BILANCIO DIPREVISIONE EQUILIBRIDIBILANCIO (soloperglientilocali)(1)

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1 COMUNEDIMONTESE(MO) BILANCIO DIPREVISIONE EQUILIBRIDIBILANCIO (soloperglientilocali)(1) EQUILIBRIECONOMICO-FINANZIARIO COMPETENZA ANNO 2019 COMPETENZA ANNO 2020 COMPETENZA ANNO 2021 Fondodicassaal'iniziodel'esercizio ,45 A)Fondopluriennalevincolatoperspesecorenti (+) 0,00 0,00 0,00 AA)Recuperodisavanzodiamministrazioneesercizioprecedente (-) 0,00 0,00 0,00 B)Entratetitoli (+) , , ,45 dicuiperestinzioneanticipatadiprestiti 0,00 0,00 0,00 C)EntrateTitolo Contributiagliinvestimentidiretamente destinatialrimborsodeiprestitidaamministrazionipubbliche (+) 0,00 0,00 0,00 D)SpeseTitolo1.00-Spesecorenti (-) , , ,55 dicui -fondopluriennalevincolato 0,00 0,00 0,00 -fondocreditididubbiaesigibilità , , ,81 E)SpeseTitolo2.04-Trasferimentiincontocapitale (-) 0,00 0,00 0,00 F)SpeseTitolo4.00-Quotedicapitaleamm.tomutuieprestiti obbligazionari (-) , , ,90 - dicuiperestinzioneanticipatadiprestiti 0, , ,00 - dicuifondoanticipazionidiliquidità(dl35/2013esuccessive modificheerifinanziamenti) 0,00 0,00 0,00 G)Sommafinale(G=A-AA+B+C-D-E-F) , , ,00 ALTREPOSTEDIFFERENZIALI,PERECCEZIONIPREVISTEDANORMEDILEGGE,CHEHANNOEFFETTOSULL'EQUILIBRIOEXARTICOLO162,COMMA6,DELTESTOUNICODELLELEGGI SULL'ORDINAMENTODEGLIENTILOCALI H)Utilizzoavanzodiamministrazioneperspesecorenti(2) (+) 0,00 dicuiperestinzioneanticipatadiprestiti 0,00 I)Entratedipartecapitaledestinateaspesecorentiinbasea (+) 0, , ,00 specifichedisposizionidilegge dicuiperestinzioneanticipatadiprestiti 0, , ,00 L)Entratedipartecorentedestinateaspesediinvestimentoinbasea specifichedisposizionidilegge M)Entratedaaccensionediprestitidestinateaestinzioneanticipata deiprestiti (-) , , ,00 (+) 0,00 0,00 0,00 EQUILIBRIO DIPARTECORRENTE(3) O=G+H+I-L+M 0,00 0,00 0,00 Pag.1

2 COMUNEDIMONTESE(MO) BILANCIO DIPREVISIONE EQUILIBRIDIBILANCIO (soloperglientilocali)(1) EQUILIBRIECONOMICO-FINANZIARIO COMPETENZA ANNO 2019 COMPETENZA ANNO 2020 COMPETENZA ANNO 2021 P)Utilizzoavanzodiamministrazioneperspesediinvestimento(2) (+) ,00 Q)Fondopluriennalevincolatoperspeseincontocapitale (+) , ,00 0,00 R)EntrateTitoli (+) , , ,00 C)EntrateTitolo Contributiagliinvestimentidiretamente destinatialrimborsodeiprestitidaamministrazionipubbliche I)Entratedipartecapitaledestinateaspesecorentiinbasea specifichedisposizionidilegge (-) 0,00 0,00 0,00 (-) 0, , ,00 S1)EntrateTitolo5.02perRiscossionicreditidibrevetermine (-) 0,00 0,00 0,00 S2)EntrateTitolo5.03perRiscossionicreditidimedio-lungotermine (-) ,00 0,00 0,00 T)EntrateTitolo5.04relativeaAltreentrateperriduzionidiatività finanziaria (-) 0,00 0,00 0,00 L)Entratedipartecorentedestinateaspesediinvestimentoinbasea specifichedisposizionidilegge (+) , , ,00 M)Entratedaaccensionediprestitidestinateaestinzioneanticipata deiprestiti (-) 0,00 0,00 0,00 U)SpeseTitolo2.00-Speseincontocapitale (-) , , ,00 dicuifondopluriennalevincolatodispesa ,00 0,00 0,00 V)SpeseTitolo3.01perAcquisizionidiativitàfinanziarie (-) 0,00 0,00 0,00 E)SpeseTitolo2.04-Trasferimentiincontocapitale (+) 0,00 0,00 0,00 EQUILIBRIO DIPARTECAPITALE Z=P+Q+R-C-I-S1-S2-T+L-M-U-V+E 0,00 0,00 0,00 Pag.2

