

INDICE. Bacino del Livenza I Bacino del Livenza I INDICE 4 - RETI DI MONITORAGGIO ISTITUITE AI FINI DELL ARTICOLO 8 E DELL ALLEGATO V DELLA DIRETTIVA 2000/60/CE E STATO DELLE ACQUE SUPERFICIALI, DELLE ACQUE SOTTERRANEE E DELLE AREE

Dettagli

I macroinvertebrati dei laghi - 1

I macroinvertebrati dei laghi - 1 Quaderni del Museo delle Scienze 6/1 I macroinvertebrati dei laghi - 1 tassonomia, ecologia e metodi di studio a cura di Valeria Lencioni Angela Boggero Laura Marziali Bruno Rossaro Trento 2013 Quaderni

Dettagli

Caratteristiche della

Caratteristiche della Comunità Comunità Insieme delle popolazioni di specie diverse che Vivono nella stessa area/volume Persistono per un tempo compatibile Sono tra loro interconnessi per trasferimenti di energia e materiali

Dettagli

PERCORSO FORMATIVO DOCENTI

PERCORSO FORMATIVO DOCENTI PERCORSO FORMATIVO DOCENTI PERCORSO FORMATIVO ONLINE Dopo aver partecipato al WORKSHOP di presentazione del progetto Guardiani della Costa, i docenti potranno accedere ai contenuti del percorso formativo

Dettagli

MODALITA DI ID DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA LABORATORIO di PREVENZIONE ISTRUZIONE OPERATIVA

MODALITA DI ID DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE MEDICA LABORATORIO di PREVENZIONE ISTRUZIONE OPERATIVA ISTRUZIONE OPERATIVA MODALITA DI CAMPIONAMENTO DI VAR IE MATRICI PER ANALISI MICROBIOLOGICHE -UTENTI ESTERNI ID 02521 rev data di approvazione Descrizione delle modifiche FIRMA DI REDAZIONE NOMINATIVO

Dettagli

TECNICHE DI MONITORAGGIO COSTIERO BIOLOGICO

TECNICHE DI MONITORAGGIO COSTIERO BIOLOGICO Dott.ssa Amalia PIRO Lia, per i numerosissimi amici, Biologa marina, subacquea di professione, si misura quotidianamente con il mare, Docente presso l UNICAL si occupa della Summer school di subacqua scientifica

Dettagli

Alla scoperta della biodiversità del mare

Alla scoperta della biodiversità del mare Alla scoperta della biodiversità del mare Itinerario scientifico per alunni di scuola primaria, secondaria di primo e secondo grado Anno scolastico 2018/2019 Biodivers Elba Sea Academy Lungomare De Gasperi

Dettagli

POP 03 PROCEDURA DI CAMPIONAMENTO DI ACQUE SUPERFICIALI, REFLUE E POTABILI

POP 03 PROCEDURA DI CAMPIONAMENTO DI ACQUE SUPERFICIALI, REFLUE E POTABILI REV 0 1 di 7 POP 03 PROCEDURA DI CAMPIONAMENTO DI ACQUE SUPERFICIALI, REFLUE E POTABILI DATA REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE 20/06/2011 REV 0 2 di 7 SOMMARIO 1 RIFERIMENTI 3 2 DEFINIZIONI 3 3 SCOPO E CAMPO

Dettagli

MONITORAGGIO BIOLOGICO E CHIMICO

MONITORAGGIO BIOLOGICO E CHIMICO MONITORAGGIO BIOLOGICO E CHIMICO DELLE ACQUE SUPERFICIALI E COSTIERE DR. TOMMASO PAGLIANI 1. INTRODUZIONE La qualità delle acque, specie quelle superficiali correnti, rappresenta indubbiamente lo specchio

Dettagli

Indicatore Trofico Fiumi

Indicatore Trofico Fiumi Indicatore Trofico Fiumi 2010-2017 Contesto di riferimento Il territorio regionale del Lazio contiene un ampia e diversificata varietà di ambienti fluviali, che spaziano dai territori degli apparati vulcanici

Dettagli

Prateria di Posidonia oceanica di fronte a Levanto

Prateria di Posidonia oceanica di fronte a Levanto Prateria di Posidonia oceanica di fronte a Levanto Figura 1: Cartografia del posidonieto dinanzi Levanto Di fronte alla baia di Levanto si sviluppa una formazione a mosaico di Posidonia oceanica viva e

