SCHEDA PROGETTO QdF 2016/

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1 SCHEDA PROGETTO PROMOTORE Persona Comunità Ente/Istituto X Associazione cognome, nome denominazione (ente / associazione) posta elettronica sito web COMITATO DI IN IZIATIVA UMANITARIA SOS INDIA ONLUS info@sosindiaonlus.org Breve presentazione (mission, identità, attività, ambiti e paesi di intervento..) SOS India è una Onlus istituita nel E nata per dare dignità ad una minoranza etnica detta Adivasi, ed alle popolazioni povere, malate ed emarginate dell India, della diocesi di Bagdogra e diocesi di Jalpaiguri - Distretto di Darjeelin - West Bengal. Sono molti i progetti che in questi dodici anni di vita abbiamo realizzato e ancora in corso: - Costruito una scuola primaria a Ramjora per circa n. 100 scolari - Avviato 5 scuole di cucito e alfabetizzazione per circa n. 300 donne nel distretto di Darjeeling e Jalpaguri, - Costruito e avviato una scuola per infermiere professionali frequentata da 45 studenti per anno, - Costruito un ospedale di n. 75 posti letto più ambulatorio per malati di AIDS/HIV, - Costruito un dispensario nel villaggio dove forniamo medicine a circa 1000 lebbrosi per anno. - Sosteniamo il progetto pane per i poveri bambini dei villaggi del thè, donando giornalmente una ciottola di riso a circa 300 bambini, e il progetto di n. 20 bambini ciechi a Vijayawada in Andhra Pradesh. - Sosteniamo una diecina di seminaristi nella diocesi di Bagdogra. - Costruito un lebbrosario di 100 posti letto a Matigara, con il contributo della Conferenza Episcopale Italiana. - Per ogni presidio sanitario realizzato abbiamo fornito le attrezzature mediche. - In corso ristrutturazione di una scuola primaria di 780 ragazzi - Ultimazione della Communty hall di Rakam Joth. Inoltre abbiamo avviato il progetto Community Hall (Centri polivalenti di Incontro) che vorremmo costruire in 10 villaggi completamente privi di strutture atte ad ospitare la popolazione per gli incontri e i momenti comunitari di culto. Questi centri favoriscono gli incontri, lo scambio di esperienze ed anche momenti di preghiera comunitaria, facilitando l incontro tra i cristiani e i simpatizzanti che trovano qui calore umano, comprensione e preghiera. Ne abbiamo già costruiti 3: uno a Hatighisa (Diocesi di Bagdogra) e uno a Mugulkata (diocesi di Jalpaiguri), e quello a Rakam Joth distretto di Darjelling (Diocesi di Bagdogra), sarà inaugurata il primo di Novembre e sarà dedicata a S. Francesco. A richiesta della popolazione e dei sacerdoti che seguono i villaggi, è nostra intenzione riuscire a continuare il progetto, realizzando tutti e 10 che ci siamo prefissati. In questi anni abbiamo cercato di far conoscere la realtà di questo popolo emarginato attraverso l incontro personale nelle scuole, testimonianze nelle chiese,organizzando cene, concerti gospel. Abbiamo constatato una sensibilizzazione della gente ai problemi, e abbiamo trovato risposta positiva. Ad eccezione della costruzione del lebbrosario che la CEI in parte ha finanziato, il rimanente è frutto di incontri personali e generosità della gente sensibile.

2 Responsabile in loco FR. Peter Pappu - St. Vincent De Paul Church P.O. Hatighisa, Dist. Darjeeling -West Bengal India pappusj@gmail.com Referente in Italia PROGETTO Titolo Luogo di intervento Cognome/Nome: Bianconi Patrizia patriziabianconi@hotmail.it; info@sosindiaonlus.org Dignità ai fratelli cristiani Bijoy Nagar/Distretto di Darjeeling India Obiettivo generale Offrire alle popolazioni di 10 villaggi con la presenza numerosa di cristiani, la possibilità di avere in ogni villaggio un Community Hall, centro polivalente di aggregazione per sviluppare varie iniziative, e celebrare momenti di culto comunitario e di preghiera Obiettivo specifico Offrire alla Comunità cattolica, un luogo dove riunirsi per la preghiera settimanale e per il culto. La formazione alla fede e all evangelizzazione in questi luoghi manca di strutture di base. C è un disperato bisogno di un luogo in cui la comunità possa riunirsi a risolvere i loro problemi, sociali e famigliari. Molti genitori sono illetterati o con poca istruzione, per aiutare i loro figli ad uscire dalla schiavitù dell ignoranza,i sacerdoti hanno bisogno di organizzare corsi di recupero per i loro figli. Ed inoltre a dare dignità ai cristiani con una loro struttura per il culto e la crescita personale e sociale, in considerazione che le persone di altre fedi e confessioni cristiani hanno la loro casa. Durata Progetto: 2 anni Data inizio attività: Gennaio 2016 Tempi Progetto In caso di Progetto Pluriennale (max 3 anni). Specificare le fasi X I anno presentato progetto ma non iniziato x mancanza di fondi X II anno inizio ed ultimazione Community Hall III anno Pag n. 2 di 6

