tra la delegazione di parte pubblica e la R.S.U. d Istituto e i rappresentanti prov.li OO. SS. firmatarie del C.C.N.L. 2006/09,

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1 Istituto Comprensivo Destra Torre Aiello del Friuli Via A. Manzoni, AIELLO DEL FRIULI (UD) Tel. 0431/99160 Fax n 0431/ E - mail: aiellosm@tin.it CONTRATTO INTEGRATIVO D ISTITUTO CRITERI E MODALITA RELATIVI ALLA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E ALL ARTICOLAZIONE DELL ORARIO DEL PERSONALE DOCENTE E A.T.A., NONCHE I CRITERI PER L INDIVIDUAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E A.T.A. DA UTILIZZARE NELLE ATTIVITA RETRIBUITE CON IL FONDO D ISTITUTO PER L A.S. 2010/2011 (ai sensi dell art. 6, comma 2, lettera m) del CCNL 2006/2009) L anno 2010, il mese di novembre, il giorno 30, nell Ufficio del Dirigente Scolastico presso Scuola Secondaria di I Grado A. Venier di Aiello del Friuli, in sede di contrattazione integrativa a livello di singola istituzione scolastica, VISTO il CCNL 29/11/2007 e la sequenza contrattuale del 25 luglio 2008 tra la delegazione di parte pubblica e la R.S.U. d Istituto e i rappresentanti prov.li OO. SS. firmatarie del C.C.N.L. 2006/09, si conviene e si stipula il seguente Contratto Integrativo d Istituto. TITOLO I ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E ARTICOLAZIONE DELL ORARIO CAPO I - Disposizioni generali Art. 1 - Campo di applicazione, decorrenza e durata 1. Il presente contratto si applica a tutto il personale Docente e ATA in servizio nell Istituto, sia con contratto a tempo indeterminato che a tempo determinato. 2. Gli effetti del presente contratto decorrono dalla data di stipula e sono validi fino al 31/08/2011. Essi si intendono, comunque, tacitamente prorogati fino alla stipula di nuovo contratto. Resta inteso che tutto quanto in esso stabilito si intenderà tacitamente abrogato da eventuali norme e/o contratti nazionali successivi, gerarchicamente superiori, qualora implicitamente o esplicitamente incompatibili. È comunque fatta salva la possibilità di modifiche e/o integrazioni a seguito di innovazioni legislative e/o contrattuali, previo accordo con la R.S.U. Art. 2 - Interpretazione autentica In caso di controversie circa l interpretazione di una norma del presente contratto le parti che lo hanno sottoscritto, entro 10 giorni dalla richiesta scritta e motivata di una di esse, s incontrano per definire consensualmente il significato della clausola controversa. L accordo raggiunto sostituisce la clausola controversa sin dall inizio della vigenza del contratto. La parte pubblica, dopo la sottoscrizione, lo porta a conoscenza di tutti i lavoratori. CAPO II PERSONALE DOCENTE Art. 3 - Attività di insegnamento 1. Il Collegio dei Docenti ed il Consiglio d Istituto, nel rispetto della libertà di insegnamento e della disciplina contrattuale, adottano le forme di flessibilità previste dal Regolamento sull autonomia didattica ed organizzativa delle istituzioni scolastiche di cui all art. 21 della legge n. 59/1997 e, in particolare, dell art. 4 dello stesso Regolamento. 1

2 2. Prima dell inizio delle lezioni, e, di norma, entro il 31/10, il Dirigente Scolastico, di seguito chiamato D.S., sulla base di eventuali proposte del Collegio Docenti e/o Consiglio d Istituto e/o Consigli di Classe, propone il Piano annuale delle attività; nel Piano saranno riportati i prevedibili impegni del personale Docente che comportano attività aggiuntive. 