Scenari di cambiamento climatico ed impatto sulla disponibilità delle risorse idriche

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1 Scenari di cambiamento climatico ed impatto sulla disponibilità delle risorse idriche Dott. Carlo Cacciamani Responsabile Centro Funzionale Centrale Dipartimento della Protezione Civile Nazionale

2 Cambiamenti osservati:temperatura I 10 ANNI PIU CALDI DEGLI ULTIMI 136 ANNI SI SONO SONOTUTTI VERIFICATI A PARTIRE DAL 2000 (AD ECCEZIONE DEL1998). IL 2016 E STATO L ANNO PIU CALDO DASEMPRE Negli ultimi 150 anni ANOMALIE RISPETTO ALLA MEDIA Anomalia di Temperatura ( C) + 1 C dal 1880 ad oggi in media su tutto il globo Il riscaldamento è avvenuto praticamente ovunque, ma in maniera non omogenea: alcune regioni si scaldate più di altre. Trend di temperatura nel periodo

3 Cheaccade? Si osserva una modificazione sostanziale del clima osservato, causata in gran parte da attività umane che hanno prodotto una crescita eccezionale delle concentrazioni in atmosfera di gas ad effetto serra, La Terra si stia riscaldando con un tasso di crescita molto elevato (un grado circa in 100 anni), Gli scenari climatici evidenziano uno stato del pianeta che sarà ancora caratterizzato in futuro da un aumento globale delle temperature e del livello dei mari nonchè da profonde modifiche anche degli eventi meteorologici estremi

4 A scalalocale Evidenti le modifiche del clima anche a scala locale. In Italia si rileva un generale aumento della temperatura, prolungati periodi di anomalia termica. Estati molto calde e che causano gravi impatti sulla salute delle persone. Associato al caldo eccezionale anche prolungati periodi di siccità, che causano carenze idriche che mettono in crisi l agricoltura, l industria, il turismo e persino, in certi casi, anche la distribuzione di acqua potabile.

5 15/03/11

6 Temperatura Media

7 Onde di Calore

8 Precipitazione cumulata annua

9 15/03/11 Anomalie giorni molto piovosi (R95P)

10 Gli ultimi anni

11 LE PORTATE ESTIVE DEL PO A PONTELAGOSCURO Portate medie estive (giugno-agosto) riduzione 39% nel (m3/s) 3000 Portata media (mc/s) Qmed Giu-Ago Lineare (Qmed Giu-Ago) Anni

12 Il dritto e il rovescio dellamedaglia

13 Alluvione Piacentino: 13-14/9/2015 Sistema convettivo V-shape EN IR /09/2015 Alluvione Val Trebbia/Nure

14 Siccità2017

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16 geopotenziale a 500 mbar del giorno 2 agosto.

17 Pluviometria

18 Gli scarti pluviometrici set ago. 2017

19 Dati idrometrici e volumi di invaso

20 rappresenta l andamento della portata nell anno idrologico in corso, in confronto con la media mensile storica (periodo di riferimento ) e il minimo storico mensile

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22 La contrazione delle disponibilità idriche Fonte: Arpa Umbria

23 La gestione della crisi idrica A seguito della riduzione delle precipitazioni e della conseguente diminuzione delle disponibilità idriche, si sono manifestate situazioni di criticità per l approvvigionamento idrico in numerosi contesti territoriali dell Italia centrale e dell Emilia-Romagna; Sono stati coinvolti i diversi settori d uso, principalmente il settore irriguo e il comparto idropotabile.

24 Le deliberazioni dello stato di emergenza Regioni DPCM Fondi assegnati (mln ) Emilia-Romagna Lazio Umbria Fonte: Il Dipartimento della protezione civile ha fornito supporto tecnico e di valutazione alle deliberazioni del Consiglio dei Ministri, in conformità alle disposizioni della Dir. PCM Emilia-Romagna

25 Ripartizione risorse economiche per il superamento dell emergenza Soccorso e assistenza Regioni Soccorso e assistenza Ripristino funzionalità Emilia-Romagna 50% 50% Lazio 25% 75% Ripristino funzionalità Umbria 36% 63% Emilia-Romagna 54% 46%.