3 COMUNEDIMONTESE(MO) BILANCIO DIPREVISIONE EQUILIBRIDIBILANCIO (soloperglientilocali)(1) EQUILIBRIECONOMICO-FINANZIARIO COMPETENZA ANNO 2019 COMPETENZA ANNO 2020 COMPETENZA ANNO 2021 S1)EntrateTitolo5.02perRiscossionicreditidibrevetermine (+) 0,00 0,00 0,00 S2)EntrateTitolo5.03perRiscossionicreditidimedio-lungotermine (+) ,00 0,00 0,00 T)EntrateTitolo5.04relativeaAltreentrateperriduzionidiatività finanziaria (+) 0,00 0,00 0,00 X1)SpeseTitolo3.02perConcessionicreditidibrevetermine (-) 0,00 0,00 0,00 X2)SpeseTitolo3.03perConcessionicreditidimedio-lungotermine (-) ,00 0,00 0,00 Y)SpeseTitolo3.04perAltrespeseperacquisizionidiatività finanziarie (-) 0,00 0,00 0,00 EQUILIBRIO FINALE W=O+Z+S1+S2+T-X1-X2-Y 0,00 0,00 0,00 SALDO CORRENTEAIFINIDELLACOPERTURADEGLIINVESTIMENTIPLURIENNALI(4) Equilibriodipartecorente(O) 0,00 0,00 0,00 Utilizzorisultatodiamministrazioneperilfinanziamentodispese corenti(h) (-) 0,00 Equilibriodipartecorenteaifinidelacoperturadegli investimentipluriennali 0,00 0,00 0,00 C)SitratadeleentrateincontocapitalerelativeaisolicontributiagliinvestimentidestinatialrimborsoprestiticorispondentialavocedelpianodeicontifinanziarioconcodificaE E)Sitratadelespesedeltitolo2pertrasferimentiincontocapitalecorispondentialavocedelpianodeicontifinanziarioconcodificaU S1)Sitratadeleentratedeltitolo5limitatamentealeriscossionecreditidibreveterminecorispondentialavocedelpianodeicontifinanziarioconcodificaE S2)Sitratadeleentratedeltitolo5limitatamentealeriscossionecreditidimedio-lungoterminecorispondentialavocedelpianodeicontifinanziarioconcodificaE T)Sitratadeleentratedeltitolo5limitatamentealealtreentrateperriduzionediativitàfinanziariecorispondentialavocedelpianodeicontifinanziarioconcodificaE X1)Sitratadelespesedeltitolo3limitatamentealeconcessionecreditidibreveterminecorispondentialavocedelpianodeicontifinanziarioconcodificaU X2)Sitratadelespesedeltitolo3limitatamentealeconcessionecreditidimedio-lungoterminecorispondentialavocedelpianodeicontifinanziarioconcodificaU Y)Sitratadelespesedeltitolo3limitatamentealealtrespeseperincrementodiativitàfinanziariecorispondentialavocedelpianodeicontifinanziarioconcodificaU (1)Indicaregliannidiriferimento. (2)Insedediapprovazionedelbilanciodiprevisioneèconsentitol'utilizzodelasolaquotavincolatadelrisultatodiamministrazionepresunto.Nelcorsodel'esercizioèconsentitol'utilizzoanche delaquotaaccantonataseilbilancioèdeliberatoaseguitodel'approvazionedelprospetoconcernenteilrisultatodiamministrazionepresuntodel'annoprecedenteaggiornatosulabasediun pre-consuntivodel'esercizioprecedente.e'consentitol'utilizzoanchedelaquotadestinataagliinvestimentiedelaquotaliberadelrisultatodiamministrazionedel'annoprecedente seilbilancio (olavariazionedibilancio)èdeliberatoaseguitodel'approvazionedelrendicontodel'annoprecedente. (3)Lasommaalgebricafinalenonpuòessereinferioreazeroperilrispetodeladisposizionedicuial articolo162deltestounicodeleleggisul ordinamentodeglientilocali. (4)Conriferimentoaciascunesercizio,ilsaldopositivodel equilibriodipartecorente interminidicompetenzafinanziariapuòcostituirecoperturaagliinvestimentiimputatiagliesercizisuccessivi perunimportononsuperiore alminorevaloretralamediadeisaldidipartecorenteinterminidicompetenzaelamediadeisaldidipartecorenteinterminidicassaregistratinegliultimitre esercizirendicontati,sesemprepositivi,determinatialnetodel utilizzodel avanzodiamministrazione,delfondodicassa,edeleentratenonricorentichenonhannodatocoperturaaimpegni,o pagamenti. Pag.3

4 Comune di Montese (Prov.MO) SERVIZIO FINANZIARIO Coerenza bilancio di previsione dell esercizio con i limiti previsti per specifiche tipologie di spesa A) QUADRO NORMATIVO Le pubbliche amministrazioni e gli enti locali sono soggetti ad un regime limitativo delle spese introdotto dal legislatore con l obiettivo prioritario del risanamento dei conti pubblici e del rispetto del patto di stabilità interno. Il quadro normativo applicabile si è stratificato nel tempo con la sovrapposizione di diverse norme che vanno coordinate tra di loro. A.1) IL DECRETO LEGGE N. 78/2010 L articolo 6 del d.l. n. 78/2010 (conv. in legge n. 122/2010) contiene un limite, applicabile a decorrere dall anno 2011, per l onere sostenuto da tutte le pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato relativamente a: studi e incarichi di consulenza (comma 7): -80% relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanza (comma 8): -80% sponsorizzazioni (comma 9): vietate missioni (comma 12): -50% attività esclusiva di formazione (comma 13): -50% acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture ed acquisto di buoni taxi (comma 14): -50% Il riferimento per il calcolo dei limiti è la spesa sostenuta nell anno A.2) IL DECRETO LEGGE N. 95/2012 E IL DECRETO LEGGE N. 66/2014 L articolo 5, comma 2, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95 1, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135, è stato integralmente sostituito ad opera dell articolo 15 del decreto legge n. 66/2014 (conv. in legge n. 89/2014), sostituendo il vecchio limite di spesa (-50% della spesa 2011) con uno nuovo. Dal 1 maggio 2014 le pubbliche amministrazioni non possono sostenere spese per acquisto, manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture e per l acquisto di buoni taxi di importo superiore al 30% della spesa Solo per il primo anno il limite può essere derogato con riferimento ai contratti pluriennali in essere. Per gli enti locali il limite non trova applicazione in caso di autovetture utilizzate: per i servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, per i servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza; per i servizi di vigilanza e intervento sulla rete delle strade provinciali e comunali, Dal 1 gennaio 2014 Dal 1 maggio 2014 Dal 1 gennaio D.L. 06/07/2012, n Art. 5 Riduzione di spese delle pubbliche amministrazioni 2. A decorrere dal 1 maggio 2014, le amministrazioni pubbliche inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'istituto nazionale di statistica (ISTAT) ai sensi dell'articolo 1, comma 2, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, nonché le autorità indipendenti, ivi inclusa la Commissione nazionale per le società e la borsa (Consob), non possono effettuare spese di ammontare superiore al 30 per cento della spesa sostenuta nell'anno 2011 per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture, nonché per l'acquisto di buoni taxi. Tale limite può essere derogato, per il solo anno 2014, esclusivamente per effetto di contratti pluriennali già in essere. Tale limite non si applica alle autovetture utilizzate dall'ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco o per i servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, per i servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza, ovvero per i servizi istituzionali svolti nell'area tecnico-operativa della difesa e per i servizi di vigilanza e intervento sulla rete stradale gestita da ANAS S.p.a. e sulla rete delle strade provinciali e comunali, nonché per i servizi istituzionali delle rappresentanze diplomatiche e degli uffici consolari svolti all'estero.

