COMUNE DI LUINO. Data Sez 21 INDICE DI SEZIONE DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI

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1 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. di 49 Edizione Revisione INDICE DI SEZIONE VALUTAZIONE RISCHIO DA STRESS LAVORO CORRELATO... Ecursus Normativo... Finalità del documento approvato dalla Commissione Consultiva... METODOLOGIA... Aspetti generali e livelli di attuazione... Analisi della metodologia per la valutazione del rischio...4 Campo di azione...4 Tempi e piano di lavoro per la valutazione del rischio...4 VALUTAZIONE DEL RISCHIO: fasi si attuazione...4 Modello di riferimento per la valutazione preliminare...6 CONSULTAZIONE DEL RLS...8 RISULTATI DELLA VALUTAZIONE INDICAZIONI PER IL PIA DI LAVORO...8 PIA DI LAVORO E DI MONITORAGGIO...8 Si allega check-list relativa al metodo applicato...8

2 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. di 49 Edizione Revisione Ecursus Normativo VALUTAZIONE RISCHIO DA STRESS LAVORO CORRELATO Unione Europea ( direttiva madre n. 89/9/CE) - Che prevedeva l obbligo per il datore di lavoro di assicurare la sicurezza e la salute dei lavoratori in tutti gli aspetti legati al lavoro e di adattare il lavoro all'uomo. - Nel 004 L Accordo quadro europeo sullo stress nei luoghi di lavoro ufficializza lo stress lavorocorrelato, in quanto possibile fattore di rischio e di conseguenza va adeguatamente valutato da parte del Datore di lavoro. - In tal modo, a livello europeo, la salute del lavoratore viene tutelata nella sua definizione più ampia statuita dall'organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), quale stato di completo benessere fisico mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di malattia o d'infermità. - Nel contesto italiano la modifica al D.Lgs 66/94 operata dalla L. 9/0 che richiama alla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori.. ivi compreso quello stress lavoro correlato, non viene tradotta nella pratica. - La recente emanazione del D.Lgs. 8/08 e sue successive modifiche ed integrazioni, oltre ad allineare la definizione di salute a quella dell'oms, per quanto concerne la valutazione dei rischi rileva ed esplicita che, oggetto della stessa, sono: tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari tra cui anche quelli collegati allo stress lavorocorrelato, secondo i contenuti dell'accordo europeo dell'8 ottobre L'ISPESL, negli ultimi anni, ha implementato la sua attività di ricerca sulla tematica stress lavorocorrelato sia attraverso la ricerca in autonomia, sia in collaborazione con partners europei nell'ambito del VI Programma Quadro della Commissione Europea nel Progetto PRIMA-ef (Psychosocial Risk Management at Work European framework) - Network Nazionale per la Prevenzione del Disagio Psicosociale nei Luoghi di Lavoro, coordinato dall ISPELS SPISAL ULSS0 Verona (metodologia e check list) - Accordo interconfederale per il recepimento dell accordo quadro europeo sullo stress lavoro correlato l 8 ottobre 004 tra Unice/Ueapme, Ceep e Ces. - Lettera circolare in ordine all approvazione delle indicazione necessarie alla valutazione del rischio da stress lavoro-correlato di cui all articolo 8, comma -bis, del D.L.gs 8/08 indicazioni della Commissione consultiva del 7 novembre 00. Finalità del documento approvato dalla Commissione Consultiva Il D.Lgs. 8/08 art 8 comma -bis, In ragione delle difficoltà in ordine all individuazione delle corrette modalità di attuazione della valutazione stress lavoro correlato, ha attribuito alla Commissione consultiva il compito di formulare indicazioni metodologiche in ordine al corretto adempimento dell obbligo, finalizzate a indirizzare le attività dei datori di lavoro, dei loro consulenti e degli organi di vigilanza. La Commissione ha elaborato un percorso metodologico che rappresenta il livello minimo di attuazione dell obbligo di valutazione del rischio da stress lavoro-correlato per tutti i datori di lavoro pubblici e privati, licenziato dalla Commissione consultiva nella propria riunione del 7 novembre 00.

3 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. di 49 Edizione Revisione Il documento presenta elementi di forte positività sia per la sua articolazione strutturale, semplice e lineare, sia per i contenuti che appaiono in linea con quanto previsto dalla normativa vigente e, in particolare, dall accordo interconfederale 9 giugno 008. Quest ultimo, oltre a ribadire che la valutazione del rischio da stress lavoro-correlato, al pari di quanto avviene per tutti gli altri rischi, deve essere effettuata dal datore di lavoro nell ambito della propria organizzazione e secondo i criteri già delineati dal quadro normativo vigente, afferma i seguenti ulteriori passaggi: - Non tutti i luoghi di lavoro sono necessariamente interessati dallo stress (art., comma ) - Non tutte le manifestazioni di stress sono necessariamente negative (art., comma ) - Lo stress non è una malattia (art., comma ) - Non tutte le manifestazioni di stress sul lavoro possono essere considerate come stress lavoro-correlato (art., comma 4) - L individuazione dello stress può implicare analisi di fattori oggettivi e soggettivi (art. 4, comma, ) - Il compito di stabilire le misure per prevenire, eliminare o ridurre lo stress spetta al datore di lavoro e le misure sono adottate con la partecipazione e la collaborazione dei lavoratori e/o dei loro rappresentanti (art. 4,comma 5) - La gestione dei problemi di stress può essere condotta sulla scorta del generale processo di valutazione dei rischi (art. 5, comma ) - Laddove nel luogo di lavoro non siano presenti professionalità adeguate, possono essere chiamati esperti esterni (art. 6, comma ) Sulla scorta di questi passaggi fondamentali dell accordo, e, quindi, della legge che impone la valutazione dei rischi, gli elementi essenziali delle indicazioni ministeriali definiscono l approccio metodologico riportato nel capitolo successivo. METODOLOGIA Aspetti generali e livelli di attuazione In generale l approccio alla valutazione del rischio può essere affrontata con i seguenti livelli di attuazione: - un analisi preliminare da parte del datore di lavoro della presenza dei fattori oggettivi di rischio (art. 4, comma ) dando la priorità a quelli che possono essere i segnali denotativi di problema di stress lavoro-correlato (art., comma ) e degli indicatori (art. 4, comma ) da condursi secondo le modalità indicate negli articoli 8 e 9 del D.Lgs n. 8/008 e tenendo conto dei gruppi di lavoratori interessati (previa consultazione del RLS); - l individuazione delle misure necessarie da parte del datore di lavoro (art. 4, comma ); - l adozione delle stesse con il coinvolgimento del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (art. 4, comma 5); - nell ipotesi eventuale di perduranti evidenze di stress, la necessità di svolgere l analisi percettiva (ad es., con l utilizzo di test mirati ai singoli) e di adottare misure individuali (art. 6, comma ). Quest analisi dovrà essere attivata unicamente nel caso in cui la fase preliminare riveli elementi di rischio stress e le misure di correzione adottate a seguito della stessa, dal datore di lavoro, si rivelino inefficaci. - vista la logica di semplificazione presente nel D.lgs n. 8/008, la possibilità per il datore di lavoro, una volta effettuata la valutazione del rischio, di adottare direttamente le eventuali misure individuali (art. 6, comma ), soprattutto (ma non esclusivamente) nelle aziende che occupano pochi lavoratori.

