Il ruolo di ARPA RER sui cambiamenti climatici: la valutazione degli scenari futuri e la gestione del rischio

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1 Il ruolo di ARPA RER sui cambiamenti climatici: la valutazione degli scenari futuri e la gestione del rischio Carlo Cacciamani, Lucio Botarelli, Gabriele Antolini, Rodica Tomozeiu, Valentina Pavan Servizio Idro-Meteo-Clima ARPA Emilia Romagna (si ringrazia Sergio Castellari (EEA) per la fornitura di alcune slides)

2 Aumento significativo del numero di disastri che hanno grande impatto sull economia. Perdite economiche per decennio e per tipologia di hazard (miliardi di US dollars) nel periodo (Fonte: WMO and CRED, 2013) Al contrario, diminuzione dei decessi. Ipotesi consolidata: sono I migliori sistemi di allertamento

3 Un passo indietro

4 Il Tempo e il Clima : E lo stato dell atmosfera in un dato luogo e tempo. Esempio: Oggi è una giornata calda a Reggio Emilia. L insieme delle condizioni meteorologiche o ambientali che caratterizzano una regione geografica e vengono definite in termini di PROPRIETÀ STATISTICHE quindi per periodi lunghi (almeno 30 anni) (e.g. - valore medio della T in una regione o oppure l intervallo tipico in cui la T può variare). Esempio: le temperature medie estive a Reggio Emilia 4

5 Il cambiamento climatico Variazione dello stato medio del clima o della sua variabilità (più o meno eventi estremi), persistente per un periodo esteso (tipicamente 30 anni o di più) Quindi, un cambiamento climatico implica una VARIAZIONE DELLE PROPRIETA STATISTICHE e non può essere associato a un evento singolo. Non ha senso la domanda: L alluvione in un dato luogo e giorno è causata da un cambiamento climatico? Ha invece senso la domanda: Un cambiamento climatico può comportare una aumentata probabilità che si verifichino fenomeni alluvionali? 5

6 Fattori umani Fattori naturali Aerosol atmosferico Effetto Serra Attività vulcanica Variazione della radiazione solare Effetto Serra Rinforzato Uso del territorio Variabilità naturale (ENSO, NAO)

7 I cambiamenti globali: temperatura un riscaldamento pari a 0.85 [ ] C nel periodo ciascuno degli ultimi tre decenni sulla superficie della Terra è stato in sequenza più caldo di qualsiasi decennio precedente dal 1850; nell'emisfero settentrionale, il periodo è stato probabilmente il trentennio più caldo degli ultimi 1400 anni (confidenza media); (fonte: IPCC, AR5-WG1)

8 CC in atto - impatti Impatto sui ghiacciai alpini

9 Cosa sta accadendo in Italia?

10 Anomalie Tmax ESTATE (GLA) Anomalia ( C) "PIANURA PADANA" Anomalia ( C) "ROMAGNA" anni anni Anomalia( C) "ORISTANO" anni -4.0 Anomalia ( C ) "MARCHE" anni Anomalia ( C) "DESTRA SELE" Nota: Trend positivo e significativo in tutte le aree con valori compresi tra 0.4 C/dec e 0.5 C/dec Anomalie positive e più significative dopo 1990 Anomalia ( C) "BENEVENTANO" anni -4.0 anni

11 LE PORTATE DEL PO A PONTELAGOSCURO Portate medie valori annui riduzione 21% nel (m3/s) Portate medie estive (giugno-agosto) riduzione 39% nel (m3/s) Portata media (mc/s) Portata media (mc/s) Anni Qmed Giu-Ago Lineare (Qmed Giu-Ago) Anni

12 Cambiamenti nel regime termico e pluviometrico in Emilia-Romagna Parma, 27 giugno 2014 rtomozeiu@arpa.emr.it

13 3 Anomalia della Temperatura Massima rispetto al clima Media annuale, Reggio Emilia I primi 16 anni dei sedicenni di oggi 2 1 I miei primi 16 anni C

14 3 Anomalia della Temperatura Minima rispetto al clima Media annuale, Reggio Emilia I primi 16 anni dei sedicenni di oggi 2 1 I miei primi 16 anni C Quasi tre gradi di trend in 50 anni!!!

15 Giorni di gelo invernale giorni di gelo in meno in un inverno

16 Ondate di calore estive

17 Bilancio idrico (mm) Reggio Emilia

18 Casi climatici anomali più frequenti Nevone, febbraio 2012 Onde di calore prolungate Estate 2012 con temperature elevatissime e almeno 7 periodi di onde di calore in meno di 2 mesi. Tutto ciò dopo l inverno più nevoso di sempre!!!