5 al 30 aprile 2014 al 31 dicembre % spesa % spesa % spesa 2011 Incidentalmente si segnala come il Comune di Montese possieda esclusivamente mezzi esclusi per natura o destinazione: pertanto per omogeneità non vengono indicati nella definizione dei limiti di spesa. A.3) LA LEGGE N. 228/2012 La legge di stabilità 2013 (legge n. 228/2012) ha ulteriormente rafforzato i limiti di spesa prevedendo (art. 1): il divieto di acquisto di autovetture (comma 143): il divieto, inizialmente operante per il 2013 e 2014, è stato esteso, da ultimo, al 2016 ad opera della legge n. 208/2015. In assenza di ulteriori proroghe dal 2017 è ripristinata la possibilità di acquistare autovetture. Ricordiamo comunque che il limite non trova applicazione per le autovetture adibite ai servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica (polizia municipale) e ai servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza; il limite all acquisto di mobili e arredi (comma 141): la spesa sostenibile per il è pari al 20% della spesa media sostenuta nel biennio Il limite non si applica qualora: a) l'acquisto sia funzionale alla riduzione delle spese connesse alla conduzione degli immobili (maggiori risparmi certificati dall organo di revisione); b) per gli acquisti per i servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica e per i servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza; c) per gli acquisti di mobili e arredi per usi scolastici e servizi per l infanzia. L articolo 10, comma 3, del decreto legge n. 210/2015 (conv. in legge n. 21/2016) ha escluso gli enti locali dal limite per l acquisto di mobili e arredi per il solo anno In assenza di ulteriori proroghe dal 2017 è ripristinata la possibilità di acquistare mobili e arredi. Dal 2014 è tornata la possibilità di acquistare immobili, alla sola condizione che l acquisto sia dettato da una esigenza indilazionabile attestata e documentata dal RUP, l Agenzia del demanio esprima il parere di congruità sul valore di acquisto e venga pubblicato sul sito internet il venditore e il prezzo (comma 138). A.4) IL DECRETO LEGGE N. 101/2013 Con il decreto legge n. 101/2013 (conv. in legge n. 125/2013), all articolo 1, il legislatore è intervenuto a restringere ulteriormente i limiti di spesa per studi e incarichi di consulenza e per autovetture, prevedendo: per gli studi e incarichi di consulenza: un ulteriore abbattimento del limite già previsto dal d.l. n. 78/2010, limite che per il 2014 e 2015 è fissato, rispettivamente, all 80% del limite del 2013 e al 75% del limite del Dal 2016 la spesa torna ai livelli massimi previsti dal d.l. n. 78/2010 (ovvero il 20% della spesa del 2009); per le autovetture: viene ulteriormente abbassato il limite di spesa nel caso in cui il comune non sia in regola con il censimento delle autovetture (50% spesa 2013). Con una norma di interpretazione autentica si dispone che fin quando perdura il divieto di acquisto di autovetture, il limite di spesa previsto dal d.l. n. 95/2012 deve essere computato senza considerare nella base di calcolo la spesa sostenuta a tale titolo. A.5) IL DECRETO LEGGE N. 66/2014 Il decreto legge n. 66/2014 (conv. in legge n. 89/2014) interviene, oltre che sulle autovetture, anche a sulle spese per incarichi di studio, ricerca e consulenza e per le collaborazioni coordinate e continuative, prevedendo nuovi limiti che si vanno ad aggiungere a quelli già previsti dal decreto legge n. 78/2010 (rispettivamente all articolo 6, comma 7 e all articolo 9, comma 28). Si stabilisce infatti che, a prescindere dalla spesa storica, le pubbliche amministrazioni non possano comunque sostenere, per tali fattispecie, spese che superano determinate percentuali della spesa di personale risultante dal conto annuale del personale, di seguito elencate: Tipologia di incarico Spesa personale < a 5 ml di euro Spesa personale > o = a 5 ml di euro Incarichi di studio, ricerca e consulenza max 4,2% max 1,4% Co.co.co. max 4,5% max 1,1%

6 B) APPLICAZIONE DEI LIMITI AGLI ENTI LOCALI La Corte costituzionale è intervenuta più volte negli ultimi anni (sentenze n. 142/2012, n. 148/2012 e n. 193/2012) a chiarire i limiti entro i quali le disposizioni di legge possono essere qualificate come misure di coordinamento della finanza pubblica ai sensi dell articolo 117, comma 3, della Costituzione. La Consulta, nel solco di una consolidata giurisprudenza in materia di coordinamento della finanza pubblica, considera rispettosi dell autonomia di spesa delle Regioni e degli enti locali i soli vincoli alle politiche di bilancio da cui sia possibile desumere un limite complessivo, lasciando agli enti stessi ampia libertà di allocazione fra i diversi ambiti e obiettivi di spesa. Mutuando tali principi la Corte dei Conti Sezione autonomie, con deliberazione n. 26/SEZAUT/2013 del 20 dicembre 2013, è intervenuta in materia di applicazione dei limiti di spesa agli enti locali, fornendo una lettura costituzionalmente orientata delle norme taglia-spese in base alla quale, a prescindere dal tenore letterale delle disposizioni, gli enti hanno sempre la possibilità di rimodulare i tagli ed effettuare operazioni compensative tra i vari aggregati di spesa, raggiungendo gli obiettivi di risparmio imposti dal legislatore senza compromettere le scelte di valore. Il principio affermato dalla Corte infatti, è che le norme che impongono limiti puntuali alle spese obbligano gli enti locali al rispetto del tetto complessivo di spesa risultante dall applicazione dell insieme dei coefficienti di riduzione della spesa per consumi intermedi previsti da norme in materia di coordinamento della finanza pubblica, consentendo che lo stanziamento in bilancio tra le diverse tipologie di spese soggette a limitazione avvenga in base alle necessità derivanti dalle attività istituzionali dell ente. Pertanto, fermo restando gli obiettivi di risparmio previsti dalla normativa, i limiti possono essere rimodulati nel rispetto dell autonomia finanziaria degli enti locali.