4 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 4di 49 Edizione Revisione Analisi della metodologia per la valutazione del rischio Campo di azione A) Le attività di valutazione devono essere compiute con riferimento a tutti i lavoratori, compresi dirigenti e preposti. B) La valutazione, inoltre, deve prendere in esame non singoli ma gruppi omogenei di lavoratori (per esempio per mansioni o partizioni organizzative) che risultino esposti a rischi dello stesso tipo secondo una individuazione che ogni datore di lavoro può autonomamente effettuare in ragione della effettiva organizzazione aziendale (potrebbero essere, ad esempio, i turnisti, i dipendenti di un determinato settore oppure chi svolge la medesima mansione, etc). Tempi e piano di lavoro per la valutazione del rischio Un ulteriore elemento di rilievo contenuto nelle linee guida riguarda l interpretazione circa la data di decorrenza della valutazione. Viene infatti previsto che la data del dicembre 00, di decorrenza dell obbligo previsto dall articolo 8, comma -bis, del D.Lgs n. 8/008, debba essere intesa come data di avvio delle attività di valutazione. La programmazione temporale delle suddette attività di valutazione e l indicazione del termine finale di espletamento delle stesse devono essere riportate nel documento di valutazione dei rischi. Gli organi di vigilanza, ai fini dell adozione dei provvedimenti di propria competenza, terranno conto della decorrenza e della programmazione temporale di cui al precedente periodo. Si evidenzia, inoltre, che i datori di lavoro che, alla data della pubblicazione delle indicazioni metodologiche, abbiano già effettuato la valutazione del rischio da stress lavoro-correlato coerentemente ai contenuti dell accordo europeo dell 8 ottobre 004, come recepito dall accordo interconfederale del 9 giugno 008, non debbano ripetere l indagine ma siano unicamente tenuti all aggiornamento della medesima nelle ipotesi previste dall art. 9, comma, del D.Lgs n. 8/008. VALUTAZIONE DEL RISCHIO: fasi si attuazione La valutazione si articola in due fasi: una necessaria (valutazione preliminare); l altra eventuale, da attivare nel caso in cui la valutazione preliminare riveli elementi di rischio da stress lavoro correlato e le misure di correzione adottate a seguito della stessa, dal datore di lavoro, si rivelino inefficaci. A) Valutazione preliminare (necessaria): analisi condizioni oggettive La fase preliminare consiste nella rilevazione, da parte del datore di lavoro, di indicatori oggettivi e verificabili, ove possibile numericamente apprezzabili, appartenenti quanto meno a tre distinte famiglie: a. Eventi sentinella: Ad esempio: indici infortunistici; assenze per malattia; turnover; procedimenti e sanzioni; segnalazioni del medico competente; specifiche e frequenti lamentale formalizzate da parte dei lavoratori. I predetti eventi sono da valutarsi anche sulla base di parametri omogenei individuati internamente alla azienda (es. andamento nel tempo degli indici infortunistici rilevati in azienda).

5 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 5di 49 Edizione Revisione b. Fattori di contenuto Ad esempio: ambiente di lavoro e attrezzature; carichi e ritmi di lavoro; orario di lavoro e turni; corrispondenza tra le competenze dei lavoratori e i requisiti professionali richiesti. c. Fattori di contesto Ad esempio: ruolo nell ambito dell organizzazione, autonomia decisionale e controllo; conflitti interpersonali al lavoro; evoluzione e sviluppo di carriera; comunicazione (es. incertezza in ordine alle prestazioni richieste). Riferimenti alla valutazione oggettiva In questa prima fase possono essere utilizzate liste di controllo applicabili anche dai soggetti aziendali della prevenzione che consentano una valutazione oggettiva, complessiva e, quando possibile, parametrica dei fattori dei punti che precedono. Consultazione RLS/RLST In relazione alla valutazione dei fattori di contesto e di contenuto di cui sopra (punti b e c dell elenco) occorre sentire i lavoratori e/o i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (RLS/RLST). Nelle aziende di maggiori dimensioni è possibile sentire un campione rappresentativo di lavoratori. La scelta delle modalità tramite cui sentire i lavoratori è rimessa al datore di lavoro anche in relazione alla metodologia di valutazione adottata. Analisi dei risultati della valutazione preliminare e piano di lavoro Ove dalla valutazione preliminare non emergano elementi di rischio da stress lavoro correlato tali da richiedere il ricorso ad azioni correttive, il datore di lavoro sarà unicamente tenuto a darne conto nel Documento di Valutazione del Rischio (DVR) e a prevedere un piano di monitoraggio. Diversamente, nel caso in cui si rilevino elementi di rischio da stress lavoro correlato tali da richiedere il ricorso ad azioni correttive, si procede alla pianificazione ed alla adozione degli opportuni interventi correttivi (ad esempio, interventi organizzativi, tecnici, procedurali, comunicativi, formativi, etc). Ove gli interventi correttivi risultino inefficaci, si procede, nei tempi che la stessa impresa definisce nella pianificazione degli interventi, alla fase di valutazione successiva (c.d. valutazione approfondita). B) Valutazione approfondita (eventuale): analisi condizioni soggettive La valutazione approfondita prevede la valutazione della percezione soggettiva dei lavoratori, ad esempio attraverso differenti strumenti quali questionari, focus group, interviste semistrutturate, sulle famiglie di fattori/indicatori di cui all'elenco sopra riportato. Tale fase fa riferimento ovviamente ai gruppi omogenei di lavoratori rispetto ai quali sono

6 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 6di 49 Edizione Revisione state rilevate le problematiche. Nelle aziende di maggiori dimensioni è possibile che tale fase di indagine venga realizzata tramite un campione rappresentativo di lavoratori. Nelle imprese che occupano fino a 5 lavoratori in luogo dei predetti strumenti di valutazione approfondita, il datore di lavoro può scegliere di utilizzare modalità di valutazione (es. riunione) che garantiscano il coinvolgimento dei lavoratori nella ricerca delle soluzioni e nella verifica della loro efficacia. Modello di riferimento per la valutazione preliminare Dall analisi delle metodologie validate che propongono una soluzione all approccio teso alla valutazione preliminare della presenza di stress lavoro correlato, si adotta il metodo messo a punto dal Network Nazionale per la Prevenzione del Disagio Psicosociale nei Luoghi di Lavoro, coordinato dall ISPELS SPISAL ULSS0 Verona Tale metodo si articola nelle seguenti fasi: FASE. Inquadramento degli indicatori oggettivi, ossia verificabili, che è possibile associare a condizioni di stress da lavoro, attraverso la compilazione della check list di indicatori verificabili, appositamente predisposta. FASE. Individuazione del livello di rischio stress lavoro-correlato che viene valutato in modo graduale (BASSO, MEDIO, ALTO). In questa fase devono essere già ipotizzate e pianificate azioni di miglioramento. FASE. Misura della percezione dello stress dei lavoratori, attraverso l utilizzo di strumenti specifici (es. questionari) che verranno analizzati in modo aggregato, nel senso che non saranno considerate le singole condizioni di stress occupazionale, bensì quelle dell organizzazione. GLI INDICATORI VERIFICABILI. L intervento deve permettere di acquisire e valutare gli indicatori verificabili che la letteratura associa allo stress da lavoro. La check list permette di rilevare numerosi parametri, tipici delle condizioni di stress, riferibili ai DATI AZIENDALI ed al CONTESTO e CONTENUTO del lavoro. La compilazione delle tre aree della check list permette di acquisire una stima delle condizioni di rischio che sarà di livello BASSO MEDIO ALTO. Gli indicatori che sono stati inseriti tendono a quantificare parametri, il più possibile verificabili, secondo il seguente schema: AREA A - INDICATORI AZIENDALI (0 indicatori) AREA B - CONTESTO DEL LAVORO (6 aree di indicatori) AREA C - CONTENUTO DEL LAVORO (4 aree di indicatori) Ad ogni indicatore è associato un punteggio che concorre al punteggio complessivo dell area. I punteggi delle aree vengono sommati (secondo le indicazioni che saranno impartite più avanti). INDICATORI AZIENDALI (SO RIFERITI ALL ANDA DEGLI ULTIMI TRE ANNI Infortuni Assenza per malattia Assenze dal lavoro Ferie non godute Rotazione del personale Turnover Procedimenti/ Sanzioni disciplinari Richieste visite straordinarie Segnalazioni stress lavoro correlato Istanze giudiziarie INDICATORI DI CONTESTO DI LAVORO Funzione e cultura organizzativa Ruolo nell ambito dell organizzazione

