29 aprile 2014 Conferenza dei Sindaci Ulss n.1 Belluno. Verbale

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1 Conferenza Sindaci Ulss n.1 Belluno Conferenza dei Sindaci dell Ulss n.1 Belluno Segreteria c/o Direzione Servizi Sociali ULSS n.1 Via Feltre, Belluno Tel.0437/ fax 0437/ aprile 2014 Conferenza dei Sindaci Ulss n.1 Belluno Verbale La Conferenza dei Sindaci dell U.L.S.S. n.1 si è riunita il giorno 29 aprile 2014 alle ore 9.15 presso la sala del Consiglio del Municipio di Belluno. La riunione è stata convocata con nota prot. n. 53/2014CdS del trasmessa a tutti i Sindaci dei Comuni dell U.L.S.S. n.1. L ordine giorno è il seguente: 1. Approvazione verbale del ; 2. Regolamento della Conferenza. Approvazione modifica statuto: presa d atto della fusione dei Comuni di Longarone/Castellavazzo nel nuovo Comune di Longarone; 3. Bilancio di Previsione Esercizio anno 2014 Gestione Servizi Sociali. Parere e approvazione quote capitarie; 4. Piano di Comunità: - Programma delle Attività Territoriali.Parere; - Ri-pianificazione per l anno Piano di Zona Approvazione 5. Associazione Nevegal inserimento nella programmazione 2014 del PdZ di un Centro Servizi Residenziale per persone anziane non autosufficienti Loc. Nevegal.Approvazione delibera; 6. Regolamento Affido intra ed extra familiare disciplina della delega all Ulss. Approvazione; 7. DGR n.693_2013 Determinazione della pesatura delle determinazioni dei soggetti coinvolti nel procedimento di valutazione annuale dei Direttori Generali delle A.Ulss, Ospedaliere e dell IRCCS.Valutazione sintetica della Conferenza; 8. Funzioni delegate: presa d'atto retta RSA Agordo; 9. Regolamento per la gestione del Fondo Solidarietà tra Comuni del sub Distretto del Cadore a favore delle persone disabili inserite nella CA di Venas; 10 Possibilità di scaricare referti di laboratorio dell Ulss 1 presso gli Uffici dei Comuni; 11.Richiesta di intervento dei Sindaci per potenziare linea ADSL nei locali di proprietà comunale concessi ai Medici di Assistenza Primaria; 12.Varie ed eventuali. Presenti Comuni P. A. 1 Belluno P Presidente Jacopo Massaro 2 Chies d Alpago A 3 Farra d Alpago A 4 Forno di Zoldo P Sindaco Camillo De Pellegrin 5 Limana A 6 Longarone A 7 Ospitale di Cadore A 8 Pieve d Alpago P Assessore del. Giuseppe Pellegrinotti 9 Ponte nelle Alpi A 10 Puos d Alpago P Assessore del. Stefano De Bona 11 Soverzene A assente giust. 12 Tambre A 13 Zoldo Alto P Assessore del. Amedeo Scarzanella 14 Zoppe di Cadore P Assessore del.clementina Sagui 6 Sub Distretto 3 1

2 16 Agordo P Vice Sindaco del. Sisto Da Roit 17 Alleghe A 18 Canale d Agordo P Consigliere del. Paola Binotto 19 Cencenighe Agordino A 20 Colle S.Lucia P Sindaco Oscar Troi 21 Falcade A assente giust. 22 Gosaldo A 23 La Valle Agordina A 24 Livinallongo P Vice Sindaco del. Claudio Sorarui 25 Rivamonte Agordino P Sindaco Valter Todesco 26 Rocca Pietore A 27 S.Tomaso Agordino P Vice Sindaco del. Alberto Gaiardo 28 Selva di Cadore A 29 Taibon Agordino P Assessore del. Silvia Tormen 30 Vallada Agordina A 31 Voltago Agordino A 7 Sub Distretto 2 32 Auronzo P Assessore del. Lorenzo De Martin 33 Borca di Cadore P Assessore del. Belfi Giuseppe 34 Calalzo di Cadore P Sindaco Luca De Carlo 35 Cibiana di Cadore A 36 Comelico Superiore P Assessore del. Daniele Zandonella 37 Cortina d Ampezzo P Assessore del. Giovanna Martinolli 38 Danta di Cadore A 39 Domegge di Cadore A 40 Lorenzago di Cadore A 41 Lozzo di Cadore A 42 Perarolo di Cadore A 43 Pieve di Cadore A 44 S.Nicolò Comelico A 45 S.Pietro di Cadore A 46 S.Stefano di Cadore A 47 S.Vito di Cadore P Sindaco Andrea Fiori 48 Sappada A 49 Valle di Cadore P Sindaco Bruno Savaris 50 Vigo di Cadore A 51 Vodo di Cadore P Assessore del. Giovanna Chiatti 8 Sub Distretto 1 Per l ULSS n.1 sono presenti : Carlo Stecchini Direttore Servizi Sociali e Funz. Terr.le Angelo Tanzarella Direttore UOC Servizi Sociali Claudia Faneo Ufficio di Piano Arrigo Boito - Segretario 1.Approvazione verbale del Il Presidente mette all approvazione il verbale del 17 dicembre Si astengono i seguenti Comuni: Livinallongo, Canale d Agordo, Colle Santa Lucia, Zoldo Alto, Vodo di Cadore, Valle di Cadore. Il verbale viene approvato all unanimità dei votanti Presenti 20 Votanti 20 Favorevoli 20 Contrari 0 Astenuti 6 2