7 C) DEFINIZIONE DEI LIMITI DI SPESA Il bilancio di previsione finanziario è coerente con i limiti di spesa sopra quantificati, limiti che sono rideterminati/non sono rideterminati alla luce dell orientamento della Corte Costituzionale e della delibera Corte dei conti Sezione autonomie, n. 26/SEZAUT/2013. Il comune di Montese ha da sempre espressamente rideterminato i limiti di spesa alla luce dell orientamento della Corte Costituzionale e della delibera Corte dei conti Sezione autonomie, n. 26/SEZAUT/2013 ammettendo che il rispetto dei limiti di spesa sia perseguito nel suo complesso, rimodulando i singoli tagli secondo le scelte di programmazione e fermo restando il conseguimento degli obiettivi complessivi di risparmio. Incidentalmente si segnala come riducendosi il paniere di spese soggette a limite, si riducano anche le possibilità di rimodulare i limiti di spesa al fine di espandere la capacità di spesa di altre voci: si ritiene che tale effetto sia distorsivo rispetto alla ratio della norma e si auspica un pronunciamento normativo. Tipologia di spesa Importo rif. anno rif. % riduz. Limite 2019 Studi e incarichi di consulenza 4.714, ,00% 942,80 Relazioni pubbliche, mostre, pubblicità e rappresentanza 3.347, ,00% 669,50 Sponsorizzazioni ,00% - Missioni 6.830, ,00% 3.415,00 Formazione 2.227, ,00% 1.113,50 Manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture ed acquisto di buoni taxi (il Comune di Montese possiede esclusivamente mezzi esclusi per natura o destinazione pertanto per omogeneità non vengono indicate) ,00% - TOTALE , ,80

8 L Ente intende fissare il limite di spesa per il conferimento degli incarichi di collaborazione genericamente intesi nei limiti fissati dalla norma rispetto alla spesa di personale risultante dal Conto annuale del personale anno 2012 inviato alla RSG,: T12 - Oneri annui per voci retributive a carattere stipendiale corrisposte al personale in servizio ,00 T13 - Oneri annui per indennità e compensi accessori corrisposti al personale in servizio ,00 T14 - Altri oneri che concorrono a formare il costo del lavoro ,00 Spese di personale da conto annuale ,00 Pertanto il limite di spesa per in conferimento per incarichi di studio ricerca e consulenza e per co.co.co sono i seguenti; T12 - Oneri annui per voci retributive a carattere stipendiale corrisposte al personale in servizio ,00 T13 - Oneri annui per indennità e compensi accessori corrisposti al personale in servizio ,00 T14 - Altri oneri che concorrono a formare il costo del lavoro ,00 Spese di personale da conto annuale ,00 incarichi di consulenza, studio e ricerca incarichi di collaborazione coordinata e continuativa 4,20% ,38 4,50% ,26 Richiamato l articolo 48 del Regolamento dell ordinamento degli uffici e dei servizi - Titolo V dove si regolamenta il conferimento degli incarichi a soggetti estranei all amministrazione che disciplina il limite massimo di spesa annua per gli incarichi e le consulenze, fissandolo nel 2% della spesa corrente del bilancio preventivo approvato per l anno in corso; Calcolato pertanto il limite di spesa per in conferimento degli incarichi esterni (diversi dagli incarichi di studio ricerca e consulenza e dalle cococo) per l anno 2019 come segue; Limiti di spesa per incarichi Spesa Titolo I bilancio di previsione , , ,54 % di spesa ammissibile 2% 2% 2% Limite di affidamento , , ,67 Vengono esclusi dal computo della spesa per incarichi di collaborazione i seguenti incarichi esterni: 1. incarichi relativi alla progettazione delle OO.PP. allocati al titolo II della spesa e ricompresi nel programma triennale delle OO.PP. approvato dal Consiglio Comunale; 2. incarichi assegnati per resa di servizi o adempimenti obbligatori per legge per i quali manca qualsiasi facoltà discrezionale dell amministrazione in quanto trattasi di competenze attribuite dall ordinamento all amministrazione stessa. 3. incarichi finanziati integralmente con risorse esterne la cui spesa non grava sul bilancio dell Ente (Deliberazione Corte dei Conti Sezione Regionale per la Puglia n. 7 del 29 aprile 2008).

9 In conclusione, tenuto conto anche dei limiti previsti dal D.L. n. 66/2014 per il conferimento degli incarichi di studio, ricerca e consulenza e per gli incarichi di collaborazione, i limiti risultano essere i seguenti 2 : Tipologia di incarico Limite 2019 Limite complessivo per gli incarichi come fissato da regolamento ,69 di cui Limite di incarichi di studio, ricerca e consulenza ,38 Limite per Co.co.co ,26 2 La Ragioneria Generale dello Stato, ai fini della rilevazione dei costi del pubblico impiego, distingue tre tipologie di incarichi (circ. n. 15/2014): 1. collaborazioni coordinate e continuative: 2. incarichi libero professionali, di studio, ricerca e consulenza: Tali incarichi non devono implicare uno svolgimento di attività continuativa, devono essere cioè specifici e temporanei. Gli stessi sono generalmente remunerati dietro presentazione di regolare fattura, nel caso di soggetto con partita IVA, ovvero dietro presentazione di ricevuta fiscale soggetta a ritenuta d'acconto. In particolare, negli incarichi libero professionali rientrano anche le prestazioni occasionali aventi ad oggetto attività svolte da soggetti specializzati nel campo dell arte, dello spettacolo o di mestieri artigianali. 3. Le prestazioni professionali consistenti nella resa di servizi o adempimenti obbligatori per legge. Rientrano in questa tipologia: gli incarichi conferiti ai sensi della ex legge quadro sui lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109 compresi quelli concessi a società di professionisti (ex art. 17, comma 6) gli incarichiconferitiaisensidell art.9legge150/2000(uffici stampa della Pubbliche amministrazioni); gli incarichi conferiti per la rappresentanza in giudizio ed il patrocinio dell amministrazione; gli incarichi conferiti ai sensi del d.lgs. 81/2008; qualsiasi altro tipo di incarico assegnato per resa di servizi o adempimenti obbligatori per legge per i quali manca qualsiasi facoltà discrezionale dell amministrazione in quanto trattasi di competenze attribuite dall ordinamento all amministrazione stessa. Tali incarichi possono essere conferiti qualora le istituzioni non dispongano di professionalità adeguate nel proprio organico e tale carenza non sia altrimenti risolvibile con strumenti flessibili di gestione delle risorse umane.