Dettagli

Delta de l EBRE PHOTOTRIP. O c c h i. Natura. NEWSLETTER 28 novembre sulla

Delta de l EBRE PHOTOTRIP. O c c h i. Natura. NEWSLETTER 28 novembre sulla PHOTOTRIP NEWSLETTER 28 novembre 2011 O c c h i sulla Natura Delta de l EBRE Il Delta de l Ebro offre un ambiente unico e singolare, un paesaggio di una grande ricchezza biologica che riunisce una diversità

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE METADATI

IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE METADATI IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE METADATI Introduzione... 2 Area Tematica: Acqua superficiale Corsi d acqua... 3 Diatomee... 3 LIMeco... 4 Macrobenthos... 5 Macrofite... 6 tato Ecologico... 7 Area Tematica:

Dettagli

Il lago di Cavazzo (lago dei Tre Comuni): i monitoraggi di Arpa FVG

Il lago di Cavazzo (lago dei Tre Comuni): i monitoraggi di Arpa FVG Il lago di Cavazzo (lago dei Tre Comuni): i monitoraggi di Arpa FVG Acque destinate alla balneazione Anno 2018 Delibera di Giunta Regionale n.2441 del 07 dicembre 2017 La Regione FVG, in accordo con Arpa

Dettagli

Indagine ecologica. 100 fontanili dall Adda al Ticino sistemi ambientali di connessione per la rete ecologica

Indagine ecologica. 100 fontanili dall Adda al Ticino sistemi ambientali di connessione per la rete ecologica Laura Marziali Fabrizio Stefani Raffaella Balestrini Franco Salerno Istituto di Ricerca sulle Acque UOS Brugherio Via del Mulino 19, 20861 Brugherio (MB) 100 fontanili dall Adda al Ticino sistemi ambientali

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA - SCIENZE

SCUOLA PRIMARIA - SCIENZE SCUOLA PRIMARIA - SCIENZE CLASSE PRIMA COMPETENZA DI AREA: Mettere in relazione il pensare con il fare. Affrontare situazioni problematiche ipotizzando soluzioni, individuando possibili strategie risolutrici.

Dettagli

RELAZIONE FINALE LICEO SCIENTIFICO FILIPPO SILVESTRI PORTICI (NA) A.S.2016/2017 INPUT

RELAZIONE FINALE LICEO SCIENTIFICO FILIPPO SILVESTRI PORTICI (NA) A.S.2016/2017 INPUT RELAZIONE FINALE LICEO SCIENTIFICO FILIPPO SILVESTRI PORTICI (NA) A.S.2016/2017 INPUT INTEGRATIVE PELAGIC ECOSYSTEM RESPONSES TO NUTRIENTS FERTILIZATION AND MICROPLASTICS ADDITION De Simone Dalila Giordano

Dettagli

Monitoraggio Ungulati selvatici Anno 2012

Monitoraggio Ungulati selvatici Anno 2012 Monitoraggio Ungulati selvatici Anno 2012 1. Materiali e metodi Per la primavera 2012, è stato applicata la tecnica del pellet group count con le stesse modalità individuate negli scorsi anni, vale a dire

Dettagli

Un sistema di indicatori innovativo e di facile utilizzo per la valutazione della biodiversità degli ecosistemi acquatici sotterranei

Un sistema di indicatori innovativo e di facile utilizzo per la valutazione della biodiversità degli ecosistemi acquatici sotterranei AQUALIFE (LIFE12 BIO/IT/000231) Un sistema di indicatori innovativo e di facile utilizzo per la valutazione della biodiversità degli ecosistemi acquatici sotterranei Monica Di Francesco Ente Parco Nazionale

Dettagli

Esercizio Risposta Voto 1 (i) 1) a b c d 2) a b c d 3) a b c d. 4) a b c d 5) a b c d. (ii) a b c (iii) a b c (iv) a b c d. (ii) 0.

