Art. 3 Principi. I principi dell associazione sono ampiamente riassunti nel contesto dell atto costitutivo e dello statuto approvati.

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1 REGOLAMENTO DELL ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE DENOMINATA COMUNITÀ AGRICOLA DI PROMOZIONE SOCIALE Titolo I ELEMENTI COSTITUTIVI Art. 1 - Oggetto Il presente Regolamento contiene le norme fondamentali sull'organizzazione ed il funzionamento dell'associazione di Promozione sociale denominata COMUNITÀ AGRICOLA DI PROMOZIONE SOCIALE, abbreviabile nell acronimo C.A.P.S., con sede in Pisa, integrandone e specificandone alcune previsioni statutarie. Art. 2 - Scopi Gli scopi dell associazione sono riassunti nel contesto dell atto costitutivo e dello statuto approvati. L'Associazione si costituisce per lo svolgimento in forma associata delle seguenti attività ferma restando la possibilità, successivamente, di individuarne altre, come previste dallo statuto: a) attività di coltivazione di terreni agricoli per esclusiva finalità di autoproduzione, intesa nel senso più ampio del termine: dalla

2 preparazione alla semina, fino al raccolto, alla parziale trasformazione e alla redistribuzione fra gli associati dei prodotti della terra; b) attività di promozione sociale dell agricoltura intesa quale forma di lavoro meritevole di particolare tutela nell attuale contesto socio-economico, nonché delle attività della associazione, anche attraverso le nuove tecnologie, ma sempre nel rispetto dei principi sanciti dallo statuto; c) tutela del lavoro, sia in termini di dignità che di sicurezza, sia svolto dagli associati che da soggetti esterni in rapporto alla associazione, per la realizzazione degli scopi di quest ultima. Art. 3 Principi. I principi dell associazione sono ampiamente riassunti nel contesto dell atto costitutivo e dello statuto approvati. Art I Soci e le quote. I requisiti per l ammissione e le norme per l ammissione e il recesso sono previsti dallo Statuto. Le persone interessate ad aderire all associazione presentano domanda di ammissione al Consiglio Direttivo, che si pronuncia nella prima seduta utile e ne informa appena possibile l assemblea. Per l iscrizione viene corrisposta una quota-base stabilita annualmente dal Direttivo e ratificata dall Assemblea. Tale quota dà diritto di partecipare e votare nelle Assemblee, di essere eletti nelle cariche sociali, di essere informati e di partecipare a tutte le attività

3 sociali, ad esclusione dell attività di coltivazione e distribuzione di prodotti agricoli. Per la partecipazione a quest ultima attività sarà versata un ulteriore specifica quota, anch essa determinata annualmente dal Direttivo, che prevederà anche l entità e le modalità della collaborazione lavorativa che il socio è tenuto a prestare. A questo fine, il Direttivo redige annualmente, in relazione allo stato dell attività agricola del momento, un integrazione al presente regolamento valida per l anno in corso; tale integrazione viene approvata dall Assemblea e diviene vincolante per i soci fino alla fine dell anno di riferimento. Alle decisioni che riguardano specificamente l attività agricola concorrono i soli soci che hanno scelto di parteciparvi, e che hanno sottoscritto la relativa quota. E ammesso l ingresso nell Associazione ad anno iniziato, dietro pagamento dell intera quota-base annuale, mentre per l eventuale quota per l attività agricola si procederà alla corresponsione proporzionale dei mesi effettivamente goduti. Secondo quanto previsto dallo Statuto, il recesso dall associazione deve essere comunicato al Direttivo, salvo casi di forza maggiore che saranno valutati dal Direttivo stesso, entro il primo settembre ed avrà effetto a partire dal 1 gennaio successivo. Nel caso di soci impegnati anche nell attività agricola, essi sono tenuti comunque a corrispondere la relativa quota fino alla fine dell anno solare,

4 conservando per lo stesso periodo il diritto di partecipare alla distribuzione dei prodotti. Le attività svolte dai soci a favore dell'associazione e per il raggiungimento dei fini sociali sono svolte a titolo di volontariato, salvo eventuali rimborsi delle spese effettivamente sostenute e autorizzate preventivamente dal Direttivo o da un socio da esso delegato e salvo quanto eventualmente previsto da specifici accordi in termini di sconto sulla quota. L'associazione può tuttavia assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo, anche ricorrendo ai propri associati. è stabilita annualmente dal direttivo e ratificata dall assemblea dei soci. Art. 5 Responsabilità patrimoniale dei Soci Giusto quanto previsto dall art. 6 comma 2 L. 383 / 2000 per le obbligazioni assunte dalle persone che rappresentano l associazione di promozione sociale i terzi creditori devono far valere i loro diritti sul patrimonio dell associazione medesima e, solo in via sussidiaria, possono rivalersi nei confronti delle persone che hanno agito in nome e per conto dell associazione.