7 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 7di 49 Edizione Revisione Evoluzione della carriera Autonomia decisionale -controllo del lavoro Rapporti interpersonali sul lavoro Interfaccia casa lavoro conciliazione vita/lavoro Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro Pianificazione dei compiti Carico di lavoro - ritmo di lavoro Orario di lavoro IDENTIFICAZIONE DEI LIVELLI DI RISCHIO La somma dei punteggi attribuiti alle aree consente di identificare il proprio posizionamento nella TABELLA DEI LIVELLI DI RISCHIO, esprimendo il punteggio ottenuto in valore percentuale, rispetto al punteggio massimo RISCHIO BASSO <= 5% (<=7) L analisi degli indicatori non evidenzia particolari organizzative che possono determinare la presenza correlato al lavoro. Ripetere la valutazione/aggiornamento del DVR disposto dall art. 9 del D.Lgs 8/008 e s.m.i. un periodo di tempo non superiore a anni. Non è necessario procedere ulteriormente. Si dovranno attuare le misure di miglioramento, monitorare il rischio, secondo le indicazioni normative, la presenza di eventi sentinella e, comunque si dovrà ripetere la valutazione ogni due anni. RISCHIO MEDIO <5% O <= 50% (8<=<=4) L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Per ogni condizione di rischio identificata, si devono adottare le azioni di miglioramento mirate. Se queste non determinano un miglioramento entro un anno, sarà necessario procedere al secondo livello di approfondimento (coinvolgimento diretto dei lavoratori) Ripetere la valutazione/aggiornamento del DVR secondo quanto disposto dall art. 9 D. Lgs 8/008 e s.m.i. o, comunque, entro un periodo di tempo non superiore a anni. Per ogni condizione identificata con punteggio MEDIO, si devono adottare tutte le azioni di miglioramento che saranno riferite in modo specifico agli indicatori aziendali, di contesto e/o di contenuto con i valori di rischio stress più elevato. Ogni eventuale punteggio MEDIO riferito ad una singola area, è un indicazione che si può tradurre in proposte ed azioni di miglioramento specifiche In una azienda con un livello complessivo di rischio medio, l analisi degli indicatori evidenzia come criticità il ruolo nell ambito dell organizzazione (rischio alto) e i rapporti interpersonali (rischio medio). Il gruppo aziendale, per pianificare le azioni di miglioramento, utilizzerà gli indicatori della checklist che ne rappresentano l area di analisi; quindi, per intervenire sul RUOLO NELL AMBITO DELL ORGANIZZAZIONE, lavorerà sulla conoscenza della linea gerarchica aziendale, la definizione dei ruoli e la gestione delle sovrapposizioni di ruoli differenti sulle stesse persone (capo turno/preposto/ responsabile qualità). Gli interventi necessari per apportare miglioramenti in indicatori come il RUOLO NELL AMBITODELL ORGANIZZAZIONE necessitano di un processo culturale che assorbirà tempi non molto brevi. In questa logica è opportuno che nel monitoraggio del rischio effettuato a distanza di un anno con la check list si tenga presente che la conferma del risultato di rischio medio, (nonostante gli interventi di miglioramento), implicherà il necessario approfondimento con la valutazione della percezione dello stress da parte dei lavoratori. Per ogni condizione identificata con punteggio ALTO, riferito ad una singola area, si devono adottare tutte le azioni di miglioramento riferite in modo specifico agli indicatori aziendali, di contesto e/o di contenuto con i valori di rischio stress più elevato. In questo caso, la valutazione del rischio stress lavoro-correlato per l intera azienda o per una partizione organizzativa o per mansione deve necessariamente proseguire con il secondo livello di approfondimento, ossia con la valutazione della percezione di stress dei lavoratori. RISCHIO ALTO <50% (>4) L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative con sicura presenza di stress correlato al lavoro. Si deve effettuare il secondo livello di approfondimento con la valutazione della percezione dello stress dei lavoratori. Come per il rischio medio, è necessario provvedere alla verifica dell efficacia delle azioni di miglioramento entro un anno. Ripetere la valutazione/aggiornamento del DVR secondo quanto disposto dall art.9 del D. Lgs 8/008 e s.m.i. o, comunque, entro un periodo di tempo non superiore a anni. Per ogni condizione identificata con punteggio ALTO, riferito ad una singola area, si devono adottare tutte le azioni di miglioramento riferite in modo specifico agli indicatori aziendali, di contesto e/o di contenuto con i valori di rischio stress più elevato. In questo caso, la valutazione del rischio stress lavoro-correlato per l intera azienda o per una partizione organizzativa o per mansione deve necessariamente proseguire con il secondo livello di approfondimento, ossia con la valutazione della percezione di stress dei lavoratori.

8 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 8di 49 Edizione Revisione CONSULTAZIONE DEL RLS Il rappresentante dei lavoratori ha partecipato alla stesura del documento. L obbligo di consultazione è stato esperito in una riunione durante la quale L RSPP ha illustrato il lavoro svolto con il DDL. Nel piano di lavoro riportato in calce al presente capitolo sono riportate le annotazioni del RLS emerse durante la riunione. (in blu) RISULTATI DELLA VALUTAZIONE INDICAZIONI PER IL PIA DI LAVORO Si riporta il livello di rischio secondo la metodologia applicata RISCHIO BASSO RISCHIO MEDIO RISCHIO ALTO L analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Ripetere la valutazione in caso di cambiamenti organizzativi aziendali o comunque ogni anni. L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Per ogni condizione di rischio identificata si devono adottare le azioni di miglioramento mirate. Monitoraggio annuale degli indicatori. Se queste non determinano un miglioramento entro un anno, sarà necessario procedere al secondo livello di valutazione. L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative con sicura presenza di stress correlato al lavoro. Si deve effettuare una valutazione della percezione dello stress dei lavoratori. E' necessario oltre al monitoraggio delle condizioni di stress la verifica di efficacia delle azioni di miglioramento. PIA DI LAVORO E DI MONITORAGGIO Il Comune ha revisionato la valutazione dello stress da lavoro correlato tramite la check list (indicatori aziendali, contesto, contenuto), come ditta con più di 0 dipendenti il seguente piano di lavoro: Il piano di lavoro a seguito della valutazione preliminare prevede le seguenti azioni: ) Compilazione della check list completa ) Azioni di monitoraggio ) Annotazioni RLS Il punteggio risulta BASSO. Ripetere la valutazione in caso di cambiamenti organizzativi aziendali o comunque ogni anni (06). Si allega check-list relativa al metodo applicato

9 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 9di 49 Edizione Revisione GOR (Assistente domiciliare ASA; educatore servizi sociali, educatore CDD, educatore asilo nido, Farmacista) AREA INDICATORI AZIENDALI (GOR ) ASA, Educatori Servizi Sociali, Educatori CDD, Educatori nido, Farmacia SE = 0 DIM INUITO INALTERATO AUM ENTATO DA RE M IGLIORA INDICI INFORTUNISTICI Assenze per malattia (non maternità, allattameto, congedo matrioniale) ASSENZE DAL LAVORO 4 % FERIE N GODUTE % TRASFERIMENTI INTERNI RICHIESTI DAL 5 PERSONALE 6 % ROTAZIONE DE PERSONALE (usciti-entrati) 7 PROCEDIMENTI/SANZIONI DISCIPLINARI N. di visite su richiesta del lavoratore al medico 8 comepetente (D.Lgs. 8/008, art.4 c lett c) 9 0 SEGNALAZIONI FORMALIZZATE DEL MEDICO COMPETENTE DI CONDIZIONI STRESS AL LAVORO ISTANZE GIUDIZIARIE PER LICENZIA/ DEMANSIONA ASSENTI PRESENTI PUNTEGGIO INDICATORI AZIENDALI E TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO ISTANZE GIUDIZIARIE PER MOLESTIE MORALI/SESSUALI O DIAGSI DI MOLESTIA MORALE PROTRATTA DA PARTE DI CENTRO SPECIALIZZATO

10 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 0di 49 Edizione Revisione AREA CONTESTO DEL LAVORO (gor ) FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA N INDICATORE SI Diffusione organigramma aziendale Presenza di procedure aziendali Diffusione delle procedure aziendali ai lavoratori 4 Diffusione degli obiettivi aziendali ai lavoratori 5 Sistema di gestione della sicurezza aziendale. Certificazioni SA8000 e BS OHSAS 800:007 6 Presenza di un sistema di comunicazione aziendale (bacheca, internet, busta paga, volantini.) 7 Effettuazione riunioni/incontri tra dirigenti e lavoratori 8 9 Presenza di un piano formativo per la crescita professionale dei lavoratori Presenza di momenti di comunicazione dell azienda a tutto il personale 0 Presenza di codice etico e di comportamento Presenza di sistemi per il recepimento e la gestione dei casi di disagio lavorativo PUNTEGGIO AREA FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA RUOLO NELL AMBITO DELL ORGANIZZAZIONE N INDICATORE SI I lavoratori conoscono la linea gerarchica aziendale I ruoli sono chiaramente definiti Vi è una sovrapposizione di ruoli differenti sulle stesse persone (capo turno/preposto/responsabile qualità) 4 Accade di frequente che i dirigenti/preposti forniscano informazioni contrastanti circa il lavoro da svolgere PUNTEGGIO AREA RUOLO NELL'AMBITO DELL'ORGANIZZAZIONE 0