3. Il Piano di cui al comma precedente viene deliberato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d Istituto entro il 15 Dicembre ed è modificabile e integrabile in ogni momento, in corso d anno, con la stessa procedura, per far fronte a nuove esigenze, annullando impegni e/o aggiungendo nuovi impegni, sulla base di apposite delibere degli Organi Collegiali citati. Art. 4 - Orario di funzionamento e di servizio scolastico 1. L orario di funzionamento dell Istituto nei periodi di attività didattica, compresi corsi curricolari, integrativi, attività/progetti, ecc., in conformità a quanto deliberato dal Consiglio d Istituto, risulta essere il seguente: Orario funz. Orario serv. scol. AIELLO 1) Scuola Primaria da L a V h /17.30 h / ) Scuola Secondaria I grado M/M/V/S L/G h. 7.55/ ) Scuola Infanzia da L a V h /15,50 h /15,50 CAMPOLONGO 4) Scuola Infanzia da L a V h /17.12 h /16.00 TAPOGLIANO 5) Scuola Primaria L/Me/G h /17.12 h /15,15 Ma/V h /14.42 h /15.15 RUDA 6) Scuola Sec. I grado L e G h /18.00 h /17.00 Ma/Me/V/S h /13.55 h /14.15 h / ) Scuola primaria L/Me/G Ma V h /14.42 h /18.30 h / ) Scuola Infanzia da L a V h /17.00 h /16.00 S. VITO AL T. 9) Scuola Primaria L a S h /13.50 h /12.45 Ma/G h /18.00 h /16.30 Me h /16.00 h / ) Scuola Infanzia da L a V h /17.00 h / L orario di servizio dell Istituto è inteso come il periodo di tempo di apertura giornaliera necessaria ad assicurare la funzionalità del servizio e l erogazione dello stesso agli utenti. Esso inizia con gli adempimenti indispensabili connessi con l apertura dell Istituto e termina con quelli di chiusura dello stesso, nonché con l espletamento di tutte le attività amministrative e scolastiche. Art. 5 - Orario di lavoro per l attività di insegnamento 1. L orario di lavoro è inteso come il periodo di tempo giornaliero durante il quale, nell ambito dell orario di servizio, ciascun dipendente assicura la propria prestazione lavorativa, in conformità all orario d obbligo contrattuale. 2. L orario di lavoro per l attività di insegnamento è regolamentato dall art. 28 del CCNL 29/11/2007 relativo al quadriennio , nonché dal presente articolo e dal precedente art. 3 (orario serv. scol.). 2

3 3. L orario di lavoro dei Docenti non può essere svolto in meno di 5 giorni settimanali, salvo che esso non sia costituito da un monte orario inferiore all intero orario di cattedra; inoltre, può essere svolto sia in orario antimeridiano che pomeridiano, in relazione alle esigenze dell Istituto. 4. Per i docenti della scuola primaria, nell ambito delle 22 ore d insegnamento, la quota oraria per l assistenza alla mensa è ricompresa nell orario d insegnamento. 5. Per le scuole di istruzione secondaria di I grado i docenti il cui orario di cattedra è inferiore alle 18 ore settimanali devono completare l orario di insegnamento, anche negli interventi didattici ed educativi integrativi che sono esplicitamente deliberati in merito dal Collegio Docenti, nel rispetto del dettato del co. 6, art. 28 del CCNL 29/11/ Sono possibili forme di flessibilità, sotto forma di scambio di orario tra i docenti, previa intesa tra i docenti interessati e l approvazione del DS. 7. Nel caso di articolazione dell orario di insegnamento in 5 giorni settimanali, il Docente usufruirà di un giorno libero da impegni di insegnamento su sua indicazione; nel caso di richieste di giorno libero alle quali non è possibile dare seguito per eccesso di domande, il DS informerà il personale interessato. 8. Il giorno libero si intende comunque goduto anche nel caso di coincidenza di malattia del dipendente, chiusura dell Istituto o giorno di festività infrasettimanale. 9. Ferme restando le competenze in materia di definizione dell orario delle attività di insegnamento, sarà data precedenza alle richieste presentate da docenti che si trovino nelle condizioni previste dalla Legge n 104/1992 e dal D.Lgs. n 151/2001. Art. 6 - Orario delle riunioni 1. Le riunioni previste nel piano delle attività non possono effettuarsi nella giornata di sabato pomeriggio, tranne che per ricevimento genitori, per scrutini ed esami. 2. Le riunioni antimeridiane hanno inizio non prima delle ore 8.00 e termine non oltre le ore mentre le riunioni pomeridiane hanno inizio non prima delle ore e termine non oltre le ore 20.00; i limiti suddetti non si applicano alle riunioni con operatori, rappresentanti di Enti o Istituzioni esterne. La durata massima della riunione, deve essere indicata nelle relativa convocazione. 