10 D) VERIFICA DELLA COERENZA DEL BILANCIO 2018/2020 CON IL LIMITI DI SPESA Limiti di spesa Tipologia di spesa Limite 2019 Stanziamento 2019 Stanziamento 2020 Stanziamento 2021 Studi e incarichi di consulenza 942, Relazioni pubbliche, mostre, pubblicità e rappresentanza 669,50 877,40 877,40 877,40 Sponsorizzazioni - Missioni 3.415,00 Formazione 1.113, , , ,94 Manutenzione, noleggio ed esercizio di autovetture ed acquisto di buoni taxi (il Comune di Montese possiede esclusivamente mezzi esclusi per natura o destinazione pertanto per omogeneità non vengono indicate) TOTALE 6.140, , , ,34 Limiti per incarichi Descrizione Importo Incarico a legale per recupero crediti e tutela legale ,00 Incarico per servizi per la predisposizione di varianti agli strumenti di programmazione del territorio e di supporto nell elaborazione degli stessi; frazionamenti, perizie e presentazione di pratiche catastali ,00 Prestazioni da agronomi e geologi. Valutazione statica e sismica dei fabbricati comunali ,00 Incarico per RSSPP ,00 Importo (A) Totale importo di spesa per affidamento incarichi ,00 (B) Incarichi a totale carico di finanziamenti privati o di altri enti 0,00 (C) Spese per incarichi obbligatori per legge (D) Spesa per incarichi al netto dei punti B e C (A-B-C) ,00 (E) Limite di spesa ,69 Per una trattazione estesa della verifica della coerenza del bilancio 2019/2021 al limite degli incarichi si rinvia all allegato al DUP Programma incarichi e consulenze anno 2019 e ai suoi allegati.

11 COMUNE DI MONTESE Provincia di Modena SERVIZIO FINANZIARIO NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO DI PREVISIONE C:\Dropbox\Lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Nota integrativa\01 Nota integrativa.docx Pagina 1 di 55

12 Sommario 1 Premessa I criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni Le entrate tributarie Imposta municipale propria (IMU) Tributo comunale sui servizi indivisibili (TASI) Tassa sui rifiuti (TARI) Addizionale comunale all IRPEF Altri tributi Altre entrate Previsione delle spettanze statali e del fondo di solidarietà comunale Altre entrate Entrate per concessioni edilizie Entrate per alienazioni Disamina delle poste non ricorrenti Quantificazione del gettito da entrate ricorrenti e non ricorrenti Quantificazione delle spese ricorrenti e non ricorrenti Fondo crediti di dubbia esigibilità Capitoli da svalutare Capitoli da non svalutare Calcolo del FCDE Fondi di riserva e accantonamenti per passività potenziali Elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre dell esercizio precedente e dei relativi utilizzi Elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati col ricorso al debito e con le risorse disponibili Investimenti programmati nel triennio Ricorso all indebitamento Limiti di indebitamento Spese finanziate con concessioni edilizie Eventuali cause che hanno reso impossibile individuare il cronoprogramma di spesa degli investimenti C:\Dropbox\Lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Nota integrativa\01 Nota integrativa.docx Pagina 2 di 55

13 10 Elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dall ente a favore di enti e di altri soggetti ai sensi delle leggi vigenti Oneri e gli impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata Elenco dei propri enti ed organismi strumentali Altre informazioni riguardanti le previsioni, richieste dalla legge o necessarie per l interpretazione del bilancio Allegati C:\Dropbox\Lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Nota integrativa\01 Nota integrativa.docx Pagina 3 di 55

14 1 Premessa Il bilancio di previsione finanziario rappresenta lo strumento attraverso il quale gli organi di governo dell Ente, nell ambito dell esercizio della propria funzione di indirizzo e programmazione, definiscono le risorse da destinare e missioni e programmi in coerenza con quanto previsto dai documenti della programmazione. Il bilancio di previsione è stato redatto nel rispetto dei principi generali ed applicati di cui al D.Lgs. n. 118/2011. Al bilancio di previsione deve essere allegata la nota integrativa, contenente almeno i seguenti elementi: i criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, con particolare riferimento agli stanziamenti riguardanti gli accantonamenti per le spese potenziali e al fondo crediti di dubbia esigibilità, dando illustrazione dei crediti per i quali non è previsto l accantonamento a tale fondo; l elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto al 31 dicembre dell esercizio precedente, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall ente e dei relativi utilizzi; l elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati col ricorso al debito e con le risorse disponibili; nel caso in cui gli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato comprendono anche investimenti ancora in corso di definizione, le cause che non hanno reso possibile porre in essere la programmazione necessaria alla definizione dei relativi cronoprogrammi; l elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dall ente a favore di enti e di altri soggetti ai sensi delle leggi vigenti; gli oneri e gli impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente derivata; l'elenco dei propri enti ed organismi strumentali, precisando che i relativi bilanci consuntivi sono consultabili nel proprio sito internet fermo restando quanto previsto per gli enti locali dall'articolo 172, comma 1, lettera a) del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267; l elenco delle partecipazioni possedute con l indicazione della relativa quota percentuale; altre informazioni riguardanti le previsioni, richieste dalla legge o necessarie per l interpretazione del bilancio. Di seguito vengono evidenziati i criteri di formulazione delle previsioni relative al triennio, distintamente per la parte entrata e per la parte spesa. C:\Dropbox\Lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Nota integrativa\01 Nota integrativa.docx Pagina 4 di 55

