Seminario mixed media

Transcript

1 Anno Accademico 2018/2019 Seminario mixed media tenuto da Fabio Cresci e Matteo Innocenti

2 Proposta Il seminario è rivolto agli studenti del secondo anno accademico ed intende offrire l'opportunità di avvicinarsi ad alcune questioni e pratiche espressive di particolare importanza nello scenario artistico attuale. Nel corso dell'anno accademico 2018/2019 si compone di otto incontri di tre ore ciascuno durante i quali, iniziando da alcuni riferimenti e rapporti figurativi si prenderanno in esame alcuni esempi significativi del rapporto tra i diversi linguaggi espressivi (tenendo a riferimento un elemento costante, lo spazio della rappresentazione e i suoi sconfinamenti ) per passare successivamente alla progettazione, realizzazione e installazione di un'opera collettiva da collocare in uno spazio della città. Il seminario ha come obiettivi l'approfondimento teorico e pratico dei processi creativi, dei motivi che portano alla realizzazione di un'opera d'arte, della responsabilità connessa, nonché lo scambio di idee e visioni, la collaborazione comune al completamento di un progetto. In maniera complessiva si tratta di un'esperienza che anticipa ciò che gli studenti, futuri artisti, si troveranno ad affrontare nel loro percorso post accademica. Considerano l'esperienza precedente (anno 2017/2018), il seminario ha avviato un ciclo di piccole esposizioni in vari luoghi di Firenze.

3 Tema Il nucleo tematico del seminario sul rapporto tra i differenti linguaggi espressivi è lo spazio della rappresentazione e i suoi sconfinamenti. Questo viene affrontato, nella parte teorica, attraverso un rapporto dialogico con gli studenti, stimolato da un apparato iconografico risalente a un periodo storico esteso, ovvero dal secondo dopoguerra ad oggi; si procede visionando opere che pongono in relazione pittura, scultura, video, fotografia, installazione ecc... per dare dei significati possibili alla dimensione attuale di apertura e compenetrazione nell'arte contemporanea. Piuttosto che strumentali a seguire un discorso predeterminato le immagini svolgono una funzione di avvio e di sviluppo del confronto collettivo; date le referenze storiche e critiche di contestualizzazione si procede insieme alla classe ad individuare la complessità, risolta in modalità formali sempre diversi, della resa spaziale connaturata alle opere. Il seminario non mira ad esaurire l'argomento, il che sarebbe comunque impossibile, ma a favorire un atteggiamento analitico nei singoli ragazzi, e quindi uno scambio di posizioni che sappia tradursi, conseguentemente, in una realizzazione collettiva. Nella seconda parte del seminario infatti l'atteggiamento di ricerca e di approfondimento viene indirizzato a sviluppare un'opera in comune; a contare è soprattutto il processo ovvero i dialoghi tra e con gli studenti, la comprensione delle necessità e delle difficoltà dell'opera, un'attitudine collaborativa, una responsabilizzazione attraverso l'obiettivo complessivo da raggiungere. In maniera coerente il luogo scelto per la mostra pone, per la sua particolare fisicità, la questione del rapporto spaziale, da affrontare in modo diretto. L'evento espositivo richiede cura in ogni suo aspetto, quindi anche in quello della comunicazione e della diffusione.

4 Lezioni Lezione 1 Lo spazio della pittura: cornice, superficie e profondità. Apparato immagini: Michelangelo Pistoletto, Yves Klein, Giulio Paolini, Gino De Dominicis, Pinot Gallizio, Francis Bacon, Agnes Martin, Sigmar Polke, Stefano Arienti, Hans-Peter Feldmann, Lucio Fontana Lezione 2 Lo spazio della scultura: una presenza nel mondo Apparato immagini: Anthony Caro, Giovanni Anselmo, Hidetoshi Nagasawa, Mario Merz, Richard Serra, Edward Kienholz, Louise Bourgeois, Anish Kapoor, Antony Gormley, Carsten Holler, Rachel Whiteread, Marcel Duchamp Lezione 3 L'installazione artistica. Pratiche di immersione e di uscita. Apparato immagini: Bruce Nauman, Gordon Matta-Clark, Joseph Beuys, Marina Abramovic, Francis Alys, James Turrell, Olafur Eliasson, Pierre Huyghe gli apparati immagini hanno carattere indicativo e non definitivo

