OPERATIVO COMUNALE. Piano Operativo Comunale Norme di attuazione

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1 C 2014 COMUNE DI BOLOGNA OPPIANO OPERATIVO COMUNALE Piano Operativo Comunale Norme di attuazione Linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore interramento tratta S.Vitale-Rimesse e Via Larga Approvazione del progetto definitivo (art. 36 octies LR 20/00 e s.m.i.) Approvazione Delibera di C.C. n. xxx del xx/xx/2014 Sindaco Virginio Merola Assessore Urbanistica, Città storica e Ambiente Patrizia Gabellini Assessore Mobilità e Trasporti Andrea Colombo Capo Dipartimento Riqualificazione Urbana Marika Milani Capo Dipartimento Cura e Qualità del Territorio Claudio Paltrinieri Direttore Settore Piani e Progetti Urbanistici Francesco Evangelisti Direttore Settore Mobilità Sostenibile Cleto Carlini

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3 Sindaco Virginio Merola Assessore Urbanistica, Città storica e Ambiente Patrizia Gabellini Assessore Mobilità e Trasporti Andrea Colombo Capo Dipartimento Riqualificazione Urbana Marika Milani 2 Capo Dipartimento Cura e Qualità del Territorio Claudio Paltrinieri Direttore Settore Piani e Progetti Urbanistici Francesco Evangelisti Direttore Settore Mobilità Sostenibile Cleto Carlini Gruppo di lavoro del Poc Luciana Africani, Paola Africani, Daniele Bertocchi, Claudio Bolzon, Cleto Carlini, Lara Dal Pozzo, Roberto Diolaiti, Francesco Evangelisti, Giovanni Fini, Chiara Manaresi, Gabriella Marra, Laura Pollacci, Matteo Rapinatore, Claudio Savoia, Carlotta Soavi, Giancarlo Sgubbi.

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5 NORME DI ATTUAZIONE 4

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7 Art. 1 Natura e obiettivi del Piano operativo comunale 1. Natura del Poc. Il presente Poc è perfezionato all'interno del procedimento di approvazione del progetto di rifunzionalizzazione ed ammodernamento della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore, già oggetto di Accordo preliminare di programma sottoscritto in data 3 giugno 2004 tra Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna e FER. Nell ambito degli sviluppi progettuali è emersa l esigenza di introdurre delle modifiche al precedente progetto preliminare già assoggettato allo studio di prefattibilità ambientale ed escluso dalla procedura di VIA, così come da Delibera Giunta Regione Emilia Romagna n 1935 del 28/11/2005 Protocollo VIM/05/97329 E stato effettuato un nuovo screening nel settembre 2010 in riferimento alla necessità di pubblicare le modifiche intervenute rispetto alla precedente fase di verifica di screening ambientale, al fine di effettuare la procedura di verifica allo screening VIA per le sole opere oggetto di modifica. L opera rientra altresì fra gli interventi previsti dall Accordo sottoscritto il 19 giugno 2007 tra Regione, Provincia e Comune di Bologna (e società del Gruppo FS Spa ) per il completo sviluppo ed attuazione del Servizio ferroviario metropolitano (Sfm) bolognese, ed è quindi individuata dal PSC vigente tavola Strategie per la qualità Infrastrutture per la Mobilità, come Linea del Servizio ferroviario metropolitano da riqualificare, disciplinato dall art.21 del Quadro Normativo Obiettivi. Il progetto riguarda la realizzazione delle opere di ammodernamento e potenziamento della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore, e consiste in parte nell'interramento dell'attuale linea ferroviaria mediante la costruzione di una galleria da eseguirsi a cielo aperto con paratie e in parte nella realizzazione del tracciato in trincea. La Situazione Massarenti nel PSC individua come allo stato attuale l attraversamento della linea a raso, mediante Passaggio a Livello situato in zona urbana, crei notevoli difficoltà di circolazione per il traffico cittadino e per quello legato alla zona industriale e come questo intervento potrà consentire di migliorare le condizioni attuali, dando un contributo importante al miglioramento della mobilità e all'accessibilità ai servizi nelle parti interessate. La presenza di una linea Sfm efficiente e di diverse fermate costituisce un punto di forza della Situazione e dell'intero quartiere San Vitale: le aree prossime alla stazione di San Vitale rappresentano un'opportunità di qualificazione complessiva con la riprogettazione unitaria del complesso nodo urbano. Art. 2 Percorso procedurale L opera oggetto del presente POC, già individuata nel PSC vigente come sopra riportato, pur essendo localizzata all'interno delle fasce di rispetto da questo individuate, non può essere considerata come manutenzione o adeguamento tecnico funzionale di opera esistente, modificandosi sostanzialmente il tipo di

