Gruppo Editoriale L Espresso Società per azioni

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3 Gruppo Editoriale L Espresso Società per azioni Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2010

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5 5 Indice Financial Highlights 9 Relazione del Consiglio di Amministrazione al 31 dicembre 2010 Risultati economico-finanziari del Gruppo Espresso al 31 dicembre Andamento del mercato 13 Andamento della gestione del Gruppo Espresso nell esercizio Risultati per area di attività 15 Principali eventi successivi alla chiusura dell esercizio e prevedibile evoluzione della gestione 19 Risultati economico-finanziari consolidati al 31 dicembre Risultati della Capogruppo Gruppo Editoriale L Espresso SpA al 31 dicembre Prospetto di raccordo tra i dati del bilancio della Capogruppo e i dati del bilancio consolidato 30 Principali rischi e incertezze cui Gruppo Editoriale L Espresso SpA e il Gruppo Espresso sono esposti 30 Attestazione ai sensi dell art. 37 della Delibera Consob n /07 (Regolamento Mercati) 32 Altre informazioni 33 Proposta di destinazione dell utile dell esercizio Informativa ai sensi del Regolamento Consob n Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 51 Bilancio consolidato del Gruppo Espresso al 31 dicembre 2010 Situazione Patrimoniale-Finanziaria 77 Conto Economico e Conto Economico Complessivo 78 Rendiconto Finanziario 79 Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto 80 Note al bilancio consolidato del Gruppo Espresso 83 Allegati 141 Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell art. 154 bis del D.Lgs 24 febbraio 1998 n Relazione della Società di Revisione sul bilancio consolidato 151 Bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L Espresso SpA al 31 dicembre 2010 Situazione Patrimoniale-Finanziaria 154 Conto Economico e Conto Economico Complessivo 155 Rendiconto Finanziario 156 Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto 157 Note al bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L Espresso SpA 161 Attestazione del bilancio di esercizio ai sensi dell art. 154 bis del D.Lgs 24 febbraio 1998 n Relazione del Collegio Sindacale 217 Relazione della Società di Revisione 227 Dati riclassificati essenziali dei bilanci delle società controllate 231

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7 7 Denominazione Sociale Gruppo Editoriale L Espresso Società per Azioni Capitale Sociale Euro ,20 Codice fiscale e Iscrizione Registro Imprese di Roma n Partita IVA n Sede Sociale Roma, Via Cristoforo Colombo, 149 Sede Secondaria Roma, Via Cristoforo Colombo, 90 Il Consiglio di Amministrazione: Presidente Carlo De Benedetti Amministratore delegato e Direttore Generale Consiglieri Il Collegio Sindacale: Presidente Sindaci Effettivi I Revisori Contabili Monica Mondardini Agar Brugiavini Rodolfo De Benedetti Giorgio Di Giorgio Francesco Dini Sergio Erede Mario Greco Maurizio Martinetti Tiziano Onesti Luca Paravicini Crespi Giovanni Barbara Enrico Laghi Luigi Macchiorlatti Vignat Deloitte & Touche SpA

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9 9 Financial Highlights Principali dati economici (milioni di euro) Ricavi Margine operativo lordo Risultato operativo Risultato ante imposte Risultato netto 6 50 Principali dati patrimoniali/finanziari (milioni di euro) 31 - dic dic Capitale investito netto Patrimonio netto di Gruppo e di terzi Patrimonio netto di Gruppo Patrimonio netto di terzi 10 4 Posizione finanziaria netta (208) (135) Dividendi distribuiti - - Personale Dipendenti alla fine del periodo Dipendenti medi Principali indicatori ROS (Risultato operativo/fatturato) 7,2% 12,3% ROCE (Risultato operativo/capitale Investito) 9,1% 16,1% ROE (Utile netto/patrimonio netto) 1,2% 9,2%

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13 Relazione del Consiglio di Amministrazione 13 Relazione del Consiglio di Amministrazione al 31 dicembre 2010 Risultati economico-finanziari del Gruppo Espresso al 31 dicembre 2010 Risultati consolidati Anno Anno Δ% ( mn) Fatturato, di cui: 886,6 885,0-0,2% diffusione 274,2 267,9-2,3% pubblicità 496,9 528,4 +6,3% opzionali 100,6 66,3-34,0% Margine operativo lordo 106,7 147,2 +38,0% Risultato operativo 63,9 109,1 +70,6% Risultato ante imposte 44,3 95,0 n.s. Risultato netto 5,8 50,1 n.s. 31 dicembre 31 dicembre ( mn) Posizione finanziaria netta (208,2) (135,0) Patrimonio netto di Gruppo e di terzi 495,4 543,3 patrimonio netto di Gruppo 485,6 539,4 patrimonio netto di terzi 9,8 3,9 Dipendenti Andamento del mercato L esercizio 2010 è stato caratterizzato da una ripresa debole dell economia italiana (il PIL ha registrato un aumento dell 1,3% dopo il calo del 4,9% del 2009) e dal perdurare dell incertezza sulle prospettive sia internazionali che nazionali. In tale contesto, anche gli investimenti pubblicitari hanno mostrato un evoluzione moderatamente positiva, crescendo del 3,8% rispetto al 2009 e recuperando solo in misura modesta la contrazione del 15,2% del biennio (dati Nielsen Media Research). L andamento è risultato disomogeneo nei diversi settori economici: per alcuni di essi (in particolare Alimentari, Cosmetica, Moda e Commercio) la spesa pubblicitaria ha mostrato una significativa ripresa, mentre per altri (in particolare TLC, Finanza e Media) gli investimenti sono restati stazionari o addirittura in ulteriore contrazione. Quanto ai mezzi, quelli più innovativi hanno registrato la dinamica migliore, con un +28,8% per la tv satellitare ed un +20,1% per internet (escluso search). Tra i mezzi tradizionali, radio e televisione hanno presentato comunque andamenti positivi: +7,7% e +4,5% rispettivamente. La stampa, invece, è risultata ancora in calo (-4,3%), sia sui quotidiani che sui periodici. La flessione dei quotidiani, in particolare, è dovuta principalmente all andamento negativo della pubblicità locale e rubricata (-5,7%), direttamente riconducibile alle persistenti difficoltà economiche che hanno interessato il mondo delle piccole imprese e attività, mentre la pubblicità nazionale si è attestata su valori simili a quelli dell esercizio precedente. Per quanto concerne le diffusioni, il quadro globale permane critico: i dati ADS (media mobile ultimi 12 mesi a novembre 2010, a perimetro omogeneo) mostrano una flessione delle vendite in edicola del 5,7% per i quotidiani, del 4% per i settimanali e del 10,3% per i mensili. Andamento della gestione del Gruppo Espresso nell esercizio 2010 I ricavi netti consolidati ammontano a 885mn, in linea con l esercizio precedente ( 886,6mn). Al netto dei prodotti opzionali, il fatturato registra una crescita del 4,1%. I ricavi diffusionali sono pari a 267,9mn contro i 274,2mn dell esercizio precedente (-2,3%); si sottolinea che gli stessi non hanno beneficiato di alcun incremento dei prezzi di vendita, né per i quotidiani né per i periodici. Tutte le principali testate del Gruppo hanno mostrato andamenti significativamente migliori di quelli dei rispettivi mercati di riferimento. La Repubblica, sulla base degli ultimi dati pubblicati da ADS ed Audipress, si conferma come primo quotidiano italiano d informazione sia per numero di copie vendute in edicola che per numero di lettori. Le vendite in edicola hanno registrato una flessione dell 1,2% rispetto all anno precedente, laddove il

14 14 Relazione del Consiglio di Amministrazione mercato dei quotidiani (ADS a novembre) ha perso il 5,7%; inoltre, a fronte di un numero totale di lettori di quotidiani sostanzialmente stabile (-0,1%), i lettori medi giornalieri de la Repubblica sono risultati in crescita in corso d anno (+2,5%), raggiungendo i 3,3 milioni (Audipress 2010/III) e portando il vantaggio sul secondo quotidiano a più del 10%. L Espresso registra una diffusione in calo dell 2,8% rispetto all esercizio precedente (ADS a novembre), mentre il mercato ha perso il 3,3%, e mantiene 2,5 milioni di lettori medi settimanali. Infine, la diffusione dei quotidiani locali mostra una flessione del 3% riconducibile al contesto di crisi economica; il calo risulta comunque significativamente più contenuto del mercato ed i risultati della rilevazione Audipress confermano un numero di lettori medi giornalieri pari ad oltre 3,3 milioni. I ricavi pubblicitari, 528,4mn, hanno registrato una crescita del 6,3% rispetto al Internet è il mezzo che ha mostrato l evoluzione più positiva (+21,8%); tale dinamica è da attribuirsi, oltre che all andamento del settore (+20,1%), allo sviluppo dei siti e della loro utenza. Si rafforza il successo del sito Repubblica.it che, con un numero medio di utenti unici giornalieri pari a 1,6 milioni, registra un ulteriore significativo incremento sull anno precedente (+24,2%), consolidandosi come primo sito italiano di informazione. Promettente anche l andamento dell utenza dei siti dei quotidiani locali, completamente rinnovati in corso d anno, nonché de L Espresso e di National Geographic, lanciato nel La raccolta pubblicitaria sulle radio del Gruppo è cresciuta dell 8,4%, sostenuta sia dalla ripresa del mercato specifico (+7,7%), che dai buoni risultati delle emittenti del Gruppo, che vedono confermata la leadership di Radio Deejay e il buon esito degli interventi operati sul palinsesto di Radio Capital. Inoltre, DeejayTv, che ha sostituito a fine 2009 l emittente All Music, ha conseguito una raccolta in netto aumento (+60%), confermando la validità dell iniziativa. Infine, la raccolta pubblicitaria sulla stampa (-1,8%) ha riportato una flessione più contenuta di quella registrata dal comparto (-4,3%), con un andamento favorevole per i periodici, compresi i supplementi de la Repubblica, che chiudono l esercizio in crescita dell 1,8%. In tutti i settori (stampa, radio e internet), il Gruppo ha aumentato le proprie quote di mercato, frutto non solo della forza dei propri mezzi, ma anche del maggiore dinamismo commerciale della concessionaria. I ricavi dei prodotti opzionali ammontano a 66,3mn, in calo del 34% rispetto al In un contesto di mercato in forte contrazione, il Gruppo ha deciso di focalizzare l attività su un numero più contenuto di iniziative, ottenendo comunque un elevata redditività, in linea con quella degli esercizi precedenti. I costi totali sono stati ridotti del 6,7% rispetto al 2009 e quelli ricorrenti, al netto degli oneri straordinari, del 5,2%. Nel corso dell ultimo biennio è stato realizzato un piano di riorganizzazione aziendale avente l obiettivo di ottenere a regime (nel 2011) risparmi per 140mn, pari al 17% dei costi sostenuti nel I costi registrati nel 2010 risultano inferiori del 16,7% rispetto a quelli del 2008 e, pertanto, l obiettivo di risparmi è stato già interamente conseguito e verrà superato con la piena entrata a regime delle azioni poste in essere. Ciò è avvenuto senza ridurre il perimetro ed il portafoglio prodotti del Gruppo e senza penalizzarne in alcun modo la qualità. Nei prossimi esercizi il Gruppo beneficerà, oltre che dell entrata a regime dei risparmi del piano, anche dei risultati di ulteriori azioni di razionalizzazione già avviate, i cui oneri straordinari sono già interamente stanziati nel bilancio. Il margine operativo lordo consolidato è pari a 147,2mn, in aumento del 38% rispetto ai 106,7mn del Il risultato operativo consolidato è pari a 109,1mn in aumento del 70,6% rispetto ai 63,9mn del 2009, con una redditività in forte progressione rispetto al biennio precedente. Tutte le principali attività del Gruppo registrano un netto miglioramento della redditività da attribuirsi, per i quotidiani, alla drastica riduzione dei costi con-

15 Relazione del Consiglio di Amministrazione 15 seguente ai piani di riorganizzazione e, per radio ed internet, al significativo incremento dei ricavi. Il risultato netto consolidato registra un utile di 50,1mn, contro 5,8mn nell esercizio La posizione finanziaria netta consolidata mostra un ulteriore importante miglioramento, passando dai - 208,2mn di fine 2009 ai - 135mn del 31 dicembre 2010, con un avanzo finanziario di 73,2mn. L organico del Gruppo, inclusi i contratti a termine, ammonta a fine dicembre a dipendenti, con una riduzione di 327 rispetto alla chiusura del Nell ultimo triennio l organico del Gruppo è sceso di 662 unità, pari a circa il 20%. Risultati per area di attività Divisione Repubblica L attività La Divisione Repubblica comprende l attività di produzione, realizzazione e commercializzazione dei prodotti editoriali relativi alla testata la Repubblica (quotidiano nazionale, 9 edizioni locali, i supplementi settimanali Il Venerdì e D-la Repubblica delle Donne ed i mensili Velvet e XL). Nel 2010 le vendite del quotidiano si sono mantenute sostanzialmente in linea con l esercizio precedente (-1,2%); la diffusione totale mostra, invece, un calo pronunciato (-7,5% a 448,5 mila copie medie ad uscita) a causa della cancellazione di alcune iniziative promozionali. In base all ultimo dato ADS disponibile (media mobile ultimi 12 mesi a novembre 2010), la Repubblica si conferma come il primo quotidiano italiano per vendite in edicola e mostra un evoluzione decisamente migliore di quella del comparto. Inoltre, la Repubblica risulta essere, per l undicesima volta consecutiva, il giornale di informazione più letto in Italia con una media di 3,3 milioni di lettori giornalieri ed una distanza dal secondo quotidiano di oltre il 10% (Indagine Audipress 2010/III). Il mercato dei quotidiani La diffusione totale dei quotidiani a novembre 2010 (fonte ADS) mostra un calo del 6,6%; le copie vendute in edicola sono diminuite del 5,7%, mentre una flessione più significativa ha interessato gli altri canali, per effetto della riduzione da parte degli editori delle formule di distribuzione promozionali. Per quanto concerne la pubblicità, la raccolta sui quotidiani a pagamento è risultata ancora in flessione (-2%), con la pubblicità nazionale in leggera ripresa (+0,6%) e la locale e le altre tipologie in calo del 4,7%. Principali dati economici della divisione* Anno Anno Δ% ( mn) Fatturato 329,2 323,7-1,7% Costi operativi e per il personale (314,1) (280,4) -10,7% Margine operativo lordo 15,1 43,4 n.s. Ammortamenti e svalutazioni (13,2) (11,5) -12,9% Risultato operativo 2,0 31,9 n.s. * esclusi ricavi e margini dei prodotti opzionali I ricavi complessivi della divisione sono pari a 323,7mn, in leggera flessione (-1,7%) rispetto ai 329,2mn del I costi operativi sono diminuiti del 10,7% rispetto a quelli del 2009, e ciò senza alcuna riduzione del perimetro editoriale e senza penalizzare la qualità dei prodotti. Il risultato operativo è stato di 31,9mn, con una redditività salita dallo 0,6% del 2009 al 9,9%, grazie alla drastica riduzione dei costi derivante dal piano di riorganizzazione, che ha riguardato tutte le funzioni e le aree operative. Si segnala, infine, che i prodotti opzionali commercializzati dalla divisione, non compresi nei dati di cui sopra, hanno registrato un fatturato di 48,6mn rispetto ai 73,6mn del 2009.

16 16 Relazione del Consiglio di Amministrazione Divisione Quotidiani Locali L attività La divisione comprende le 18 testate locali edite dal Gruppo, che raggiungono quotidianamente 3,3 milioni di lettori (Indagine Audipress 2010/III) in 10 diverse regioni italiane. Il mercato dei quotidiani locali La diffusione totale dei quotidiani locali a fine novembre (fonte ADS) ha registrato una flessione del 5,1% sull anno precedente, mostrando una migliore tenuta rispetto a quella dell intero comparto (-6,6%). La raccolta pubblicitaria del mercato dei quotidiani locali si è ridotta del 3,8% (fonte FCP), andamento peggiore di quello registrato dai quotidiani a pagamento nel complesso (-2%). Principali dati economici della divisione Anno Anno Δ% ( mn) Fatturato * 228,3 223,0-2,3% Costi operativi e per il personale (184,6) (174,4) -5,5% Margine operativo lordo 43,7 48,6 +11,4% Ammortamenti e svalutazioni (9,5) (9,8) +3,0% Risultato operativo 34,1 38,8 +13,8% * al netto dei ricavi intragruppo I ricavi complessivi dei quotidiani locali del Gruppo ammontano a 223mn, in calo del 2,3% rispetto al Il contesto di crisi economica ha determinato un andamento diffusionale un po più critico rispetto al trend di sostanziale tenuta delle diffusioni registrato negli anni precedenti; la diffusione complessiva si è attestata a 441,8 mila copie medie ad uscita, con un calo (-3%) comunque più modesto di quello del mercato. I costi operativi sono scesi del 5,5% rispetto al Il risultato operativo ammonta a 38,8mn, in crescita del 13,8% rispetto a quello del 2009; la redditività operativa sale al 17,4% del fatturato (15% nel 2009), grazie alle misure di contenimento dei costi e di recupero di efficienza adottate già dallo scorso esercizio, i cui effetti hanno continuato a svilupparsi anche nel Divisione Periodici L attività La Divisione Periodici include le testate L Espresso, National Geographic, Limes, Micromega e le Guide de L Espresso. La diffusione de L Espresso nel 2010 si è attestata a 310 mila copie medie a numero ed, in base alle ultime rilevazioni Audipress (Indagine 2010/III), il settimanale conferma l elevata penetrazione tra il pubblico, raggiungendo 2,5 milioni di lettori. Per quanto riguarda le altre testate periodiche della divisione, il mensile National Geographic ha diffuso 102,3 mila copie medie ad uscita e le riviste Limes e Micromega si sono attestate rispettivamente a 12,9 e 12,1 mila copie medie. Il mercato dei periodici I periodici costituiscono il settore editoriale maggiormente colpito dalla crisi, sia per quanto concerne le diffusioni che per gli investimenti pubblicitari. La raccolta pubblicitaria ha di nuovo registrato nel 2010 una flessione, pari al 5,4%. Le diffusioni, in base ai dati ADS (media mobile ultimi 12 mesi a novembre 2010) hanno segnato una contrazione del 5,3% a perimetro omogeneo, che ha riguardato soprattutto i mensili (-7%), ma anche i settimanali (-3,3%); andamento ancora più negativo hanno mostrato le vendite in edicola, con un -10,3% per i mensili ed un -4% per i settimanali. Principali dati economici della divisione* Anno Anno Δ% ( mn) Fatturato 43,1 41,9-3,0% Costi operativi e per il personale (46,7) (45,2) -3,3% Margine operativo lordo (3,6) (3,3) +7,1% Ammortamenti e svalutazioni (0,9) (0,8) -6,8% Risultato operativo (4,4) (4,1) +7,0% * esclusi ricavi e margini dei prodotti opzionali

17 Relazione del Consiglio di Amministrazione 17 In un contesto di mercato particolarmente difficile, i ricavi complessivi della divisione, pari a 41,9mn (-3%), hanno mostrato una tenuta migliore del comparto di riferimento. I costi operativi sono scesi del 3,3% rispetto al 2009, riduzione inferiore a quella prevista a causa dell inaspettato incremento dei costi di distribuzione degli abbonamenti a seguito dell eliminazione delle agevolazioni postali. Come conseguenza, il risultato operativo della divisione resta negativo, registrando una perdita di 4,1mn, sostanzialmente in linea con quella del 2009 (- 4,4mn). Si segnala, infine, che i prodotti opzionali commercializzati dalla divisione, non compresi nei dati di cui sopra, hanno registrato un fatturato di 15,4mn rispetto ai 23,4mn del Divisione Digitale L attività La Divisione Digitale, costituita nel 2009, ha la missione di garantire ai grandi brand del Gruppo una declinazione digitale qualificata su tutte le piattaforme, affiancando all attuale presenza sui PC quella su mobile, tablet e Net Tv. In particolare, la testata la Repubblica è declinata oggi in tre prodotti digitali: il sito Repubblica.it (accessibile su PC, mobile e tablet), il quotidiano digitale Repubblica+ (accessibile su PC e tablet) ed, infine, l applicazione specifica per i-phone, la Repubblica Mobile. Repubblica.it è il primo sito d informazione in lingua italiana; nel corso della sua storia più che decennale ha sempre mantenuto e rafforzato la propria leadership, trend confermato nel 2010 quando il sito ha raggiunto 1,6 milioni di utenti unici medi giornalieri (dati Audiweb/Nielsen Site Census), il 24,2% in più rispetto all anno precedente, consolidando il vantaggio sul secondo sito d informazione. Nel corso del tempo il sito si è andato arricchendo di funzionalità e contenuti. In particolare, in aprile 2010 è stata introdotta una nuova versione, che ha comportato un completo rinnovo della grafica ed una più semplice ed approfondita navigazione delle sue sezioni. Quanto ai contenuti, alle già consolidate aree tradizionali (quali la home page, la politica e la cronaca) si sono affiancati gli sviluppi delle sezioni dedicate allo sport, alla cronaca locale e al dibattito politico, nonché il generalizzato arricchimento della documentazione audio-visuale. Repubblica+, lanciato in maggio 2010 in concomitanza con l introduzione dell i-pad in Italia, è la trasposizione digitale del quotidiano la Repubblica, di cui riprende l integralità dei contenuti, pubblicità compresa, arricchendoli di documentazione audiovisuale. Repubblica+ è accessibile a pagamento su PC e tablet e costituisce il primo importante servizio premium del Gruppo. Infine, la Repubblica Mobile è la versione del sito ottimizzata per la fruizione sui dispositivi mobili. Introdotta nel 2009, l applicazione è disponibile per i-phone, a pagamento; la funzione è in corso di progressiva estensione a tutti gli altri sistemi operativi mobili. Anche il sito del settimanale L Espresso è stato oggetto nel primo semestre del 2010 di un radicale restyling; conta, a dicembre 2010, su oltre 1,6 milioni di utenti unici mensili, collocandosi come il newsmagazine online più visitato. Per i quotidiani locali, la divisione ha sviluppato un nuovo modello di sito in corso di implementazione su tutte le 18 testate locali del Gruppo; il nuovo format, dove già totalmente a regime, registra incrementi di utenza dell ordine del 50% rispetto all anno precedente. Inoltre, le radio del Gruppo sono presenti sul web con siti dedicati, che rendono disponibili i propri contenuti in streaming e podcast; il sito Deejay, rinnovato ad aprile, ha anche dato vita alla comunità virtuale MyDeejay. Infine, la divisione gestisce il portale Kataweb.it per il quale è in corso un importante riposizionamento, con una nuova testata ed un nuovo logo, come sito verticale dedicato al mondo della tv, dello show business e del gossip. Il complesso dei servizi premium hanno dato luogo in corso d anno ad uno sviluppo dell attività

18 18 Relazione del Consiglio di Amministrazione di abbonamento: alla chiusura dell esercizio, la divisione conta su circa abbonamenti attivi ai diversi prodotti disponibili. Principali dati economici della divisione Il mercato delle radio L ascolto delle radio continua ad evolvere positivamente: il numero di ascoltatori giornalieri nel 1 trimestre 2010 è stato di 41,8 milioni. La raccolta pubblicitaria su radio ha registrato una vigorosa ripresa, crescendo del 7,7% rispetto al Anno Anno Δ% ( mn) Fatturato 30,2 37,3 +23,6% Costi operativi e per il personale (20,4) (26,8) +31,7% Margine operativo lordo 9,8 10,5 +7,0% Ammortamenti e svalutazioni (0,6) (0,5) -23,5% Risultato operativo 9,2 10,0 +9,0% I ricavi complessivi della divisione, pari a 37,3mn, sono in crescita del 23,6% rispetto all esercizio precedente, grazie al vigoroso aumento della raccolta pubblicitaria, in un contesto specifico di mercato favorevole, e ad un primo contributo fornito dai prodotti digitali a pagamento. I costi operativi sono aumentati significativamente (+31,7%) per consentire lo sviluppo e la promozione dei prodotti. Il risultato operativo è pari a 10mn, in aumento rispetto ai 9,2mn dell esercizio precedente e con una redditività del 26,9%. Divisione Radio L attività Il comparto Radio del Gruppo comprende le tre emittenti nazionali Radio Deejay, Radio Capital e m2o. In base alle ultime rilevazioni Audiradio disponibili (1 trimestre 2010), Radio Deejay è la prima emittente privata italiana per ascolti, sia nei sette giorni (12,4 milioni di ascoltatori) che nel giorno medio (6,3 milioni di ascoltatori). Radio Capital ha registrato un audience di 4,9 milioni nei sette giorni e di 2,3 milioni nel giorno medio ed m2o di 2,3 milioni nella settimana e di 1 milione nel giorno medio. Principali dati economici della divisione Anno Anno Δ% ( mn) Fatturato 66,1 71,0 +7,3% Costi operativi e per il personale (40,9) (39,4) -3,7% Margine operativo lordo 25,2 31,5 +25,2% Ammortamenti e svalutazioni (4,3) (4,0) -7,2% Risultato operativo 20,9 27,6 +31,8% Il fatturato delle radio del Gruppo ha registrato una crescita complessiva del 7,3%, con un aumento della raccolta pubblicitaria dell 8,4%. L aumento del fatturato ed una gestione rigorosa dei costi operativi (-3,7%) hanno determinato un deciso miglioramento del risultato operativo che si è attestato a 27,6mn, con una redditività del 38,9%. Divisione Televisione L attività La divisione comprende l attività svolta da Rete A quale operatore di rete, titolare di un canale analogico e di due multiplex digitali, e quella di editore televisivo di DeejayTv, che ha sostituito il brand All Music. Sul fronte della rete, è proseguito il processo di transizione al digitale terrestre con il completamento nel corso del 2010 dello switch-off in Emilia- Romagna, Lombardia, Piemonte Orientale, Veneto e Friuli-Venezia Giulia. Nel 2010, Rete A ha sviluppato le attività di commercializzazione della propria capacità trasmissiva, stipulando contratti per l affitto di 4 canali in digitale ad operatori terzi.

19 Relazione del Consiglio di Amministrazione 19 Per quanto concerne il canale del Gruppo, DeejayTv, nel 2010 è entrato a regime il nuovo palinsesto, che è stato realizzato avvalendosi principalmente della collaborazione degli artisti di Radio Deejay e, per la parte produttiva, di services esterni. Principali dati economici della divisione Anno Anno Δ% ( mn) Fatturato 8,6 18,3 +113,8% Costi operativi e per il personale (16,5) (22,4) +36,2% Margine operativo lordo (7,9) (4,1) +47,8% Ammortamenti e svalutazioni (3,8) (3,7) -1,2% Risultato operativo (11,7) (7,9) +32,7% I ricavi, 18,3mn, sono più che raddoppiati rispetto a quelli del La crescita è dovuta, oltre che all avvio delle attività di affitto di banda digitale, alla significativa ripresa della raccolta pubblicitaria realizzata a seguito del lancio del nuovo canale DeejayTv. Il risultato operativo, pur restando ancora significativamente negativo (- 7,9mn), mostra un netto miglioramento rispetto al Principali eventi successivi alla chiusura dell esercizio e prevedibile evoluzione della gestione La situazione di debole crescita dell economia e di scarsa visibilità sulle prospettive macro-economiche, che ha caratterizzato l esercizio 2010, si sta protraendo anche nel Alla luce di quanto sopra, si prevede che l esercizio riproponga le stesse dinamiche registrate dal settore editoriale nel corso del Per quanto concerne le diffusioni, la tendenza strutturale all erosione sperimentata negli ultimi anni pare proseguire, anche se mitigata dal rinnovato interesse per la stampa suscitato dalla turbolenza politica. Per quanto concerne la raccolta pubblicitaria, le tendenze osservate nel primo bimestre sembrano confermare un andamento moderatamente positivo. In questo contesto, il Gruppo sta continuando ad operare per contrastare le tendenze non favorevoli del settore di riferimento mediante interventi di miglioramento dei prodotti tradizionali, lo sviluppo dell area digitale, la buona dinamica della concessionaria e la costante attenzione al contenimento dei costi. Nel corso del primo bimestre del 2011, è stata lanciata una versione totalmente rinnovata de L Espresso, è stato avviato a partire dal Piccolo e dal Messaggero Veneto il vasto programma di ammodernamento dei 18 quotidiani locali del Gruppo, con interventi su formati, grafica ed uso del colore, ed infine è stata presentata la nuova edizione di Velvet. Lo sviluppo digitale riguarda sia il web classico che le nuove piattaforme; su web classico è in corso l implementazione del nuovo sito di ciascuno dei 18 quotidiani locali, con primi risultati promettenti sia in termini di utenza che di raccolta pubblicitaria, ed il lancio di un nuovo sito femminile con brand D ; sulle nuove piattaforme, dopo aver reso disponile su i-pad tutte le testate del Gruppo nel corso del 2010, è stato lanciato il settimanale R7 come supplemento esclusivamente online de la Repubblica ed è prevista la realizzazione di una versione reimpaginata ad hoc de L Espresso e di Velvet. Per quanto riguarda la concessionaria, oltre al proseguimento dell evoluzione positiva delle quote di mercato, spinto dalla validità e vivacità del portafoglio mezzi e dall efficacia della gestione commerciale, continua la strategia di sviluppo delle concessioni terze in un ottica di consolidamento della A. Manzoni&C. come primo operatore pubblicitario non televisivo. Quanto precede, unitamente alle azioni di contenimento dei costi previste, dovrebbe consentire al Gruppo, in assenza di evoluzioni del contesto marcatamente diverse da quelle ipotizzate, di conseguire un andamento positivo sia del fatturato che del risultato.

20 20 Relazione del Consiglio di Amministrazione Risultati economico-finanziari consolidati al 31 dicembre 2010 Conto Economico Di seguito viene esposto il Conto Economico Consolidato del Gruppo nel 2010, confrontato con l esercizio precedente. mn Anno Anno Ricavi 886,6 885,0 Variazione rimanenze prodotti (0,8) (1,4) Altri proventi operativi 19,8 14,0 Costi per acquisti (120,2) (90,8) Costi per servizi (340,8) (346,6) Altri oneri operativi (23,1) (25,4) Valutaz. partecipazioni a patrimonio netto 1,0 1,0 Costi per il personale (316,0) (288,7) Ammortamenti e svalutazioni (42,7) (38,2) Risultato operativo 63,9 109,1 Proventi/(Oneri) finanziari netti (19,6) (14,1) Risultato ante imposte 44,3 95,0 Imposte (38,8) (44,8) Risultato netto 5,5 50,2 Quota dei terzi (0,3) 0,1 RISULTATO ATTRIBUIBILE AL GRUPPO 5,8 50,1 Dell andamento dei ricavi e dei risultati della gestione si è già ampiamente trattato nella prima parte della relazione, cui si rimanda per maggiori approfondimenti.

21 Relazione del Consiglio di Amministrazione 21 Situazione Patrimoniale-Finanziaria Viene di seguito presentata la Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata del Gruppo. ATTIVO 31-dic 31-dic mn Attività immateriali a vita indefinita 656,4 656,4 Altre immobilizzazioni immateriali 3,1 2,2 Immobilizzazioni immateriali 659,5 658,6 Immobilizzazioni materiali 203,6 181,7 Partecipazioni valutate al patrimonio netto 28,3 28,6 Altre partecipazioni 2,5 2,5 Crediti non correnti 1,3 1,3 Attività per imposte anticipate 48,6 33,9 ATTIVITA NON CORRENTI 943,8 906,7 Rimanenze 23,2 17,0 Crediti commerciali 229,9 234,7 Titoli e altre attività finanziarie 25,2 60,4 Crediti tributari 20,6 10,9 Altri crediti 17,4 18,8 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 135,0 135,0 ATTIVITA CORRENTI 451,4 476,8 TOTALE ATTIVO 1.395, ,5 PASSIVO 31-dic 31-dic mn Capitale sociale 61,4 61,5 Riserve 217,1 196,1 Utili (perdite) a nuovo 201,2 231,7 Utile (perdita) di esercizio 5,8 50,1 Patrimonio netto di Gruppo 485,6 539,4 Patrimonio netto di terzi 9,8 3,9 PATRIMONIO NETTO 495,4 543,3 Debiti finanziari 348,6 313,3 Fondi per rischi ed oneri 40,4 40,1 TFR e altri fondi per il personale 83,9 72,0 Passività per imposte differite 111,0 114,4 PASSIVITA NON CORRENTI 583,9 539,8 Debiti finanziari 19,8 17,0 Fondi per rischi ed oneri 48,8 35,6 Debiti commerciali 147,6 143,9 Debiti tributari 12,7 22,1 Altri debiti 86,9 81,9 PASSIVITA CORRENTI 315,9 300,4 TOTALE PASSIVITA 899,8 840,2 TOTALE PASSIVITA E PATRIMONIO NETTO 1.395, ,5

22 22 Relazione del Consiglio di Amministrazione Situazione Patrimoniale-Finanziaria Le immobilizzazioni immateriali, pari a 658,6mn, diminuiscono di 0,9mn rispetto al 31 dicembre 2009 ( 659,5mn), per effetto degli ammortamenti dell anno ( 1,7mn) solo in parte compensati dai nuovi investimenti ( 0,9mn). Le immobilizzazioni materiali ammontano a 181,7mn, in diminuzione di 21,9mn rispetto alla fine del 2009 ( 203,6mn): gli investimenti netti del periodo, pari a 28,8mn, sono stati più che compensati da ammortamenti e svalutazioni per complessivi 36,4mn e dagli effetti del deconsolidamento, a seguito della cessione, della controllata Rotosud, il cui valore residuo delle immobilizzazioni al 31 dicembre 2009 (fabbricato industriale, rotative e altri impianti di stampa) era pari a 14,2mn. Le partecipazioni ammontano a complessivi 31,1mn, in aumento di 0,3mn rispetto al 31 dicembre 2009 ( 30,8mn) per effetto sostanzialmente dell utile conseguito dalla collegata Editoriale Libertà SpA solo parzialmente compensato dai dividendi distribuiti. I crediti non correnti, pari a 1,3mn, sono relativi a depositi cauzionali e a crediti verso l Erario per anticipo TFR. La voce si è mantenuta invariata rispetto al 31 dicembre Le attività per imposte anticipate ammontano a 33,9mn ed includono le differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. La riduzione di 14,7mn rispetto ai 48,6mn del 31 dicembre 2009 è dovuta principalmente all utilizzo delle imposte anticipate a seguito dell effettiva liquidazione degli incentivi all esodo, nell ambito dei piani di riorganizzazione in atto, nonché all utilizzo delle perdite pregresse da parte della controllata Elemedia. Le rimanenze, pari a 17mn, sono relative al valore della carta, dei materiali di stampa, delle pubblicazioni e dei prodotti collaterali presenti in magazzino. La diminuzione di 6,2mn rispetto al 31 dicembre 2009 è dovuta ad una attività mirata di razionalizzazione del magazzino, che ha comportato una significativa riduzione delle quantità di carta, materiali di stampa e pubblicazioni editoriali in giacenza. I crediti commerciali sono pari a 234,7mn, in aumento di 4,8mn rispetto al 31 dicembre 2009 ( 229,9mn) per effetto sostanzialmente dell aumento del fatturato pubblicitario. I titoli e altre attività finanziarie ammontano a 60,4mn, in aumento di 35,2mn rispetto alla fine del 2009, e si riferiscono essenzialmente a titoli di stato e obbligazioni acquistati nel periodo per diversificare gli investimenti finanziari delle disponibilità liquide. I crediti tributari ammontano a 10,9mn, in diminuzione di 9,7mn rispetto ai 20,6mn del 31 dicembre 2009 per effetto sostanzialmente dei minori acconti versati alla controllante CIR nell ambito del consolidato fiscale, nonché dell utilizzo dei crediti di imposta sugli investimenti (Legge n. 62/2001, Legge Editoria ) a compensazione delle imposte dovute nel periodo. Gli altri crediti sono pari a 18,8mn, in aumento di 1,4mn rispetto al 31 dicembre 2009 ( 17,4mn), ed includono, tra gli altri, gli anticipi a fornitori, agenti e collaboratori, nonché i risconti attivi per i canoni di locazione e per i diritti dei prodotti opzionali e dei programmi radiofonici che verranno realizzati nei primi mesi del 2011.

23 Relazione del Consiglio di Amministrazione 23 Le disponibilità liquide si attestano a 135mn, pressoché invariate rispetto al 31 dicembre Il patrimonio netto al 31 dicembre 2010 ammonta a 543,3mn ( 495,4mn al 31 dicembre 2009), di cui 539,4mn di competenza del Gruppo ( 485,6mn a fine esercizio 2009) e 3,9mn di spettanza dei terzi ( 9,8mn al 31 dicembre 2009); la riduzione del patrimonio netto di terzi è dovuta all acquisto di un ulteriore quota del 5,41% della partecipazione detenuta in Editoriale FVG che passa, pertanto, dal 92,12% al 97,53%. Le azioni proprie detenute dalla Capogruppo al 31 dicembre 2010, la cui valorizzazione è portata in detrazione del patrimonio netto, erano n e rappresentavano l 1,96% del capitale sociale. I debiti finanziari non correnti ammontano a 313,3mn ed includono il prestito obbligazionario, emesso il 27 ottobre 2004, di originari 300mn (ora diminuiti a 272,6mn, a seguito di buy-back e relative cancellazioni) ed i finanziamenti agevolati decennali stipulati nell ultimo trimestre del I fondi per rischi ed oneri correnti e non correnti ammontano complessivamente a 75,7mn, in diminuzione di 13,6mn rispetto al 31 dicembre 2009 per effetto, principalmente, degli utilizzi superiori ai nuovi accantonamenti realizzati nel periodo in relazione ai piani di riorganizzazione aziendale tuttora in corso. Il fondo di Trattamento di fine rapporto e gli altri fondi per il personale ammontano complessivamente a 72mn ( 83,9mn al 31 dicembre 2009). La riduzione di 12mn è dovuta alle quote di TFR e Indennità Fissa liquidate nel periodo ( 16mn), solo in parte compensate dall effetto finanziario della valutazione dei fondi (interest cost) e dal valore attualizzato degli accantonamenti relativi all Indennità Fissa (service cost) pari a complessivi 5,3mn. L impatto sulla variazione del fondo TFR rispetto al 31 dicembre 2009 derivante dalla cessione della controllata Rotosud ammonta a 1,3mn. Le passività per imposte differite sono pari a 114,4mn ( 111mn a fine 2009) e comprendono, tra gli altri, 36,6mn relativi all effetto fiscale dell iscrizione delle frequenze televisive. I debiti finanziari correnti, pari a 17mn, registrano rispetto al 31 dicembre 2009 una diminuzione di 2,8mn principalmente per effetto della cessione della controllata Rotosud che al 31 dicembre 2009 aveva in essere finanziamenti per 1,8mn. I debiti commerciali ammontano a 143,9mn con una diminuzione di 3,7mn legata sostanzialmente alla riduzione dei costi di produzione (carta e stampa) e distribuzione delle testate del Gruppo ed ai minori volumi di prodotti opzionali commercializzati. I debiti tributari, pari a 22,1mn, registrano rispetto al 31 dicembre 2009 un incremento di 9,3mn per effetto delle competenze fiscali di Ires e Irap del periodo (vedi anche commento sui crediti tributari). Gli altri debiti sono pari a 81,9mn, in diminuzione di 5mn rispetto a 86,9mn del 31 dicembre 2009 principalmente per effetto dei minori debiti maturati verso il personale per ferie, nonché del rilascio per competenza dei risconti passivi relativi ai finanziamenti agevolati ottenuti ex Legge n. 62/2001.

24 24 Relazione del Consiglio di Amministrazione Variazione della Posizione Finanziaria Netta mn Anno Anno FONTI DI FINANZIAMENTO Risultato di periodo, proprio e di terzi 5,5 50,2 Ammortamenti e svalutazioni 42,7 38,2 Fair value di stock option 2,0 2,7 Variazione netta fondi del personale (7,0) (12,0) Variazione netta fondi rischi e oneri 30,2 (13,7) Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (0,3) (2,2) Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni 0,4 (3,5) Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni 0,6 0,0 Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto (0,6) (0,3) Autofinanziamento 73,5 59,5 Decremento (Incremento) crediti non correnti 0,2 (0,0) Incremento passività/ Decremento attività imposte differite 2,0 18,0 Incremento debiti/ Decremento crediti tributari (6,3) 19,1 Decremento (Incremento) rimanenze 4,5 6,2 Decremento (Incremento) crediti commerciali e altri 34,5 (6,2) Incremento (Decremento) debiti commerciali e altri (10,7) (11,0) Variazione capitale circolante 24,2 26,1 FLUSSO DELLA GESTIONE CORRENTE 97,7 85,6 Deconsolidamento immobilizzazioni società cedute - 14,2 Disinvestimenti netti di partecipazioni - 3,5 Versamenti ad aumento capitale e riserve 0,4 0,2 Altre variazioni - 0,1 TOTALE FONTI 98,1 103,6 IMPIEGHI Investimenti netti in immobilizzazioni (24,9) (25,1) Investimenti netti in partecipazioni (0,7) (4,8) Acquisto di azioni proprie (1,1) (0,1) Dividendi pagati - - Altre variazioni (0,7) (0,4) TOTALE IMPIEGHI (27,3) (30,4) Avanzo (disavanzo) finanziario 70,8 73,2 POSIZIONE FINANZIARIA NETTA INIZIALE (278,9) (208,2) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA FINALE (208,2) (135,0)

25 Relazione del Consiglio di Amministrazione 25 Flussi finanziari I flussi finanziari tra il 1 gennaio 2010 e il 31 dicembre 2010, confrontati con quelli tra gennaio e dicembre 2009, sono presentati nel seguente prospetto. mn Anno Anno ATTIVITA OPERATIVA Risultato di periodo, proprio e di terzi 5,5 50,2 Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni 42,7 38,2 - Fair value stock option 2,0 2,7 - Variazione netta fondi del personale (7,0) (10,7) - Variazione netta fondi rischi e oneri 30,2 (13,7) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (0,3) (2,2) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli (2,3) (3,8) - Rettifiche di valore di attività finanziarie 0,6 0,0 - Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto (0,6) (0,3) - (Proventi) per dividendi (0,0) - Autofinanziamento 70,8 60,5 Variazione del circolante e altri flussi 17,9 29,8 FLUSSO DELL ATTIVITA OPERATIVA 88,7 90,3 di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (17,0) (14,0) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito (33,0) (11,5) ATTIVITA DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (26,9) (27,5) Esborsi per acquisto partecipazioni (2,7) (4,8) Incassi da cessioni 2,3 4,4 Incassi di contributi pubblici 5,2 - (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita (24,8) (35,7) Dividendi incassati 0,0 - Altre variazioni 1,8 - FLUSSO DELL ATTIVITA DI INVESTIMENTO (45,2) (63,7) ATTIVITA DI FINANZIAMENTO Versamenti ad aumento capitale e riserve 0,4 0,2 (Acquisto) vendita di azioni proprie (1,1) (0,1) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari (12,1) (12,5) Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (16,4) (14,1) (Dividendi pagati) - - Altre variazioni (0,7) - FLUSSO DELL ATTIVITA DI FINANZIAMENTO (29,8) (26,6) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 13,7 0,1 Disponibilità liquide nette iniziali 120,7 134,4 DISPONIBILITA LIQUIDE NETTE FINALI 134,4 134,5

26 26 Relazione del Consiglio di Amministrazione Il flusso dell attività operativa del 2010, pari a 90,3mn, è risultato in leggero aumento (+ 1,6mn) rispetto a quello realizzato nel 2009 ( 88,7mn). I maggiori utili generati dalla gestione operativa sono stati assorbiti dalla variazione negativa dei fondi rischi e oneri e del personale (TFR e Indennità Fissa), per effetto dei pagamenti effettuati ai dipendenti in uscita nell ambito dei piani di riorganizzazione in atto (nello scorso esercizio si era invece registrato un consistente incremento di tali fondi a copertura delle uscite di personale previste). Il capitale circolante registra un miglioramento di 11,9mn, sostanzialmente imputabile alle poste di natura tributaria avendo le società partecipanti al consolidato fiscale CIR beneficiato del mancato pagamento degli acconti IRES; tale effetto è stato solo parzialmente compensato dall incremento dei crediti commerciali legati alla crescita del fatturato pubblicitario. I flussi dell attività di investimento, negativi per 63,7mn, sono relativi principalmente ai pagamenti per investimenti in immobilizzazioni ( 27,5mn) e all acquisto sul mercato di titoli di stato e obbligazioni disponibili alla vendita ( 35,7mn, al netto dei relativi incassi). Per quanto riguarda i nuovi investimenti, nel corso del 2010 sono stati realizzati interventi per lo sviluppo tecnologico delle rotative e degli altri macchinari di stampa de la Repubblica e dei quotidiani locali ( 12,1mn), si è proseguito nel piano di switch-off al digitale degli impianti televisivi di Rete A ( 11,8mn), sono state effettuate ristrutturazioni di uffici e redazioni ( 2,2mn), sono stati aggiornati i sistemi informativi ed editoriali e migliorate le infrastrutture di rete ( 2,7mn) ed, infine, sono stati potenziati gli impianti radiofonici in bassa ed alta frequenza ( 1mn). Nell esercizio, inoltre, sono state realizzate plusvalenze per 2,3mn, grazie principalmente alla vendita di immobili non strumentali alle attività del Gruppo. Per quanto riguarda l acquisto di titoli, nell esercizio 2010, al fine di diversificare gli investimenti finanziari delle disponibilità liquide, sono stati acquistati sul mercato titoli di stato e obbligazioni, che pagano un interesse sia fisso che variabile, per un importo complessivo di 55,2mn. Parallelamente sono stati incassati a scadenza obbligazioni per un valore totale di 19,5mn. Il flusso dell attività di finanziamento ha assorbito risorse per 26,6mn. Nell esercizio sono state rimborsate quote capitali di finanziamenti in essere per 14,1mn e acquistate piccole porzioni del prestito obbligazionario per un valore nominale complessivo di 12,9mn ( 13mn di valore contabile) su cui è stata realizzata una plusvalenza di 0,5mn. Nella tabella che segue è esposta la composizione della posizione finanziaria netta del Gruppo. 31-dic 31-dic mn Crediti finanziari vs imprese del Gruppo 1,4 0,2 Debiti finanziari vs imprese del Gruppo - - Denaro e disponibilità di banca 133,6 134,8 Debiti per conti correnti bancari (0,6) (0,5) Disponibilità liquide nette 134,4 134,5 Titoli e altre attività finanziarie 25,2 60,4 Prestito obbligazionario (291,7) (278,0) Altri debiti verso le banche (75,4) (51,6) Altri debiti finanziari (0,6) (0,3) Altre attività (passività) finanziarie (342,6) (269,5) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (208,2) (135,0)

27 Relazione del Consiglio di Amministrazione 27 Risultati della Capogruppo Gruppo Editoriale L Espresso SpA al 31 dicembre 2010 In data 22 aprile 2010 si è perfezionata l operazione di fusione per incorporazione della società Editoriale Metropoli SpA in Gruppo Editoriale L Espresso SpA; gli effetti contabili e fiscali di tale fusione sono decorsi dal 1 gennaio 2010 e l intera operazione ha generato un avanzo di fusione di 0,6mn. Al fine di rendere comparabili i valori dell esercizio precedente, si è provveduto alla loro rideterminazione, simulando retroattivamente gli effetti della fusione, con separata esposizione in ciascun prospetto. Conto Economico Anno Anno 2009 Anno mn 2009 Proforma 2010 Ricavi 494,2 494,3 462,7 Variazione rimanenze prodotti (0,7) (0,7) (1,4) Altri proventi operativi 10,0 10,5 5,4 Costi per acquisti (79,8) (80,0) (60,3) Costi per servizi (248,3) (243,2) (213,4) Altri oneri operativi (9,2) (9,3) (12,1) Costi per il personale (129,9) (133,2) (120,2) Ammortamenti e svalutazioni (14,0) (14,1) (12,4) Risultato operativo 22,1 24,4 48,3 Proventi/(Oneri) finanziari netti (12,8) (12,8) (2,5) Dividendi 42,0 42,0 31,5 Risultato ante imposte 51,4 53,6 77,3 Imposte (21,0) (21,8) (19,0) RISULTATO NETTO 30,4 31,8 58,3

28 28 Relazione del Consiglio di Amministrazione Situazione Patrimoniale-Finanziaria ATTIVO 31-dic 31-dic dic mn 2009 Proforma 2010 Attività immateriali a vita indefinita 220,7 220,7 220,7 Altre immobilizzazioni immateriali 1,8 1,8 1,4 Immobilizzazioni immateriali 222,4 222,4 222,0 Immobilizzazioni materiali 51,0 51,1 38,1 Partecipazioni 408,4 407,2 408,1 Crediti non correnti 0,4 0,4 0,5 Attività per imposte anticipate 21,5 21,7 15,4 ATTIVITA' NON CORRENTI 703,8 702,9 684,0 Rimanenze 19,2 19,2 13,9 Crediti commerciali 101,3 100,7 100,9 Titoli e altre attività finanziarie 25,1 25,1 60,3 Crediti tributari 14,7 14,5 9,5 Altri crediti 9,8 10,4 9,9 Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 182,4 182,5 176,6 ATTIVITA' CORRENTI 352,6 352,5 371,1 TOTALE ATTIVO 1.056, , ,1 PASSIVO 31-dic 31-dic dic mn 2009 Proforma 2010 Capitale sociale 61,4 61,4 61,5 Riserve 86,9 87,1 90,8 Utili (perdite) a nuovo 201,2 201,2 231,7 Utile (perdita) di esercizio 30,4 31,8 58,3 PATRIMONIO NETTO 379,9 381,5 442,2 Debiti finanziari 307,3 307,3 288,3 Fondi per rischi ed oneri 34,5 34,5 34,2 TFR e altri fondi per il personale 36,6 36,8 29,0 Passività per imposte differite 45,6 45,6 48,8 PASSIVITA' NON CORRENTI 424,0 424,1 400,2 Debiti finanziari 86,1 85,1 72,5 Fondi per rischi ed oneri 26,0 26,0 11,7 Debiti commerciali 91,5 88,9 78,8 Debiti tributari 7,3 7,4 10,7 Altri debiti 41,5 42,2 38,9 PASSIVITA' CORRENTI 252,5 249,7 212,7 TOTALE PASSIVITA' 676,4 673,8 612,9 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.056, , ,1

29 Relazione del Consiglio di Amministrazione 29 Flussi finanziari I flussi finanziari tra il 1 gennaio 2010 e il 31 dicembre 2010, confrontati con quelli tra gennaio e dicembre 2009, sono presentati nel seguente prospetto. mn Anno Anno ATTIVITA' OPERATIVA Risultato di periodo 30,4 58,3 Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni 14,0 12,4 - Fair value stock option 2,0 2,7 - Variazione netta fondi del personale (4,0) (7,6) - Variazione netta fondi rischi e oneri 30,3 (14,6) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (0,0) (0,0) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli (2,6) (10,2) - Rettifiche di valore di attività finanziarie (0,1) 0,0 - (Proventi) per dividendi (42,0) (31,5) Autofinanziamento 28,0 9,4 Variazione del circolante e altri flussi (9,0) 8,8 FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA 18,9 18,2 di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (14,2) (11,5) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito (14,2) (3,6) ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (5,1) (3,3) Esborsi per acquisto partecipazioni (10,6) (6,0) Incassi da cessioni 0,2 19,2 Incassi di contributi pubblici 1,9 - (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita (24,8) (35,7) Dividendi incassati 42,0 31,5 FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 3,6 5,7 ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO Versamenti ad aumento capitale e riserve 0,4 0,2 (Acquisto) vendita di azioni proprie (1,1) (0,1) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari (12,1) (12,5) Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (5,2) (5,3) (Dividendi pagati) - - Altre variazioni (0,0) 0,5 FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (18,0) (17,2) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide 4,6 6,7 Disponibilità liquide nette iniziali 97,2 104,9 Apporti da fusione 3,0 1,2 DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINALI 104,9 112,7

30 30 Relazione del Consiglio di Amministrazione Per l analisi dei risultati operativi si rimanda al commento sulle singole divisioni; qui di seguito vengono esaminati i risultati della gestione finanziaria. Gli investimenti sostenuti dalla Capogruppo nell esercizio 2010 ammontano a 3,3mn e si riferiscono principalmente agli interventi volti all ottimizzazione del funzionamento delle rotative di stampa e al loro sviluppo tecnologico, all evoluzione dei sistemi editoriali de la Repubblica e de L Espresso, al potenziamento dei sistemi informativi e delle infrastrutture di rete e ai lavori di manutenzione delle sedi redazionali. Al 31 dicembre 2010 l indebitamento finanziario netto della Capogruppo era di 123,9mn in miglioramento di 60,9mn rispetto ai 184,8mn del 31 dicembre 2009 pro-forma, grazie principalmente al positivo cash flow gestionale, pari a 49,6mn, e alla cessione della controllata Rotosud. A fine dicembre 2010 gli organici erano pari a 852 persone, in diminuzione di 119 unità rispetto ai 971 dipendenti, comprensivi dell effetto fusioni, del 31 dicembre Prospetto di raccordo tra i dati del bilancio della Capogruppo ed i dati del bilancio consolidato Utile netto Patrimonio netto al (migliaia di euro) /12/ /12/2010 Saldo da bilancio della controllante Eliminazione dividendi controllate (45.276) (34.720) - - Rilevazione del patrimonio netto e del risultato di periodo delle partecipazioni controllate Eliminazione del valore di carico delle partecipazioni consolidate 326 (116) ( ) ( ) Avviamenti, testate, marchi e frequenze (67) Effetto della valutazione delle collegate secondo il metodo del patrimonio netto Altre rettifiche di consolidamento (63) (6.485) Saldo da bilancio consolidato di Gruppo Principali rischi e incertezze cui Gruppo Editoriale L Espresso SpA e il Gruppo Espresso sono esposti I principali fattori di rischio cui il Gruppo è esposto, dato il settore in cui opera, sono classificati nelle seguenti categorie: - rischi connessi alle condizioni generali dell economia; - rischi operativi di gestione; - rischi finanziari.