5 Titolo II ORDINAMENTO STRUTTURALE Art. 6 - Organi dell'associazione CAP Sono organi dell'associazione: L Assemblea dei Soci; il Presidente; il Comitato Direttivo. Art. 7 - Assemblea Fermo restando quanto previsto nello Statuto, anche circa le diverse tipologie di convocazione, L assemblea dei soci viene convocata sulla base di un ordine del giorno redatto da chi la convoca e deve contenere l orario di inizio e fine della seduta, che dovrà essere rispettato da tutti i partecipanti. La durata di ogni singola assemblea non potrà superare le cinque ore. Le modalità di funzionamento dell assemblea quanto a durata degli interventi, certificazione della titolarità dei voti e quant altro esuli dalla predeterminazione dei quorum deliberativi, già previsti per statuto, saranno stabiliti dal direttivo con la convocazione dell assemblea. Art. 8 - Presidente dell'associazione Fermo restando quanto previsto nello Statuto e dall art. 5 del presente regolamento al Presidente è attribuita la rappresentanza legale dell Associazione.

6 Art. 9 - Il Comitato Direttivo Fermo restando quanto previsto nello Statuto il Comitato Direttivo si riunisce almeno una volta a bimestre e viene convocato sulla base di un ordine del giorno redatto da chi lo convoca e deve contenere l orario di inizio e fine della seduta, che dovrà essere rispettato da tutti i partecipanti. Art Rapporti con l Assemblea Fermo restando quanto previsto nello Statuto e nel presente regolamento, gli atti e le decisioni prese dagli Organi della Associazione sono sempre suscettibili di voto di ratifica da parte dell Assemblea. Art Organismi consultivi e propositivi: Come previsto sinteticamente nell atto costitutivo e nello statuto, i membri del Consiglio Direttivo sono anche referenti delle apposite commissioni che possono essere costituite per aree di approfondimento. Attualmente le aree ritenute necessarie sono: 1) Organizzazione Interna; 2) Comunicazione Interna ed Esterna; 3) Programmazione Agricola; 4) Bilancio; 5) Legale. Le commissioni si riuniscono separatamente e/o congiuntamente, pubblicano i resoconti verbali delle riunioni in mailing list, e portano periodicamente all esame del Consiglio Direttivo nel suo complesso i risultati dei lavori di approfondimento.

7 Titolo III FINANZA E CONTABILITA' Di tutta l attività prevista nel presente titolo si occupa in prima istanza la commissione Bilancio, la quale sottopone poi al Consiglio Direttivo le proprie proposte e suggerimenti, che devono poi essere approvate da quest ultimo e dall assemblea secondo le relative previsioni statutarie e regolamentari. Art Entrate e spese Le entrate sono il frutto dell autofinanziamento dovuto alle quote versate da ciascun socio. Possono essere previste entrate diverse dalle quote, consistenti in contributi versati da terzi e/o da soci all associazione, salva in ogni caso la previa approvazione dell assemblea con le maggioranze previste per l assemblea straordinaria. Art Previsioni contabili e programmatiche e Gestione contabile. Sulla base degli scopi dell associazione e della raccolta dei fondi il comitato direttivo con il presidente predispongono annualmente un bilancio preventivo che successivamente dovrà essere sottoposto all approvazione dell assemblea. Tale approvazione deve avvenire non oltre il 15 marzo di ciascun anno. In tale documento contabile viene stabilito: 1. la programmazione economica dell attività dell associazione

8 2. le voci di spesa previste per l attuazione del programma con la definizione di un budget. 3. La programmazione finanziaria. 1) La programmazione economica è relativa a tutte le attività previste dall associazione e viene approvata annualmente dall assemblea degli associati sulla base del documento di bilancio preventivo. In tale documento devono essere previste sia le spese correnti che hanno una competenza annuale e sia le spese che riguardano beni o attività che avranno competenza su più anni, in questo caso viene predisposto il documento di programmazione finanziaria 2) Le voci di spesa sono quelle previste dalla programmazione economica. Per quanto riguarda la gestione delle spese queste vengono definite ordinarie e straordinarie : a) Spese ordinarie : sono quelle previste dal bilancio preventivo approvato dall assemblea. Per la loro gestione è previsto sempre il benestare del presidente con firma (benestare formale). Ogni voce è definita con un budget di spesa a cui deve seguire, quando possibile, la richiesta di almeno tre preventivi, una volta che viene valutato dal direttivo quale preventivo scegliere il presidente procede al benestare formale. Il direttivo predispone ogni sei mesi una situazione