11 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. di 49 Edizione Revisione EVOLUZIONE DELLA CARRIERA N INDICATORE SI Sono definiti i criteri per l avanzamento di carriera Esistono sistemi premianti in relazione alla corretta gestione del personale da parte dei dirigenti/capi Esistono sistemi premianti in relazione al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza PUNTEGGIO AREA EVOLUZIONE DELLA CARRIERA AUTOMIA DECISIONALE CONTROLLO DEL LAVORO N 4 INDICATORE Il lavoro dipende da compiti precedentemente svolti da altri I lavoratori hanno sufficiente autonomia per l'esecuzione dei compiti I lavoratori hanno a disposizione le informazioni sulle decisioni aziendali relative al gruppo di lavoro Sono predisposti strumenti di partecipazione decisionale dei lavoratori alle scelte aziendali SI 5 Sono presenti rigidi protocolli di supervisione sul lavoro svolto PUNTEGGIO AREA AUTOMIA DECISIONALE - CONTROLLO DEL LAVORO RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO N INDICATORE SI Possibilità di comunicare con i dirigenti di grado superiore da parte dei lavoratori Vengono gestiti eventuali comportamenti prevaricatori o illeciti da parte dei superiori e dei colleghi Vi è la segnalazione frequente di conflitti / litigi PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO 0

12 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. di 49 Edizione Revisione INTERFACCIA CASA - LAVORO N INDICATORE SI Possibilità di effettuare la pausa pasto in luogo adeguato - mensa aziendale Possibilità di orario flessibile 4 Possibilità di raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici/navetta dell'impresa Possibilità di svolgere lavoro part-time verticale/orizzontale PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO BILE RISULTATI DEGLI INDICATORI DELL'AREA CONTESTO DEL LAVORO INDICATORE Funzione e cultura organizzativa Ruolo nell ambito dell organizzazione Evoluzione della carriera Autonomia decisionale controllo del lavoro Rapporti interpersonali sul lavoro 0 0 Interfaccia casa lavoro conciliazione vita/lavoro 0 prestare particolare attenzione agli indicatori nella fascia rossa PUNTEGGIO CONTESTO DEL LAVORO

13 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. di 49 Edizione Revisione CONTENUTO DEL LAVORO (gor ) AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO N INDICATORE SI se non previsti segnare SI Esposizione a rumore sup. al secondo livello d azione Inadeguato comfort acustico (ambiente non industriale) Rischio cancerogeno/chimico non irrilevante 4 Microclima adeguato 5 Adeguato illuminaento con particolare riguardo alle attività ad elevato impgno visivo (VDT, lavori fini, ecc.) 6 Rischio movimentazione manuale dei carichi 7 Disponibilità adeguati e confortevoli DPI 8 Lavoro a rischio di aggressione fisica/lavoro solitario 9 Segnaletica di sicurezza chiara, immediata e pertintente ai rischi 0 Esposizione a vibrazione superiore al limite d azione Adeguata manutenzione macchine ed attrezzature Esposizione a radiazioni ionizzanti Esposizione a rischio biologico PUNTEGGIO AREA AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO

14 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 4di 49 Edizione Revisione PIANIFICAZIONE DEI COMPITI N INDICATORE SI Il lavoro subisce frequenti interruzioni Adeguatezza delle risorse strumentali necessarie allo svolgimento dei compiti E presente un lavoro caratterizzato da alta monotonia 4 Lo svolgimento della mansione richiede di eseguire più compiti contemporaneamente 5 Chiara definizione dei compiti 6 Adeguatezza delle risorse umane necessarie allo svolgimento dei compiti PUNTEGGIO AREA PIANFICAZIONE DEI COMPITI CARICO DI LAVORO RITMO DI LAVORO N INDICATORE SI Se non previsto segnare I lavoratori hanno autonomia nella esecuzione dei compiti Ci sono variazioni imprevedibili della quantità di lavoro Vi è assenza di compiti per lunghi periodi nel turno lavorativo 4 E presente un lavoro caratterizzato da alta ripetitività 5 Il ritmo lavorativo per l esecuzione del compito, è prefissato 6 Il lavoratore non può agire sul ritmo della macchina 7 I lavoratori devono prendere decisioni rapide 8 Lavoro con utilizzo di macchine ed attrezzature ad alto rischio 9 Lavoro con elevata responsabilità per terzi, impianti e produzione PUNTEGGIO AREA CARICO DI LAVORO - RITMO DI LAVORO

15 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 5di 49 Edizione Revisione ORARIO DI LAVORO N INDICATORE SI E presente regolarmente un orario lavorativo superiore alle 8 ore Viene abitualmente svolto lavoro straordinario E presente orario di lavoro rigido (non flessibile)? 4 La programmazione dell orario varia frequentemente 5 Le pause di lavoro sono chiaramente definite 6 E presente il lavoro a turni 7 E' abituale il lavoro a turni notturni 8 E presente il turno notturno fisso o a rotazione PUNTEGGIO AREA ORARIO DI LAVORO 0 RISULTATI - AREA CONTENUTO DEL LAVORO INDICATORE Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro Pianificazione dei compiti Carico di lavoro ritmo di lavoro Orario di lavoro 0 PUNTEGGIO CONTENUTO DEL LAVORO 6

16 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 6di 49 Edizione Revisione La valutazione dello stress lavoro-correlato IDENTIFICAZIONE DELLA CONDIZIONE DI RISCHIO (GOR) INDICATORI AZIENDALI 0 CONTESTO DEL LAVORO CONTENUTO DEL LAVORO 6 TOTALE 9 RISCHIO BASSO L analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Ripetere la valutazione in caso di cambiamenti organizzativi aziendali o comunque ogni anni. RISCHIO MEDIO L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Per ogni condizione di rischio identificata si devono adottare le azioni di miglioramento mirate. Moni RISCHIO ALTO L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative con sicura presenza di stress correlato al lavoro. Si deve effettuare una valutazione della percezione dello stress dei lavoratori. E' necessario oltre al monitoraggio delle condizioni di stres

17 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 7di 49 Edizione Revisione GOR (Impiegato con uso VDT, autista) AREA INDICATORI AZIENDALI (GOR ) Impiegati con uso vdt, autista SE = 0 DIM INUITO INALTERATO AUM ENTATO DA RE M IGLIORA INDICI INFORTUNISTICI Assenze per malattia (non maternità, allattameto, congedo matrioniale) ASSENZE DAL LAVORO 4 % FERIE N GODUTE % TRASFERIMENTI INTERNI RICHIESTI DAL 5 PERSONALE 6 % ROTAZIONE DE PERSONALE (usciti-entrati) 7 PROCEDIMENTI/SANZIONI DISCIPLINARI N. di visite su richiesta del lavoratore al medico 8 comepetente (D.Lgs. 8/008, art.4 c lett c) 9 0 SEGNALAZIONI FORMALIZZATE DEL MEDICO COMPETENTE DI CONDIZIONI STRESS AL LAVORO ISTANZE GIUDIZIARIE PER LICENZIA/ DEMANSIONA ASSENTI 0 PRESENTI PUNTEGGIO INDICATORI AZIENDALI E TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO ISTANZE GIUDIZIARIE PER MOLESTIE MORALI/SESSUALI O DIAGSI DI MOLESTIA MORALE PROTRATTA DA PARTE DI CENTRO SPECIALIZZATO

18 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 8di 49 Edizione Revisione AREA CONTESTO DEL LAVORO (gor ) FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA N INDICATORE SI Diffusione organigramma aziendale Presenza di procedure aziendali Diffusione delle procedure aziendali ai lavoratori 4 Diffusione degli obiettivi aziendali ai lavoratori 5 Sistema di gestione della sicurezza aziendale. Certificazioni SA8000 e BS OHSAS 800:007 6 Presenza di un sistema di comunicazione aziendale (bacheca, internet, busta paga, volantini.) 7 Effettuazione riunioni/incontri tra dirigenti e lavoratori 8 9 Presenza di un piano formativo per la crescita professionale dei lavoratori Presenza di momenti di comunicazione dell azienda a tutto il personale 0 Presenza di codice etico e di comportamento Presenza di sistemi per il recepimento e la gestione dei casi di disagio lavorativo PUNTEGGIO AREA FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA 4 RUOLO NELL AMBITO DELL ORGANIZZAZIONE N INDICATORE SI I lavoratori conoscono la linea gerarchica aziendale I ruoli sono chiaramente definiti Vi è una sovrapposizione di ruoli differenti sulle stesse persone (capo turno/preposto/responsabile qualità) 4 Accade di frequente che i dirigenti/preposti forniscano informazioni contrastanti circa il lavoro da svolgere PUNTEGGIO AREA RUOLO NELL'AMBITO DELL'ORGANIZZAZIONE 0