3 (breve descrizione) Beneficiari X bambini X giovani X donne X famiglie X comunità I beneficiari sono tutte le persone che abitano nel villaggio e villaggi limitrofi. Si calcola che ogni villaggio in media è composto da circa 180 famiglie,: padre, madre, 3 figli più uno o due anziani, pertanto si ritiene che in ogni villaggio ci siano circa persone di cui 360/400 adulti, circa 600 tra bambini e adolescenti e 350 anziani. (breve descrizione) Ambito di Intervento X Pastorale X Formazione ed Educazione X scolastica X professionale X umana, sociale leadership Sviluppo Agricolo XSocio/Sanitario (preventivo, curativo) Alimentare Abitativo Giustizia e Pace Salvaguardia creato Altro Trattasi di un intervento che intende favorire e stimolare lo sviluppo di varie iniziative che vanno: - dalla formazione scolastica, in quanto solo in qualche villaggio sono i primi anni che i bambini vengono scolarizzati e nessuno ancora ha concluso il ciclo scolastico elementare; in altri villaggi ancora non esistono scuole, - all alfabetizzazione degli adulti che vogliono imparare semplici nozioni scolastiche, unita a riflessioni atte ad aumentare la crescita nella loro dignità, nella conoscenza dei loro diritti/doveri sociali, aumentando la loro autostima per non essere sottomessi a superstizioni ataviche che frenano il cammino, - all educazione sanitaria e lotta alle malattie trasmissibili come lebbra, Tbc, AIDS e malattie dell infanzia,delle quali le studenti della scuola infermiere devono fare prevenzione nel loro tirocinio, - ai momenti di preghiera e di celebrazione della S.Messa. Ogni villaggio potrà utilizzare la sede polivalente per realizzare le iniziative che intende sviluppare. Inoltre sarà importante mettere in rete i 10 villaggi, così che le iniziative positive che la popolazione di un villaggio sviluppa, possano essere di stimolo anche per gli altri villaggi. Fondamentale sarà la formazione dei leader, dei maestri e dei catechisti di ogni villaggio affinché possano essere esempio e stimolo per la popolazione, e la presenza periodica del sacerdote, che rimane il responsabile diretto della realizzazione del progetto. Breve descrizione del luogo nel quale si intende realizzare l attività (aspetti Contesto di intervento sociali, economici, chiesa locale..) Si chiede la collaborazione perché possa essere costruito la quarta Community Hall, ossia un centro polivalente a Bijoy Nagar che si trova nel Distretto di Darjelling a circa 20 chilometri dalla Città di Siliguri e 10 da Bagdogra, al confine con il Nepal a ovest. Si trova in quello che viene chiamato il collo del Pollo di questa parte del Nord Bengala, uno stretto corridoio che collega il resto dell India con gli altri stati del nord-est. E un piccolo villaggio di popolazione Tribale detta Adivasi delle tribù degli Orron/ Knaria/Munda, quindi popolo fuori casta,persone sradicate dalla loro terra e portate in questa parte del West Bengal per lavorare nelle piantagioni del the. Sfruttate dai proprietari (multinazionali) dei Tea Garden. I datori di lavoro, garantiscono e non sempre un posto di lavoro per famiglia(normalmente 5/6persone). Le persone lottano a sostenere se stessi e di educare i loro figli (paga giornaliera Rp. 90,circa un euro al giorno). Ad oggi, ci sono 72 famiglie cattoliche in Bijoy Nagar, che vivono tra le persone di altre fedi e confessioni cristiani. Comunità cattolica vivace che continua ad evangelizzare. Quando la comunità cattolica era piccola, i servizi liturgici e le attività di formazione alla fede si sono svolte nelle case, ma oggi si svolgono nei campi, le persone sono povere e nessuno ha una casa grande ed un cortile per accogliere il crescente numero di cattolici. Inoltre nella stagione dei monsoni, delle grandi piogge,del freddo rigido dell inverno, limitano le attività del villaggio, e i loro bisogni spirituali e sacramentali. Pag n. 3 di 6

