Autonomia del regime giuridico dell informazione territoriale rispetto all informazione ambientale: legge 241/1990 v.s. d. lgs.

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1 Sommario: Rilevanza dell informazione ambientale e territoriale (qualificazione in termini di funzione amministrativa e collocazione nel quadro istituzionale) Autonomia del regime giuridico dell informazione territoriale rispetto all informazione ambientale: legge 241/1990 v.s. d. lgs. 195/2005 Dati e informazioni territoriali nel Codice della Amministrazione Digitale, d. lgs. 82/2005: art. 59 (Dato territoriale); art. 52 (c.d. Accesso Telematico); art. 50 (c.d. Accesso Interamministrativo Telematico)

2 Modello convenzionale dell organizzazione dell informazione ambientale e territoriale Articolo 4 e 17 della l. urb. dell'emilia Romagna (l. 24 marzo 2000, n. 20 ante modifica della l. n. 6/2009): Il quadro conoscitivo è elemento costitutivo degli strumenti di pianificazione territoriale ed urbanistica. Esso provvede alla organica rappresentazione e valutazione dello stato del territorio e dei processi evolutivi che lo caratterizzano e costituisce riferimento necessario per la definizione degli obiettivi e dei contenuto del piano (art. 4)

3 Modello convenzionale dell organizzazione dell informazione ambientale e territoriale Articolo 4 e 17 della l. urb. dell'emilia Romagna (l. 24 marzo 2000, n. 20 ante modifica della l. n. 6/2009): Tutte le pubbliche amministrazioni che svolgono tra i propri compiti istituzionali funzioni di raccolta, elaborazione e aggiornamento di dati conoscitivi e di informazioni relativi al territorio e all ambiente concorrono all integrazione ed all implementazione del quadro conoscitivo del territorio, in occasione della predisposizione dei piani La Regione, previa intesa con gli enti locali assunta nell ambito della Conferenza Regione-Autonomie locali di cui all art. 33 della l.r. n. 3 del 1999, stabilisce le modalità di coordinamento e di collaborazione tra i soggetti pubblici operanti nel settore (art.17)

4 Sistema informativo integrato di dati e informazioni Articolo 8 della l. urb. del Veneto: (l. 23 aprile 2004 n. 11, come modificata dalla l. 23/2005): Al fine di diffondere la conoscenza e le dinamiche territoriali del Veneto e di agevolare la valutazione degli effetti degli strumenti di pianificazione, è istituito presso la Giunta regionale l Osservatorio della pianificazione territoriale ed urbanistica, con la partecipazione di rappresentanti degli enti pubblici e delle categorie professionali interessate. L Osservatorio elabora, pubblica e diffonde dati e analisi riguardanti la pianificazione e ne promuove la conoscenza

5 Sistema informativo integrato di dati e informazioni Articolo 8 della l. urb. della Calabria (l. 16 aprile 2002, n. 19): E istituito presso l Assessorato Urbanistica e Ambiente della Regione l Osservatorio delle trasformazioni territoriali (S.I.T.O.). In esso confluiscono tutti gli atti di pianificazione, le informazioni cartografiche realizzate dagli Enti ed Organismi regionali e sub-regionali e le risorse a tale scopo destinate. Il S.I.T.O. costituisce lo strumento conoscitivo di base per la definizione delle strategie e degli atti di governo del territorio

6 Novità introdotte dalla l. r. Emilia Romagna 6 luglio 2009, n. 6 1) Art. 12 della l. r. n. 6/2009 che modifica l art. 4 della l. n. 20/2000: obbligo per ciascun livello territoriale di predisporre un apposito quadro conoscitivo, ossia: a) adeguato a quello specifico livello territoriale (ossia per l attività di trasformazione urbana relativa ); b) recependo le informazioni del quadro conoscitivo del livello superiore;c) evitare duplicazioni (ratio)

7 Novità introdotte dalla l. r. Emilia Romagna 6 luglio 2009, n. 6 2) Art. 23 della l. r. 6/2009 che modifica l art. 17 della l. n. 20/2000: esplicito rinvio per il coordinamento e l integrazione delle informazioni ambientali e territoriali all utilizzo delle moderne tecnologie dell ICT

8 Novità introdotte dalla l. r. Emilia Romagna 6 luglio 2009, n. 6 3) Art. 44 della l. r. 6/2009 che introduce l art. 50 bis nella l. n. 20/2000 : Istituzione dell Osservatorio del territorio Allo scopo di attuare un significativo processo di semplificazione Funzionale e di assicurare il coordinamento delle attività di monitoraggio e l omogeneità della metodologia di raccolta dei dati e una migliore accessibilità agli stessi, la Regione, di intesa con le Province e i Comuni, provvede alla costituzione dell Osservatorio del territorio