3 2. Regolamento della Conferenza. Approvazione modifica statuto: presa d atto della fusione dei Comuni di Longarone/Castellavazzo nel nuovo Comune di Longarone Dopo velocissima introduzione da parte del Segretario sulla necessità di recepire l ingresso del nuovo Comune di Longarone nato dalla fusione dei precedenti Comuni di Longarone e di Castellavazzo, il Presidente mette all approvazione la modifica dello Statuto. Una revisione più sostanziale da parte della Conferenza dello Statuto, in considerazione soprattutto della attuazione del sistema organizzativo dei servizi territoriali attraverso il Distretto Unico, verrà adottata nella prossima Conferenza. Il Presidente mette ad approvazione la delibera di modifica dello Statuto Presenti 20 Votanti 20 Favorevoli 20 Contrari 0 Astenuti 0 Approvata all unanimità la modifica all art. 1 n.1 comma 1 del Regolamento- La Conferenza dei Sindaci dell Ulss 1 è composta dai 50 Comuni che governano il territorio per le competenze loro affidate L.267/00 Testo unico degli Enti Locali e successive modificazioni ed integrazioni. Alla Conferenza dei Sindaci sono attribuite le funzioni previste dalla normativa nazionale DGls n.502/99 e s.m.i. e L.328/00 - e regionale vigente- LR n.56/94 e s.m.i. e LR n.23/2012 e s.m.i.. 3. Bilancio di Previsione Esercizio anno 2014 Gestione Servizi Sociali. Parere e approvazione quote capitarie Il Presidente introduce l argomento passando la parola al dott. Tanzarella per la relazione. A. Tanzarella -Ulss 1 Espone come anche quest anno il bilancio programmatico che risulta condizionato da vincoli di contesto regionali e statali. Due i criteri con cui è stato elaborato, sostenibilità a fronte di risorse decrescenti e riorganizzazione e riorientamento dei servizi che con il 2014 ha un nuovo scatto in avanti anche affidandosi ad alcuni progetti di tipo innovativo. A fronte di risorse tradizionali decrescenti, però, si hanno buone notizie, come il progetto Alzheimer ed il progetto Home Care Premium che ha portato ,00 nel territorio. Nel 2014 si riproporrà lo stesso progetto che nella edizione precedente ha portato l A.Ulss ad essere il secondo ambito territoriale nel Veneto e il 15esimo in Italia. Esprime i punti più importanti del bilancio: Spesa sanitaria: l Ulss 1 è sottoposta ad un piano di rientro impegnativo con obiettivo di bilancio previsto per il 2016, ma nonostante questo non si applica una riduzione lineare dei costi ma selettiva che non mette in discussione le risorse che integrano i servizi socio sanitari e che prevede una riorganizzazione dei servizi con il nuovo Distretto sanitario con attuazione di nuovi strumenti come la Centrale Operativa e le strutture intermedie. Questo processo di investimento sul territorio va di pari passo con la riorganizzazione delle unità operative distrettuali esistenti, secondo quei criteri già discussi più volte, ovvero alla verticalizzazione operativa distrettuale deve poter corrispondere un forte decentramento territoriale che permetta la massima penetrazione territoriale dei servizi; Il bilancio della Regione ha permesso di mantenere il fondo sociale indistinto per il 2014 nelle stesse cifre del Rimangono aperti i problemi relativamente alle impegnative per l area anziani e disabili ed alle impegnative di media intensità, ridefinizione delle procedure delle cure domiciliari (ICD) e soprattutto il nodo della gestione locale del FNA in modo da rispondere ai bisogni peculiari del territorio. Queste questioni rimangono aperte e non costituiscono solo un problema di risorse, ma anche di strumenti. Il vero