9 contabile e finanziaria dell associazione che mette a disposizione degli associati b) Spese straordinarie: sono quelle non previste dal bilancio preventivo, anche aventi carattere urgente. Per la loro copertura viene destinato un fondo di riserva nel bilancio dell associazione, nei soli limiti del quale è possibile la copertura finanziaria delle spese straordinarie. La relativa gestione è in dipendenza dell importo delle stesse: a) se l importo della spesa è inferiore alla cifra stabilita in occasione dell approvazione del bilancio preventivo, l approvazione viene fatta dal comitato direttivo con benestare formale del presidente, ed è soggetta a ratifica dalla successiva prima assemblea utile; b) se tale spesa è pari o superiore alla cifra di cui al punto a) che precede, la decisione deve essere assunta dall assemblea con le maggioranze previste per Statuto. 3) La programmazione finanziaria è relativa a tutte le voci di spesa che hanno una competenza su più anni. Pertanto viene definito con un documento redatto dal comitato direttivo e approvato dal presidente e dall assemblea degli associati. Escluso il primo anno, e entro il 15 marzo di ogni anno viene redatto un bilancio consuntivo da parte del direttivo e del presidente

10 che deve essere sottoposto all approvazione dell assemblea Titolo IV PROGRAMMAZIONE AGRICOLA Art. 14 Attività della commissione. Sez. I) La commissione di approfondimento dell area definita della programmazione agricola si occupa delle seguenti attività: a) sovrintende in generale all attività del coltivatore diretto che in regime di autonomia attende in via continuativa al lavoro sul terreno agricolo; b) programma di concerto con quest ultimo le attività necessarie ed utili alla produzione, alla distribuzione e in generale a tutte le attività da svolgersi sul terreno agricolo; c) organizza e stabilisce, con preavvisi compatibili alle contingenze produttive e metereologiche, e di concerto con le commissioni organizzazione interna e comunicazione interna, i turni di lavoro dei soci, come previsto dallo Statuto. Alla Commissione di programmazione agricola è riconosciuta un autonomia di spesa di euro 300 (trecento) per ragioni di urgenza non differibile, in relazione alle contingenze sul terreno agricolo. In ogni caso il ricorso a tale ultima previsione è soggetta alle stesse norme che precedono in termini di ratifica tanto del Consiglio Direttivo che dell Assemblea dei soci. Le somme spese dalla Commissione, nell'ambito di tale autonomia devono comunque essere approvate con firma dal presidente e vanno a incidere sul fondo per le spese straordinarie, salvo successiva diversa

11 allocazione deliberata dal direttivo. Titolo V ORGANIZZAZIONE INTERNA Art. 15. Attività della Commissione La Commissione di approfondimento dell area di organizzazione interna sovrintende all applicazione delle regole che seguono e ne riferisce all interno del Consiglio Direttivo, che a sua volta ne relaziona periodicamente e/o puntualmente, in caso di tematiche di rilievo urgente, l Assemblea nella sue varie forme. Art. 16.) Partecipazione dei soci Esistono due tipologie di partecipazione: a) partecipazione alle attività agricole sui terreni agricoli; b) partecipazione a tutte le altre attività. Art. 17. La commissione di organizzazione interna di concerto con le altre commissioni interessate predispone trimestralmente e diffonde un calendario in cui i soci, via on-line o con altri mezzi facilmente consultabili, indicano entro una settimana i turni per i quali garantiscono il proprio apporto di attività. Art. 18 Ogni associato è responsabile personalmente dell impegno

12 assunto in calendario e in caso di improvvisa e indifferibile sopravvenuta impossibilità ad assolverlo deve impegnarsi al massimo, nei limiti delle sue possibilità, per trovare un sostituto. Art. 19 Ogni associato si presenterà a svolgere l attività prevista provvisto dell abbigliamento necessario a sua cura e spese. Art. 20 E vivamente consigliata la profilassi antitetanica, in quanto il contatto con la terra espone gravemente al rischio di contrazione della patologia. Art Preparazione e distribuzione prodotti della terra La preparazione delle buste del raccolto avverrà nei locali adiacenti i terreni agricoli, così come pure le attività di ripristino delle condizioni originariamente trovate da coloro che svolgono tale attività. Art. 22 La distribuzione delle buste avverrà secondo la produzione. Se vi saranno le condizioni la distribuzione potrà avvenire anche due volte a settimana. Verranno identificate delle aree dove hanno domicilio i diversi gruppi di associati; in esse saranno formati dei sottogruppi e un membro del sottogruppo, a rotazione periodica, si occuperà del prelievo del raccolto per la propria in piena autonomia. Le buste non ritirate non verranno conservate. Art Attività di Formazione L'attività di formazione è alla base degli scopi della CAPS,