9 Funzione amministrativa di informazione: complesso delle attività volte ad assicurare alla generalità dei cittadini la disponibilità delle informazioni di pubblico interesse in possesso delle amministrazioni pubbliche alle condizioni operative ed economiche più favorevoli

10 Funzione amministrativa di informazione: attività materiale (di produzione, acquisizione, elaborazione, conservazione, condivisione, messa a disposizione delle informazioni) rivolta ad un fine (generale) di pubblico interesse (e quindi non più solo alla soluzione di singole situazioni), quale è garantire la piena disponibilità delle informazioni pubbliche a favore della collettività (in attuazione del principio generale di trasparenza dell azione amministrativa)

11 Funzione amministrativa di informazione geografica o territoriale : attività materiale di produzione, acquisizione, elaborazione, conservazione, condivisione e messa a disposizione delle informazioni, orientata a garantire la piena disponibilità delle informazioni pubbliche, a favore della collettività

12 1) Direttiva 2003/98/Ce del Consiglio Europeo in tema di riutilizzo dell informazione nel settore pubblico convertita con d. lgs. 36/2006 che accedendo ad una nozione di patrimonio informativo pubblico in termini di risorsa economica consente l uso di documenti in possesso di enti pubblici da parte di persone fisiche e giuridiche a fini commerciali e non commerciali, diversi dallo scopo iniziale per i quali i documenti sono stati prodotti Comunicazione Com (2001) 606 c.d. eeurope 2002 rendere pubblici tutti i documenti generalmente disponibili in possesso del settore pubblico [come] strumento fondamentale per ampliare il diritto alla conoscenza, che è principio basilare della democrazia (Cons. 16)

13 2) Direttiva 2003/04/CE convertita nel d.lgs. n. 195/2005 sull Accesso del pubblico all informazione ambientale

14 3) Direttiva Inspire 2007/2/Ce (entrata in vigore nel 15 maggio del 2007 e non ancora ratificata in Italia) che ha come obiettivo la realizzazione di un quadro giuridico funzionale alla predisposizione e attivazione di una infrastruttura di dati territoriali a livello europeo, in grado cioè di rendere disponibili informazioni geografiche armonizzate e di qualità, tramite la creazione di servizi integrati di informazione spaziale basati su una rete comunitaria di database connessi per mezzo di standard e protocolli comuni che ne assicurino la compatibilità e l interoperabilità

15 4) c.d. Intesa GIS ( ) adottata nell ambito della Conferenza Stato-Regioni con la finalità di sviluppare, attraverso attività coordinate, database territoriali a copertura dell intero territorio nazionale e fruibili da parte di tutte le pubbliche amministrazioni interessate

16 a) Attività di standardizzazione compiuta dal CEN (Comitato Europeo di normalizzazione) incaricato in collaborazione con l ISO di regolamentare tramite normative tecniche il settore della tecnologia geoiformatica dell Ue che si è conclusa con l adozione degli Standard ISO che raccolgono le regole e i protocolli da osservare per garantire la piena compatibilità tra i sistemi informativi territoriali dei diversi enti

17 b) Decisione n. 46/2005/Ce del Parlamento e del Consiglio con la quale si è adottato il Programma Comunitario Pluriennale c.d. econtemplus inteso a rendere i contenuti digitali europei più accessibili, utilizzabili e sfruttabili al fine di evitare doppioni, sistemi di dati territoriali insufficienti; promuovere l interoperabilità transfrontaliera; incentivare l emersione di nuovi servizi a livello europeo per utenti mobili (allegato I)

18 c) Comitato nazionale per il coordinamento informatico dei dati territoriali istituito con d.m. del Ministero per l Innovazione Tecnologica (26 gennaio 2004) con il compito di sostenere la formazione, l interscambio e la fruizione dei dati territoriali tra le diverse pubbliche amministrazioni nonché formare le regole tecniche e gli standard di riferimento in materia di formazione, gestione, diffusione, interscambiabilità ed utilizzazione dei dati geografici informatici

19 c) Repertorio dei dati territoriali previsto dal Codice dell Amministrazione Digitale d.lgs. n. 82 del 2005

20 Articolo 59 del Codice dell Amministrazione Digitale: Per dato territoriale si intende qualunque informazione geograficamente riferita due problemi omogeneità degli standard tecnici per l individuazione e descrizione dei dati circolazione e riuso delle informazioni acquisite

21 A) Comitato per le regole tecniche sui dati territoriali delle pubbliche amministrazioni (art. 59, 2 comma Cod. Amm. Dig.) con il compito di definire le regole tecniche per la realizzazione delle basi di dati territoriali, la documentazione, la fruibilità e lo scambio dei dati stessi tra le pubbliche amministrazioni centrali e locali

22 B) Repertorio nazionale dei dati territoriali (art. 59, 3 comma del Cod. Amm. Dig.) istituito presso il Cnipa per agevolare la pubblicità dei dati di interesse nazionale

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