3. Il DS provvede a definire nel piano annuale delle attività anche il calendario delle riunioni. 4. Eventuali motivate variazioni al calendario di cui al comma precedente, devono essere comunicate, per iscritto, con un preavviso di almeno cinque giorni rispetto alla data stabilita; analogamente deve essere comunicato con almeno cinque giorni di preavviso lo svolgimento di una riunione non prevista nel calendario, fatto salvo il verificarsi di situazioni eccezionali per le quali vengono previsti due giorni di preavviso. Art. 7 - Sostituzione dei docenti assenti 1. La sostituzione dei colleghi assenti, salvo diversa deliberazione del Collegio dei Docenti, sarà effettuata secondo i seguenti criteri: a) mancanza di attività didattiche programmate per le quali siano già impegnate le ore di compresenza e/o a disposizione; b) nella Scuola Primaria gli insegnanti, qualora nel plesso si riscontrino compresenze, riservano la quota di cinque ore annue per attività di supplenza se non già utilizzzate dal Collegio Docenti; c) disponibilità a forme di flessibilità oraria. 2. Le ore prestate in eccedenza all orario d obbligo non rientranti nel punto a) saranno retribuite, come previsto dalle norme contrattuali. 3. La comunicazione dell esigenza di sostituzione dovrà essere comunicata all interessato, possibilmente, il giorno precedente. Art. 8 - Ritardi e recuperi 1. Si intende per ritardo la posticipazione dell orario di entrata del dipendente rispetto a quella stabilita dall orario delle lezioni. Qualora giustificato deve essere recuperato o nella stessa giornata o nei due mesi successivi al giorno in cui si è verificato, previo accordo con il D.S., anche cumulando con altri eventuali ritardi. Art. 9 - Permessi brevi 1. L istituto dei permessi brevi è regolamentato dall art. 16 del CCNL 29/11/2007, nonché dal presente articolo. 3

4 2. Salvo motivi imprevedibili e improvvisi, i permessi brevi devono essere richiesti almeno il giorno prima. In caso di più richieste, al fine di salvaguardare il funzionamento dell attività didattica, i permessi saranno concessi secondo l ordine di presentazione delle relative richieste, salvo casi di assoluta motivata urgenza e necessità. Art Permessi per motivi familiari e personali 1. L istituto dei permessi per motivi personali o familiari è regolamentato dall art. 15 del CCNL 29/11/2007, nonché dal presente articolo. 2. I permessi di cui al presente articolo devono, ove possibile, essere richiesti almeno tre giorni prima. CAPO III - PERSONALE ATA Art Assemblea del personale 1. Il personale A.T.A. partecipa in maniera attiva all esecuzione del P.O.F., formulando proposte in merito agli aspetti generali ed organizzativi dei servizi. A tal fine il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (di seguito chiamato DSGA), prima dell inizio delle lezioni, convoca, in orario di servizio, una riunione di tutto il Personale ATA. 2. Al termine della riunione viene redatto apposito verbale, che sarà sottoscritto dal DSGA e dal Segretario verbalizzante e inviato come informazione successiva alla R.S.U.. Art Orario di servizio, orario di apertura al pubblico e di lavoro 1. L orario di servizio dell Istituto è inteso come il periodo di tempo di apertura giornaliera necessaria ad assicurare la funzionalità del servizio e l erogazione dello stesso agli utenti. Esso inizia con gli adempimenti indispensabili connessi con l apertura della scuola e termina con quelli di chiusura della stessa, nonché con l espletamento di tutte le attività amministrative e scolastiche. 2. L orario di apertura al pubblico è inteso come l arco temporale giornaliero che, nell ambito dell orario di servizio, costituisce la fascia oraria entro cui il pubblico ha accesso ai servizi erogati. 