CWA 16267:2011 Qualicities. Ruggero Lensi - UNI. Direttore Relazioni esterne, sviluppo e innovazione

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1 BORGHI & CENTRI STORICI PROCESSI DI CERTIFICAZIONE E LINEE GUIDA DI VALORIZZAZIONE DEI CENTRI STORICI MADEexpo, Fiera Milano, Ottobre 2011 CWA 16267:2011 Qualicities Ruggero Lensi - UNI Direttore Relazioni esterne, sviluppo e innovazione

2 Oggi ho un sogno Che tutti vengano ascoltati. Che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Che le organizzazioni siano considerate per l attenzione che dedicano agli altri. Che noi ci prendiamo cura dell ambiente e della società come di noi stessi. E quando accadrà, tutti quelli che credono nella vita avranno realizzato il proprio sogno, e il nostro sogno. La sostenibilità è possibile Responsabilità Sociale UNI ISO 26000:2010

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4 Ente Nazionale Italiano di Unificazione Riconosciuto dalla Direttiva Europea 83/189 recepita in Italia dalla Legge n. 317 del 21 Giugno 1986 Associazione privata senza scopo di lucro, fondata nel Elabora norme tecniche in tutti i settori dell economia, per l industria, il commercio, i servizi e la società in generale, Ad esclusione delle materie elettriche ed elettroniche.

5 UNI: un ruolo istituzionale ELABORARE, PUBBLICARE e DIFFONDERE le norme tecniche RAPPRESENTARE L ITALIA presso CEN ed ISO DIFFONDERE la cultura normativa

6 e un ruolo socio-economico PROMUOVERE la sicurezza, la qualità della vita e la conservazione dell'ambiente, regolamentando prodotti, processi e servizi MIGLIORARE l'efficacia e l efficienza del sistema economico, unificando prodotti, livelli prestazionali, metodi di prova e di controllo PROMUOVERE il commercio internazionale armonizzando norme e controlli di prodotti e servizi FACILITARE la comunicazione unificando terminologia, simboli, codici ed interfacce SALVAGUARDARE gli interessi del consumatore e della collettività

7 Norme e leggi Norma Tecnica E volontaria; E frutto di un processo basato sul concetto di consenso; E uno strumento di trasferimento tecnologico; E pubblicata da un Ente di normazione Regola Tecnica E obbligatoria; E frutto di un processo basato sul concetto di rappresentanza; E uno strumento di regolamentazione del mercato; E pubblicata da un organismo governativo in Gazzetta Ufficiale o in un atto legislativo

8 Consenso e certificazione Accordo generale, caratterizzato da assenza di giustificate opposizioni, provenienti da parti rilevanti degli interessi coinvolti, e da un processo che implichi tentativi per tenere conto dei punti di vista di tutte le parti coinvolte e per conciliare tutti i pareri contrastanti. Nota: Il consenso non implica necessariamente l'unanimità. (UNI CEI EN 45020:2007) Attestazione di terza parte (dimostrazione del soddisfacimento dei requisiti specificati in una norma) relativa a prodotti, processi, sistemi o persone. (UNI CEI EN ISO/IEC 17000:2005)

9 Futuro della normazione europea Risoluzione del Parlamento europeo del 21 ottobre 2010 sul futuro della normazione europea (Rapporto IMCO) Ruolo della normazione a supporto del benessere dei cittadini Il sistema europeo di normazione svolge un ruolo essenziale nel rispondere alla crescente necessità, nella politica e nella legislazione europea, di norme capaci di garantire la sicurezza dei prodotti, l'accessibilità, l'innovazione, l'interoperabilità e la protezione ambientale. Il sistema europeo di normazione deve contribuire all'innovazione e allo sviluppo sostenibile dell'europa, rafforzare la competitività dell'unione, consolidare il suo ruolo nel commercio internazionale e concorrere al benessere dei cittadini.

10 Futuro della normazione europea (2) La normazione quale promozione della ricerca Includendere nelle norme il nuovo sapere, frutto in particolare dei programmi di ricerca e innovazione finanziati dal settore pubblico, per promuovere l'innovazione e la competitività; La normazione europea è uno strumento importante per promuovere l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo (R&S) e contribuire alla competitività dell'unione e al completamento del mercato interno; La normazione presenta vantaggi economici grazie ai quali le imprese sono in grado di trasferire più rapidamente le conoscenze, ridurre i costi e i rischi, accelerare i tempi di commercializzazione e ottenere un ritorno più elevato per l'innovazione;