19 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 9di 49 Edizione Revisione EVOLUZIONE DELLA CARRIERA N INDICATORE SI Sono definiti i criteri per l avanzamento di carriera Esistono sistemi premianti in relazione alla corretta gestione del personale da parte dei dirigenti/capi Esistono sistemi premianti in relazione al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza PUNTEGGIO AREA EVOLUZIONE DELLA CARRIERA AUTOMIA DECISIONALE CONTROLLO DEL LAVORO N 4 INDICATORE Il lavoro dipende da compiti precedentemente svolti da altri I lavoratori hanno sufficiente autonomia per l'esecuzione dei compiti I lavoratori hanno a disposizione le informazioni sulle decisioni aziendali relative al gruppo di lavoro Sono predisposti strumenti di partecipazione decisionale dei lavoratori alle scelte aziendali SI 5 Sono presenti rigidi protocolli di supervisione sul lavoro svolto PUNTEGGIO AREA AUTOMIA DECISIONALE - CONTROLLO DEL LAVORO RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO N INDICATORE SI Possibilità di comunicare con i dirigenti di grado superiore da parte dei lavoratori Vengono gestiti eventuali comportamenti prevaricatori o illeciti da parte dei superiori e dei colleghi Vi è la segnalazione frequente di conflitti / litigi PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO 0

20 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 0di 49 Edizione Revisione INTERFACCIA CASA - LAVORO N INDICATORE SI Possibilità di effettuare la pausa pasto in luogo adeguato - mensa aziendale Possibilità di orario flessibile 4 Possibilità di raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici/navetta dell'impresa Possibilità di svolgere lavoro part-time verticale/orizzontale PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO BILE RISULTATI DEGLI INDICATORI DELL'AREA CONTESTO DEL LAVORO INDICATORE Funzione e cultura organizzativa Ruolo nell ambito dell organizzazione Evoluzione della carriera Autonomia decisionale controllo del lavoro Rapporti interpersonali sul lavoro Interfaccia casa lavoro conciliazione vita/lavoro 0 prestare particolare attenzione agli indicatori nella fascia rossa PUNTEGGIO CONTESTO DEL LAVORO 7

21 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. di 49 Edizione Revisione CONTENUTO DEL LAVORO (gor ) AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO N INDICATORE SI se non previsti segnare SI Esposizione a rumore sup. al secondo livello d azione Inadeguato comfort acustico (ambiente non industriale) Rischio cancerogeno/chimico non irrilevante 4 Microclima adeguato 5 Adeguato illuminaento con particolare riguardo alle attività ad elevato impgno visivo (VDT, lavori fini, ecc.) 6 Rischio movimentazione manuale dei carichi 7 Disponibilità adeguati e confortevoli DPI 8 Lavoro a rischio di aggressione fisica/lavoro solitario 9 Segnaletica di sicurezza chiara, immediata e pertintente ai rischi 0 Esposizione a vibrazione superiore al limite d azione Adeguata manutenzione macchine ed attrezzature Esposizione a radiazioni ionizzanti Esposizione a rischio biologico PUNTEGGIO AREA AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO

22 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. di 49 Edizione Revisione PIANIFICAZIONE DEI COMPITI N INDICATORE SI Il lavoro subisce frequenti interruzioni Adeguatezza delle risorse strumentali necessarie allo svolgimento dei compiti E presente un lavoro caratterizzato da alta monotonia 4 Lo svolgimento della mansione richiede di eseguire più compiti contemporaneamente 5 Chiara definizione dei compiti 6 Adeguatezza delle risorse umane necessarie allo svolgimento dei compiti PUNTEGGIO AREA PIANFICAZIONE DEI COMPITI CARICO DI LAVORO RITMO DI LAVORO N INDICATORE SI Se non previsto segnare I lavoratori hanno autonomia nella esecuzione dei compiti Ci sono variazioni imprevedibili della quantità di lavoro Vi è assenza di compiti per lunghi periodi nel turno lavorativo 4 E presente un lavoro caratterizzato da alta ripetitività 5 Il ritmo lavorativo per l esecuzione del compito, è prefissato 6 Il lavoratore non può agire sul ritmo della macchina 7 I lavoratori devono prendere decisioni rapide 8 Lavoro con utilizzo di macchine ed attrezzature ad alto rischio 9 Lavoro con elevata responsabilità per terzi, impianti e produzione PUNTEGGIO AREA CARICO DI LAVORO - RITMO DI LAVORO

23 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. di 49 Edizione Revisione ORARIO DI LAVORO N INDICATORE SI E presente regolarmente un orario lavorativo superiore alle 8 ore Viene abitualmente svolto lavoro straordinario E presente orario di lavoro rigido (non flessibile)? 4 La programmazione dell orario varia frequentemente 5 Le pause di lavoro sono chiaramente definite 6 E presente il lavoro a turni 7 E' abituale il lavoro a turni notturni 8 E presente il turno notturno fisso o a rotazione PUNTEGGIO AREA ORARIO DI LAVORO RISULTATI - AREA CONTENUTO DEL LAVORO INDICATORE Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro Pianificazione dei compiti Carico di lavoro ritmo di lavoro Orario di lavoro PUNTEGGIO CONTENUTO DEL LAVORO 6

24 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 4di 49 Edizione Revisione La valutazione dello stress lavoro-correlato IDENTIFICAZIONE DELLA CONDIZIONE DI RISCHIO (GOR) INDICATORI AZIENDALI 0 CONTESTO DEL LAVORO 7 CONTENUTO DEL LAVORO 6 TOTALE RISCHIO BASSO L analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Ripetere la valutazione in caso di cambiamenti organizzativi aziendali o comunque ogni anni. RISCHIO MEDIO L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Per ogni condizione di rischio identificata si devono adottare le azioni di miglioramento mirate. Moni RISCHIO ALTO L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative con sicura presenza di stress correlato al lavoro. Si deve effettuare una valutazione della percezione dello stress dei lavoratori. E' necessario oltre al monitoraggio delle condizioni di stres

25 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 5di 49 Edizione Revisione GOR (Vigile urbano) AREA INDICATORI AZIENDALI (GOR ) Vigili urbani SE = 0 DIM INUITO INALTERATO AUM ENTATO DA RE M IGLIORA INDICI INFORTUNISTICI Assenze per malattia (non maternità, allattameto, congedo matrioniale) ASSENZE DAL LAVORO 4 % FERIE N GODUTE % TRASFERIMENTI INTERNI RICHIESTI DAL 5 PERSONALE 6 % ROTAZIONE DE PERSONALE (usciti-entrati) 7 PROCEDIMENTI/SANZIONI DISCIPLINARI N. di visite su richiesta del lavoratore al medico 8 comepetente (D.Lgs. 8/008, art.4 c lett c) 9 0 SEGNALAZIONI FORMALIZZATE DEL MEDICO COMPETENTE DI CONDIZIONI STRESS AL LAVORO ISTANZE GIUDIZIARIE PER LICENZIA/ DEMANSIONA ASSENTI PRESENTI PUNTEGGIO INDICATORI AZIENDALI E TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO ISTANZE GIUDIZIARIE PER MOLESTIE MORALI/SESSUALI O DIAGSI DI MOLESTIA MORALE PROTRATTA DA PARTE DI CENTRO SPECIALIZZATO

26 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 6di 49 Edizione Revisione AREA CONTESTO DEL LAVORO (gor ) FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA N INDICATORE SI Diffusione organigramma aziendale Presenza di procedure aziendali Diffusione delle procedure aziendali ai lavoratori 4 Diffusione degli obiettivi aziendali ai lavoratori 5 Sistema di gestione della sicurezza aziendale. Certificazioni SA8000 e BS OHSAS 800:007 6 Presenza di un sistema di comunicazione aziendale (bacheca, internet, busta paga, volantini.) 7 Effettuazione riunioni/incontri tra dirigenti e lavoratori 8 9 Presenza di un piano formativo per la crescita professionale dei lavoratori Presenza di momenti di comunicazione dell azienda a tutto il personale 0 Presenza di codice etico e di comportamento Presenza di sistemi per il recepimento e la gestione dei casi di disagio lavorativo PUNTEGGIO AREA FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA 4 RUOLO NELL AMBITO DELL ORGANIZZAZIONE N INDICATORE SI I lavoratori conoscono la linea gerarchica aziendale I ruoli sono chiaramente definiti Vi è una sovrapposizione di ruoli differenti sulle stesse persone (capo turno/preposto/responsabile qualità) 4 Accade di frequente che i dirigenti/preposti forniscano informazioni contrastanti circa il lavoro da svolgere PUNTEGGIO AREA RUOLO NELL'AMBITO DELL'ORGANIZZAZIONE 0