31 Relazione del Consiglio di Amministrazione 31 Rischi connessi alle condizioni generali dell economia La ripresa economica presenta un andamento ancora incerto ed altalenante, caratterizzato da elevati margini di incertezza e da una scarsa visibilità sulle prospettive macro-economiche di breve-medio termine. Tale contesto ha comportato una stagnazione della propensione e della capacità di spesa dei consumatori e ha impedito un netto e generalizzato recupero degli investimenti pubblicitari dopo la drastica contrazione del biennio Per far fronte allo scenario di mercato, il Gruppo ha a suo tempo definito, ed in gran parte realizzato già a fine 2010, un piano di interventi focalizzato sulla riduzione dei costi ( 140mn di risparmi) e sulla razionalizzazione della struttura organizzativa e produttiva. Il perdurare delle criticità del contesto macro-economico e, nello specifico, del mercato pubblicitario soprattutto per il comparto stampa, ha reso necessario per il Gruppo assumersi l impegno di un ulteriore e costante contenimento dei costi, trasversale a tutte le aree di business, e ciò anche al fine di sempre meglio garantire la continuità e lo sviluppo dei propri mezzi. Rischi operativi di gestione Rischio di prezzo della carta Il Gruppo, operando in maniera significativa nel settore della stampa, è un grande acquirente di carta ed è pertanto esposto al rischio di oscillazione del prezzo della stessa. Al fine di ottenere una più efficace pianificazione nell attività della provvista della carta e soprattutto al fine di rafforzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l altro la concorrenza tra le stesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppo viene effettuata in modo centralizzato. Il Gruppo nel passato ha stipulato contratti di paper swap per una percentuale del proprio fabbisogno annuale, ma, verificatane l inefficienza nel medio periodo, ha deciso di non continuare nell utilizzo di tali strumenti. Rischio di credito L esposizione al rischio di credito del Gruppo è riferibile ai crediti commerciali e a quelli finanziari. Il Gruppo, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito commerciale di particolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni di esposizioni, il Gruppo adotta procedure operative che impediscono la vendita di pubblicazioni, spazi pubblicitari e altri servizi a clienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. Nonostante tali procedure, non è possibile escludere che nelle attuali condizioni di mercato una quota di clienti possa ritardare o non onorare i pagamenti e pertanto il Gruppo ha iscritto in bilancio un congruo fondo svalutazione crediti. Per quanto attiene ai crediti finanziari, le operazioni di investimento della liquidità e le eventuali transazioni in derivati sono effettuate unicamente con controparti bancarie di elevato standing creditizio. Rischi legali, di compliance e di regolamentazione del settore Non si può escludere che il Gruppo possa essere tenuto a far fronte a passività conseguenti a vertenze legali e fiscali di varia natura. A fronte di tali rischi il Gruppo ha da sempre effettuato congrui accantonamenti in appositi fondi rischi ed oneri presenti tra le passività di bilancio (si vedano anche le relative note illustrative al bilancio). Il Gruppo si è dotato di un insieme di regole etico-comportamentali oggetto di continua divulgazione a tutto il personale aziendale e continuamente sottoposte a verifica per garantirne la

32 32 Relazione del Consiglio di Amministrazione corretta applicazione. Con riferimento al D.Lgs. 231/2001 sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, si evidenzia che tutte le società del Gruppo si sono dotate di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo continuamente aggiornato alle più recenti novità normative introdotte in materia. Infine, il Gruppo è soggetto a potenziali rischi derivanti dall evoluzione del contesto normativo e regolatorio di riferimento, specie per quanto riguarda il settore radiotelevisivo, che potrebbero influenzare gli adempimenti tecnico-operativi richiesti. Al riguardo il Gruppo è impegnato in una continua attività di monitoraggio e dialogo costruttivo con le istituzioni al fine di recepire tempestivamente i cambiamenti intervenuti. Rischi finanziari L attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delinea obiettivi, strategie, linee guida nonché modalità operative. Per la gestione della finanza/tesoreria, il Gruppo si è dotato di una procedura ispirata a criteri di prudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimento che prevede, tra l altro, l assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se non adeguatamente motivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione. La Capogruppo gestisce e coordina un conto corrente intragruppo centralizzato, cui partecipano tutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi di tipo economico nei rapporti con le controparti ed una maggiore efficienza operativa. La centralizzazione permette infatti una più efficace attività di pianificazione e controllo dei flussi finanziari, garantisce una maggiore omogeneità delle varie scelte di finanziamento/investimento, ottimizza il profilo di rischio del Gruppo nel suo complesso, ma soprattutto consente di rafforzare il potere contrattuale con il sistema bancario. Maggiori informazioni in merito ai rischi derivanti dagli strumenti finanziari, come richiesto dai principi IFRS, sono fornite nell apposita sezione delle note illustrative al bilancio. * * * * Gruppo Editoriale L Espresso SpA, nella sua posizione di Capogruppo, è sostanzialmente esposta ai medesimi rischi di Gruppo sopra descritti. * * * * Sulla base dei risultati economici e della generazione di cassa conseguiti nel corso degli ultimi anni, oltreché delle disponibilità finanziarie risultanti al 31 dicembre 2010, la Società ritiene che non sussistano rilevanti incertezze tali da far sorgere dubbi significativi circa la capacità del Gruppo di proseguire la propria attività in continuità aziendale. Attestazione ai sensi dell art. 37 della Delibera Consob n /07 (Regolamento Mercati) In relazione agli obblighi richiamati dall art , comma 15, del Regolamento di Borsa Italiana, tenuto conto del disposto dell art. 37 della Delibera Consob 16191/2007, si attesta che non sussistono condizioni tali da inibire la quotazione delle azioni di Gruppo Editoriale L Espresso SpA sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA.

33 Relazione del Consiglio di Amministrazione 33 A tale proposito si evidenzia che la società Gruppo Editoriale L Espresso SpA ha adempiuto, relativamente alla soggezione all attività di direzione e coordinamento della controllante CIR SpA (di seguito anche CIR), agli obblighi di pubblicità previsti dall articolo 2497-bis del codice civile, ha una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela e i fornitori e non ha in essere con CIR un rapporto di tesoreria accentrata. Inoltre, come indicato nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, si segnala che gli amministratori indipendenti della Società sono per numero ed autorevolezza tali da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nell assunzione delle decisioni consiliari. Altre informazioni Al 31 dicembre 2010 le azioni proprie detenute dalla Capogruppo erano n (valore nominale 0,15 euro) e rappresentavano l 1,96% del capitale sociale. * * * * Gruppo Editoriale L Espresso SpA ha provveduto ad aggiornare il Documento Programmatico sulla Sicurezza entro i termini previsti dal decreto legislativo 30 giugno 2003 n. 196, recante il Codice in materia di protezione dei dati personali e ha recepito, nei processi interni, le misure previste dal Garante per la protezione dei dati personali. La Società inoltre si impegna ad adottare le misure tecniche ed organizzative idonee a proteggere le informazioni attinenti ai dipendenti, ai collaboratori e ai soggetti terzi, acquisite all interno dello svolgimento della propria attività e ad evitare ogni uso improprio. A tal fine, Gruppo Editoriale L Espresso SpA attesta che il trattamento dei dati personali svolto all interno delle proprie direzioni avviene nel rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone coinvolte. Gruppo Editoriale L Espresso SpA si impegna ad adottare tutte le necessarie misure tecniche, organizzative e di sicurezza per tutte le banche dati nelle quali sono raccolti e custoditi i dati personali, al fine di evitare rischi di distruzione e perdite oppure accessi non autorizzati o trattamenti non consentiti. * * * * La Società fa riferimento al Documento di Valutazione dei Rischi previsto dalla legislazione in materia di sicurezza sul lavoro, che comporta l individuazione dei pericoli e la valutazione dei rischi residui presenti in azienda, nonché la successiva definizione delle misure e delle tempistiche necessarie alla loro minimizzazione ed al mantenimento di un adeguato livello di sicurezza. Nel corso dell anno è stata effettuata la formazione/informazione, secondo le priorità convenute, sui temi della gestione dell emergenza, dei videoterminali e degli altri rischi residui, con il coinvolgimento delle figure aziendali preposte, nonché la formazione dei preposti e dei rappresentanti dei lavoratori della sicurezza. E stata altresì pianificata ed effettuata la sorveglianza sanitaria prevista dai protocolli in essere. Inoltre, si è provveduto a definire il programma di lavoro per la valutazione dello stress lavoro correlato come da indicazioni metodologiche fornite dall apposita Linea Guida Ministeriale.

34 34 Relazione del Consiglio di Amministrazione Per quanto riguarda la tutela ambientale, oltre alla consueta attività di valutazione e gestione per il rispetto della normativa, l Azienda ha svolto tutti gli adempimenti connessi all introduzione del sistema SISTRI per la gestione dei rifiuti, per una pronta adesione all avvio. * * * * Rapporti infragruppo e con parti correlate Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate, ivi comprese le operazioni infragruppo, si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato, tenuto conto delle caratteristiche dei beni e dei servizi prestati. Le informazioni sui rapporti con parti correlate, ivi incluse quelle richieste dalla Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, sono presentate rispettivamente nella Nota 14.4 del Bilancio consolidato e nella Nota 11.4 del Bilancio d esercizio. L elenco delle società incluse nell area di consolidamento è riportato nell Allegato 1 delle Note al bilancio consolidato del Gruppo Espresso. Proposta di destinazione dell utile dell esercizio 2010 Signori azionisti, il bilancio del Gruppo Editoriale L Espresso SpA che sottoponiamo alla Vostra approvazione presenta un utile netto di ,22. Vi proponiamo di distribuire un dividendo di 0,074 per ciascuna delle n azioni ordinarie attualmente in circolazione (tenuto conto delle azioni proprie in portafoglio, oggi pari a ) con godimento 1 gennaio 2010 e di destinare la parte residua dell utile di esercizio alla riserva utili a nuovo, avendo la riserva legale già raggiunto il 20% del capitale sociale. Pertanto vi proponiamo di destinare: ,71 a dividendo ordinario da assegnare agli azionisti in ragione di 0,074, al lordo delle ritenute di legge, per ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione, che sarà messo in pagamento il giorno 26 maggio 2011 contro stacco della cedola n. 13, che avverrà in data 23 maggio 2011; ,51 a riserva utili a nuovo. La proposta di destinazione dell utile dell esercizio tiene conto del disposto di cui all art ter, 2 comma del codice civile, il quale sancisce che il diritto agli utili delle azioni proprie è attribuito proporzionalmente alle altre azioni. Vi ricordiamo inoltre che gli ammontari esatti da destinare a dividendo e a riserva utili a nuovo potranno variare in funzione delle azioni proprie in portafoglio alla data di stacco cedola, nonché in funzione della possibile emissione il giorno 31 marzo 2011 di massime azioni ordinarie con godimento 1 gennaio 2010 in esecuzione di piani di stock option in essere.

35 Informativa ai sensi del Regolamento Consob n

36

37 Informativa ai sensi del Regolamento Consob n Informativa sui piani d incentivazione basati su strumenti finanziari Informazioni sui piani adottati Il Gruppo riconosce benefici addizionali a dirigenti della società e di società controllate che ricoprono posizioni di primo piano all interno del Gruppo, attraverso piani di compensi basati su strumenti finanziari. In particolare i piani adottati dal Gruppo prevedono l attribuzione di diritti di partecipazione al capitale (c.d. stock option). Nel passato sono stati adottati anche piani che prevedevano l attribuzione di diritti che comportavano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una eventuale corresponsione di carattere straordinario, basata sull andamento del titolo azionario di riferimento (c.d. phantom stock option); tuttavia alla luce delle recenti modifiche intervenute nella normativa fiscale in termini di incentivazione a favore di dipendenti, l assemblea dei soci di Gruppo Editoriale L Espresso SpA, tenutasi il 22 aprile 2009, ha deliberato di cancellare gli esistenti Piani di Phantom Stock Option 2007 e 2008 (Piani Phantom) e di sostituirli con un piano di stock option straordinario (i) riservato in via esclusiva agli stessi soggetti già beneficiari dei Piani Phantom e ancora dipendenti del Gruppo Espresso e (ii) disciplinato, mutatis mutandis, dai medesimi termini e condizioni contenuti nei regolamenti dei Piani Phantom. Tutti i piani di stock option adottati dal Gruppo prevedono la facoltà per i beneficiari di esercitare, ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito, un opzione di sottoscrizione di nuove azioni della Società da emettersi in virtù di apposite delibere. I relativi regolamenti, tra le altre condizioni e termini, disciplinano anche la sorte delle opzioni in caso di cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato. Piani di stock option in essere Attualmente sono in essere i seguenti piani di stock option: Piano di stock option 24 Aprile 2001 Il Consiglio di Amministrazione del 24 aprile 2001, avvalendosi della delega concessa dall Assemblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art ultimo comma, per complessive azioni ad un prezzo di euro 6,25 di cui euro 0,15 di valore nominale ed euro 6,10 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell ultimo mese, al servizio del piano di stock option 24 aprile Il regolamento prevede che le opzioni possano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) fino ad un massimo del 12% del totale delle opzioni assegnate a decorrere dal 30 settembre 2001 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 30 settembre 2011; b) fino ad un massimo, per ciascun trimestre, del 6% del totale delle opzioni assegnate nel periodo 31 dicembre marzo 2005 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 30 settembre 2011; c) il residuo 4% del totale delle opzioni assegnate, a decorrere dal 30 giugno 2005 fino al termine ultimo del 30 settembre Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sono decadute , per cui ne residuano Piano di stock option 24 Ottobre 2001 Il Consiglio di Amministrazione del 24 ottobre 2001, avvalendosi della delega concessa dall Assemblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art ultimo comma, per

38 38 Informativa ai sensi del Regolamento Consob n complessive azioni ad un prezzo di euro 2,51 di cui euro 0,15 di valore nominale ed euro 2,36 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell ultimo mese, al servizio del piano di stock option 24 ottobre Il regolamento prevede che le opzioni possano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) fino ad un massimo del 12% del totale delle opzioni assegnate a decorrere dal 31 marzo 2002 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 31 marzo 2012; b) fino ad un massimo, per ciascun trimestre, del 6% del totale delle opzioni assegnate nel periodo 30 giugno settembre 2005 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 31 marzo 2012; c) il residuo 4% del totale delle opzioni assegnate, a decorrere dal 31 dicembre 2005 fino al termine ultimo del 31 marzo Ad oggi risultano esercitate opzioni, ne sono decadute, a termini di regolamento , per cui ne residuano Piano di stock option 6 marzo 2002 Il Consiglio di Amministrazione del 6 marzo 2002, avvalendosi della delega concessa dall Assemblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art ultimo comma, per complessive azioni ad un prezzo di euro 3,30 di cui euro 0,15 di valore nominale ed euro 3,15 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell ultimo mese, al servizio del piano di stock option 6 marzo Il regolamento prevede che le opzioni possano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) fino ad un massimo del 12% del totale delle opzioni assegnate a decorrere dal 30 settembre 2002 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 30 settembre 2012; b) fino ad un massimo, per ciascun trimestre, del 6% del totale delle opzioni assegnate nel periodo 31 dicembre marzo 2006 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 30 settembre 2012; c) il residuo 4% del totale delle opzioni assegnate, a decorrere dal 30 giugno 2006 fino al termine ultimo del 30 settembre Fino ad oggi risultano esercitate opzioni, ne sono decadute, a termini di regolamento , per cui ne residuano Piano di stock option 24 luglio 2002 Il Consiglio di Amministrazione del 24 luglio 2002, avvalendosi della delega concessa dall Assemblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art ultimo comma, per complessive azioni ad un prezzo di euro 3,36 di cui euro 0,15 di valore nominale ed euro 3,21 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell ultimo mese, al servizio del piano di stock option 24 luglio Il regolamento prevede che le opzioni possano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) fino ad un massimo del 12% del totale delle opzioni assegnate a decorrere dal 31 dicembre 2002 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 31 dicembre 2012; b) fino ad un massimo, per ciascun trimestre, del 6% del totale delle opzioni assegnate nel periodo 31 marzo giugno 2006 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 31 dicembre 2012; c) il residuo 4% del totale delle opzioni assegnate, a decorrere dal 30 settembre 2006 fino al termine ultimo del 31 dicembre 2012.

39 Informativa ai sensi del Regolamento Consob n Fino ad oggi risultano esercitate opzioni ma, a termine di regolamento, ne sono decadute , per cui ne residuano Piano di stock option 26 febbraio 2003 Il Consiglio di Amministrazione del 26 febbraio 2003, avvalendosi della delega concessa dall Assemblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art ultimo comma, per complessive azioni ad un prezzo di euro 2,86 di cui euro 0,15 di valore nominale ed euro 2,71 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell ultimo mese, al servizio del piano di stock option 26 febbraio Il regolamento prevede che le opzioni possano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) fino ad un massimo del 12% del totale delle opzioni assegnate a decorrere dal 30 settembre 2003 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 30 settembre 2013; b) fino ad un massimo, per ciascun trimestre, del 6% del totale delle opzioni assegnate nel periodo 31 dicembre marzo 2007 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 30 settembre 2012; c) il residuo 4% del totale delle opzioni assegnate, a decorrere dal 30 giugno 2007 fino al termine ultimo del 30 settembre Fino ad oggi risultano esercitate opzioni ma, a termini di regolamento, ne sono decadute , per cui ne residuano Piano di stock option 23 luglio 2003 Il Consiglio di Amministrazione del 23 luglio 2003, avvalendosi della delega concessa dall Assemblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art ultimo comma, per complessive azioni ad un prezzo di euro 3,54 di cui euro 0,15 di valore nominale ed euro 3,39 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell ultimo mese, al servizio del piano di stock option 23 luglio Il regolamento prevede che le opzioni possano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) fino ad un massimo del 12% del totale delle opzioni assegnate a decorrere dal 31 dicembre 2003 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 31 dicembre 2013; b) fino ad un massimo, per ciascun trimestre, del 6% del totale delle opzioni assegnate nel periodo 31 marzo giugno 2007 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 31 dicembre 2013; c) il residuo 4% del totale delle opzioni assegnate, a decorrere dal 30 settembre 2007 fino al termine ultimo del 31 dicembre Fino ad oggi risultano esercitate opzioni ma, a termine di regolamento, ne sono decadute , per cui ne residuano Piano di stock option 25 febbraio 2004 Il Consiglio di Amministrazione del 25 febbraio 2004, avvalendosi della delega concessa dall Assemblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art ultimo comma, per complessive azioni ad un prezzo di euro 4,95 di cui euro 0,15 di valore nominale ed euro 4,80 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell ultimo mese, al servizio del piano di stock option 25 febbraio Il regolamento prevede che le opzioni possano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) fino ad un massimo del

40 40 Informativa ai sensi del Regolamento Consob n % del totale delle opzioni assegnate a decorrere dal 30 settembre 2004 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 30 settembre 2014; b) fino ad un massimo, per ciascun trimestre, del 6% del totale delle opzioni assegnate nel periodo 31 dicembre marzo 2008 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 30 settembre 2013; c) il residuo 4% del totale delle opzioni assegnate, a decorrere dal 30 giugno 2008 fino al termine ultimo del 30 settembre Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sono decadute , per cui ne residuano Piano di stock option 28 luglio 2004 Il Consiglio di Amministrazione del 28 luglio 2004, avvalendosi della delega concessa dall Assemblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art ultimo comma, per complessive azioni ad un prezzo di euro 4,80 di cui euro 0,15 di valore nominale ed euro 4,65 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell ultimo mese, al servizio del piano di stock option 28 luglio Il regolamento prevede che le opzioni possano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) fino ad un massimo del 12% del totale delle opzioni assegnate a decorrere dal 31 dicembre 2004 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 31 dicembre 2014; b) fino ad un massimo, per ciascun trimestre, del 6% del totale delle opzioni assegnate nel periodo 31 marzo giugno 2008 e con successiva cadenza trimestrale fino al termine ultimo del 31 dicembre 2014; c) il residuo 4% del totale delle opzioni assegnate, a decorrere dal 30 settembre 2008 fino al termine ultimo del 31 dicembre Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sono decadute , per cui ne residuano Piano di stock option 23 febbraio 2005 Il Consiglio di Amministrazione del 23 febbraio 2005, avvalendosi della delega concessa dall Assemblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art ultimo comma, per complessive azioni ad un prezzo di euro 4,75 di cui euro 0,15 di valore nominale e euro 4,60 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell ultimo mese, al servizio del piano di stock option 23 febbraio Il regolamento prevede che le opzioni possano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) alla fine del sesto mese di calendario dalla loro attribuzione, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al primo semestre dalla loro attribuzione, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al primo semestre dalla loro attribuzione, quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 settembre Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sono decadute , per cui ne residuano Piano di stock option 27 luglio 2005 Il Consiglio di Amministrazione del 27 luglio 2005, avvalendosi della delega concessa dall Assemblea del 6 aprile 2001, ha deliberato un aumento di capitale ex art ultimo comma,

41 Informativa ai sensi del Regolamento Consob n per complessive azioni ad un prezzo di euro 4,65 di cui euro 0,15 di valore nominale ed euro 4,50 di sovrapprezzo, determinato secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell ultimo mese, al servizio del piano di stock option 27 luglio Il regolamento prevede che le opzioni possano essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) al 31 dicembre 2005, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 31 dicembre 2005, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 31 dicembre 2005, quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 31 dicembre Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sono decadute , per cui ne residuano Piano di stock option 2006 Il Consiglio di Amministrazione del 26 aprile 2006, avvalendosi della delega conferitagli dall Assemblea degli azionisti tenutasi in pari data, ha deliberato un aumento di capitale ex art. 2441, ultimo comma, per complessive massime azioni, di valore nominale pari a euro 0,15, da riservare in sottoscrizione a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzioni di sottoscrizione ai sensi del regolamento del piano di stock option 2006 il quale prevede l assegnazione delle opzioni in due tranche. I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell ultimo mese che precede le relative date di assegnazione. 1 Tranche Il 17 maggio 2006, al prezzo di euro 4,33, è stata assegnata la prima tranche di opzioni le quali potranno essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) al 31 dicembre 2006, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 31 dicembre 2006, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 31 dicembre 2006, quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 31 dicembre Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sono decadute , per cui ne residuano Tranche Il 15 novembre 2006, al prezzo di euro 3,96, è stata assegnata, la seconda tranche di opzioni le quali potranno essere esercitate da ciascun beneficiario nei seguenti periodi: a) al 30 giugno 2007, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 30 giugno 2007, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 30 giugno 2007, quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 giugno Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sono decadute , per cui ne residuano

42 42 Informativa ai sensi del Regolamento Consob n Piano di Stock Option Straordinario 2009 Il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009, avvalendosi della delega conferitagli dall Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art. 2441, ultimo comma, per complessive massime azioni, di valore nominale pari a euro 0,15, da riservare in sottoscrizione a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzioni di sottoscrizione ai sensi del Regolamento del Piano di Stock Option Straordinario 2009 il quale prevede l assegnazione delle opzioni in quattro tranche ad un prezzo di esercizio determinato in coerenza ai parametri di riferimento previsti dai già citati Piani Phantom: in particolare sono state assegnate per la Prima Tranche n opzione ad un prezzo di 3,84, per la Seconda Tranche n opzioni ad un prezzo di 3,60, per la Terza Tranche n opzioni ad un prezzo di 2,22 e per la Quarta Tranche n ad un prezzo di 1,37. Ai sensi del Regolamento le opzioni sono state attribuite a tutti gli effetti con decorrenza dalla data della deliberazione del Consiglio di Amministrazione. Le Opzioni così attribuite maturano, divenendo esercitabili, nei medesimi termini già stabiliti nei regolamenti dei Piani Phantom e precisamente: 1 Tranche quanto al 54% delle Opzioni di Prima Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009; fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di Prima Tranche a decorrere dalla fine di ciascuno dei sette trimestri successivi al 30 giugno 2009; il residuo 4% delle Opzioni di Prima Tranche a decorrere dal 30 giugno Tutte le Opzioni di Prima Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 30 settembre Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sono decadute , per cui ne residuano Tranche quanto al 42% delle Opzioni di Seconda Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009; fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di Seconda Tranche a decorrere dalla fine di ciascun dei nove trimestri successivi al 30 giugno 2009; il residuo 4% delle Opzioni di Seconda Tranche a decorrere dal 30 dicembre Tutte le Opzioni di Seconda Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 31 marzo Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sono decadute , per cui ne residuano Tranche quanto al 30% delle Opzioni di Terza Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009; fino ad un massimo del 6% delle Opzioni di Terza Tranche a decorrere dalla fine di ciascuno degli undici trimestri successivi al 30 giugno 2009: il residuo 4% delle Opzioni di Terza Tranche a decorrere dal 30 giugno Tutte le Opzioni di Terza Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 30 settembre Fino ad oggi non risulta esercitata nessuna opzione ma, a termine di regolamento, ne sono decadute , per cui ne residuano Tranche quanto al 18% delle Opzioni di Quarta Tranche a decorrere dal 30 giugno 2009; fino ad un massimo del 6% del totale delle Opzioni di Quarta Tranche a decorrere dalla fine di ciascuno dei tredici trimestri successivi al 30 giugno 2009: il residuo 4% del totale delle Opzioni di Quarta Tranche a decorrere dal 31 dicembre 2012.

43 Informativa ai sensi del Regolamento Consob n Tutte le Opzioni di Quarta Tranche potranno essere esercitate sino al Termine Finale del 31 marzo Fino ad oggi risultano esercitate opzioni ma, a termine di regolamento, ne sono decadute , per cui ne residuano Piano di Stock Option Ordinario 2009 Il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009, avvalendosi della delega conferitagli dall Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art. 2441, ultimo comma, per complessive massime azioni, di valore nominale pari a euro 0,15, da riservare in sottoscrizione all Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società e a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzioni di sottoscrizione ai sensi del Regolamento del Piano di Stock Option Ordinario 2009 il quale prevede l assegnazione delle opzioni in due tranche. I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell ultimo mese che precede le relative date di assegnazione. 1 Tranche Il 14 maggio 2009, al prezzo di euro 1,00, è stata assegnata la Prima Tranche di opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 30 settembre 2009, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 30 settembre 2009, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 30 settembre 2009, quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 settembre Fino ad oggi risultano esercitate opzioni e, a termine di regolamento, non risulta decaduta o annullata nessuna opzione, per cui ne residuano Tranche Il 14 ottobre 2009, al prezzo di euro 1,86, è stata assegnata la Seconda Tranche di opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 31 marzo 2010, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 31 marzo 2010, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 31 marzo 2010, quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 31 marzo Fino ad oggi risultano esercitate opzioni e, a termine di regolamento, non risulta decaduta o annullata nessuna opzione, per cui ne residuano Piano di Stock Option 2010 Il Consiglio di Amministrazione del 21 aprile 2010, avvalendosi della delega conferitagli dall Assemblea degli azionisti del 26 aprile 2006, ha deliberato un aumento di capitale ex art. 2441, ultimo comma, per complessive massime azioni, di valore nominale pari a euro 0,15, da riservare in sottoscrizione all Amministratore Delegato e Direttore Generale della Società e a dipendenti della Capogruppo e di sue controllate, titolari delle opzioni di sottoscrizione ai sensi del Regolamento del Piano di Stock Option 2010 il quale prevede l assegnazione delle opzioni in due tranche. I prezzi di esercizio delle due tranche vengono determinati secondo quanto previsto dal Testo Unico delle Imposte dirette all art. 9, comma IV, facendo pertanto riferimento alla media aritmetica semplice dei prezzi ufficiali di Borsa delle azioni della società rilevati nell ultimo mese che precede le relative date di assegnazione.

44 44 Informativa ai sensi del Regolamento Consob n Tranche Il 12 maggio 2010, al prezzo di euro 2,25, è stata assegnata la prima tranche di opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 30 settembre 2010, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 30 settembre 2010, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 30 settembre 2010, quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 30 settembre Fino ad oggi non risultano esercitate opzioni e, a termine di regolamento, non risulta decaduta o annullata nessuna opzione, per cui ne residuano Tranche Il 13 ottobre 2010, al prezzo di euro 1,58 è stata assegnata la seconda tranche di opzioni le quali maturano divenendo così esercitabili: a) al 31 marzo 2011, quanto al 12% delle opzioni attribuite; b) alla fine di ciascuno dei quattordici trimestri successivi al 31 marzo 2011, quanto ad un ulteriore 6% delle opzioni attribuite per ciascun trimestre; c) allo scadere del quindicesimo trimestre successivo al 31 marzo 2011, quanto al residuo 4% delle opzioni attribuite, sino al termine ultimo del 31 marzo Fino ad oggi non risultano esercitate opzioni e, a termine di regolamento, non risulta decaduta o annullata nessuna opzione, per cui ne residuano * * * * Sulla base di quanto esposto, al 31 dicembre 2010, le opzioni di sottoscrizione di azioni della società ancora valide, ma non esercitate, ammontano a , pari al 6,08% sul totale delle azioni attualmente componenti il capitale sociale.

45 Informativa ai sensi del Regolamento Consob n Informativa Consob - art Regolamento n Schema n. 3 PARTECIPAZIONI DEGLI AMMINISTRATORI, DEI SINDACI E DEI DIRETTORI GENERALI IN CARICA AL 31 DICEMBRE 2010 Cognome e nome Società partecipata Numero azioni possedute al 31/12/2009 Numero azioni acquistate nell'esercizio Numero azioni vendute nell'esercizio Numero azioni possedute al 31/12/2010 Carlo De Benedetti di cui: tramite CIR SpA (1) tramite Romed SpA (2) Gruppo Editoriale L'Espresso SpA Luca Paravicini Crespi di cui: tramite fiduciaria Biennebi SpA (3) tramite Alpa Srl (4) Gruppo Editoriale L'Espresso SpA Corradi Corrado Gruppo Editoriale L'Espresso SpA Carlo Ottino Gruppo Editoriale L'Espresso SpA (1) CIR - Compagnie Industriali Riunite SpA - Via Valeggio n. 41- Torino - Partita IVA (2) ROMED SpA - Via Valeggio n Torino - Partita IVA (3) Nuda proprietà - Fiduciaria Biennebi SpA - Via San Pietro all Orto n Milano- Partita IVA (4) Nuda proprietà - Alpa Srl - Via San Pietro all Orto n Milano - Partita IVA

46 46 Informativa ai sensi del Regolamento Consob n Informativa Consob - art del Regolamento di attuazione del D.lgs. N.58/98 - Schema n. 1 COMPENSI CORRISPOSTI AGLI AMMINISTRATORI, AI SINDACI E AI DIRETTORI GENERALI NELL ESERCIZIO 2010 A) B) C) D) (1) (2) (3) (4) Cognome e Nome Carica ricoperta Periodo per cui è stata ricoperta la carica Scadenza della carica Emolumenti per la carica nella società che redige il bilancio Benefici non monetari Bonus e altri incentivi Altri compensi Carlo De Benedetti (1) Presidente 01/01/ /12/2010 approv. bilancio Monica Mondardini (2) Amministratore Delegato 01/01/ /12/2010 approv. bilancio Agar Brugiavini (3) Consigliere 01/01/ /12/2010 approv. bilancio Rodolfo De Benedetti (4) Consigliere 01/01/ /12/2010 approv. bilancio Francesco Dini (5) Consigliere 01/01/ /12/2010 approv. bilancio Sergio Erede (5) Consigliere 01/01/ /12/2010 approv. bilancio Giorgio Di Giorgio (6) Consigliere 01/01/ /12/2010 approv. bilancio Mario Greco (3) Consigliere 01/01/ /12/2010 approv. bilancio Maurizio Martinetti (7) Consigliere 01/01/ /12/2010 approv. bilancio Tiziano Onesti (6) Consigliere 01/01/ /12/2010 approv. bilancio Luca Paravicini (3) Consigliere 01/01/ /12/2010 approv. bilancio Giovanni Barbara (8) Presidente del Collegio sindacale 01/01/ /12/2010 approv. bilancio Enrico Laghi (9) Sindaco effettivo 01/01/ /12/2010 approv. bilancio Luigi Macchiorlatti Vignat (9) Sindaco effettivo 01/01/ /12/2010 approv. bilancio Corrado Corradi (10) Direttore generale con delega sulla div. "Periodici" 01/01/ /12/2010 a revoca Carlo Ottino (10) Direttore generale con delega sulla div. "Repubblica" 01/01/ /12/2010 a revoca (1) I compensi comprendono emolumenti per le cariche di presidente ( 400mila), consigliere ( 20mila) e componente del comitato per la remunerazione ( 10mila); tutti gli emolumenti sono erogati alla ROMED SpA. (2) I compensi comprendono emolumenti per le cariche di amministratore delegato ( 300mila) e consigliere ( 20mila); gli altri compensi comprendono gli importi erogati a titolo di bonus, relativo all'esercizio 2009, e alla retribuzione lorda da lavoro dipendente. (3) I compensi comprendono emolumenti per le cariche di consigliere ( 20mila), di componente il comitato per la remunerazione ( 10mila) e di componente il comitato per il controllo interno ( 10mila). (4) I compensi comprendono emolumenti per le cariche di consigliere ( 20mila) e di componente il comitato per la remunerazione ( 10mila). (5) I compensi comprendono emolumenti per la carica di consigliere ( 20mila). (6) I compensi comprendono emolumenti per la carica di consigliere ( 20mila) e di componente il comitato per il controllo interno ( 10mila). (7) I compensi comprendono emolumenti per la carica di consigliere ( 20mila); gli altri compensi comprendono emolumenti per cariche di consigliere in società del Gruppo ( 3mila) e compensi per prestazioni professionali ( 520mila). (8) I compensi comprendono emolumenti per la carica di presidente del collegio sindacale ( 50mila); gli altri compensi riguardano la carica di componente l'organismo di vigilanza ( 10mila). (9) I compensi comprendono emolumenti per la carica di sindaco effettivo ( 33,5mila). (10) Il bonus è relativo ai risultati raggiunti nell'esercizio 2009; gli altri compensi comprendono gli importi erogati a titolo di retribuzione lorda da lavoro dipendente.

47 Informativa ai sensi del Regolamento Consob n Informativa Consob - art Regolamento n Schema n. 2 STOCK OPTION ASSEGNATE AGLI AMMINISTRATORI E AI DIRETTORI GENERALI IN CARICA AL 31 DICEMBRE 2010 Opzioni detenute all inizio dell esercizio Opzioni assegnate nel corso dell esercizio Opzioni esercitate nel corso dell esercizio Opzioni scadute nell esercizio Opzioni detenute alla fine dell esercizio (A) (B) 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) Nome e Cognome Carica ricoperta Numero opzioni Prezzo medio di esercizo Scadenza media (anni) Numero opzioni Prezzo medio di esercizo Scadenza media (anni) Numero opzioni Prezzo medio di esercizo Prezzo medio di mercato all esercizio Numero opzioni Prezzo medio di esercizo Numero opzioni Prezzo medio di esercizio Scadenza media (anni) Monica Mondardini Amministratore Delegato ,43 10, ,92 10, ,69 9,55 Corrado Corradi Direttore Generale Div. Periodici ,02 7, ,92 10, ,19 1, ,87 7,48 Carlo Ottino Direttore Generale Div. Repubblica ,13 7, ,92 10, ,97 7,17 Nota: il calcolo delle scadenze medie è stato effettuato considerando esclusivamente le scadenze ultime per ciascun piano di stock option in essere, prescindendo dai periodi in cui è possibile l'esercizio delle opzioni (maggiori dettagli sono forniti nell'informativa che precede questa tabella).

48 48 Informativa ai sensi del Regolamento Consob n Informativa Consob - art. 149-duodecies - Regolamento n PROSPETTO 1) CORRISPETTIVI (*) DI COMPETENZA DELL'ESERCIZIO 2010 PER SERVIZI FORNITI DALLA SOCIETÀ DI REVISIONE E DA ENTITÀ APPARTENENTI ALLA SUA RETE A GRUPPO EDITORIALE L'ESPRESSO SPA Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi ( 000) Revisione contabile Deloitte & Touche SpA Gruppo Editoriale L'Espresso SpA 180 Servizi di attestazione: verfiche ADS Deloitte & Touche SpA Gruppo Editoriale L'Espresso SpA 79 Servizio di consulenza fiscale Studio Tributario e Societario Gruppo Editoriale L'Espresso SpA 12 Altri servizi: servizi di due-diligence Deloitte Financial Advisory Services SpA Gruppo Editoriale L'Espresso SpA 68 (*) I corrispettivi non includono l'iva, le spese e l'eventuale rimborso del contributo di vigilanza Consob PROSPETTO 2) CORRISPETTIVI (*) DI COMPETENZA DELL'ESERCIZIO 2010 PER SERVIZI FORNITI DA SOCIETÀ DI REVISIONE A SOCIETÀ CONTROLLATE Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Destinatario Compensi ( 000) Revisione contabile Deloitte & Touche SpA Società controllate 460 Servizi di attestazione: verfiche ADS Deloitte & Touche SpA Società controllate 94 (*) I corrispettivi non includono l'iva, le spese e l'eventuale rimborso del contributo di vigilanza Consob

49 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari

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51 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 51 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari Gruppo Editoriale L Espresso SpA PREMESSA Con la presente Relazione si intende illustrare il sistema di governo societario adottato da Gruppo Editoriale L Espresso SpA (di seguito anche società ). Tale sistema è sostanzialmente in linea con le raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina predisposto dal Comitato per la Corporate Governance delle Società Quotate e promosso da Borsa Italiana SpA (di seguito anche il Codice ). La Relazione, che nel rispetto degli obblighi normativi e regolamentari in materia contiene anche informazioni sugli assetti proprietari della società, dopo essere stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nella sua riunione dell 8 marzo 2011, verrà messa a disposizione dei soci, insieme alla documentazione prevista per la convocanda assemblea, e contestualmente trasmessa alla Borsa Italiana, al fine di facilitarne la messa a disposizione del pubblico. La Relazione sarà inoltre disponibile sul sito istituzionale nella sezione Governance. 1. PROFILO DELL EMITTENTE 1.1) Profilo sintetico del Gruppo Espresso Gruppo Editoriale L Espresso SpA è una delle più importanti aziende italiane del settore media con attività nelle aree della stampa quotidiana e periodica, della radiofonia, della raccolta pubblicitaria, di internet e della televisione. Il Gruppo Espresso edita il quotidiano nazionale la Repubblica, il settimanale L Espresso, diciassette quotidiani locali (più un trisettimanale), è proprietario di tre radio nazionali, tra le quali Radio Deejay (leader per ascolti tra le emittenti private in Italia), e di una televisione nazionale, DeejayTV. Il Gruppo Espresso si qualifica come una branded content company in grado di diffondere i propri contenuti originali di qualità ai propri lettori ed ascoltatori dovunque essi si trovino e in qualunque momento della giornata, grazie ad una strategia multipiattaforma. 1.2) Sistema di governo societario adottato Come indicato in premessa, il sistema di governo societario di Gruppo Editoriale L Espresso SpA si basa sui principi e sui criteri espressi nel Codice, ai quali il Consiglio di Amministrazione ha aderito in data 21 febbraio In tale sede, tra le altre decisioni, sono state istituite le figure dell amministratore esecutivo incaricato del sistema di controllo interno, del preposto al controllo interno e del lead independent director. L assemblea straordinaria del 18 aprile 2007 ha modificato lo statuto per recepire le novità legislative in materia di diritto societario. Tra le varie modifiche è stato introdotto il voto di lista per la nomina del Consiglio di Amministrazione, sono state previste le soglie minime per la presentazione delle liste ed è stata prevista la figura del dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari. Il Consiglio di Amministrazione del 20 ottobre 2010 ha modificato lo statuto al fine di adeguarlo alle norme inderogabili di legge introdotte in materia di diritti degli azionisti ed in materia di revisione legale dei conti. Da ultimo, il Consiglio di Amministrazione del 10 novembre 2010 ha approvato la procedura per le operazioni con parti correlate ed istituito il Comitato permanente per le operazioni con parti correlate. Per una più puntuale analisi del sistema di corporate governance, si rinvia all esame dei singoli punti della Relazione.