3. L orario di lavoro è inteso come il periodo di tempo giornaliero durante il quale, nell ambito dell orario di servizio, ciascun dipendente assicura la propria prestazione lavorativa, in conformità all orario d obbligo contrattuale. 4. L orario di lavoro è così definito: a) ordinario (strutturato su cinque o sei giorni); b) flessibile; c) assoggettato a turnazione; d) a programmazione plurisettimanale. 5. L orario di lavoro ordinario, flessibile, plurisettimanale e a turnazione sono regimi orari definiti e non sono modificabili nel caso di assenze del dipendente. Pertanto il personale supplente temporaneo è tenuto ad adottare l orario individuale del titolare che sostituisce. Art Orario di funzionamento e di lavoro 1. Il personale ATA è tenuto a prestare il proprio servizio durante l orario di funzionamento dell Istituto già deliberato in Consiglio d Istituto, come di seguito indicato: a) nei periodi di attività didattica (compresi corsi curriculari/integrativi, attività/progetti, ecc.): Orario funz. Orario lavoro AIELLO 1) Scuola Primaria da L a V h /17.30 h / ) Scuola Secondaria I grado M/M/V/S L/G h. 7.55/ ) Scuola Infanzia da L a V h /15,50 h /15,50 CAMPOLONGO 4) Scuola Infanzia da L a V h /17.12 h /16.00 TAPOGLIANO 5) Scuola Primaria L/Me/G h /17.12 h /15,15 Ma/V h /14.42 h /

5 RUDA 6) Scuola Sec. I grado L e G h /18.00 h /17.00 Ma/Me/V/S h /13.55 h /14.15 h / ) Scuola primaria L/Me/G Ma V h /14.42 h /18.30 h / ) Scuola Infanzia da L a V h /17.00 h /16.00 S. VITO AL T. 9) Scuola Primaria L a S h /13.50 h /12.45 Ma/G h /18.00 h /16.30 Me h /16.00 h / ) Scuola Infanzia da L a V h /17.12 h /16.00 b. in tutti i plessi è consentito l ingresso agli alunni immediatamente prima dell inizio delle lezioni: accesso 5 minuti prima dell inizio delle lezioni in conformità a quanto disposto per il personale docente dal quinto comma dell art. 29 del CCNL Scuola vigente; c. nei periodi di sospensione delle attività didattiche, è adottato, di norma, il turno unico antimeridiano (Vacanze Natalizie, Pasquali e mesi di luglio e agosto). Art Orario di apertura al pubblico 1. L orario di apertura al pubblico dell Ufficio di Segreteria dell Istituto è il seguente: a) nei periodi di attività didattica (compresi corsi curricolari e integrativi, attività/progetti, ecc.) - dalle ore alle ore 13.00, antimeridiano nei giorni dal lunedì al sabato; - dalle ore alle ore nei giorni di lunedì e mercoledì. b) nei periodi di sospensione della attività didattica - dalle ore alle ore 13.00, nei giorni dal lunedì al venerdì. 2. L orario di apertura per il solo Personale dipendente è il seguente: - anche dalle ore alle ore dal lunedì al sabato. Art Orario flessibile 1. Allo scopo di migliorare la funzionalità dei servizi è adottato l orario flessibile previsto all art. 53, comma 2, del CCNL 29/11/07, che consiste nel posticipare o anticipare l orario di entrata o uscita o entrambe le facoltà. La flessibilità dell orario può essere adottata tenendo anche conto dell eventuale richiesta del personale o della disponibilità del personale se richiesta per esigenze dell Istituto. 2. L orario flessibile coesiste con l orario ordinario. Possono, altresì, coesistere diversi tipi di orari flessibili. Va precisato che tale orario non costituisce un sistema al quale ciascun addetto può partecipare sporadicamente, bensì esso rappresenta un sistema organicamente programmato. Art Orario a programmazione plurisettimanale 1. La programmazione plurisettimanale dell orario di lavoro ordinario, è effettuata in relazione a prevedibili periodi nei quali si rilevano esigenze di maggior intensità delle attività o particolari necessità di servizio in determinati settori dell Istituto, tenendo, comunque, conto delle disponibilità dichiarate dal personale coinvolto. 2. Ai fini dell adozione dell orario di lavoro plurisettimanale vengono osservati i criteri indicati al comma 2, art. 53 del CCNL 29/11/ Le ore eccedenti l orario d obbligo, gli eventuali ritardi, i permessi brevi concessi e le prestazioni di servizio inferiori all orario d obbligo saranno recuperati entro i due mesi successivi a quello della fruizione, ovvero nei periodi di sospensione delle attività didattiche in una o più soluzioni, in relazione alle esigenze di servizio; i giorni in cui effettuare il recupero saranno concordati tra il dipendente e il DSGA, ma sempre salvaguardando le esigenze di servizio. 5