8 infrastruttura realizzata e quindi, considerata la complessità degli interventi, la procedura di screening effettuata e i vincoli espropriativi da apporre, non può essere approvata ai sensi dell'art. 16 bis (Interventi nelle fasce di rispetto) della LR 37/2002. La Regione Emilia Romagna, quale Amministrazione procedente, ha stabilito che la procedura corretta per l intervento sia quella prevista dall art. 36 octies, comma 1, lettera b) della LR 20/00, denominata, dallo stesso articolo, Procedimento unico semplificato. il Procedimento Unico Semplificato, si svolge in unica fase sul progetto definitivo, acquisendo, all interno della Conferenza dei servizi, tutti gli assensi comunque denominati necessari in base alla vigente normativa per le approvazioni e per la conseguente realizzazione del progetto in questione nonché l approvazione della variante allo strumento urbanistico (Poc) e l eventuale apposizione di vincoli espropriativi. Ai sensi del citato articolo 36 octies, comma 3, "nel corso della conferenza di servizi l'amministrazione procedente, l'eventuale soggetto proponente e gli enti territoriali si esprimono preliminarmente in merito alla localizzazione delle opere di cui al comma 1, lett. b)...", restando la variante allo strumento urbanistico subordinata all'assenso del rispettivo organo consiliare, che delibera sulla base delle determinazioni proposte dalla Conferenza. Nel caso specifico, ricorrendo le condizioni di cui all'articolo 36 octies della LR 20/2000, ai sensi e con le modalità di cui all'articolo 36 septies, la Regione Emilia Romagna, in qualità di Amministrazione procedente, convoca la Conferenza di Servizi cui partecipano tutti gli Enti e le Autorità competenti a rilasciare, sul progetto definitivo, ogni atto di assenso comunque denominato, richiesto dalla normativa vigente per la realizzazione dell'opera. Durante la fase iniziale della Conferenza è prevista la pubblicazione e il deposito del progetto, sia per quanto riguarda il procedimento urbanistico, sia per quanto riguarda la procedura espropriativa avviata contemporaneamente dall autorità competente ai sensi dell artt. 3 della LR 37/02, in questo caso il Comune di Bologna. Il Consiglio Comunale, in qualità di organo competente a esprimere la volontà dell Ente territoriale, si esprime sulle determinazioni relative alla decisione sulle osservazioni e proposte presentate, tenendo conto dei contributi dei soggetti convocati alla conferenza e delibera quindi il proprio assenso o dissenso alla localizzazione dell opera. In caso di assenso la Conferenza si conclude con esito positivo, anche apportando modifiche al progetto originario, senza che ciò comporti necessità di ulteriori procedure di pubblicità o di avvio del procedimento e l Ente competente, nel caso la Regione, può approvare il progetto e procedere con la pubblicazione di legge, che da effetto alla modifica degli strumenti urbanistici. L eventuale dissenso o la mancata ratifica nei tempi previsti comporta invece la conclusione del procedimento unico e la mancata approvazione del progetto dell opera. In quest ultimo caso il soggetto proponente o l'amministrazione procedente, per le opere di propria competenza, possono richiedere, entro dieci giorni, una determinazione conclusiva del procedimento alla Regione che è 7