52 52 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 2. INFORMAZIONI SUGLI ASSETTI PROPRIETARI (ex art. 123 bis, comma 1, TUF) a) Struttura del capitale sociale (ex art.123 bis, comma 1, lettera a), TUF) Alla data odierna il capitale sociale sottoscritto e interamente versato della società è pari a Euro ,20 composto da n azioni ordinarie con diritto di voto. Il capitale sociale è così composto: numero azioni % rispetto al c.s. Quotato Diritti e obblighi Azioni ordinarie % MTA - La società non ha emesso azioni con diritto di voto limitato o prive dello stesso, così come non sono in circolazione obbligazioni convertibili, né warrant che diano il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione. La società ha adottato piani di stock option che comportano aumenti di capitale la cui descrizione è riportata nel fascicolo di bilancio alla sezione Informativa ai sensi del Regolamento Consob n.11971, disponibile sul sito istituzionale della società nella sezione Informazioni Finanziarie, nonché nei documenti informativi predisposti ai sensi dell art. 84 bis del Regolamento Emittenti, anch essi disponibili sul sito nella sezione Informazioni al Mercato. b) Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art.123 bis, comma 1, lettera b), TUF) Non esistono restrizioni al trasferimento dei titoli. c) Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art.123 bis, comma 1, lettera c), TUF) Si riporta di seguito l elenco aggiornato degli azionisti come risulta dal libro soci al 31 dicembre 2010, integrato delle successive comunicazioni effettuate ai sensi dell art.120 TUF nonché delle altre informazioni a disposizione della società. Azionisti di ultima istanza Dichiarante Quota % su capitale Quota % su capitale ordinario votante Carlo De Benedetti 53,880% 54,956% Giacaranda Maria Caracciolo di Melito Falck 11,717% 11,951% Fond. Cassa di Risp. Di Trieste 2,650% 2,703% Giulia Maria Crespi Mozzoni 2,356% 2,403% Azionisti che direttamente posseggono più del 2% Azionista diretto Quota % su capitale Quota % su capitale ordinario votante Cir SpA 53,880% 54,955% Giacaranda Maria Caracciolo di Melito Falck 11,717% 11,951% Fond. Cassa di Risp.di Trieste 2,650% 2,703% Alpa Srl 2,073% 2,114%

53 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 53 d) Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art.123 bis, comma 1, lettera d), TUF) Non esistono titoli che conferiscono diritti speciali di controllo. e) Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art.123 bis, comma 1, lettera e), TUF) Non è previsto alcun meccanismo specifico di esercizio dei diritti di voto in caso di partecipazione azionaria dei dipendenti. f) Restrizioni al diritto di voto (ex art.123 bis, comma 1, lettera f), TUF) Non esistono restrizioni al diritto di voto. g) Accordi tra gli azionisti (ex art.123 bis, comma 1, lettera g), TUF) Non sono noti accordi tra azionisti ai sensi dell art.122 del TUF. h) Clausole di change of control (ex art.123 bis, comma 1, lettera h), TUF) La società non ha stipulato accordi che prevedano la cosiddetta clausola di change of control ovvero clausole che acquistano efficacia in caso di cambiamento di controllo azionario di Gruppo Editoriale L Espresso SpA. i) Indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento senza giusta causa o cessazione del rapporto a seguito di un offerta pubblica di acquisto (ex art. 123 bis, comma 1, lettera i), TUF) Non sono previste specifiche indennità nei confronti degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento senza giusta causa o cessazione del rapporto a seguito di un offerta pubblica di acquisto. Esclusivamente in favore dell Amministratore Delegato è prevista una indennità pari a due anni di compenso fisso qualora dovesse lasciare l incarico per decisione della società. l) Nomina e sostituzione degli amministratori; modifiche statutarie (ex art.123 bis, comma 1, lettera l), TUF) Non sono previsti piani strutturati per la successione degli amministratori esecutivi. Per la nomina e la sostituzione degli amministratori si rinvia a quanto illustrato al punto 4 della Relazione, dedicato alla nomina degli amministratori. Per le modifiche allo statuto si applicano le norme di legge. m) Deleghe ad aumentare il capitale sociale e autorizzazioni all acquisto di azioni proprie (ex art.123 bis, comma 1, lettera m), TUF) m.1) Deleghe ad aumentare il capitale L assemblea straordinaria degli azionisti del 26 aprile 2006 ha conferito al Consiglio di Amministrazione per un periodo di cinque anni una delega ad aumentare il capitale sociale: (i) per un ammontare massimo di Euro 300 milioni di valore nominale, con emissione di azioni con o senza sovrapprezzo, anche di categorie particolari, da offrire in sottoscrizione ed anche al servizio di warrant o della conversione di prestiti obbligazionari anche emessi da terzi, ovvero da assegnare gratuitamente agli aventi diritto, mediante imputazione a capitale della parte disponibile delle riserve e dei fondi risultanti dall ultimo bilancio approvato; (ii) per un ammontare massimo di Euro di valore nominale con emissione di azioni ordinarie da riservare in sottoscrizione a dipendenti della società e di sue controllate e controllanti ai sensi dell articolo 2441 ottavo comma del codice civile, con facoltà per il

54 54 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari Consiglio stesso di stabilire il prezzo di emissione che non dovrà essere inferiore al valore nominale, i requisiti di sottoscrizione e i limiti della disponibilità delle azioni stesse, nonché in generale, modalità e termini di detta sottoscrizione. La prima delega non è stata utilizzata, mentre la seconda, alla data odierna, risulta utilizzata per Euro mediante emissione di massime azioni di nominali Euro 0,15 da riservare in sottoscrizione a dipendenti della società e di sue controllate ai fini dell esecuzione dei Piani di Stock Option del 2006, del 2009 e del Per una più analitica descrizione dei Piani di Stock Option e degli aumenti di capitale deliberati negli anni al loro servizio si rimanda a quanto indicato nel fascicolo di bilancio nella sezione Informativa ai sensi del Regolamento Consob n.11971, nonché sul sito internet della società nella sezione Informazioni Finanziarie. m.2) Autorizzazioni all acquisto di azioni proprie L assemblea ordinaria dei soci del 21 aprile 2010, preso atto che il buy back, anche in considerazione della struttura patrimoniale del Gruppo, potrebbe essere una leva utilizzabile per creare valore per gli azionisti, ha revocato per il periodo ancora mancante e per la parte non ancora esercitata la precedente delega ad acquistare azioni proprie e, contestualmente, ne ha conferita una nuova con le seguenti caratteristiche: a) durata: 18 mesi; b) numero massimo di azioni ordinarie acquistabili: pari a circa il 4,9% del capitale sociale allora esistente; c) il prezzo di ogni acquisto di azioni dovrà essere non superiore del 10% e non inferiore del 10% rispetto al prezzo di riferimento registrato dalle azioni ordinarie nella seduta del mercato regolamentato precedente ogni singola operazione. Nel rispetto di tale delega nonché di quelle conferite negli anni precedenti, ed in considerazione dell annullamento di azioni proprie in portafoglio perfezionato nel 2009, la società al 31 dicembre 2010 deteneva complessivamente n azioni proprie, pari all 1,96% delle azioni componenti il capitale sociale di Gruppo Editoriale L Espresso SpA. n) Attività di direzione e coordinamento (ex art.2497 e ss. c.c.) La società è soggetta all attività di direzione e coordinamento da parte della controllante Cir SpA. Le società controllate direttamente e indirettamente da Gruppo Editoriale L Espresso SpA hanno indicato la stessa come soggetto che esercita l attività di direzione e coordinamento. 3. COMPLIANCE (ex art.123 bis, comma 2, lettera a), TUF) Come già indicato, il Consiglio di Amministrazione del 21 febbraio 2007 ha aderito alle raccomandazioni contenute nel Codice, disponibile sul sito Né la società né le società controllate (di seguito anche il Gruppo ) è soggetta a disposizioni di legge non italiane che influenzano la struttura di corporate governance della società. 4. CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE 4.1) Nomina e sostituzione degli amministratori (ex art.123 bis, comma 1, lettera l), TUF) L articolo 15 dello statuto prevede che: a) i componenti del Consiglio di Amministrazione siano eletti sulla base di liste di candidati; in caso venga presentata o venga ammessa al voto solo una lista, tutti i consiglieri saranno eletti da tale lista;

55 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 55 b) la quota minima richiesta per la presentazione delle liste sia pari al 2,5% del capitale con diritto di voto nelle assemblee ordinarie o quella diversa percentuale che venisse determinata ai sensi di legge o di regolamento; c) gli azionisti che, da soli o insieme ad altri, rappresentino complessivamente meno del 20% del capitale avente diritto di voto nell assemblea ordinaria, possano presentare liste contenenti non più di tre candidati; d) nel caso in cui non sia stata presentata o ammessa al voto alcuna lista oppure risultino eletti un numero di amministratori inferiore al numero determinato dall assemblea, la stessa dovrà essere riconvocata; e) le liste presentate, per poter partecipare alla nomina degli amministratori, debbano ottenere una percentuale di voti almeno pari alla metà di quella richiesta per la presentazione delle liste e i candidati debbano possedere i requisiti di onorabilità previsti dal TUF per i sindaci; f) dalla lista che ha ottenuto il maggior numero di voti siano eletti tanti consiglieri che rappresentino la totalità di quelli da eleggere meno uno; g) dalla seconda lista che abbia ottenuto più voti, e che non sia in alcun modo collegata con i soci che hanno presentato la lista risultata prima, sia eletto un amministratore; h) almeno uno dei componenti del Consiglio di Amministrazione, ovvero almeno due, se il Consiglio è composto da più di sette componenti, debbano possedere il requisito di indipendenza stabilito per i sindaci dal TUF; i) nel caso sia stata presentata o ammessa al voto una sola lista, tutti i consiglieri siano tratti da tale lista; j) qualora per dimissioni o per altre cause vengano a mancare uno o più amministratori, si provvederà alla loro sostituzione ai sensi dell art.2386 c.c., assicurando il rispetto dei requisiti applicabili. Le liste dei candidati alla carica di amministratore sono depositate nei termini e con le modalità previste dalla normativa applicabile e contengono per ciascun candidato un profilo professionale, una dichiarazione dell esistenza dei requisiti di onorabilità e di inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità secondo quanto previsto dalla legge, nonché l indicazione dell eventuale idoneità a qualificarsi come indipendenti. Con delibera Consob del 26 gennaio 2011 n.17633, ai sensi dell articolo 147 ter del TUF, la quota di partecipazione minima richiesta per presentare una lista di candidati alla carica di amministratore di Gruppo Editoriale l Espresso SpA è stata confermata nel 2,5%. 4.2) Composizione (ex art.123 bis, comma 1, lettera d), TUF) Lo statuto dispone che il Consiglio di Amministrazione sia composto da sette a diciannove membri. L assemblea ordinaria del 22 aprile 2009 ha nominato per un triennio, fino all approvazione del bilancio dell esercizio 2011, un Consiglio di Amministrazione composto da undici componenti. Per la composizione del Consiglio di Amministrazione in carica e le ulteriori informazioni ad esso relative, si rinvia alla Tabella 2, riportata in allegato. Gli amministratori non esecutivi e indipendenti sono per numero e autorevolezza tali da garantire che il loro giudizio possa avere un peso significativo nell assunzione delle decisioni consiliari, contribuendo alla formazione di decisioni equilibrate in particolar modo nel caso sussistano potenziali conflitti di interesse. Si precisa che i criteri utilizzati per qualificare come indipendenti i consiglieri non sono stati integrati o modificati rispetto a quelli previsti dal Codice.

56 56 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 4.2.1) Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società I consiglieri, che agiscono con cognizione di causa e in autonomia, accettano la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo necessario, anche tenendo conto del numero di cariche di amministratore o sindaco da essi ricoperte in altre società quotate in mercati regolamentati, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Sono inoltre tenuti ad informare il Consiglio di eventuali attività in concorrenza con la società e di ogni modifica rilevante. Il Consiglio non ha ritenuto di fissare un numero massimo di incarichi cumulabili da parte di ciascun amministratore, preferendo attendere indicazioni da parte della Consob e, in ogni caso, riservandosi la facoltà di decidere su singoli casi. 4.3) Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art.123 bis, comma 2, lettera d), TUF) 4.3.1) Funzionamento del Consiglio di Amministrazione Lo statuto prevede che il Consiglio di Amministrazione si riunisca di norma trimestralmente su convocazione del Presidente e comunque ogni volta che le esigenze societarie lo esigano. Le riunioni consiliari sono convocabili anche su richiesta di almeno due amministratori, ovvero dal collegio sindacale o da almeno uno dei suoi componenti, previa comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione viene convocato dal Presidente o da chi ne fa le veci con lettera, lettera raccomandata, telegramma, fax, posta elettronica o mezzo equivalente e dovrà pervenire almeno cinque giorni prima di quello della riunione. In caso di urgenza i termini della convocazione sono ridotti a un giorno. È anche previsto che il Presidente trasmetta ai consiglieri, secondo modalità concordate con l Amministratore Delegato e con ragionevole anticipo rispetto alla data della riunione - fatte salve eventuali deroghe in considerazione della natura delle delibere da assumere per esigenze di riservatezza e/o di urgenza - la documentazione e le informazioni necessarie per permettere al Consiglio di Amministrazione di esprimersi con piena consapevolezza sulle materie sottoposte al suo esame ed approvazione. Il Consiglio di Amministrazione ha regolamentato i flussi informativi da parte del Presidente e dell Amministratore Delegato al Consiglio di Amministrazione, prevedendo che gli stessi riferiscano circa l esercizio delle proprie deleghe in relazione all attività svolta e comunque con periodicità non inferiore al trimestre. Lo statuto disciplina anche i flussi informativi per il collegio sindacale. È, infatti, previsto che gli amministratori riferiscano tempestivamente, con periodicità almeno trimestrale al collegio sindacale sull attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale, effettuate dalla società, con particolare riferimento alle operazioni in potenziale conflitto di interesse. È altresì previsto che l informativa possa essere data anche in via diretta, in forma scritta o verbalmente e/o telefonicamente, qualora particolari esigenze di tempestività rendano preferibile tali modalità ) Attività svolta nel 2010 e prevista per il 2011 Nel corso dell esercizio 2010 il Consiglio di Amministrazione della società si è riunito 7 volte. Le riunioni hanno avuto una durata media di un ora e trenta minuti circa. Per il 2011 sono state programmate 5 riunioni del Consiglio di Amministrazione, di cui una tenutesi in data 19 gennaio ed una in data 8 marzo. In data 19 gennaio 2011, in particolare, si è tenuta una riunione non contemplata nel calendario ordinario degli incontri del Consiglio.

57 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari ) Ruolo del Consiglio di Amministrazione Lo statuto prevede che il Consiglio di Amministrazione sia investito dei poteri di ordinaria e straordinaria amministrazione, con facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga necessari ed opportuni per il raggiungimento dello scopo sociale, con esclusione di quelli che sono riservati dalla legge e/o dallo statuto alla assemblea dei soci. In particolare il Consiglio si è riservato la facoltà di esaminare le linee guida strategiche sugli obiettivi del Gruppo, nonché i principali dati quantitativi del budget annuale e/o, se predisposti, dei piani pluriennali, tutte le operazioni di acquisizione o di cessione di partecipazioni, nonché, più in generale, si è riservato l attività di valutare ed approvare preventivamente le operazioni di significativo rilievo effettuate dalla Capogruppo e dalle società controllate; intendendo per significativo rilievo quelle di particolare rilevanza strategica per il Gruppo, in considerazione dei loro effetti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria consolidata e/o degli impegni a medio o lungo termine che ne derivano. Il Consiglio non ha quindi proceduto a fissare degli indicatori quantitativi specifici, preferendo valutare di volta in volta le singole operazioni, anche in considerazione della natura del business di riferimento. Il Consiglio inoltre aveva riservato alla propria competenza i poteri di decisione sulle operazioni con parti correlate aventi particolari caratteristiche, fino all approvazione, in data 10 novembre 2010, della procedura per le operazioni con parti correlate prevista dal Regolamento Consob adottato con Delibera n del 12 marzo 2010 e successive modificazioni e integrazione. Si rinvia in merito a quanto meglio specificato al successivo punto 12 della Relazione. Gli amministratori e i principali dirigenti, inoltre, devono dare notizia agli altri amministratori della Capogruppo e al collegio sindacale di ogni interesse che, per conto proprio o di terzi, abbiano in una determinata operazione, non solo effettuata dalla Capogruppo, ma anche da una delle società controllate. I consiglieri, coerentemente con l obiettivo di creare valore per gli stakeholders, nello svolgimento dell incarico considerano anche le linee strategiche definite per il Gruppo di cui l emittente è parte, nonché dei benefici derivanti dall appartenenza al Gruppo medesimo. Tutte le decisioni in materia di corporate governance vengono sottoposte all approvazione del Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio valuta periodicamente l adeguatezza del sistema organizzativo, amministrativo e contabile, con particolare riferimento al sistema di controllo interno ed ai potenziali conflitti di interesse nella società e nelle società del Gruppo, avvalendosi anche dell attività del preposto al controllo interno nonché recependo le eventuali istanze del collegio sindacale, del comitato per il controllo interno e della società di revisione. Analoghi controlli e verifiche sono effettuati, a campione, su tutte le società controllate. Il Consiglio, su proposta del comitato per la remunerazione, e sentito il collegio sindacale, determina le remunerazioni del Presidente e dell Amministratore Delegato, mentre la ripartizione del compenso globale spettante ai membri del Consiglio è effettuata direttamente dall assemblea. Durante tutte le riunioni del Consiglio il Presidente e l Amministratore Delegato forniscono un ampia relazione sull andamento della gestione e forniscono previsioni sull andamento dei mesi successivi. Il Consiglio, almeno una volta l anno, effettua una valutazione sulla dimensione, sulla composizione e sul funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati. Il Consiglio oggi giudica positivo il proprio lavoro e la propria composizione, non ritenendo opportuna la presenza di altre professionalità. L assemblea non ha autorizzato in via generale e preventiva deroghe al divieto di concorrenza previsto dall art.2390 c.c.

58 58 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 4.4) Organi delegati Il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009 ha conferito: al Presidente del Consiglio di Amministrazione Carlo De Benedetti la legale rappresentanza della società e, con essa, il potere di rappresentare la società nei confronti di terzi. Il Consiglio ha altresì attribuito al Presidente il ruolo proprio dell editore di sovrintendere alla linea editoriale del Gruppo Editoriale L Espresso SpA formulando proposte in merito alla nomina, revoca e/o trasferimento dei direttori di testata; all Amministratore Delegato Monica Mondardini tutte le più ampie deleghe di rappresentanza e di ordinaria amministrazione, con l eccezione della nomina di direttori di testata e di direttori generali, che rimane nella sfera di competenza del Consiglio di Amministrazione. Non sono stati previsti limiti di spesa ad eccezione: 1) degli acquisti di macchinari superiori a Euro 10 milioni; 2) della stipula di finanziamenti, contratti di leasing o apertura di crediti anche assistiti da garanzie reali superiori a Euro 5 milioni; 3) della concessione di garanzie, pegni, ipoteche, privilegi e fidejussioni superiori a Euro 5 milioni; 4) dell acquisto, vendita e permuta di partecipazioni e beni immobili superiori a Euro 5 milioni ) Presidente del Consiglio di Amministrazione Il Presidente della società Carlo De Benedetti è azionista di controllo dell emittente mentre il principale responsabile della gestione dell impresa (chief executive officer) è l Amministratore Delegato Monica Mondardini ) Informativa al Consiglio Il Presidente e l Amministratore Delegato, in occasione di tutte le riunioni e comunque almeno trimestralmente, hanno informato regolarmente il Consiglio in merito alle attività svolte nell esercizio delle deleghe loro conferite ed hanno aggiornato altresì i consiglieri sugli eventi societari di maggior rilievo, sui provvedimenti adottati e sulle operazioni effettuate, incluse quelle con parti correlate o in potenziale conflitto d interesse. 4.5) Altri consiglieri esecutivi Oltre al Presidente e all Amministratore Delegato non vi sono altri amministratori esecutivi. 4.6) Amministratori indipendenti Il Codice prevede che il Consiglio di Amministrazione sia composto da un numero adeguato di amministratori indipendenti. Attualmente cinque amministratori non esecutivi della società hanno dimostrato di possedere la qualifica di amministratori indipendenti. Sulla base dei criteri applicativi di cui al paragrafo 3.C.1 del Codice, sono considerati amministratori indipendenti coloro che: a) direttamente o indirettamente, anche attraverso società controllate, fiduciari o interposta persona, non controllano l emittente o sono in grado di esercitare su di esso un influenza notevole, o partecipano a un patto parasociale attraverso il quale uno o più soggetti possono esercitare il controllo o un influenza notevole dell emittente; b) non sono, o non sono stati nei precedenti tre esercizi, esponenti di rilievo dell emittente, di una sua controllata avente rilevanza strategica o di una società sottoposta a comune controllo con l emittente, ovvero di una società o di un ente che, anche insieme con altri attraverso un patto parasociale, controlla l emittente o è in grado di esercitare sullo stesso un influenza notevole;

59 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 59 c) direttamente o indirettamente (ad esempio attraverso società controllate o delle quali sia esponente di rilievo, ovvero in qualità di partner di uno studio professionale o di una società di consulenza), non hanno, o non hanno avuto nell esercizio precedente, una significativa relazione commerciale, finanziaria o professionale: con l emittente, una sua controllata, o con alcuno dei relativi esponenti di rilievo; con un soggetto che, anche insieme con altri attraverso un patto parasociale, controlla l emittente, ovvero trattandosi di società o ente con i relativi esponenti di rilievo; ovvero non sono, o non sono stati nei precedenti tre esercizi, lavoratori dipendenti di uno dei predetti soggetti; d) non ricevono, o non hanno ricevuto nei precedenti tre esercizi, dall emittente o da una società controllata o controllante una significativa remunerazione aggiuntiva rispetto all emolumento fisso di amministratore non esecutivo dell emittente, ivi inclusa la partecipazione a piani di incentivazione legati alla performance aziendale, anche a base azionaria; e) non sono stati amministratori dell emittente per più di nove anni negli ultimi dodici anni; f) non rivestono la carica di amministratore esecutivo in un altra società nella quale un amministratore esecutivo dell emittente abbia un incarico di amministratore; g) non sono soci o amministratori di società o di un entità appartenente alla rete della società incaricata della revisione contabile dell emittente; h) non sono stretti familiari di una persona che si trova in una delle situazioni di cui ai precedenti punti. Qualora ricorressero alcune delle suddette ipotesi previste dal Codice, quali condizioni di non indipendenza degli amministratori non esecutivi, il Consiglio di Amministrazione dovrà valutare, con riferimento al singolo caso, se sussistano o meno i requisiti necessari per l attribuzione della qualifica di amministratore indipendente. Sulla base di quanto prescritto al comma 4, art. 147 ter del TUF, almeno uno dei componenti del Consiglio di Amministrazione, ovvero due se il Consiglio di Amministrazione sia composto da più di sette componenti, devono possedere i requisiti di indipendenza stabiliti per i sindaci al comma 3, art. 148 del TUF, che non considera indipendenti: a) il coniuge i parenti e gli affini entro il quarto grado degli amministratori della società, gli amministratori, il coniuge, i parenti e gli affini entro il quarto grado degli amministratori delle società da questa controllate, delle società che la controllano e di quelle sottoposte a comune controllo; b) coloro che sono legati alla società od alle società da questa controllate od alle società che la controllano od a quelle sottoposte a comune controllo ovvero agli amministratori della società ed ai soggetti di cui al punto precedente da rapporti di lavoro autonomo o subordinato ovvero da altri rapporti di natura patrimoniale o professionale che ne compromettano l indipendenza. Nel corso dell esercizio il Consiglio ha verificato, applicando criteri condivisi, con esito positivo, la sussistenza dei requisiti di indipendenza dei consiglieri Brugiavini, Di Giorgio, Greco, Onesti e Paravicini Crespi e ne ha dato notizia al mercato. Il collegio sindacale ha preso atto dei criteri adottati senza formulare osservazioni. I consiglieri indipendenti si sono riuniti nel corso dell anno in sede di comitato per il controllo interno (si rinvia a quanto indicato al successivo punto 10). 4.7) Lead indipendent director In data 21 aprile 2010 il prof. Tiziano Onesti è stato nominato quale lead indipendent director, a cui fanno riferimento gli amministratori non esecutivi (ed in particolare gli indipendenti) per

60 60 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari consentire un miglior contributo all attività e al funzionamento del Consiglio stesso. Il lead independent director collabora con il Presidente al fine di garantire che gli amministratori siano destinatari di flussi informativi completi e tempestivi. Al lead independent director è attribuita, tra l altro, la facoltà di convocare, autonomamente, o su richiesta di altri consiglieri, apposite riunioni di soli amministratori indipendenti per la discussione dei temi giudicati di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio o alla gestione sociale. Il lead independent director ha svolto la sua attività prevalentemente partecipando alle riunioni periodiche del comitato per il controllo interno, che nel corso dell esercizio ha organizzato incontri con il collegio sindacale, l Organismo di vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 e la società di revisione. La conoscenza della società, del suo sistema organizzativo e di controllo, nonché informazioni sull andamento dei risultati sono state acquisite attraverso numerosi incontri o conference call con la funzione di internal auditing della società e con il management. 5. TRATTAMENTO DELLE INFORMAZIONI SOCIETARIE La società ha adottato una procedura per la gestione e la comunicazione al pubblico di documenti e notizie riservate, con particolare riferimento alle informazioni c.d. privilegiate: tale procedura è disponibile sul sito istituzionale nella sezione Governance. La gestione delle informazioni privilegiate è stata delegata al Presidente e/o all Amministratore Delegato il quale si avvale per la diffusione dei comunicati stampa della direzione centrale relazioni esterne e per le comunicazioni agli investitori istituzionali della funzione Investor Relations. Tutti gli amministratori, fermi restando gli obblighi di riservatezza previsti dalla disciplina vigente, sono tenuti a mantenere riservati i documenti e le informazioni acquisiti nello svolgimento dei loro compiti e a rispettare la procedura interna. Con l adozione del nuovo codice di comportamento in materia di internal dealing, pubblicato sul sito istituzionale nella sezione Governance, sono stati individuati i soggetti rilevanti secondo quanto stabilito dal TUF e dalla Consob, identificandoli: 1) nei componenti degli organi di amministrazione e di controllo della Capogruppo quotata nonché nei componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società controllate il cui valore di carico rappresenta più del 50% dell attivo patrimoniale della Capogruppo; 2) nei dirigenti sia della Capogruppo, sia delle società controllate che svolgono funzioni di direzione e detengono il potere di adottare decisioni di gestione che possono incidere sull evoluzione e sulle prospettive future; 3) nel dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari previsto al comma 4 dell art. 154 bis del Testo Unico (di seguito anche il Dirigente 154 bis ) della Capogruppo. Le operazioni di acquisto, vendita, sottoscrizione o scambio di azioni o di strumenti finanziari collegati alle azioni devono essere comunicate entro la fine dell anno, secondo i termini e le modalità che seguono. I soggetti rilevanti devono comunicare le operazioni effettuate alla Consob e alla società entro cinque giorni di mercato aperto dalla data della loro effettuazione. La società pubblica tali informazioni entro il giorno successivo al loro ricevimento. È altresì previsto che la società possa sostituirsi alle persone rilevanti nell effettuare le comunicazioni, sempre nel rispetto dei termini di cui sopra. Chiunque altro detenga una partecipazione pari almeno al 10% del capitale sociale della società, rappresentato da azioni con diritto di voto, nonché ogni altro soggetto che la controlla,

61 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 61 deve a sua volta comunicare le operazioni effettuate entro il quindicesimo giorno successivo a quello in cui è stata effettuata l operazione e, anche in questo caso, è possibile che la società stessa si possa sostituire, previo accordo specifico, per l invio della comunicazione. La società ha inoltre istituito e reso operativo il Registro delle persone che hanno accesso a informazioni privilegiate ( Registro ), nel quale sono iscritte le persone che, in ragione dell attività lavorativa o professionale, ovvero in ragione delle funzioni svolte, hanno accesso a informazioni privilegiate. Il Registro, tenuto con modalità che ne assicurano un agevole consultazione ed estrazione di dati, contiene l identità del soggetto (persone fisica o giuridica) che può avere accesso su base regolare o occasionale a informazioni privilegiate, la ragione per cui il soggetto è iscritto e la data di ogni aggiornamento delle informazioni riferite alla persona. La società ha esplicitato i criteri adottati per la tenuta del Registro e le modalità di gestione e di ricerca dei dati in esso contenuti. La società ha altresì nominato il dott. Massimo Segre quale preposto alla tenuta del Registro e al ricevimento, gestione e diffusione al mercato delle informazioni. 6. COMITATI INTERNI AL CONSIGLIO (ex art.123 bis, comma 2, lettera d), TUF) Il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009 ha nominato il comitato per il controllo interno e il comitato per la remunerazione, mentre non ha ritenuto necessario procedere all istituzione del comitato per le nomine degli amministratori. Ai consiglieri che compongono i comitati è stato attribuito un compenso di Euro annui per ogni carica ricoperta, in aggiunta a quello di consigliere. Il Consiglio ha altresì previsto che i comitati nello svolgimento della loro attività si attengano alle raccomandazioni contenute nel Codice. I comitati sono composti da tre o più componenti, in maggioranza indipendenti e le riunioni sono verbalizzate. Nel corso dello svolgimento della loro attività i comitati hanno la facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei loro compiti e possono invitare a partecipare alle riunioni soggetti che non ne siano membri. Il comitato per la remunerazione e il comitato per il controllo interno non hanno un budget assegnato, ma hanno facoltà di spesa nel caso ciò fosse richiesto dalle attività svolte. Il Consiglio di Amministrazione del 10 novembre 2010 ha, infine, nominato i consiglieri indipendenti Agar Brugiavini, Giorgio di Giorgio, Mario Greco e Tiziano Onesti quali componenti del Comitato permanente per le operazioni con Parti Correlate, attribuendo agli stessi ogni funzione, compito e potere assegnati dalla disciplina legislativa e regolamentare vigente nonché dalla Procedura per le Parti Correlate della società, designando altresì come coordinatore di tale comitato il consigliere Tiziano Onesti. 7. COMITATO PER LE NOMIME Come detto al punto precedente, la società ha deciso di non costituire un comitato per le nomine. 8. COMITATO PER LA REMUNERAZIONE Il comitato per la remunerazione è composto dal Presidente Carlo De Benedetti, dal consigliere Rodolfo De Benedetti e dai tre consiglieri indipendenti Agar Brugiavini, Mario Greco e Luca Paravicini Crespi. Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di non variare la composizione

62 62 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari del comitato per la remunerazione di cui pertanto continua a far parte il Presidente, tenuto conto delle ampie competenze e della sua approfondita conoscenza della realtà aziendale. È previsto che gli amministratori lascino la sala della riunione quando viene effettuata la proposta di emolumento per gli stessi, oppure, se la maggioranza degli altri consiglieri lo richiede, rimangono nella sala, ma si astengono dalla votazione. È frequente il caso che ad assistere alle riunioni sia invitato anche l Amministratore Delegato, specie quando si deve valutare il piano di remunerazione dei principali dirigenti della società e di società controllate. Nel corso dell anno il comitato per la remunerazione si è riunito per determinare l emolumento da corrispondere al Presidente ed i compensi per l Amministratore Delegato nonché per proporre all esame del Consiglio di Amministrazione di approvare un nuovo piano di stock option per l anno I dettagli del suddetto piano di stock option sono esposti nel fascicolo di bilancio alla sezione Informativa ai sensi del Regolamento Consob n.11971, disponibile sul sito istituzionale della società nella sezione Informazioni Finanziarie. Come detto al punto 6, il comitato per la remunerazione non ha un budget di spesa assegnato, ma qualora ne ravvisasse la necessità può autorizzare spese per consulenze, ricerche o quant altro utile o opportuno per la sua attività e tutte le sue riunioni sono verbalizzate. Nell anno il comitato per la remunerazione si è riunito 2 volte e la durata media delle riunioni è stata di trenta minuti. Ad una delle riunioni è stata invitata a partecipare l Amministratore Delegato. Per l anno 2011 sono state programmate due riunioni, una delle quale già tenutasi. 9. REMUNERAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI Il Presidente Carlo De Benedetti percepisce un emolumento fisso ma non ha una remunerazione variabile legata al raggiungimento di determinati obiettivi economico-finanziari, non ricoprendo la carica di chief executive officier. Il Presidente, coerentemente con il comportamento tenuto da sempre nelle sue esperienze imprenditoriali e manageriali, non è neppure beneficiario dei piani di stock option. Per l Amministratore Delegato, invece, nella sua qualità di CEO, è previsto oltre ad un emolumento fisso anche un emolumento variabile in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi predeterminati. È altresì prevista l attribuzione di opzioni nell ambito dei piani di incentivazione e di fidelizzazione del management del Gruppo. Non sono previste remunerazioni, oltre all emolumento annuo, per gli amministratori non esecutivi ed indipendenti, né piani di incentivazione. È invece previsto, come detto più sopra, un emolumento aggiuntivo per gli amministratori che partecipano ai comitati per il controllo interno e per la remunerazione. I principali dirigenti della società e delle società controllate hanno una significativa componente della loro remunerazione legata al raggiungimento di determinati obiettivi economico-finanziari e sono altresì tra i beneficiari dei piani di stock option. Per la quantificazione degli emolumenti percepiti dai consiglieri di amministrazione e dai direttori generali nel corso del 2010 si rimanda al fascicolo di bilancio alla sezione Informativa ai sensi del Regolamento Consob n

63 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO 10.1) Composizione e funzionamento del comitato per il controllo interno. Il Consiglio di Amministrazione del 22 aprile 2009, in occasione del rinnovo delle cariche sociali, ha ampliato da tre a cinque il numero dei componenti il comitato per il controllo interno. Il comitato per il controllo interno risulta attualmente composto dagli amministratori indipendenti Agar Brugiavini, Giorgio Di Giorgio, Mario Greco, Tiziano Onesti e Luca Paravicini Crespi. Tre dei suoi componenti possiedono una significativa esperienza in materia contabile e finanziaria. Alle riunioni del comitato sono sempre invitati a partecipare il presidente del collegio sindacale, ovvero altro sindaco da questi designato, il preposto al controllo interno ed il dirigente preposto. Inoltre vengono periodicamente invitati alle riunioni anche altri dirigenti della società e di società controllate, per relazionare il comitato su specifiche tematiche. Il comitato per il controllo interno, che nel 2010 si è riunito 5 volte, attraverso incontri periodici con i responsabili delle varie funzioni aziendali, con il collegio sindacale, l Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/01 e con la società di revisione, ha verificato l efficacia e l efficienza nella conduzione delle operazioni aziendali, l affidabilità dell informazione finanziaria e il rispetto della normativa applicabile. La durata media delle riunioni è stata di un ora e trenta minuti circa. Per il 2011 sono programmate 5 riunioni, una delle quali già tenutasi il 21 febbraio ) Funzioni attribuite al comitato per il controllo interno. Al comitato per il controllo interno, coerentemente con quanto raccomandato dal Codice è affidato il compito di: assistere il Consiglio di Amministrazione nell espletamento dei compiti relativi al controllo interno, eventualmente esprimendo pareri su determinate tematiche; valutare il piano di lavoro preparato dal preposto al controllo interno e ricevere le relazioni periodiche dello stesso; valutare il piano di lavoro predisposto per la revisione e analizzare le eventuali lettere di suggerimenti rilasciate dalla società di revisione; valutare, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili della società e ai revisori, il corretto utilizzo dei principi contabili applicati e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato; esaminare, congiuntamente al collegio sindacale, le proposte formulate dalla società di revisione; riferire al Consiglio almeno semestralmente, in occasione dell approvazione del bilancio e della relazione semestrale, sull attività svolta e sull adeguatezza del sistema di controllo interno. Come già detto, al comitato per il controllo interno è stata data facoltà di accedere alle informazioni e alle funzioni aziendali necessarie per lo svolgimento dei suoi compiti, tutte le riunioni sono state verbalizzate e nonostante non abbia un budget di spesa assegnato, qualora ne ravvisi la necessità può autorizzare spese per acquisizioni di informazioni, consulenze, collaborazioni, perizie o quant altro. 11. SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO Premessa Il sistema di controllo interno di Gruppo Editoriale L Espresso SpA è l insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire, attraverso un adeguato

64 64 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, il raggiungimento delle seguenti finalità: supportare il raggiungimento degli obiettivi strategici e operativi (ovvero di efficacia ed efficienza delle attività e di salvaguardia del patrimonio aziendale); prevenire o limitare le conseguenze di eventi inattesi tramite opportune strategie di individuazione e gestione dei rischi/opportunità; verificare che i livelli di rischio definiti in sede programmatica non siano superati; assicurare la conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili; garantire l attendibilità, l accuratezza, l affidabilità e la tempestività dell informativa finanziaria; assicurare il controllo della corretta e trasparente informativa interna e verso i terzi. Il sistema di controllo interno è unitario e organico in tutto il Gruppo ed è realizzato con modalità omogenee di identificazione, misurazione e di valutazione dei rischi. La società negli ultimi anni ha definito, anche al fine di recepire le disposizioni introdotte nella normativa di riferimento, le linee di indirizzo del proprio sistema di controllo interno. Tali linee di indirizzo sono volte a razionalizzare il complessivo sistema di controllo interno attraverso: i) la mappatura e la classificazione dei soggetti interessati e dei principali rischi rilevanti ai fini del controllo interno; ii) la schematizzazione dei principali flussi di report all interno del Gruppo e iii) la descrizione delle responsabilità ed ambiti delle attività in essere. La società ha individuato gli obiettivi del proprio sistema di controllo interno coerentemente con le best practices nazionali e internazionali ed ha in corso il processo di relative implementazioni dello stesso. Descrizione delle principali caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria. 1) Fasi del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria. La società, nella definizione del proprio sistema di controllo interno segue, nel rispetto della normativa vigente e coerentemente con le best practices di riferimento, il processo di seguito sintetizzato: a) identificazione e valutazione dei rischi applicabili all informativa finanziaria; b) identificazione dei controlli a fronte dei rischi individuati a livello di processo; c) valutazione dei controlli e gestione del processo di monitoraggio, in termini sia di completezza sia di operatività ed efficacia, al fine di ridurre i rischi ad un livello considerato accettabile (flussi informativi, gestione dei gap, piani di rimedio, sistema di reporting, etc.). Si evidenzia che il suddetto processo viene gestito dal dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari (di seguito anche dirigente preposto ), che per prassi interna sovrintende a tutte le procedure di natura amministrativo-contabile, mappando e omogeneizzando quelle in vigore e definendo interventi a livello di processo, sistemi informativi o procedure per sanare eventuali carenze di controllo. Si riporta di seguito una descrizione delle singole fasi del processo: a) Identificazione e valutazione dei rischi applicabili all informativa finanziaria. L attività di risk assessment viene svolta annualmente ed ha lo scopo di individuare, sulla base di un analisi quantitativa e secondo valutazioni e parametri di natura qualitativa:

65 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari le società del perimetro di consolidamento del Gruppo da includere nell analisi; 2. i rischi a livello di Gruppo/società operativa relativi al contesto generale aziendale del sistema di controllo interno; 3. l individuazione dei rischi generali dei sistemi informativi aziendali a supporto dei processi rilevanti; 4. i processi che alimentano i conti di bilancio consolidato ritenuti rilevanti per il proprio rischio inerente, per ciascuna società operativa individuata; 5. l identificazione, per ciascun processo rilevante, dei rischi specifici relativi all informativa finanziaria. Il processo di risk assessment condotto a livello di bilancio consolidato di Gruppo per la determinazione del perimetro rilevante dell analisi, si basa sull applicazione combinata di due parametri di analisi, uno prettamente quantitativo (determinazione di valori soglia numerici con cui confrontare i dati relativi al bilancio consolidato ed ai bilanci delle società che lo compongono) ed uno qualitativo (valutazione da parte del management, sulla base della propria conoscenza della realtà aziendale, di aspetti non numerici di potenziale rischio tali da ritenere necessaria o non necessaria l inclusione di una determinata società/conto/processo nel perimetro di analisi). b) Identificazione dei controlli. Una volta identificati i principali rischi e associati gli stessi a processi rilevanti, vengono rilevati i relativi controlli in essere. Tale mappatura costituisce lo strumento con cui: vengono rappresentati i principali rischi connessi ai processi rilevanti ed ai controlli che sono previsti per la gestione di tali rischi; vengono analizzati i controlli esistenti per accertare la loro capacità di gestire e mitigare il rischio individuato e, in particolare, la corretta rilevazione delle relative voci di bilancio. L identificazione dei rischi e dei relativi controlli è condotta rispetto ad obiettivi di controllo nell ambito dell informativa finanziaria, ivi comprese le rilevazioni di bilancio. Le mappature generate costituiscono altresì l elemento di base per l attività di testing volta a valutare e monitorare sia il disegno sia l efficacia dei controlli in essere. c) Valutazione dei controlli e processo di monitoraggio. In ottemperanza alle vigenti disposizioni di legge e coerentemente con le best practices citate, al fine di valutare l efficacia operativa dei controlli, viene predisposto annualmente un piano delle attività di monitoraggio (ed anche di affinamento ed ottimizzazione, ove necessario), in cui vengono definite le strategie ed i tempi per l esecuzione dei test di monitoraggio. L attività di monitoraggio dei processi e dei controlli facenti parte del modello prevede, oltre all attività di test e reporting dei risultati di tale attività, che anche eventuali gap rilevati vengano adeguatamente gestiti e corretti. 2) Ruoli e funzioni coinvolte. La struttura organizzativa del Gruppo Editoriale L Espresso SpA prevede la seguente suddivisione delle attività relativamente all implementazione, alla manutenzione e allo sviluppo del modello di controllo ai fini dell informativa finanziaria: Personale operativo Svolge i controlli necessari a presidiare le attività di cui è responsabile ed esegue in particolare i controlli rilevanti atti a garantire una corretta rappresentazione dell informativa finanziaria.

66 66 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari Dirigente preposto Il dirigente preposto, congiuntamente all amministrato delegato, ha il principale compito di implementare le procedure amministrativo-contabili che regolano il processo di formazione dell informazione finanziaria societaria periodica, monitorare l applicazione delle procedure amministrativo-contabili indicate e rilasciare al mercato la propria attestazione relativamente all adempimento di quanto sopra e alla affidabilità della documentazione finanziaria stessa. Ai fini di cui sopra, il dirigente preposto aggiorna periodicamente il perimetro di intervento, definisce il piano annuale delle attività di intervento e comunica a tutti i referenti interessati il piano delle attività, le relative tempistiche ed i risultati attesi. Per maggiori informazioni relativamente al dirigente preposto si rinvia al punto 11.5). Funzione Internal Audit Assiste il dirigente preposto nell esecuzione delle attività previste con particolare riferimento alle attività di testing dei controlli e comunica al dirigente preposto i risultati delle attività svolte mediante specifici report. I ruoli operativi svolti dalle funzioni sopra elencate si inseriscono nell ambito più ampio della governance aziendale, strutturata secondo il modello tradizionale che vede la presenza di organi sociali con diverse funzioni di controllo, quali il Consiglio di Amministrazione, al quale fa capo la responsabilità del sistema di controllo interno, il comitato per il controllo interno, l amministratore esecutivo incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno, il preposto al controllo interno, il collegio sindacale e l Organismo di Vigilanza ex D.lgs.231/01. Il Consiglio, avvalendosi dell attività del comitato per il controllo interno, ha, nel corso dell esercizio, valutato con esito positivo l adeguatezza, l efficacia e l effettivo funzionamento del sistema del controllo interno, attraverso una serie di incontri con il management aziendale e scambi di informazioni, visite alle sedi operative, esame delle procedure emanate dalla funzione aziendale ed esame dei report dalla stessa predisposti, incontri con il collegio sindacale e la società di revisione, nonché con l Organismo di Vigilanza ex D.lgs 231/2001, la cui attività è rivolta anch essa (seppure con differenti finalità) alla verifica del funzionamento del sistema di controllo interno. 11.1) Amministratore esecutivo incaricato del sistema di controllo interno Il Consiglio di Amministrazione, nel riconoscere estrema importanza alla funzionalità del sistema di controllo interno, ha deliberato che a ricoprire la carica di amministratore esecutivo incaricato fosse l Amministratore Delegato della società. L amministratore esecutivo incaricato, con l ausilio del preposto al controllo interno e la collaborazione delle strutture aziendali, ha curato l identificazione dei principali rischi aziendali ed ha verificato e, dove necessario modificato, l insieme delle procedure che compongono il sistema di controllo interno. 11.2) Preposto al controllo interno Il preposto al controllo interno (di seguito il preposto ) è stato identificato nella persona di Giuseppe Gianoglio, direttore internal audit della controllante CIR SpA, la cui remunerazione per il ruolo è già ricompresa nella retribuzione che percepisce dalla controllante. La società, in considerazione dello specifico ruolo ricoperto dal preposto nella controllante CIR SpA, si è dotata di una propria struttura di internal audit che riporta funzionalmente allo stesso. Il preposto non è responsabile di alcuna area operativa e non dipende gerarchicamente da alcun responsabile di aree operative, ivi inclusa l area amministrazione e finanza ed ha avuto accesso

67 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 67 diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico ed ha riferito periodicamente al comitato per il controllo interno, al collegio sindacale e all amministratore esecutivo incaricato. Il preposto non ha un budget assegnato, ma ha la facoltà di spesa se le circostanze lo richiedono. Nel corso dell esercizio il preposto ha supervisionato lo stato di avanzamento del piano di lavoro messo a punto dalla funzione di internal auditing della società e ha collaborato con il comitato per il controllo interno e con l Organismo di Vigilanza nello svolgimento delle proprie attività. 11.3) Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001 La società e le sue controllate hanno adottato il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (anche il Modello ) ex d.lgs. 231/01 al fine soprattutto di prevenire reati legati ai rapporti con la pubblica amministrazione quali corruzione, concussione e frode, ma anche i c.d. reati societari, ovvero, tra gli altri, le false comunicazioni sociali e il falso in bilancio, i reati connessi alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro, i c.d. reati informatici nonché le fattispecie di reato in materia di delitti di criminalità organizzata, delitti contro l industria ed il commercio, violazione del diritto d autore e induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all autorità giudiziaria. Tale documento è costituito da una Parte Generale e da una Parte Speciale. Nella parte generale, dopo un richiamo ai principi del D.Lgs. 231/01 e alle linee guida emanate dalla Confindustria, vengono illustrati i contenuti essenziali del Modello e le modalità di formazione del personale e diffusione dello stesso nel contesto aziendale. Nella parte speciale, vengono riportati: (i) la mappa delle aree sensibili; (ii) il Codice Etico; (iii) le linee guida di comportamento; (iv) i principi generali del sistema di controllo interno; (v) i protocolli di controllo elaborati per tutti i processi aziendali a rischio. In particolare, nei protocolli vengono evidenziati i reati che possono essere commessi in relazione ai singoli processi, le indicazioni comportamentali e le specifiche attività di controllo per prevenire ragionevolmente i relativi rischi di reato. Sulla applicazione e sulla adeguatezza del Modello è operante l Organismo di Vigilanza che, dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, ha il compito di vigilare sul funzionamento e l osservanza del Modello, verificandone periodicamente l efficacia e proponendone l aggiornamento agli organi competenti. L Organismo di Vigilanza della società è composto dal responsabile della funzione di internal auditing del Gruppo CIR, dr. Giuseppe Gianoglio, dal presidente del collegio sindacale avv. Giovanni Barbara e dall avv. Andrea Russo, esperto in materia. L Organismo ha informato periodicamente il Consiglio di Amministrazione sulle proprie attività. Dall attività svolta non sono emerse fattispecie censurabili. 11.4) Società di revisione L assemblea dei soci del 18 aprile 2007 ha deliberato di conferire alla società Deloitte & Touche SpA l incarico per la revisione contabile del bilancio di esercizio e consolidato per il periodo nonché per la revisione contabile limitata della situazione semestrale ai sensi del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n ) Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Il Consiglio di Amministrazione della società ha nominato il dottor Alessandro Alacevich, Direttore Centrale Amministrazione e Finanza della società, quale dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Gruppo Editoriale L Espresso SpA.

68 68 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari Lo statuto prevede, quali requisiti professionali del dirigente preposto, una adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria e che lo stesso venga nominato dal Consiglio di Amministrazione su proposta dell Amministratore Delegato e previo parere del collegio sindacale. Alessandro Alacevich è stato dotato di poteri e mezzi idonei a svolgere tale incarico. In particolare egli può: a) accedere ad ogni informazione ritenuta rilevante ai fini dell assolvimento dei propri compiti; b) dialogare con gli organi amministrativi e di controllo e coordinare con gli stessi le attività da svolgere; c) valutare e monitorare l adeguatezza delle procedure adottate all interno della società che hanno impatto sul bilancio d esercizio, sul bilancio consolidato, sulla relazione semestrale e sui documenti soggetti ad attestazioni; d) partecipare al disegno dei sistemi informativi che hanno impatto sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria; e) organizzare una adeguata struttura utilizzando risorse disponibili internamente, quali quelle relative ai sistemi informativi, al controllo di gestione e alla funzione di internal audit, ovvero, laddove necessario, in outsourcing; f) coordinarsi con gli organi amministrativi e di controllo ovvero con il management delle società controllate, individuando specifiche procedure ai fini del corretto svolgimento di tutti i compiti e le attività previste dalla legge. 12. INTERESSI DEGLI AMMINISTRATORI E OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE In data 10 novembre 2010 la società ha adottato la procedura per le operazioni con parti correlate prevista dal Regolamento Consob, emanato con Delibera n del 12 marzo 2010 così come successivamente modificata e integrata dalla Delibera n del 23 giugno Tale procedura è reperibile sul sito Internet: nella sezione Governance. La procedura ha la finalità di stabilire i principi di comportamento che la società è tenuta ad adottare per garantire una corretta gestione delle operazioni con parti correlate e a tal fine: 1. determina i criteri e le modalità per l identificazione delle parti correlate della società; 2. detta i principi per l individuazione delle operazioni con parti correlate; 3. disciplina le procedure per l effettuazione delle operazioni con parti correlate; 4. stabilisce le modalità di adempimento dei relativi obblighi informativi; Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre nominato il Comitato permanente per le operazioni con parti correlate composto dai consiglieri indipendenti Agar Brugiavini, Giorgio di Giorgio, Mario Greco e Tiziano Onesti. Il prof. Tiziano Onesti è stato identificato quale coordinatore di tale Comitato. La procedura per le operazioni con parti correlate è stata inoltre resa operativa attraverso l adozione di un opportuno sistema informativo e la realizzazione del data base delle parti correlate con la capogruppo CIR SpA. 13. NOMINA DEI SINDACI La nomina del collegio sindacale avviene sulla base di liste presentate dagli azionisti nelle quali i candidati sono elencati mediante un numero progressivo. Hanno diritto a presentare le liste gli azionisti che, da soli o insieme ad altri azionisti, siano complessivamente titolari di azioni con il diritto di voto almeno pari al 2,5% del capitale con diritto di voto.