Esercizio Risposta Voto 1 (i) 1) a b c d 2) a b c d 3) a b c d. 4) a b c d 5) a b c d. (ii) a b c (iii) a b c (iv) a b c d. (ii) 0. Metodi Matematici e Informatici per la Biologia----6 giugno 2008 (6 crediti) Nome: Cognome: Matricola: Codice 7974363 Esercizio Risposta Voto 1 (i) 1) a b c d 2) a b c d 3) a b c d 4) a b c d 5) a b c

Dettagli

Indice Biotico Esteso

Indice Biotico Esteso Indice Biotico Esteso Lo scopo dell indice è quello di [...] formulare diagnosi della qualità di ambienti di acque correnti sulla base delle modificazioni nella composizione delle comunità di macroinvertebrati,

Dettagli

Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle acque costiere del Veneto

Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri oceanografici e meteo-marini delle acque costiere del Veneto SERVIZIO ACQUE MARINO COSTIERE OSSERVATORIO ALTO ADRIATICO POLO REGIONALE VENETO Copertura: regionale Periodicità: annuale www. arpa.veneto.it Rapporto di sintesi sugli andamenti dei principali parametri

Dettagli

CONVENZIONE QUADRO TRA CONSORZIO PLEMMIRIO E ARPA SICILIA TRIENNIO

CONVENZIONE QUADRO TRA CONSORZIO PLEMMIRIO E ARPA SICILIA TRIENNIO CONVENZIONE QUADRO TRA CONSORZIO PLEMMIRIO E ARPA SICILIA TRIENNIO 2014-2016 RELAZIONE SULL ATTIVITA SVOLTA DAL GRUPPO DI LAVORO SETTEMBRE 2015 Premessa Le attività condotte durante il secondo anno della

Dettagli

Exhibit acquatici: la gestione al bioparco Zoom

Exhibit acquatici: la gestione al bioparco Zoom Exhibit acquatici: la gestione al bioparco Zoom Exhibit acquatici Il rapporto diretto con animali vivi è un meccanismo che suscita forti emozioni nel visitatore e ciò è tanto più vero quanto più l animale

Dettagli

Valutazione dello stato ecologico delle acque correnti mediante le comunità diatomiche: prime esperienze di classificazione

Valutazione dello stato ecologico delle acque correnti mediante le comunità diatomiche: prime esperienze di classificazione Valutazione dello stato ecologico delle acque correnti mediante le comunità diatomiche: prime esperienze di classificazione Catia Monauni, Raffaella Canepel, Chiara Defrancesco www.appa.provincia.tn.it

Dettagli

Allegato 4. INDICATORE 4 Aree agricole ad Alto Valore Naturale (HNV FARMING) METODOLOGIA E RISULTATI

Allegato 4. INDICATORE 4 Aree agricole ad Alto Valore Naturale (HNV FARMING) METODOLOGIA E RISULTATI Allegato 4 INDICATORE 4 Aree agricole ad Alto Valore Naturale (HNV FARMING) Elaborazioni eseguite in collaborazione con il CAAR (Centro Agrometeorologia Applicata Regionale Regione Liguria) METODOLOGIA

Dettagli

TECHNICAL DIVING ACADEMY

TECHNICAL DIVING ACADEMY TECHNICAL DIVING ACADEMY presenta... posso nuotare attaccato ad una tartaruga??? lo scopriremo insieme a cura di Maria Sofia Il naturalista subacqueo è un esperto del regno acquatico è colui che sa come

Dettagli

GLI ECOSISTEMI 114 SCIENZE

GLI ECOSISTEMI 114 SCIENZE La vita è presente in ogni luogo della Terra. Moltissime specie di viventi vivono nell acqua, nell aria e sopra il terreno (il suolo), ma anche sottoterra. Ogni organismo vivente vive insieme a moltissimi

Dettagli

CORSO DI PERFEZIONAMENTO

CORSO DI PERFEZIONAMENTO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SIENA DIPARTIMENTO DI FISICA CORSO DI PERFEZIONAMENTO PERCORSI DIDATTICI DI FISICA E MATEMATICA: MODELLI, VERIFICHE SPERIMENTALI, STATISTICA ATOMI E CARICA ELETTRICA: PROPOSTA

Dettagli

Implementazione Direttiva 2000/60/CE. Metodi biologici per le acque dolci Stato dell arte

Implementazione Direttiva 2000/60/CE. Metodi biologici per le acque dolci Stato dell arte Implementazione Direttiva 2000/60/CE Metodi biologici per le acque dolci Stato dell arte Bologna, 15 dicembre 2008 Stefania Balzamo, Cristina Martone ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca

Dettagli

CLASSE QUARTA anno scolastico

CLASSE QUARTA anno scolastico ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE DI SOPRA SCUOLA PRIMARIA PROGETTAZIONE DIDATTICA ANNUALE SCIENZE CLASSE QUARTA anno scolastico TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA 1

Dettagli

BIOMONITORAGGIO DI ALCUNI CORSI D ACQUA DEL QUARTIER DEL PIAVE RISULTATI AUTUNNO 2007 PRIMAVERA 2008

BIOMONITORAGGIO DI ALCUNI CORSI D ACQUA DEL QUARTIER DEL PIAVE RISULTATI AUTUNNO 2007 PRIMAVERA 2008 Dipartimento Regionale Laboratori Direzione: Via Matteotti, 27 35137 Padova Tel. +39 049 8767341 Sede Operativa: Via Dominutti, 8 37135 Verona Tel. +39 045 8016905 Fax +39 045 8016600 e-mail: dl@arpa.veneto.it

Dettagli

5.1 - CONSUMO DI ACQUA PER USO DOMESTICO E PERDITE DI RETE

5.1 - CONSUMO DI ACQUA PER USO DOMESTICO E PERDITE DI RETE 5.1 - CONSUMO DI ACQUA PER USO DOMESTICO E PERDITE DI RETE Collaborazione ISPRA ISTAT es. Tavolo Tecnico ISTAT inerente le problematiche del censimento delle risorse idriche ISTAT 2011: Consumo pro-capite

Dettagli

Ostreopsis ovata in Liguria: Esperienze di monitoraggio

Ostreopsis ovata in Liguria: Esperienze di monitoraggio II Modulo formativo per corso teorico pratico Fioriture algali di Ostreopsis ovata lungo le coste italiane APAT-ARPA Ostreopsis ovata in Liguria: Esperienze di monitoraggio Claudio Grillo- Nunzia Melchiorre

Dettagli

Monitoraggio di alcune specie di invertebrati di interesse comunitario. a cura di Serena Corezzola

Monitoraggio di alcune specie di invertebrati di interesse comunitario. a cura di Serena Corezzola Monitoraggio di alcune specie di invertebrati di interesse comunitario a cura di Serena Corezzola IN BREVE Invertebrati in Lombardia: Stato delle conoscenze Come può contribuire la Rete Territoriale Specie

Dettagli

IL SUOLO. La natura è un artista capace di modellare rocce e montagne nelle forme piu strane.

IL SUOLO. La natura è un artista capace di modellare rocce e montagne nelle forme piu strane. La natura è un artista capace di modellare rocce e montagne nelle forme piu strane. Esistono vari tipi di suolo. Questo, che sicuramente riconoscerai, è formato da tanti piccoli e finissimi granellini

Dettagli

I risultati. Chimica e microbiologia

I risultati. Chimica e microbiologia I risultati Chimica e microbiologia Nelle quattro stazioni di campionamento si sono svolte 4 serie di analisi delle acque nel periodo che va da maggio 2007 a marzo 2008. Si riportano di seguito i risultati

Dettagli

Acqua, c è qualcuno?

Acqua, c è qualcuno? Parte A Indice Biotico Esteso IBE I macroinvertebrati Materiali Acque superficiali Equipaggiamento adatto per un uscita in campo (stivali, guanti ecc..), schede di rilevamento e registrazione dei dati

Dettagli

Ricerche sull'evoluzione del Lago Maggiore

Ricerche sull'evoluzione del Lago Maggiore ISSN: 10138099 Commissione Internazionale per la protezione delle acque italosvizzere Ricerche sull'evoluzione del Lago Maggiore Aspetti limnologici Programma quinquennale 2008 2012 Campagna 2008 a cura

Dettagli

DALLE ANALISI ALLE AZIONI. Definizione del danno ambientale correlato agli utilizzi della risorsa idrica e analisi economica rispetto ai benefici

DALLE ANALISI ALLE AZIONI. Definizione del danno ambientale correlato agli utilizzi della risorsa idrica e analisi economica rispetto ai benefici Progetto finanziato con il contributo della Fondazione Cariplo Bando: Gestione Sostenibile delle Acque IL Lago dal Cielo Lago dal Cielo DALLE ANALISI ALLE AZIONI AZIONE 4 Definizione del danno ambientale