27 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 7di 49 Edizione Revisione EVOLUZIONE DELLA CARRIERA N INDICATORE SI Sono definiti i criteri per l avanzamento di carriera Esistono sistemi premianti in relazione alla corretta gestione del personale da parte dei dirigenti/capi Esistono sistemi premianti in relazione al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza PUNTEGGIO AREA EVOLUZIONE DELLA CARRIERA AUTOMIA DECISIONALE CONTROLLO DEL LAVORO N 4 INDICATORE Il lavoro dipende da compiti precedentemente svolti da altri I lavoratori hanno sufficiente autonomia per l'esecuzione dei compiti I lavoratori hanno a disposizione le informazioni sulle decisioni aziendali relative al gruppo di lavoro Sono predisposti strumenti di partecipazione decisionale dei lavoratori alle scelte aziendali SI 5 Sono presenti rigidi protocolli di supervisione sul lavoro svolto PUNTEGGIO AREA AUTOMIA DECISIONALE - CONTROLLO DEL LAVORO RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO N INDICATORE SI Possibilità di comunicare con i dirigenti di grado superiore da parte dei lavoratori Vengono gestiti eventuali comportamenti prevaricatori o illeciti da parte dei superiori e dei colleghi Vi è la segnalazione frequente di conflitti / litigi PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO 0

28 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 8di 49 Edizione Revisione INTERFACCIA CASA - LAVORO N INDICATORE SI Possibilità di effettuare la pausa pasto in luogo adeguato - mensa aziendale Possibilità di orario flessibile 4 Possibilità di raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici/navetta dell'impresa Possibilità di svolgere lavoro part-time verticale/orizzontale PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO BILE RISULTATI DEGLI INDICATORI DELL'AREA CONTESTO DEL LAVORO INDICATORE Funzione e cultura organizzativa Ruolo nell ambito dell organizzazione Evoluzione della carriera Autonomia decisionale controllo del lavoro Rapporti interpersonali sul lavoro Interfaccia casa lavoro conciliazione vita/lavoro 0 prestare particolare attenzione agli indicatori nella fascia rossa PUNTEGGIO CONTESTO DEL LAVORO 7

29 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 9di 49 Edizione Revisione CONTENUTO DEL LAVORO (gor ) AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO N INDICATORE SI se non previsti segnare SI Esposizione a rumore sup. al secondo livello d azione Inadeguato comfort acustico (ambiente non industriale) Rischio cancerogeno/chimico non irrilevante 4 Microclima adeguato 5 Adeguato illuminaento con particolare riguardo alle attività ad elevato impgno visivo (VDT, lavori fini, ecc.) 6 Rischio movimentazione manuale dei carichi 7 Disponibilità adeguati e confortevoli DPI 8 Lavoro a rischio di aggressione fisica/lavoro solitario 9 Segnaletica di sicurezza chiara, immediata e pertintente ai rischi 0 Esposizione a vibrazione superiore al limite d azione Adeguata manutenzione macchine ed attrezzature Esposizione a radiazioni ionizzanti Esposizione a rischio biologico PUNTEGGIO AREA AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO 4

30 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 0di 49 Edizione Revisione PIANIFICAZIONE DEI COMPITI N INDICATORE SI Il lavoro subisce frequenti interruzioni Adeguatezza delle risorse strumentali necessarie allo svolgimento dei compiti E presente un lavoro caratterizzato da alta monotonia 4 Lo svolgimento della mansione richiede di eseguire più compiti contemporaneamente 5 Chiara definizione dei compiti 6 Adeguatezza delle risorse umane necessarie allo svolgimento dei compiti PUNTEGGIO AREA PIANFICAZIONE DEI COMPITI CARICO DI LAVORO RITMO DI LAVORO N INDICATORE SI Se non previsto segnare I lavoratori hanno autonomia nella esecuzione dei compiti Ci sono variazioni imprevedibili della quantità di lavoro Vi è assenza di compiti per lunghi periodi nel turno lavorativo 4 E presente un lavoro caratterizzato da alta ripetitività 5 Il ritmo lavorativo per l esecuzione del compito, è prefissato 6 Il lavoratore non può agire sul ritmo della macchina 7 I lavoratori devono prendere decisioni rapide 8 9 Lavoro con utilizzo di macchine ed attrezzature ad alto rischio Lavoro con elevata responsabilità per terzi, impianti e produzione PUNTEGGIO AREA CARICO DI LAVORO - RITMO DI LAVORO

31 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. di 49 Edizione Revisione ORARIO DI LAVORO N INDICATORE SI E presente regolarmente un orario lavorativo superiore alle 8 ore Viene abitualmente svolto lavoro straordinario E presente orario di lavoro rigido (non flessibile)? 4 La programmazione dell orario varia frequentemente 5 Le pause di lavoro sono chiaramente definite 6 E presente il lavoro a turni 7 E' abituale il lavoro a turni notturni 8 E presente il turno notturno fisso o a rotazione PUNTEGGIO AREA ORARIO DI LAVORO RISULTATI - AREA CONTENUTO DEL LAVORO INDICATORE Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro 4 Pianificazione dei compiti Carico di lavoro ritmo di lavoro Orario di lavoro PUNTEGGIO CONTENUTO DEL LAVORO

32 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. di 49 Edizione Revisione La valutazione dello stress lavoro-correlato IDENTIFICAZIONE DELLA CONDIZIONE DI RISCHIO (GOR) INDICATORI AZIENDALI 0 CONTESTO DEL LAVORO 7 CONTENUTO DEL LAVORO TOTALE 8 RISCHIO BASSO L analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Ripetere la valutazione in caso di cambiamenti organizzativi aziendali o comunque ogni anni. RISCHIO MEDIO L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Per ogni condizione di rischio identificata si devono adottare le azioni di miglioramento mirate. Moni RISCHIO ALTO L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative con sicura presenza di stress correlato al lavoro. Si deve effettuare una valutazione della percezione dello stress dei lavoratori. E' necessario oltre al monitoraggio delle condizioni di stres

33 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. di 49 Edizione Revisione GOR 4 (Operai addetti alle manutenzioni) AREA INDICATORI AZIENDALI (GOR 4) Operai adetti alla manutenzione SE = 0 DIM INUITO INALTERATO AUM ENTATO DA RE M IGLIORA INDICI INFORTUNISTICI Assenze per malattia (non maternità, allattameto, congedo matrioniale) ASSENZE DAL LAVORO 4 % FERIE N GODUTE % TRASFERIMENTI INTERNI RICHIESTI DAL 5 PERSONALE 6 % ROTAZIONE DE PERSONALE (usciti-entrati) 7 PROCEDIMENTI/SANZIONI DISCIPLINARI N. di visite su richiesta del lavoratore al medico 8 comepetente (D.Lgs. 8/008, art.4 c lett c) 9 0 SEGNALAZIONI FORMALIZZATE DEL MEDICO COMPETENTE DI CONDIZIONI STRESS AL LAVORO ISTANZE GIUDIZIARIE PER LICENZIA/ DEMANSIONA ASSENTI PRESENTI PUNTEGGIO INDICATORI AZIENDALI E TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO ISTANZE GIUDIZIARIE PER MOLESTIE MORALI/SESSUALI O DIAGSI DI MOLESTIA MORALE PROTRATTA DA PARTE DI CENTRO SPECIALIZZATO

