SESTA RICOGNIZIONE. La cinta muraria e le porte

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1 SESTA RICOGNIZIONE La cinta muraria e le porte

2 INTRODUZIONE STORICA Le porte, insieme alle mura caldoriane di cui facevano parte, sono ben visibili nella Mappa Agostiniana ma oggi non esistono più poiché distrutte, le ultime nel Risalgono tutte al e inserite in epoche diverse nelle mura caldoriane del 1300, erano molto grandi e solide, costruite in legno, blocchi di pietra simili alle mura, metallo e venivano chiuse con un grosso catenaccio di ferro.

3 LA PORTA DELLA CALDARIA! All inizio di Corso Garibaldi c era LA PORTA DELLA CALDARIA così chiamata perché rivolta verso il piccolo nucleo abitativo di Caldari.! Attraverso questa porta entrò Santa Brigida dopo essersi fermata vicino San Rocco, nel luogo indicato dal Cippo, per andare a visitare i resti di San Tommaso. La porta veniva chiusa all imbrunire per la difesa della città, infatti era protetta da soldati, costruita con un arco di pietra, un portale di legno, un catenaccio di bronzo e catene che servivano per aprirla. La piazza che, dopo la seconda guerra mondiale, fu chiamata della Vittoria, è sempre stata chiamata in precedenza Piazza Porta Caldari.

4 LA PORTA DI SANTA CATERINA! LA PORTA DI SANTA CATERINA era collegata al Convento omonimo, presentava una merlatura con arcata, come si vede nella Mappa Agostiniana, da essa partiva una stradina che portava alla fonte dove le suore attingevano acqua e utilizzavano un lavatoio. Oggi la porta è alla stessa altezza della fonte, sotto le arcate della passeggiata Orientale perché la frana del 1701 l ha trascinata giù.

5 LA PORTA DEL CARBONARO! LA PORTA DEL CARBONARO si trovava dove oggi sorge il Palazzo Farnese, è poco citata nelle fonti perché distrutta dalla frana del 1506 insieme alle case che sorgevano lungo l attuale Orientale, non ricostruita dopo l acquisto del terreno da parte di Margherita d Austria che volle risanare la frana e costruire il palazzo.

6 LA PORTA DELLA MARINA! LA PORTA DELLA MARINA era armata poiché serviva per il controllo del porto e la difesa del castello, era collegata con il mare e durante gli attacchi veneziani del 1500, veniva chiusa; era costruita con blocchi di pietra bianca che formavano un arco e delimitavano il riquadro di una finestra.

7 LA PORTA DELLA BUCCIARA! LA PORTA DELLA BUCCIARIA o DEL CARMINE si trovava all ingresso nord di Ortona, era così chiamata perché separava la zona urbana da quella del pascolo che si trovava dove oggi sorgono i quartieri di via Roma.

8 LA PORTA SAN GIACOMO! LA PORTA SAN GIACOMO era l uscita ovest di Ortona e controllava la montagna, anch essa ben visibile sulla Mappa Agostiniana.

9 RIFLESSIONE MOLTO ABBIAMO APPRESO SUL MEDIOEVO ATTRAVERSO QUESTO LABORATORIO MA L INSEGNAMENTO CHE PIU CI SARA UTILE, SECONDO IL PARERE DEGLI INSEGNANTI, E LA SEGUENTE REGOLA DEI MONACI CISTERCENSI: PARLA POCO, ODI ASSAI ET GUARDA AL FINE DI CIO CHE FAI

10 CONCLUSIONE CERCHEREMO DI SEGUIRE QUESTA PREZIOSA REGOLA MA INTANTO, DOPO ANIMATA DISCUSSIONE, NOI RAGAZZI ABBIAMO ELABORATO UN PENSIERO CHE RAPPRESENTA LA CONCLUSIONE DI UN PERCORSO DI CRESCITA DEL NOSTRO GRUPPO. NOI SIAMO COME LE ACQUE DI UN FIUME: TANTE LE PIETRE CHE INCONTRIAMO ALTRETTANTE QUELLE CHE SPOSTIAMO

11 COORDINATADALLEPROFESSORESSE Maria Luisa Staffieri ClaudiaGiangreco C O N L A C O L L A B O R A Z I O N E DELL ARCHEOLOGA Dott.ssa Maria Luisa ORLANDI Tedesco Lorenza Storto Giulia Potenza Francesco Palizzi Chiara Nervegna Letizia Muhametaj Dennis Livorni Alberto Gjika Kristian Finizio Matteo Dragani Martina DiMeo Alessia Costanzo Paride Columbaro Simone Cocciola Iris Ciampoli Marialaura MENU