5 INTERMEDIARI FINANZIARI ESCLUSI DALL AMBITO DI APPLICAZIONE DEL PACCHETTO CRR/CRD IV

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1 Sezione 5 Intermediari finanziari esclusi dall ambito di applicazione del pacchetto CRR/CRD IV Sottosezione 1 Istruzioni di carattere generale 5 INTERMEDIARI FINANZIARI ESCLUSI DALL AMBITO DI APPLICAZIONE DEL PACCHETTO CRR/CRD IV Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del XX XXXXX 2018

2 Sezione 5 Intermediari finanziari esclusi dall ambito di applicazione del pacchetto CRR/CRD IV Sottosezione 1 Istruzioni di carattere generale Sottosezione: 1 ISTRUZIONI DI CARATTERE GENERALE Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del XX XXXXX 2018

3 Sezione 5 Intermediari finanziari esclusi dall ambito di applicazione del pacchetto CRR/CRD IV Sottosezione 1 Istruzioni di carattere generale 1.1. AMBITO DI APPLICAZIONE La presente Sezione si applica agli intermediari finanziari ex art. 106 T.U.B. disciplinati dalla Circolare n. 288 del 3 aprile 2015 ( Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari ). La disciplina segnaletica viene rispettata su base individuale o consolidata in conformità con quanto disposto nel Titolo IV, Capitolo 2 delle Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari (ambito di applicazione) Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del XX XXXXX 2018

4 Sezione 5 Intermediari finanziari esclusi dall ambito di applicazione del pacchetto CRR/CRD IV Sottosezione 1 Istruzioni di carattere generale 1.2. SEGNALAZIONI ALLA BANCA D ITALIA Gli intermediari finanziari devono trasmettere i dati in base alle disposizioni contenute nel Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014. Per quanto riguarda i termini di invio, gli intermediari finanziari devono fare rifermento alle disposizioni contenute negli articoli 3 e 18 del citato Regolamento l Implementing Technical Standard (ITS) sul supervisory reporting adottato dalla Commissione Europea ( 1 ). 1. Intermediari finanziari ex art. 106 T.U.B. In via generale, agli intermediari finanziari vengono applicate le medesime regole segnaletiche previste per le banche. Tuttavia in linea con l approccio adottato per la normativa prudenziale (cfr. Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari ), per tenere conto della peculiarità degli intermediari finanziari, sono previsti, in taluni ambiti, trattamenti specifici nonché la mancata applicazione, al momento, di alcuni istituti previsti dalla regolamentazione europea. In particolare, le regole specifiche attengono alle seguenti materie: Requisito patrimoniale complessivo e fattori di ponderazione: per gli intermediari che non effettuano raccolta di risparmio presso il pubblico è previsto che: - rispettino un coefficiente di capitale totale del 6% delle esposizioni ponderate per il rischio (per tali intermediari il riferimento al fattore di ponderazione del rischio del 1250% - previsto per quelli tenuti al mantenimento di tale requisito all 8% - è da intendersi riferito al 1666,67%); - non applichino le disposizioni relative agli elementi e strumenti aggiuntivi di classe Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del XX XXXXX 2018

5 Sezione 5 Intermediari finanziari esclusi dall ambito di applicazione del pacchetto CRR/CRD IV Sottosezione 1 Istruzioni di carattere generale Disposizioni transitorie: il regime transitorio in materia di fondi propri è relativo agli anni Metodo standardizzato - Crediti commerciali acquistati (factoring): nel caso di operazioni pro solvendo oppure di operazioni pro soluto che non abbiano superato il test per la derecognition previsto dallo IFRS 9, le relative esposizioni vanno imputate in capo al cedente e trattate relativamente al rischio di credito secondo le regole applicabili al portafoglio di pertinenza di quest ultimo; le esposizioni possono essere alternativamente intestate al debitore ceduto qualora siano soddisfatti i requisiti operativi previsti nelle disposizioni di vigilanza, volti ad assicurare che il recupero delle esposizioni creditizie dipenda dai pagamenti effettuati dai debitori ceduti piuttosto che dalla solvibilità dei cedenti (cfr. Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari, Titolo IV, Capitolo 5, Sezione II). Gli intermediari finanziari non sono tenuti, al momento, al rispetto degli istituti previsti dal CRR in materia di: a) liquidità e leva finanziaria; b) riserva di conservazione del capitale e riserva di capitale anticiclica; c) attività vincolate. 1.1 Voci escluse per tutti gli intermediari finanziari Gli intermediari finanziari iscritti all albo di cui all art. 106 T.U.B. inviano le segnalazioni prudenziali (COREP) previste per le banche ad eccezione delle informazioni riferite: Fondi propri su base individuale riserva di conservazione di capitale (cfr. Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 riga 750 del modulo C riportato nell allegato I) riserva di conservazione di capitale connessa al rischio macroprudenziale o sistemico identificata a livello di singolo Paese membro (cfr. Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 riga 760 del modulo C riportato nell allegato I) Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del XX XXXXX 2018