69 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 69 Le liste di candidati devono essere depositate nei termini e con le modalità previste dalla normativa applicabile. Unitamente a ciascuna lista, nei termini previsti dallo statuto, sono depositate le dichiarazioni con le quali i singoli candidati accettano la candidatura e attestano, sotto la propria responsabilità, l inesistenza di cause di ineleggibilità e di incompatibilità, nonché la sussistenza dei requisiti normativamente e statutariamente prescritti per le rispettive cariche. Le liste per le quali non sono osservate le statuizioni di cui sopra sono considerate come non presentate. In caso venga presentata una sola lista, tutti i sindaci sono tratti dalla stessa. Dalla lista che ha ottenuto la seconda posizione in termini di numero di voti è riservata l elezione di un sindaco effettivo, al quale andrà la presidenza del collegio, il quale tuttavia non dovrà essere collegato neppure indirettamente con i soci che hanno presentato o votato la lista risultata prima per numero di voti. In caso di sostituzione di un sindaco subentra il supplente appartenente alla medesima lista di quello cessato. La quota di partecipazione minima richiesta per presentare le liste è stata confermata nel 2,5% con delibera Consob del 26 gennaio 2011 n SINDACI Lo statuto sociale prevede che il collegio sindacale sia composto da tre sindaci effettivi e da tre sindaci supplenti che durano in carica tre esercizi e sono rieleggibili. Il collegio sindacale della società è stato nominato in data 22 aprile 2009 e rimarrà in carica fino all approvazione del bilancio Per la composizione del collegio sindacale e per le ulteriori informazioni ad esso relative, si rinvia a quanto indicato nella Tabella 3 riportata in allegato. Nel corso dell esercizio 2010 il collegio sindacale si è riunito 7 volte. La durata media delle riunioni è stata di circa 2 ore. Per l anno 2011 sono state programmate 6 riunioni, una delle quali già tenutasi il 10 febbraio È stata verificata con esito positivo la sussistenza dei requisiti di indipendenza e onorabilità dei sindaci, utilizzando i criteri previsti dal Codice. Il collegio sindacale, inoltre, applicando tutti i criteri previsti dal Codice con riferimento all indipendenza degli amministratori, ha verificato l indipendenza dei propri membri sia nella prima occasione utile dopo la loro nomina, sia nel corso dell esercizio chiuso al 31 dicembre I sindaci che hanno un interesse in una determinata operazione della società devono informare tempestivamente gli altri sindaci e il Presidente del Consiglio di Amministrazione circa la natura, i termini e la portata del proprio interesse. Il collegio sindacale ha altresì vigilato sull indipendenza della società di revisione verificando il rispetto delle disposizioni normative in materia. Il collegio sindacale ha svolto la propria attività in modo da affiancare alle tradizionali funzioni di vigilanza un ruolo propositivo e catalizzatore con riferimento alle tematiche del controllo interno e a quelle di propria competenza attribuite dalla legge e dai regolamenti. In tale ottica il collegio sindacale ha posto al centro della propria attività lo scambio di informazioni con gli organi di amministrazione del Gruppo, con le figure apicali della struttura operativa, nonché con gli altri organi di controllo. In particolare, il collegio sindacale ha coordinato la propria attività, attraverso la partecipazione alle riunioni e la richiesta di chiarimenti e/o di informazioni, con la funzione internal audit, con il comitato per il controllo interno, con l Organismo di Vigilanza e con la società di revisione.

70 70 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 15. RAPPORTI CON GLI AZIONISTI La società ha istituito un ampia sezione del proprio sito istituzionale facilmente accessibile, nella quale sono riportate le informazioni rilevanti per gli azionisti. Responsabile della funzione Investor Relations è il Direttore Centrale Amministrazione e Finanza Alessandro Alacevich che gestisce il flusso delle informazioni dirette ai soci, agli analisti finanziari e agli investitori istituzionali, nel rispetto delle regole stabilite per la comunicazione di informazioni e documenti della società. La società si è sempre attivamente adoperata per instaurare e mantenere un dialogo efficace con i propri azionisti e con il mercato, utilizzando varie forme di comunicazione quali per esempio: presentazione dei risultati della società e del Gruppo nel corso delle riunioni assembleari tramite la proiezione di slides, incontri con analisti finanziari e investitori istituzionali in Italia ed all estero, diffusione al pubblico mediante la messa a disposizione sul sito web della società dei comunicati stampa e delle presentazioni. 16. ASSEMBLEE L assemblea è convocata, mediante pubblicazione di avviso sul sito internet della società nonché sul quotidiano la Repubblica secondo i termini e le modalità previste dalla normativa vigente. Nello stesso avviso può essere fissato il giorno per la seconda convocazione. Il diritto di intervento in assemblea e di delega sono regolati dalla normativa applicabile. La delega può essere notificata alla società a mezzo di posta elettronica certificata entro l inizio dei lavori assembleari all indirizzo indicato nell avviso di convocazione. Per la regolarità della costituzione e per la validità delle deliberazioni dell assemblea, sia ordinaria che straordinaria, sia in prima che nelle successive convocazioni, valgono le norme di legge. La società si è dotata di un Regolamento che, pur non costituendo parte integrante dello statuto, disciplina l ordinato e funzionale svolgimento dell assemblea ordinaria e straordinaria della società. Tale Regolamento garantisce a ciascun socio il diritto di prendere la parola sugli argomenti in discussione. La società, inoltre, è impegnata per recepire, nei termini previsti, le nuove disposizioni in materia di diritti degli azionisti delle società quotate, dettate, in attuazione della Direttiva 2007/36/CE, al fine di agevolare la partecipazione degli azionisti alle assemblee ed, in particolare, il loro esercizio di voto. Il Consiglio ha riferito in assemblea sull attività svolta e si è adoperato per assicurare agli azionisti un adeguata informativa circa gli elementi necessari perché essi potessero assumere, con cognizione di causa, le decisioni di competenza assembleare. Le variazioni nella capitalizzazione delle azioni della società avvenute nel corso dell anno sono state generalmente in linea con quelle di mercato e del settore di riferimento. 17. CAMBIAMENTI DALLA CHIUSURA DELL ESERCIZIO DI RIFERIMENTO Non vi sono stati fino a oggi cambiamenti nella struttura di corporate governance dalla chiusura dell esercizio 2010.

71 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 71 Tabella 1 Elenco delle cariche ricoperte da amministratori di Gruppo Editoriale L Espresso SpA in altre società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Consiglio di Amministrazione Componenti Altri incarichi Carlo De Benedetti Rodolfo De Benedetti Giorgio Di Giorgio Francesco Dini Sergio Erede Mario Greco Maurizio Martinetti Monica Mondardini Presidente Onorario di Cofide SpA e CIR SpA; Presidente onorario di Sogefi SpA (gruppo CIR); Presidente Onorario di M&C Management & Capitali SpA; Membre du Conseil de Surveillance de La Compagnie Financière Edmond de Rothschild. Presidente di Sogefi SpA (gruppo CIR) e Sorgenia SpA (non quotata, gruppo CIR); Amministratore Delegato di Cofide SpA e CIR SpA; Amministratore di Allianz SpA e di Banque Syz S.A. (non quotata). Presidente di P&G SGR SpA; Amministratore di Arepo BP SpA, di Epsilon SGR SpA, di Eurizon Capital SGR SpA, e di Ver Capital SGR SpA (non quotate); Amministratore di Banca Profilo SpA. Amministratore di Sorgenia SpA (non quotata, gruppo CIR). Presidente di AON Italia SpA e di Bolton Group International SA (non quotate); Vice Presidente di Banca Nazionale del Lavoro SpA (non quotata); Amministratore di Interpump Group SpA, di Luxottica Group SpA e di Prysmian SpA; Amministratore di Manuli Rubber Industries SpA, di Società Italo Britannica L.Manetti - H. Roberts SpA e di Gruppo IPG Holding Srl (non quotate); Componente Comitato di Sorveglianza di Foncière des Régions (soc. estera quotata). Amministratore Delegato General Insurance di Zurich Financial Services; Amministratore di Saras SpA e Indesit Company SpA (non quotate). Presidente di 3C SpA e di Eurosanità SpA (non quotate); Amministratore di Oxygen SpA e di CD Investments S.r.l. con socio unico (non quotate); Amministratore di Refondation SA (società estera non quotata); Membro del consiglio di sorveglianza di SAIP- Societe Anonyme Investissements Presse (società estera non quotata). Amministratore di Crédit Agricole S.A. e SCOR SE (soc. estere quotate). Tiziano Onesti Sindaco effettivo di ENI SpA; Presidente del Collegio Sindacale di Risanamento SpA. Luca Paravicini Amministratore di CIR SpA, di Piaggio & C. SpA; Amministratore di Consilium Sgr SpA, di Scala Group SpA, di Education.it SpA e di Simplicissimus books farm Srl (non quotate). N.B. Dove non indicato la società deve intendersi quotata.

72 72 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari Tabella 2 Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei comitati Carica Componenti In carica dal Presidente Carlo De Benedetti 22 aprile 2009 Ammnistratore Delegato Consiglio di Amministrazione In carica fino a approv.ne bil. esercizio 2011 Lista (M/m) * Esec. Non - esec. Indip. da Codice Indip. da TUF % Numero altri ** incarichi *** Comitato Controllo Interno Comitato Remunerazione M x 100% 5 x 100% Monica Mondardini " " M x 100% 2 Eventuale Comitato Nomine Eventuale Comitato Esecutivo Comitato operazioni Parti Correlate **** ** **** ** **** ** **** ** **** ** Amministratore Agar Brugiavini " " M x x 100% - x 100% x 100% x Amministratore Rodolfo De Benedetti " " M x 86% 6 x 100% Amministratore Giorgio Di Giorgio " " M x x 100% 6 x 80% x Amministratore Francesco Dini " " M x 100% 1 Amministratore Sergio Erede " " M x 86% 10 Amministratore Mario Greco " " M x x 86% 3 x 40% x 50% x Amministratore Maurizio Martinetti " " m x 86% 6 Amministratore Tiziano Onesti " " M x x 100% 2 x 100% x Amministratore Luca Paravicini " " M x x 86% 6 x 80% x 100% AMMINISTRATORI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO Cognome Nome Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell'ultima nomina: 2,5% Numero riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento CDA: 7 CCI: 5 CR: 2 CN: CE: CPC:0 L'assemblea ordinaria del 22 aprile 2009 ha nominato per un triennio, fino all approvazione del bilancio dell esercizio 2011, un Consiglio di Amministrazione composto da undici componenti. Per la nomina del Consiglio di Amministrazione sono state presentate le seguenti due liste: Lista presentata dalla società CIR SpA, socio di maggioranza, e Lista presentata dalla Eredità Carlo Caracciolo di Melito, socio di minoranza. In conformità alle disposizioni statutarie, dieci consiglieri sono stati eletti dalla lista di maggioranza e uno dalla lista di minoranza. Per ogni altra informazione inerente le liste presentate ovvero le caratteristiche personali e professionali degli amministratori, si rinvia alla documentazione disponibile sul sito NOTE * In questa colonna è indicato M/m a seconda che il componente sia stato eletto dalla lista votata dalla maggioranza (M) o da una minoranza (m). ** In questa colonna è indicata la percentuale di partecipazione degli amminsitratori alle riunioni rispettivamente del C.d.A. e dei comitati (n. di predenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato). *** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Si allega alla Relazione l'elenco di tali società con riferimento a ciascun consigliere, precisando se la società in cui è ricoperto l'incarico fa parte o meno del gruppo che fa capo o di cui è parte l'emittente. ****In questa colonna è indica con una X l appartenenza del membro del C.d.A. al comitato.

73 Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari 73 Tabella 3 Struttura del Collegio Sindacale Collegio sindacale Carica Componenti In carica dal In carica fino a Presidente Giovanni Barbara 22 aprile 2009 approv.ne bil. esercizio 2011 Lista (M/m) * Indip. da Codice % ** Numero altri incarichi *** m x 100% 11 Sindaco Effettivo Enrico Laghi " " M x 86% 7 Sindaco Effettivo Luigi Macchiorlatti Vignat " " M x 86% 21 Sindaco Supplente Mauro Ianiro " " m Sindaco Supplente Riccardo Zingales " " M Sindaco Supplente Silvano Cipolla " " M SINDACI CESSATI DURANTE L'ESERCIZIO DI RIFERIMENTO Cognome Nome Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell'ultima nomina: 2,5% Numero riunioni svolte durante l'esercizio di riferimento: 7 L'assemblea ordinaria del 22 aprile 2009 ha nominato per un triennio, fino all approvazione del bilancio dell esercizio 2011, il collegio sindacale sopra descritto. Per la nomina del collegio sindacale sono state presentate le seguenti due liste: Lista presentata dalla società CIR SpA., socio di maggioranza, e Lista presentata dalla Eredità Carlo Caracciolo di Melito, socio di minoranza. In conformità alle disposizioni statutarie, il presidente del collegio sindacale è stato eletto dalla lista di minoranza, risultata seconda per numero di voti. Per ogni altra informazione inerente le liste presentate ovvero le caratteristiche personali e professionali dei sindaci, si rinvia alla documentazione disponibile sul sito NOTE * In questa colonna è indicato M/m a seconda che il componente sia stato eletto dalla lista votata dalla maggioranza (M) o da una minoranza (m). ** In questa colonna è indicata la percentuale di partecipazione dei sindaci alle riunioni del C.S. (n. di predenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato). *** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell'art.148 bis del TUF. L'elenco completo degli incarichi è reso disponibile dalla Consob, ai sensi dell'art.144 quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.

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75 Bilancio consolidato del Gruppo Espresso al 31 dicembre 2010 Situazione economico-patrimoniale-finanziaria

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77 Prospetti del bilancio consolidato 77 Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata ATTIVO Note 31 dicembre 31 dicembre (migliaia di euro) Attività immateriali a vita indefinita Altre immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni immateriali (1) Immobilizzazioni materiali (2) Partecipazioni valutate al patrimonio netto (3) Altre partecipazioni (4) Crediti non correnti (5) Attività per imposte anticipate (6) ATTIVITA' NON CORRENTI Rimanenze (7) Crediti commerciali (8) Titoli e altre attività finanziarie (9) Crediti tributari (10) Altri crediti (11) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (12) ATTIVITA' CORRENTI TOTALE ATTIVO PASSIVO Note 31 dicembre 31 dicembre (migliaia di euro) Capitale sociale (13) Riserve (14) Utili (perdite) a nuovo (14) Utile (perdita) di esercizio Patrimonio netto di Gruppo Patrimonio netto di terzi (15) PATRIMONIO NETTO Debiti finanziari (16) Fondi per rischi ed oneri (17) TFR e altri fondi per il personale (18) Passività per imposte differite (6) PASSIVITA' NON CORRENTI Debiti finanziari (16) Fondi per rischi ed oneri (17) Debiti commerciali (19) Debiti tributari (20) Altri debiti (21) PASSIVITA' CORRENTI TOTALE PASSIVITA' TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO Le note da pagina 83 a pagina 138 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

78 78 Prospetti del bilancio consolidato Conto Economico Consolidato Anno Anno (migliaia di euro) Note Ricavi (22) Variazione rimanenze prodotti (7) (771) (1.351) Altri proventi operativi (23) Costi per acquisti (24) ( ) (90.758) Costi per servizi (25) ( ) ( ) Altri oneri operativi (26) (23.056) (25.406) Valutaz. partecipazioni a patrimonio netto (3) Costi per il personale (27) ( ) ( ) Ammortamenti e svalutazioni (28) (42.728) (38.158) Risultato operativo Proventi/(Oneri) finanziari netti (29) (19.621) (14.054) Risultato ante imposte Imposte (30) (38.826) (44.794) Risultato netto Quota dei terzi (31) 337 (116) RISULTATO ATTRIBUIBILE AL GRUPPO Utile per azione, base (32) 0,015 0,125 Utile per azione, diluito (32) 0,014 0,117 Conto Economico Complessivo Consolidato Anno Anno (migliaia di euro) Note RISULTATO NETTO Altre componenti del conto economico complessivo: Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la cessione (9) (21) (582) Effetto fiscale relativo agli altri utili/(perdite) Altre componenti del conto economico complessivo, al netto degli effetti fiscali (15) (422) TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO Totale conto economico complessivo attribuibile a: Soci della controllante Interessenze di pertinenza dei terzi (337) 116 Le note da pagina 83 a pagina 138 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

79 Prospetti del bilancio consolidato 79 Rendiconto Finanziario Consolidato Anno Anno (migliaia di euro) Note ATTIVITA' OPERATIVA Risultato di periodo, proprio e di terzi Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni (28) Fair value stock option (27) Variazione netta fondi del personale (18) (7.039) (10.683) - Variazione netta fondi rischi e oneri (17) (13.678) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (325) (2.200) - Minusvalenze (plus.) cessione partecipazioni e titoli (2.278) (3.764) - Rettifiche di valore di attività finanziarie Adeguamento partecipazioni valutate a patrimonio netto (564) (288) - (Proventi) per dividendi (24) - Autofinanziamento Variazione del circolante e altri flussi FLUSSO DELL'ATTIVITA' OPERATIVA di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (16.995) (13.972) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito (32.997) (11.527) ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (26.934) (27.549) Esborsi per acquisto partecipazioni (2.708) (4.793) Incassi da cessioni Incassi di contributi pubblici (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita (24.835) (35.724) Dividendi incassati 24 - Altre variazioni FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (45.215) (63.653) ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO Versamenti ad aumento capitale e riserve (Acquisto) vendita di azioni proprie (1.086) (91) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari (12.060) (12.524) Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (16.393) (14.148) (Dividendi pagati) (33) - - Altre variazioni (663) - FLUSSO DELL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO (29.768) (26.574) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide Disponibilità liquide nette iniziali DISPONIBILITA' LIQUIDE NETTE FINALI Le note da pagina 83 a pagina 138 costituiscono parte integrante del presente bilancio consolidato.

80 80 Prospetti del bilancio consolidato Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto Capitale Sovrappr. Azioni Riserva Riserva Ris. Stock Riserve di Utili Risultato P.Netto P.Netto P.Netto (migliaia di euro) Sociale Azioni Proprie Fair value IFRS Option Patrimonio a nuovo di periodo proprio terzi totale Situazione al 31 dicembre (20.203) Movimentazione del risultato (20.624) Dividendi (652) (652) Aumenti capitale, versam. da soci Valutazione di opzioni su azioni Operazioni su azioni proprie - - (1.086) (1.086) - (1.086) Movimentazioni tra riserve (1.195) (29.045) Altre variazioni Utile /(perdita) di periodo (15) (337) Situazione al 31 dicembre (21.289) (15) Movimentazione del risultato (5.825) Dividendi Aumenti capitale, versam. da soci Valutazione di opzioni su azioni Operazioni su azioni proprie - - (91) (91) - (91) Movimentazioni tra riserve (64) - (24.560) Altre variazioni (6.034) (4.749) Utile /(perdita) di periodo (422) Situazione al 31 dicembre (21.380) (437)

81 Note al bilancio consolidato del Gruppo Espresso

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83 Note al bilancio consolidato 83 Note al bilancio consolidato 1. Informazioni generali Gruppo Editoriale L Espresso SpA (di seguito anche la Società o la Capogruppo ) e le società da questa direttamente e indirettamente partecipate (di seguito congiuntamente il Gruppo Espresso o semplicemente il Gruppo ) ha per oggetto principale l attività nel settore dell editoria e più specificatamente nelle aree della stampa quotidiana e periodica, della radiofonia, della raccolta pubblicitaria, della editoria on-line e della tv analogica, digitale terrestre e satellitare. Gruppo Editoriale L Espresso SpA ha la sede legale in Via Cristoforo Colombo n. 149, Roma, Italia. CIR Compagnie Industriali Riunite SpA detiene il controllo della Società e ne esercita il coordinamento e la direzione ai sensi dell art del Codice Civile. Il titolo Gruppo Editoriale L Espresso è quotato sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di Borsa Italiana SpA (cod. Reuters ESPI.MI, cod. Bloomberg ES IM). Il progetto di bilancio consolidato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 8 marzo Forma, contenuto e principi contabili Il presente bilancio consolidato è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS), integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Commettee - SIC e International Financial Reporting Interpretations Commettee - IFRIC) emesse dall International Accounting Standards Boards (IASB) e omologati dall Unione Europea. Il principio generale adottato nella predisposizione del bilancio è quello del costo per tutte le attività e passività ad eccezione degli strumenti derivati e di talune attività/passività finanziarie per le quali potrebbe essere applicato il principio del fair value. Si precisa che la classificazione, la forma, l ordine e la natura delle voci di bilancio, così come i principi contabili adottati (ad eccezione di quanto indicato nel successivo paragrafo 8), non sono cambiati rispetto al bilancio approvato al 31 dicembre La classificazione adottata per la Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sia per l attivo sia per il passivo, è quella di corrente e non corrente, poiché, a differenza di quella per grado di liquidità, si ritiene che tale criterio meglio rappresenti la realtà del Gruppo. La forma del prospetto è a sezioni divise e contrapposte. L ordine è attività, patrimonio netto, passività a liquidità crescente (da non corrente a corrente). Per non appesantire la struttura e per utilizzare i medesimi schemi anche per le situazioni periodiche, si è prevista l indicazione nel prospetto unicamente delle macrovoci: tutte le sub-classificazioni (natura del debitore/creditore, scadenze, ecc.) sono invece riportate nelle note. Il contenuto della Situazione Patrimoniale - Finanziaria adottato è quello minimo previsto dallo IAS 1 poiché, ad esclusione delle testate giornalistiche, delle frequenze radiotelevisive e dei marchi, classificati nella voce Attività immateriali a vita indefinita, non sono state individuate poste rilevanti o particolari tali da richiedere indicazione separata. La classificazione adottata per il Conto Economico è per natura poiché, considerata l attività del Gruppo, non si ritiene che la classificazione per destinazione riesca a rappresentare meglio la situazione economica. Nella redazione del Rendiconto

84 84 Note al bilancio consolidato Finanziario, predisposto secondo il metodo indiretto, è riportata la separata indicazione dei flussi di cassa derivanti da attività operative, di investimento, di finanziamento e da attività cessate. Il prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto riporta i proventi e oneri del periodo e le altre movimentazioni delle riserve. Tutti i prospetti e i dati inclusi nelle presenti Note, salvo diversa indicazione, sono presentati in migliaia di euro, senza cifre decimali. 3. Principi di consolidamento L area di consolidamento include il bilancio della Capogruppo, delle sue controllate e delle sue collegate. Per società controllate si intendono quelle nelle quali la Capogruppo detiene il potere decisionale sulle politiche finanziarie e operative. L esistenza del controllo è presunta quando è detenuta, direttamente o indirettamente, più della metà dei diritti di voto effettivi o potenzialmente esercitabili in assemblea alla data di rendicontazione. Per società collegate si intendono le società nelle quali la Capogruppo esercita un influenza significativa. Tale influenza è presunta quando è detenuto più del 20% dei diritti di voto effettivi o potenzialmente esercitabili alla data di rendicontazione. Le società controllate sono consolidate a partire dalla data in cui il Gruppo ne acquisisce il controllo e deconsolidate a partire dalla data in cui tale controllo viene meno. L acquisizione delle società controllate e collegate è contabilizzata in base al metodo dell acquisto. Il costo di acquisizione corrisponde al valore corrente delle attività acquisite, azioni emesse o passività assunte alla data di acquisizione, più i costi direttamente attribuibili. L eccesso del costo di acquisizione rispetto alla quota di pertinenza del Gruppo del valore corrente delle attività nette della acquisita è contabilizzato come avviamento per le società controllate mentre è incluso nel valore della partecipazione per le società collegate. Il trattamento contabile dell avviamento è illustrato alla Nota 4.1. Ai fini del consolidamento delle società controllate è applicato il metodo dell integrazione globale, assumendo cioè l intero importo delle attività e passività patrimoniali e tutti i costi e ricavi a prescindere dalla percentuale effettiva di partecipazione. Il valore contabile delle partecipazioni consolidate è quindi eliminato a fronte del relativo patrimonio netto. Le operazioni, i saldi nonché gli utili e le perdite non realizzati sulle transazioni infragruppo sono elisi. Le quote di patrimonio netto e di risultato di competenza dei soci di minoranza sono evidenziate rispettivamente in un apposita posta del patrimonio netto ed in una linea separata del conto economico complessivo consolidato. Dopo l acquisizione, le partecipazioni in società collegate sono rilevate con il metodo del patrimonio netto ossia rilevando la quota di pertinenza del Gruppo nel risultato e nei movimenti delle riserve rispettivamente a conto economico e a patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzati sulle operazioni infragruppo sono elisi per la quota di interessenza. Quando la quota di pertinenza del Gruppo nelle perdite di una società collegata risulta pari o superiore al valore della partecipazione, il Gruppo non riconosce ulteriori perdite a meno che non abbia obblighi di ripianamento perdite o abbia effettuato pagamenti per conto della società collegata. Non sono incluse nel bilancio consolidato le controllate inattive o in liquidazione. La loro influenza sul totale delle attività e delle passività, sulla posizione finanziaria e sul risultato netto attribuibile ai soci della controllante non è rilevante. Ai fini del consolidamento, tutti i bilanci delle società del Gruppo sono predisposti alla stessa data, con i medesimi principi contabili e sono riferiti ad un esercizio di uguale durata.

85 Note al bilancio consolidato Criteri di valutazione 4.1 Immobilizzazioni immateriali Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produzione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzati per acquisire l attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l attività al suo utilizzo. Il costo di acquisizione è l equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto, qualora il pagamento del prezzo sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione. Per le immobilizzazioni immateriali generate internamente, il processo di formazione dell attività è distinto nelle due fasi della ricerca (non capitalizzata) e quella successiva dello sviluppo (capitalizzata). Qualora le due fasi non siano distinguibili l intero progetto è considerato ricerca. Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi è evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l uso o l alienazione. Almeno una volta all anno e comunque qualora si rilevino sintomi che facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile, viene svolta la procedura di impairment test descritta alla Nota 4.6. Testate, marchi e frequenze Le testate e i marchi sono considerati attività a vita utile indefinita. Sono altresì considerate attività a vita utile indefinita le frequenze radiotelevisive in quanto il loro utilizzo viene effettuato o sulla base di concessioni la cui durata è a tempo indeterminato oppure di specifiche licenze limitate nel tempo ma soggette a rinnovo in presenza degli stessi requisiti oggettivi e soggettivi previsti per il rilascio e il mantenimento delle stesse. Tali attività non sono ammortizzate ma sottoposte con cadenza almeno annuale, o ogni volta vi sia un indicazione che l attività possa avere subito una perdita di valore, ad impairment test. L eventuale perdita di valore viene contabilizzata a conto economico nella voce Ammortamenti e svalutazioni. Avviamento L avviamento rappresenta l eccedenza del costo di un acquisizione rispetto al fair value delle attività e passività, anche potenziali, identificabili alla data di acquisizione. L avviamento originatosi all acquisizione di collegate è compreso nel valore delle relative partecipazioni. L avviamento acquisito a titolo oneroso non è sottoposto ad ammortamento ma assoggettato, con cadenza almeno annuale, ad impairment test. A tal fine l avviamento è allocato, sin dalla data di acquisizione, a una o più unità generatrici di flussi finanziari indipendenti (cash generating unit - CGU). Le eventuali riduzioni di valore che emergono dall impairment test sono contabilizzate a conto economico nella voce Ammortamenti e svalutazioni e non sono ripristinate nei periodi successivi. Altre immobilizzazioni immateriali Le altre immobilizzazioni immateriali, rappresentate da diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d ingegno, concessioni, licenze e diritti simili e dai software, sono valutate al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso, e delle eventuali perdite di valore. Considerata l omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che, a meno di casi specifici rilevanti, la vita utile di tali attività sia di 3/6 anni. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative.

86 86 Note al bilancio consolidato 4.2 Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente al costo di acquisto o di produzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti sostenuti per predisporre l attività al suo utilizzo. La capitalizzazione dei costi inerenti l ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività. I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati a conto economico. Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti accumulati (ad eccezione dei terreni) e delle eventuali perdite di valore. Il valore ammortizzabile di ciascun componente significativo di un immobilizzazione materiale, avente differente vita utile, è ripartito in quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative. I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d affitto e la vita utile residua del cespite cui si riferiscono. Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l uso. Qualora si rilevino sintomi che facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è svolto l impairment test descritto alla Nota 4.6. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni alla base della svalutazione. 4.3 Leasing I contratti di leasing relativi ad attività in cui il Gruppo assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dal loro utilizzo sono classificati come leasing finanziari. In presenza di leasing finanziari l attività viene rilevata al minore tra il valore corrente del bene oggetto del contratto di leasing e il valore attuale dei canoni minimi contrattualmente stabiliti. L ammontare totale dei canoni è ripartito tra componente finanziaria e restituzione di capitale in modo da ottenere un tasso d interesse costante sul debito residuo. I canoni di locazione residui, al netto dei costi finanziari, sono classificati come debiti finanziari. L onere finanziario è imputato a conto economico lungo la durata del contratto. Le attività acquisite con contratti di leasing finanziario sono ammortizzate in modo coerente con la natura del bene. I contratti di leasing in cui il locatore mantiene una quota significativa dei rischi e benefici derivanti dalla proprietà sono classificati come leasing operativi, i relativi canoni sono rilevati a conto economico a quote costanti lungo la durata del contratto. Nel caso di operazioni di vendita con patto di retrolocazione di leasing finanziari l eventuale differenza tra il prezzo di vendita dei beni e il valore contabile non è rilevata salvo il caso di minusvalenze identificative di perdita di valore dei beni. 4.4 Contributi I contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formale delibera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previste per la concessione e che i contributi saranno ricevuti. I contributi in conto capitale sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria iscrivendo il contributo come ricavo differito. Il contributo è iscritto a conto economico in base alla vita utile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da rettificare in diminuzione le quote di ammortamento rilevate.

87 Note al bilancio consolidato 87 Un contributo ottenibile come rimborso di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dare un immediato aiuto finanziario all entità destinataria senza che vi siano costi futuri a esso correlati è rilevato come provento nell esercizio nel quale diventa esigibile. 4.5 Oneri finanziari Eventuali oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l attività pronta per l uso o per la vendita sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile del bene cui si riferisce. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell esercizio nel quale sono sostenuti. 4.6 Perdita di valore di attività Una perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un attività sia superiore al suo valore recuperabile. Ad ogni data di rendicontazione viene accertata l eventuale presenza di indicatori che facciano supporre l esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatori si procede alla stima del valore recuperabile dell attività (impairment test) e alla contabilizzazione dell eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l uso, le attività rilevate nell esercizio in corso, le attività immateriali a vita indefinita e l avviamento, l impairment test viene condotto con cadenza almeno annuale indipendentemente dalla presenza di tali indicatori. Il valore recuperabile di un attività è il maggior valore tra il suo fair value al netto dei costi di vendita e il suo valore d uso. Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singola attività, a meno che la stessa non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata derivanti dall uso continuativo ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività, nel qual caso il test è svolto a livello della più piccola unità generatrice di flussi indipendenti che comprende l attività in oggetto (cash generating unit). Ripristini di valore sono effettuati qualora vengano meno le ragioni delle svalutazioni effettuate, ad eccezione di quelli relativi ad avviamenti. 4.7 Partecipazioni valutate al patrimonio netto Le partecipazioni in società collegate, ovvero quelle nelle quali la Capogruppo esercita influenza significativa, sono rilevate secondo il metodo del patrimonio netto. Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimanda alla Nota Altre partecipazioni Le partecipazioni dove la Capogruppo non esercita influenza significativa sono valutate al fair value ovvero al costo, ridotto di perdite di valore, nel caso in cui il valore corrente non possa essere determinato in modo affidabile. Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimanda alla Nota Rimanenze Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo. Il costo è rappresentato dal prezzo pagato (fair value) e ogni altro costo direttamente attribuibile. Il valore di realizzo è il prezzo di vendita stimato nella normale attività al netto dei costi di completamento e delle spese di vendita. L eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se ne vengono meno i motivi.

88 88 Note al bilancio consolidato 4.10 Crediti commerciali I crediti commerciali sono rilevati al fair value dei flussi di cassa futuri, ridotto da eventuali perdite di valore Disponibilità liquide Le disponibilità liquide sono rappresentate, oltre che dal denaro in cassa, da investimenti a breve termine ad alta liquidità, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore, e da operazioni connesse al servizio di tesoreria accentrato. Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista o a termine presso le banche, altre attività finanziarie, ad alta liquidità, con scadenza originaria generalmente non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della redazione della Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sono inclusi nei debiti finanziari del passivo corrente Attività finanziarie Le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie: attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico; attività finanziarie detenute sino a scadenza; prestiti e altri crediti finanziari; attività finanziarie disponibili per la cessione. Il Gruppo determina la classificazione delle attività finanziarie all atto dell acquisizione. Sono classificate come: attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico, le attività finanziarie acquisite principalmente con l intento di realizzare un profitto dalle fluttuazioni di prezzo a breve termine (periodo non superiore a 3 mesi) o designate come tali sin dall origine; attività finanziarie detenute sino a scadenza, gli investimenti in attività finanziarie a scadenza prefissata con pagamenti fissi o determinabili che il Gruppo ha intenzione e capacità di mantenere fino alla scadenza; prestiti e altri crediti finanziari, le attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili, non quotate su un mercato attivo e diverse da quelle classificate sin dall origine come attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico o attività finanziarie disponibili per la cessione; attività finanziarie disponibili per la cessione, le attività finanziarie diverse da quelle di cui ai precedenti comparti o quelle designate come tali sin dall origine. Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento. La rilevazione iniziale è effettuata al fair value della data di acquisizione tenuto conto dei costi di transazione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico e le attività disponibili per la cessione sono valutate al fair value; le attività finanziarie detenute fino alla scadenza nonché i prestiti e gli altri crediti finanziari sono valutati al costo ammortizzato. Gli utili e le perdite realizzati e non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico sono rilevati a conto economico nell esercizio in cui si verificano. Gli utili e le perdite non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività classificate come attività disponibili per la cessione sono rilevati a patrimonio

89 Note al bilancio consolidato 89 netto, mentre gli utili e le perdite realizzate sono rilevati a conto economico nell esercizio in cui si verificano unitamente a quelli precedentemente contabilizzati a patrimonio netto. I fair value delle attività finanziarie sono determinati sulla base dei prezzi di offerta quotati o mediante l utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotate sono stimati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell emittente. Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affidabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore. A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di perdita di valore e la svalutazione è rilevata a conto economico. La perdita di valore precedentemente contabilizzata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato la rilevazione, eccetto nel caso di attività valutate al costo Capitale sociale Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati all emissione delle azioni sono classificati a riduzione delle riserve di patrimonio se direttamente attribuibili all operazione di capitale Azioni proprie Le azioni proprie sono rilevate in apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Nessun utile/(perdita) è rilevato a conto economico per l acquisto, vendita, emissione o cancellazione delle azioni proprie Riserve di fair value Le riserve di fair value accolgono le variazioni di fair value, al netto dell effetto imposte, delle partite contabilizzate a fair value con contropartita patrimonio netto Altre riserve Le altre riserve sono costituite da riserve a destinazione specifica Utili (perdite) a nuovo La posta Utili (perdite) a nuovo include i risultati economici degli esercizi precedenti per la parte non distribuita né accantonata a riserva obbligatoria (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite). La posta accoglie inoltre i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo al quale erano sottoposte, nonché gli effetti della rilevazione di cambiamenti di principi contabili e di errori rilevanti Benefici ai dipendenti Benefici a breve termine I benefici ai dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui viene prestata l attività lavorativa. Benefici successivi al rapporto di lavoro Dal 1 gennaio 2007 la Legge 296/2006 (c.d. legge Finanziaria 2007) ed i relativi decreti attuativi hanno introdotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di Fine Rapporto (c.d. TFR), tra cui la scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, le nuove disposizioni hanno imposto di versare i nuovi flussi di TFR

90 90 Note al bilancio consolidato a forme pensionistiche prescelte dal lavoratore oppure, nel caso lo stesso lavoratore abbia optato per il mantenimento in azienda di tali flussi e l azienda non abbia meno di 50 dipendenti, ad un conto di tesoreria istituito presso l INPS. Tali modifiche normative hanno comportato un nuovo inquadramento contabile del fondo TFR. Prima della riforma introdotta dalla Legge 296/2006, i principi contabili internazionali collocavano infatti il fondo TFR tra i piani a benefici definiti ; ora, invece, per le aziende con più di 50 dipendenti, solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i piani a benefici definiti, mentre quello maturato successivamente a tale data viene configurato come un piano a contribuzione definita e ciò in quanto tutte le obbligazioni in capo alla società si esauriscono con il versamento periodico di un contributo a terze entità. Pertanto a conto economico non vengono più accantonate le quote attualizzate, ma sono rilevati tra i costi del personale gli esborsi effettuati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separata istituito presso l INPS, calcolati in base all art cc. Piani a benefici definiti I fondi TFR (limitatamente alla quota maturata al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di 50 dipendenti) e Indennità Fissa per i dirigenti di giornali quotidiani, sono determinati da un attuario indipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del debito. Tutti gli eventuali effetti attuariali sono rilevati a conto economico. Piani a contribuzione definita Il Gruppo partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica o privata su base obbligatoria, contrattuale o volontaria. In tale categoria, come già precisato, rientrano gli accantonamenti TFR per le aziende con più di 50 dipendenti i quali, calcolati in base all art cc., vengono versati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separata istituito presso l INPS. Il versamento dei contributi esaurisce l obbligazione del Gruppo nei confronti dei propri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi del periodo in cui sono dovuti. Benefici basati su strumenti finanziari Il Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni componenti dell alta dirigenza attraverso piani di compensi basati su strumenti finanziari. In particolare nel corso degli anni il Gruppo ha adottato piani che prevedono l attribuzione di diritti di partecipazione al capitale (c.d. stock option ) oppure l attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una eventuale corresponsione di carattere straordinario, basata sull andamento del titolo azionario di riferimento (c.d. phantom stock option ). Stock Option Il costo di tali operazioni, rilevato a conto economico tra i costi del personale, è determinato con riferimento al fair value delle opzioni alla data di assegnazione e rilevato nel periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita patrimonio netto. Alla fine di ogni periodo il fair value precedentemente determinato non viene sottoposto ad aggiornamento né revisione. Alla scadenza delle opzioni, qualora le stesse siano esercitate, la quota parte dell importo iscritto a patrimonio netto viene riclassificata a Riserva da sovrapprezzo azioni ; in caso di mancato esercizio, la quota viene riclassificata ad Utili (perdite) a nuovo.

91 Note al bilancio consolidato 91 In fase di passaggio agli IFRS, il Gruppo, avvalendosi di una specifica esenzione, non ha applicato i suddetti principi ai piani di stock option assegnati prima del 7 novembre Phantom Stock Option Il costo di tali operazioni, iscritto a conto economico, è determinato con riferimento al fair value delle opzioni alla data di assegnazione e rilevato nel periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita la relativa passività. Fino a quando tale passività non viene estinta, il fair value viene ricalcolato a ciascuna data di chiusura di bilancio e alla data di effettivo esborso, rilevando tutte le variazioni di fair value a conto economico Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenziali I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un obbligazione attuale, legale o implicita, nei confronti di terzi, che rende necessario l impiego di risorse economiche, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile dell obbligazione stessa. L importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell onere necessario per l adempimento dell obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Laddove è previsto che l esborso finanziario relativo all obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l effetto dell attualizzazione è rilevante, l importo dell accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l estinzione dell obbligazione. Le attività e passività potenziali non sono contabilizzate; è fornita tuttavia adeguata informativa a riguardo Passività finanziarie Le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value delle somme incassate, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato Strumenti derivati I contratti derivati sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria al fair value. La rilevazione delle variazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli strumenti derivati (speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge). Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamente a conto economico. Nel caso di contratti designati come di copertura, il Gruppo documenta tale relazione alla data di costituzione della copertura. Tale documentazione include l identificazione dello strumento di copertura, dell elemento o operazione coperta, della natura del rischio coperto, dei criteri con i quali verrà valutata l efficacia dello strumento di copertura, così come il rischio. L efficacia della copertura è misurata ponendo a confronto le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento coperto con le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento di copertura. L efficacia della copertura è testata sia all inizio della copertura sia regolarmente durante tutta

92 92 Note al bilancio consolidato la durata della copertura stessa; in ogni caso, il test di efficacia on going è effettuato almeno ad ogni data di rendicontazione. Più in dettaglio, la copertura è considerata efficace quando la variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento coperto è compensata quasi completamente dalla variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento di copertura e i risultati a consuntivo rientrano in un intervallo compreso tra l 80 e il 125 per cento. La Fair Value Hedge è contabilizzata rilevando a conto economico le variazioni di fair value dello strumento di copertura e dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazione adottato per quest ultimo. In particolare la rettifica del valore contabile di strumenti finanziari coperti fruttiferi di interessi è ammortizzata a conto economico lungo la vita contrattuale residua dell elemento attivo/passivo coperto mediante la metodologia dell interesse effettivo. La Cash Flow Hedge è contabilizzata sospendendo a patrimonio netto la porzione di variazione del fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, e rilevando a conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a patrimonio netto sono rilasciate a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi in cui l attività o la passività coperta influenza il conto economico. Gli effetti contabili della cessazione del rapporto di copertura sono contabilizzati differentemente nel caso di Fair Value Hedge rispetto al caso di Cash Flow Hedge. Relativamente al Fair Value Hedge, l elemento sottostante rimasto in bilancio cessa di essere coperto a decorrere dalla data di chiusura del contratto di copertura o dalla data in cui diviene inefficace e ad esso vengono applicate le regole di valutazione originarie previste in assenza di copertura; in particolare, nel caso di strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato, la differenza tra il valore adeguato al fair value relativo al rischio coperto ed il costo ammortizzato alla data di cessazione dell hedge accounting è ammortizzata lungo la vita residua dello strumento finanziario, in base alle regole previste per il calcolo dell interesse effettivo. Relativamente al Cash Flow Hedge, l utile o la perdita sospesi a patrimonio netto restano tali fino a quando la transazione futura non avrà luogo, quando la transazione futura non è più altamente probabile ovvero non ne è più prevista l effettuazione, o fino a quando i flussi originariamente coperti non si manifesteranno a conto economico Riconoscimento dei ricavi e dei costi I ricavi derivanti dalla cessione di beni sono valutati al corrispettivo ricevuto o spettante (fair value) tenuto conto del valore di eventuali sconti. I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati in base alla percentuale di completamento, definita come rapporto tra ammontare dei servizi svolti alla data di riferimento e valore totale dei servizi previsti. In particolare i criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi sono i seguenti: i ricavi relativi alla vendita delle pubblicazioni sono rilevati al momento della spedizione, al netto delle rese di competenza; i ricavi relativi alla vendita di spazi pubblicitari sono rilevati al momento della pubblicazione. I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunque secondo il principio della competenza temporale. Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenuto conto del tasso effettivo applicabile. I dividendi sono contabilizzati nel periodo in cui viene deliberata la distribuzione.

93 Note al bilancio consolidato Imposte Le imposte dell esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere in applicazione della normativa fiscale vigente. Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto a nuovo di perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recupero (estinzione) riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebbero verificati se tale recupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. Gli effetti fiscali delle operazioni sono rilevati, a conto economico o direttamente a patrimonio netto, con le medesime modalità delle operazioni o fatti che danno origine alla imposizione fiscale e sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore alla data di bilancio. In caso di modifica delle predette aliquote, il valore contabile delle attività e passività fiscali differite viene adeguato con imputazione a conto economico o patrimonio netto in coerenza con la passata registrazione Valuta Le poste di bilancio sono valutate utilizzando la valuta dell ambiente economico primario in cui opera l entità ( moneta funzionale ). Il bilancio consolidato è redatto in euro, che coincide con la valuta funzionale della Capogruppo. Le operazioni in valuta sono convertite nella moneta di presentazione al cambio della data dell operazione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni e dalla conversione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico. 5. Informativa di settore L individuazione dei settori operativi del Gruppo e la presentazione delle relative informazioni è stata effettuata sulla base della reportistica periodica interna utilizzata dalla Direzione del Gruppo ai fini dell allocazione delle risorse e delle analisi dei risultati. La struttura della reportistica direzionale interna è basata sui diversi prodotti e servizi resi. Relativamente alla base della suddivisione settoriale si rileva che rispetto all ultimo bilancio annuale, l informativa di settore dell esercizio riporta separatamente i dati della divisione Digitale, costituita nella seconda metà del Per omogeneità, si è proceduto a rideterminare con i medesimi criteri le corrispondenti voci delle informazioni di settore per l esercizio 2009, che includeva nel settore Internet una parte delle attività del digitale del Gruppo. Il Gruppo valuta l andamento dei propri settori operativi sulla base dell Utile/(Perdita) operativa. I ricavi dei settori presentati sono quelli direttamente conseguiti o attribuibili al settore e derivanti dalla sua attività caratteristica; includono sia i ricavi derivanti da transazioni con i terzi, sia quelli derivanti da transazioni con altri settori, queste ultime effettuate a valori remunerativi ed in linea con le condizioni di mercato. In particolare, nei settori di natura editoriale (quotidiani nazionali, periodici, opzionali e quotidiani locali) i fatturati includono principalmente i ricavi per la vendita delle testate e/o dei prodotti collaterali (in edicola, in abbonamento e attraverso altri canali minori) ed i ricavi pubblicitari; nel settore radio i fatturati sono rappresentati dai passaggi pubblicitari sulle tre emittenti del Gruppo nonché dalla vendita di programmi e servizi a terzi; nel settore digitale trovano iscrizione i ricavi pubblicitari di tutti i siti internet del Gruppo nonché i ricavi da vendita di abbonamenti e servizi sulle diverse piattaforme digitali (web, tablet e mobile); nel

94 94 Note al bilancio consolidato settore televisivo sono presenti i ricavi pubblicitari del canale DeejayTv nonché i ricavi da affitto di banda digitale; nel settore raccolta pubblicitaria si dà conto dei ricavi realizzati dalla concessionaria A.Manzoni&C. sia sui mezzi del Gruppo che nei confronti di terzi editori; infine, nelle attività diverse vengono ricompresi sostanzialmente i ricavi intersettoriali delle attività di stampa, di gestione degli abbonamenti nonché delle attività di servizio svolte dalla Capogruppo a favore degli altri settori. Le informazioni riguardanti la sfera fiscale e la gestione finanziaria sono rappresentate indistintamente nella colonna dei risultati consolidati, in linea con la struttura della reportistica interna ed anche perché non risulterebbe significativa un eventuale allocazione. Per le attività non specificatamente attribuibili ai singoli settori, sono stati individuati specifici parametri di attribuzione. Le attività dei settori Quotidiani nazionali-periodici e Radio- Internet sono tra loro accorpate in quanto le caratteristiche dei settori, soprattutto in riferimento alla commercializzazione dei prodotti editoriali, non permettono una oggettiva ripartizione di tali valori. Le attività non attribuibili attraverso parametri specifici sono indicate separatamente nello schema. I principi contabili con cui i dati di settore sono esposti nelle note sono coerenti con quelli adottati nella predisposizione del bilancio consolidato.