punto di crisi è la spesa sociale a carico di utenti e Comuni. C è un punto che riguarda le scelte regionali, in quanto il fondo indistinto è stato inserito nella spesa sanitaria, c è la garanzia del fondo ma non si può garantire la distribuzione fino alla definizione del riparto in modo da poter provvedere anche le anticipazioni di cassa. Su questo il Presidente della Conferenza ha investito la Commissione Permanente sulla sollecitazione alla Giunta Regionale di effettuare la ripartizione. I Comuni al di là del finanziamento del fondo sociale indistinto hanno spese proprie molto insistenti. La spesa sociale dei Comuni per i minori istituzionalizzati o per i disabili e dal 2014 anche per gli 3

4 utenti del dipartimento di salute mentale, così come per gli anziani sulla base del nuovo ISEE costituiscono un problema sempre più importante. E un problema che va affrontato con misure straordinarie, perché altrimenti mettono in crisi i Comuni o il sistema sociale dove tra l altro alla fine, a fronte di una mancata spesa di prevenzione, spesso corrisponde una spesa maggiore ed obbligata di cura. Nel contesto storico attuale di richiesta di autonomia del territorio si testimonia e si consolida nella capacità di gestione coordinata delle risorse e nel reperimento delle risorse agendo in modo coerente da parte di tutti i membri della Conferenza dato che sono gli stessi attori protagonisti anche di altre sedi istituzionali. Ritiene non ci sia molto tempo per attivare queste risorse che chiamano ad una corresponsabilità a tutti i livelli di governo e non solo ad una richiesta di sussidiarietà istituzionale verticale che comporta anche una capacità di riorganizzazione delle politiche locali. Rispetto al bilancio in approvazione, con la chiusura del Conto di Esercizio del bilancio sociale 2013 si è reso disponibile un utile di , ma l utile operativo gestionale è pari ad Il resto è dovuto a due voci: recupero di rimborsi Inail di relativamente al personale impiegato nell RSA di Agordo precedentemente incamerati per errore tecnico dalla gestione sanitaria, ed di sopravvenienze attive una tantum derivanti da debiti verso il personale dell Azienda impiegato nel sociale che si sono rivelati insussistenti e quindi cancellati. L entrata straordinaria ha permesso di non applicare a bilancio 2013 il fondo debiti verso comuni pari a , quindi di fatto l utile reale con applicazione del fondo debiti verso comuni sarebbe stato di dovuto a risparmi sul personale e rivisitazione dei costi in modo particolare il contratto di produzione di energia. Per il bilancio 2014 per mantenere inalterate per cassa le quote capitarie necessitano di che sono presenti e verranno applicati. Le quote per cassa rimangono quindi le stesse degli ultimi 4 anni e pari ad 18,50 ma quelle nominali sono di 21,04 e l aumento è dovuto alla riduzione della popolazione di abitanti su cui ripartire la spesa, e questo si ripercuoterà anche sulle quote sanitarie. Il fondo debiti verso comuni una volta applicati gli al pareggio 2014, lasciano ben sperare se non verrà toccato il Fondo indistinto spesa sociale regionale. Anche per il 2015 ci sono potenzialmente le risorse per mantenere inalterate le quote ad 18,50. Esiste un forte residuo di per le funzioni delegate, di cui del Cadore ed di Agordo. Quelle del Cadore potevano essere di più ma si è attuata subito l implementazione dell assistente sociale per la PASS, sapendo per altro che dal 2015 questa implementazione costituirà un onere per i Comuni del Cadore. Tutte le altre quote per le funzioni delegate rimangono invariate tranne un piccolo aggiustamento di e 0,3 per la struttura di Venas, ma qui c è una novità molto positiva con l adozione di un regolamento per cui il fondo di solidarietà venga attribuiti con i meccanismo uguale a quello di Belluno che propone una ripartizione più equa e giusta a consuntivo in riferimento alle spese sostenute dal singolo Comune. Del