6 Sezione 5 Intermediari finanziari esclusi dall ambito di applicazione del pacchetto CRR/CRD IV Sottosezione 1 Istruzioni di carattere generale riserva di capitale anticiclica specifica dell Ente (cfr. Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 riga 770 del modulo C riportato nell allegato I) riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (cfr. Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 riga 780 del modulo C riportato nell allegato I) riserva per gli O-SII (cfr. Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 riga 810 del modulo C riportato nell allegato I) Fondi propri su base consolidata riserva di conservazione di capitale (cfr. Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 riga 750 del modulo C riportato nell allegato I) riserva di conservazione di capitale connessa al rischio macroprudenziale o sistemico identificata a livello di singolo Paese membro (cfr. Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 riga 760 del modulo C riportato nell allegato I) riserva di capitale anticiclica specifica dell Ente (cfr. Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 riga 770 del modulo C riportato nell allegato I) riserva di capitale a fronte del rischio sistemico (cfr. Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 riga 780 del modulo C riportato nell allegato I) riserva per i G-SII (cfr. Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 riga 800 del modulo C riportato nell allegato I) riserva per gli O-SII (cfr. Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 riga 810 del modulo C riportato nell allegato I) Rischio di credito e di controparte su base individuale: perdite su crediti ipotecari Rischio di credito e di controparte su base consolidata: perdite su crediti ipotecari Requisito patrimoniale individuale per il rischio operativo - ripartizione delle perdite operative per linee di business e per eventi di perdita Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del XX XXXXX 2018

7 Sezione 5 Intermediari finanziari esclusi dall ambito di applicazione del pacchetto CRR/CRD IV Sottosezione 1 Istruzioni di carattere generale Requisito patrimoniale consolidato per il rischio operativo - ripartizione delle perdite operative per linee di business e per eventi di perdita Liquidità su base individuale Liquidità su base consolidata Leva finanziaria su base individuale Leva finanziaria su base consolidata Attività vincolate su base individuale Attività vincolate su base consolidata Voci segnaletiche sulle SIM Fondi propri su base individuale SIM Capitale iniziale (cfr. Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 riga 830 del modulo C riportato nell allegato I) Fondi Propri basati sulle spese fisse generali (cfr. Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 riga 840 del modulo C riportato nell allegato I) Fondi propri su base consolidata SIM Capitale iniziale (cfr. Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 riga 830 del modulo C riportato nell allegato I) Fondi Propri basati sulle spese fisse generali (cfr. Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 riga 840 del modulo C riportato nell allegato I) 1.2 Ulteriori voci escluse per gli intermediari finanziari che non raccolgono risparmio presso il pubblico Oltre alle voci escluse di cui al paragrafo precedente, gli intermediari che non raccolgono risparmio presso il pubblico non segnalano: Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del XX XXXXX 2018

8 Sezione 5 Intermediari finanziari esclusi dall ambito di applicazione del pacchetto CRR/CRD IV Sottosezione 1 Istruzioni di carattere generale Voci segnaletiche sugli strumenti di AT1 Fondi propri su base individuale ELEMENTI COSTITUTIVI DEI FONDI PROPRI Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional tier 1 AT1) Strumenti di AT1: Capitale versato (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 550 del modulo C riportato nell allegato I) Sovrapprezzi di emissione (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 570 del modulo C riportato nell allegato I) (-) strumenti di AT1 propri: (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 580 del modulo C riportato nell allegato I) (-) strumenti di AT1 detenuti direttamente (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 590 del modulo C riportato nell allegato I) (-) strumenti di AT1 detenuti indirettamente (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 620 del modulo C riportato nell allegato I) (-) strumenti di AT1 detenuti sinteticamente (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 621 del modulo C riportato nell allegato I) (-) strumenti di AT1 sui quali l ente ha obbligo reale o eventuale di acquisto (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 622 del modulo C riportato nell allegato I) Strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie (grandfathering) (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 660 del modulo C riportato nell allegato I). Detrazioni: (-) Partecipazioni incrociate in strumenti di AT1 (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 690 del modulo C riportato nell allegato I) ALTRE INFORMAZIONI Informazioni su strumenti di capitale con caratteristiche reversibili Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del XX XXXXX 2018

9 Sezione 5 Intermediari finanziari esclusi dall ambito di applicazione del pacchetto CRR/CRD IV Sottosezione 1 Istruzioni di carattere generale Strumenti di capitale la cui inclusione nell AT1 dipende da caratteristiche reversibili (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 560 del modulo C riportato nell allegato I) DISPOSIZIONI TRANSITORIE L importo segnalato nella riga 020, colonna 020 del modulo C Strumenti oggetto di grandfathering, andrà segnalato in incremento nella parte ELEMENTI COSTITUTIVI DEI FONDI PROPRI, Capitale di classe 2 (Tier 2 T2). Strumenti di T2, Strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie (grandfathering). (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 880 del modulo C riportato nell allegato I) Fondi propri su base consolidata ELEMENTI COSTITUTIVI DEI FONDI PROPRI Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional tier 1 AT1) Strumenti di AT1: Capitale versato (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 550 del modulo C riportato nell allegato I) Sovrapprezzi di emissione (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 570 del modulo C riportato nell allegato I) (-) strumenti di AT1 propri: (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 580 del modulo C riportato nell allegato I) (-) strumenti di AT1 detenuti direttamente (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 590 del modulo C riportato nell allegato I) (-) strumenti di AT1 detenuti indirettamente (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 620 del modulo C riportato nell allegato I) (-) strumenti di AT1 detenuti sinteticamente (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 621 del modulo C riportato nell allegato I) (-) strumenti di AT1 sui quali l ente ha obbligo reale o eventuale di acquisto (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 622 del modulo C riportato nell allegato I)Strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie (grandfathering) (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 660 del modulo C riportato nell allegato I) Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del XX XXXXX 2018