5 Lezione 4 Ideazione comune I Sopralluogo in vista della realizzazione dell'opera. Discussione sui punti focali in relazione anche a quanto visto nelle precedenti lezioni, proposte sull'opera collettiva. Lezione 5 Ideazione comune II Discussione sull'opera collettiva e sua definizione. Lezione 6 In opera I Divisione dei compiti, lavorazione dell'opera. Lezione 7 In opera II Lavorazione dell'opera, compresi l'aspetto organizzativo e di comunicazione. Lezione 8 Installazione dell'opera, comunicazione e inaugurazione.

6 Esposizione dell'opera collettiva al termine del seminario 2017/2018

7 Kit di sopravvivenza Che cosa sceglieremmo e porteremmo con noi, una volta in viaggio reale o metaforico che fosse per ricordare la nostra casa? Per non sentirci stranieri rispetto al mondo? Il seminario mixed media, di cui l'installazione Kit di sopravvivenza è la fase finale, mirava ad approfondire alcuni aspetti specifici eppure fondamentali del fare arte; il ricorso alla molteplicità di materiali che significa anche compresenza di modi espressivi e linguistici aspetto che in certa misura stacca la scena artistica dall'inizio del ventesimo secolo rispetto al passato la collaborazione fattiva tra gli studenti per arrivare alla definizione di un'opera unica e rappresentativa in maniera collettiva, la riflessione sullo spazio espositivo non come ambiente neutro ma luogo da abitare e, talvolta, da trasformare (e così sarà, in spazi sempre diversi e connotati, per ogni edizione del seminario). 1mq di superficie d'arte è una vetrina affacciata su una zona caratteristica e vivace del centro fiorentino, in relazione all'agenzia immobiliare che ne è proprietaria, già da tempo viene impiegata per attività espositive. Da tale contesto l'idea di riferirsi alla casa, a quanto essa venga a rappresentare per noi. Nella riflessione condivisa, pur con declinazioni diverse, tornavano con costanza il senso del riparo e della protezione reificati in persone e sentimenti, ricordi e oggetti rispetto a una quotidianità che invece affrontiamo all'esterno e perlopiù da soli: insomma il nostro vivere che, con un processo di traslazione, potremmo definire il nostro sopravvivere. L'installazione è un kit da portare con sé per avere tutto l'occorrente al corpo e alla mente. C'è uno zaino per contenere, prima di tutto. Una coperta per scaldarsi, del cibo, un libro, un po' di terra dal proprio luogo di origine, il cotone per la cura, una frase d incoraggiamento accompagnata da delle foto, una voce diffusa ad orientarci, un quaderno per scrivere pensieri e sensazioni. Sono tutte cose che hanno riguardato e riguardano la vita degli studenti, che si stanno formando per essere artisti. Mostrano il meccanismo meraviglioso (letteralmente, da mirabilia, ciò che è da ammirare) per cui in arte quanto si dice non è proprio e solo quanto si afferma ma gli va oltre, citando il poeta T.S. Eliot dove le parole non sono pronunciate costruiremo con un nuovo linguaggio. Kit di sopravvivenza Sumina Azzi, Ida Barbati, Liu Bing Chen, Ece Nisan Duzgun, Jomay Chungmei Fairbairs, Marta Galli, Anna sofia Poloz Presentazione dell'opera collettiva del seminario mixed media, tenuto da Fabio Cresci e Matteo Innocenti presso LABA Firenze. L'installazione sarà visibile fino al 31 maggio 2018.