fondo funzioni delegate di Agordo pari ad ,00 la cifra appartiene alla RSA per le voci di spesa riferita al personale sopra riportate. Nel 2013 la RSA chiude il bilancio in attivo grazie anche a 7 utenti paganti recuperando così lo sbilancio del Espone i contenuti della delibera in approvazione per il 2014, e comunica che in sede di bilancio consuntivo verranno forniti tutti i dati del Presidente: Spiega come teme non ci saranno alternative rispetto all eventualità di mettere in fila tutte le risorse aggiuntive possibili rispetto alle risorse istituzionali per poter finanziare un progetto complessivo di sviluppo sociale della Provincia. La situazione di finanza pubblica in cui ci stiamo trovando non può far dimenticare che esistono delle risorse che possono tornare utili al fine di mantenere il livello dei servizi ma che vengono ad oggi, in modo comprensibile, utilizzate per ottenere dei riscontri più immediati da parte delle singole realtà territoriali, piuttosto che in una logica complessiva di sviluppo socio economico del territorio. Ci sono le risorse del Consorzio BIM, della Fondazione Cariverona, dei Fondi Brancher o dei Fondi Europei, se non utilizzate in modo coordinato potrebbero portare a grossi problemi nella gestione della spesa sociale e dei bilanci dei Comuni. Il tema di come riuscire a vivere in montagna non può prescindere da una visione complessiva del territorio e della sua sostenibilità soprattutto sociale. Altrimenti la situazione di finanza pubblica porterà ad una difficoltà tale degli enti per cui si tratterà di capire solo quale sarà il primo comune a capitolare. O. Troi - Colle Santa Lucia Ritiene che ad ogni riunione si verifica come il taglio della finanza pubblica continua a colpire solo i Comuni trascurando i centri di costo importanti Statali o Regionali. 4

5 Ritiene sin d ora di smettere di accettare questa direzione univoca di tagli. Politicamente tutti possono trovare una soluzione, tipo partendo dall ulss unica che pare come una scelta che non si vuole fare mantenendo due centri di costo precisi. Richiama come incongruente l ipotesi di tagliare gli stipendi dei Sindaci di gran lunga meno costosi dei possibili sostituti Commissari Prefettizi. Suggerisce di andare contro corrente su alcune azioni altrimenti ci si troverà sempre in una situazione di bisogno e di dover chiedere come carità quanto spetterebbe al territorio. Il dato demografico di continuo calo fa paura, sintomo del fatto che non si vive più bene in montagna, le politiche non ci sono e non si può subire questo andamento senza chiedere un finanziamento adeguato per posti diversi con costi diversi dalla pianura. La diminuzione dei numeri di popolazione inoltre comporta la verifica di numeri che giustificano la chiusura dei servizi innescando un meccanismo negativo che porta la gente ad andarsene. S. De Bona - Puos d Alpago Chiede come possono essere votate le quote senza approvazione del bilancio A. Tanzarella -Ulss 1 Ricorda che il Regolamento della Conferenza prevede l approvazione delle sole quote capitarie e che per quanto attiene il bilancio ha espresso che vengono mantenuti servizi e costi del D.Zandonella Comelico Sup. Vuole appoggiare intermente l intervento del Sindaco di Colle Santa Lucia. Non condivide l intervento del Presidente di utilizzare il Fondo Brancher per tutti i Comuni quando è nato specificamente per i Comuni di confine che sono molto più disagiate di altri territori della Provincia. Asserisce che ha assistito in questi anni ad una lotta continua per mantenere le risorse distribuite prevalentemente nella Valbelluna e per una volta che esiste un fondo cospicuo di sostegno alle aree periferiche non ritiene debba essere utilizzato per altri scopi diversi da quello per cui è nato. Presidente Puntualizza che non si è espresso nel senso che i fondi Brancher debbano essere scippati ai comuni di confine, ma ha asserito che va attuata una visione strategica