19 Acqua: siccità e piogge più intense SICCITA PRIMA E PIOGGE ECCEZIONALI DOPO Estate 2012 caratterizzata da un record di anomalia negativa di precipitazioni: anomalie anche dell ordine di - 90%. Tale situazione di siccità si è sommata al deficit del Primavera (marzo) 2013: 150mm di pioggia su tutta la regione con punte di 600mm sul crinale appenninico!! Record degli ultimi 40 anni.

20 Venerdì 3 maggio 2013, pianura modenese e bolognese, tornado F2-F3, venti stimati 300 km/h. Foto da sito Giuliano Nardin Arpa -Simc Area Agrometeorolofgia,territorio e clima

21 Le piogge prolungate producono piene fluviali m Secchia a Ponte Bacchello 26/12 30/12 06/01 12/01 18/01 Le tre onde di piena che si so verificate sul fiume Secchia n ultimi 30 giorni. Durante l ultima piena di sabato scorso si è rotto un argine e questo è il risultato

22 Piogge molto intense e di brevissima durata

23 Cambiamenti climatici futuri Global Climate Models(GCMs) Regional Climate Models(RCM) Statistical Downscaling Scheme (ARPA-SIMC) Parma, 27 giugno 2014

24 2100: la temperatura superficiale (2 scenari) Figure SPM.8 1 1,5 o C Aumento 4 7 o C Aumento

25 2100: la precipitazione media Figure SPM.8 (2 scenari) 10% riduzione 10-20% riduzione

26 I modelli climatici necessitano di: emissioni di CO2 globali; crescita demografica; il tipo di economia;gli scambi commerciali; fonti di energia più utilizzati Parma, 27 giugno 2014

27 Cambiamenti termici per il periodo scenario A1B Tmin Tmax Nota: aumento della Tmin in tutte le stagioni, un segnale più intenso nel secondo periodo in tutte le stagioni Parma, 27 giugno 2014

28 Proiezioni del cambiamento climatico precipitazioni Nord Italia ( ) rispetto al ( ) 1.0 ingv bccr egmam_r1 egmam_r2 clima Cumulative Probability Density Function Pav Changes (mm) 0.0 Anomalia Precipitazioni estate (GLA) calcolata rispetto al clima di riferimento Scenario emissioni IPCC: A1B elaborazioni Arpa-SIMC progetto ENSEMBLES (UE-FP6)

29 Gli Impatti dei cambiamenti climatici

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31 Impatti sulla richiesta di energia per riscaldamento e per raffreddamento Fonte: Ensembles project

32 Che impatti potremo avere anche in Italia? Maggior frequenza di incendi boschivi, onde calore Maggior rischio idrogeologico e idraulico Impatto negativo sulla produzione agricola (meno acqua disponibile) Più frequenti periodi di siccità (se ripetuta, problemi di desertificazione dei suoli ) Meno acqua disponibile, minore qualità, problemi di approvvigionamento, compreso il comparto idropotabile Nuove patologie ed effetti negativi sulla salute per più frequenti onde di calore Maggiore richiesta e consumo di energia (es: per raffreddamento estivo)

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35 Acqua e agricoltura in Europa Le recenti ondate di calore e siccità hanno notevolmente ridotto la resa di alcune colture. Il previsto aumento del verificarsi di tali eventi sarebbe particolarmente dannoso per la produzione vegetale in Europa centrale e meridionale, dove tali eventi saranno sempre più frequenti andando ad aggiungersi agli stress attuali. Il cambiamento climatico dovrebbe migliorare l'idoneità per le colture in nord Europa e di ridurre la produttività delle colture in gran parte dell'europa meridionale. In Italia e sud ovest Europa il volume delle richieste irrigue è aumentato dal 1975 al 2010 Proiezioni: aumento delle richieste irrigue legate all aumento dell evapotraspirazione in tutta Europa ed in particolare al sud. EEA. Climate change, impacts and vulnerability in Europe 2012 An indicator-based report. 2012

36 Impatti da rischio idrogeologico-idraulico: alluvioni e frane Negli ultimi anni l Italia è stata interessata da eventi meteorologici di grande intensità che hanno causato DANNI e MORTI: - Centinaia di milioni di euro di danni per ogni evento - Oltre 70 morti soltanto dal 2010 ad oggi