34 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 4di 49 Edizione Revisione AREA CONTESTO DEL LAVORO (gor 4) FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA N INDICATORE SI Diffusione organigramma aziendale Presenza di procedure aziendali Diffusione delle procedure aziendali ai lavoratori 4 Diffusione degli obiettivi aziendali ai lavoratori 5 Sistema di gestione della sicurezza aziendale. Certificazioni SA8000 e BS OHSAS 800:007 6 Presenza di un sistema di comunicazione aziendale (bacheca, internet, busta paga, volantini.) 7 Effettuazione riunioni/incontri tra dirigenti e lavoratori 8 9 Presenza di un piano formativo per la crescita professionale dei lavoratori Presenza di momenti di comunicazione dell azienda a tutto il personale 0 Presenza di codice etico e di comportamento Presenza di sistemi per il recepimento e la gestione dei casi di disagio lavorativo PUNTEGGIO AREA FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA 5 RUOLO NELL AMBITO DELL ORGANIZZAZIONE N INDICATORE SI I lavoratori conoscono la linea gerarchica aziendale I ruoli sono chiaramente definiti Vi è una sovrapposizione di ruoli differenti sulle stesse persone (capo turno/preposto/responsabile qualità) 4 Accade di frequente che i dirigenti/preposti forniscano informazioni contrastanti circa il lavoro da svolgere PUNTEGGIO AREA RUOLO NELL'AMBITO DELL'ORGANIZZAZIONE 0

35 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 5di 49 Edizione Revisione EVOLUZIONE DELLA CARRIERA N INDICATORE SI Sono definiti i criteri per l avanzamento di carriera Esistono sistemi premianti in relazione alla corretta gestione del personale da parte dei dirigenti/capi Esistono sistemi premianti in relazione al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza PUNTEGGIO AREA EVOLUZIONE DELLA CARRIERA AUTOMIA DECISIONALE CONTROLLO DEL LAVORO N 4 INDICATORE Il lavoro dipende da compiti precedentemente svolti da altri I lavoratori hanno sufficiente autonomia per l'esecuzione dei compiti I lavoratori hanno a disposizione le informazioni sulle decisioni aziendali relative al gruppo di lavoro Sono predisposti strumenti di partecipazione decisionale dei lavoratori alle scelte aziendali SI 5 Sono presenti rigidi protocolli di supervisione sul lavoro svolto PUNTEGGIO AREA AUTOMIA DECISIONALE - CONTROLLO DEL LAVORO RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO N INDICATORE SI Possibilità di comunicare con i dirigenti di grado superiore da parte dei lavoratori Vengono gestiti eventuali comportamenti prevaricatori o illeciti da parte dei superiori e dei colleghi Vi è la segnalazione frequente di conflitti / litigi PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO 0

36 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 6di 49 Edizione Revisione INTERFACCIA CASA - LAVORO N INDICATORE SI Possibilità di effettuare la pausa pasto in luogo adeguato - mensa aziendale Possibilità di orario flessibile 4 Possibilità di raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici/navetta dell'impresa Possibilità di svolgere lavoro part-time verticale/orizzontale PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO BILE RISULTATI DEGLI INDICATORI DELL'AREA CONTESTO DEL LAVORO INDICATORE Funzione e cultura organizzativa Ruolo nell ambito dell organizzazione Evoluzione della carriera Autonomia decisionale controllo del lavoro Rapporti interpersonali sul lavoro Interfaccia casa lavoro conciliazione vita/lavoro 0 prestare particolare attenzione agli indicatori nella fascia rossa PUNTEGGIO CONTESTO DEL LAVORO 7

37 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 7di 49 Edizione Revisione CONTENUTO DEL LAVORO (gor 4) AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO N INDICATORE SI se non previsti segnare SI Esposizione a rumore sup. al secondo livello d azione Inadeguato comfort acustico (ambiente non industriale) Rischio cancerogeno/chimico non irrilevante 4 Microclima adeguato 5 Adeguato illuminaento con particolare riguardo alle attività ad elevato impgno visivo (VDT, lavori fini, ecc.) 6 Rischio movimentazione manuale dei carichi 7 Disponibilità adeguati e confortevoli DPI 8 Lavoro a rischio di aggressione fisica/lavoro solitario 9 Segnaletica di sicurezza chiara, immediata e pertintente ai rischi 0 Esposizione a vibrazione superiore al limite d azione Adeguata manutenzione macchine ed attrezzature Esposizione a radiazioni ionizzanti Esposizione a rischio biologico PUNTEGGIO AREA AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO

38 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 8di 49 Edizione Revisione PIANIFICAZIONE DEI COMPITI N INDICATORE SI Il lavoro subisce frequenti interruzioni Adeguatezza delle risorse strumentali necessarie allo svolgimento dei compiti E presente un lavoro caratterizzato da alta monotonia 4 Lo svolgimento della mansione richiede di eseguire più compiti contemporaneamente 5 Chiara definizione dei compiti 6 Adeguatezza delle risorse umane necessarie allo svolgimento dei compiti PUNTEGGIO AREA PIANFICAZIONE DEI COMPITI 0 CARICO DI LAVORO RITMO DI LAVORO N INDICATORE SI Se non previsto segnare I lavoratori hanno autonomia nella esecuzione dei compiti Ci sono variazioni imprevedibili della quantità di lavoro Vi è assenza di compiti per lunghi periodi nel turno lavorativo 4 E presente un lavoro caratterizzato da alta ripetitività 5 Il ritmo lavorativo per l esecuzione del compito, è prefissato 6 Il lavoratore non può agire sul ritmo della macchina 7 I lavoratori devono prendere decisioni rapide 8 9 Lavoro con utilizzo di macchine ed attrezzature ad alto rischio Lavoro con elevata responsabilità per terzi, impianti e produzione PUNTEGGIO AREA CARICO DI LAVORO - RITMO DI LAVORO 0

39 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 9di 49 Edizione Revisione ORARIO DI LAVORO N INDICATORE SI E presente regolarmente un orario lavorativo superiore alle 8 ore Viene abitualmente svolto lavoro straordinario E presente orario di lavoro rigido (non flessibile)? 4 La programmazione dell orario varia frequentemente 5 Le pause di lavoro sono chiaramente definite 6 E presente il lavoro a turni 7 E' abituale il lavoro a turni notturni 8 E presente il turno notturno fisso o a rotazione PUNTEGGIO AREA ORARIO DI LAVORO RISULTATI - AREA CONTENUTO DEL LAVORO INDICATORE Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro Pianificazione dei compiti 0 Carico di lavoro ritmo di lavoro 0 Orario di lavoro PUNTEGGIO CONTENUTO DEL LAVORO 5

40 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 40di 49 Edizione Revisione La valutazione dello stress lavoro-correlato IDENTIFICAZIONE DELLA CONDIZIONE DI RISCHIO (GOR4) INDICATORI AZIENDALI 0 CONTESTO DEL LAVORO 7 CONTENUTO DEL LAVORO 5 TOTALE RISCHIO BASSO L analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Ripetere la valutazione in caso di cambiamenti organizzativi aziendali o comunque ogni anni. RISCHIO MEDIO L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Per ogni condizione di rischio identificata si devono adottare le azioni di miglioramento mirate. Moni RISCHIO ALTO L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative con sicura presenza di stress correlato al lavoro. Si deve effettuare una valutazione della percezione dello stress dei lavoratori. E' necessario oltre al monitoraggio delle condizioni di stres

41 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 4di 49 Edizione Revisione GOR 5 (Assistenti sociali) AREA INDICATORI AZIENDALI (GOR 5) Assitenti sociali SE = 0 DIM INUITO INALTERATO AUM ENTATO DA RE M IGLIORA INDICI INFORTUNISTICI Assenze per malattia (non maternità, allattameto, congedo matrioniale) ASSENZE DAL LAVORO 4 % FERIE N GODUTE % TRASFERIMENTI INTERNI RICHIESTI DAL 5 PERSONALE 6 % ROTAZIONE DE PERSONALE (usciti-entrati) 7 PROCEDIMENTI/SANZIONI DISCIPLINARI N. di visite su richiesta del lavoratore al medico 8 comepetente (D.Lgs. 8/008, art.4 c lett c) 9 0 SEGNALAZIONI FORMALIZZATE DEL MEDICO COMPETENTE DI CONDIZIONI STRESS AL LAVORO ISTANZE GIUDIZIARIE PER LICENZIA/ DEMANSIONA ASSENTI PRESENTI PUNTEGGIO INDICATORI AZIENDALI E TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO ISTANZE GIUDIZIARIE PER MOLESTIE MORALI/SESSUALI O DIAGSI DI MOLESTIA MORALE PROTRATTA DA PARTE DI CENTRO SPECIALIZZATO