di tipo economico finalizzata al vivere in montagna e nelle aree disagiate in particolare. Quando fa riferimento ai Comuni che potrebbero subire un crack finanziario per pagare speso sociali obbligatorie non pensa certo al Comune di Belluno. O. Troi - Colle Santa Lucia Asserisce che il Consorzio Bim svolge già questa funzione ma le risorse non sono sufficienti per tutti i bisogni. Il problema è che lo Stato pretende sempre di più dai Comuni e dai loro cittadini come avviene con i volontari che svolgono una funzione assolutamente fondamentale e necessaria per l erogazione dei servizi. A. Tanzarella -Ulss 1 Spiega che non volendo entrare nel merito di discussioni istituzionali che non competono spiega che le risorse mosse dal PdZ sono di circa 70 Milioni ovvero risorse enormi e che su queste cifre bisogna riflettere. Quest anno non ci saranno più le quote dei GAL che hanno permesso di abbattere i costi per inserimenti in Comunità educativa da parte dei Comuni. Fra minori, disabili e salute mentale si parla di l anno, che non afferiscono alle quote capitarie del bilancio sociale dell Ulss, ma su costi che sono obbligatoriamente a carico degli Enti, tra l altro costituendo costi invisibili per i cittadini ma ai quali i Sindaci non si possono sottrarre. Non si tratta di misure eludibili che naturalmente colpiscono maggiormente i Comuni piccoli. C. Stecchini Ulss 1 Non entra nel merito delle discussioni dei Sindaci ma evidenzia che quanto detto dal presidente e dal dott. Tanzarella tratta solamente la capacità di coordinamento per gestire le risorse possibili in modo da ottenere risultati importanti. A fronte dei tagli spiegati l Azienda si è mossa sia nei confronti della Fondazione che nei confronti dei fondi GAL per l utilizzo dei fondi europei, quindi si cerca di coordinare gli sforzi a favore di tutti gli Enti. Si tratta di sedersi ad un tavolo e riprogrammare le richieste di contributo. B.Savaris -Valle di Cadore Condivide la visione strategica del Presidente. Illuminante è l esempio sulla spesa dei minori ma anche per gli anziani indigenti in Casa di Riposo che rappresentano per gli Enti piccoli delle questioni difficilmente gestibili soprattutto in futuro. Necessiterà una visione più ampia della gestione delle risorse. Presidente Mette all approvazione la delibera di approvazione delle quote capitarie per il finanziamento dei servizi sociali per l anno

6 Presenti 21 Votanti 21 Favorevoli 21 Contrari 0 Astenuti 0 Approvata all unanimità 4. Piano di Comunità Il Presidente passa la parola al Direttore servizi sociali e territoriali. C. Stecchini Ulss 1 Il Piano di Comunità è composto da PAT e Piano di Zona che probabilmente verrà portato a scadenza in coerenza con quella del PSSR nel Il piano attuativo locale ha validità triennale e il PAT che si compendia con il PDZ con valenza annuale. Scorre velocemente l indice del PAT. Si sofferma sulla struttura organizzativa del Distretto Unico voluto dalla Regione ed è già stato discusso sia in Conferenza che in Comitato Esecutivo. Quello allegato vuole essere l assetto definitivo. 6

7 Nell indice del PAT non ci sono alcuni settori che invece si trovano nel PdZ come il dipartimento salute mentale o la disabilità o lo IAF. Del Distretto unico si è discusso molto e molto si discuterà, puntualizza che arrivare ad un Distretto unico vuol dire andare ad incidere in attività svolte da molti anni, l obiettivo posto nella riorganizzazione è quello di dare equità nella distribuzione dei servizi su tutti i cittadini residenti sull ulss di Belluno mediante penetrazione nel territorio e chiedendo disponibilità ai colleghi. Scorre alcuni punti dell indice 3 Dipartimento funzionale riabilitazione e territorio Mette assieme tutte le attività che necessitano una presa in carico multidisciplinare per cui un paziente ed in particolare quello cronico trovi la possibile risposta a tutte le sue esigenze. Vi sono posti per strutture intermedie da attivare di cui 20 già presenti ad Auronzo ed altri da costruire sugli altri territori in particolare 20 posti a Belluno vista la centralità e contiguità con il reparto di riabilitazione ed altri 7 posti di ospedale di comunità ad Agordo. 