95 Note al bilancio consolidato 95 Informativa di settore CONSUNTIVO 2010 Quotidiani Quotidiani Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) nazionali Periodici Opzionali locali Radio Digitale Televisione pubblicità diverse rettifiche TOTALE Ricavi da pubblicazioni 127,8 24,2 62,1 121,4 0,3 0, (1,5) 334,2 Ricavi da pubblicità 193,0 17,1 1,0 98,9 68,5 31,7 10,7 495,9 0,0 (388,3) 528,4 Ricavi diversi 3,0 0,6 1,0 2,8 2,2 5,5 7,6 2,1 32,6 (34,9) 22,4 Totale Ricavi 323,7 41,9 64,1 223,0 71,0 37,3 18,3 497,9 32,6 (424,7) 885,0 Ricavi da altri settori (193,6) (17,0) (1,2) (99,4) (68,7) - (11,1) (1,6) (32,2) 424,7 - Ricavi netti 130,2 24,9 62,9 123,7 2,3 37,3 7,2 496,3 0,4-885,0 Risultato operativo 31,9 (4,1) 17,4 38,8 27,6 10,0 (8,0) (3,8) (1,1) 0,3 109,1 Proventi (oneri) finanziari (14,1) Imposte e quota terzi (44,9) Risultato del Gruppo 50,1 CONSUNTIVO 2009 Quotidiani Quotidiani Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) nazionali Periodici Opzionali locali Radio Digitale Televisione pubblicità diverse rettifiche TOTALE Ricavi da pubblicazioni 131,3 24,1 94,8 126,1 0,6 0,0-0,2 - (2,3) 374,8 Ricavi da pubblicità 196,3 18,3 0,5 98,9 63,6 25,4 6,9 470,1 1,1 (384,3) 496,9 Ricavi diversi 1,6 0,8 1,6 3,3 1,9 4,7 1,7 1,8 54,5 (56,8) 15,0 Totale Ricavi 329,2 43,1 97,0 228,3 66,1 30,2 8,6 472,1 55,6 (443,5) 886,6 Ricavi da altri settori (197,2) (18,3) (1,3) (99,9) (63,5) - (7,6) (2,5) (53,1) 443,5 - Ricavi netti 132,0 24,8 95,6 128,3 2,6 30,2 1,0 469,6 2,5-886,6 Risultato operativo 2,0 (4,4) 24,3 34,1 20,9 9,2 (11,8) (10,8) 0,1 0,3 63,9 Proventi (oneri) finanziari (19,6) Imposte e quota terzi (38,5) Risultato del Gruppo 5,8 Quotidiani CONSUNTIVO 2010 nazionali e Quotidiani Radio e Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) Periodici locali Internet Televisione pubblicità diverse rettifiche TOTALE Investimenti netti (1,0) 15,6 1,6 11,9 0,3 1,2-29,7 Attività 1.030,2 394,7 121,9 206,2 220,5 45,6 (680,4) 1.338,7 Attività fiscali 44,8 Totale Attività 1.383,5 Quotidiani CONSUNTIVO 2009 nazionali e Quotidiani Radio e Raccolta Attività Elisioni e (milioni di euro) Periodici locali Internet Televisione pubblicità diverse rettifiche TOTALE Investimenti netti 4,1 18,8 3,0 3,7 (0,7) (4,6) - 24,5 Attività 1.020,1 392,9 116,7 194,2 215,2 85,6 (698,7) 1.326,0 Attività fiscali 69,2 Totale Attività 1.395,2

96 96 Note al bilancio consolidato 6. Cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima I principi contabili adottati sono modificati da un esercizio all altro solo se il cambiamento è richiesto da un Principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibili e rilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico o sui flussi finanziari dell entità. I cambiamenti di principi contabili sono contabilizzati retrospetticamente con imputazione dell effetto a patrimonio netto del primo degli esercizi presentati; l informazione comparativa è adattata conformemente. L approccio prospettico è effettuato solo quando risulti impraticabile ricostruire l informazione comparativa. L applicazione di un principio contabile nuovo o modificato è contabilizzata come richiesto dal principio stesso. Se il principio non disciplina le modalità di transizione, il cambiamento è contabilizzato secondo il metodo retrospettivo, o se impraticabile, prospettico. Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti nei principi contabili illustrato al paragrafo precedente. Nel caso di errori non rilevanti la contabilizzazione è effettuata a conto economico nel periodo in cui l errore è rilevato. I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a conto economico nell esercizio in cui avviene il cambiamento se influisce solo su quest ultimo o nell esercizio in cui è avvenuto il cambiamento e negli esercizi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi. 7. Eventi successivi la data di riferimento del bilancio Sono eventi successivi quei fatti che si verificano dopo la data di riferimento del bilancio sino alla data in cui viene autorizzata la pubblicazione. Per data in cui il bilancio è autorizzato per la pubblicazione si intende la data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione. Tale data è indicata nella Nota 1. Gli eventi successivi possono riferirsi a fatti che forniscono evidenza circa situazioni esistenti alla data di riferimento del bilancio (eventi successivi rettificativi) ovvero fatti indicativi di situazioni sorte dopo la data di riferimento del bilancio (eventi successivi non rettificativi). Per i primi vengono riflessi in bilancio gli effetti relativi ed aggiornata l informativa fornita, per i secondi, se rilevanti, è unicamente fornita informativa adeguata nelle Note. 8. Nuovi IFRS e interpretazioni dell IFRIC Principi contabili, emendamenti ed intepretazioni applicati dal 1 gennaio 2010 La seguente modifica al principio contabile IAS 27 è stata applicata per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1 gennaio 2010: IAS 27 (2008) - Bilancio consolidato e separato Le modifiche allo IAS 27 riguardano principalmente il trattamento contabile di transazioni o eventi che modificano le quote di interessenza in società controllate e l attribuzione delle perdite della controllata alle interessenze di pertinenza di terzi. Lo IAS 27 (2008) stabilisce che, una volta ottenuto il controllo di un impresa, le transazioni in cui la controllante acquisisce o cede ulteriori quote di minoranza senza modificare il controllo esercitato sulla controllata sono delle transazioni con i soci e pertanto devono essere riconosciute a patrimonio netto. Ne consegue che il valore contabile della partecipazione di controllo e delle interessenze di pertinenza di terzi devono essere rettificati per riflettere la variazione di

97 Note al bilancio consolidato 97 interessenza nella controllata e ogni differenza tra l ammontare della rettifica apportata alle interessenze di pertinenza di terzi ed il fair value del prezzo pagato o ricevuto a fronte di tale transazione è rilevata direttamente nel patrimonio netto ed è attribuita ai soci della controllante. Non vi saranno rettifiche al valore dell avviamento ed utili o perdite rilevati nel conto economico. Gli oneri accessori derivanti da tali operazioni devono, inoltre, essere iscritti a patrimonio netto in accordo con quanto richiesto dallo IAS 32 al paragrafo 35. In accordo con le regole di transizione del principio, il Gruppo ha adottato tali modifiche allo IAS 27 in modo prospettico, rilevando l effetto sul trattamento contabile dell acquisizione di quote di minoranza di una società controllata. Infatti, a seguito dell adozione della modifica sopra descritta, nel 2010 il Gruppo ha rilevato un incremento del patrimonio netto di migliaia di euro a fronte dell acquisto dell ulteriore quota del 5,4% della controllata Editoriale FVG. L adozione del principio non ha comportato effetti sul Conto economico e sul Risultato base e diluito per azione. Emendamenti ed interpretazioni efficaci dal 1 gennaio 2010 non rilevanti per il Gruppo I seguenti emendamenti, revisioni ed interpretazioni, applicabili dal 1 gennaio 2010, disciplinano fattispecie e casistiche non presenti all interno del Gruppo alla data del presente bilancio: Documento Titolo del documento IFRS 3 (Rivisto nel 2008) Aggregazioni aziendali Modifiche a IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, elementi qualificabili per la copertura IFRS 1 (rivisto nel 2008) Prima adozione degli International Financial Reporting Standards IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili IFRIC 16 Coperture di un investimento netto in una gestione estera IFRIC 17 Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da disponibilità liquide IFRIC 18 Cessioni di attività da parte della clientela Miglioramenti agli IFRS (2008) Modifiche all IFRS 5 Modifiche allo IFRS 1 Esenzioni aggiuntive per le entità che adottano per la prima volta gli IFRS Miglioramenti agli IFRS (2009) Modifiche all IFRS 2 Operazioni con pagamento basato su azioni tra entità di un gruppo

98 98 Note al bilancio consolidato Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo Il Gruppo non ha optato per l adozione anticipata dei seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni di principi già pubblicati e omologati dall UE, obbligatori per un periodo successivo il 1 gennaio 2010 e per i quali il Gruppo sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall adozione degli stessi: Documento Titolo del documento Data di entrata in vigore Modifica allo IAS 32 Classificazione dell emissione di diritti 1 febbraio 2010 Modifiche all IFRIC 14 Pagamenti anticipati relativi a una previsione di contribuzione minima 1 gennaio 2011 IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale 1 luglio 2010 Modifiche allo IFRS 1 ed IFRS 7 Esenzione limitata dall informativa comparativa prevista dall IFRS 7 per neo-utilizzatori 1 luglio 2010 IAS 24 (rivisto nel 2009) Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate 1 gennaio 2011 Inoltre il Gruppo sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall applicazione dei seguenti principi, per i quali, alla data di approvazione del presente bilancio consolidato, gli organi competenti dell UE non hanno ancora concluso il processo di omologazione: Data di entrata in vigore Documento Titolo del documento del documento IASB Amendements to IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures - Transfers of financial assets 1 luglio 2011 Improvements to IFRSs (2010) 1 luglio gennaio Principali cause di incertezze nelle stime Le stime sono utilizzate principalmente per verificare l esistenza e se del caso rilevare perdite di valore su attività iscritte, per determinare rese, accantonamenti per rischi su crediti, benefici ai dipendenti, imposte e altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riesaminate periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico. In particolare, l attuale situazione d incertezza sullo scenario di breve e medio periodo, che sta determinando il negativo andamento del fatturato pubblicitario per il comparto stampa, ha reso più difficile la stima delle assunzioni riguardanti l andamento futuro e le previsioni dei flussi di cassa utilizzati per la determinazione del valore d uso delle cash generating units ai fini della verifica della recuperabilità dei valori delle immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e delle partecipazioni. Pertanto, non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo futuro, di risultati diversi da quanto stimato. Le circostanze e gli eventi che potrebbero incidere sui risultati previsti saranno monitorati attentamente dalla Direzione del Gruppo, che provvederà alla costante verifica dell esistenza di perdite di valore e, ove necessario, a rettificare il valore contabile delle relative voci. Per quanto riguarda la stima delle rese dei prodotti editoriali e dei relativi prodotti opzionali, questa viene effettuata mensilmente attraverso tecniche statistiche, aggiornate in base al pervenire dei primi dati consuntivi. La stima dei rischi legali tiene conto della natura del contenzioso (pendente civile e penale). Per rischi di tipo omogeneo, la previsione dell esito finale è ponderata sulla base delle risultanze del triennio precedente. L esperienza storica mostra un trend sostanzialmente lineare.

99 Note al bilancio consolidato Variazioni area di consolidamento Si evidenzia che, rispetto all esercizio 2009, sono uscite dal perimetro di consolidamento la società Rotosud SpA (ceduta a terzi a marzo 2010). Si segnala che, relativamente alla menzionata cessione di Rotosud SpA, che non costituiva un ramo di attività rilevante, la vendita ha determinato una plusvalenza di 3,5 milioni di euro che, stante la continuità del servizio prestato, ora in outsourcing, costituisce il principale effetto sul risultato dell esercizio Infatti, il risultato netto apportato al consolidato da quest ultima fino alla data di cessione è stato negativo per 102 migliaia di euro mentre l apporto al risultato annuale 2009 era stato positivo per 315 migliaia di euro. Infine, ha modificato la composizione dell area di consolidamento rispetto all esercizio 2009 il perfezionamento di un operazione di fusione per incorporazione, avvenuta in data 22 aprile 2010, della società Editoriale Metropoli SpA, già consolidata con il metodo dell integrazione globale, in Gruppo Editoriale L Espresso SpA. 11. Informazioni relative a strumenti finanziari In data 8 aprile 2010 la Capogruppo ha stipulato un contratto di IRS (per un valore nozionale di 50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso in variabile su quota parte del prestito obbligazionario. Tale operazione è stata classificata come fair value hedge (copertura del valore di mercato) e come tale sia gli utili/(perdite) derivanti dalla determinazione del valore di mercato dello strumento derivato sia gli utili/(perdite) derivanti dalle variazioni del fair value dello strumento oggetto di coperta (prestito obbligazionario) attribuibili al rischio coperto, vengono imputati a conto economico: al 31 dicembre 2010 si è pertanto provveduto a registrare un utile di 105 migliaia di euro a seguito della valutazione al fair value dello strumento derivato che risulta controbilanciata dalla perdita di pari importo rilevata sul prestito obbligazionario. La conversione del tasso fisso in variabile ha comportato un utile di 448 migliaia di euro. Al fine di verificare l efficacia della copertura sono stati effettuati i test prospettici e retrospettivi. I test prospettici prevedono che all inizio della copertura e per l intera durata ogni copertura debba dimostrarsi altamente efficace, ossia che le variazioni del fair value della voce coperta compensino quasi completamente le variazioni del fair value dello strumento coperto. I test retrospettivi prevedono che la copertura si dimostri altamente efficace quando i suoi risultati rientrano in un intervallo compreso tra l 80% e il 125%. Le metodologie utilizzate dalla Capogruppo per la verifica dell efficacia sono, con riferimento al test retrospettivo, il Dollar Offset Method e, con riferimento al test prospettico, il Relative Risk Reduction (RRR). I test di efficacia della copertura hanno dato esito positivo sia alla data di stipula del derivato sia al 31 dicembre 2010.

100 100 Note al bilancio consolidato 12. Note relative alla Situazione Patrimoniale - Finanziaria Attivo Immobilizzazioni immateriali (1) Si riporta il dettaglio della presente categoria: 31/12/ /12/2010 Testate e marchi Frequenze Avviamenti Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d ingegno 93 - Concessioni e licenze Immobilizzazioni immateriali in corso Altre immobilizzazioni immateriali 40 - TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI di cui: Immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita Immobilizzazioni immateriali a vita utile definita Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo e non sono stati effettuati ripristini di valore. La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali sono esposte nelle successive tabelle.

101 Note al bilancio consolidato 101 Attività immateriali a vita utile indefinita Testate e marchi 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario Svalutazioni - Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi - Decrementi - Riclassifiche - Situazione finale Costo originario Svalutazioni - Saldo finale Frequenze 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario Svalutazioni - Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi - Decrementi - Riclassifiche - Situazione finale Costo originario Svalutazioni - Saldo finale Avviamenti 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario Svalutazioni - Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi - Decrementi - Riclassifiche - Situazione finale Costo originario Svalutazioni - Saldo finale

102 102 Note al bilancio consolidato L elenco dettagliato delle attività valutate come aventi vita utile indefinita, nonché i rispettivi valori contabili sia dell esercizio in corso sia di quello precedente, sono riportati nella tabella sottostante: Cash Generating Unit Valore contabile Valore contabile o Gruppi di CGU 31/12/ /12/ La Repubblica La Nuova Sardegna Testate Finegil Editoriale (Div. Nord-Ovest, Padova, Livorno, Centro-Sud) Testate Editoriale FVG - Messaggero Veneto Testate Editoriale FVG Il Piccolo Alto Adige Free Press Frequenze radiofoniche (Radio Deejay, Radio Capital e m2o) Frequenze televisive (Rete A) Marchio Deejay Avviamento Rete A Avviamento altre attività TOTALE L impairment test effettuato alla data di chiusura dell esercizio 2010 sulle testate, le frequenze radiofoniche e televisive, i marchi e gli avviamenti, considerati beni a vita utile indefinita, ha accertato che non sussistono perdite di valore da iscrivere in bilancio. Per la stima del valore recuperabile di ciascun bene si è fatto riferimento al maggiore tra il fair value less costs to sell e il valore d uso. Si riportano nella successiva tabella le principali informazioni utilizzate per la predisposizione dell impairment test per ogni unità o gruppo di unità generatrici di flussi finanziari il cui valore sia significativo: Cash Generating Unit Criterio Impairment Settore o Gruppi di CGU utilizzato loss 1. La Repubblica Valore d uso Quotidiani nazionali - 2. La Nuova Sardegna Valore d uso Quotidiani locali - 3. Testate Finegil Editoriale (Div. Nord-Ovest, Padova, Livorno, Centro-Sud) Valore d uso Quotidiani locali - 4. Testate Editoriale FVG - Messaggero Veneto Valore d uso Quotidiani locali - 5. Testate Editoriale FVG Il Piccolo Valore d uso Quotidiani locali - 6. Alto Adige Valore d uso Quotidiani locali - 7. Free Press Valore d uso Quotidiani locali - 8. Radio: frequenze e marchio Deejay Fair value/valore d uso Radio - 9. Televisione: frequenze e avviamento Fair value Televisione -

103 Note al bilancio consolidato 103 La determinazione del valore d uso delle Cash Generating Unit Sulla determinazione del valore d uso delle cash generating unit (CGU), si è proceduto all attualizzazione ad un appropriato tasso di sconto dei flussi finanziari futuri, in entrata e in uscita, generati dall unità nella fase produttiva e al momento della sua dismissione finale. In altri termini, il value in use è stato stimato applicando il modello Discounted Cash Flow, nella variante unlevered (o asset side), con la formula che comprende l attualizzazione dei flussi analiticamente attesi nell orizzonte di durata dei piani previsionali ( ) e la determinazione del terminal value. Per stimare correttamente il valore d uso di una cash generating unit, è stato necessario valutare l entità dei flussi di cassa attesi dall unità, le attese riguardanti le possibili variazioni in ordine all ammontare e ai tempi di manifestazione dei flussi, il tasso di attualizzazione da impiegare ed altri eventuali fattori di rischiosità riconducibili alla specifica unità. Sulle caratteristiche dei flussi da scontare, i principi contabili internazionali richiedono esplicitamente che, ai fini della verifica del valore, non si tenga conto dei flussi, in entrata e in uscita, generati dalla gestione finanziaria e dei flussi monetari connessi alla gestione fiscale. I flussi da scontare, pertanto, sono flussi di cassa operativi, unlevered, differenziali (perché riferiti alla singola unità), lordi di imposte. Come tasso di attualizzazione è stato adottato il costo medio del capitale investito (wacc pretax) del Gruppo Espresso pari al 10%. La determinazione del fair value less costs to sell delle Cash Generating Unit Lo IAS 36 stabilisce che il fair value less costs to sell di un attività o di un gruppo di attività (ad esempio una cash generating unit) trovi la migliore espressione nel prezzo fatto in un accordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti di dismissione del bene. Se non esiste questa evidenza, il fair value al netto dei costi di cessione può essere determinato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti valori di scambio: il prezzo corrente negoziato in un mercato attivo; il prezzo relativo a precedenti transazioni similari; il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall azienda. Nel caso di specie, il fair value less costs to sell è stato determinato seguendo un approccio metodologico differenziato tra attività editoriali, per le quali, tenuto conto della carenza di un mercato attivo di trasferimento, si è fatto riferimento a moltiplicatori diretti di valutazione (Enterprise value/sales, Entreprise value/ebitda, Enterprise value/ebit), e attività radiotelevisive per le quali è stato determinato un multiplo del tipo price/users (Enterprise value/popolazione raggiungibile dal segnale), osservando i prezzi di trasferimento di frequenze similari in rapporto alla popolazione potenzialmente raggiungibile dal relativo segnale. Allo scopo di determinare il possibile prezzo della cash generating unit di natura editoriale, sono stati impiegati multipli del tipo entity side, nella versione trailing (o multipli storici/puntuali) e nella versione leading (o multipli attesi/medi). La stima del fair value less cost to sell delle unità operative di natura radio-televisiva è stata effettuata partendo dall osservazione dei prezzi di trasferimento di frequenze similari a quelle oggetto di verifica in rapporto alla popolazione potenzialmente raggiungibile dal segnale. L impiego di questo approccio valutativo permette di stimare il fair value delle frequenze radiofoniche e televisive correlando il prezzo che il mercato è disposto a pagare per l acquisizione della frequenza al numero di abitanti raggiunti dal segnale.

104 104 Note al bilancio consolidato Principali ipotesi sottostanti i piani previsionali ed analisi di sensitività Per la determinazione dei risultati economici e dei flussi di cassa operativi delle singole CGU del Gruppo, si è fatto riferimento ai piani previsionali redatti dal management sulla base di ipotesi ragionevoli e coerenti con le evidenze passate; tali piani rappresentano la miglior stima circa le condizioni economiche che esisteranno nel periodo di riferimento considerato. Il primo anno dei piani previsionali corrisponde al budget predisposto con riferimento al 2011, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 19 gennaio Come già segnalato nel precedente paragrafo 9, l attuale situazione di incertezza dello scenario di breve e medio periodo ha indotto il management a riconsiderare attentamente i tassi di sviluppo attesi dei ricavi e della marginalità. Per quanto riguarda, in particolare, i ricavi pubblicitari dei quotidiani è stata ipotizzata nel 2011 una sostanziale stabilità della raccolta, in un mercato della stampa che i principali operatori stimano ancora in sofferenza, grazie ad iniziative publi-redazionali, azioni di rilancio/manutenzione dei prodotti e al recupero di efficienza della rete di vendita della pubblicità locale. Per quanto riguarda le radio ed internet si assume una crescita del 3% e del 15% rispettivamente, in linea con l evoluzione prevista per gli specifici segmenti di mercato. Per i restanti anni di piano, si considera ragionevole assumere il sostanziale mantenimento delle quote di mercato, con l eccezione dei quotidiani locali, spinti dalle azioni sia sul prodotto che sulla rete, nonché delle due radio minori (Capital e m2o) che, dopo un 2011 di consolidamento, dovrebbero avere una crescita più significativa grazie allo sviluppo del piano editoriale. Per quanto attiene i ricavi diffusionali il piano assume un andamento delle vendite delle diverse testate in linea con il trend registrato nell ultimo triennio, tenendo presente le specifiche condizioni di mercato in cui ciascun quotidiano, soprattutto a livello locale, si trova ad operare. Si segnala altresì che per la determinazione del terminal value è stato adottato prudenzialmente un tasso di crescita pari a zero. Per quelle cash generating unit che presentano un valore delle testate e/o delle frequenze e/o dell avviamento rilevante ai fini del bilancio consolidato del Gruppo e per le quali le risultanze dell impairment test indichino una differenza positiva del maggiore tra il fair value less cost to sell e il valore d uso rispetto al valore contabile inferiore alla soglia del 50% del valore contabile stesso, si è altresì provveduto ad effettuare un analisi di sensitività dei risultati rispetto alle variazioni degli assunti di base, indicando quale combinazione di variabili rende il valore recuperabile delle CGU pari al loro valore contabile. In particolare, per le CGU di natura editoriale tale analisi ha condotto per le CGU Messaggero Veneto e Il Piccolo ai seguenti risultati: per la CGU Messaggero Veneto, il valore d uso risulterebbe uguale al valore contabile ipotizzando una flessione anno su anno della raccolta pubblicitaria del 4% ed un calo del 6% delle copie vendute. In alternativa, assumendo come valide le ipotesi di andamento dei ricavi diffusionali e pubblicitari previste nel piano , il valore d uso risulterebbe uguale al valore contabile ipotizzando un tasso di attualizzazione dei flussi previsti (wacc pre-tax) pari al 14,2% anziché al 10% attualmente utilizzato; per la CGU Il Piccolo, il valore d uso risulterebbe uguale al valore contabile ipotizzando una flessione anno su anno dell 1% della pubblicità e del 4,5% delle copie vendute. In alternativa, assumendo come valide le ipotesi di andamento dei ricavi diffusionali e pubblicitari previste nel piano , il valore d uso risulterebbe uguale al valore contabile ipotizzando un tasso di attualizzazione dei flussi previsti (wacc pre-tax) par al 12,5% anziché al 10% attualmente utilizzato.

105 Note al bilancio consolidato 105 Inoltre, per le cash generating unit di natura radio-televisiva si segnala che nella determinazione del fair value less cost to sell è stata utilizzata per le frequenze radiofoniche una forbice di prezzo che oscilla tra 1,5 e 3 volte il numero di abitanti raggiungibili dalle postazioni FM delle CGU Radio Deejay, Radio Capital e m2o, mentre per quelle televisive è stata ipotizzata una forbice di prezzo che varia tra 3,4 e 3,8 volte. In quest ultimo caso il fair value della CGU Rete A risulterebbe uguale al valore contabile ipotizzando un moltiplicatore di prezzo medio pari a 2,11 volte il numero di abitanti raggiungibili dal segnale digitale. Data la scarsità di transazioni recenti aventi ad oggetto frequenze televisive in Italia, è stato anche calcolato, a conferma della recuperabilità dei valori iscritti in bilancio, il valore d uso delle frequenze televisive ipotizzando uno sviluppo dei ricavi da affitto di banda digitale basato su un evoluzione della copertura della popolazione raggiunta dai due multiplex in possesso di Rete A in linea con quanto previsto dal piano di switch-off nazionale. Altre immobilizzazioni immateriali Si riporta nella successiva tabella l evidenza della vita utile e della relativa aliquota d ammortamento per le varie classi di immobilizzazioni immateriali a vita utile definita: Vita utile Aliquota Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d ingegno 3 anni 33,33% Concessioni e licenze 3-5 anni 20,00%-33,33% Altre immobilizzazioni immateriali 3-6 anni 16,67%-33,33% La movimentazione per singola voce di bilancio è la seguente: Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d ingegno 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (4.501) Saldo iniziale 93 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi - Decrementi (1) Riclassifiche (2.525) MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi - Decrementi 1 Riclassifiche Situazione finale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (2.068) Saldo finale -

106 106 Note al bilancio consolidato Concessioni e licenze 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (37.654) Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 626 Decrementi (477) Aggregazioni/(cessioni) di imprese (78) Riclassifiche MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (1.727) Decrementi 470 Aggregazioni/(cessioni) di imprese 56 Riclassifiche (2.639) Situazione finale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (41.494) Saldo finale Immobilizzazioni immateriali in corso 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario 106 Saldo iniziale 106 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 308 Decrementi (4) Riclassifiche (105) Situazione finale Costo originario 305 Saldo finale 305

107 Note al bilancio consolidato 107 Altre immobilizzazioni immateriali 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (4.629) Saldo iniziale 40 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi - Decrementi - Aggregazioni/(cessioni) di imprese (40) Riclassifiche (207) MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi - Decrementi - Aggregazioni/(cessioni) di imprese - Riclassifiche 207 Situazione finale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (4.422) Saldo finale - Immobilizzazioni materiali (2) Si riporta il dettaglio della presente categoria: 31/12/ /12/2010 Terreni Fabbricati ed edifici Migliorie su beni di terzi Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Mobili, dotazioni, automezzi Immobilizzazioni materiali in corso Altri beni TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Al 31 dicembre 2010 le immobilizzazioni materiali ammontano a migliaia di euro, in diminuzione di migliaia di euro rispetto alla fine del 2009: gli investimenti netti del periodo, pari a migliaia di euro, sono stati più che compensati da ammortamenti e svalutazioni per complessivi migliaia di euro e dagli effetti del deconsolidamento, a seguito della cessione, della controllata Rotosud il cui valore residuo delle immobilizzazioni al 31 dicembre 2009 (fabbricato industriale, rotative e altri impianti di stampa) era pari a migliaia di euro.

108 108 Note al bilancio consolidato Considerata l omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio, si ritiene che le vite utili per categoria di beni e le rispettive aliquote d ammortamento siano le seguenti: Vita utile Aliquota Terreni - - Fabbricati ed edifici 33 anni 3% Impianti tipografici 7 anni 15,5% Impianti generici 10 anni 10% Altri impianti 5 anni 20% Rotative 5 anni 20% Rotative full color 10 anni 10% Attrezzature industriali 4 anni 25% Automezzi 4 anni 25% Mobili, arredi, macchine ordinarie 8 anni 12,5% Macchine elettroniche 3 anni 33% Sistemi editoriali 4 anni 25% Migliorie su beni di terzi da contratto da contratto La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni materiali di proprietà e dei beni in leasing sono esposte nei prospetti seguenti. Terreni 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi - Decrementi - Aggregazioni/(cessioni) di imprese (770) Situazione finale Costo originario Saldo finale di cui: Leasing costo storico 129 Restrizioni per garanzie e impegni 1.039

109 Note al bilancio consolidato 109 Fabbricati ed edifici 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (34.304) Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 317 Decrementi (352) Aggregazioni/(cessioni) di imprese (14.789) Riclassifiche 659 MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (2.334) Decrementi 192 Aggregazioni/(cessioni) di imprese Riclassifiche (49) Situazione finale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (29.359) Saldo finale di cui: Leasing costo storico 796 Leasing fondo ammortamento (247) Restrizioni per garanzie e impegni Il bene in locazione finanziaria è l immobile di Rimini della controllata A.Manzoni&C. SpA, adibito ad uso ufficio. Il contratto è stato stipulato in data 11 dicembre 2000 con la società UBI Leasing SpA di Brescia e ha una durata di 144 mesi. Il prezzo imponibile del bene, oggetto di valutazione peritale, su cui sono stati calcolati i canoni è di 644 migliaia di euro ed è risultato in linea con i valori di mercato. Il valore esposto in bilancio include oneri accessori al contratto di leasing per 97 migliaia di euro e costi relativi a migliorie apportate all immobile per 184 migliaia di euro. Gli interessi sono calcolati ad un tasso fisso contrattuale; il valore complessivo dei canoni è di 876 migliaia di euro ed è comprensivo della quota capitale, interessi e valore d opzione d acquisto pari a 6 migliaia di euro.

110 110 Note al bilancio consolidato Migliorie su beni di terzi 31/12//2010 Situazione iniziale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (34.637) Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi Decrementi (1.191) Aggregazioni/(cessioni) di imprese (2.105) MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (4.801) Decrementi Aggregazioni/(cessioni) di imprese Riclassifiche 33 Situazione finale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (36.048) Saldo finale Impianti e macchinari 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni ( ) Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi Decrementi (35.213) Aggregazioni/(cessioni) di imprese (48.758) Riclassifiche MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (25.616) Decrementi Aggregazioni/(cessioni) di imprese Riclassifiche 588 Situazione finale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni ( ) Saldo finale di cui: Restrizioni per garanzie e impegni I privilegi sulla categoria Impianti e macchinari si riferiscono alle garanzie reali poste a favore degli istituti bancari che hanno concesso nel 2005 il finanziamento agevolato sulle rotative, impianti tipografici e simili.

111 Note al bilancio consolidato 111 Attrezzature industriali e commerciali 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (3.182) Saldo iniziale 204 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 94 Decrementi (201) Aggregazioni/(cessioni) di imprese (218) Riclassifiche (415) MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (118) Decrementi 234 Aggregazioni/(cessioni) di imprese 217 Riclassifiche 408 Situazione finale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (2.441) Saldo finale 205 di cui: Restrizioni per garanzie e impegni 183 Mobili, dotazioni, automezzi 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (74.374) Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi Decrementi (1.462) Aggregazioni/(cessioni) di imprese (152) Riclassifiche MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (3.469) Decrementi Aggregazioni/(cessioni) di imprese 127 Riclassifiche (2.128) Situazione finale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (78.448) Saldo finale di cui: Restrizioni per garanzie e impegni 90

112 112 Note al bilancio consolidato Immobilizzazioni materiali in corso 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi Decrementi - Aggregazioni/(cessioni) di imprese (10) Riclassifiche (12.663) Situazione finale Costo originario Saldo finale Altri beni 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (5.202) Saldo iniziale 527 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 31 Decrementi (147) Aggregazioni/(cessioni) di imprese (167) Riclassifiche (1.215) MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (93) Decrementi 46 Aggregazioni/(cessioni) di imprese 115 Riclassifiche Situazione finale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (3.986) Saldo finale 245 di cui: Leasing costo storico 849 Leasing fondo ammortamento (775) I beni in leasing finanziario si riferiscono principalmente alla controllata A.Manzoni&C. SpA per contratti di locazione di macchine elettroniche (hardware). Tali contratti sono stati stipulati con la società ECS International Italia SpA in data 13 novembre 2006, 26 febbraio 2007, 1 giugno 2008, 1 maggio 2009, 1 novembre 2009 e 1 dicembre 2009 e hanno tutti durata di 48 mesi. Il valore complessivo dei beni oggetto di leasing è di 849 migliaia di euro; gli interessi sono calcolati ad un tasso fisso ed il valore complessivo dei canoni è di 920 migliaia euro, comprensivo della quota capitale e interessi.

113 Note al bilancio consolidato 113 Partecipazioni valutate al patrimonio netto (3) Nella successiva tabella viene riportato l elenco delle partecipazioni valutate al Patrimonio Netto, nonché l evoluzione della percentuale di possesso. Percentuale di possesso 31/12/ /12/2010 Le Scienze SpA 50% 50% Editoriale Corriere Romagna Srl 49% 49% Editoriale Libertà SpA 35% 35% Altrimedia SpA 35% 35% Premium Publisher Network Consorzio 29,63% - Al 31 dicembre 2010 la partecipazione detenuta nel Consorzio Premium Publisher Network è stata valutata con il metodo del costo anziché a patrimonio netto (sia a seguito della diluizione della percentuale di partecipazione al capitale sociale sia in quanto non sono presenti le condizioni che realizzano il concetto di influenza notevole ai sensi dello IAS 28) e pertanto viene inclusa nella voce Altre partecipazioni. Nelle tabelle successive vengono riportate le movimentazioni del valore delle partecipazioni valutate col metodo del Patrimonio Netto: 31/12/2009 Increm. Decrem. Dividendi Risultato 31/12/2010 Le Scienze SpA (284) Editoriale Corriere Romagna Srl (3) Editoriale Libertà SpA (350) Altrimedia SpA (105) Premium Publisher Network Consorzio 20 - (20) TOTALE PARTECIPAZIONI VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO (20) (739) L impairment test effettuato alla data di chiusura dell esercizio 2010 sulle partecipazioni in Editoriale Libertà ed Editoriale Corriere Romagna ha confermato i valori iscritti in bilancio. Il valore recuperabile delle partecipazioni in Editoriale Libertà ed Editoriale Corriere Romagna è stato determinato, secondo le indicazioni dello IAS 36, nel maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d uso, stimati utilizzando le stesse metodologie, nonché assunzioni analoghe a quelle descritte nella Nota 12.1; nel caso specifico il valore recuperabile è risultato il valore d uso per entrambe le partecipazioni. In particolare, dall analisi di sensitività riferita alla partecipazione in Editoriale Libertà, il valore d uso risulterebbe uguale al valore contabile, ipotizzando una crescita anno su anno della raccolta pubblicitaria del 2,5% a partire dal 2011 ed una flessione dell 1% delle copie vendute. In alternativa, assumendo come valide le ipotesi di andamento dei ricavi diffusionali e pubblicitari previste nel piano , il valore d uso risulterebbe uguale al valore contabile ipotizzando un tasso di attualizzazione dei flussi previsti (wacc pre-tax) pari all 11,2% anziché al 10% attualmente utilizzato.

114 114 Note al bilancio consolidato Viene riportata infine la sintesi dei principali dati di bilancio delle suddette Partecipazioni: Attività Passività 31/12/ /12/ /12/ /12/2010 Le Scienze SpA Editoriale Corriere Romagna Srl Editoriale Libertà SpA Altrimedia SpA Ricavi Utili/(perdite) Le Scienze SpA Editoriale Corriere Romagna Srl (86) (7) Editoriale Libertà SpA Altrimedia SpA La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di Gruppo Editoriale L Espresso SpA. Altre partecipazioni (4) Valore di carico al 31 dicembre Acquisizioni e incrementi 44 Cessioni e decrementi - Valore di carico al 31 dicembre Gli incrementi si riferiscono alle partecipazioni detenute nel Consorzio Premium Publisher Network e in Club Dab Italia Soc. Consortile p.a. Nella successiva tabella viene riportato l elenco delle partecipazioni inserite in questa categoria, l evoluzione della percentuale di possesso nonché il valore di carico: Percentuale di possesso Valore di carico 31/12/ /12/ /12/ /12/2010 Telelibertà SpA 19% 19% ANSA Soc. Coop.a r.l. 18,48% 18,48% Trento Press Service Srl 14,40% 14,40% Audiradio Srl 3,6% 3,6% Club Dab Italia Soc. Consortile p.a. 16,67% 27,50% 3 33 Premium Publisher Network Consorzio - 24,49% - 14 Altre partecipazioni TOTALE ALTRE PARTECIPAZIONI La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di Gruppo Editoriale L Espresso SpA.

115 Note al bilancio consolidato 115 Crediti non correnti (5) 31/12/ /12/2010 Crediti verso l Erario per anticipo TFR Depositi cauzionali oltre 1 anno Altri crediti non correnti 2 2 TOTALE CREDITI NON CORRENTI Attività per imposte anticipate e passività per imposte differite (6) Si riporta nello schema successivo la composizione della fiscalità anticipata/differita: Imposte Anticipate Imponibili per imposte anticipate 31/12/ /12/2010 Da fondi del personale Da fondi rischi Da svalutazione delle attività correnti Da svalutazione delle attività immobilizzate Da svalutazione strumenti finanziari Da perdite fiscali di esercizi precedenti TOTALE Attività per imposte anticipate 31/12/ /12/2010 Da fondi del personale Da fondi rischi Da svalutazione delle attività correnti Da svalutazione delle attività immobilizzate Da svalutazione strumenti finanziari Da perdite fiscali di esercizi precedenti TOTALE Imposte Differite Imponibili per imposte differite 31/12/ /12/2010 Da minore valutazione dei fondi del personale Da minore valutazione dei fondi rischi Da maggiore valutazione delle attività correnti Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate Da rivalutazione strumenti finanziari TOTALE

116 116 Note al bilancio consolidato Passività per imposte differite 31/12/ /12/2010 Da minore valutazione dei fondi del personale Da minore valutazione dei fondi rischi Da maggiore valutazione delle attività correnti Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate Da rivalutazione strumenti finanziari TOTALE /12/ /12/2010 Imposte differite accreditate a patrimonio netto TOTALE RILEVAZIONE DIRETTA A PATRIMONIO NETTO Rimanenze (7) 31/12/ /12/2010 Rimanenze Svalutazioni Rimanenze Rimanenze Svalutazioni Rimanenze lorde nette lorde nette Carta (materie prime) (2.134) (764) Materiali di stampa (materie prime) (270) (284) Pubblicazioni testate (prodotti finiti) Pubblicazioni opzionali (prodotti finiti) (33) 352 Rese su vendite (prodotti finiti) (8.054) (3.989) 370 Altre merci 464 (396) (322) 16 TOTALE RIMANENZE (10.854) (5.392) Al 31 dicembre 2010 la variazione delle rimanenze iscritta a conto economico è negativa per migliaia di euro (al 31 dicembre 2009 era negativa per migliaia di euro), di cui migliaia di euro relativi alla variazione negativa delle rimanenze di prodotti inclusa nella voce Variazione rimanenze prodotti (al 31 dicembre 2009 tale variazione era negativa per 771 migliaia di euro) e migliaia di euro relativi alla variazione negativa delle rimanenze di carta, materie prime e merci inclusa nella voce Costi per acquisti (a fine esercizio 2009 era negativa per migliaia di euro).

117 Note al bilancio consolidato 117 Crediti commerciali (8) 31/12/ /12/2010 Clienti edicole e distributori Crediti verso clienti pubblicità e cambi merce Crediti verso clienti vari Crediti verso imprese del Gruppo TOTALE CREDITI COMMERCIALI Il fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2010 ammonta a migliaia di euro ( migliaia di euro al 31 dicembre 2009). La movimentazione è la seguente: 31/12/2010 Saldo iniziale Svalutazioni Utilizzi (6.086) Saldo finale I crediti verso imprese del Gruppo si riferiscono a crediti commerciali verso le società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto (Le Scienze, Editoriale Libertà, Altrimedia). Per il dettaglio si rimanda alla tabella riportata in nota Titoli e altre attività finanziarie (9) 31/12/ /12/2010 Titoli di stato o similari Obbligazioni Interessi maturati Crediti finanziari per derivati TITOLI E ALTRE ATTIVITA FINANZIARIE Nel corso dell esercizio sono stati ulteriormente acquistati titoli obbligazionari con un esborso complessivo di migliaia di euro (di cui 476 migliaia di euro a fronte dei dietimi di interesse maturati) al fine di diversificare gli investimenti finanziari delle disponibilità liquide. I titoli di stato sono quasi interamente costituiti da titoli italiani (BTPS e CCTS) e tedeschi (BUND), mentre le obbligazioni riguardano titoli emessi da primari Istituti Bancari. Inoltre nel 2010 sono stati incassati migliaia di euro di titoli giunti a naturale scadenza. I titoli, che pagano un interesse sia fisso che variabile mediamente del 2,99%, hanno una scadenza compresa tra il 31 luglio 2011 e il 15 dicembre 2015 e sono stati classificati come attività finanziarie disponibili per la cessione e, pertanto, valutati al fair value. L effetto negativo a Patrimonio Netto di tale valutazione è pari a 437 migliaia di euro, al netto dei relativi effetti fiscali (di cui 422 migliaia di euro maturati nel corso del 2010). La voce crediti finanziari per derivati si riferisce alla valutazione a fair value del contratto di interest rate swap di copertura interessi del Prestito Obbligazionario per 105 migliaia di euro, nonché al relativo rateo netto sugli interessi maturati (88 migliaia di euro).

118 118 Note al bilancio consolidato Crediti tributari (10) 31/12/ /12/2010 Crediti verso l Erario per Ires/Irap Crediti Ires verso controllanti Crediti verso l Erario per Ires/Irap chiesti a rimborso Crediti verso l Erario per IVA Crediti per contributi editoria Legge 62/ Altri crediti verso l Erario TOTALE CREDITI TRIBUTARI I crediti per contributi si riferiscono ai crediti d imposta sugli investimenti relativi alla Legge n. 62/2001 (Legge Editoria), la quale prevede che sugli investimenti agevolabili venga corrisposto un credito di imposta pari al 3% all anno per cinque anni. I benefici non di competenza del periodo sono stati riscontati e vengono utilizzati di anno in anno in base all ammortamento dei cespiti cui si riferiscono. Altri crediti (11) 31/12/ /12/2010 Crediti per contributi e sovvenzioni Crediti verso istituti previdenziali e assistenziali Depositi cauzionali Anticipi a fornitori e agenti Crediti verso dipendenti e collaboratori Altri crediti TOTALE ALTRI CREDITI Gli altri crediti si riferiscono principalmente ai diritti dei prodotti opzionali e dei programmi radiofonici che verranno realizzati nei primi mesi del Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (12) 31/12/ /12/2010 Crediti finanziari verso imprese del Gruppo Depositi su c/c presso banche e poste Denaro e valori in cassa Assegni Ratei attivi su depositi bancari e postali TOTALE DISPONIBILITA LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI I depositi su c/c presso banche e poste rappresentano investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione del loro valore. Tali depositi sono effettuati in relazione alle esigenze finanziarie del Gruppo, coprono un orizzonte temporale di 3 mesi e sono remunerati ad un tasso fisso (mediamente pari all 1%) preventivamente concordato e parametrato all Euribor di periodo.

119 Note al bilancio consolidato 119 Passivo Capitale sociale (13) Al 31 dicembre 2010 il capitale sociale ammonta a euro ,20 ed è costituito da n azioni da nominali 0,15 euro. Rispetto al 31 dicembre 2009 si è incrementato di euro a seguito della sottoscrizione di n azioni in esecuzione dei piani di stock options. 31/12/ /12/2010 N azioni deliberate N azioni emesse di cui: N azioni proprie Tutte le azioni ordinarie sono emesse a fronte di versamenti interamente effettuati. Non esistono azioni gravate da vincoli nella distribuzione di dividendi, ad eccezione di quanto previsto dall art del Codice Civile per le azioni proprie. Riserve (14) La composizione e la movimentazione delle riserve sono dettagliate nel Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto. Nel rispetto delle delibere assembleari che hanno autorizzato il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo ad effettuare acquisti di azioni ordinarie Gruppo Editoriale L Espresso SpA, nel corso dell esercizio sono state acquistate n azioni per complessivi 90 migliaia di euro e, considerando le azioni proprie acquisite negli anni precedenti, la Società ha in portafoglio al 31 dicembre 2010 n azioni proprie che rappresentano l 1,96% del capitale sociale. Benefici basati su strumenti finanziari Il Gruppo riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti della Capogruppo e di società controllate che ricoprono posizioni di primo piano all interno del Gruppo, attraverso piani di compensi basati su strumenti finanziari. In particolare i piani adottati dal Gruppo prevedono l attribuzione di diritti di partecipazione al capitale (c.d. stock option ). Nel passato sono stati adottati anche piani che prevedevano l attribuzione di diritti che comportavano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una eventuale corresponsione di carattere straordinario, basata sull andamento del titolo azionario di riferimento (c.d. phantom stock option ); tuttavia alla luce delle recenti modifiche intervenute nella normativa fiscale in termini di incentivazione a favore di dipendenti, l assemblea dei soci di Gruppo Editoriale L Espresso SpA, tenutasi il 22 aprile 2009, ha deliberato di cancellare gli esistenti Piani di Phantom Stock Option 2007 e 2008 (Piani Phantom) e di sostituirli con il Piano di Stock Option Straordinario 2009 disciplinato, mutatis mutandis, dai medesimi termini e condizioni contenuti nei regolamenti dei Piani Phantom. L assemblea dei soci tenutasi il 21 aprile 2010 ha deliberato un ulteriore attribuzione a favore di dipendenti del Gruppo di un Piano di Stock Option Ordinario Tutti i piani di stock option adottati dal Gruppo ( ) prevedono la facoltà per i beneficiari di esercitare, ad un determinato prezzo ed entro un arco temporale predefinito,

120 120 Note al bilancio consolidato un opzione di sottoscrizione di nuove azioni della Società da emettersi in virtù di apposite delibere. I relativi regolamenti, tra le altre condizioni e termini, disciplinano anche la sorte delle opzioni in caso di cessazione, per qualunque motivo, del rapporto di lavoro subordinato. Per la descrizione dei piani di stock option si rimanda alla sezione Informativa ai sensi del Regolamento Consob n Nell allegato 2) vengono riepilogate tutte le informazioni relative a ciascun piano in essere al 31 dicembre In particolare si evidenzia che ad oggi le opzioni di sottoscrizione di azioni della Società ancora valide, ma non esercitate, ammontano a pari al 6,08% del totale delle azioni attualmente componenti il capitale sociale. ***** Ai fini della valutazione delle opzioni assegnate con i piani adottati dal Gruppo é stata utilizzata la procedura numerica degli alberi binomiali. Tale metodologia, largamente in uso per valutare le opzioni finanziarie secondo l approccio stocastico, fa riferimento ai modelli discreti binomiali, elaborati a partire dal 1979 da Cox, Rubinstein e Ross, con l intento di fornire una generalizzazione del modello di Black e Scholes. Le principali ipotesi relative alla determinazione del fair value dei piani di stock option ( ) sono riassunte nel prospetto seguente: Piano Piano Piano Piano Piano Piano Piano feb lug feb lug feb lug-05 I tranche II tranche Prezzo medio di esercizio 2,86 3,54 4,95 4,80 4,75 4,65 4,33 3,96 Volatilità attesa 40,83% 27,23% 24,19% 25,86% 20,84% 18,41% 17,51% 16,56% Tasso free risk 4,08% 4,17% 4,31% 4,49% 3,79% 3,42% 4,35% 4,10% Fair value 0,4292 0,5533 1,1173 0,9070 0,6650 0,6960 0,8016 0,6938 mentre le principali ipotesi relative alla determinazione del fair value dei piani di stock option 2009 e 2010 sono riassunte nel prospetto seguente: Piano Straordinario 2009 Piano Ordinario 2009 Piano Ordinario 2010 I tranche II tranche III tranche IV tranche I tranche II tranche I tranche Prezzo medio di esercizio 3,84 3,60 2,22 1,37 1,00 1,86 2,25 Volatilità attesa 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 38,98% 33,23% Tasso free risk 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 2,90% 3,19% Fair value 0,1596 0,1699 0,2404 0,3195 0,5431 0,8927 0,5361 L ipotesi sulla volatilità attesa è stata assunta con riferimento alla stima ufficiale della Borsa Italiana sulla volatilità implicita a tre mesi rilevata nel mercato delle call option relative alle azioni Gruppo Espresso. Al 31 dicembre 2010, il costo complessivo rilevato in bilancio derivante dai piani di opzioni ammonta a migliaia di euro (907 migliaia di euro al 31 dicembre 2009).