15 2 I criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni Nell illustrare le entrate, sono stati considerati gli effetti della legge di bilancio 2019 (legge n. 145/2018) che sul fronte delle entrate, prevede: lo sblocco di aliquote e tariffe; la riproposizione del contributo (190 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2033) a ristoro del minor gettito derivante dalla sostituzione dell'imu con la Tasi sull' abitazione principale. I Comuni dovranno tuttavia utilizzare queste somme al fine di realizzare piani di sicurezza pluriennali per la manutenzione di strade, scuole e altre strutture comunali e dovranno impegnarle in toto entro il 31 dicembre di ogni anno; la proroga di un anno della disposizione che consente ai Comuni il mantenimento della maggiorazione Imu/Tasi dello 0,8 per mille già applicata dal 2016 (comma 1133 lettera b articolo 1); la facoltà di adottare i coefficienti Tari di cui all' allegato 1 del Dpr 158/1999; Il Fondo di solidarietà comunale fissato, in deroga alla normativa vigente, sugli stessi valori dell' anno precedente, salvo le variazioni conseguenti alle procedure di fusione; la possibilità di aumentare fino al 50% nel 2019 l imposta di pubblicità nonché in deroga alle norme di legge e regolamentari vigenti, di dilazionare i rimborsi delle maggiorazioni dell imposta sulla pubblicità, pagate negli anni e rese inefficaci dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 15 del 2018, con pagamenti rateali entro un massimo di cinque anni dal momento in cui la richiesta dei contribuenti è diventata definitiva.. Viene disciplinata la possibilità di rateizzare in cinque anni i rimborsi delle somme acquisite dai Comuni a titolo di maggiorazione dell' imposta per gli anni 2013/2018. C:\Dropbox\Lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Nota integrativa\01 Nota integrativa.docx Pagina 5 di 55

16 3 Le entrate tributarie Il punto del principio della programmazione dispone che la nota integrativa dedichi particolare attenzione alle previsioni riguardanti le principali imposte e tasse, agli effetti connessi alle disposizioni normative vigenti, con separata indicazione di quelle oggetto di prima applicazione e di quelle recanti esenzioni o riduzioni, con l'indicazione della natura delle agevolazioni, dei soggetti e delle categorie dei beneficiari e degli obiettivi perseguiti. Di seguito vengono evidenziati i criteri di formulazione delle previsioni relative al triennio, distintamente per la parte entrata e per la parte spesa. Le entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa, sono stanziate nel Bilancio di previsione con i seguenti importi nel triennio : Previsione 2019 Previsione 2020 Previsione Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa , , , Tipologia Imposte tasse e proventi assimilati , , , Tipologia Fondi perequativi da Amministrazioni Centrali 0,00 0,00 0,00 Totale complessivo , , ,30 C:\Dropbox\Lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Nota integrativa\01 Nota integrativa.docx Pagina 6 di 55

17 3.1 Imposta municipale propria (IMU) Principali norme di riferimento Effetti connessi a modifiche legislative previste sugli anni della previsione Effetti connessi alla modifica delle aliquote Effetti connessi a disposizioni recanti esenzioni e riduzioni previsti dal regolamento Art. 13 del decreto-legge n. 201/2011, conv. in legge n. 201/2011 Artt. 7 e 8 del D.Lgs. n. 23/2011 Art. 1, commi , legge n. 147/2013 La legge n.208/2015 prevede disposizioni agevolative in materia di IMU con particolare riguardo per: terreni agricoli; riduzione 50% per i comodati gratuiti tra genitori-figli; riduzione 75% per gli immobili concessi in affitto a canone concordato; determinazione rendita catastale su imbullonati Le suddette, ove applicabili vengono stimate dall ufficio tributi in una somma di circa ,00. Il gettito riconosciuto dal Ministero dell interno nel 2018 a compensazione delle suddette ammonta a.6.291,37. Si tenga presente che, pur essendo possibile per il Comune variare le aliquote tributarie, verrà deliberato, il mantenimento delle aliquote precedentemente approvate. Per le riduzioni previste si rinvia a quanto previsto dal regolamento vigente agli articoli 2 e 3 approvato con delibera di CC 48 del 27/09/2012 Art. 2. ABITAZIONE POSSEDUTA A TITOLO DI PROPRIETÀ O DI USUFRUTTO DA ANZIANI O DISABILI CHE ACQUISISCONO LA RESIDENZA IN ISTITUTI DI RICOVERO O SANITARI 1. Ai fini dell imposta municipale propria si considera direttamente adibita ad abitazione principale, con conseguente applicazione dell aliquota ridotta e della relativa detrazione, l unità immobiliare posseduta, a titolo di proprietà o di usufrutto, da anziani o disabili che spostano la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che l abitazione non risulti locata. Allo stesso regime dell abitazione soggiacciono le eventuali pertinenze. Art. 3. ABITAZIONE POSSEDUTA A TITOLO DI PROPRIETÀ O DI USUFRUTTO DA CITTADINI ITALIANI RESIDENTI ALL ESTERO 1. Ai fini dell imposta municipale propria si considera direttamente adibita ad abitazione principale, con conseguente applicazione dell aliquota ridotta e della relativa detrazione, l unità immobiliare posseduta, a titolo di proprietà o di usufrutto, da cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato, a condizione che l abitazione non risulti locata. Allo stesso regime dell abitazione soggiacciono le eventuali pertinenze. Le suddette, ove applicabili vengono stimate dall ufficio tributi in una somma di circa.4.000,00. IMU Stanziamenti esercizi precedenti Accertamenti 2015 Accertamenti 2016 Accertamenti 2017 Stanziamento 2018 Cap IMU , , , ,29 Totale complessivo , , , ,29 Rif. c:\dropbox\lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Bilancio versione 4.xlsx foglio NI C:\Dropbox\Lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Nota integrativa\01 Nota integrativa.docx Pagina 7 di 55

18 IMU Stanziamenti bilancio di previsione Previsione 2019 Previsione 2020 Previsione 2021 Cap IMU , , ,62 Totale complessivo , , ,62 Rif. c:\dropbox\lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Bilancio versione 4.xlsx foglio NI Si precisa che la definizione del gettito IMU netto dipende anche dalle trattenute applicate dallo Stato, al di fuori del controllo del Comune. Di seguito esponiamo sommariamente la definizione del gettito IMU rinviando alla sezione delle spettanze per l esposizione puntuale dei calcoli di definizione dell FSC: 2019 Previsione incasso lordo IMU ,97 Quota di gettito I.M.U. stimato da trattenere per alimentare il F.S.C ,57 F.S.C. stimato ,78 Trattenute ,35 IMU netta ,62 Rif. c:\dropbox\lavori in corso\consuntivo 2018\E 01 Entrate correnti\spettanze\ c:\dropbox\lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Bilancio versione 4.xlsx foglio NI Le aliquote approvate per il bilancio di previsione sono le seguenti: Fattispecie Misura Abitazione principale e relative pertinenze (ove applicabile) 4,00 Fabbricati rurali ad uso strumentale (ove applicabile) 2,00 Aree fabbricabili 10,60 Altri immobili 10,10 Detrazione per abitazione principale (ove applicabile) 200,00 C:\Dropbox\Lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Nota integrativa\01 Nota integrativa.docx Pagina 8 di 55