4.La medicina convenzionata e la riorganizzazione della assistenza primaria Subisce una forte riorganizzazione scandita in tappe con accordi contrattuali con la Regione. Si conoscono in grande parte i contenuti degli accordi contrattuali fatti in un tavolo complesso nella gestione dei rapporti fra la medicina convenzionata e la dirigenza regionale. Le unità di coordinamento dei medici porteranno un evoluzione dei servizi offerti alla cittadinanza come l infermieristica, la specialistica e servizi di pediatria. Subordinatamente agli adeguati finanziamenti della Regione, l azienda attuerà 4 AFT, a Belluno, Limana (a patto che la struttura venga realizzata), Longarone- Zoldo e Santo Stefano. Tutti gli altri Map dovrebbero passare entro il 2015 a gestione aggregata degli ambulatori e della loro professione. Si deve pensare un modello che non impoverisca i territori ed in particolare le unità ambulatoriali periferiche. Pare che anche la parte medica non abbia difficoltà ad attuare questo progetto, si tratta di trovare le risorse per finanziare queste attività. 5 Assistenza domiciliare integrata Il servizio è stato appaltato ad un nuovo soggetto affidatario, si sta in questi giorni valutando l offerta economica prodotta dalla ditta temporaneamente aggiudicataria. Nulla cambia in quanto a qualità del 7

8 servizio e penetrazione del territorio per l Adi. L unica novità è che tante attività dell assistenza domiciliare saranno coordinate dalla COT. 6. Centrale Operativa Territoriale. Per volontà della Regione la struttura si fa carico degli utenti che necessitano di servizi domiciliari e di tutti i pazienti fragili come quelli del mondo della disabilità e dei minori. Intensificherà la comunicazione con gli Assistenti sociali e con il territorio. 10.Cure palliative Il personale sta per essere implementato dall azienda e dovrà come servizio essere messa in comunicazione con la medicina convenzionata perché il MAP rimane attore protagonista del servizio complessivo garantito agli utenti. 9. Unità operative attività specialistiche Anche queste verranno inserite nell attività di medicina integrata. Si tratta di un secondo livello di servizi prestato nei vari luoghi e coordinato da una unità operativa semplice per garantire erogazione equanime su tutto il territorio. 11. Organizzazione amministrativa del Distretto Con attività di orientamento programmazione e monitoraggio. Di tutto quanto espresso si trova specificazione nel PAT con anche modalità operative ad uso e consumo dei tecnici dei servizi. Si apre la discussione S.Da Roit - Agordo Precisa che negli anni si è sempre sottolineato il ruolo dei Sindaci nella programmazione, ma non può essere svolto con documentazione inviata pochi giorni prima perché altrimenti si rischia di approvare scelte importanti senza una cognizione di causa precisa. Per quanto attiene il Distretto Unico, ritiene sia fondamentale mantenere una declinazione territoriale distrettuale dove si possano analizzare le documentazioni in modo locale ed agevolare anche il lavoro della Conferenza. La scelta del PSSR del distretto unico appare utile per realtà territoriali diverse da quelle di montagna. Richiama quanto detto dal DSS nell esposizione del programma organizzativo ed il vincolare la loro attuazione alla disponibilità di nuove risorse. Espone che se si vuole mantenere la popolazione nei territori si deve dare lavoro e garantire i servizi, per fare questo risulta fondamentale che quanto viene scritto poi venga anche applicato. La medicina integrata non risulta praticabile sui territori alti della provincia per questioni orografiche ma anche per la mancanza di personale soprattutto specialistico sempre