26 Qualche riflessione. Negli ultimi quindici anni le crisi idriche sono state sempre più frequenti e hanno interessato numerose aree del Paese ( Regioni centrali e Mezzogiorno, 2003 e 2006 bacino del Po, Regioni Centrosettentrionali, 2017 Regioni centrali ed Emilia-Romagna); Nel nostro paese le crisi idriche sono solo in parte ascrivibili ad una temporanea diminuzione degli afflussi meteorici, tipica dei fenomeni siccitosi propriamente detti, ma traggono origine anche da molteplici e annosi fattori di tipo antropico, riconducibili a condizioni di inadeguatezza dei sistemi di approvvigionamento idrico, segnatamente perdite di rete, vetustà degli impianti, presenza di sprechi, elevata frammentazione gestionale, carenza di interconnessione tra i sistemi idrici, etc.; In tali contesti emergenziali, sono state avviate in collaborazione con le Regioni, le Autorità di bacino ed altri soggetti istituzionalmente competenti, attività di monitoraggio e di valutazione congiunta della disponibilità idrica; Esempi di tali esperienze sono avvenute nel 2003 nell ambito di quanto stabilito dal Protocollo d intesa del promosso congiuntamente all Autorità di bacino del Po, seguite dagli eventi del 2006 e del ;

27 Che Futuro?

28 La temperatura continuerà adaumentare? Ce lo dicono i modelli matematici (e i supercalcolatori) Forzanti naturali Forzanti antropiche Modello climatico Simulazioni climatiche

29 Scenari IPCC di emissioni di gas serra e concentrazioni (usati nelle proiezioni EMISSIONI CONCENTRAZIONI IPCC WG1-AR5

30 futuro: 2100, la temperatura superficiale (2 scenari) 1 1,5 o CAumento 4 7 o CAumento

31 futuro: 2100,la precipitazione media (2 scenari) 10% riduzione 10-20% riduzione

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35 Copertura nevosa eglaciale 29 Inverno Estate Inverno Estate (RegCM, 20 km, A2 Scenario, F.Giorgi)

36 Che impatti? Perché si parla di rischioclimatico?

37 Il Rischio degli impatti del clima: interazione tra: 1.disastri (eventi singoli e trend) 2.vulnerabilità dei sistemi umani e naturali 3.esposizionedei sistemi umani e naturali. Figura SPM.1 - SPM WGII AR5 IPCC (2014)

38 Europa: Regione mediterranea: regione più a rischio dai cambiamenti climatici in Europa. Aumento delle temperature in tutte le regioni europee, un marcato aumento di precipitazioni nel Nord Europa ed una diminuzione significativa nel Sud Europa,un aumento di estremi termici (ondate di calore)(alta confidenza), di periodi di siccità (media confidenza), e di estremi di precipitazione (alta confidenza). Aumento dei rischi associati per inondazioni, rischio di perdita di vita umane, erosione costiera e danni alle infrastrutture. Aumento di rischio di scarsità di disponibilità idrica. La produzione agricola di cereali diminuirà nel Sud Europa, mentre potrebbe aumentare nel Nord-Europa con nuove opportunità economiche per il settore agricolo in queste regioni.

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40 Rischi e impatti initalia + incendi boschivi, + rischio idrogeologico e idraulico - produzione agricola + periodi di siccità, + problemi di desertificazione - acqua disponibile, - qualità, + problemi di approvvigionamento + onde dicalore + patologie (nuove) ed effetti negativi sulla salute + richiesta di energia (es: per raffreddamento estivo)

41 LA GRANDE SFIDA: MITIGAZIONE: Un intervento umano al fine di ridurre le sorgenti o aumentare gli assorbitori di gas serra. ADATTAMENTO: L adattamento cerca di ridurre il rischio e i danni in maniera efficace e cost-effective o sfrutta le opportunità vantaggiose.

42 o o o o o ADATTAMENTO: utilizzo più efficiente di risorse idriche scarse, adeguamento delle norme edilizie in vigore per far fronte alle future condizioni climatiche e ai fenomeni meteorologici estremi, costruzione di difese contro le inondazion e innalzamento degli argini artificiali per combattere l'innalzamento del livello dei mari, sviluppo di colture resistenti alla siccità, selezione di specie e di prassi silvicole meno sensibili alle precipitazioni violente e agli incendi, elaborazione di piani territoriali e corridoi per favorire la migrazione delle specie. i

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44 Fine