19 3.2 Tributo comunale sui servizi indivisibili (TASI) Principali norme di riferimento Effetti connessi a modifiche legislative previste sugli anni della previsione Effetti connessi alla modifica delle aliquote Art. 13 del decreto-legge n. 201/2011, conv. in legge n. 201/2011 Artt. 7 e 8 del D.Lgs. n. 23/2011 Art. 1, commi , legge n. 147/2013 La legge n.208/201 prevede disposizioni agevolative in materia di TASI con particolare riguardo per: esenzione unità immobiliare adibita ad abitazione principale non di lusso; Le suddette, ove applicabili vengono stimate dall ufficio tributi in una somma di circa ,00. Il gettito riconosciuto dal Ministero dell interno nel 2018 a compensazione delle suddette ammonta a ,62. Si tenga presente che, pur essendo possibile per il Comune variare le aliquote tributarie, verrà deliberato, il mantenimento delle aliquote precedentemente approvate. TASI Stanziamenti esercizi precedenti Accertamenti 2015 Accertamenti 2016 Accertamenti 2017 Stanziamento 2018 Cap TASI , , ,26 0,00 Totale complessivo , , ,26 0,00 Rif. c:\dropbox\lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Bilancio versione 4.xlsx foglio NI TASI Stanziamenti bilancio di previsione Previsione 2019 Previsione 2020 Previsione 2021 Cap TASI 0,00 0,00 0,00 Totale complessivo 0,00 0,00 0,00 Rif. c:\dropbox\lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Bilancio versione 4.xlsx foglio NI Le aliquote 2019 approvate per il bilancio di previsione sono sinteticamente le seguenti: Fattispecie Abitazione principale e relative pertinenze (solo categorie A/1, A/8 e A/9) Abitazione principale e relative pertinenze (escluse categorie A/1, A/8 e A/9) Fabbricati rurali strumentali Altri immobili Aliquota 2,00 per mille 0 per mille 0 per mille 0 per mille C:\Dropbox\Lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Nota integrativa\01 Nota integrativa.docx Pagina 9 di 55

20 3.3 Tassa sui rifiuti (TARI) Principali norme di riferimento Art. 1, commi , legge n. 147/2013 Effetti connessi alla modifica delle aliquote Ratio delle manovre tariffarie è la copertura integrale del costo. Effetti connessi a disposizioni recanti esenzioni Per le riduzioni previste si rinvia a quanto previsto dal regolamento vigente agli articoli e riduzioni previsti dal regolamento e 12 approvato con delibera di CC 47 del 29/09/2014 Art. 10 Riduzioni per le utenze domestiche 1. La tariffa si applica in misura ridotta alle utenze domestiche che si trovano nelle seguenti condizioni: a) abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo, non superiore a 6 mesi all anno: riduzione del 10%; b) la tassa è ridotta al 50%, per le abitazioni occupate da portatori di handicap con invalidità superiore al 66%. 2. Le riduzioni tariffarie di cui alla lettera a) e b) del comma 1, competono a richiesta dell interessato e decorrono dall anno successivo a quello della richiesta, salvo che non siano richieste contestualmente alla dichiarazione di inizio detenzione o possesso o di variazione, nel cui caso hanno la stessa decorrenza della dichiarazione, se tempestivamente presentata ai sensi del successivo art Il contribuente è tenuto a dichiarare il venir meno delle condizioni che danno diritto all applicazione delle riduzioni di cui al comma 1, entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione di variazione di cui al successivo art Le riduzioni di cui al presente articolo cessano di operare alla data in cui ne vengono meno le condizioni di fruizione, anche in mancanza della relativa dichiarazione. Art. 11 Riduzioni per le utenze non domestiche 1. La tariffa si applica in misura ridotta alle utenze non domestiche che si trovano nelle seguenti condizioni: a) locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad uso stagionale o ad uso non continuativo, ma ricorrente per meno di 6 mesi all anno: riduzione del 30%. 2. La predetta riduzione si applica se le condizioni di cui al comma 1 risultano da licenza o atto assentivo rilasciato dai competenti organi per l esercizio dell attività o da dichiarazione rilasciata dal titolare a pubbliche autorità. 3. La riduzione tariffaria sopra indicata compete a richiesta dell interessato e decorre dall anno successivo a quello della richiesta, salvo che non sia richiesta contestualmente alla dichiarazione di inizio detenzione o possesso o di variazione, nel cui caso ha la stessa decorrenza della dichiarazione, se tempestivamente presentata ai sensi del successivo art Il contribuente è tenuto a dichiarare il venir meno delle condizioni che danno diritto all applicazione della suddetta riduzione entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione di variazione di cui al successivo art Le riduzioni di cui al presente articolo cessano di operare alla data in cui ne vengono meno le condizioni di fruizione, anche in mancanza della relativa dichiarazione. Art. 12 Applicazione del tributo in funzione dello svolgimento del servizio 1. Il tributo è dovuto per intero nelle zone in cui è effettuata la raccolta dei rifiuti urbani ed assimilati. 2. Si intendono servite tutte le zone del territorio comunale incluse nel perimetro della zona identificata come tale ai fini della raccolta RSU, come risultante da idonea perimetrazione cartografica elaborata dall Ufficio Tecnico e approvata con delibera di GM. 3. Per le utenze di fatto non servite dalla raccolta, il tributo da applicare è ridotto in misura del 60%. 4. Gli occupanti o conduttori degli insediamenti situati fuori dalle zone servite sono comunque tenuti ad utilizzare il servizio pubblico di nettezza urbana, provvedendo al conferimento dei rifiuti presso i centri di raccolta situati nel Comune. 5. In caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti o di effettuazione dello stesso in grave violazione della disciplina di riferimento, nonché di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti organizzativi, che C:\Dropbox\Lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Nota integrativa\01 Nota integrativa.docx Pagina 10 di 55