meno presente sul territorio e dubita molto che l applicazione di questa organizzazione possa avere risultati utili al territorio. Chiede lumi sul risparmio di costi dell appalto dell ADI perché normalmente quando c è una forte riduzione dei costi c è una ricaduta negativa sui servizi, data anche l importanza del servizio e la componente data dal personale sulla gestione di questi servizi. A.Tanzarella Ulss 1 Interviene per rispondere a questo ultimo punto. Dato che ha partecipato alla Commissione aggiudicatrice della gara. Spiega innanzi tutto che sulla base di due parametri fondamentali la nostra ulss risulta essere quella con il servizio ADI maggiormente sviluppato. La gara è stata vinta per il contenimento dei costi degli operatori dell hospice e non dell ADI, chi ha vinto applica il contratto UNEBA, si stanno verificando congruità fra costi e offerta. Per quanto attiene la fornitura del servizio ADI c è la garanzia contrattuale di fornire prestazioni fra semplici e complesse su luoghi indicati dall ulss tramite la COT. Dal punto di vista di corrispondenza fra quanto chiesto nel capitolato e quanto offerto il servizio è blindato. L eventuale difficoltà economico gestionale è in carico alla ditta affidataria. C.Stecchini Ulss 1 Conferma che nulla cambia rispetto alle prestazioni da rendere. Per quanto attiene l importo lo sconto risulta pari a circa , mentre la COT è gestita con risorse interne dell Ulss. Rispetto agli altri punti sollevati da Da Roit rimarca la difficoltà operativa di questi mesi dovuta alla serie di documenti approvati per cui risultava complicato presentare i documenti in tempi anteriori. 8

9 Non si vuole smobilitare l assetto di confronto con gli Amministratori nei subdistretti attuali anzi, rappresentano un luogo di confronto indispensabile. Per quanto attiene le risorse necessarie alla riorganizzazione della medicina integrata, l atteggiamento prudenziale in riferimento all attuazione delle AFT è giustificata dalla previsione di professionisti diversi come I.P. ed amministrativi, per cui è impossibile pensare ad una attuazione senza nuove risorse. Si tratta di una forma di tutela normalmente utilizzata anche dagli enti locali, ma va considerato un normale sistema di tutela. Garantisce la volontà di non ridimensionare i servizi. C.Sorarui -Livinallongo Vuole intervenire sulla ripianificazione del PdZ ed in particolare sulla residenzialità anziani in merito al finanziamento di impegnative di media intensità. Legge le righe del documento programmatico riferite a questa parte. Non ritiene condivisibile il concetto di sacrificare impegnative di ridotta per finanziare impegnative di media intensità. A.Tanzarella Ulss 1 Spiega che ci sono 287 utenti circa di media intensità ricoverati in strutture per ridotta. Con un grandissimo squilibrio fra le impegnative di media intensità e di ridotta intensità presente in questa proporzione solo nel nostro territorio ed in quello di un altra ulss. Il documento chiede alla Regione innanzi tutto le risorse per finanziare nuove impegnative e in mancanza di questo finanziamento la possibilità di poter gestire in autonomia il fondo sacrificando alcune impegnative di ridotta per poter rispondere al bisogno di media presente anche per sollevare le strutture autorizzate per la ridotta che fortunatamente accolgono utenti con profilo di media grazie al sovra standard di personale. E evidente che ne trarrebbero beneficio le strutture autorizzate per la media intensità ma si verrebbe incontro alle esigenze delle famiglie che molto spesso si vedono rifiutare l ingresso in struttura. Propone di modificare la parte del documento per cui in assenza di nuove impegnative di media il sacrificio delle impegnative di ridotte dovrà essere sottoposto a valutazione della Conferenza con apposito documento. Il Presidente mette a votazione il parere favorevole sul PAT Votato all unanimità Presenti 21 Votanti 21 Favorevoli 21 Contrari 