10 Sezione 5 Intermediari finanziari esclusi dall ambito di applicazione del pacchetto CRR/CRD IV Sottosezione 1 Istruzioni di carattere generale Strumenti emessi da filiazioni inclusi nell AT1 (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 670 del modulo C riportato nell allegato I). Strumenti emessi da filiazioni inclusi nell AT1 per effetto di disposizioni transitorie (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 680 del modulo C riportato nell allegato I). Detrazioni: (-) Partecipazioni incrociate in strumenti di AT1 (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 690 del modulo C riportato nell allegato I) ALTRE INFORMAZIONI Informazioni su strumenti di capitale con caratteristiche reversibili Strumenti di capitale la cui inclusione nell AT1 dipende da caratteristiche reversibili (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 560 del modulo C riportato nell allegato I) L importo segnalato nella riga 020, colonna 020 del modulo C Strumenti oggetto di grandfathering, andrà segnalato in incremento nella parte ELEMENTI COSTITUTIVI DEI FONDI PROPRI, Capitale di classe 2 (Tier 2 T2). Strumenti di T2 Strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie (grandfathering) (cfr. Regolamento della Commissione (UE) n. 680/2014 riga 880 del modulo C riportato nell allegato I). POSIZIONE PATRIMONIALE INDIVIDUALE Posizione patrimoniale complessiva Il dettaglio informativo Eccedenza/deficienza di T1 rispetto soglia del 6% riportato nella riga 040 del modulo C si intende calcolato come Eccedenza/deficienza di T1 rispetto soglia del 4,5%.Il dettaglio informativo Eccedenza/deficienza di Fondi propri rispetto soglia del 8% riportato nella riga 060 del modulo C si intende calcolato come Eccedenza/deficienza di Fondi propri rispetto soglia del 6% Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del XX XXXXX 2018

11 Sezione 5 Intermediari finanziari esclusi dall ambito di applicazione del pacchetto CRR/CRD IV Sottosezione 1 Istruzioni di carattere generale POSIZIONE PATRIMONIALE CONSOLIDATA Posizione patrimoniale complessiva Il dettaglio informativo Eccedenza/deficienza di T1 rispetto soglia del 6% riportato nella riga 040 del modulo C si intende calcolato come Eccedenza/deficienza di T1 rispetto soglia del 4,5% Il dettaglio informativo Eccedenza/deficienza di Fondi propri rispetto soglia del 8% riportato nella riga 060 del modulo C si intende calcolato come Eccedenza/deficienza di Fondi propri rispetto soglia del 6%. Non si applicano i dettagli informativi riportati nella tabella Dati nominativi (cfr. Regolamento di esecuzione (UE) n. 680/2014 modulo C 06 riportato nell allegato I) 2. Confidi iscritti all albo ex art. 106 T.U.B. I Confidi iscritti all albo ex art. 106 T.U.B. inviano le segnalazioni prudenziali (COREP) secondo quanto definito per gli intermediari finanziari nel precedente punto Agenzie di prestito su pegno ex art. 112, ultimo comma T.U.B. Le Agenzie di prestito su pegno iscritte all albo degli intermediari finanziari ai sensi dell art. 112, ultimo comma T.U.B. inviano le segnalazioni prudenziali (COREP) unicamente con riferimento alla disciplina su base individuale e secondo quanto definito per gli intermediari finanziari nel precedente punto 1. Sono previste ulteriori esenzioni segnaletiche con riferimento a: rischio di credito e di controparte su base individuale metodologia basata sui rating interni, cartolarizzazioni e aggiustamento della valutazione del credito (CVA) Requisiti patrimoniali individuali sui rischi di mercato Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del XX XXXXX 2018

12 Sezione 5 Intermediari finanziari esclusi dall ambito di applicazione del pacchetto CRR/CRD IV Sottosezione 1 Istruzioni di carattere generale ***** Le responsabilità per la correttezza delle segnalazioni alla Banca d Italia nonché per l adeguatezza delle procedure di produzione e di controllo di tali segnalazioni fanno capo agli organi aziendali ciascuno per quanto di propria competenza. Al fine di assicurare la necessaria coerenza dei dati segnalati con le risultanze della contabilità aziendale, particolare cura va posta nella predisposizione e nell utilizzo di appositi strumenti di controllo interno, che prevedano anche forme di visualizzazione delle informazioni per i responsabili aziendali Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del XX XXXXX 2018

13 6 IP E IMEL PURI, IBRIDI NON FINANZIARI Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

