PRIMA RICOGNIZIONE IL CASTELLO ARAGONESE

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1 PRIMA RICOGNIZIONE IL CASTELLO ARAGONESE

2 IL CASTELLO ARAGONESE PRIMA RICOGNIZIONE

3 Il castello sorge sul colle della Pizzuta, La costruzione Aragonese ( U.S.0/U.S. 1) del 1452/54 serviva per difendere la città e il porto dagli attacchi veneziani.

4 ! Ancora oggi possiamo vedere il fossato dove anticamente scorrevano le acque del torrente Peticcio. Oggi il fossato è pavimentato con mattoni ma fino a un secolo fa era coltivato a giardino mediterraneo.

5 Agli inizi del 900 era proprietaria del Castello donna Teresa Visci che ne aveva fatto un delizioso soggiorno con giardino inglese, verande e terrazze. Così D Annunzio scrive a Barbara Leoni nel 1891: A Ortona mi ha ospitato un vecchio amico in un castello diroccato che sorge a picco sulle scogliere. Che vastità di orizzonte! Dall alto del torrione si scorgeva distantissimo il paese di San Vito e si scorgevano i piccoli golfi e le punte della Nicchiola e della Penna. Rare volte ho veduto un luogo così bello. Quel castello solitario rispondeva al mio sogno modesto. Poche stanze costruite sui bastioni componevano tutta la parte abitabile e sui bastioni correvano i lunghi pergolati e una veranda si sporgeva sul mare. L ingresso era scavato nella grossezza del muro come in una roccia. Gli olivi e gli alberi fruttiferi tutti in fiore empivano i fossati. Preferirei quel luogo al promontorio di S.Vito, forse. Bisognerebbe che tu lo vedessi per innamorartene.

6 TORRE CIRCOLARE DI SUD EST

7 La torre circolare posta a Sud/Est sorge su una pianta esagonale, in epoca Aragonese era occupata dalla gendarmeria come testimoniano le finestre saettiere poste nei piani bassi dove si trovava il dormitorio.

8 Nei piani più alti essa ospitava invece la sala da pranzo con finestre grandi ogivali.

9 Nella U.S.1 c è il camminamento di ronda est, dove i soldati controllavano le navi che mettevano in pericolo la fortezza.

10 ! In questa stessa zona si trova un muro in stile neoclassico del 1700 appartenente ad una parte del Castello abitata dalle famiglie nobili De Pizzis e Nigro dove fu ospitato Gabriele D Annunzio che ne decantò la bellezza panoramica.

11 Spostandoci verso l interno del Castello troviamo una cisterna romana (U.S.2) poiché i romani avevano costruito una piazzaforte all interno della quale essa si trovava.

12 Osservandola oggi vediamo che è a p i a n t a c i r c o l a r e e d è attraversata da un muro che la divide in due. Sappiamo che veniva utilizzata dai romani per la raccolta dell acqua piovana ma PRIMA RICOGNIZIONE anche dai bizantini che ampliarono la piazzaforte che iniziava dal muro, visibile ancora oggi, fino alla torre del Mastio poiché serviva per difendere le case e gli abitanti, mentre quella romana era stata costruita per la difesa dello scalo e del porto

13 ! Poco distante dalla cisterna possiamo notare una collinetta ricoperta di erba che nasconde al suo interno i resti di un villaggio protostorico, risalente all età del bronzo, costruito dai popoli che arrivarono dal mare e realizzarono 24 capanne circolari a Tholos (U.S.3).

14 Tornando all U.S.1 visitiamo la torre Sveva Angioina esposta a Nord che ha la forma a ferro di cavallo opera di bravi ingegneri dell epoca.

15 ! Da una finestra della torre si può osservare il crollo della collina a Nord con le stratificazioni del terreno di epoca preistorica. PRIMA RICOGNIZIONE

16 Invece nel crollo della collina a Sud possiamo notare resti di un muro bizantino.

17 ! Spostandoci nella zona a fianco della torre ci troviamo di nuovo nell U.S.2 poiché possiamo attraversare un cunicolo di epoca romana, costruito con conglomerato cementizio, una tecnica muraria che utilizzava strati alternati di pietra e di malta (acqua+argilla+fango), usata anche per rafforzare la stabilità delle torri. MENU