4 Partecipazione locale Breve descrizione coinvolgimento popolazione locale, ruolo della Chiesa locale e eventuale collaborazione con altri enti ed associazioni operanti nella zona di intervento. Ogni villaggio ha un sogno, ogni sacerdote ha un sogno, ogni vescovo ha un sogno da realizzare: costituire comunità attive in ogni villaggio. Ora non hanno sedi dove aggregarsi ed hanno bisogno di aiuto per costruire questi Centri Polivalenti che, pur di fattura semplice, diventano luoghi di aggregazione. La gente è entusiasta e disposta a collaborare con aiuto manovale per quanto possibile pur di avere una sala dove riunirsi, per pregare e discutere delle problematiche del villaggio. Essa ha bisogno di una spinta iniziale per prendere coscienza ed autostima per poter poi proseguire in forma comunitaria. Attualmente ogni famiglia rimane isolata, ma, aumentando l autocoscienza di gruppo,si permette a tutti gli abitanti del villaggio di aver un futuro migliore. I Sacerdoti, responsabili delle Community Hall già costruite, ci scrivono, che la testimonianza di amore verso questa povera gente ha portato ad una notevole richiesta di catechesi cristiana. Molti bambini frequentano con gioia il catechismo e molti adolescenti ed adulti chiedono i sacramenti. I bambini arrivano al sabato pomeriggio dal villaggio per il catechismo e si fermano a dormire nel prato della parrocchia per aspettare i loro genitori per la S. Messa della Domenica. I sacerdoti donano loro il pasto serale sostenuto da noi di SoS India. Tutto questo è per noi una grande gioia nel vedere la Parola di Dio diffondersi in quelle zone remote del mondo. Sintesi Progetto con breve descrizione attività Il progetto viene realizzato dal sacerdote responsabile della zona che si impegnerà ad avere tutti i permessi necessari per la costruzione, sia quelli civili che ecclesiastici.. La costruzione verrà realizzata da una Impresa scelta dal sacerdote e dagli abitanti del villaggio che collaboreranno con la propria manodopera alla realizzazione della costruzione. La costruzione di ogni Community Hall, (Centro Polivalente) consiste in una piccola entrata e una sala spaziosa di mq 170, servizi igienici esterni, un muro di cinta con cancello, e dovrà essere dotato di impianto elettrico e di ventilatori da usare nel periodo del grande caldo. L arredo sarà semplice al costume locale: stuoie, lavagne alle pareti, un tavolo che dovrà servire anche da altare. Sostenibilità del progetto Breve descrizione di come sono assicurate continuità ed autosufficienza al termine del progetto. Punti di forza e debolezze. Opportunità per la collettività. La popolazione anche se povera, presta la sua manodopera per mantenere la struttura e le piccole offerte domenicali serviranno a sostenere le piccole spese. Il punto di forza è il grande desiderio di incontrarsi, di costruire una comunità, di progredire nelle conoscenze e nel mantenere la propria identità, la propria cultura, le proprie tradizioni tribali. Il punto di debolezza è la grande povertà che non permette alla popolazione di svilupparsi. La grande opportunità è quella di incontrarsi, di parlare tra loro dei problemi, di innalzare il loro grado di scolarizzazione, perché, è solo la scuola che può aprire le menti garantendo un futuro migliore. Pag n. 4 di 6

5 Preventivo finanziario Costo globale valuta locale al cambio di Rp. 74 x 1euro Voci di costo (descrizione) Costo della costruzione e impianti Forniture valuta locale Rp. 13,00,00.00 Rp. 2,00, , ,00 Totale ,00 Eventuali cofinanziamenti previsti X pubblico ong X organismi ecclesiali altro Contributo richiesto a QdF 2014 (specificare) villaggio quaresima di fraternità 2015 valuta locale Rp. 270, , ,00 valuta locale Allegati: x Lettera di presentazione e approvazione del Vescovo locale verrà consegnata in novembre al mio ritorno dall India x Scheda riassuntiva progetto Documentazione fotografica già in Vs. Possesso altro LUOGO E DATA FIRMA RESPONSABILE PROGETTO Torino, 11 ottobre 2015 Comitato di Iniziativa Umanitaria SOS India Onlus Patrizia Bianconi Pag n. 5 di 6

6 ARCIDIOCESI DI TORINO Ufficio Missionario Via Val della Torre, TORINO Tel Fax animiss@diocesi.torino.it Sito Web: Pag n. 6 di 6