21 abbiano determinato una situazione riconosciuta dall autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all ambiente, il tributo è dovuto dai contribuenti coinvolti in misura del 20% per il periodo in cui il servizio non è stato effettivamente svolto. Le suddette, ove applicabili vengono stimate dall ufficio tributi in una somma di circa ,29. Il presupposto della Tari è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibite, suscettibili di produrre rifiuti urbani; il tributo è dovuto da chiunque detenga tali locali ed aree, considerando le superfici già dichiarate o accertate ai fini del precedente prelievo sui rifiuti. Essendo in corso di approvazione il PEF 2019 il Bilancio di Previsione è stato predisposto confermando, nelle more dell approvazione del nuovo PEF, il gettito 2018 e le tariffe approvate dal Consiglio Comunale con delibera n. 7 in data 26/03/2018, proponendo un eventuale recepimento di variazioni, attualmente non previsto, in seduta successiva. A seguito della determinazione definitiva del piano da parte di Atersir, potrebbe rendersi necessaria una modifica al progetto di bilancio per adeguare gli stanziamenti in entrata e spesa. Per la struttura intrinseca della tassa in oggetto, poiché le spese devono trovare integrale copertura nel piano finanziario e quindi nelle entrate corrisposte dal contribuente, una eventuale modifica delle voci suddette non altera sostanzialmente gli equilibri. TARI Stanziamenti esercizi precedenti Accertamenti 2015 Accertamenti 2016 Accertamenti 2017 Stanziamento 2018 Cap TASSA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI , , , ,59 Totale complessivo , , , ,59 Rif. c:\dropbox\lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Bilancio versione 4.xlsx foglio NI TARI Stanziamenti bilancio di previsione Previsione 2019 Previsione 2020 Previsione 2021 Cap TASSA PER LO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI SOLIDI URBANI , , ,24 Totale complessivo , , ,24 Rif. c:\dropbox\lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Bilancio versione 4.xlsx foglio NI C:\Dropbox\Lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Nota integrativa\01 Nota integrativa.docx Pagina 11 di 55

22 Le tariffe provvisoriamente adottate sono sinteticamente le seguenti: Categorie delle utenze domestiche Classe A - Locali ed aree ad uso abitativo per nuclei familiari ips iqs tariffa Cat 1 - Abitazioni private e relativi garage 0,90 0,90 1,79229 Categorie delle utenze non domestiche Classe B - Locali ed aree adibiti a musei, archivi, biblioteche, ad attività di istituzioni culturali, politiche e religiose, sale teatrali e cinematografiche, depositi ips iqs tariffa Cat.12 Locali di enti pubblici non economici, musei, biblioteche, istituzioni di natura esclusivamente religiosa, culturale, politica, sindacale, sportiva, degli enti di assistenza, caserme, stazioni, carceri, palestre 0,79 1,00 1,74804 Cat.9 Teatri e cinematografi, studi di incisione di radio e televisioni, sale da ballo, circoli, discoteche, sale da giochi 1,60 1,60 5,66453 Classe C - Complessi commerciali all'ingrosso, o con superfici espositive, aree ricreativo turistiche quali campeggi, stabilimenti balneari, ed analoghi complessi attrezzati, magazzini Cat.16 Aree di distributori di carburanti e di parcheggi all'aperto pubblici e privati 0,75 1,60 2,65525 Cat.15 Aree di campeggi 0,30 1,60 1,06210 Cat.8 Magazzini e depositi non attinenti ad attività con vendita, rivendite di bibite ed acque minerali, autorimesse, autoservizi, autotrasportatori, sale di esposizione degli esercizi commerciali 0,80 1,60 2,83227 Classe D - Locali ed aree per collettività e convivenze, esercizi alberghieri Cat.3 Alberghi, locande, pensioni, bagni pubblici 1,00 1,40 3,09779 Cat.13 Collegi, convitti, comunità, istituti e case di riposo e di assistenza, istituti religiosi con convitto, ospedali, case di cura, mense sociali 1,65 1,82 6,64476 Classe E - Locali adibiti ad attività terziarie e direzionali Cat.2Studi professionali, uffici commerciali, industriali, artigianali, ecc. anche e d istituti di credito, assicurazioni, agenzie finanziarie, di viaggio, ippiche, ricevitorie, totocalcio, totip, enalotto, lotto, uffici di associazioni, consorzi, cooperative, ordini professionali, studi tecnici e pubblicitari, laboratori, poliambulatori, studi medici, veterinari e fisioterapici, autoscuole 1,40 1,60 4,95647 Classe F - Locali ed aree ad uso di commercio al dettaglio di beni durevoli Cat.7 Esercizi commerciali, non compresi nella classe VI, magazzini all'ingrosso 1,30 1,60 4,60243 C:\Dropbox\Lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Nota integrativa\01 Nota integrativa.docx Pagina 12 di 55

23 Classe G - Locali ed aree ad uso di commercio all'ingrosso di beni durevoli 0,80 1,60 2,83227 Classe H - Locali ed aree ad uso di attività artigianali e industriali Cat.10 Locali e tettoie degli stabilimenti industriali, laboratori e magazzini, locali e tettoie degli artigiani (con riferimento all'intera superficie nei quali si producono rifiuti urbani), serre coperte 0,60 1,60 2,12420 Cat.11 Barbieri, parrucchieri, saloni di bellezza, studi fotografici, copisterie 0,90 1,60 3,18630 Classe I - Locali ed aree adibite a pubblici esercizi Cat.4 Ristoranti, trattorie, pizzerie, tavole calde, rosticcerie 2,60 0,90 5,17774 Cat.5 Bar, caffè, gelaterie, pasticcerie, osterie, birrerie 2,65 0,90 5,27731 Classe J -Locali ed aree adibite a esercizi di vendita al dettaglio di beni alimentari o deperibili Cat.6 Esercizi di vendita di frutta e verdura, fiori, pollame, pesce, negozi e supermercati di alimentari e promiscui 3,00 0,90 5,97431 Classe K - Locali ed aree adibite a circoli ricreativi, discoteche 1,64 1,00 3,62884 C:\Dropbox\Lavori in corso\bilancio di previsione 2019\Nota integrativa\01 Nota integrativa.docx Pagina 13 di 55

TOTALE , ,56

TOTALE , ,56 RICOGNIZIONE LIMITI Si è provveduto ad effettuare la ricognizione delle spese soggette a limiti nonché a quantificare, conseguentemente, i limiti di spesa sostenibili per il triennio 2017/2019 e i conseguenti

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