Dettagli

Obiettivi del corso. Analisi dei dati

Obiettivi del corso. Analisi dei dati Obiettivi del corso Fornire le conoscenze e le competenze necessarie per: un uso consapevole delle informazioni quantitative, che non può prescindere dalla conoscenza della complessità dei processi di

Dettagli

IL MONITORAGGIO DELL ELEMENTO DI QUALITÁ BIOLOGICA: MACROINVERTEBRATI BENTONICI NELLE ACQUE MARINO-COSTIERE PUGLIESI

IL MONITORAGGIO DELL ELEMENTO DI QUALITÁ BIOLOGICA: MACROINVERTEBRATI BENTONICI NELLE ACQUE MARINO-COSTIERE PUGLIESI IL MONITORAGGIO DELL ELEMENTO DI QUALITÁ BIOLOGICA: MACROINVERTEBRATI BENTONICI NELLE ACQUE MARINO-COSTIERE PUGLIESI DIPARTIMENTO DI FOGGIA POLO DI SPECIALIZZAZIONE BIOLOGIA AVANZATA DELLE ACQUE Dott.sa

Dettagli

RITROVAMENTO DI LARVE DI ANFIOSSO (BRANCHIOSTOMA) NELLE ACQUE COSTIERE DI PORT0 CESAREO (LE)

RITROVAMENTO DI LARVE DI ANFIOSSO (BRANCHIOSTOMA) NELLE ACQUE COSTIERE DI PORT0 CESAREO (LE) SIMONETTA QUARTA E GENUARIO BELMONTE Dipartimento di Biologia e Stazione di Biologia Marina di Porbo Cesareo (Lecce) UniversitA degli Studi di Lecce RITROVAMENTO DI LARVE DI ANFIOSSO (BRANCHIOSTOMA) NELLE

Dettagli

Esempi di item di scienze Classe terza secondaria di primo grado

Esempi di item di scienze Classe terza secondaria di primo grado Esempi di item di scienze Classe terza secondaria di primo grado 1 La figura mostra la Cintura di Fuoco del Pacifico, lungo la quale si verificano terremoti e un intensa attività vulcanica. Quale delle

Dettagli

CLASSE PRIMA SCIENZE COMPETENZA CHIAVE (Racc. UE 18/12/2006) LA COMPETENZA DI BASE IN CAMPO SCIENTIFICO. (Indicazioni per il curricolo 2012)

CLASSE PRIMA SCIENZE COMPETENZA CHIAVE (Racc. UE 18/12/2006) LA COMPETENZA DI BASE IN CAMPO SCIENTIFICO. (Indicazioni per il curricolo 2012) COMPETENZE CLASSE PRIMA LA COMPETENZA DI BASE IN CAMPO SCIENTIFICO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Osservare, descrivere e individuare somiglianze e differenze tra

Dettagli

Intervenire per esprimere idee, pareri.

Intervenire per esprimere idee, pareri. Ordine di scuola Primaria Classe prima Disciplina SCIENZE Competenza chiave europea di riferimento Competenza di base in scienza e tecnologia Imparare ad imparare Traguardi per lo sviluppo della competenza

Dettagli

I LAGHI DEL PIEMONTE MONITORAGGIO E QUALITÀ DELLE ACQUE DEI LAGHI IN PIEMONTE. Candia Canavese, 15 ottobre 2018 QUALITÀ DELLE ACQUE E BALNEABILITÀ

I LAGHI DEL PIEMONTE MONITORAGGIO E QUALITÀ DELLE ACQUE DEI LAGHI IN PIEMONTE. Candia Canavese, 15 ottobre 2018 QUALITÀ DELLE ACQUE E BALNEABILITÀ MONITORAGGIO E QUALITÀ DELLE ACQUE DEI LAGHI IN PIEMONTE Antonella Pannocchia - Arpa Piemonte Dirigente responsabile Dipartimento territoriale Piemonte Nord Ovest CONTESTO NORMATIVO DIRETTIVA QUADRO 2000/60/CE