11 1 2 3 Norma tecnica nazionale (UNI) documento tecnico normativo rappresenta lo stato dell arte si basa su comprovati risultati scientifici, tecnologici, sperimentali e applicativi Specifica tecnica nazionale (UNI/TS) documento tecnico normativo sottoposto ad un periodo di verifica della validità specifica una situazione del mercato in evoluzione ed è generalmente utilizzato in settori dove lo stadio dell arte non è ancora sufficientemente consolidato. Rapporto tecnico nazionale (UNI/TR) documento tecnico informativo descrive prodotti, processi e servizi senza definirne requisiti specifici è generalmente utilizzato per trasferire informazione e conoscenza

12 CEN Workshop Agreement

13 Pubblicazioni UNI para-normative prassi di riferimento: documenti emanati da UNI che introducono specifiche tecniche o modelli applicativi settoriali di norme tecniche, elaborati sulla base di un rapido processo di condivisione ristretta ai soli autori, sotto la conduzione operativa di UNI. Tali documenti non possono essere elaborati all interno degli Organi tecnici dell UNI e degli Enti Federati, che hanno invece il compito di seguire la competente attività di normazione tecnica relativa all elaborazione delle norme tecniche UNI, delle specifiche tecniche (UNI/TS) e dei rapporti tecnici (UNI/TR).

14 Sistemi di gestione UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di gestione per la qualità - Requisiti UNI EN ISO 14001:2004 Sistemi di gestione ambientale - Requisiti e guida per l'uso UNI EN ISO 22000:2005 Sistemi di gestione per la sicurezza alimentare - Requisiti per qualsiasi organizzazione nella filiera alimentare UNI EN 16001:2009 Sistemi di gestione dell'energia - Requisiti e linee guida per l'uso BS OHSAS 18001:2007 Occupational health and safety management system

15 Sistemi di gestione per la qualità UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di gestione per la qualità - Requisiti UNI/TR 11346:2010 Sistemi di gestione per la qualità Linee guida per l applicazione della UNI EN ISO 9001:2008 nelle organizzazioni che erogano servizi UNI/TR 11217:2010 Sistemi di gestione per la qualità Linee guida per l applicazione della UNI EN ISO 9001:2008 nelle amministrazioni locali

16 Sistemi di gestione per la qualità UNI/TR 11217:2010 Sistemi di gestione per la qualità Linee guida per l applicazione della UNI EN ISO 9001:2008 nelle amministrazioni locali Il rapporto tecnico corrisponde al documento ISO noto come "IWA 4 (International Workshop Agreement), elaborato per offrire alle amministrazioni locali un approccio coerente alla gestione per la qualità. Esso mira a "tradurre" il linguaggio tecnico della ISO 9001:2008 in linguaggio più familiare per le persone coinvolte nelle amministrazioni locali, con l intento di stimolare e facilitare l adozione della UNI EN ISO 9001:2008 nelle amministrazioni locali stesse.

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20 Pianificazione urbanistica UNI CEN/TR Prevenzione del crimine Pianificazione urbanistica e progettazione Parte 2: Pianificazione urbanistica Gruppo di lavoro Progettazione Anticrimine Commissione Prodotti, processi e sistemi edilizi

21 Ruolo UNI nel turismo L UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, è l organismo italiano riconosciuto dall Unione Europea e dallo Stato Italiano quale soggetto chiamato a svolgere attività normativa, per mezzo dell elaborazione di norme tecniche volontarie. UNI può offrire la propria capacità di coinvolgimento delle specifiche competenze tecniche, di aggregazione del consenso e di condivisione tra le parti. Anche nel settore dei servizi per l impresa ed il cittadino, quali la filiera del turismo e della fruibilità della cultura è stata riscontrata la necessità di sviluppare il concetto della qualità che permette ai consumatori di operare scelte sul mercato con maggior consapevolezza.

22 Attività internazionale ISO/TC 228 Tourism and related services A livello internazionale l esigenza di stabilire dei requisiti qualitativi per i servizi dedicati al cittadino si è concretizzata con la costituzione del Comitato ISO/TC 228 che affronta il tema della qualità del servizio nei diversi comparti del turismo. La presenza italiana in sede ISO/TC 228 è garantita istituzionalmente dall UNI ed in particolare dalla sua Commissione Tecnica Turismo, nata con il supporto dell imprenditoria, dei cittadini e della pubblica amministrazione.

23 Leadership italiana a livello internazionale Il Comitato Tecnico ISO/TC 228 si pone un obiettivo molto vasto. E importante essere tempestivi e poter supportare l avvio di nuove tematiche di normazione a livello internazionale, assicurando la conduzione dei relativi Working Group all Italia, tra le quali il turismo culturale (città d arte, musei, siti archeologici). Importante è la possibilità di costruire una strategia di intervento locale in materia di turismo, assicurando lo sviluppo di norme di servizio che definiscano i parametri di riferimento tecnico in grado di unificare le preziose iniziative di eccellenza condotte direttamente sul territorio nazionale.