42 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 4di 49 Edizione Revisione AREA CONTESTO DEL LAVORO (gor 5) FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA N INDICATORE SI Diffusione organigramma aziendale Presenza di procedure aziendali Diffusione delle procedure aziendali ai lavoratori 4 Diffusione degli obiettivi aziendali ai lavoratori 5 Sistema di gestione della sicurezza aziendale. Certificazioni SA8000 e BS OHSAS 800:007 6 Presenza di un sistema di comunicazione aziendale (bacheca, internet, busta paga, volantini.) 7 Effettuazione riunioni/incontri tra dirigenti e lavoratori 8 9 Presenza di un piano formativo per la crescita professionale dei lavoratori Presenza di momenti di comunicazione dell azienda a tutto il personale 0 Presenza di codice etico e di comportamento Presenza di sistemi per il recepimento e la gestione dei casi di disagio lavorativo PUNTEGGIO AREA FUNZIONE E CULTURA ORGANIZZATIVA 4 RUOLO NELL AMBITO DELL ORGANIZZAZIONE N INDICATORE SI I lavoratori conoscono la linea gerarchica aziendale I ruoli sono chiaramente definiti Vi è una sovrapposizione di ruoli differenti sulle stesse persone (capo turno/preposto/responsabile qualità) 4 Accade di frequente che i dirigenti/preposti forniscano informazioni contrastanti circa il lavoro da svolgere PUNTEGGIO AREA RUOLO NELL'AMBITO DELL'ORGANIZZAZIONE 0

43 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 4di 49 Edizione Revisione EVOLUZIONE DELLA CARRIERA N INDICATORE SI Sono definiti i criteri per l avanzamento di carriera Esistono sistemi premianti in relazione alla corretta gestione del personale da parte dei dirigenti/capi Esistono sistemi premianti in relazione al raggiungimento degli obiettivi di sicurezza PUNTEGGIO AREA EVOLUZIONE DELLA CARRIERA AUTOMIA DECISIONALE CONTROLLO DEL LAVORO N 4 INDICATORE Il lavoro dipende da compiti precedentemente svolti da altri I lavoratori hanno sufficiente autonomia per l'esecuzione dei compiti I lavoratori hanno a disposizione le informazioni sulle decisioni aziendali relative al gruppo di lavoro Sono predisposti strumenti di partecipazione decisionale dei lavoratori alle scelte aziendali SI 5 Sono presenti rigidi protocolli di supervisione sul lavoro svolto PUNTEGGIO AREA AUTOMIA DECISIONALE - CONTROLLO DEL LAVORO RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO N INDICATORE SI Possibilità di comunicare con i dirigenti di grado superiore da parte dei lavoratori Vengono gestiti eventuali comportamenti prevaricatori o illeciti da parte dei superiori e dei colleghi Vi è la segnalazione frequente di conflitti / litigi PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO 0

44 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 44di 49 Edizione Revisione INTERFACCIA CASA - LAVORO N INDICATORE SI Possibilità di effettuare la pausa pasto in luogo adeguato - mensa aziendale Possibilità di orario flessibile 4 Possibilità di raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici/navetta dell'impresa Possibilità di svolgere lavoro part-time verticale/orizzontale PUNTEGGIO AREA RAPPORTI INTERPERSONALI SUL LAVORO TRASFORMAZIONE DEL PUNTEGGIO BILE RISULTATI DEGLI INDICATORI DELL'AREA CONTESTO DEL LAVORO INDICATORE Funzione e cultura organizzativa Ruolo nell ambito dell organizzazione Evoluzione della carriera Autonomia decisionale controllo del lavoro Rapporti interpersonali sul lavoro Interfaccia casa lavoro conciliazione vita/lavoro 0 prestare particolare attenzione agli indicatori nella fascia rossa PUNTEGGIO CONTESTO DEL LAVORO 6

45 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 45di 49 Edizione Revisione CONTENUTO DEL LAVORO (gor 5) AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO N INDICATORE Esposizione a rumore sup. al secondo livello d azione Inadeguato comfort acustico (ambiente non industriale) SI se non previsti Rischio cancerogeno/chimico non irrilevante 4 Microclima adeguato 5 Adeguato illuminaento con particolare riguardo alle attività ad elevato impgno visivo (VDT, lavori fini, ecc.) 6 Rischio movimentazione manuale dei carichi 7 Disponibilità adeguati e confortevoli DPI 8 Lavoro a rischio di aggressione fisica/lavoro solitario 9 Segnaletica di sicurezza chiara, immediata e pertintente ai rischi 0 Esposizione a vibrazione superiore al limite d azione Adeguata manutenzione macchine ed attrezzature Esposizione a radiazioni ionizzanti Esposizione a rischio biologico PUNTEGGIO AREA AMBIENTE DI LAVORO ED ATTREZZATURE DI LAVORO

46 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 46di 49 Edizione Revisione PIANIFICAZIONE DEI COMPITI N INDICATORE SI Il lavoro subisce frequenti interruzioni 4 Adeguatezza delle risorse strumentali necessarie allo svolgimento dei compiti E presente un lavoro caratterizzato da alta monotonia Lo svolgimento della mansione richiede di eseguire più compiti contemporaneamente 5 Chiara definizione dei compiti 6 Adeguatezza delle risorse umane necessarie allo svolgimento dei compiti PUNTEGGIO AREA PIANFICAZIONE DEI COMPITI 0

47 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 47di 49 Edizione Revisione CARICO DI LAVORO RITMO DI LAVORO N INDICATORE I lavoratori hanno autonomia nella esecuzione dei compiti SI Se non previsto segnare Ci sono variazioni imprevedibili della quantità di lavoro 4 5 Vi è assenza di compiti per lunghi periodi nel turno lavorativo E presente un lavoro caratterizzato da alta ripetitività Il ritmo lavorativo per l esecuzione del compito, è prefissato 6 Il lavoratore non può agire sul ritmo della macchina 7 I lavoratori devono prendere decisioni rapide 8 Lavoro con utilizzo di macchine ed attrezzature ad alto rischio 9 Lavoro con elevata responsabilità per terzi, impianti e produzione PUNTEGGIO AREA CARICO DI LAVORO - RITMO DI LAVORO

48 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 48di 49 Edizione Revisione ORARIO DI LAVORO N INDICATORE SI E presente regolarmente un orario lavorativo superiore alle 8 ore Viene abitualmente svolto lavoro straordinario E presente orario di lavoro rigido (non flessibile)? 4 La programmazione dell orario varia frequentemente 5 Le pause di lavoro sono chiaramente definite 6 E presente il lavoro a turni 7 E' abituale il lavoro a turni notturni 8 E presente il turno notturno fisso o a rotazione PUNTEGGIO AREA ORARIO DI LAVORO RISULTATI - AREA CONTENUTO DEL LAVORO INDICATORE Ambiente di lavoro ed attrezzature di lavoro Pianificazione dei compiti 0 Carico di lavoro ritmo di lavoro Orario di lavoro PUNTEGGIO CONTENUTO DEL LAVORO 6

49 RISCHI D.Lgs 8/008 e succ. mod. Dicembre 04 Pag. 49di 49 Edizione Revisione La valutazione dello stress lavoro-correlato IDENTIFICAZIONE DELLA CONDIZIONE DI RISCHIO (GOR5) INDICATORI AZIENDALI 0 CONTESTO DEL LAVORO 6 CONTENUTO DEL LAVORO 6 TOTALE RISCHIO BASSO L analisi degli indicatori non evidenzia particolari condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Ripetere la valutazione in caso di cambiamenti organizzativi aziendali o comunque ogni anni. RISCHIO MEDIO L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro. Per ogni condizione di rischio identificata si devono adottare le azioni di miglioramento mirate. Moni RISCHIO ALTO L analisi degli indicatori evidenzia condizioni organizzative con sicura presenza di stress correlato al lavoro. Si deve effettuare una valutazione della percezione dello stress dei lavoratori. E' necessario oltre al monitoraggio delle condizioni di stres

50 SPISAL ULSS 0 VERONA La valutazione dello stress lavoro-correlato proposta metodologica CHECK LIST DEGLI INDICATORI VERIFICABILI ISTRUZIONI Ogni scheda ripercorre il volume da pag. 8 a pag. 9 e permette di effettuare una compilazione informatica della check list: vicino ad ogni area di indicatore c è una colonna arancio che identifica automaticamente le azioni di miglioramento ogni scheda di area attiva un punteggio automatico e identifica l area di rischio nella scheda risultati vengono riportati automaticamente i dati e identificata l area complessiva di rischio ogni pagina è stampabile non sono modificabili i parametri iniziali di riferimento contrassegnare con la la casella corrispondente alla risposta che s intende dare.

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