9 elaborata dalla Giunta regionale sentiti il richiedente e l'amministrazione dissenziente, ed è deliberata dall'assemblea legislativa entro il termine di quarantacinque giorni dal ricevimento. Art. 3 Elaborati costitutivi del Piano operativo comunale 1. I documenti. Il Poc è costituito dai seguenti documenti: - Relazione illustrativa, Documento programmatico per la qualità urbana, Relazione di fattibilità economico finanziaria, Norme di attuazione; Elenco dei proprietari delle aree su cui viene apposto il vincolo espropriativo; - Relazione geologica e sismica; - le seguenti tavole: Individuazione intervento su Carta tecnica comunale; Tavole dei Vincoli. Art. 4 Efficacia delle disposizioni, entrata in vigore, durata del presente Piano operativo comunale 1. Validità. Al termine del quinquennio di validità del presente Poc, fissato a partire dalla data di entrata in vigore dello strumento, le aree e gli interventi in esso previsti e non attuati perderanno automaticamente validità, senza necessità di ulteriori e specifici provvedimenti. Tra tali aree ed interventi rientrano anche quelle per le quali il Poc e appone vincoli preordinati all'esproprio. Successivamente alla decorrenza del termine di validità del Poc, nelle aree non attuate si applica l'ex art. 5 della Lr 31/2002, ora art. 8 Lr 15/2013. Art. 5 Modifiche al presente Piano operativo comunale 8 1. Varianti specifiche. Durante il periodo di vigenza del presente Poc possono essere approvate varianti specifiche allo stesso nel rispetto di quanto stabilito dal Psc o da ulteriori determinazioni dell Amministrazione inerenti il progetto approvato. 2. Valutazione di sostenibilità. In caso di varianti al Poc è necessario rivedere la Valutazione di sostenibilità ambientale e territoriale effettuata in occasione del presente Poc, aggiornandone il quadro di riferimento con le nuove previsioni introdotte.

10 Art. 6 Apposizione attraverso il Poc di vincoli espropriativi 1. Localizzazione opere pubbliche. Il Poc appone vincoli urbanistici finalizzati all'acquisizione coattiva di beni immobili o di diritti ad essi relativi per la realizzazione delle opere pubbliche o di pubblica utilità, in relazione ai seguenti interventi: - Linea ferroviaria Bologna Portomaggiore, interramento tratta S.Vitale Rimesse; - Linea ferroviaria Bologna Portomaggiore, interramento tratta via Larga. 2. Dichiarazione di pubblica utilità. L approvazione del progetto definitivo dell opera comporta la dichiarazione di pubblica utilità della stessa, pertanto la Regione Emilia Romagna, quale Amministrazione procedente, provvede a depositare copia del progetto ai sensi dell art.36 septies, comma 7, della Lr 20/ Elenco nominativi proprietari. L'elenco delle aree interessate dai vincoli preordinati all'esproprio con i relativi nominativi dei proprietari risultanti dai registri catastali, in appendice al presente testo normativo, costituisce parte integrante del Poc. Art. 7 Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale Relativamente agli elaborati costituenti il presente Poc, necessari ai fini della puntuale localizzazione dell opera pubblica e per l apposizione del vincolo espropriativo, riprendendo quanto contenuto all art. 5 comma 5 della LR 20/00, può essere valutata l esclusione della procedura di Valsat in quanto: - si tratta di una variante che non riguarda le tutele, le previsioni sugli usi, le trasformazioni dei suoli e del patrimonio edilizio esistente; - si limita a introdurre varianti localizzative, ai fini dell'apposizione del vincolo espropriativo, per opere già cartograficamente definite e valutate in piani sovraordinati (vedi Relazione illustrativa). 9

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Art. 1 Oggetto e natura del presente POC 1. Finalità 2. Elaborati del POC Art. 2 Efficacia delle disposizioni e durata del POC 1.

Art. 1 Oggetto e natura del presente POC 1. Finalità 2. Elaborati del POC Art. 2 Efficacia delle disposizioni e durata del POC 1. Art. 1 Oggetto e natura del presente POC 1. Finalità Il presente POC assume carattere specifico e tematico essendo finalizzato alla localizzazione urbanistica per la realizzazione, in conformità alla legge

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