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25 CWA 16267:2011 Qualicities Il CEN CWA Qualicities Label nasce da un progetto sviluppato dall associazione europea AVEC Network (Alliance of European Cultural Cities), che nel 2007 ha finalizzato un documento a supporto di un marchio europeo Qualicities destinato alle città e territori di interesse storico culturale. Il progetto ha visto la partecipazione di otto Paesi europei e 15 tra città e aree territoriali (per l Italia solo Cosenza). Scopo fondamentale era stabilire le modalità per un nuovo approccio qualitativo e una forma di etichettatura per aiutare le città storiche europee ad adottare ed implementare politiche locali di sviluppo sostenibile, incentrate sulla protezione e la valorizzazione del proprio patrimonio storico/culturale (sia tangibile che intangibile). AVEC Network, con la collaborazione di AFNOR, ha presentato al CEN una proposta di CEN Workshop Agreement (CWA).

26 Il CWA ha lo scopo di fornire delle linee guida, elaborate appositamente per le città storiche e le aree territoriali di interesse culturale, atte a fornire criteri ed indicazioni per la pianificazione, progettazione, gestione e monitoraggio delle politiche di sviluppo urbano sostenibile, basato al contempo sulla protezione e valorizzazione (anche in termini di fruizione da parte dei cittadini) del patrimonio artistico e storico/culturale di tali città. Le linee guida proposte sono da intendersi quale strumento a supporto di uno sviluppo sostenibile delle città storiche e/o di un territorio (nazionale o regionale). Il CWA descrive i requisiti che una comunità deve rispettare in termini di gestione sostenibile del patrimonio storico/culturale, materiale e immateriale, e del patrimonio naturale. Inoltre il documento si basa su un approccio volto al miglioramento costante della qualità delle attività, servizi o prodotti che i territori possono offrire ai cittadini ed ai visitatori.

27 Modello nazionale per il turismo nei beni culturali Prima di poter esportare l esperienza dell Italia a livello internazionale è necessario aprire un tavolo di confronto tra istituzioni ed operatori sul territorio per dare contenuto all intervento politico e strategico. UNI propone di condividere i contenuti del modello di gestione destinato alle città e territori di interesse storico culturale per stabilire le modalità di un nuovo approccio qualitativo che aiuti le città storiche italiane ad adottare ed implementare politiche locali di sviluppo sostenibile, incentrate sulla protezione e la valorizzazione del proprio patrimonio storico/culturale.

28 QUALIcitTA : condivisione di una prassi di riferimento Il progetto QUALIcitTA si propone quale prassi di riferimento UNI che fornisca delle linee guida elaborate appositamente per le città storiche e le aree territoriali di interesse culturale che vi aderiscono. Le linee guida sono da intendersi come uno strumento a supporto di uno sviluppo sostenibile delle città storiche e/o di un territorio regionale e descrivono i requisiti che una comunità deve rispettare in termini di gestione sostenibile del patrimonio storico/culturale, materiale e immateriale, e del patrimonio naturale. Il modello si basa su un approccio volto al miglioramento costante della qualità delle attività, servizi o prodotti che i territori possono offrire ai cittadini ed ai visitatori.

29 QUALIcitTA : qualche idea sui criteri di riferimento Principi fondamentali, quali per esempio l impegno a livello territoriale dell applicazione di una politica di sviluppo sostenibile simile a quanto previsto localmente dall Agenda 21. Comunicazione, cioè la definizione di una strategia di comunicazione, valutando non solo gli obbiettivi ma anche il pubblico cui è diretta la comunicazione ed i mezzi adatti alla veicolazione e circolazione delle informazioni. Accessibilità, cioè l individuazione degli aspetti più importanti legati alla fruizione dei luoghi di interesse storico/culturale (parcheggi, sevizi navetta, accesso per disabili ecc.)

30 QUALIcitTA : qualche idea sui criteri di riferimento (2) Gestione dei beni culturali, cioè identificazione dei beni di interesse sorico/culturale, identificazione di azioni preventive adeguate alla conservazione e pianificazione degli interventi conservativi e di manutenzione necessari. Valorizzazione, cioè definizione di programmi di aggiornamento e campagne informative sul territorio, anche mediante l organizzazione di eventi dedicati alla valorizzazione del patrimonio culturale. Protezione dell ambiente, cioè l individuazione degli aspetti e delle priorità collegate alla protezione dell ambiente, indirizzandosi verso piani e investimenti di sviluppo sostenibile (risparmio energetico, costruzioni eco-compatibili ecc).

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33 Grazie a voi per l attenzione per l interesse per le domande Ruggero Lensi r.lensi@uni.com Tel:

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