14 Premessa Per quanto concerne IMEL e IP puri (anche se appartenenti a gruppi finanziari) e gli ibridi non finanziari, essi sono tenuti esclusivamente a fornire le voci indicate nella presente sezione a livello individuale. Rimane fermo che, a livello consolidato, il gruppo finanziario contenente IMEL e IP puri segnala secondo gli schemi previsti dalla sezione Segnalazioni prudenziali ex TUB e TUF. In particolare, la segnalazione riguarda le seguenti aree: - Fondi propri - Rischio di credito e di controparte - Requisito patrimoniale a fronte dei servizi di pagamento prestati e della moneta elettronica emessa; - Posizione patrimoniale. Gli IP che prestano in via esclusiva il servizio di disposizione di ordini di pagamento, nonché IP e IMEL a operatività limitata che non siano iscritti nell Albo Unico inviano esclusivamente i dati relativi ai fondi propri. Le disposizioni di cui alla presente Sezione non si applicano agli istituti di pagamento che prestano in via esclusiva il servizio di informazione sui conti. Le segnalazioni si effettuano con periodicità trimestrale, con riferimento al 31/3, 30/6, 30/9, 31/12 e devono essere inviate entro il giorno 25 del terzo mese successivo a quello di riferimento per le segnalazioni riferite al 30 giugno e al 31 dicembre (rispettivamente entro il 25 settembre e 25 marzo) ed entro 25 giorni dalla data di riferimento per quelle riferite al 30 settembre e al 31 marzo (rispettivamente entro il 25 ottobre e 25 aprile) Circolare n. 286 del 17 dicembre 2013 x aggiornamento del xx xx 20xx

15 Sottosezione: 1 Fondi propri Sottosezione: 1 FONDI PROPRI Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

16 Sottosezione: 1 Fondi propri 1. STRUTTURA DEL PATRIMONIO Ai fini della presente sezione per Istituti si intendono gli istituti di pagamento (IP) e gli istituti di moneta elettronica (IMEL) puri e gli ibridi non finanziari. Ai fini della determinazione dei fondi propri si rinvia alle definizioni e alle disposizioni previste nel Provvedimento della Banca d Italia del 17 maggio 2016, e successive modifiche e integrazioni Circolare n. 286 del 17 dicembre 2013 x aggiornamento del xx xx 20xx

17 Sottosezione: 1 Fondi propri 2. FONDI PROPRI RELATIVI AI MESI DI DICEMBRE E GIUGNO I fondi propri riferiti al mese di dicembre sono calcolati secondo criteri analoghi a quelli del bilancio anche se questo non sia stato ancora approvato da parte dell assemblea dei soci. A tal fine gli amministratori procedono alla valutazione delle attività aziendali, risultanti dalla situazione al 31 dicembre, alla determinazione dei fondi e alla quantificazione delle riserve secondo la previsione di attribuzione dell utile relativo all esercizio chiuso alla suddetta data. La quantificazione del risultato reddituale da includere nei fondi propri deve essere effettuata dal competente organo amministrativo il quale, con l approvazione del progetto di bilancio, delibera in ordine alla previsione di attribuzione dell utile o di sistemazione della perdita. In assenza del descritto atto formale dell organo amministrativo i fondi propri riferiti al 31 dicembre e al 30 giugno andranno calcolati senza tener conto dei relativi risultati reddituali (fermo restando che una volta intervenuta tale delibera il dato inizialmente trasmesso dovrà essere rettificato). Eventuali variazioni che dovessero essere successivamente apportate dalle relative assemblee sociali in sede di approvazione del bilancio e di attribuzione dell utile andranno comunicate alla Banca d Italia con la massima tempestività secondo le modalità a tal fine previste (i dati segnaletici già trasmessi con riferimento alla data contabile del 31 dicembre dovranno essere rettificati di conseguenza). Le predette disposizioni si applicano anche agli intermediari che, ai fini della redazione del bilancio, chiudono i conti in data diversa dal 31 dicembre. Pertanto, nel calcolo del patrimonio di vigilanza relativo al mese di dicembre questi enti devono procedere alle valutazioni e alle movimentazioni dei fondi e delle riserve avendo riguardo alla situazione riferita a tale data. Relativamente al calcolo dei fondi propri riferiti al mese di giugno di ciascun anno, gli amministratori procedono, ai soli fini del calcolo patrimoniale e in base a criteri analoghi a quelli di bilancio, alle pertinenti valutazioni delle attività aziendali risultanti dalla situazione in essere al 30 giugno, alla determinazione dei fondi e all attribuzione alle riserve dell utile semestrale. L ammontare degli utili annuali e semestrali che, secondo le modalità sopraindicate, entrano nel calcolo dei fondi propri è preventivamente verificato dall organo di controllo e se il bilancio dell ente è soggetto a revisione anche dai revisori esterni Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

18 Sottosezione: 1 Fondi propri 3. VARIAZIONI PATRIMONIALI TRIMESTRALI Oltre a quanto stabilito nel paragrafo precedente per le rilevazioni di dicembre e di giugno, la segnalazione trimestrale degli elementi patrimoniali (positivi e negativi) recepisce anche le variazioni di tali elementi, avvenute nel trimestre, dipendenti da: operazioni di modifica del capitale sociale nonché connesse variazioni dei sovrapprezzi di emissione e delle riserve; acquisti, anche a termine, e vendite di azioni o di quote di propria emissione, nonché di strumenti computati nei fondi propri di propria emissione; aumenti di rilevante entità delle perdite su crediti; emissioni e ammortamenti di strumenti computati nei fondi propri; assunzioni e dismissioni di interessenze azionarie in banche e società finanziarie nonché di partecipazioni in imprese di assicurazione; assunzioni e dismissioni di strumenti computati nei fondi propri emessi da banche, società finanziarie o imprese di assicurazione; processi di ristrutturazione aziendale (fusioni, incorporazioni, conferimenti, scissioni, ecc.) Circolare n. 286 del 17 dicembre 2013 x aggiornamento del xx xx 20xx