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ACQUA

ISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ACQUA Pagina 1 di 6 ISTRUZIONE OPERATIVA REVISIONE NUMERO DATA REDATTA DA DIR (firma) VERIFICATA DA RAQ (firma) APPROVATA DA AMM (firma) PARAGRAFO REVISIONATO NUMERO MOTIVO 00 15-01-09 Prima emissione 01 22-04-13

Dettagli

Nuova tassonomia dei gamberi di fiume italiani e metodologie innovative di contrasto del gambero rosso con relative note per l uso per i pubblici

Nuova tassonomia dei gamberi di fiume italiani e metodologie innovative di contrasto del gambero rosso con relative note per l uso per i pubblici Nuova tassonomia dei gamberi di fiume italiani e metodologie innovative di contrasto del gambero rosso con relative note per l uso per i pubblici amministratori Conoscere meglio la biologia della specie

Dettagli

Un organismo modello: la Drosophila melanogaster

Un organismo modello: la Drosophila melanogaster PON B1 La Scienza fa rumore: ISS... osmosi, sistema Un organismo modello: la Drosophila melanogaster Presidio «Michelangelo» - Bari Perché proprio la Drosophila? È un piccolo insetto (2mm), facile da maneggiare.

Dettagli

Responsabile di progetto Cognome e Nome

Responsabile di progetto Cognome e Nome N. PROGETTO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE interni esterni ore PF 1 ATC/2014 - Progetto sperimentale di monitoraggio e di Gestione del Capriolo S.V. 2014/2015 SCHEDA DI PROGETTO ALLEGATO A1 - DEL. CDG. 21

Dettagli

Biologia Ecologia. Zoologia BIOLOGIA MARINA. Protezione ambiente. Chimica. Oceanografia

Biologia Ecologia. Zoologia BIOLOGIA MARINA. Protezione ambiente. Chimica. Oceanografia Zoologia Biologia Ecologia BIOLOGIA MARINA Protezione ambiente Oceanografia Chimica L acqua ricopre il 71% della superfice terrestre, 360 milioni km 2 suddivisi in 5 Oceani Oceano Artico Mare Glaciale

Dettagli

PROGRAMMA CORSO ECOLOGIA APPLICATA Dott. Fabrizio Scialanca - Limnologo

PROGRAMMA CORSO ECOLOGIA APPLICATA Dott. Fabrizio Scialanca - Limnologo PROGRAMMA CORSO ECOLOGIA APPLICATA Dott. Fabrizio Scialanca - Limnologo 1. CENNI DI ECOLOGIA I principali cicli biogeochimici Le catene trofiche 2. FATTORI ED ELEMENTI CLIMATICI Caratteristiche chimico-fisiche

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ACQUA

ISTRUZIONE OPERATIVA CAMPIONAMENTO ACQUA Pagina 1 di 5 ISTRUZIONE OPERATIVA REVISIONE NUMERO DATA REDATTA DA DIR VERIFICATA DA RAQ APPROVATA DA AMM PARAGRAFO REVISIONATO NUMERO MOTIVO 00 15-01-09 Prima emissione 01 22-04-13 4.1.2 01 22-04-13

Dettagli

ARPA Puglia. REPORT PM10-PM2.5-B(a)P campagna invernale in siti suburbani della provincia di Brindisi. (periodo 25 febbraio-15 aprile 2015)

ARPA Puglia. REPORT PM10-PM2.5-B(a)P campagna invernale in siti suburbani della provincia di Brindisi. (periodo 25 febbraio-15 aprile 2015) REPORT PM10-PM2.5-B(a)P campagna invernale in siti suburbani della provincia di Brindisi (periodo 25 febbraio-15 aprile 2015) ARPA Puglia Centro Regionale Aria Ufficio Qualità dell Aria di BR-LE-TA 1 Allo

Dettagli

Marianna Rusconi. CNR-IRSA Istituto di Ricerca Sulle Acque, Via del Mulino 19, Brugherio (MB)

Marianna Rusconi. CNR-IRSA Istituto di Ricerca Sulle Acque, Via del Mulino 19, Brugherio (MB) Marianna Rusconi CNR-IRSA Istituto di Ricerca Sulle Acque, Via del Mulino 19, 20861 Brugherio (MB) E-mail: rusconi@irsa.cnr.it ng/l Po 3500 3000 2500 2000 1500 1000 WWTP Polo Chimico 300-6500 altri PFAS

Dettagli