6 Art Turnazioni 1. La turnazione serve a garantire la copertura massima dell orario di servizio giornaliero e di quello settimanale su cinque o sei giorni per specifiche e definitive tipologie di funzioni e attività. Si fa ricorso alla turnazione solo in caso di assoluta necessità e qualora le altre tipologie di orario previste nella presente contrattazione non siano sufficienti a coprire le esigenze di servizio. 2. Si intende per turnazione l alternarsi del personale sugli orari ordinari; qualora la funzionalità del servizio lo richieda, l organizzazione del lavoro può essere articolata ordinariamente su turni; i turni possono avere durata settimanale o mensile. 3. I criteri che vengono osservati per l adozione dell orario di lavoro su turni sono i seguenti: a) si considera in turno il personale che si avvicenda nel coprire, a rotazione, l intero servizio; b) la ripartizione del personale nei vari turni deve avvenire sulla base delle professionalità necessarie in ciascun turno; c) l adozione dei turni può prevedere sovrapposizione tra il personale subentrante e quello uscente. 4. La turnazione coinvolge tutto il personale di ogni profilo chiamato alla prestazione di servizio, a meno che la disponibilità di personale volontario consenta altrimenti. 5. Nel caso in cui il personale disponibile sia in numero superiore alle necessità del servizio, si farà ricorso alla rotazione tra tutto il personale dichiaratosi disponibile. 6. Nel caso di disponibilità di personale inferiore alle necessità del servizio, si ricorrerà alla rotazione tra quelli appartenenti allo stesso profilo nei periodi prefissati nell anno scolastico. 7. Se le esigenze di funzionamento lo consentono l organizzazione del lavoro su turni non comporta l esclusione della flessibilità e dell orario su 5 giorni lavorativi. 8. Può essere effettuato il cambio di turno, previo accordo con il DSGA, da comunicare per iscritto, di norma, 24 ore prima e solo nel caso in cui nella comunicazione si indichi il personale con cui avviene lo scambio e questi sottoscriva la comunicazione per accettazione dello scambio stesso. 9. Il DSGA, sulla base delle direttive di massima del DS, identifica nominativamente, nel piano delle attività, il personale addetto alla turnazione e fissa le modalità della stessa, nel rispetto del disposto di cui ai commi 5, 6 e 7 del presente articolo. 10. Ferma restando la validità dell orario di lavoro per l insieme dell orario scolastico, in occasione del periodo estivo o dei periodi di sospensione delle attività didattiche e, quindi, dell eventuale chiusura pomeridiana dei locali scolastici, può essere disposto quanto segue: a) adottare l orario su 6 ore lavorative; b) adottare l orario su 5 giorni per 7 ore e 12 minuti giornaliere; c) mantenere le ore giornaliere già definite nel piano annuale delle attività, nel qual caso le eventuali ore da recuperare sono recuperate nei modi e nei tempi previsti dal contratto in vigore. 