37 Alluvione pianura Modena, gennaio 2014 Domenica 19 gennaio cede l argine destro del fiume Secchia in località S. Matteo, pochi km a nord della città di Modena. Si allagano i centri abitati di Bastiglia e Bomporto e vastissime aree di campagna. Arpa -Simc Area Agrometeorologia, Territorio e Clima

38 Imola e Faenza, settembre 2014 Imola, SOS maltempo: esonda il Santerno, allagato anche l'autodromo

39 Parma, 13/10/2014

40 In sintesi, alcuni numeri sugli impatti La riduzione media della resa agricola nel Sud Europa viene quantificata nel 27 % al Il valore della produzione persa è quantificabile tra i 13 e i 30 miliardi di euro nel 2050, a seconda degli scenari. Solo la produzione di riso potrebbe avere un calo dell 11% entro il Coltivazioni tipicamente mediterranee come quella degli agrumi saranno possibili per lo più in Nord Italia. In Danimarca stanno già studiando dove impiantare vitigni e in Austria gli ulivi.

41 Altri numeri sugli impatti Entro il 2030 potrebbe essere possibile sciare solo sul 30% dell arco alpino, con un deficit di 35 miliardi di euro. La perdita complessiva per il turismo italiano (con un aumento di temperatura non superiore ai 4 gradi) potrebbe essere nel 2050 di 70 miliardi l anno. Lo scenario meno aggressivo fa prevedere un costo da rischio idrogeologico per l Italia di circa 14 miliardi l anno entro il Rischio frane e alluvioni interessa ben Comuni italiani (il 70% del totale). E impossibile calcolare i danni procurati dagli allagamenti e dalla crescente richiesta di energia in estate al Pil di città come Milano e Roma.

42 NOI siamo quelli che rischiamo di più in Europa. Secondo un recente studio inglese 154 nuove specie di pesci ormai accasati nel Mediterraneo causano danni per un valore di 9.2 miliardi di euro l anno. Solo il pesce leone, dannoso e non commestibile, già a suo agio nel basso Tirreno provoca all Italia un costo di 12 milioni di euro l anno. «Sarà una guerra, con vincitori e vinti dipende tutto da ciò che si fa o non si fa già da ora» (cit. Edoardo Croci, economista della Bocconi)

43 Cosa dovremmo fare con urgenza! Prepararci con cura: strategie/piani di mitigazione e adattamento al Cambiamento Climatico anche a scala locale Sviluppare nuovi servizi di tipo climatico e a contenuto tecnologico innovativo. Esempio: servizi di prevenzione effetti onde di calore e per il preannuncio di piene e frane. Sostenere la ricerca finalizzata sul Cambiamento Climatico e gli impatti Ottimizzare i sistemi di preannuncio (Early Warning Systems) Migliorare la comunicazione. Informazione ai cittadini più capillare LO STIAMO FACENDO?

44 Come la società può affrontare la sfida dei cambiamenti climatici 1. Mitigazione Affrontare le cause per ridurre ed eliminare gli effetti futuri o Riduzione delle emissioni di gas-serra o Riduzione delle emissioni di aerosol o Aumento dei carbon sinks (bloccare la deforestazione e aumentare l afforestazione e reforestazione). 44

45 Adattamento: la sfida! Anche se si riducono le emissioni di gas-serra, alcuni impatti dei cambiamenti climatici saranno inevitabili. Dobbiamoadattarci.

46 2) Adattamento: o o o o o ridurre il rischio (prevenzione) e i danni derivanti dagli impatti negativi dei CC in maniera efficace dal punto di vista economico e, se possibile, sfruttarne i potenziali benefici. utilizzo più efficiente di risorse idriche scarse, adeguamento delle norme edilizie in vigore per far fronte alle future condizioni climatiche e ai fenomeni meteorologici estremi, costruzione di difese contro le inondazioni e l'innalzamento degli argini artificiali per combattere l'innalzamento del livello dei mari, sistemi di allertamento più efficienti sviluppo di colture resistenti alla siccità, la selezione di specie e di prassi silvicole meno sensibili alle precipitazioni violente e agli incendi, elaborazione di piani territoriali e corridoi per favorire la migrazione delle specie. 46

47 Grazie per l attenzione! Contatti Carlo Cacciamani: ccacciamani@arpa.emr.it, Gabriele Antolini: gantolini@arpa.emr.it Rodica Tomozeiu: rtomozeiu@arpa.emr.it, Lucio Botarelli: lbotarelli@arpa.emr.it Valentina Pavan: vpavan@arpa.emr.it