19 Sottosezione: 1 Fondi propri SCHEMA DELLA SEGNALAZIONE ELEMENTI COSTITUTIVI DEI FONDI PROPRI Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 CET1) Strumenti di CET1: 1 Capitale versato 2 Sovrapprezzi di emissione 3 (-) strumenti di CET1 propri: 4 (-) strumenti di CET1 sui quali l ente ha obbligo reale o eventuale di acquisto Riserve: Riserve di utili: 5 Utili o perdite portati a nuovo 6 Utili o perdita di periodo 7 (+/-) Altre componenti di conto economico accumulate (OCI) 8 Riserve altro Filtri prudenziali: 9 (-) incremento di CET1 connesso con le attività cartolarizzate 10 copertura dei flussi di cassa (Cash flow hedge) 11 utili o perdite sulle passività valutate al valore equo dovuti al proprio merito di credito 12 utili o perdite di valore equo derivanti dal rischio di credito proprio dell'ente correlato a passività derivative 13 (-) rettifiche di valore di vigilanza Detrazioni: Avviamento: 14 (-) avviamento connesso con attività immateriali 15 (-) avviamento incluso nella valutazione degli investimenti significativi 16 passività fiscali differite associate all avviamento Altre attività immateriali: 17 (-) altre attività immateriali prima della deduzione delle passività fiscali differite 18 passività fiscali differite connesse con le altre attività immateriali 19 (-) Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee al netto delle relative passività fiscali differite Fondi pensione a prestazione definita: 20 (-) Fondi pensione a prestazione definita 21 passività fiscali differite connesse con attività di fondi pensione a prestazione definita Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

20 Sottosezione: 1 Fondi propri 22 attività dei fondi pensione a prestazione definita che l ente può utilizzare senza restrizioni 23 (-) Partecipazioni incrociate in strumenti di CET1 24 (-) eccedenza degli elementi da detrarre dal Capitale aggiuntivo di classe 1 rispetto al Capitale aggiuntivo di classe 1 25 (-) Investimenti non significativi in strumenti di CET1 in altri soggetti del settore finanziario Detrazioni con soglia del 10%: 26 Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura ed emergono da differenze temporanee 27 (-) Investimenti significativi in strumenti di CET1 di altri soggetti del settore finanziario 28 (-) Detrazione con soglia del 17,65% 29 (-) Detrazioni ex articolo 3 CRR 30 Elementi positivi o negativi - Altri 31 (+/-) Regime transitorio impatto su CET1 32 Totale Capitale primario di classe 1 Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 AT1) Strumenti di AT1: 33 Capitale versato 34 Sovrapprezzi di emissione 35 (-) strumenti di AT1 propri: 36 (-) strumenti di AT1 sui quali l ente ha obbligo reale o eventuale di acquisto Detrazioni: 37 (-) Partecipazioni incrociate in strumenti di AT1 38 (-) Investimenti non significativi in strumenti di AT1 in altri soggetti del settore finanziario 39 (-) Investimenti significativi in strumenti di AT1 in altri soggetti del settore finanziario 40 (-) eccedenza degli elementi da detrarre dal Capitale di classe 2 rispetto al Capitale di classe 2 41 Eccedenza degli elementi da detrarre dal Capitale aggiuntivo di classe 1 rispetto al Capitale aggiuntivo di classe 1 42 Altri aggiustamenti transitori del capitale aggiuntivo di classe 1 43 (-) Detrazioni ex articolo 3 CRR 44 Elementi positivi o negativi - Altri 45 Totale Capitale aggiuntivo di classe Circolare n. 286 del 17 dicembre 2013 x aggiornamento del xx xx 20xx

21 Sottosezione: 1 Fondi propri Capitale di classe 1 46 Totale Capitale di classe 1 Capitale di classe 2 (TIER 2 T2) Strumenti di T2 47 Capitale versato 48 Sovrapprezzi di emissione 49 (-) strumenti di T2 propri: 50 (-) strumenti di T2 sui quali l ente ha obbligo reale o eventuale di acquisto Detrazioni: 51 (-) Partecipazioni incrociate in strumenti di T2 52 (-) Investimenti non significativi in strumenti di T2 in altri soggetti del settore finanziario 53 (-) Investimenti significativi in strumenti di T2 in altri soggetti del settore finanziario 54 (-) Detrazioni ex articolo 3 CRR 55 Eccedenza degli elementi da detrarre dal Capitale di classe 2 rispetto al Capitale di classe 2 56 Altri aggiustamenti transitori del capitale aggiuntivo di classe 2 57 Elementi positivi o negativi - Altri 58 Totale Capitale di classe 2 Fondi Propri 59 Totale Fondi Propri Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

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23 Sottosezione: 1 Fondi propri ELEMENTI OGGETTO DI DISPOSIZIONI TRANSITORIE E ALTRE INFORMAZIONI ELEMENTI OGGETTO DI DISPOSIZIONI TRANSITORIE ALTRE VARIAZIONI TRANSITORIE - Tipo importo 1. Deduzioni 290/291/292/293/ Attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e non derivano da differenze temporanee Attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee e strumenti di CET1 di soggetti del settore finanziario in cui l ente ha un investimento significativo 1.2 Attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee e strumenti di CET1 di soggetti del settore finanziario in cui l ente ha un investimento significativo 1.3 Attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee / / //294/ Aggiustamenti dovuti a disposizioni transitorie dell'ifrs 9 290/291/292/ ALTRE INFORMAZIONI - 7. Posizioni verso cartolarizzazioni LEGENDA TIPO IMPORTO: 290Variazioni del CET1 291Variazioni dell AT1 292Variazioni del T2 294Ammontare di base per l applicazione delle disposizioni transitorie 301 Percentuale applicabile Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