121 Note al bilancio consolidato 121 Patrimonio netto di terzi (15) 31/12/ /12/2010 Editoriale FVG SpA Seta SpA TOTALE PATRIMONIO NETTO DI TERZI Debiti finanziari (16) Debiti finanziari non correnti 31/12/ /12/2010 scadenza scadenza 1-5 anni oltre 5 anni Obbligazioni Debiti verso le banche Debiti verso società di leasing TOTALE DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI Debiti finanziari correnti 31/12/ /12/2010 Obbligazioni Debiti in c/c verso le banche Debiti verso le banche per finanziamenti Debiti verso società di leasing e altri finanziatori TOTALE DEBITI FINANZIARI CORRENTI Al 31 dicembre 2010 il valore del prestito obbligazionario ammonta complessivamente a migliaia di euro, di cui 685 migliaia di euro a breve e migliaia di euro oltre i 12 mesi. Il prestito obbligazionario, originariamente di valore nominale di 300 milioni di euro (ora diminuiti a 272,6 milioni di euro) e collocato nell ottobre 2004, ha durata decennale e paga un interesse fisso del 5,125%; il tasso d interesse effettivo è del 4,824%. Nel corso dell esercizio 2010 è stato effettuato un acquisto sul mercato di piccole porzioni del prestito obbligazionario per un valore nominale complessivo di migliaia di euro ( migliaia di euro di valore contabile) a fronte di un corrispettivo versato di migliaia di euro oltre al pagamento dei dietimi di interesse per 201 migliaia di euro. Con tali operazioni è stata realizzata una plusvalenza di 511 migliaia di euro. Nel rispetto dei termini e delle condizioni che regolano il prestito obbligazionario, si è proceduto alla cancellazione della parte acquistata. In applicazione di quanto previsto dallo IAS 39, tale prestito viene valutato adottando la tecnica del costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo. In base a tale disposizione sono stati contabilizzati sul prestito sia i costi direttamente attribuibili (originariamente pari a migliaia di euro e ridotti al 31 dicembre 2010 a 795 migliaia di euro) sia i proventi derivanti dalla chiusura anticipata, avvenuta nel marzo 2005, di un contratto di interest rate swap volto a convertire il tasso fisso in tasso variabile (originariamente tali proventi ammontavano a migliaia di euro ridotti a migliaia di euro al 31 dicembre 2010, di cui 204 migliaia di euro per effetto del riacquisto). Nel corso dell esercizio è stato stipulato un contratto derivato di swap a parziale copertura del

122 122 Note al bilancio consolidato suddetto prestito (valore nozionale 50 milioni di euro) che, contabilizzato secondo la metodologia dell Hedge Accounting ha comportato la valutazione a fair value della quota parte coperta, determinando una perdita pari a 105 migliaia di euro che risulta controbilanciata dall utile rilevato a seguito della valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura. Al fine di verificare l efficacia della copertura sono stati effettuati i test prospettici e retrospettivi, sia alla data di stipula del contratto sia al 31 dicembre 2010, che ne hanno confermato l efficacia. Nelle obbligazioni a breve termine sono classificati, oltre alla quota entro l anno del prestito obbligazionario, pari a 685 migliaia di euro, i relativi ratei degli interessi maturati al 31 dicembre 2010, pari a migliaia di euro, nonché la menzionata valutazione di 105 migliaia di euro. I debiti verso le banche per finanziamenti sono così composti: 31/12/ /12/2010 Finanziamenti con garanzia reale non correnti Finanziamenti senza garanzia reale non correnti Totale finanziamenti non correnti Finanziamenti con garanzia reale correnti Finanziamenti senza garanzia reale correnti Totale finanziamenti correnti TOTALE DEBITI VERSO LE BANCHE PER FINANZIAMENTI Per ulteriori dettagli sulle scadenze si rinvia al paragrafo 14.5 Gestione dei rischi. L ammontare dei debiti relativi ai beni in leasing è dettagliato nel seguente prospetto: Valore al Incrementi Rimborsi e Riscatti Valore al 31/12/2009 e variazioni risoluz. di 31/12/2010 scadenza quote capitale Scadenti entro 12 mesi (370) Scadenti da 1 a 5 anni 329 (209) Scadenti oltre 5 anni TOTALE (370) Fondi per rischi e oneri (17) Si riporta nella tabella successiva la movimentazione complessiva dei fondi, nonché la movimentazione suddivisa tra quota corrente e non corrente: Vertenze Vertenze Incentivi Rischi Totale di cui di cui non legali previdenziali all esodo vari fondi corrente corrente Saldo iniziale Utilizzi (3.452) (1.153) (29.084) (3.260) (36.949) (35.481) (1.468) Giroconti corrente/non corrente (3.837) Accantonamenti/(rilasci) (955) Variazione per attualizzazione Saldo finale

123 Note al bilancio consolidato 123 Parte non corrente Vertenze Vertenze Incentivi legali previdenziali all esodo Rischi vari Totale fondi Saldo iniziale Utilizzi (969) (358) - (141) (1.468) Giroconti corrente/non corrente (3.505) (57) - (275) (3.837) Accantonamenti/(rilasci) (683) 33 (69) Variazione per attualizzazione Saldo finale Parte corrente Vertenze Vertenze Incentivi legali previdenziali all esodo Rischi vari Totale fondi Saldo iniziale Utilizzi (2.483) (795) (29.084) (3.119) (35.481) Giroconti corrente/non corrente Accantonamenti/(rilasci) (272) Saldo finale Le componenti di lungo termine dei fondi, con esclusione di quelle relative alle vertenze previdenziali e fiscali (che maturano interessi pari al tasso legale), sono state attualizzate ad un tasso pari al 5% al lordo delle imposte (invariato rispetto al 31 dicembre 2009). I fondi rischi vertenze legali e previdenziali includono, oltre alle cause per diffamazione, comuni per tutte le società editrici, i rischi legati a vertenze di natura commerciale, cause di lavoro ed il rischio legato agli accertamenti previdenziali. Il fondo per incentivi all esodo si riferisce all accantonamento per i piani di riorganizzazione aziendale avviati in alcune società del Gruppo. Il fondo rischi vari è costituito da accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, da vertenze fiscali per operazioni a premio e da altri rischi. Con riferimento agli accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, si ricorda che una sentenza emessa nel dicembre 2008 da parte della Suprema Corte di Cassazione a Sezioni Unite, chiamata a decidere su questioni attinenti operazioni di usufrutto azionario con soggetti esteri riferite ad altre società, aveva indotto la Società ad accantonare al 31 dicembre 2008 un importo pari a migliaia di euro, ritenendo quale rischio probabile per i contenziosi ancora pendenti solo quello relativo al credito d imposta sui dividendi e delle relative ritenute subite, oltre agli interessi maturati. Successivamente, nel corso del 2009, alla luce di una più recente giurisprudenza in materia, gli amministratori hanno ritenuto di effettuare un ulteriore accantonamento di migliaia di euro, valutando come probabile anche il rischio di ripresa a tassazione dell ammortamento del costo sostenuto per l acquisto dell usufrutto, oltre gli interessi maturati. Con l ulteriore accantonamento di 637 migliaia di euro per gli interessi maturati nel 2010, il relativo fondo rischi al 31 dicembre 2010 ammonta a migliaia di euro, pari all intero importo accertato ad esclusione delle sanzioni, in quanto il relativo rischio è stato qualificato solo come possibile.

124 124 Note al bilancio consolidato Ai soli fini di completezza, si segnala che la massima passività, al lordo dell effetto fiscale e comprese le citate sanzioni, sarebbe pari a circa 44,7 milioni di euro. Si precisa inoltre che il fondo, salvo l aggiornamento degli interessi, è invariato rispetto all esercizio precedente anche in attesa della decisione da parte della Corte di Giustizia Europea in merito alla compatibilità con le norme comunitarie delle agevolazioni previste dalla Legge n. 73/2010 a cui la Società ha aderito per l annualità TFR e altri fondi per il personale (18) Piani a benefici definiti Il fondo Trattamento Fine Rapporto maturato al 31 dicembre 2006 per le aziende con più di 50 dipendenti e maturato al 31 dicembre 2010 per le altre, nonché il fondo Indennità fissa per i dirigenti di giornali quotidiani rientrano nei piani a benefici definiti e pertanto sono stati determinati applicando la metodologia attuariale. Entrambi i fondi rappresentano il valore attuale dell obbligazione legale futura. Le ipotesi relative alla determinazione dei Piani sono riassunte nel prospetto che segue: TFR ALTRI FONDI Tasso annuo tecnico di attualizzazione 4,75% 4,75% Tasso annuo di inflazione 2,0% 2,0% Tasso annuo aumento retribuzioni 3,0% 3,0% Gli importi iscritti nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria sono stati così determinati: Fondo Trattamento Fine Rapporto 31/12/2010 Saldo iniziale Aggregazioni/(Disaggregazioni) (1.267) Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) 57 Costi/(Ricavi) attuariali (actuarial gain/loss) 238 Incremento per interessi finanziari (interest cost) Benefici pagati (15.046) Saldo finale Altri fondi per il personale 31/12/2010 Saldo iniziale Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) 634 Costi/(Ricavi) attuariali (actuarial gain/loss) 311 Incremento per interessi finanziari (interest cost) 353 Benefici pagati (969) Saldo finale 8.153

125 Note al bilancio consolidato 125 Il numero medio e il numero a fine esercizio del personale dipendente è riepilogato di seguito: Numero medio dipendenti Numero dipendenti fine esercizio /12/ /12/2010 Giornalisti Operai Impiegati Dirigenti Contratti a termine Totale Debiti commerciali (19) 31/12/ /12/2010 Debiti verso fornitori: carta stampa trasporti e distribuzione investimenti promozioni prodotti opzionali collaboratori diversi redazionali utenze e manutenzioni altri fornitori Debiti per acconti Debiti verso imprese del Gruppo TOTALE DEBITI COMMERCIALI I debiti verso imprese del Gruppo si riferiscono a debiti commerciali verso le società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto (Le Scienze, Altrimedia). Per il dettaglio si rimanda alla tabella in nota I debiti commerciali sono normalmente regolati a 60/90 giorni. Debiti tributari (20) 31/12/ /12/2010 Debiti per Ires/Irap Debiti Ires verso controllanti Debiti per ritenute e IRPEF Debiti verso l Erario per IVA Altri debiti tributari TOTALE DEBITI TRIBUTARI

126 126 Note al bilancio consolidato Altri debiti (21) 31/12/ /12/2010 Debiti vs istituti previdenziali e sicurezza sociale Debiti vs il personale per ferie Debiti vs il personale diversi Debiti vs amministratori e sindaci Ratei passivi Debiti per abbonamenti Debiti per contributi Legge 62/ Debiti per contributi su interessi Altri debiti TOTALE ALTRI DEBITI Note relative al Conto Economico Complessivo Ricavi (22) Ricavi da pubblicazioni Ricavi da pubblicità Lavorazioni c/terzi per stampa Ricavi da vendita scarti e rese Ricavi da vendita servizi internet e mobile Ricavi conferenze, seminari e formazione Ricavi cessione diritti e marchi Ricavi da vendita contenuti Ricavi da vendita altri servizi Ricavi da vendita altri prodotti e merci TOTALE RICAVI Altri proventi operativi (23) Contributi Plusvalenze cessioni cespiti Sopravvenienze attive Fitti attivi 57 7 Altri proventi TOTALE ALTRI PROVENTI OPERATIVI

127 Note al bilancio consolidato 127 Costi per acquisti (24) Carta testate, promozioni e pubbl. opzionali Materiali per la stampa Acquisto pubblicazioni opzionali Materiali di consumo Altre merci Variazione rimanenze materie prime e merci TOTALE COSTI PER ACQUISTI Costi per servizi (25) Stampa e altre lavorazioni presso terzi Distribuzione Diritti di riproduzione, SIAE e altri Promozioni Canoni editore Provvigioni agenti e agenzie Costi redazionali Produzioni radio e Tv Consulenze Spese viaggi e soggiorni Telefoniche e trasmissione dati Manutenzioni e utenze Gestione impianti e tecnologie Fitti passivi Vigilanza, pulizia e smaltimento rifiuti Altri costi per servizi TOTALE COSTI PER SERVIZI

128 128 Note al bilancio consolidato Altri oneri operativi (26) Accantonamento fondi rischi e oneri Imposte e tasse accessorie Spese di rappresentanza e omaggi Quote associative Transazioni e risarcimenti Sopravvenienze passive Svalutazioni e perdite su crediti Altri oneri operativi TOTALE ALTRI ONERI OPERATIVI Costi per il personale (27) Salari e stipendi Accantonamento per TFR Accantonamento trattamento di quiescenza e simili Accantonamento per ferie (4.187) (237) Stock option Incentivi all esodo Altri costi del personale TOTALE COSTI PER IL PERSONALE Il valore complessivo sostenuto nel corso dell esercizio per i compensi spettanti al personale direttivo è pari a 3,7 milioni di euro ed include 0,3 milioni di euro per trattamento di fine rapporto ed altre indennità simili e 0,8 milioni di euro per stock options. Ammortamenti e svalutazioni (28) Ammortamento immobilizzazioni immateriali Ammortamento immobilizzazioni materiali Svalutazione immobilizzazioni immateriali Svalutazione immobilizzazioni materiali TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

129 Note al bilancio consolidato 129 Proventi/(oneri) finanziari netti (29) Dividendi 24 - Proventi finanziari su titoli e derivati Interessi attivi su c/c bancari e depositi a breve Utile su cambi Altri proventi finanziari Proventi finanziari Interessi passivi su c/c bancari (16) (12) Spese bancarie accessorie (458) (487) Interessi passivi su prestiti obbligazionari (14.396) (13.398) Interessi su mutui e finanziamenti (3.725) (2.645) Perdite su cambi (108) (106) Canoni leasing (27) (23) Oneri finanziari da applicazione IAS (4.760) (4.425) Altri oneri finanziari (167) (143) Oneri finanziari (23.657) (21.239) Proventi/(Oneri) da negoziazione titoli Proventi/(Oneri) da negoziazione partecipazioni Svalutazioni e perdite su partecipazioni (629) (6) TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (19.621) (14.054) Nell esercizio 2010 i proventi/(oneri) da negoziazione partecipazioni si riferiscono alla plusvalenza realizzata con la vendita della controllata Rotosud SpA (3.499 migliaia di euro, al lordo dell effetto fiscale di 136 migliaia di euro). Imposte (30) Le imposte sul reddito ammontano a migliaia di euro e sono così composte: Imposte correnti Imposte differite e anticipate Oneri fiscali esercizi precedenti TOTALE IMPOSTE Le imposte sul reddito dell esercizio 2010 ammontano complessivamente a migliaia di euro ed includono migliaia euro di accantonamenti straordinari di natura tributaria di cui 637 migliaia di euro relativi agli interessi maturati sull operazione di usufrutto azionario.

130 130 Note al bilancio consolidato Si riporta nella tabella successiva la riconciliazione tra l onere fiscale teorico, determinato con Ires al 27,5% e Irap al 3,9%, e l onere fiscale effettivo ) Utile ante imposte risultante da bilancio ) a. Imposte sul reddito (IRES) teoriche (ad aliquota nazionale) b. Effetto fiscale relativo a costi non deducibili c. Imposte (antic.)/diff. non accantonate negli anni precedenti (33) 3 d. Dividendi (6) - e. Proventi/contributi non tassabili (1.431) (3.163) 3) Imposte sul reddito (IRES) ) IRAP ) Oneri fiscali di esercizi precedenti ) Totale imposte da bilancio Aliquota media effettiva 87,62% 47,14% Aliquota teorica 31,40% 31,40% Quota dei terzi (31) Si riferisce alla quota di utile di spettanza delle società Editoriale FVG e Seta. Utile base per azione (32) L utile base per azione è calcolato dividendo l utile netto del periodo attribuibile al Gruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (escludendo le azioni proprie). L utile per azione diluito è calcolato dividendo l utile netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni. Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell utile per azione base e diluito: Risultato netto N medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) Utile base per azione 0,015 0, Risultato netto N medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) N opzioni (.000) Utile diluito per azione 0,014 0,117

131 Note al bilancio consolidato 131 Dividendi pagati (33) Nell esercizio 2010 ai sensi di quanto deliberato dall Assemblea dei Soci del 10 aprile 2010 non è stato distribuito alcun dividendo relativamente all esercizio Altre informazioni 14.1 Posizione finanziaria netta Nella tabella che segue è esposta la composizione della posizione finanziaria netta del Gruppo. 31/12/ /12/2010 Crediti finanziari vs imprese del Gruppo Debiti finanziari vs imprese del Gruppo - - Denaro e disponibilità di banca Debiti per conti correnti bancari (612) (507) Disponibilità liquide nette Titoli e altre attività finanziarie Prestito obbligazionario ( ) ( ) Altri debiti verso le banche (75.431) (51.577) Altri debiti finanziari (623) (253) Altre attività (passività) finanziarie ( ) ( ) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ( ) ( ) 14.2 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell esercizio il Gruppo non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti così come definite dalla Comunicazione stessa Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell esercizio il Gruppo non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa Rapporti con parti correlate Le operazioni poste in essere dalla Società, ivi incluse le operazioni con parti correlate, rientrano nella gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato. In particolare si segnala che la conclusione di operazioni con parti correlate è disciplinata da una apposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione e descritta nella relazione annuale sul Governo Societario riportata in una apposita sezione del presente bilancio e disponibile sia sul sito della Società sia presso Borsa Italiana SpA. In particolare il Gruppo Editoriale L Espresso SpA riceve dalla società controllante CIR SpA prestazioni di servizi e consulenze varie in materia strategica, amministrativa, finanziaria e fiscale. Si sottolinea che lo svolgimento dei suddetti servizi da parte della controllante è ritenuto preferibile rispetto ai servizi resi da terzi grazie, tra l altro, all ampia conoscenza acquisita nel tempo della realtà aziendale e di mercato in cui Gruppo Editoriale L Espresso SpA opera. Inoltre, dall esercizio 2004 il Gruppo Editoriale L Espresso SpA, così come la maggior parte delle società da essa

132 132 Note al bilancio consolidato controllate, ha aderito al Consolidato Fiscale CIR. Nell aprile 2010 è stata rinnovata l adesione al consolidato fiscale per il triennio : con il rinnovo dell azione si è provveduto ad approvare un nuovo Regolamento Generale a seguito di un parziale cambiamento della normativa di riferimento. Si riportano di seguito i dati (espressi in migliaia di euro) relativi ai rapporti economici, patrimoniali e finanziari tra Gruppo Editoriale L Espresso SpA e le relative imprese correlate. Rapporti di Gruppo Editoriale L Espresso SpA con società correlate Costi Ricavi Oneri Proventi Oneri Proventi Crediti Debiti Garanzie trib.ri trib.ri finanz.ri finanz.ri* finanz.ri trib.ri comm.li finanz.ri trib.ri comm.li prestate SOCIETA' CONTROLLATE Ksolutions SpA (in liquidazione) SOCIETÀ COLLEGATE Le Scienze SpA Editoriale Libertà SpA Altrimedia SpA Ed. Corriere di Romagna SpA SOCIETÀ CONTROLLANTI CIR SpA Cofide SpA ALTRE SOCIETÀ CORRELATE Sorgenia SpA Sorgenia Power SpA Tirreno Power SpA Sogefi SpA * In tale voce sono inclusi i dividendi percepiti dalle società controllate

133 Note al bilancio consolidato Gestione dei rischi Rischi finanziari L attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delinea obiettivi, strategie, linee guida nonché modalità operative. Per la gestione della finanza/tesoreria, il Gruppo si è dotato di una procedura ispirata a criteri di prudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/ investimento e che prevede l assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se non adeguatamente motivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione. La Capogruppo Gruppo Editoriale L Espresso SpA gestisce e coordina un conto corrente intragruppo centralizzato, cui partecipano tutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi di tipo economico nei rapporti con le controparti ed una maggiore efficienza operativa. La centralizzazione permette infatti una più efficace attività di pianificazione e controllo dei flussi finanziari, garantisce una maggiore omogeneità delle varie scelte di finanziamento/investimento, ottimizza il profilo di rischio del Gruppo nel suo complesso, ma soprattutto consente di rafforzare il potere contrattuale con il sistema bancario. Il Gruppo, il cui rating, emesso da Standard&Poors, è BB con outlook stabile, utilizza prevalentemente due canali per la provvista di mezzi finanziari: il mercato obbligazionario internazionale e i finanziamenti bancari pluriennali, stipulati a fronte di investimenti produttivi agevolabili dalla legislazione per l editoria, che prevede l abbattimento del costo del finanziamento di alcuni punti percentuali. In quest ottica ed in considerazione anche del favorevole andamento della liquidità di mercato e dei tassi d interesse, è stato collocato sul mercato nell ottobre del 2004 un prestito obbligazionario di 300 milioni di euro al tasso fisso del 5,125%, con durata decennale, finalizzato al rimborso dell esistente prestito obbligazionario di 200 milioni di euro scaduto il 1 agosto 2005 e a fornire la liquidità necessaria per acquisizioni ed investimenti. Il prestito obbligazionario di 300 milioni di euro ed il relativo pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifiche né sono previsti covenant o clausole che ne comportino il rimborso anticipato. Oltre all emissione obbligazionaria di cui sopra, nel mese di novembre 2005 sono stati perfezionati dalla Società contratti di finanziamento decennali stipulati ex lege dell editoria per un importo complessivo di 33,8 milioni di euro ad un costo, al netto del contributo statale, di circa il 2,35%. Con tali operazioni il Gruppo si è assicurato abbondanti risorse finanziarie a lungo termine tali da prevenire eventuali rischi di liquidità: qualora, tuttavia, fosse necessario il reperimento di ulteriori risorse non coperte dal cash flow gestionale, il Gruppo potrà attingere ad una serie di linee bancarie uncommitted non utilizzate. Nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario la Capogruppo ha stipulato un contratto di IRS (per un valore nozionale di 50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso in variabile sul prestito obbligazionario. Tale operazione è stata classificata come fair value hedge (copertura del valore di mercato) e come tale sia gli utili/(perdite) derivanti dalla determinazione del valore di mercato dello strumento derivato sia gli utili/(perdite) derivanti dall adeguamento al fair value della parte coperta del prestito obbligazionario, vengono imputati a conto economico. Periodicamente viene valutato il livello di efficacia della copertura: in particolare, la copertura è considerata efficace quando la variazione del fair value dello strumento coperto è compensata quasi completamente dalla variazione del fair value dello strumento di copertura ed i risultati a consuntivo rientrano in un intervallo tra l 80% ed il 125%.

134 134 Note al bilancio consolidato Inoltre, sempre nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario il Gruppo, al fine di diversificare gli investimenti finanziari, ha continuato ad investire parte della propria liquidità in titoli di stato (quasi esclusivamente titoli italiani e tedeschi) e, in minor parte, in obbligazioni (in particolare è stato acquistato un titolo obbligazionario di un primario istituto bancario il cui raiting è A-). Attualmente, ad eccezione della summenzionata operazione di copertura, il Gruppo non è esposto ad alcun rischio finanziario connesso con la variazione dei tassi d interesse o con la fluttuazione dei cambi. Rischio di prezzo Il Gruppo, operando nel settore della stampa, è un grande acquirente di carta. Al fine di ottenere una più efficace pianificazione nell attività della provvista della carta e soprattutto al fine di rafforzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l altro una concorrenza tra le stesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppo viene effettuata in modo centralizzato. Il Gruppo nel passato ha stipulato contratti di paper swap in una percentuale del fabbisogno annuale ma, verificatane l inefficienza nel medio periodo, ha deciso di non continuare nell utilizzo di tali strumenti. Rischio di credito L esposizione al rischio di credito del Gruppo è riferibile a crediti commerciali e finanziari. Il Gruppo, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito commerciale di particolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni di tale rischio, il Gruppo adotta procedure operative che impediscono la vendita di prodotti o servizi a clienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. Per quanto attiene ai crediti finanziari, le operazioni di investimento della liquidità e le eventuali transazioni in derivati sono effettuate unicamente con controparti bancarie di elevato standing creditizio. * * * * Nel rispetto di quanto richiesto dal principio contabile IFRS 7, si riportano di seguito le tabelle nelle quali (i) le attività e passività finanziarie vengono suddivise per classi/categorie, (ii) viene riportato l ageing delle attività finanziarie e (iii) vengono indicate le scadenze contrattuali delle passività finanziarie. Inoltre, in relazione agli strumenti finanziari rilevati nella Situazione Patrimoniale Finanziaria al fair value, viene indicato il livello gerarchico di valutazione del fair value.

135 Note al bilancio consolidato 135 Categorie di attivita e passività finanziarie esposte in bilancio Voci di Valore a Attività al FV Attività al FV Finanziamenti Investimenti Attività Fair value Effetto a Effetto a bilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE e crediti posseduti disponibili CE + / (-) PN + / (-) ESERCIZIO 2009 alla iniziale detenute per fino a per la ATTIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione scadenza cessione Attivo non corrente Altre partecipazioni (4) Altri crediti * (5) Attivo corrente Crediti commerciali (8) (4.036) - Altri crediti * (11) (100) - Titoli ** (9) (21) Disponibilità liquide (12) Voci di Valore a Passività al FV Passività al FV Passività Fair value Effetto a Effetto a bilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE al costo CE + / (-) PN + / (-) ESERCIZIO 2009 alla iniziale detenute per ammortizzato PASSIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione Passivo non corrente Prestiti obbligazionari (16) ( ) - - ( ) ( ) - - Altri debiti finanziari (16) (60.152) - - (60.152) (56.561) - - Passivo corrente Banche c/c passivi (16) (612) - - (612) (612) (16) - Prestiti obbligazionari (16) (3.290) - - (3.290) (3.290) (14.396) - Altri debiti finanziari (16) (15.902) - - (15.902) (18.381) (3.752) - Debiti commerciali (19) ( ) - - ( ) ( ) - - * La voce non include i risconti attivi, né i crediti tributari ** Il fair value dei titoli è determinato facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo ("livello 1" secondo la classificazione dell'ifrs 7 par. 27A).

136 136 Note al bilancio consolidato Voci di Valore a Attività al FV Attività al FV Finanziamenti Investimenti Attività Fair value Effetto a Effetto a bilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE e crediti posseduti disponibili CE + / (-) PN + / (-) ESERCIZIO 2010 alla iniziale detenute per fino a per la ATTIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione scadenza cessione Attivo non corrente Altre partecipazioni (4) (6) - Altri crediti * (5) Attivo corrente Crediti commerciali (8) (4.632) - Altri crediti * (11) Crediti finanziari (per derivati)** (9) Titoli ** (9) (582) Disponibilità liquide (12) Voci di Valore a Passività al FV Passività al FV Passività Fair value Effetto a Effetto a bilancio bilancio rilevato a CE rilevato a CE al costo CE + / (-) PN + / (-) ESERCIZIO 2010 alla iniziale detenute per ammortizzato PASSIVITÀ FINANZIARIE rilevazione negoziazione Passivo non corrente Prestiti obbligazionari (16) ( ) - - ( ) ( ) - - Altri debiti finanziari (16) (38.602) - - (38.602) (36.339) - - Passivo corrente Banche c/c passivi (16) (507) - - (507) (507) (12) - Prestiti obbligazionari (16) (3.278) - - (3.278) (3.278) (12.439) - Altri debiti finanziari (16) (13.228) - - (13.228) (14.883) (2.672) - Debiti commerciali (19) ( ) - - ( ) ( ) - - * La voce non include i risconti attivi, né i crediti tributari ** Il fair value dei titoli è determinato facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo ("livello 1" secondo la classificazione dell'ifrs 7 par. 27A), mentre il fair value dei crediti finanziari per derivati è calssificato nel livello 2 IFRS 7 par. 27A.

137 Note al bilancio consolidato 137 Ageing delle attività finanziarie Esposizione Totale A Scaduto oltre 90 Scaduto Svalutazioni ESERCIZIO 2009 in bilancio credito scadere da > gg gg gg gg negoziato Attivo non corrente Altri crediti* (5) Attivo corrente Crediti commerciali (8) Credito lordo Fondo svalutazione (18.029) (9.583) (8.446) (1.039) (261) (248) (6.898) - (4.036) Altri crediti * (11) Credito lordo Fondo svalutazione (484) (484) (100) TOTALE (4.136) * Gli altri crediti non includono i risconti attivi, né i crediti tributari Esposizione Totale A Scaduto oltre 90 Scaduto Svalutazioni ESERCIZIO 2010 in bilancio credito scadere da > gg gg gg gg negoziato Attivo non corrente Altri crediti (5) Attivo corrente Crediti commerciali (8) Credito lordo Fondo svalutazione (16.575) (9.866) (6.709) (857) (260) (163) (5.429) - (4.632) Altri crediti * (11) Credito lordo Fondo svalutazione (417) (417) TOTALE (4.632) * Gli altri crediti non includono i risconti attivi, né i crediti tributari

138 138 Note al bilancio consolidato Scadenze contrattuali delle passività finanziarie ESERCIZIO 2009 <6 mesi > 0,5 < 1 > 1 < 2 > 2 < 3 > 3 < 4 > 4 < 5 > 5 TOTALE Prestito obbligazionario Altri debiti finanziari: Debiti verso banche per finanziamenti Debiti verso società di leasing Banche c/c passivi Debiti commerciali TOTALE ESERCIZIO 2010 <6 mesi > 0,5 <1 > 1 <2 > 2 <3 > 3 <4 > 4 <5 >5 TOTALE Prestito obbligazionario Altri debiti finanziari: Debiti verso banche per finanziamenti Debiti verso società di leasing Banche c/c passivi Debiti commerciali TOTALE Impegni Oltre ai privilegi sugli impianti tipografici e sulle rotative concessi agli istituti bancari in virtù dei mutui stipulati nel corso del 2005 (per il commento si rinvia alla Nota 2), al 31 dicembre 2010 il Gruppo ha impegni in essere per migliaia di euro relativi a contratti di acquisto di impianti ed altre attrezzature di stampa (529 migliaia di euro) principalmente per le divisioni di Padova e Livorno della Finegil Editoriale e l Editoriale Nuova Sardegna nell ambito del progetto full color. Le garanzie prestate ammontano a migliaia di euro e si riferiscono principalmente alle fidejussioni della Capogruppo e delle controllate Elemedia e A. Manzoni&C. per la locazione delle rispettive sedi, nonché all obbligazione di pagamento della Capogruppo concessa all Agenzia delle Entrate a garanzia delle eccedenze creditorie realizzate nell ultimo triennio.

139 Allegati

140

141 Allegati 141 Prospetto riassuntivo delle società del Gruppo ALLEGATO N. 1 Ragione sociale Sede Capitale % Quote possedute e attività sociale dalla società SOCIETA' CAPOGRUPPO - Gruppo Editoriale L Espresso SpA Roma CIR SpA - editoriale SOCIETA' CONTROLLATE CONSOLIDATE CON IL METODO DELL INTEGRAZIONE GLOBALE - A. Manzoni & C. SpA Milano Gruppo Editoriale L Espresso SpA concessionaria di pubblicità - All Music SpA Milano Rete A SpA fornitore di contenuti - Editoriale FVG SpA Udine ,53 Finegil Editoriale SpA editoriale - Editoriale La Nuova Sardegna SpA Sassari Finegil Editoriale SpA editoriale - Elemedia SpA Roma Gruppo Editoriale L Espresso SpA radio, internet e tv satellitare - Finegil Editoriale SpA Roma Gruppo Editoriale L Espresso SpA editoriale - Rete A SpA Milano Gruppo Editoriale L Espresso SpA operatore di rete - Rotocolor SpA Roma Gruppo Editoriale L Espresso SpA tipografica - S.E.T.A. SpA Bolzano Finegil Editoriale SpA editoriale - Somedia SpA Milano Gruppo Editoriale L Espresso SpA servizi SOCIETA' COLLEGATE CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO - Altrimedia SpA Piacenza Finegil Editoriale SpA concessionaria di pubblicità - Editoriale Corriere Romagna Srl Forlì Finegil Editoriale SpA editoriale - Editoriale Libertà SpA Piacenza Finegil Editoriale SpA editoriale - Le Scienze SpA Roma Gruppo Editoriale L'Espresso SpA editoriale N.B. Dati in migliaia di euro ove non indicato diversamente

142 142 Allegati Ragione sociale Sede Capitale % Quote possedute e attività sociale dalla società SOCIETA' CONTROLLATE E COLLEGATE VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO - Benedettine Srl (in liquidazione) Piacenza Finegil Editoriale SpA immobiliare - Cellularmania.com Srl (in liquidazione) Roma Elemedia SpA servizi internet - Club DAB Italia - Società Consortile p.a. Milano ,50 Elemedia SpA servizi di radiodiffusione - Enotrya Srl (in liquidazione) Roma Elemedia SpA e-commerce - Ksolutions SpA (in liquidazione) Massa Elemedia SpA servizi internet - Premium Publisher Network consorzio Milano 58 24,49 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA servizi internet ALTRE SOCIETA' VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO - Agenzia ANSA Soc. Coop. a r.l. Roma ,81 Gruppo Editoriale L Espresso SpA agenzia di stampa 5,69 Finegil Editoriale SpA 3,17 Editoriale La Nuova Sardegna SpA 3,28 Editoriale FVG SpA 2,53 S.E.T.A. SpA - Agenzia Informativa Adriatica d.o.o. Capodistria Editoriale FVG SpA produzione e trasmissione informazioni (Slovenia) - A.G.F. Srl Roma Gruppo Editoriale L'Espresso SpA agenzia fotografica - Audiradio Srl Milano 258 3,63 A. Manzoni & C. SpA ricerche di mercato - Consorzio Emittenti Radio Televisive - CERT Bologna 178 6,67 Rete A SpA servizi di radiodiffusione - Consorzio Colle Maddalena Torino 62 4,17 Rete A SpA servizi di radiodiffusione - Consuledit Società Consortile a r.l. Milano 20 6,64 Gruppo Editoriale L'Espresso SpA ricerche di mercato 4,39 Finegil Editoriale SpA 0,62 Editoriale La Nuova Sardegna SpA 0,49 S.E.T.A. SpA 0,47 Editoriale FVG SpA - Immobiliare Editori Giornali Srl Roma 830 0,17 S.E.T.A. SpA immobiliare 0,12 Editoriale La Nuova Sardegna SpA - Presto Technologies Inc. (non operativa) Cambridge (.000) $ USA 7,83 Elemedia SpA servizi internet (USA - MA) - Telelibertà SpA Piacenza Finegil EditorialeSpA servizi di telediffusione - Trento Press Service Srl Gardolo di Trento ,4 S.E.T.A. SpA distribuzione giornali (TN) N.B. Dati in migliaia di euro ove non indicato diversamente

143 Allegati 143 Piani di stock option per i dipendenti al 31 dicembre 2010 ALLEGATO N. 2 Opzioni in circolazione all'inizio del periodo Opzioni assegnate nel corso del periodo Opzioni annullate nel corso del periodo Opzioni esercitate nel corso del periodo Opzioni in circolazione a fine periodo Opzioni esercitabili a fine periodo Numero opzioni Prezzo medio ponderato di esercizio Numero opzioni Prezzo medio ponderato di esercizio Numero opzioni Prezzo medio ponderato di esercizio Numero opzioni Prezzo medio ponderato di esercizio Numero opzioni Prezzo medio ponderato di esercizio Scadenza media (anni) Piano di Stock Option 23 febbraio , , Piano di Stock Option 24 aprile , ,25 0, ,25 Piano di Stock Option 24 ottobre , ,51 1, ,51 Piano di Stock Option 6 marzo , ,30 1, ,30 Piano di Stock Option 24 luglio , ,36 2, ,36 Piano di Stock Option 26 febbraio , ,86 2, ,86 Piano di Stock Option 23 luglio , ,54 3, ,54 Piano di Stock Option 25 febbraio , , ,95 3, ,95 Piano di Stock Option 28 luglio , , ,80 4, ,80 Piano di Stock Option 23 febbraio , , ,75 4, ,75 Piano di Stock Option 27 luglio , , ,65 5, ,65 Piano di Stock Option I tranche , , ,33 6, ,33 Piano di Stock Option II tranche , , ,96 6, ,96 Piano di Stock Option straord I tranche , , ,84 6, ,84 Piano di Stock Option straord II tranche , , ,60 7, ,60 Piano di Stock Option straord III tranche , , ,22 7, ,22 Piano di Stock Option straord IV tranche , , , ,37 8, ,37 Piano di Stock Option ord I tranche , , ,00 8, ,00 Piano di Stock Option ord II tranche , , ,86 9, ,86 Piano di Stock option ord I tranche , ,25 9, ,25 Piano di Stock option ord II tranche , ,58 10, Totale , , , , ,88 7, ,61 Numero opzioni Prezzo medio ponderato di esercizio

144

145 Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell art. 154 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58

146

147 147

148

149 Relazione della Società di Revisione

150

151 Relazione della Società di Revisione 151

152 152 Relazione della Società di Revisione

153 Bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L Espresso SpA al 31 dicembre 2010 Situazione economico-patrimoniale-finanziaria

154 154 Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo Situazione Patrimoniale - Finanziaria ATTIVO Note 31 dicembre Proforma 31 dicembre (euro) Attività immateriali a vita indefinita Altre immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni immateriali (1) Immobilizzazioni materiali (2) Partecipazioni (3) Crediti non correnti (4) Attività per imposte anticipate (5) ATTIVITÀ NON CORRENTI Rimanenze (6) Crediti commerciali (7) di cui verso società correlate (84,2%) (87,8%) Titoli e altre attività finanziarie (8) Crediti tributari (9) di cui verso società correlate (24,6%) (9,0%) Altri crediti (10) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (11) di cui verso società correlate (44,2%) (39,7%) ATTIVITA' CORRENTI TOTALE ATTIVO PASSIVO Note 31 dicembre Proforma 31 dicembre (euro) Capitale sociale (12) Riserve (13) Utili (perdite) a nuovo Utile (perdita) d'esercizio PATRIMONIO NETTO Debiti finanziari (14) Fondi per rischi ed oneri (15) TFR e altri fondi per il personale (16) Passività per imposte differite (5) PASSIVITA' NON CORRENTI Debiti finanziari (14) di cui verso società correlate (89,3%) (87,4%) Fondi per rischi ed oneri (15) Debiti commerciali (17) di cui verso società correlate (18,3%) (17,7%) Debiti tributari (18) di cui verso società correlate (31,5%) (31,4%) Altri debiti (19) PASSIVITA' CORRENTI TOTALE PASSIVITA' TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO Le note da pag 161 a pagina 209 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

155 Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo 155 Conto Economico ATTIVO Note Anno Proforma Anno (euro) Ricavi (20) di cui verso società correlate (48,4%) (52,5%) Variazione rimanenze prodotti (6) ( ) ( ) ( ) Altri proventi operativi (21) di cui verso società correlate (2,1%) (7,9%) Costi per acquisti (22) ( ) ( ) ( ) di cui verso società correlate (-) (-) Costi per servizi (23) ( ) ( ) ( ) di cui verso società correlate ( ) (36,2%) ( ) (26,6%) Altri oneri operativi (24) ( ) ( ) ( ) di cui verso società correlate (1.586) (0,0%) (4.749) (0,0%) Costi per il personale (25) ( ) ( ) ( ) di cui verso società correlate ( ) (0,3%) ( ) (3,7%) Ammortamenti e svalutazioni (26) ( ) ( ) ( ) RISULTATO OPERATIVO Proventi/(Oneri) finanziari netti (27) ( ) ( ) ( ) di cui verso società correlate (-) (-) Dividendi (28) di cui verso società correlate (100,0%) (100,0%) RISULTATO ANTE IMPOSTE Imposte (29) ( ) ( ) ( ) di cui verso società correlate ( ) (21,8%) ( ) (10,5%) RISULTATO NETTO Utile per azione, base (30) 0,076 0,079 0,145 Utile per azione, diluito (30) 0,072 0,075 0,136 Conto Economico Complessivo Note Anno Proforma Anno (euro) RISULTATO NETTO Altre componenti del conto economico complessivo Utili/(perdite) dalla rideterminazione di attività finanziarie disponibili per la cessione (8) (20.725) (20.725) ( ) Effetto fiscale relativo agli Altri utili/(perdite) Altre componenti del conto economico complessivo, al netto degli effetti fiscali (15.026) (15.026) ( ) TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO Le note da pag 161 a pagina 209 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

156 156 Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo Rendiconto Finanziario Note Anno Anno (migliaia di euro) ATTIVITÀ OPERATIVA Risultato di periodo Rettifiche: - Ammortamenti e svalutazioni (26) Fair value stock option (25) Variazione netta fondi del personale (16) (4.031) (7.626) di cui verso società correlate 546 (-) (295) (3,9%) - Variazione netta fondi rischi e oneri (15) (14.572) - Minusvalenze (plus.) cessione immobilizzazioni (6) (28) - Minusvalenze (plus.) cessione partecip. e titoli (2.638) (10.161) - Rettifiche di valore di attività finanziarie (56) 6 - (Proventi) per dividendi (41.983) (31.514) Autofinanziamento Variazione del circolante e altri flussi (9.036) di cui verso società correlate (8.824) (97,7%) 475 (5,4%) FLUSSO DELL'ATTIVITÀ OPERATIVA di cui: Incassi (pagamenti) per interessi (14.182) (11.544) di cui verso società correlate 536 (-) 872 (-) Incassi (pagamenti) per imposte sul reddito (14.240) (3.576) di cui verso società correlate * (8.446) (59,3%) (-) ATTIVITA' DI INVESTIMENTO Esborsi per acquisto immobilizzazioni (5.054) (3.269) Esborsi per acquisto partecipazioni (10.578) (6.000) Incassi da cessione Incassi di contributi pubblici (Acquisto) cessione titoli, attività disponibili alla vendita (24.833) (35.725) Dividendi incassati (28) di cui verso società correlate (100,0%) (100,0%) FLUSSO DELL'ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO Versamenti ad aumento capitale e riserve (Acquisto) vendita di azioni proprie (1.086) (91) Accensione (rimborso) prestiti obbligazionari (12.060) (12.524) Accensione (estinzione) altri debiti finanziari (5.243) (5.281) (Dividendi pagati) - - Altre variazioni (15) 461 FLUSSO DELL'ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (17.970) (17.246) Aumento/(Diminuzione) delle disponibilità liquide Disponibilità liquide nette iniziali Apporti da fusione Disponibilità liquide nette iniziali complessive DISPONIBILITÀ LIQUIDE NETTE FINALI di cui verso società correlate (3,5%) (6,0%) * Gli importi si riferiscono alle imposte correnti pagate a seguito dell'adesione al consolidato fiscale. Le note da pag 161 a pagina 209 costituiscono parte integrante del presente bilancio.

157 Prospetti del bilancio di esercizio della Capogruppo 157 Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto Capitale Sovrappr. Azioni Riserva Riserva Ris. Stock Riserve di Utili Risultato P.Netto (migliaia di euro) Sociale Azioni Proprie Fair Value IFRS Option Patrimonio a nuovo di periodo proprio Situazione al 31 dicembre (20.203) Movimentazione del risultato (49.669) - Dividendi Aumenti capitale, versam. da soci Valutazione di opzioni su azioni Operazioni su azioni proprie - - (1.087) (1.087) Movimentazioni tra riserve (1.195) Avanzo di fusione Altre variazioni (1.035) - - (1.035) Utile /(perdita) di periodo complessivo (15) Situazione al 31 dicembre (21.290) (15) Movimentazione del risultato (30.387) - Dividendi Aumenti capitale, versam. da soci Valutazione di opzioni su azioni Operazioni su azioni proprie - - (90) (90) Movimentazioni tra riserve (63) Avanzo di fusione Altre variazioni Utile /(perdita) di periodo complessivo (422) Situazione al 31 dicembre (21.380) (437)

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159 Note al bilancio di esercizio della Gruppo Editoriale L Espresso SpA

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161 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 161 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 1. Informazioni generali Gruppo Editoriale L Espresso SpA (di seguito anche la Società ) ha per oggetto principale l attività nel settore dell editoria e più specificatamente nelle aree della stampa quotidiana e periodica e della editoria on line. Gruppo Editoriale L Espresso SpA ha la sede legale in Via Cristoforo Colombo n.149, Roma, Italia. CIR Compagnie Industriali Riunite SpA, detiene il controllo della Società e ne esercita il coordinamento e la direzione ai sensi della art del Codice Civile. Il titolo Gruppo Editoriale L Espresso è quotato sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di Borsa Italiana SpA (cod. Reuters ESPI.MI, cod. Bloomberg ES IM). Il progetto di bilancio di esercizio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 8 marzo Forma, contenuto e principi contabili Il presente bilancio è stato redatto in conformità ai principi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS), integrati dalle relative interpretazioni (Standing Interpretations Commettee - SIC e International Financial Reporting Interpretations Commettee - IFRIC) emesse dall International Accounting Standards Boards (IASB) e omologati dall Unione Europea. Il principio generale adottato nella predisposizione del bilancio è quello del costo per tutte le attività e passività ad eccezione degli strumenti derivati e di talune attività/passività finanziarie per le quali potrebbe essere applicato il principio del fair value. Si precisa che la classificazione, la forma, l ordine e la natura delle voci di bilancio, così come i principi contabili adottati (ad eccezione di quanto indicato nel successivo paragrafo 6), non sono cambiati rispetto al bilancio approvato al 31 dicembre La classificazione adottata per la Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sia per l attivo sia per il passivo, è quella di corrente e non corrente, poichè, a differenza di quella per grado di liquidità, si ritiene che tale criterio meglio rappresenti la realtà della Società. La forma del prospetto è a sezioni divise e contrapposte. L ordine è attività, patrimonio netto, passività a liquidità crescente (da non corrente a corrente). Per non appesantire la struttura e per utilizzare i medesimi schemi anche per le situazioni periodiche, si è prevista l indicazione nel prospetto unicamente delle macrovoci: tutte le sub-classificazioni (natura del debitore/creditore, scadenze, ecc.) sono invece riportate nelle note. Il contenuto della Situazione Patrimoniale - Finanziaria adottato è quello minimo previsto dallo IAS 1 poiché, ad esclusione delle testate giornalistiche, non sono state individuate poste rilevanti o particolari tali da richiedere indicazione separata. La classificazione adottata per il Conto Economico è per natura poichè, considerata l attività della Società, non si ritiene che la classificazione per destinazione riesca a rappresentare meglio la situazione economica. Nella redazione del Rendiconto Finanziario, predisposto secondo il metodo indiretto, è riportata la separata indicazione dei flussi di cassa derivanti da attività operative, di investimento, di finanziamento e da attività cessate. Il prospetto delle Variazioni del Patrimonio Netto riporta i proventi e oneri del periodo e le altre movimentazioni delle riserve. Tutti i prospetti e i dati inclusi nelle presenti Note, salvo diversa indicazione, sono presentati in migliaia di euro, senza cifre decimali.