12. I dipendenti che si trovino in particolari situazioni previste dalle LL. n 1204/71, n 903/77, n 104/92 e D.Lgs. n 151/01 o per necessità connesse a situazioni di tossicodipendenze, inserimento di figli in asili nido, figli in età scolare, impegni in attività di volontariato di cui alla L. n 266/91, dovranno essere favoriti nell'utilizzo dell'orario flessibile e/o a turnazione, utilizzando i criteri di priorità indicati all art. 53 CCNL 29/11/2007. Art Carichi di lavoro Rotazione Graduatoria 1. Nel rispetto della salvaguardia del servizio, l organizzazione del lavoro deve garantire l equa distribuzione dei carichi di lavoro tra il personale appartenente allo stesso profilo, ricorrendo al sistema della rotazione qualora possibile. Art Chiusura prefestiva 1. Per l'anno scolastico in corso, la chiusura dell Istituto, deliberata dal Consiglio d Istituto, è disposta nelle seguenti giornate prefestive in periodi di interruzione delle attività didattiche, e precisamente il: 24/12/2010, 31/12/2010, 23/04/2011, 16/07/2011, 23/07/2011, 30/07/2011, 06/08/2011, 13/08/2011 e il 20/08/ Il DS provvede a portare a conoscenza degli interessati il provvedimento di chiusura nelle forme più opportune, anche con propria circolare interna e/o mediante pubblicazione all Albo. 3. Le ore di servizio non prestate devono essere recuperate entro e non oltre il 31/08/2011, mediante uscita posticipata e/o ritorni pomeridiani durante le attività didattiche, sia se già effettuate e cumulate e sia da effettuare, a seconda delle necessità richieste dalle attività didattiche stesse, al fine di una maggiore funzionalità del servizio scolastico. A richiesta e previa autorizzazione del DS, sentito il DSGA, il personale interessato può estinguere il debito di lavoro dovuto alla chiusura prefestiva, anche con giorni di ferie o festività soppresse. 6

7 Art Rilevazione e controllo dell orario 1. In conformità a quanto deliberato dal Consiglio d Istituto, è fatto obbligo a tutto il personale di garantire la presenza in Istituto attraverso la rilevazione dell ora di entrata e dell ora di uscita: a) presso le sedi di Aiello, la rilevazione avviene attraverso la registrazione con budge magnetico individuale nelle sedi ove è presente l orologio rileva presenze; b) presso tutte le altre sedi dell istituto, mediante apposizione della propria firma e orario sull apposito foglio di presenza giornaliero. 2. Si intende per ritardo la posticipazione dell orario di entrata del dipendente che non superi i 30 minuti. Qualora giustificato deve essere recuperato o nella stessa giornata o nei due mesi successivi il giorno in cui si è verificato, previo accordo con il DSGA, anche cumulando con altri eventuali ritardi. Art Permessi brevi 1. I permessi brevi di cui all art. 16 del CCNL 29/11/2007, sono autorizzati dal DSGA, purché venga garantito il numero minimo di personale in servizio, ossia: - n 2 Assistenti amministrativi; - n 1 Collaboratore scolastico per ogni sede fino a due unità; - n 2 Collaboratori scolastici per ogni sede con tre o più unità. 2. Salvo motivi imprevedibili e improvvisi, i permessi brevi sono richiesti, di norma, almeno tre giorni prima. L eventuale diniego dovrà essere motivato. Art Ferie 1. La richiesta di fruizione di ferie durante le festività natalizie, periodo di interruzione delle attività didattiche, è presentata entro il 10 Dicembre Il DSGA, dispone in merito entro 5 gg. dalla data di presentazione della stessa. 2. Le ferie estive sono fruite dall 1/07 al 31/08/2010; la relativa richiesta è presentata entro il 30/04/2011 e il DSGA, predispone il piano ferie entro il 14/05/ Il DSGA, su richiesta degli interessati può disporre scambi del turno di ferie tra personale dello stesso profilo e qualifica e/o anche per il periodo concordato. CAPO IV - Norme finali Art Norma di rinvio 1. Per tutto quanto non previsto nel presente Contratto si farà riferimento ai singoli Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro e Integrativi, nonchè alla normativa vigente in materia. Letto, approvato e sottoscritto. Il Dirigente Scolastico prof. Pappalardo Vincenzo I componenti la RSU maestra Bordignon Elisabetta sig.ra Cancellieri Anna.... per la CISL Scuola territoriale. 7