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25 Sottosezione: 1 Fondi propri ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE Premessa La segnalazione Fondi propri comprende le seguenti aree informative Elementi costitutivi dei fondi propri e Elementi oggetto di disposizioni transitorie e altre informazioni. Ai fini della compilazione della segnalazione, gli istituti applicano il Regolamento di esecuzione della Commissione n. 680/2014 sul supervisory reporting secondo quanto di seguito specificato. Resta fermo quanto disciplinato in Premessa sui termini di invio delle segnalazioni. 1. ELEMENTI COSTITUTIVI DEI FONDI PROPRI 1.1 Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 CET1) Strumenti di CET1: Capitale versato Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Sovraprezzi di emissione Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Strumenti di CET1 propri Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Strumenti di CET1 sui quali l ente ha obbligo reale o eventuale di acquisto Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga 092. Riserve Riserve di utili Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

26 Sottosezione: 1 Fondi propri Utili o perdite portati a nuovo Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Utile o perdita di periodo: Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Altre componenti di conto economico accumulate (OCI) Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga 180. Importo può assumere segno positivo o negativo Riserve altro Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga 200. Filtri prudenziali: (-) Incremento di CET1 connesso con le attività cartolarizzate Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Copertura dei flussi di cassa (Cash flow hedge) Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Utili o perdite sulle passività valutate al valore equo dovuti al proprio merito di credito Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Utili o perdite di valore equo derivanti dal rischio di credito proprio dell'ente correlato a passività derivative Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-)Rettifiche di valore di vigilanza Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga 290. Detrazioni: Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 20 maggio 2015

27 Sottosezione: 1 Fondi propri Avviamento: (-) Avviamento connesso con attività immateriali Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Avviamento incluso nella valutazione degli investimenti significativi Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Passività fiscali differite associate all avviamento Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga 330. Altre attività immateriali: (-) Altre attività immateriali prima della deduzione delle passività fiscali differite Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Passività fiscali differite connesse con le altre attività immateriali Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura e non derivano da differenze temporanee al netto delle relative passività fiscali differite Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga 370. Fondi pensione a prestazione definita: (-) Fondi pensione a prestazione definite Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Passività fiscali differite connesse con attività di fondi pensione a prestazione definita Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

28 Sottosezione: 1 Fondi propri Attività dei fondi pensione a prestazione definita che l ente può utilizzare senza restrizioni Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Partecipazioni incrociate in strumenti di CET1 Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Eccedenza degli elementi da detrarre dal Capitale aggiuntivo di classe 1 rispetto al Capitale aggiuntivo di classe 1 Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Investimenti non significativi in strumenti di CET1 in altri soggetti del settore finanziario Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga 480. Detrazioni con soglia del 10%: (-) Attività fiscali differite che si basano sulla redditività futura ed emergono da differenze temporanee Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Investimenti significativi in strumenti di CET1 di altri soggetti del settore finanziario Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Detrazione con soglia del 17,65% Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Detrazioni ex articolo 3 CRR Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 20 maggio 2015

29 Sottosezione: 1 Fondi propri Elementi positivi o negativi - Altri Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Regime transitorio impatto su CET1 Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga 520. Importo può assumere segno positivo o negativo Totale Capitale primario di classe 1 Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 AT1) Strumenti di AT1: Capitale versato Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Sovrapprezzi di emissione Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Strumenti di AT1 propri: Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Strumenti di AT1 sui quali l ente ha obbligo reale o eventuale di acquisto Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga 622. Detrazioni: (-) Partecipazioni incrociate in strumenti di AT1 Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

30 Sottosezione: 1 Fondi propri (-) Investimenti non significativi in strumenti di AT1 di altri soggetti del settore finanziario Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Investimenti significativi in strumenti di AT1 in altri soggetti del settore finanziario Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Eccedenza degli elementi da detrarre dal Capitale di classe 2 rispetto al Capitale di classe 2 Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Eccedenza degli elementi da detrarre dal Capitale aggiuntivo di classe 1 rispetto al Capitale aggiuntivo di classe 1 Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Detrazioni ex articolo 3 CRR Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Elementi positivi o negativi Altri Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Capitale di classe Totale Capitale di classe 1 Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 20 maggio 2015

31 Sottosezione: 1 Fondi propri Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

32 Sottosezione: 1 Fondi propri 1.3 Capitale di classe 2 (TIER 2 T2) Strumenti di T Capitale versato Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Sovrapprezzi di emissione Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Strumenti di T2 propri: Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Strumenti di T2 sui quali l ente ha obbligo reale o eventuale di acquisto Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga 842. Detrazioni: (-) Partecipazioni incrociate in strumenti di T2 Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Investimenti non significativi in strumenti di T2 in altri soggetti del settore finanziario Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Investimenti significativi in strumenti di T2 di altri soggetti del settore finanziario Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga (-) Detrazioni ex articolo 3 CRR Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 20 maggio 2015