162 162 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Dati 2009 Proforma Il 22 aprile 2010 è stata perfezionata la fusione per incorporazione della società controllata Editoriale Metropoli SpA in Gruppo Editoriale L Espresso SpA. Gli effetti contabili e fiscali sono decorsi dal 1 gennaio 2010 e l intera operazione ha generato un avanzo di fusione di 563 migliaia di euro. Al fine di rendere maggiormente comparabili i dati 2010 con i valori dell esercizio precedente, nei prospetti di bilancio è stata riportata, a fianco dei dati non modificati dell incorporante relativi al 2009, un ulteriore colonna (proforma 2009) che espone i medesimi dati simulando retroattivamente gli effetti della fusione. Tali valori sono stati predisposti con i seguenti criteri: - le situazioni patrimoniali-finanziarie e i conti economici delle società sono stati aggregati voce per voce; - i saldi intercompany sono stati eliminati; - il valore di carico della partecipazione detenuta dall incorporante è stato eliminato contro la corrispondente voce di patrimonio netto contabile, iscrivendo la differenza nella voce Avanzo di fusione. 3. Criteri di valutazione 3.1 Immobilizzazioni immateriali Le immobilizzazioni immateriali sono inizialmente iscritte al costo di acquisizione o di produzione. Il costo di acquisizione è rappresentato dal fair value dei mezzi di pagamento utilizzati per acquisire l attività e ogni costo diretto sostenuto per predisporre l attività al suo utilizzo. Il costo di acquisizione è l equivalente prezzo per contanti alla data di rilevazione e pertanto, qualora il pagamento del prezzo sia differito oltre i normali termini di dilazione del credito, la differenza rispetto all equivalente prezzo per contanti è rilevata come interesse lungo il periodo di dilazione. Per le immobilizzazioni immateriali generate internamente, il processo di formazione dell attività è distinto nelle due fasi della ricerca (non capitalizzata) e quella successiva dello sviluppo (capitalizzata). Qualora le due fasi non siano distinguibili l intero progetto è considerato ricerca. Il valore contabile delle immobilizzazioni immateriali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi è evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l uso o l alienazione. Almeno una volta all anno e comunque qualora si rilevino sintomi che facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile, viene svolta la procedura di impairment test descritta alla Nota 3.6. Testate e marchi Le testate e i marchi sono considerati attività a vita utile indefinita. Tali attività non sono ammortizzate ma sottoposte con cadenza almeno annuale, o ogni volta vi sia un indicazione che l attività possa avere subito una perdita di valore, ad impairment test. L eventuale perdita di valore viene contabilizzata a conto economico nella voce Ammortamenti e svalutazioni. Avviamento L avviamento rappresenta l eccedenza del costo di un acquisizione rispetto al fair value delle attività e passività, anche potenziali, identificabili alla data di acquisizione. L avviamento originatosi all acquisizione di collegate è compreso nel valore delle relative partecipazioni. L avviamento acquisito a titolo oneroso non è sottoposto ad ammortamento ma assoggettato, con cadenza almeno annuale, ad impairment test. A tal fine l avviamento è allocato, sin dalla data di acquisizione, a una o più unità generatrici di flussi finanziari indipendenti (cash generating unit - CGU). Le eventuali riduzioni di valore che emergono dall impairment test sono

163 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 163 contabilizzate a conto economico nella voce Ammortamenti e svalutazioni e non sono ripristinate nei periodi successivi. Altre immobilizzazioni immateriali Le altre immobilizzazioni immateriali, rappresentate da diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere d ingegno, concessioni, licenze e diritti simili e dai software, sono valutate al costo al netto degli ammortamenti cumulati, determinati in base al criterio a quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso, e delle eventuali perdite di valore. Considerata l omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che, a meno di casi specifici rilevanti, la vita utile di tali attività sia di 3/6 anni. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative. 3.2 Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali sono rilevate inizialmente al costo di acquisto o di produzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori ed i costi diretti ed indiretti sostenuti per predisporre l attività al suo utilizzo. La capitalizzazione dei costi inerenti l ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi, è effettuata esclusivamente nei limiti in cui gli stessi rispondano ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di una attività. I costi di manutenzione ordinaria sono addebitati a conto economico. Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo, al netto degli ammortamenti accumulati (ad eccezione dei terreni) e delle eventuali perdite di valore. Il valore ammortizzabile di ciascun componente significativo di un immobilizzazione materiale, avente differente vita utile, è ripartito in quote costanti lungo il periodo di utilizzo atteso. I criteri di ammortamento utilizzati, le vite utili e i valori residui sono riesaminati e ridefiniti almeno alla fine di ogni periodo amministrativo per tener conto di eventuali variazioni significative. I costi capitalizzabili per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati per il periodo più breve tra la durata residua del contratto d affitto e la vita utile residua del cespite cui si riferiscono. Il valore contabile delle immobilizzazioni materiali è mantenuto in bilancio nei limiti in cui vi sia evidenza che tale valore potrà essere recuperato tramite l uso. Qualora si rilevino sintomi che facciano prevedere difficoltà di recupero del valore netto contabile è svolto l impairment test descritto alla Nota 3.6. Il ripristino di valore è effettuato qualora vengano meno le ragioni alla base della svalutazione. 3.3 Leasing I contratti di leasing relativi ad attività in cui la Società assume sostanzialmente tutti i rischi e i benefici derivanti dal loro utilizzo sono classificati come leasing finanziari. In presenza di leasing finanziari l attività viene rilevata al minore tra il valore corrente del bene oggetto del contratto di leasing e il valore attuale dei canoni minimi contrattualmente stabiliti. L ammontare totale dei canoni è ripartito tra componente finanziaria e restituzione di capitale in modo da ottenere un tasso d interesse costante sul debito residuo. I canoni di locazione residui, al netto dei costi finanziari, sono classificati come debiti finanziari. L onere finanziario è imputato a conto economico lungo la durata del contratto. Le attività acquisite con contratti di leasing finanziario sono ammortizzate in modo coerente con la natura del bene. I contratti di leasing in cui il locatore mantiene una quota significativa dei rischi e benefici derivanti dalla proprietà sono classificati come leasing operativi, i relativi canoni sono rilevati a conto economico a quote costanti lungo la durata del contratto.

164 164 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Nel caso di operazioni di vendita con patto di retrolocazione di leasing finanziari l eventuale differenza tra il prezzo di vendita dei beni e il valore contabile non è rilevata salvo il caso di minusvalenze identificative di perdita di valore dei beni. 3.4 Contributi I contributi sono rilevati qualora esista, indipendentemente dalla presenza di una formale delibera di concessione, una ragionevole certezza che la società rispetterà le condizioni previste per la concessione e che i contributi saranno ricevuti. I contributi in conto capitale sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria iscrivendo il contributo come ricavo differito. Il contributo è iscritto a conto economico in base alla vita utile del bene per il quale è concesso, mediante la tecnica dei risconti, in modo da rettificare in diminuzione le quote di ammortamento rilevate. Un contributo ottenibile come rimborso di spese e costi già sostenuti o con lo scopo di dare un immediato aiuto finanziario all entità destinataria senza che vi siano costi futuri a esso correlati è rilevato come provento nell esercizio nel quale diventa esigibile. 3.5 Oneri finanziari Eventuali oneri finanziari sostenuti a fronte di investimenti in attività per le quali normalmente trascorre un determinato periodo di tempo per rendere l attività pronta per l uso o per la vendita sono capitalizzati ed ammortizzati lungo la vita utile del bene cui si riferisce. Tutti gli altri oneri finanziari sono rilevati a conto economico nel corso dell esercizio nel quale sono sostenuti. 3.6 Perdita di valore di attività Una perdita di valore si origina ogniqualvolta il valore contabile di un attività sia superiore al suo valore recuperabile. Ad ogni data di rendicontazione viene accertata l eventuale presenza di indicatori che facciano supporre l esistenza di perdite di valore. In presenza di tali indicatori si procede alla stima del valore recuperabile dell attività (impairment test) e alla contabilizzazione dell eventuale svalutazione. Per le attività non ancora disponibili per l uso, le attività rilevate nell esercizio in corso, le attività immateriali a vita indefinita e l avviamento, l impairment test viene condotto con cadenza almeno annuale indipendente-mente dalla presenza di tali indicatori. Il valore recuperabile di un attività è il maggior valore tra il suo fair value al netto dei costi di vendita e il suo valore d uso. Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singola attività, a meno che la stessa non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata derivanti dall uso continuativo ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività, nel qual caso il test è svolto a livello della più piccola unità generatrice di flussi indipendenti che comprende l attività in oggetto (cash generating unit). Ripristini di valore sono effettuati qualora vengano meno le ragioni delle svalutazioni effettuate, ad eccezione di quelli relativi ad avviamenti. 3.7 Partecipazioni Le partecipazioni sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore. Ai fini di una più completa trattazione dei principi riguardanti le attività finanziarie, si rimanda alla Nota Rimanenze Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore di presunto realizzo. Il costo è rap-

165 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 165 presentato dal prezzo pagato (fair value) e ogni altro costo direttamente attribuibile eccetto gli oneri finanziari. Il valore di realizzo è il prezzo di vendita stimato nella normale attività al netto dei costi di completamento e delle spese di vendita. L eventuale svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se ne vengono meno i motivi. 3.9 Crediti commerciali I crediti commerciali sono rilevati al fair value dei flussi di cassa futuri, ridotto da eventuali perdite di valore Disponibilità liquide Le disponibilità liquide sono rappresentate, oltre che dal denaro in cassa, da investimenti a breve termine ad alta liquidità, facilmente convertibili in ammontari noti di denaro e soggetti ad un rischio non rilevante di cambiamenti di valore, e da operazioni connesse al servizio di tesoreria accentrato. Ai fini del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide sono costituite da cassa, depositi a vista o a termine presso le banche, altre attività finanziarie, ad alta liquidità, con scadenza originaria generalmente non superiore a 3 mesi, e scoperti di conto corrente. Questi ultimi, ai fini della redazione della Situazione Patrimoniale - Finanziaria, sono inclusi nei debiti finanziari del passivo corrente Attività finanziarie Le attività finanziarie sono classificate nelle seguenti categorie: attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico; attività finanziarie detenute sino a scadenza; prestiti e altri crediti finanziari; attività finanziarie disponibili per la cessione. La Società determina la classificazione delle attività finanziarie all atto dell acquisizione. Sono classificate come: attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico, le attività finanziarie acquisite principalmente con l intento di realizzare un profitto dalle fluttuazioni di prezzo a breve termine (periodo non superiore a 3 mesi) o designate come tali sin dall origine; attività finanziarie detenute sino a scadenza, gli investimenti in attività finanziarie a scadenza prefissata con pagamenti fissi o determinabili che la Società ha intenzione e capacità di mantenere fino alla scadenza; prestiti e altri crediti finanziari, le attività finanziarie con pagamenti fissi o determinabili, non quotate su un mercato attivo e diverse da quelle classificate sin dall origine come attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico o attività finanziarie disponibili per la cessione; attività finanziarie disponibili per la cessione, le attività finanziarie diverse da quelle di cui ai precedenti comparti o quelle designate come tali sin dall origine. Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento. La rilevazione iniziale è effettuata al fair value della data di acquisizione tenuto conto dei costi di transazione. Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico e le attività disponibili per la cessione sono valutate al fair value; le attività finanziarie detenute fino alla scadenza nonché i prestiti e gli altri crediti finanziari sono valutati al costo ammortizzato. Gli utili e le perdite realizzati e non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività finanziarie al fair value con contropartita conto economico sono rilevati a conto economico nell esercizio in cui si verificano.

166 166 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Gli utili e le perdite non realizzati derivanti da variazioni di fair value delle attività classificate come attività disponibili per la cessione sono rilevati a patrimonio netto, mentre gli utili e le perdite realizzate sono rilevati a conto economico nell esercizio in cui si verificano unitamente a quelli precedentemente contabilizzati a patrimonio netto. I fair value delle attività finanziarie sono determinati sulla base dei prezzi di offerta quotati o mediante l utilizzo di modelli finanziari. I fair value delle attività finanziarie non quotate sono stimati utilizzando apposite tecniche di valutazione adattate alla situazione specifica dell emittente. Le attività finanziarie per le quali il valore corrente non può essere determinato in modo affidabile sono rilevate al costo ridotto per perdite di valore. A ciascuna data di rendicontazione, è verificata la presenza di indicatori di perdita di valore e la svalutazione è rilevata a conto economico. La perdita di valore precedentemente contabilizzata è ripristinata nel caso in cui vengano meno le circostanze che ne avevano comportato la rilevazione, eccetto nel caso di attività valutate al costo Capitale sociale Il capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato. I costi strettamente correlati all emissione delle azioni sono classificati a riduzione delle riserve di patrimonio se direttamente attribuibili all operazione di capitale Azioni proprie Le azioni proprie sono rilevate in apposita riserva a riduzione del patrimonio netto. Nessun utile/(perdita) è rilevato a conto economico per l acquisto, vendita, emissione o cancellazione delle azioni proprie Riserve di fair value Le riserve di fair value accolgono le variazioni di fair value, al netto dell effetto imposte, delle partite contabilizzate a fair value con contropartita patrimonio netto Altre riserve Le altre riserve sono costituite da riserve a destinazione specifica Utili (perdite) a nuovo La posta Utili (perdite) a nuovo include i risultati economici degli esercizi precedenti per la parte non distribuita né accantonata a riserva obbligatoria (in caso di utili) o ripianata (in caso di perdite). La posta accoglie inoltre i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando si libera il vincolo al quale erano sottoposte, nonché gli effetti della rilevazione di cambiamenti di principi contabili e di errori rilevanti Benefici ai dipendenti Benefici a breve termine I benefici ai dipendenti a breve termine sono contabilizzati a conto economico nel periodo in cui viene prestata l attività lavorativa. Benefici successivi al rapporto di lavoro Dal 1 gennaio 2007 la Legge 296/2006 (c.d. legge Finanziaria 2007) ed i relativi decreti attuativi hanno introdotto rilevanti modifiche nella disciplina del Trattamento di Fine Rapporto

167 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 167 (c.d. TFR), tra cui la scelta da parte del lavoratore in merito alla destinazione del proprio TFR maturando. In particolare, le nuove disposizioni hanno imposto di versare i nuovi flussi di TFR a forme pensionistiche prescelte dal lavoratore oppure, nel caso lo stesso lavoratore abbia optato per il mantenimento in azienda di tali flussi e l azienda non abbia meno di 50 dipendenti, ad un conto di tesoreria istituito presso l INPS. Tali modifiche normative hanno comportato un nuovo inquadramento contabile del fondo TFR. Prima della riforma introdotta dalla Legge 296/2006, i principi contabili internazionali collocavano infatti il fondo TFR tra i piani a benefici definiti ; ora, invece, per le aziende con più di 50 dipendenti, solo il TFR maturato al 31 dicembre 2006 continua a rientrare tra i piani a benefici definiti, mentre quello maturato successivamente a tale data viene configurato come un piano a contribuzione definita e ciò in quanto tutte le obbligazioni in capo alla società si esauriscono con il versamento periodico di un contributo a terze entità. Pertanto a conto economico non vengono più accantonate le quote attualizzate, ma sono rilevati tra i costi del personale gli esborsi effettuati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separata istituito presso l INPS, calcolati in base all art cc. Piani a benefici definiti I fondi TFR (limitatamente alla quota maturata al 31 dicembre 2006) e Indennità Fissa per i dirigenti di giornali quotidiani, sono determinati da un attuario indipendente utilizzando il metodo della proiezione unitaria del debito. Tutti gli eventuali effetti attuariali sono rilevati a conto economico. Piani a contribuzione definita La Società partecipa a piani pensionistici a contribuzione definita a gestione pubblica o privata su base obbligatoria, contrattuale o volontaria. In tale categoria, come già precisato, rientrano gli accantonamenti TFR i quali, calcolati in base all art cc., vengono versati alle diverse forme pensionistiche scelte dal dipendente o al servizio di tesoreria separata istituito presso l INPS. Il versamento dei contributi esaurisce l obbligazione della Società nei confronti dei propri dipendenti. I contributi costituiscono pertanto costi del periodo in cui sono dovuti. Benefici basati su strumenti finanziari La Società riconosce benefici addizionali ad alcuni componenti dell alta dirigenza attraverso piani di compensi basati su strumenti finanziari. In particolare nel corso degli anni la Società ha adottato piani che prevedono l attribuzione di diritti di partecipazione al capitale (c.d. stock option ) oppure l attribuzione di diritti che comportano il riconoscimento a favore dei beneficiari di una eventuale corresponsione di carattere straordinario, basata sull andamento del titolo azionario di riferimento (c.d. phantom stock option ). Stock Option Il costo di tali operazioni, rilevato a conto economico tra i costi del personale, è determinato con riferimento al fair value delle opzioni alla data di assegnazione e rilevato nel periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita patrimonio netto. Alla fine di ogni periodo il fair value precedentemente determinato non viene sottoposto ad aggiornamento né revisione. Alla scadenza delle opzioni, qualora le stesse siano esercitate, la quota parte dell importo iscritto a patrimonio netto viene riclassificata a Riserva da sovrapprezzo azioni ; in caso di mancato esercizio, la quota viene riclassificata ad Utili (perdite) a nuovo.

168 168 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo In fase di passaggio agli IFRS, la Società, avvalendosi di una specifica esenzione, non ha applicato i suddetti principi ai piani di stock option assegnati prima del 7 novembre Phantom Stock Option Il costo di tali operazioni, iscritto a conto economico, è determinato con riferimento al fair value delle opzioni alla data di assegnazione e rilevato nel periodo intercorrente tra la data di assegnazione e quella di maturazione, con contropartita la relativa passività. Fino a quando tale passività non viene estinta, il fair value viene ricalcolato a ciascuna data di chiusura di bilancio e alla data di effettivo esborso, rilevando tutte le variazioni di fair value a conto economico Fondi per rischi ed oneri, attività e passività potenziali I fondi per rischi ed oneri rappresentano passività probabili di ammontare e/o scadenza incerta derivanti da eventi passati il cui accadimento comporterà un esborso finanziario. Gli accantonamenti sono stanziati esclusivamente in presenza di un obbligazione attuale, legale o implicita, nei confronti di terzi, che rende necessario l impiego di risorse economiche, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile dell obbligazione stessa. L importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell onere necessario per l adempimento dell obbligazione alla data di rendicontazione. I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di rendicontazione e rettificati in modo da rappresentare la migliore stima corrente. Laddove è previsto che l esborso finanziario relativo all obbligazione avvenga oltre i normali termini di pagamento e l effetto dell attualizzazione è rilevante, l importo dell accantonamento è rappresentato dal valore attuale dei pagamenti futuri attesi per l estinzione dell obbligazione. Le attività e passività potenziali non sono contabilizzate; è fornita tuttavia adeguata informativa a riguardo Passività finanziarie Le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al fair value delle somme incassate, al netto dei costi di transazione sostenuti, e successivamente valutate al costo ammortizzato Strumenti derivati I contratti derivati sono rilevati nella Situazione Patrimoniale - Finanziaria al fair value. La rilevazione delle variazioni di fair value è differente a seconda della designazione degli strumenti derivati (speculativi o di copertura) e della natura del rischio coperto (Fair Value Hedge o Cash Flow Hedge). Nel caso di contratti designati come speculativi, le variazioni di fair value sono rilevate direttamente a conto economico. Nel caso di contratti designati come di copertura, la Società documenta tale relazione alla data di costituzione della copertura. Tale documentazione include l identificazione dello strumento di copertura, dell elemento o operazione coperta, della natura del rischio coperto, dei criteri con i quali verrà valutata l efficacia dello strumento di copertura, così come il rischio. L efficacia della copertura è misurata ponendo a confronto le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento coperto con le variazioni di fair value o dei flussi di cassa dello strumento di copertura. L efficacia della copertura è testata sia all inizio della copertura sia regolarmente durante tutta la durata della copertura stessa; in ogni caso, il test di efficacia on going è effettuato almeno ad ogni data di rendicontazione. Più in dettaglio, la copertura è considerata efficace quando la variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento

169 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 169 coperto è compensata quasi completamente dalla variazione del fair value o dei flussi finanziari dello strumento di copertura e i risultati a consuntivo rientrano in un intervallo compreso tra l 80 e il 125 per cento. La Fair Value Hedge è contabilizzata rilevando a conto economico le variazioni di fair value dello strumento di copertura e dello strumento coperto indipendentemente dal criterio di valutazione adottato per quest ultimo. In particolare la rettifica del valore contabile di strumenti finanziari coperti fruttiferi di interessi è ammortizzata a conto economico lungo la vita contrattuale residua dell elemento attivo/passivo coperto mediante la metodologia dell interesse effettivo. La Cash Flow Hedge è contabilizzata sospendendo a patrimonio netto la porzione di variazione del fair value dello strumento di copertura che è riconosciuta come copertura efficace, e rilevando a conto economico la porzione inefficace. Le variazioni rilevate direttamente a patrimonio netto sono rilasciate a conto economico nello stesso esercizio o negli esercizi in cui l attività o la passività coperta influenza il conto economico. Gli effetti contabili della cessazione del rapporto di copertura sono contabilizzati differentemente nel caso di Fair Value Hedge rispetto al caso di Cash Flow Hedge. Relativamente al Fair Value Hedge, l elemento sottostante rimasto in bilancio cessa di essere coperto a decorrere dalla data di chiusura del contratto di copertura o dalla data in cui diviene inefficace e ad esso vengono applicate le regole di valutazione originarie previste in assenza di copertura; in particolare, nel caso di strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato, la differenza tra il valore adeguato al fair value relativo al rischio coperto ed il costo ammortizzato alla data di cessazione dell hedge accounting è ammortizzata lungo la vita residua dello strumento finanziario, in base alle regole previste per il calcolo dell interesse effettivo. Relativamente al Cash Flow Hedge, l utile o la perdita sospesi a patrimonio netto restano tali fino a quando la transazione futura non avrà luogo, quando la transazione futura non è più altamente probabile ovvero non ne è più prevista l effettuazione, o fino a quando i flussi originariamente coperti non si manifesteranno a conto economico Riconoscimento dei ricavi e dei costi I ricavi derivanti dalla cessione di beni sono valutati al corrispettivo ricevuto o spettante (fair value) tenuto conto del valore di eventuali sconti. I ricavi derivanti dalla prestazione di servizi sono determinati in base alla percentuale di completamento, definita come rapporto tra ammontare dei servizi svolti alla data di riferimento e valore totale dei servizi previsti. In particolare i criteri sulla base dei quali avviene la rilevazione dei ricavi sono i seguenti: i ricavi relativi alla vendita delle pubblicazioni sono rilevati al momento della spedizione, al netto delle rese di competenza; i ricavi relativi alla vendita di spazi pubblicitari sono rilevati al momento della pubblicazione. I costi sono imputati secondo criteri analoghi a quelli di riconoscimento dei ricavi e comunque secondo il principio della competenza temporale. Gli interessi attivi e passivi sono rilevati in base al criterio della competenza temporale, tenuto conto del tasso effettivo applicabile. I dividendi sono contabilizzati nel periodo in cui viene deliberata la distribuzione.

170 170 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 3.22 Imposte Le imposte dell esercizio sono determinate sulla base del presumibile onere da assolvere in applicazione della normativa fiscale vigente. Vengono inoltre rilevate le imposte differite e anticipate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio ed i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, riporto a nuovo di perdite fiscali o crediti di imposta non utilizzati, sempre che sia probabile che il recupero (estinzione) riduca (aumenti) i pagamenti futuri di imposte rispetto a quelli che si sarebbero verificati se tale recupero (estinzione) non avesse avuto effetti fiscali. Gli effetti fiscali delle operazioni sono rilevati, a conto economico o direttamente a patrimonio netto, con le medesime modalità delle operazioni o fatti che danno origine alla imposizione fiscale e sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore alla data di bilancio. In caso di modifica delle predette aliquote, il valore contabile delle attività e passività fiscali differite viene adeguato con imputazione a conto economico o patrimonio netto in coerenza con la passata registrazione Valuta Le poste di bilancio sono valutate utilizzando la valuta dell ambiente economico primario in cui opera l entità ( moneta funzionale ). Il bilancio è redatto in euro. Le operazioni in valuta sono convertite nella moneta di presentazione al cambio della data dell operazione. Gli utili e perdite su cambi derivanti dalla liquidazione di tali operazioni e dalla conversione di attività e passività monetarie in valuta sono rilevati a conto economico. 4. Cambiamenti di principi contabili, errori e cambiamenti di stima I principi contabili adottati sono modificati da un esercizio all altro solo se il cambiamento è richiesto da un Principio o se contribuisce a fornire informazioni maggiormente attendibili e rilevanti degli effetti delle operazioni compiute sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico o sui flussi finanziari dell entità. I cambiamenti di principi contabili sono contabilizzati retrospetticamente con imputazione dell effetto a patrimonio netto del primo degli esercizi presentati; l informazione comparativa è adattata conformemente. L approccio prospettico è effettuato solo quando risulti impraticabile ricostruire l informazione comparativa. L applicazione di un principio contabile nuovo o modificato è contabilizzata come richiesto dal principio stesso. Se il principio non disciplina le modalità di transizione, il cambiamento è contabilizzato secondo il metodo retrospettivo, o se impraticabile, prospettico. Nel caso di errori rilevanti si applica lo stesso trattamento previsto per i cambiamenti nei principi contabili illustrato al paragrafo precedente. Nel caso di errori non rilevanti la contabilizzazione è effettuata a conto economico nel periodo in cui l errore è rilevato. I cambiamenti di stima sono contabilizzati prospetticamente a conto economico nell esercizio in cui avviene il cambiamento se influisce solo su quest ultimo o nell esercizio in cui è avvenuto il cambiamento e negli esercizi successivi se il cambiamento influisce anche su questi ultimi. 5. Eventi successivi la data di riferimento del bilancio Sono eventi successivi quei fatti che si verificano dopo la data di riferimento del bilancio sino alla data in cui viene autorizzata la pubblicazione. Per data in cui il bilancio è autorizzato per la pubblicazione si intende la data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione. Tale data è indicata nella Nota 1.

171 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 171 Gli eventi successivi possono riferirsi a fatti che forniscono evidenza circa situazioni esistenti alla data di riferimento del bilancio (eventi successivi rettificativi) ovvero fatti indicativi di situazioni sorte dopo la data di riferimento del bilancio (eventi successivi non rettificativi). Per i primi vengono riflessi in bilancio gli effetti relativi ed aggiornata l informativa fornita, per i secondi, se rilevanti, è unicamente fornita informativa adeguata nelle Note. 6. Nuovi IFRS e interpretazioni dell IFRIC Emendamenti ed interpretazioni efficaci dal 1 gennaio 2010 non rilevanti per la Società I seguenti emendamenti, revisioni ed interpretazioni, applicabili dal 1 gennaio 2010, disciplinano fattispecie e casistiche non presenti alla data del presente bilancio: Documento Titolo del documento IFRS 3 (Rivisto nel 2008) Aggregazioni aziendali Modifiche a IAS 27 Bilancio consolidato e separato Modifiche a IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione, elementi qualificabili per la copertura IFRS 1 (rivisto nel 2008) Prima adozione degli International Financial Reporting Standards IFRIC 12 Accordi per servizi in concessione IFRIC 15 Accordi per la costruzione di immobili IFRIC 16 Coperture di un investimento netto in una gestione estera IFRIC 17 Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da disponibilità liquide IFRIC 18 Cessioni di attività da parte della clientela Miglioramenti agli IFRS (2008) Modifiche all IFRS 5 Modifiche allo IFRS 1 Esenzioni aggiuntive per le entità che adottano per la prima volta gli IFRS Miglioramenti agli IFRS (2009) Modifiche all IFRS 2 Operazioni con pagamento basato su azioni tra entità di un gruppo Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società La Società non ha optato per l adozione anticipata dei seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni di principi già pubblicati e omologati dall UE, obbligatori per un periodo successivo il 1 gennaio 2010 e per i quali sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall adozione degli stessi: Documento Titolo del documento Data di entrata in vigore Modifica allo IAS 32 Classificazione dell emissione di diritti 1 febbraio 2010 Modifiche all IFRIC 14 Pagamenti anticipati relativi a una previsione di contribuzione minima 1 gennaio 2011 IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale 1 luglio 2010 Modifiche allo IFRS 1 ed IFRS 7 Esenzione limitata dall informativa comparativa prevista dall IFRS 7 per neo-utilizzatori 1 luglio 2010 IAS 24 (rivisto nel 2009) Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate 1 gennaio 2011

172 172 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Inoltre la Società sta valutando gli eventuali effetti che potrebbero derivare dall applicazione dei seguenti principi, per i quali, alla data di approvazione del presente bilancio, gli organi competenti dell UE non hanno ancora concluso il processo di omologazione: Data di entrata in vigore Documento Titolo del documento del documento IASB Amendements to IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures - Transfers of financial assets 1 luglio 2011 Improvements to IFRSs (2010) 1 luglio gennaio Principali cause di incertezze nelle stime Le stime sono utilizzate principalmente per verificare l esistenza e se del caso rilevare perdite di valore su attività iscritte, per determinare rese, accantonamenti per rischi su crediti, benefici ai dipendenti, imposte e altri accantonamenti e fondi. Le stime e le assunzioni sono riesaminate periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi immediatamente a conto economico. In particolare, l attuale situazione d incertezza sullo scenario di breve e medio periodo, che sta determinando il negativo andamento del fatturato pubblicitario per il comparto stampa, ha reso più difficile la stima delle assunzioni riguardanti l andamento futuro e le previsioni dei flussi di cassa utilizzati per la determinazione del valore d uso delle cash generating units ai fini della verifica della recuperabilità dei valori delle immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita e delle partecipazioni. Pertanto, non si può escludere il concretizzarsi, nel prossimo futuro, di risultati diversi da quanto stimato. Le circostanze e gli eventi che potrebbero incidere sui risultati previsti saranno monitorati attentamente dalla Direzione della Società, che provvederà alla costante verifica dell esistenza di perdite di valore e, ove necessario, a rettificare il valore contabile delle relative voci. Per quanto riguarda la stima delle rese dei prodotti editoriali e dei relativi prodotti opzionali, questa viene effettuata mensilmente attraverso tecniche statistiche, aggiornate in base al pervenire dei primi dati consuntivi. La stima dei rischi legali tiene conto della natura del contenzioso (pendente civile e penale). Per rischi di tipo omogeneo, la previsione dell esito finale è ponderata sulla base delle risultanze del triennio precedente. L esperienza storica mostra un trend sostanzialmente lineare. 8. Informazioni relative a strumenti finanziari In data 8 aprile 2010 la Società ha stipulato un contratto di IRS (per un valore nozionale di 50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso in variabile su quota parte del prestito obbligazionario. Tale operazione è stata classificata come fair value hedge (copertura del valore di mercato) e come tale sia gli utili/(perdite) derivanti dalla determinazione del valore di mercato dello strumento derivato sia gli utili/(perdite) derivanti dalle variazioni del fair value dello strumento oggetto di copertura (prestito obbligazionario) attribuibili al rischio coperto, vengono imputati a conto economico: al 31 dicembre 2010 si è pertanto provveduto a registrare un utile di 105 migliaia di euro a seguito della valutazione al fair value dello strumento derivato che risulta controbilanciata dalla perdita di pari importo rilevata sul prestito obbligazionario. La conversione del tasso fisso in variabile ha comportato un utile di 448 migliaia di euro. Al fine di verificare l efficacia della copertura sono stati effettuati i test prospettici e retrospettici. I test prospettici prevedono che all inizio della copertura e per l intera durata ogni copertura debba dimostrarsi altamente efficace, ossia che le variazioni del fair value della voce coperta

173 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 173 compensino quasi completamente le variazioni del fair value dello strumento coperto. I test retrospettivi prevedono che la copertura si dimostri altamente efficace quando i suoi risultati rientrano in un intervallo compreso tra l 80% e il 125%. Le metodologie utilizzate dalla Società per la verifica dell efficacia sono, con riferimento al test retrospettivo, il Dollar Offset Method e, con riferimento al test prospettico, il Relative Risk Reduction (RRR). I test di efficacia della copertura hanno dato esito positivo sia alla data di stipula del derivato sia al 31 dicembre Note relative alla Situazione Patrimoniale - Finanziaria Attivo Immobilizzazioni immateriali (1) Si riporta il dettaglio della presente categoria: 31/12/2009 Proforma /12/2010 Testate Concessioni e licenze Immobilizzazioni immateriali in corso TOTALE IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI di cui: Immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita Immobilizzazioni immateriali a vita utile definita Non sono presenti immobilizzazioni immateriali generate internamente. Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo e non sono stati effettuati ripristini di valore. La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali sono esposte nelle successive tabelle. Attività immateriali a vita utile indefinita Testate 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario Svalutazioni - Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi - Decrementi - Situazione finale Costo originario Svalutazioni - Saldo finale

174 174 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Nelle attività valutate come aventi vita utile indefinita è presente la testata la Repubblica, il cui valore contabile, pari a migliaia di euro, è rimasto invariato rispetto al 31 dicembre L impairment test effettuato sulla testata, che rappresenta una cash generating unit, ha accertato che non sussistono perdite di valore da iscrivere in bilancio. Per la stima del valore recuperabile si è fatto riferimento al maggiore tra il fair value less costs to sell e il valore d uso. Nel caso specifico è il valore d uso. La determinazione del valore d uso della Cash Generating Unit Sulla determinazione del valore d uso della cash generating unit, si è proceduto all attualizzazione ad un appropriato tasso di sconto dei flussi finanziari futuri, in entrata e in uscita, generati dall unità nella fase produttiva e al momento della sua dismissione finale. In altri termini, il value in use è stato stimato applicando il modello Discounted Cash Flow, nella variante unlevered (o asset side), con la formula che comprende l attualizzazione dei flussi analiticamente attesi nell orizzonte di durata dei piani previsionali ( ) e la determinazione del terminal value. Per stimare correttamente il valore d uso di una cash generating unit, è stato necessario valutare l entità dei flussi di cassa attesi dall unità; le attese riguardanti le possibili variazioni in ordine all ammontare e ai tempi di manifestazione dei flussi; il tasso di attualizzazione da impiegare; eventuali fattori di rischiosità riconducibili alle condizioni di immobilizzo dell investimento nella specifica unità. Sulle caratteristiche dei flussi da scontare, i principi contabili internazionali richiedono esplicitamente che, ai fini della verifica del valore, non si tenga conto dei flussi, in entrata e in uscita, generati dalla gestione finanziaria e dei flussi monetari connessi alla gestione fiscale. I flussi da scontare, pertanto, sono flussi di cassa operativi, unlevered, differenziali (perché riferiti alla singola unità), lordi di imposte. Come tasso di attualizzazione è stato adottato il costo medio del capitale investito (wacc) del Gruppo Espresso pari al 10%. La determinazione del fair value less costs to sell della Cash Generating Unit Lo IAS 36 stabilisce che il fair value less costs to sell di un attività o di un gruppo di attività (ad esempio una cash generating unit) trovi la migliore espressione nel prezzo fatto in un accordo vincolante di vendita tra controparti indipendenti, al netto dei costi diretti di dismissione del bene. Se non esiste questa evidenza, il fair value al netto dei costi di cessione può essere determinato facendo riferimento, in ordine di importanza, ai seguenti valori di scambio: il prezzo corrente negoziato in un mercato attivo; il prezzo relativo a precedenti transazioni similari; il prezzo stimato sulla base di altre informazioni attinte dall azienda. Nel caso di specie, il fair value less costs to sell è stato determinato facendo riferimento a moltiplicatori diretti di valutazione. Detta assunzione è resa necessaria dalla carenza di un mercato attivo di trasferimento di simili cash generating unit, nonché dalla difficile comparabilità delle transazioni rilevate sul mercato per unità assimilabili a quelle oggetto di verifica. Allo scopo di determinare il possibile prezzo della cash generating unit, sono stati impiegati multipli del tipo entity side, nella versione trailing (o multipli storici/puntuali) e nella versione leading (o multipli attesi/medi). Principali ipotesi sottostanti i piani previsionali ed analisi di sensitività Per la determinazione dei risultati economici e dei flussi di cassa operativi della CGU, si è fatto riferimento al piano previsionale redatto dal management sulla base di ipotesi ragionevoli e coerenti con le evidenze passate; tale piano rappresenta la miglior stima circa le condizioni

175 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 175 economiche che esisteranno nel periodo di riferimento considerato. Il primo anno del piano previsionale corrisponde al budget predisposto con riferimento al 2011, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 19 gennaio Come già segnalato nel precedente paragrafo 7, l attuale situazione di incertezza dello scenario di breve e medio periodo ha indotto il management a riconsiderare attentamente i tassi di sviluppo attesi dei ricavi e della marginalità. Per quanto riguarda, in particolare, i ricavi pubblicitari è stata ipotizzata nel 2011 una sostanziale stabilità della raccolta, in un mercato della stampa che i principali operatori del settore prevedono ancora in sofferenza, grazie ad iniziative publi-redazionali e ad azioni di rilancio/manutenzione dei prodotti. Per i restanti anni del piano si considera ragionevole assumere il sostanziale mantenimento delle quote di mercato. Per quanto attiene i ricavi diffusionali, il piano previsionale assume un andamento delle vendite in linea con il trend registrato nell ultimo triennio. Si segnala altresì che per la determinazione del terminal value è stato adottato prudenzialmente un tasso di crescita pari a zero. Per la cash generating unit la Repubblica non si è provveduto ad effettuare un analisi di sensitività dei risultati dell impairment test rispetto alle variazioni degli assunti di base dal momento che le risultanze dell impairment test indicano una differenza positiva del maggiore tra il fair value less costs to sell e il valore d uso rispetto al valore contabile ampiamente superiore alla soglia del 50% del valore contabile stesso. Altre immobilizzazioni immateriali La categoria Concessioni e licenze è stata sottoposta ad ammortamento del 33,3%, dato che si stima una vita utile di 3 anni. La movimentazione per singola voce di bilancio è la seguente: Concessioni e licenze 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (19.299) Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 314 Aggregazioni/(cessioni) di imprese 20 Decrementi - MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (988) Aggregazioni/(cessioni) di imprese (18) Decrementi - Situazione finale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (20.305) Saldo finale 1.062

176 176 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Immobilizzazioni immateriali in corso 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario 26 Saldo iniziale 26 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 268 Riclassifiche - Situazione finale Costo originario 293 Saldo finale 293 Immobilizzazioni materiali (2) 31/12/2009 Proforma /12/2010 Terreni Fabbricati ed edifici Migliorie su beni di terzi Impianti e macchinari Mobili, dotazioni, automezzi Immobilizzazioni materiali in corso Altri beni TOTALE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Considerata l omogeneità dei beni compresi nelle singole categorie di bilancio si ritiene che, a meno di casi specifici rilevanti, le vite utili per categoria di beni siano le seguenti: Vita utile Aliquota Terreni - - Fabbricati 33 anni 3% Impianti tipografici 7 anni 15,5% Impianti generici 10 anni 10% Altri impianti 5 anni 20% Rotative 5 anni 20% Rotative full color 10 anni 10% Attrezzature industriali 4 anni 25% Automezzi 4 anni 25% Mobili, arredi, macchine ordinarie 8 anni 12% Macchine elettroniche 3 anni 33% Sistemi editoriali 4 anni 25% Migliorie su beni di terzi da contratto da contratto

177 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 177 La composizione e la movimentazione delle immobilizzazioni materiali di proprietà sono esposte nei prospetti seguenti. Terreni 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi - Decrementi - Situazione finale Costo originario Saldo finale Fabbricati 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (5.015) Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi - Decrementi - MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (502) Decrementi - Situazione finale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (5.517) Saldo finale 4.450

178 178 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Migliorie su beni di terzi 31/12/2010 Situazione iniziale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (23.884) Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 340 Decrementi - MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (3.277) Decrementi - Situazione finale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (27.161) Saldo finale Impianti e macchinari 31/12/ /12/2010 Situazione iniziale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (99.290) (87.701) Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi Apporti da fusione Decrementi (954) (5.290) MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (7.362) (6.164) Apporti da fusione (83) Decrementi Situazione finale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni ( ) (92.990) Saldo finale di cui: ( ) Restrizioni per garanzie e impegni

179 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 179 Mobili, dotazioni e automezzi 31/12/ /12/2010 Situazione iniziale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (25.805) (39.911) Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi Apporti da fusione 168 Decrementi (199) (150) MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (3.265) (1.300) Apporti da fusione (69) Decrementi Situazione finale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (41.177) Saldo finale Immobilizzazione materiali in corso 31/12/ /12/2010 Situazione iniziale Costo originario 100 Saldo iniziale 100 MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi Riclassifiche (1.424) Situazione finale Costo originario Saldo finale

180 180 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Altri beni 31/12/ /12/2010 Situazione iniziale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (1.441) (1.728) Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi 70 3 Decrementi - MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi (38) (30) Decrementi - Situazione finale Costo originario Fondi ammortamento, svalutazioni (1.479) (1.758) Saldo finale Gli investimenti avvenuti nel corso dell esercizio nelle immobilizzazioni materiali ammontano a migliaia di euro e sono stati sostenuti principalmente per l attività di ripristino della rotativa del centro stampa di Bologna (categoria Impianti e macchinari ) per migliaia di euro, per la ristrutturazione della sede di Roma per un importo pari a 305 migliaia di euro (categoria Migliorie su beni di terzi ) e per lo sviluppo e la sicurezza della rete informatica per 587 migliaia di euro (nella categoria Mobili dotazioni e automezzi ). Sulla categoria Impianti e macchinari gravano ancora dei privilegi dovuti principalmente alle garanzie reali poste a favore degli istituti bancari che hanno concesso, nel corso del 2005, il finanziamento agevolato sulle rotative, impianti tipografici e simili.

181 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 181 Partecipazioni (3) Si riporta il dettaglio della movimentazione di tale voce: 31/12/ /12/2010 Situazione iniziale Costo originario Svalutazioni (53.297) (53.297) Saldo iniziale MOVIMENTI SUL COSTO ORIGINARIO Incrementi per aumento capitale Finegil Editoriale Incrementi altri Fusione Editorale Metropoli (1.231) Decrementi per conferimenti S.E.T.A. ed Editoriale Fvg ( ) Decrementi altri (5.110) MOVIMENTI SUI FONDI Incrementi - Ripristini - Decrementi - Situazione finale Costo originario Svalutazioni (53.296) (53.297) Saldo finale Il valore delle partecipazioni al 31 dicembre 2010 ammonta a migliaia di euro (al 31 dicembre 2009 il valore delle partecipazioni ammontava a migliaia di euro). Oltre al versamento di 6 milioni di euro effettuato a favore di Manzoni & C. SpA (per complessivi 5 milioni di euro) e di Rete A SpA (per 1 milione di euro), nel corso dell esercizio è stata ceduta la totalità della partecipazione di Rotosud SpA (iscritta in bilancio ad un valore di 5,1 milioni di euro) alla ILTE Industrie Libraria Tipografica Editrice SpA a fronte di un corrispettivo di 15 milioni di euro, generando pertanto una plusvalenza di 9,9 milioni di euro. In data 22 aprile 2010 si è perfezionato il processo di fusione di Editoriale Metropoli SpA. Tale operazione ha generato una riduzione del valore delle partecipazioni di migliaia di euro. In data 15 settembre 2010, inoltre, è stato sottoscritto integralmente l aumento di capitale sociale deliberato dall Assemblea della Finegil Editoriale SpA per 110,3 milioni di euro realizzato interamente tramite il conferimento delle azioni possedute in S.E.T.A. SpA e in Editoriale FVG SpA al loro valore di carico, rispettivamente pari a 8,6 milioni di euro e 101,7 milioni di euro.

182 182 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Nella successiva tabella viene riportato l elenco delle partecipazioni inserite in questa categoria, l evoluzione della percentuale di possesso nonché il valore di carico: Percentuale di possesso Valore di carico 31/12/2009 Proforma /12/ /12/2009 Proforma /12/2010 Partecipazioni in società controllate Finegil Editoriale SpA 100,00% 100,00% 100,00% Manzoni & C. SpA 100,00% 100,00% 100,00% Elemedia SpA 100,00% 100,00% 100,00% Rotosud SpA 100,00% 100,00% Rotocolor SpA 100,00% 100,00% 100,00% Somedia SpA 100,00% 100,00% 100,00% Editoriale Metropoli SpA 100,00% Editoriale FVG SpA 92,12% 92,12% Rete A SpA 100,00% 100,00% 100,00% S.E.T.A. SpA 71,00% 71,00% Totale imprese controllate Partecipazioni in società collegate Le Scienze SpA 50,00% 50,00% 50,00% Totale imprese collegate Altre partecipazioni A.G.F. Srl 10,00% 10,00% 10,00% Ag. ANSA Società Coop. a r.l. 3,21% 3,21% 3,21% Consuledit Soc. consortile a r.l. 6,62% 6,62% 6,62% Premium Publisher Network Consorzio 29,63% 29,63% 24,49% Totale altre partecipazioni TOTALE PARTECIPAZIONI I dati di bilancio di sintesi delle partecipazioni in società collegate e controllate vengono riportati nel paragrafo 11.4 Rapporti con parti correlate. La data di chiusura contabile delle menzionate società coincide con quella di Gruppo Editoriale L Espresso SpA. Crediti non correnti (4) Si riporta il dettaglio della voce: 31/12/2009 Proforma /12/2010 Depositi cauzionali oltre 1 anno TOTALE CREDITI NON CORRENTI

183 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 183 Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite (5) Si riporta nello schema successivo la composizione della fiscalità anticipata/differita. Le variazioni di tali voci sono commentate nella nota delle imposte di conto economico (29). Imposte Anticipate Imponibili per imposte anticipate 31/12/2009 Proforma /12/2010 Da fondi del personale Da fondi rischi Da svalutazioni delle attività correnti Da svalutazioni delle attività immobilizzate Da svalutazione strumenti finanziari TOTALE Attività per imposte anticipate 31/12/2009 Proforma /12/2010 Da fondi del personale Da fondi rischi Da svalutazioni delle attività correnti Da svalutazioni delle attività immobilizzate Da svalutazione strumenti finanziari TOTALE Imposte Differite Imponibili per imposte differite 31/12/2009 Proforma /12/2010 Da minore valutazione dei fondi del personale Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate Da rivalutazione strumenti finanziari TOTALE Passività per imposte differite 31/12/2009 Proforma /12/2010 Da minore valutazione dei fondi del personale Da maggiore valutazione delle attività immobilizzate Da rivalutazione strumenti finanziari TOTALE /12/ /12/2010 Imposte differite accreditate a patrimonio netto TOTALE RILEVAZIONE DIRETTA A PATRIMONIO NETTO 6 160

184 184 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Rimanenze (6) Le rimanenze al 31 dicembre 2010 ammontano complessivamente a migliaia di euro e sono in diminuzione di migliaia di euro rispetto allo scorso anno (di cui migliaia di euro relativi a merci e migliaia di euro a prodotti) a seguito del processo di razionalizzazione delle scorte di magazzino. Al 31 dicembre 2009 la diminuzione era stata di migliaia di euro. Il dettaglio è riportato nella tabella sottostante: Rimanenze Svalutazioni Rimanenze 31/12/2009 lorde nette Carta (materie prime) (2.098) Pubblicazioni (prodotti finiti) Pubblicazioni opzionali e multimediali (prodotti finiti) (8.054) Materiali di stampa (materie prime) 321 (243) 78 Altre merci 286 (275) 11 TOTALE RIMANENZE FINALI (10.670) Rimanenze Svalutazioni Rimanenze 31/12/2010 lorde nette Carta (materie prime) (764) Pubblicazioni (prodotti finiti) Pubblicazioni opzionali e multimediali (prodotti finiti) (3.989) 717 Materiali di stampa (materie prime) 243 (243) - Altre merci 275 (275) - TOTALE RIMANENZE FINALI (5.271) Crediti commerciali (7) 31/12/2009 Proforma /12/2010 Clienti edicole e distributori Crediti verso clienti vari Crediti verso imprese del Gruppo TOTALE CREDITI COMMERCIALI I crediti commerciali, che a fine anno ammontano a migliaia di euro, si incrementano di 106 migliaia di euro rispetto al 2009 proforma: la riduzione dei clienti edicole (per migliaia di euro) è parzialmente compensata dall incremento dei crediti verso società del Gruppo (4.146 migliaia di euro) principalmente a causa dell esposizione verso la controllata Manzoni SpA. Per maggiori dettagli dei crediti verso imprese del Gruppo e per l analisi delle scadenze si rinvia al paragrafo 11.4 Rapporti con parti correlate e al paragrafo 11.5 Gestione dei rischi. Il fondo svalutazione crediti al 31 dicembre 2010 ammonta a migliaia di euro (5.969 migliaia di euro al 31 dicembre 2009).