13 perché vogliamo far crescere la consapevolezza nel rapporto con la terra e i suoi frutti, nel rispetto delle leggi della natura e del lavoro dell'uomo. Pensiamo che la costruzione di una base di conoscenze, condivisa da tutta la Comunità, sia il primo passo verso un cambiamento profondo negli atteggiamenti e nelle pratiche quotidiane dei singoli, e per favorire il buon funzionamento dell iniziativa collettiva. Al tempo stesso sono necessarie anche conoscenze più operative, in modo da poter svolgere senza problemi le operazioni concrete. A tale scopo l'attività di formazione deve prevedere: - una formazione più operativa e immediata, a cura del contadino - una formazione più continuativa, su temi specifici (fra cui problematiche in agricoltura, trasformazione), anche con l'intervento di esperti invitati - una formazione rivolta a favorire processi di consapevolizzazione e apprendimento su tematiche più generali, anche in questo caso con eventuale apporti dall'esterno (o sfruttando le competenze interne). Art. 24. Si ritiene importante anche l'organizzazione di incontri per facilitare la socializzazione tra i membri della Comunità, ritenendo questo un elemento fondamentale per rafforzare la sua coesione interna. Allo scopo verranno organizzati momenti di convivialità o altre iniziative.

14 Titolo VI COMUNICAZIONE INTERNA ed ESTERNA Art. 25. Comunicazione Interna La commissione comunicazione si pone i seguenti obiettivi: - verbalizzare le assemblee dei soci; - tenere un archivio di tutti i verbali e documenti prodotti nelle varie assemblee, dei lavori delle commissioni e del direttivo; rendere questo archivio disponibile per tutti i soci secondo principi di facile accessibilità; - comunicare ai soci, in collaborazione con la commissione organizzazione, aggiornamenti sui lavori e altre notizie utili sulle attività comunitarie, anche al fine di incoraggiare la partecipazione attiva di tutti i soci; - mettere a punto, in collaborazione con la commissione organizzazione, strumenti di informazione e di formazione specifica per aiutare tutti i soci a familiarizzare con le attività di base richieste per i lavori agricoli comunitari; - occuparsi, in collaborazione con la commissione comunicazione esterna, dello sviluppo e della gestione dei contenuti del sito internet della CAPS. L'organo ufficiale della comunicazione interna è individuato nella mailing list cui sono iscritti tutti e soltanto i soci. E inoltre disponibile un sito web, in cui sono conservati tutti i documenti e

15 da cui transitano i vari contenuti della comunicazione tra i soci. Art. 26. Comunicazione esterna La commissione Comunicazione provvede attraverso i suoi membri a gestire l immagine della comunità nei confronti di terzi: privati cittadini, istituzioni, aziende, organi di stampa. Il sito web o altre modalità che di volta in volta si presentino (partecipazione ad eventi pubblici, rilascio di interviste, diffusione di documenti o filmati, etc.) rappresentano gli strumenti principali della comunicazione esterna. La commissione proporrà al Comitato Direttivo che le valuterà proposte per l'attivazione di sponsorizzazioni da parte di aziende private. In caso di partecipazione a fiere ed eventi, la commissione sovraintenderà all allestimento di stand e banchetti, e alla realizzazione di tutto il materiale cartaceo e della comunicazione web necessaria. Titolo VIII ASPETTI GIURIDICI Art. 27. La commissione referente e di approfondimento per l area legale si occupa: a) di tutte le problematiche inerenti la normazione interna, in particolare supervisionando la redazione, la modifica e l integrazione delle relative fonti (Atto Costitutivo, Statuto e

16 Regolamento interno). b) Di tutte le problematiche giuridiche in senso più ampio (comprese quindi le fonti normative esterne) che non necessitino di competenze particolarmente specializzate e/o che comportino la rappresentanza in giudizio dell Associazione, sia in veste di legittimata attiva che passiva. Ha esclusivamente funzioni consultive e di indirizzo non vincolanti per gli organi istituzionali dell Associazione.

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