33 Sottosezione: 1 Fondi propri Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Eccedenza degli elementi da detrarre dal Capitale di classe 2 rispetto al Capitale di classe 2 Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Elementi positivi o negativi - Altri Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Totale Capitale di classe 2 Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Fondi Propri Totale Fondi Propri Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga ELEMENTI OGGETTO DI DISPOSIZIONI TRANSITORIE E ALTRE INFORMAZIONI 2.1 Attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e non derivano da differenze temporanee (sottovoce 4.2) Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee e strumenti di CET1 di soggetti del settore finanziario in cui l ente ha un investimento significativo (sottovoce 4.10) Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Attività fiscali differite che dipendono dalla redditività futura e derivano da differenze temporanee Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Aggiustamenti dovuti a disposizioni transitorie dell'ifrs 9 (sottovoce 6) Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

34 Sottosezione: 1 Fondi propri 2.5 Posizioni verso cartolarizzazioni Regolamento della Commissione, Allegato II, par , riga Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 20 maggio 2015

35 Sottosezione: 2 Rischio di credito e di controparte Sottosezione: 2 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

36 Sottosezione: 2 Rischio di credito e di controparte STRUTTURA DELLA SEGNALAZIONE Gli istituti puri e ibridi non finanziari che concedono finanziamenti, secondo quanto previsto nel Capitolo IV delle Disposizioni di vigilanza per gli istituti di pagamento e gli istituti di moneta elettronica del 17 maggio 2016 e successive modifiche e integrazioni, calcolano un requisito patrimoniale pari al 6% dei finanziamenti erogati; a tali fini sono esclusi i finanziamenti connessi con l esecuzione di operazioni di pagamento mediante carte di credito charge. L ammontare così determinato deve essere ricondotto nella sottovoce Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

37 Sottosezione: 3 Requisito patrimoniale a fronte dei servizi di pagamento prestati e della moneta elettronica emessa Sottosezione: 3 REQUISITO PATRIMONIALE A FRONTE DEI SERVIZI DI PAGAMENTO PRESTATI E DELLA MONETA ELETTRONICA EMESSA Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

38 Sottosezione: 3 Requisito patrimoniale a fronte dei servizi di pagamento prestati e della moneta elettronica emessa SCHEMA DELLA SEGNALAZIONE Requisito patrimoniale con il metodo di calcolo A 00 Costi operativi fissi anno T Requisito patrimoniale con il metodo di calcolo B Importo annuale complessivo delle operazioni di pagamento eseguite nell anno T relative a: 02 Servizi di pagamento nn. 1), 2), 3) e 5) di cui all art. 1, comma 2, lett. h-septies) del TUB 04 Servizio di pagamento n. 6) di cui all art. 1, comma 2, lett. h-septies) del TUB Incremento o riduzione del requisito patrimoniale a fronte dei servizi di pagamento prestati 02 Incremento del requisito patrimoniale 04 Riduzione del requisito patrimoniale Requisito patrimoniale a fronte della moneta elettronica emessa 00 Media della moneta elettronica in circolazione Incremento o riduzione del requisito patrimoniale a fronte della moneta elettronica emessa 02 Incremento del requisito patrimoniale 04 Riduzione del requisito patrimoniale Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

39 Sottosezione: 3 Requisito patrimoniale a fronte dei servizi di pagamento prestati e della moneta elettronica emessa ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE Costi operativi fissi (voce 59710) Nella presente voce devono essere segnalati i costi operativi fissi rilevati nell ultimo bilancio ( 6 ). Importo annuale complessivo delle operazioni di pagamento eseguite nell anno T( 7 ) relative a: servizi di pagamento nn. 1), 2), 3) e 5) di cui all art. 1, comma 2, lett. h-septies) del TUB (sottovoce ) Nella presente sottovoce deve essere segnalato l importo nominale complessivo delle operazioni di pagamento eseguite nell anno ( T ), relative ai servizi di pagamento nn. 1), 2), 3) e 5). Tale importo, calcolato al 31/12 di ogni anno ( T ), deve essere mantenuto costante nei tre trimestri successivi. servizio di pagamento n. 6) di cui all art. 1, comma 2, lett. h-septies) del TUB (sottovoce ) Nella presente sottovoce deve essere segnalato l importo nominale complessivo delle operazioni di pagamento eseguite nell anno ( T ), relative al servizio di pagamento n. 6). Tale importo, calcolato al 31/12 di ogni anno ( T ), deve essere mantenuto costante anche nei tre trimestri successivi. Incremento del requisito patrimoniale a fronte dei servizi di pagamento prestati (sottovoce ) La presente sottovoce va compilata esclusivamente dagli istituti cui la Banca d Italia abbia richiesto il rispetto di un più elevato requisito patrimoniale a presidio del rischio in esame. Deve essere segnalato solo il requisito patrimoniale aggiuntivo richiesto. Riduzione del requisito patrimoniale a fronte dei servizi di pagamento prestati (sottovoce ) La presente sottovoce va compilata esclusivamente dagli istituti cui la Banca d Italia abbia riconosciuto il rispetto di un requisito patrimoniale ridotto a presidio del rischio in esame. Deve essere segnalata solo la riduzione del requisito patrimoniale richiesto. Media della moneta elettronica in circolazione (voce 59716) Nella presente voce deve essere segnalata la media aritmetica dei saldi giornalieri 6 I costi operativi fissi sono rappresentati dalla somma delle voci Spese amministrative e Altri oneri di gestione 7 A titolo esemplificativo, al 31/12 dell anno T l intermediario quantifica l importo nominale complessivo delle operazioni di pagamento eseguite nell anno ( T ) e lo segnala nella sottovoce pertinente per il/i servizio/i prestato/i ( e/o ). Tale valore viene mantenuto costante nelle segnalazioni trimestrali relative al 31/12 dell anno T, 30/3, 30/6 e 30/9 dell anno T+1. Al 31/12 dell anno T+1, l intermediario ricalcola l importo sulla base delle operazioni di pagamento eseguite nell anno T Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