185 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 185 La movimentazione è la seguente: 31/12/2010 Saldo iniziale Apporti da fusione 79 Svalutazioni Utilizzi / rilasci (1.340) Saldo finale Titoli ed altre attività finanziarie (8) 31/12/2009 Proforma /12/2010 Titoli di stato o similari Obbligazioni Ratei attivi Crediti finanziari per derivati TOTALE TITOLI ED ALTRE ATTIVITA FINANZIARIE Nel corso dell esercizio sono stati ulteriormente acquistati titoli obbligazionari con un esborso complessivo di migliaia di euro (di cui 476 migliaia di euro a fronte dei dietimi di interesse maturati) al fine di diversificare gli investimenti finanziari delle disponibilità liquide. I titoli di stato sono quasi interamente costituiti da titoli italiani (BTPS e CCTS) e tedeschi (BUND), mentre le obbligazioni riguardano titoli emessi da primari Istituti Bancari. Inoltre nel 2010 sono stati incassati migliaia di euro di titoli giunti a naturale scadenza. I titoli, che pagano un interesse sia fisso che variabile mediamente del 2,99%, hanno una scadenza compresa tra il 31 luglio 2011 e il 15 dicembre 2015 e sono stati classificati come attività finanziarie disponibili per la cessione e, pertanto, valutati al fair value. L effetto negativo a Patrimonio Netto di tale valutazione è pari a 437 migliaia di euro al netto dei relativi effetti fiscali (di cui 422 migliaia di euro maturati nel corso del 2010). La voce crediti finanziari per derivati ammonta a 193 migliaia di euro e si riferisce alla valutazione a fair value del contratto di interest rate swap di copertura interessi del Prestito Obbligazionario per 105 migliaia di euro, nonché al relativo rateo netto sugli interessi maturati (88 migliaia di euro). Crediti tributari (9) 31/12/2009 Proforma /12/2010 Crediti verso l Erario per Irap Crediti IRES vs controllanti Crediti verso l Erario per Ires/Irap chiesti a rimborso Crediti verso l Erario per IVA Crediti IVA di Gruppo Crediti per contributi editoria Legge 62/ Altri crediti verso l Erario TOTALE CREDITI TRIBUTARI

186 186 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Complessivamente i crediti tributari, che a fine anno ammontano a migliaia di euro, diminuiscono di migliaia di euro per l effetto del decremento dei crediti verso l erario per l IVA di Gruppo per euro migliaia di euro e dei minori acconti versati alla controllante CIR SpA nell ambito del consolidato fiscale. Altri crediti (10) 31/12/2009 Proforma /12/2010 Crediti verso istituti previdenziali e assistenziali Depositi cauzionali Anticipi a fornitori Crediti verso dipendenti e collaboratori Altri crediti Risconti attivi TOTALE ALTRI CREDITI Nelle voci altri crediti e riscontri attivi sono classificate le voci relative ai diritti di competenza degli esercizi futuri e ai canoni delle locazioni passive pagate anticipatamente. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (11) 31/12/2009 Proforma /12/2010 Denaro e valori in cassa Depositi su c/c presso banche e poste Ratei attivi su depositi bancari e postali Crediti e ratei finanziari verso imprese del Gruppo TOTALE DISPONIBILITA LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI I depositi su c/c presso banche e poste rappresentano investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione del loro valore. Tali investimenti coprono in media un orizzonte temporale di 3 mesi e sono remunerati ad un tasso fisso (mediamente pari all 1%), preventivamente concordato e parametrato all Euribor. Le disponibilità liquide diminuiscono di migliaia di euro rispetto all esercizio precedente proforma a seguito degli investimenti in titoli di stato e obbligazioni effettuati nel periodo per diversificare gli investimenti finanziari. Tra i crediti finanziari verso le società del Gruppo si segnala il completo rimborso effettuato da Elemedia SpA per 12,3 milioni di euro, il rimborso parziale di Manzoni SpA per 9,2 milioni di euro e l incremento del credito verso Rete A SpA per 7,5 milioni di euro. I crediti e ratei finanziari verso società del Gruppo sono analiticamente riepiloganti nel prospetto riportato nel paragrafo Rapporti con parti correlate e sono costituiti da operazioni connesse al servizio di tesoreria accentrato.

187 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 187 Passivo Patrimonio Netto L analisi della composizione del patrimonio netto con riferimento alla disponibilità e distribuibilità è evidenziata di seguito: Natura/Descrizione Importo Possibilità di Quota Utilizzazioni compiute complessivo utilizzazione disponibile negli ultimi 3 esercizi copertura perdite altre CAPITALE SOCIALE RISERVE DI CAPITALE: Riserva da sovrapprezzo azioni Riserva per contributi conto capitale ABC Riserva conguaglio dividendi ABC Riserva di rivalutazione L. 413/ ABC RISERVE DI CAPITALE RISERVE DI UTILI: Riserva legale B Riserva legale 746 ABC Riserva facoltativa Riserva facoltativa B Riserva facoltativa ABC Utili a nuovo 12 ABC Riserva L. 675/ ABC Riserva plusvalenze art ABC Avanzo di fusioni ABC RISERVE DI UTILI RISERVA IFRS: Variazioni positive Variazioni negative (566) Utili a nuovo (1.008) RISERVA DA PASSAGGIO IFRS ALTRE RISERVE: Riserva per azioni proprie (21.380) - - (95.326) Riserva per stock options Riserva valutazione Fair Value (437) ALTRE RISERVE (7.520) - - (95.326) TOTALE CAPITALE E RISERVE Legenda: A per aumento di capitale B per copertura perdite C per distribuzione ai soci Al 31 dicembre 2010 le riserve disponibili ammontano a migliaia di euro di cui migliaia di euro distribuibili.

188 188 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Capitale sociale (12) Al 31 dicembre 2010 il capitale sociale ammonta a euro ,20 ed è costituito da n azioni da nominali 0,15 euro. Rispetto al 31 dicembre 2009 si è incrementato di euro ,00 a seguito della sottoscrizione di n azioni in esecuzione dei piani di stock options. 31/12/ /12/2010 N azioni deliberate N azioni emesse di cui: N azioni proprie Tutte le azioni ordinarie sono emesse a fronte di versamenti interamente effettuati. Non esistono azioni gravate da vincoli nella distribuzione di dividendi, ad eccezione di quanto previsto dall art del Codice Civile per le azioni proprie. Riserve (13) La composizione e la movimentazione delle riserve sono dettagliate nel Prospetto delle variazioni di Patrimonio Netto. Nel rispetto delle delibere assembleari che hanno autorizzato il Consiglio di Amministrazione ad effettuare acquisti di azioni ordinarie Gruppo Editoriale L Espresso SpA, nel corso dell anno sono state acquistate n azioni per complessivi 90 migliaia di euro e, considerando le azioni proprie acquisite negli anni precedenti, la Società ha in portafoglio al 31 dicembre 2010 n azioni proprie che rappresentano l 1,96% del capitale sociale. Benefici basati su strumenti finanziari La Società riconosce benefici addizionali ad alcuni dipendenti che ricoprono posizioni di primo piano, attraverso piani di compensi basati su strumenti finanziari. I piani di stock option in essere alla data del 31 dicembre 2010, nonché le relative caratteristiche, sono descritte nella nota di commento al bilancio consolidato. Al 31 dicembre 2010, il costo complessivo derivante dai piani di stock option ammonta a migliaia di euro, di cui migliaia di euro riaddebitato alle società del Gruppo per le stock option assegnate ai rispettivi dipendenti.

189 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 189 Debiti finanziari (14) Debiti finanziari non correnti scadenza scadenza scadenza 31/12/2009 Proforma /12/ anni 2-5 anni oltre 5 anni Obbligazioni Debiti verso le banche TOTALE DEBITI FINANZIARI NON CORRENTI Debiti finanziari correnti 31/12/2009 Proforma /12/2010 Obbligazioni Debiti verso le banche in c/c e per finanziamenti Debiti finanziari verso imprese del Gruppo TOTALE DEBITI FINANZIARI CORRENTI Al 31 dicembre 2010 il valore del prestito obbligazionario ammonta complessivamente a migliaia di euro, di cui 685 migliaia di euro a breve e migliaia di euro oltre i 12 mesi. Al 31 dicembre 2009 l ammontare complessivo del debito era pari a migliaia di euro. Il prestito obbligazionario, di valore nominale originario di 300 milioni di euro (ora diminuiti a 272,6 milioni di euro) e collocato nell ottobre 2004, ha durata decennale e paga un interesse fisso del 5,125%; il tasso d interesse effettivo è del 4,824%. Nel corso dell esercizio la Società ha effettuato un acquisto sul mercato di piccole porzioni del prestito obbligazionario per nominali migliaia di euro a fronte di un corrispettivo versato di migliaia di euro oltre al pagamento dei dietimi di interesse per 201 migliaia di euro. Le operazioni hanno generato una plusvalenza di 511 migliaia di euro in quanto il relativo valore contabile era di migliaia di euro. Nel rispetto dei termini e delle condizioni che regolano il prestito obbligazionario, si è proceduto alla cancellazione della parte acquistata. In applicazione di quanto previsto dallo IAS 39, il prestito obbligazionario viene valutato adottando la tecnica del costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo. In base a tale disposizione sono stati contabilizzati sul prestito sia i costi direttamente attribuibili (originariamente pari a migliaia di euro e ridotti al 31 dicembre 2010 a 795 migliaia di euro anche per effetto del riacquisto che ha contribuito con un rilascio di 45 migliaia di euro) sia i proventi derivanti dalla chiusura anticipata, avvenuta nel marzo 2005, di un contratto di interest rate swap volto a convertire il tasso fisso in tasso variabile (originariamente tali proventi ammontavano a migliaia di euro ridotti a migliaia di euro al 31 dicembre 2010 di cui 204 migliaia di euro per effetto del riacquisto). Nel corso dell eserizio è stato stipulato un contratto derivato di swap a parziale copertura del suddetto prestito (valore nozionale 50 milioni di euro) che, contabilizzato secondo la metodologia

190 190 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo dell Hedge Accounting ha comportato la valutazione a fair value della quota parte coperta determinando una perdita pari a 105 migliaia di euro che risulta controbilanciata dall utile rilevato a seguito della valutazione al fair value degli strumenti derivati di copertura. Al fine di verificare l efficacia della copertura vengono effettuati i test prospettici e retrospettivi (vedi titoli e altre attività finanziarie, punto 8). I test prospettici prevedono che all inizio della copertura e per l intera durata, ogni copertura debba dimostrarsi altamente efficace, ossia che le variazioni del fair value della voce coperta compensino quasi completamente le variazioni del fair value dello strumento coperto. I test retrospettici prevedono che la copertura si dimostra altamente efficace quando i suoi risultati rientrano in un intervallo compreso tra l 80% e il 125%. Le metodologie utilizzate dal Gruppo per la verifica dell efficacia sono il Dollar Offset Method e il Relative Risk Reduction (RRR). Nelle obbligazioni a breve termine sono classificati, oltre alla quota entro l anno del prestito obbligazionario, pari a 685 migliaia di euro, i relativi ratei degli interessi maturati al 31 dicembre 2010 pari a migliaia di euro, nonché la menzionata valutazione di 105 migliaia di euro. Il decremento di migliaia di euro dei debiti finanziari verso imprese del Gruppo è principalmente dovuto al deconsolidamento, a seguito della cessione, della controllata Rotosud, il cui valore del debito ammontava al 31 dicembre 2009 a migliaia di euro, al decremento del debito verso Somedia per migliaia di euro e all incremento del debito verso FVG ed Elemedia rispettivamente per migliaia di euro e migliaia di euro. I debiti finanziari verso imprese del Gruppo sono analiticamente riepilogati nel prospetto riportato nel paragrafo Rapporti con parti correlate e sono costituiti da operazioni connesse al servizio di tesoreria accentrato. I debiti verso banche per finanziamenti sono così composti: 31/12/2009 Proforma /12/2010 Finanziamenti con garanzia reale non correnti Finanziamenti senza garanzia reale non correnti Finanziamenti non correnti Finanziamenti con garanzia reale correnti Finanziamenti senza garanzia reale correnti Finanziamenti correnti TOTALE DEBITI VERSO BANCHE PER FINANZIAMENTI

191 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 191 Fondi per rischi e oneri (15) Si riporta nella tabella successiva la movimentazione complessiva dei fondi, nonché la movimentazione suddivisa tra quota corrente e non corrente: Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale legali previdenziali all esodo fondi Saldo iniziale Utilizzi (1.961) (729) (21.046) (819) (24.555) Giroconti corrente/non corrente Accantonamenti/(rilasci) (984) Oneri finanziari Saldo finale Parte non corrente Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale legali previdenziali all esodo fondi Saldo iniziale Utilizzi (734) (246) - - (980) Giroconti corrente/non corrente (2.217) (57) - (8) (2.282) Accantonamenti/(rilasci) (712) - (621) Oneri finanziari Saldo finale Parte corrente Vertenze Vertenze Incentivi Rischi vari Totale legali previdenziali all esodo fondi Saldo iniziale Utilizzi (1.227) (483) (21.046) (819) (23.575) Giroconti corrente/non corrente Accantonamenti/(rilasci) 888 (272) Oneri finanziari Saldo finale Le componenti di lungo termine dei fondi, con esclusione di quelle relative alle vertenze previdenziali (che maturano interessi pari al tasso legale), sono state attualizzate ad un tasso pari al 5% al lordo delle imposte. I fondi rischi vertenze legali e previdenziali includono, oltre alle cause per diffamazione, comuni per tutte le società editrici, i rischi legati a vertenze di natura commerciale, cause di lavoro ed il rischio legato agli accertamenti previdenziali. Il fondo rischi vari è costituito da accantonamenti per oneri fiscali di esercizi precedenti, da vertenze fiscali per operazioni a premio e da altri rischi. Con riferimento agli accantonamenti

192 192 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo per oneri fiscali di esercizi precedenti, si ricorda che una sentenza emessa nel dicembre 2008 da parte della Suprema Corte di Cassazione a Sezioni Unite, chiamata a decidere su questioni attinenti operazioni di usufrutto azionario con soggetti esteri riferite ad altre società, aveva indotto la Società ad accantonare al 31 dicembre 2008 un importo pari a migliaia di euro, ritenendo quale rischio probabile per i contenziosi ancora pendenti solo quello relativo al credito d imposta sui dividendi e delle relative ritenute subite, oltre agli interessi maturati. Successivamente, nel corso del 2009, alla luce di una più recente giurisprudenza in materia, gli amministratori hanno ritenuto di effettuare un ulteriore accantonamento di migliaia di euro, valutando come probabile anche il rischio di ripresa a tassazione dell ammortamento del costo sostenuto per l acquisto dell usufrutto, oltre gli interessi maturati. Con l ulteriore accantonamento di 637 migliaia di euro per gli interessi maturati nel 2010, il relativo fondo rischi al 31 dicembre 2010 ammonta a migliaia di euro, pari all intero importo accertato ad esclusione delle sanzioni, in quanto il relativo rischio è stato qualificato solo come possibile. Ai soli fini di completezza, si segnala che la massima passività, al lordo dell effetto fiscale e comprese le citate sanzioni, sarebbe pari a circa 44,7 milioni di euro. Si precisa inoltre che il fondo, salvo l aggiornamento degli interessi, è invariato rispetto all esercizio precedente anche in attesa della decisione da parte della Corte di Giustizia Europea in merito alla compatibilità con le norme comunitarie delle agevolazioni previste dalla Legge n. 73/2010 a cui la Società ha aderito per l annualità TFR e altri fondi per il personale (16) Piani a benefici definiti Il fondo Trattamento Fine Rapporto maturato al 31 dicembre 2006 nonché il fondo Indennità Fissa per i dirigenti di giornali quotidiani rientrano nei piani a benefici definiti e pertanto sono stati determinati applicando la metodologia attuariale. Entrambi i fondi rappresentano il valore attuale dell obbligazione legale futura. Le ipotesi relative alla determinazione dei Piani sono riassunte nel prospetto che segue: TFR ALTRI FONDI Tasso annuo tecnico di attualizzazione 4,75% 4,75% Tasso annuo di inflazione 2,0% 2,0% Tasso annuo aumento retribuzioni 3,0% 3,0% Tasso annuo rivalutazione TFR 1,5%+0,75% Istat - Probabilità di anticipazione annua* 3% - 7% - * in base all anzianità lavorativa

193 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 193 Gli importi iscritti nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria, che ammontano complessivamente a migliaia di euro (in decremento di migliaia di euro rispetto al 2009), sono stati così determinati: Fondo Trattamento di Fine Rapporto 31/12/2010 Saldo iniziale Apporti da fusione 160 Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) Incremento per interessi finanziari (interest cost) Costi/(ricavi) attuariali (actuarial gain/loss) (19) Benefici pagati (3.670) (9.671) Altre variazioni Saldo finale Altri Fondi per il Personale 31/12/2010 Saldo iniziale Accantonamento per prestazioni di lavoro di periodo (service cost) Incremento per interessi finanziari (interest cost) Costi/(ricavi) attuariali (actuarial gain/loss) Benefici pagati (627) (718) Saldo finale Il numero medio e il numero a fine esercizio del personale dipendente è riepilogato di seguito: Numero medio dipendenti Numero dipendenti fine esercizio 2009 Proforma /12/2009 Proforma /12/2010 Giornalisti Operai e impiegati Dirigenti Totale

194 194 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Debiti commerciali (17) 31/12/2009 Proforma /12/2010 Debiti verso fornitori: carta stampa trasporti e distribuzione utenze e telefoniche investimenti promozioni prodotti opzionali collaboratori redazionali (foto, indagini e agenzie) altri fornitori Debiti commerciali verso società del Gruppo TOTALE DEBITI COMMERCIALI I debiti commerciali, normalmente regolati a 60/90 giorni, diminuiscono complessivamente di migliaia di euro rispetto al dato proforma I debiti commerciali verso società del Gruppo sono analiticamente riepilogati nel paragrafo 11.4 Rapporti con parti correlate. Debiti tributari (18) 31/12/2009 Proforma /12/2010 Debiti Ires verso controllanti Debiti Irap Debiti per ritenute e IRPEF Debiti verso l Erario per IVA Debiti IVA di Gruppo Altri debiti tributari TOTALE DEBITI TRIBUTARI Altri debiti (19) 31/12/2009 Proforma /12/2010 Debiti verso istituti previdenziali e sicurezza sociale Debiti verso il personale per ferie Debiti verso il personale diversi Debiti verso amministratori, sindaci e altri soci Debiti per abbonamenti Debiti contributi Legge 62/ Debiti per contributi su interessi Altri debiti TOTALE ALTRI DEBITI

195 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Note relative al Conto Economico Ricavi (20) 2009 Proforma Ricavi da pubblicazioni Ricavi da pubblicità Fee distribuzione prodotti di terzi Ricavi conferenze, seminari e formazioni Ricavi cessione diritti e marchi Ricavi da vendita altri servizi Ricavi da vendita servizi internet Ricavi da vendita altri prodotti Ricavi da vendita scarti e rese TOTALE RICAVI I ricavi complessivi della Società evidenziano un decremento del 6,4% rispetto ai dati proforma dell esercizio precedente. I ricavi da pubblicazioni si sono ridotti del 14,5% principalmente a causa del minor apporto dei prodotti opzionali; al netto di tale effetto il fatturato diffusionale diminuisce del 2,2%, confermando la sostanziale tenuta delle vendite in edicola ed in abbonamento de La Repubblica, de L Espresso e delle altre testate periodiche. I ricavi da pubblicità sono aumentati di 1,7 milioni di euro (+0,7%), grazie in particolare allo sviluppo della raccolta sui siti internet che ha compensato il calo, comunque inferiore a quello registrato dal mercato, sulle testate cartacee. Altri proventi operativi (21) 2009 Proforma Contributi Fitti attivi Plusvalenze cessioni cespiti Sopravvenienze attive Altri proventi TOTALE ALTRI PROVENTI OPERATIVI Costi per acquisti (22) 2009 Proforma Carta quotidiani e periodici Carta per opzionali e promozioni Acquisto beni e merci Acquisto materiali per stampa Materiali di consumo Variazione rimanenze materie prime e merci TOTALE COSTI PER ACQUISTI

196 196 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Costi per servizi (23) 2009 Proforma Stampa e altre lavorazioni presso terzi Costi redazionali Distribuzione Diritti di riproduzione, SIAE e altri Promozioni Consulenze Telefoniche e trasmissione dati Manutenzioni e utenze Fitti passivi ed altri costi per godimento beni di terzi Altri servizi TOTALE COSTI PER SERVIZI Altri oneri operativi (24) 2009 Proforma Accantonamento fondo rischi e oneri Imposte e tasse accessorie Spese di rappresentanza e omaggi Quote associative Transazioni e risarcimenti Sopravvenienze passive Svalutazione crediti Altri oneri operativi TOTALE ALTRI ONERI OPERATIVI Costi per il personale (25) 2009 Proforma Salari e stipendi Oneri sociali Accantonamento per TFR Accantonamento trattamento di quiescenza e simili Oneri per la riorganizzazione aziendale in atto Stock option Altri costi del personale TOTALE COSTI PER IL PERSONALE Il costo per il personale è diminuito di migliaia di euro per effetto dei piani di riorganizzazione avviati nei precedenti esercizi.

197 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 197 Il valore complessivo sostenuto nel corso dell esercizio per i compensi spettanti al personale direttivo è pari a 3,7 milioni di euro ed include 0,3 milioni di euro per trattamento di fine rapporto ed altre indennità simili e 0,8 milioni di euro per stock options. Ammortamenti e svalutazioni (26) 2009 Proforma Ammortamento immobilizzazioni immateriali Ammortamento immobilizzazioni materiali Svalutazioni immobilizzazioni immateriali Svalutazioni immobilizzazioni materiali TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI Proventi/(oneri) finanziari netti (27) 2009 Proforma Interessi attivi su c/c bancari e depositi a breve Utile su cambi Proventi finanziari su derivati Altri proventi finanziari Proventi finanziari Interessi passivi su c/c bancari (1) (1) (5) Spese bancarie accessorie (60) (63) (89) Interessi su mutui e finanziamenti (1.177) (1.177) (967) Interessi passivi su prestiti obbligazionari (14.397) (14.397) (13.398) Perdite su cambi (79) (87) (96) Oneri finanziari da applicazione IAS (2.166) (2.173) (1.992) Altri oneri finanziari (953) (950) (380) Oneri finanziari (18.833) (18.848) (16.927) Rivalutazioni su partecipazioni Proventi/(oneri) da negoziazione titoli e partecipazioni Svalutazioni e perdite su partecipazioni (8) (8) (6) TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (12.772) (12.783) (2.517) Gli oneri finanziari netti ammontano a migliaia di euro e si riducono di migliaia di euro rispetto all esercizio precedente proforma soprattutto per l effetto della cessione della società Rotosud SpA che ha generato una plusvalenza di migliaia di euro, al lordo dell effetto fiscale pari a 136 migliaia di euro.

198 198 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Dividendi (28) 2009 Proforma da imprese controllate Finegil Editoriale SpA Editoriale FVG SpA Elemedia SpA Rotosud SpA Rotocolor SpA Somedia SpA Saire Srl da imprese collegate Le Scienze SpA TOTALE DIVIDENDI I dividendi incassati nel 2010, che ammontano a migliaia di euro, diminuiscono di migliaia di euro rispetto all esercizio Imposte (29) 2009 Proforma Imposte correnti Imposte differite e anticipate (706) (3.738) Oneri fiscali esercizi precedenti TOTALE IMPOSTE Le imposte sul reddito 2010 ammontano complessivamente a migliaia di euro ed includono migliaia di euro di accantonamenti straordinari di natura tributaria di cui 637 migliaia di euro relativi agli interessi maturati sull operazione di usufrutto azionario. Le imposte correnti diminuiscono di migliaia di euro rispetto all esercizio 2009 proforma a causa dei costi di ristrutturazione aziendale la cui deducibilità fiscale è maturata nel corso dell esercizio; per contro il rilascio delle imposte anticipate accantonate negli esercizi precedenti e l incremento delle imposte differite hanno impattato per complessivi migliaia di euro. Il tax rate è diminuito dal 40,7% del 2009 al 24,6% del 2010 sia a seguito dalla minor incidenza degli oneri fiscali di esercizi precedenti sia per la parziale tassazione applicata sulla plusvalenza realizzata dalla cessione di Rotosud SpA (vedi punto 27). Si riporta nella tabella successiva la riconciliazione tra onere fiscale teorico, determinato con Ires al 27,5% e Irap al 3,9%, e onere fiscale effettivo Proforma ) Utile ante imposte risultante da bilancio ) a. Imposte sul reddito (Ires) teoriche (ad aliquota nazionale) b. Effetto fiscale relativo a costi non deducibili c. Dividendi (10.968) (10.968) (8.233) d. Proventi/contributi non tassabili (184) (184) (3.165) e. Imposte (antic.)/diff. non accantonate negli anni precedenti - (15) 88 3) Imposte sul reddito (Ires) ) IRAP ) Oneri fiscali esercizi precedenti ) Totale imposte da bilancio Aliquota media effettiva 40,83% 40,67% 24,63% Aliquota teorica 31,40% 31,40% 31,40%

199 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 199 Utile base per azione (30) L utile base per azione è calcolato dividendo l utile netto del periodo attribuibile per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo (escludendo le azioni proprie). L utile per azione diluito è calcolato dividendo l utile netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, rettificato per gli effetti diluitivi delle opzioni. Di seguito sono esposti il reddito e le informazioni sulle azioni ai fini del calcolo dell utile per azione base e diluito: 2009 Proforma Risultato netto N medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) Utile base per azione 0,076 0,079 0, Proforma Risultato netto N medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione (.000) N opzioni (.000) Utile diluito per azione 0,072 0,075 0, Altre informazioni 11.1 Posizione finanziaria netta Nella tabella che segue è esposta la composizione della posizione finanziaria netta della Capogruppo: 31/12/2009 Proforma /12/2010 Crediti finanziari verso imprese del Gruppo Debiti finanziari verso imprese del Gruppo (76.957) (75.893) (63.394) Denaro e disponibilità di banca Disponibilità liquide nette Titoli ed altre attività finanziarie Prestito obbligazionario ( ) ( ) ( ) Altri debiti verso le banche (24.183) (24.183) (18.902) Altre attività (passività) finanziarie ( ) ( ) ( ) POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ( ) ( ) ( ) 11.2 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell esercizio la Società non ha posto in essere operazioni significative non ricorrenti così come definite dalla Comunicazione stessa.

200 200 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 11.3 Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali Ai sensi della Comunicazione Consob del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso dell esercizio la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali, così come definite dalla Comunicazione stessa Rapporti con parti correlate Le operazioni poste in essere dalla Società, ivi incluse le operazioni con parti correlate, rientrano nella gestione ordinaria e sono regolate a condizioni di mercato. In particolare si segnala che la conclusione di operazioni con parti correlate è disciplinata da una apposita procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione e descritta nella relazione annuale sul Governo Societario riportata in una apposita sezione del presente bilancio e disponibile sia sul sito della Società sia presso Borsa Italiana SpA. In particolare il Gruppo Editoriale L Espresso SpA intrattiene con le società controllate e collegate sia rapporti commerciali sia rapporti di prestazioni di servizi e di consulenza operativa e finanziaria. Tra i rapporti commerciali più rilevanti si ricordano quelli con le controllate A. Manzoni&C. SpA, concessionaria per la vendita degli spazi pubblicitari, con Elemedia SpA per la gestione tecnica dei siti, Rotocolor SpA e Finegil Editoriale SpA per l attività di composizione e stampa. Inoltre, la Società gestisce un servizio accentrato di tesoreria cui partecipano tutte le società controllate. Gruppo Editoriale L Espresso SpA riceve, a sua volta, dalla Società controllante CIR SpA prestazioni di servizi e consulenze varie in materia strategica, amministrativa, finanziaria e fiscale. Si sottolinea che lo svolgimento dei suddetti servizi da parte della controllante è ritenuto preferibile rispetto ai servizi resi da terzi grazie, tra l altro, all ampia conoscenza acquisita nel tempo della realtà aziendale e di mercato in cui Gruppo Editoriale L Espresso SpA opera. Dall esercizio 2004 il Gruppo Editoriale L Espresso SpA, così come la maggior parte delle società da essa controllate, ha aderito al Consolidato Fiscale CIR. Nell aprile 2010 è stata rinnovata l adesione al consolidato fiscale per il triennio : con il rinnovo dell azione si è provveduto ad approvare un nuovo Regolamento Generale a seguito di un parziale cambiamento della normativa di riferimento. Gruppo Editoriale L Espresso SpA e la maggior parte delle società controllate hanno continuato ad avvalersi della particolare disciplina dell IVA di Gruppo.

201 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 201 Si riportano di seguito i dati (espressi in migliaia di euro) relativi ai rapporti economici, patrimoniali e finanziari tra Gruppo Editoriale L Espresso SpA e le relative imprese correlate. Rapporti di Gruppo Editoriale L Espresso SpA con società correlate Costi Ricavi Oneri Proventi Crediti Debiti Garanzie finanziari finanziari* comm.li finanz.ri trib.ri comm.li finanz.ri trib.ri prestate SOCIETA' CONTROLLATE Finegil Editoriale SpA Ed. La Nuova Sardegna SpA S.E.T.A. SpA Editoriale FVG SpA Elemedia SpA Rete A SpA All Music SpA A. Manzoni & C. SpA Rotocolor SpA Somedia SpA Ksolutions SpA SOCIETA' COLLEGATE Le Scienze SpA SOCIETA' CONTROLLANTI Cofide SpA CIR SpA** ALTRE SOCIETA' CORRELATE Sorgenia SpA * In tale voce sono inclusi i dividendi percepiti dalle società controllate ** Nella voce dei costi sono inclusi gli oneri/proventi per adesione al consolidato fiscale 11.5 Gestione dei rischi Rischi finanziari L attività di gestione dei rischi finanziari è regolata da una policy di Gruppo che delinea obiettivi, strategie, linee guida nonché modalità operative. Per la gestione della finanza/tesoreria, la Società si è dotata di una procedura ispirata a criteri di prudenza e di rischio limitato nella scelta delle operazioni di finanziamento/investimento e che prevede l assoluto divieto di porre in essere operazioni di tipo speculativo, se non adeguatamente motivate ed approvate dal Consiglio di Amministrazione. La Gruppo Editoriale L Espresso SpA gestisce e coordina un conto corrente intragruppo centralizzato, cui partecipano tutte le società controllate, al fine di ottenere vantaggi di tipo economico nei rapporti con le controparti ed una maggiore efficienza operativa. La centralizzazione permette infatti una più efficace attività di pianificazione e controllo dei flussi finanziari, garantisce una maggiore omogeneità delle varie scelte di finanziamento/investimento, ottimizza il profilo di rischio del Gruppo nel suo complesso, ma soprattutto consente di rafforzare il potere contrattuale con il sistema bancario. La Società, il cui rating, emesso da Standard&Poors, è BB con outlook stabile, utilizza prevalentemente due canali per la provvista di mezzi finanziari: il mercato obbligazionario internazionale e i finanziamenti bancari pluriennali, stipulati a fronte di investimenti produttivi agevolabili dalla legislazione

202 202 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo per l editoria, che prevede l abbattimento del costo del finanziamento di alcuni punti percentuali. In quest ottica ed in considerazione anche del favorevole andamento della liquidità di mercato e dei tassi d interesse, è stato collocato sul mercato nell ottobre del 2004 un prestito obbligazionario di 300 milioni di euro al tasso fisso del 5,125%, con durata decennale, finalizzato al rimborso dell esistente prestito obbligazionario di 200 milioni di euro scaduto il 1 agosto 2005 e a fornire la liquidità necessaria per acquisizioni ed investimenti. Il prestito obbligazionario di 300 milioni di euro ed il relativo pagamento degli interessi non sono assistiti da garanzie specifiche né sono previsti covenant o clausole che ne comportino il rimborso anticipato. Oltre all emissione obbligazionaria di cui sopra, nel mese di novembre 2005 sono stati perfezionati dalla Società contratti di finanziamento decennali stipulati ex lege dell editoria per un importo complessivo di 33,8 milioni di euro ad un costo, al netto del contributo statale, di circa il 2,35%. Con tali operazioni la Società si è assicurata abbondanti risorse finanziarie a lungo termine tali da prevenire eventuali rischi di liquidità: qualora, tuttavia, fosse necessario il reperimento di ulteriori risorse non coperte dal cash flow gestionale, potrà attingere ad una serie di linee bancarie uncommitted non utilizzate. Nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario la Società ha stipulato un contratto di IRS (per un valore nozionale di 50 milioni di euro) volto a convertire il tasso fisso in variabile sul prestito obbligazionario. Tale operazione è stata classificata come fair value hedge (copertura del valore di mercato) e come tale sia gli utili/(perdite) derivanti dalla determinazione del valore di mercato dello strumento derivato sia gli utili/(perdite) derivanti dall adeguamento al fair value della parte coperta del prestito obbligazionario, vengono imputati a conto economico. Periodicamente viene valutato il livello di efficacia della copertura: in particolare, la copertura è considerata efficace quando la variazione del fair value dello strumento coperto è compensata quasi completamente dalla variazione del fair value dello strumento di copertura ed i risultati a consuntivo rientrano in un intervallo tra l 80% ed il 125%. Inoltre, sempre nel rispetto delle politiche di gestione del rischio finanziario la Società, al fine di diversificare gli investimenti finanziari, ha continuato ad investire parte della propria liquidità in titoli di stato (quasi esclusivamente titoli italiani e tedeschi) e, in minor parte, in obbligazioni (in particolare è stato acquistato un titolo obbligazionario di un primario istituto bancario il cui rating è A-). Attualmente, ad eccezione della summenzionata operazione di copertura, la Società non è esposta ad alcun rischio finanziario connesso con la variazione dei tassi d interesse o con la fluttuazione dei cambi. Rischio di prezzo La Società, operando nel settore della stampa, è una grande acquirente di carta. Al fine di ottenere una più efficace pianificazione nell attività della provvista della carta e soprattutto al fine di rafforzare il potere negoziale con le controparti, alimentando tra l altro una concorrenza tra le stesse, la gestione degli acquisti per la fornitura della carta delle varie società del Gruppo viene effettuata in modo centralizzato. La Società nel passato ha stipulato contratti di paper swap in una percentuale del fabbisogno annuale, ma, verificatane l inefficienza nel medio periodo, ha deciso di non continuare nell utilizzo di tali strumenti. Rischio di credito L esposizione al rischio di credito della Società è riferibile a crediti commerciali e finanziari. La Società, per i settori nei quali opera, non presenta aree di rischio di credito commerciale di par-

203 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 203 ticolare rilevanza; tuttavia, pur non presentandosi significative concentrazioni di tale rischio, sono adottate procedure operative che impediscono la vendita di prodotti o servizi a clienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. Per quanto attiene ai crediti finanziari le operazioni di investimento della liquidità e le eventuali transazioni in derivati sono effettuate unicamente con controparti bancarie di elevato standing creditizio. **** Nel rispetto di quanto richiesto dal principio contabile IFRS 7, si riportano di seguito le tabelle nelle quali (i) le attività e passività finanziarie vengono suddivise per classi/categorie, (ii) viene riportato l ageing delle attività finanziarie e (iii) vengono indicate le scadenze contrattuali delle passività finanziarie. Inoltre, in relazione agli strumenti finanziari rilevati nella Situazione Patrimoniale-Finanziaria al fair value, viene indicato il livello gerarchico di valutazione del fair value. Categorie di attività e passività finanziarie esposte in bilancio Voci di Valore a Attività al Attività al Finanziamenti Investimenti Attività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato e crediti posseduti disponibili value a CE a PN a CE a CE fino per la + / (-) + / (-) ESERCIZIO 2009 alla iniziale detenute per a scadenza cessione ATTIVITA FINANZIARIE rilevazione negoziazione Attivo non corrente Altre partecipazioni (3) Altri crediti (4) Attivo corrente Crediti commerciali (7) (1.283) - Titoli ** (8) (21) Altri crediti * (10) Disponibilità liquide (11) Voci di Valore a Attività al Attività al Finanziamenti Investimenti Attività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato e crediti posseduti disponibili value a CE a PN a CE a CE fino per la + / (-) + / (-) PROFORMA 2009 alla iniziale detenute per a scadenza cessione ATTIVITA FINANZIARIE rilevazione negoziazione Attivo non corrente Altre partecipazioni (3) Altri crediti (4) Attivo corrente Crediti commerciali (7) (1.283) - Titoli ** (8) (21) Altri crediti * (10) Disponibilità liquide (11) * La voce non include i risconti attivi ed i crediti verso l'erario ** Il fair value dei titoli è determinato facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo ( Livello 1 classificazione IFRS 7 par. 27A), mentre il fair value dei crediti finanziari per derivati è classificato nel Livello 2 IFRS 7 par. 27A

204 204 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Voci di Valore a Attività al Attività al Finanziamenti Investimenti Attività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato e crediti posseduti disponibili value a CE a PN a CE a CE fino per la + / (-) + / (-) ESERCIZIO 2010 alla iniziale detenute per a scadenza cessione ATTIVITA FINANZIARIE rilevazione negoziazione Attivo non corrente Altre partecipazioni (3) (6) - Altri crediti (4) Attivo corrente Crediti commerciali (7) (1.303) - Crediti finanziari (derivati)** (8) Titoli ** (8) (582) Altri crediti * (10) Disponibilità liquide (11) * La voce non include i risconti attivi ed i crediti verso l'erario ** Il fair value dei titoli è determinato facendo diretto riferimento alle quotazioni del prezzo pubblicato in un mercato attivo ( Livello 1 classificazione IFRS 7 par. 27A), mentre il fair value dei crediti finanziari per derivati è classificato nel Livello 2 IFRS 7 par. 27A Voci di Valore a Passività al Passività al Passività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato al costo value a CE a PN a CE a CE ammortizzato + / (-) + / (-) ESERCIZIO 2009 alla iniziale detenute per PASSIVITA FINANZIARIE rilevazione negoziazione Passivo non corrente Prestiti obbligazionari (14) ( ) - - ( ) ( ) - - Altri debiti finanziari (14) (18.902) - - (18.902) (17.918) - - Passivo corrente Banche c/c passivi (14) (612) - - (612) (612) (1) - Prestiti obbligazionari (14) (3.290) - - (3.290) (3.290) (11.758) - Altri debiti finanziari (14) (82.238) - - (82.238) (83.018) (2.048) - Debiti commerciali (17) (91.486) - - (91.486) (91.486) - - Voci di Valore a Passività al Passività al Passività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato al costo value a CE a PN a CE a CE ammortizzato + / (-) + / (-) PROFORMA 2009 alla iniziale detenute per PASSIVITA FINANZIARIE rilevazione negoziazione Passivo non corrente Prestiti obbligazionari (14) ( ) - - ( ) ( ) - - Altri debiti finanziari (14) (18.902) - - (18.902) (17.918) - - Passivo corrente Banche c/c passivi (14) (612) - - (612) (612) (1) - Prestiti obbligazionari (14) (3.290) - - (3.290) (3.290) (11.758) - Altri debiti finanziari (14) (81.173) - - (81.173) (81.173) (2.041) - Debiti commerciali (17) (88.945) - - (88.945) (88.945) - -

205 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 205 Voci di Valore a Passività al Passività al Passività Fair Effetto Effetto bilancio bilancio FV rilevato FV rilevato al costo value a CE a PN a CE a CE ammortizzato + / (-) + / (-) ESERCIZIO 2010 alla iniziale detenute per PASSIVITA FINANZIARIE rilevazione negoziazione Passivo non corrente Prestiti obbligazionari (14) ( ) - - ( ) ( ) - - Altri debiti finanziari (14) (13.582) - - (13.582) (12.837) - - Passivo corrente Banche c/c passivi (14) (506) - - (506) (506) (5) - Prestiti obbligazionari (14) (3.278) - - (3.278) (3.278) (12.544) - Altri debiti finanziari (14) (68.714) - - (68.714) (69.307) (1.274) - Debiti commerciali (17) (78.843) - - (78.843) (78.843) - - Ageing delle attività finanziarie Esposizione Totale A Scaduto oltre 90 Svalutazioni ESERCIZIO 2009 in bilancio credito scadere da > gg gg gg gg Attivo non corrente Altri crediti * (4) Attivo corrente Crediti commerciali (7) Credito lordo Fondo svalutazione (5.970) (3.546) (2.424) (2.424) (1.148) Altri crediti * (9) Credito lordo Fondo svalutazione (293) - (293) (293) - TOTALE (1.148) * Gli altri crediti non includono i risconti attivi, né i crediti tributari Esposizione Totale A Scaduto oltre 90 Svalutazioni PROFORMA 2009 in bilancio credito scadere da > gg gg gg gg Attivo non corrente Altri crediti * (4) Attivo corrente Crediti commerciali (7) Credito lordo Fondo svalutazione (6.048) (3.545) (2.503) (2.503) (1.148) Altri crediti * (9) Credito lordo Fondo svalutazione (293) - (293) (293) - TOTALE (1.148) * Gli altri crediti non includono i risconti attivi, né i crediti tributari

206 206 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Esposizione Totale A Scaduto oltre 90 Svalutazioni ESERCIZIO 2010 in bilancio credito scadere da > gg gg gg gg Attivo non corrente Altri crediti (4) Attivo corrente Crediti commerciali (7) Credito lordo Fondo svalutazione (6.010) (2.733) (3.277) (3.277) (1.303) Altri crediti * (9) Credito lordo Fondo svalutazione (293) - (293) (293) - TOTALE (1.303) * Gli altri crediti non includono i risconti attivi, né i crediti tributari Scadenze contrattuali delle passività finanziarie ESERCIZIO 2009 <6 mesi > 0,5 < 1 > 1 < 2 > 2 < 3 > 3 < 4 > 4 < 5 > 5 TOTALE Prestito obbligazionario Altri debiti finanziari: Debiti verso banche per finanziamenti Debiti finanziari verso imprese del Gruppo Banche c/c passivi Debiti commerciali TOTALE PROFORMA 2009 <6 mesi > 0,5 <1 > 1 <2 > 2 <3 > 3 <4 > 4 <5 >5 TOTALE Prestito obbligazionario Altri debiti finanziari: Debiti verso banche per finanziamenti Debiti finanziari verso imprese del Gruppo Banche c/c passivi Debiti commerciali TOTALE ESERCIZIO 2010 <6 mesi > 0,5 <1 > 1 <2 > 2 <3 > 3 <4 > 4 <5 >5 TOTALE Prestito obbligazionario Altri debiti finanziari: Debiti verso banche per finanziamenti Debiti finanziari verso imprese del Gruppo Banche c/c passivi Debiti commerciali TOTALE

207 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo Impegni Oltre ai privilegi sugli impianti tipografici e sulle rotative concessi agli istituti bancari in virtù dei mutui stipulati e trattati nella relativa sezione della nota al bilancio, al 31 dicembre 2010 la Società ha in essere degli impegni di acquisto per 5 migliaia di euro (ammontavano a 191 migliaia di euro nel 2009). Le garanzie prestate ammontano a migliaia di euro ( migliaia di euro nel 2009) e si riferiscono alle fideiussioni delle controllate Finegil Editoriale SpA, Editoriale La Nuova Sardegna SpA, SETA SpA, Editoriale FVG SpA, All Music SpA, Somedia SpA, Manzoni SpA e Rotocolor SpA principalmente per l ottenimento di finanziamenti (per migliaia di euro), alle fideiussioni per locazioni passive (per 800 migliaia di euro) ed a altre garanzie (per 352 migliaia euro). I finanziamenti ottenuti dalle società controllate e garantiti da Gruppo Editoriale l Espresso SpA per complessivi migliaia di euro, prevedono un piano di ammortamento che si conclude entro il 30 giugno 2015 e un rimborso annuo medio di circa 10 milioni di euro con l eccezione dell esercizio 2011 nel quale il rimborso previsto ammonta a 24,2 milioni di euro. L obbligazione di pagamento concessa all Agenzia delle Entrate a garanzia delle eccedenze creditorie realizzate nell ultimo triennio da alcune società facenti parte del pool IVA ammonta a migliaia di euro ( migliaia nel 2009) Prospetto dei dati essenziali della controllante CIR SpA (art bis comma 4 Cod. Civ.) La società è soggetta all attività di direzione e coordinamento di CIR SpA, come risulta dagli atti e dalla corrispondenza aziendale. A norma dell articolo 2497-bis comma 4 del Codice Civile, viene di seguito evidenziato un prospetto riepilogativo con i dati essenziali dell ultimo bilancio d esercizio approvato. Per una corretta e completa comprensione della situazione patrimoniale e finanziaria di CIR SpA al 31 dicembre 2009, nonché del risultato economico complessivo conseguito, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato della relazione della società di revisione Deloitte & Touche SpA, è disponibile presso la sede e presso la Borsa Italiana.

208 208 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo CIR Compagnie Industriali Riunite SpA - Bilancio al 31 dicembre 2009 Situazione Patrimoniale - Finanziaria ATTIVO 31 dicembre 31 dicembre (migliaia di euro) Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Investimenti immobiliari Partecipazioni Crediti diversi di cui verso società correlate Imposte differite ATTIVITA' NON CORRENTI Crediti diversi di cui verso società correlate Titoli Crediti finanziari Disponibilità liquide ATTIVITA' CORRENTI TOTALE ATTIVO PASSIVO 31 dicembre 31 dicembre (migliaia di euro) Capitale sociale Riserve Utili (perdite) a nuovo Utile (perdita) d'esercizio (1.990) PATRIMONIO NETTO Prestiti obbligazionari Fondi per il personale PASSIVITA' NON CORRENTI Altri debiti di cui verso società correlate Fondi per rischi e oneri PASSIVITA' CORRENTI TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO

209 Note al bilancio di esercizio della Capogruppo 209 CIR Compagnie Industriali Riunite SpA - Bilancio al 31 dicembre 2009 Conto Economico Complessivo Anno Anno (migliaia di euro) Ricavi e proventi diversi di cui verso società correlate Costi per servizi (11.036) (14.771) di cui verso società correlate (2.280) - Costi per il personale (5.086) (9.202) Altri costi operativi (37.921) (2.138) Ammortamenti e svalutazioni (867) (866) RISULTATO OPERATIVO (47.857) (19.838) Proventi finanziari di cui verso società correlate Oneri finanziari (17.872) (17.534) di cui verso società correlate (209) - Dividendi di cui verso società correlate Proventi da negoziazione titoli Oneri da negoziazione titoli (2.396) (942) Rettifiche di valore di attività finanziarie (54.721) RISULTATO ANTE IMPOSTE (7.276) Imposte RISULTATO NETTO (1.990) Risultato Netto (1.990) Altre componenti del conto economico complessivo - - TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO (1.990)

210

211 Attestazione del bilancio di esercizio ai sensi dell art. 154 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58

212

213 213

214

215 Relazione del Collegio Sindacale

216

217 Relazione del Collegio Sindacale 217

218 218 Relazione del Collegio Sindacale

219 Relazione del Collegio Sindacale 219

220 220 Relazione del Collegio Sindacale

221 Relazione del Collegio Sindacale 221

222 222 Relazione del Collegio Sindacale

223 Relazione del Collegio Sindacale 223

224 224 Relazione del Collegio Sindacale

225 Relazione della Società di Revisione

226

227 Relazione della Società di Revisione 227

228 228 Relazione della Società di Revisione

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