40 Sottosezione: 3 Requisito patrimoniale a fronte dei servizi di pagamento prestati e della moneta elettronica emessa delle passività finanziarie a fronte della moneta elettronica emessa calcolata con riferimento all ultimo semestre precedente la data di rilevazione ( 8 ). Qualora un istituto di moneta elettronica abbia avviato l attività da meno di 6 mesi, con riferimento alla prima segnalazione, va indicata la stima della moneta elettronica in circolazione riportata nel bilancio previsionale allegato al programma di attività. Incremento del requisito patrimoniale a fronte della moneta elettronica emessa (sottovoce ) La presente sottovoce va compilata esclusivamente dagli istituti di moneta elettronica cui la Banca d Italia abbia richiesto il rispetto di un più elevato requisito patrimoniale a fronte della moneta elettronica emessa. Deve essere segnalato solo il requisito patrimoniale aggiuntivo richiesto. Riduzione del requisito patrimoniale a fronte della moneta elettronica emessa (sottovoce ) La presente sottovoce va compilata esclusivamente dagli istituti di moneta elettronica cui la Banca d Italia abbia riconosciuto il rispetto di un requisito patrimoniale ridotto a fronte della moneta elettronica emessa. Deve essere segnalata solo la riduzione del requisito patrimoniale richiesto. 8 Nella segnalazione riferita al 31 marzo va segnalato il valore medio giornaliero del periodo compreso tra il 1 ottobre e il 31 marzo; nella segnalazione riferita al 30 giugno va segnalato il valore medio giornaliero del periodo compreso tra il 1 gennaio e il 30 giugno; nella segnalazione riferita al 30 settembre va segnalato il valore medio giornaliero del periodo compreso tra il 1 aprile e il 30 settembre; nella segnalazione riferita al 31 dicembre va segnalato il valore medio giornaliero del periodo compreso tra il 1 luglio e il 31 dicembre Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

41 Sottosezione: 4 Posizione patrimoniale Sottosezione: 4 POSIZIONE PATRIMONIALE Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

42 Sottosezione: 4 Variazioni patrimoniali trimestrali SCHEMA DELLA SEGNALAZIONE Requisiti patrimoniali RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE 10 - Istituti 35 REQUISITO PATRIMONIALE COMPLESSIVO A FRONTE DEI SERVIZI DI PAGAMENTO PRESTATI 40 REQUISITO PATRIMONIALE COMPLESSIVO A FRONTE DELLA MONETA ELETTRONICA EMESSA Requisiti patrimoniali specifici Requisiti patrimoniali totali Posizione patrimoniale 02 - Eccedenza 12 - Deficienza Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

43 Sottosezione: 4 Posizione patrimoniale ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE La voce Requisiti patrimoniali specifici va compilata esclusivamente da parte degli intermediari ai quali sia stato richiesto dalla Banca d Italia il rispetto di un più elevato requisito di patrimonializzazione. Va segnalato il maggior ammontare di fondi propri richiesto. Nella voce Requisiti patrimoniali totali va riportata la somma tra le voci Rischio di credito e controparte - Istituti, Requisito patrimoniale complessivo a fronte dei servizi di pagamento prestati ( 9 ) e Requisito patrimoniale complessivo a fronte della moneta elettronica emessa ( 10 ). - fondi propri ; La Posizione patrimoniale è calcolata raffrontando i seguenti valori: - requisiti patrimoniali totali. 9 Il requisito patrimoniale complessivo a fronte dei servizi di pagamento prestati è dato dal requisito patrimoniale a fronte dei servizi di pagamento prestati calcolato con il metodo A o con il metodo B di cui alla sottosezione 3, al netto dell eventuale riduzione del requisito patrimoniale (voce ), ovvero al lordo dell eventuale incremento del requisito patrimoniale (voce ), prescritto dalla Banca d Italia. Il valore della sottovoce non può mai coincidere con quello delle sottovoci , e Il requisito patrimoniale complessivo a fronte della moneta elettronica emessa è calcolato secondo quanto previsto dal capitolo V, sezione II, paragrafo 2 delle Disposizioni di vigilanza per gli istituti di pagamento e gli istituti di moneta elettronica del 17 maggio 2016 e successive modifiche e integrazioni, al netto dell eventuale riduzione del requisito patrimoniale (voce ), ovvero al lordo dell eventuale incremento del requisito patrimoniale (voce ), prescritto dalla Banca d Italia Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

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45 Sottosezione: 3 Requisito patrimoniale a fronte dei servizi di pagamento prestati e della moneta elettronica emessa Circolare n. 286 del 17 dicembre aggiornamento del 30 giugno 2015

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