0 Astenuti 0 Prima dell approvazione del PdZ interviene nuovamente il vicesindaco di Agordo S.Da Roit -Agordo Considera sull area IAF che necessitano risorse strutturali per sostenere iniziative in quest area. Sottolinea come sia scritto che risulta necessario assumere nuove risorse. Suggerisce che sul territorio agordino ci potrebbe essere la presenza di un ostetrica che attualmente risulta in maternità e potrebbe supplire alla carenza di personale in questa area assegnandola ad un ruolo di ostetricia domiciliare in modo da dare supporto alle mamme dell Agordino nel pre e nel post parto, in quanto in quel territorio si vive di una certa difficoltà a livello consultoriale. Per quanto attiene la costruzione di una comunità educativa per adolescenti si chiede se è il caso di costruirne una nuova visto che in provincia ce ne sono già A.Tanzarella Ulss 1 Spiega che quello dell ulss 1 è l unico territorio a non avere questa tipologia di offerta e utilizza quelle dell ulss 2, perché ben gestite ed a costi relativamente bassi. Detto questo la gran parte dei nostri minori sono fuori provincia con criticità in particolare in tema di strumenti terapeutici. Il ragionamento quindi è quello di riprendere il ragionamento fatto alcuni anni fa, con la promozione di un bando fatto e con individuazione di un vincitore. Il processo si è fermato perché il vincitore aveva chiesto di garantire una copertura dei posti vuoto per pieno ed a questa richiesta è stata data risposta negativa da parte della Conferenza. Adesso si ripropone una disponibilità per una struttura che una volta autorizzata si pone sul mercato del servizio dedicato e che possa attrarre anche utenti da altri territori. Quindi a costo 0 per gli enti pubblici se 9

10 non quello dell inserimento in struttura. Il vantaggio di una comunità nella nostra area è evidente in tema di economia e linearità dei rapporti. Il processo si avvia con il PdZ e dopo verrà fatto un nuovo bando. C.Stecchini Ulss 1 Per quanto attiene l ostetricia verrà fatta una verifica in tempi rapidi perché la proposta è già stata fatta in Cadore. Per quanto attiene il consultorio è stato fatto un accordo con i professionisti del reparto per una quantità di ore pari a circa 60 settimanali, con distribuzione fra Cortina e Pieve di Cadore. Anche in quella realtà l ostetrica si è resa disponibile a girare per il territorio. Verificheranno la fattibilità della proposta fatta sul territorio Agordino. S. Da Roit- Agordo Per quanto attiene il servizio consultoriale chiede se i professionisti gireranno fra i distretti A.Tanzarella Ulss 1 Risponde che è previsto un unico servizio consultoriale con 4 equipe che confermano quelle esistenti. I professionisti sono fissi con integrazione in alcuni momenti particolari per l affido. S. Da Roit- Agordo Sulla residenzialità anziani apprende con piacere il bilancio in attivo della RSA. Si dichiara d accordo nel mantenere in sospeso l accreditamento di Taibon perché il gioco è un po complesso. Chiede della riorganizzazione del SERD che da molto tempo vive una situazione precaria e dell area della salute mentale che presenta molte problematiche. C.Stecchini Ulss 1 E consapevole della difficoltà del Sert su Agordo e sui prossimi piani di assunzione da mandare a Venezia questa area rappresenta una priorità. Lo stesso vale per la salute mentale dove a fronte di tante situazioni che hanno segnato il servizio si è provveduto anche ad un piano importante di assunzioni. Il Presidente mette all approvazione la Ri-programmazione 2014 del PdZ Approvato all unanimità Presenti 21 Votanti 21 Favorevoli 21 Contrari 0 Astenuti 0 Il delegato di Taibon Agordino dichiara l impossibilità a continuare la seduta facendo in questo modo venir meno il numero legale. Si discute su come procedere con i punti all ordine del giorno da approvare forzatamente nella seduta odierna. Si stabilisce che il Comitato Esecutivo venga delegato dalla Conferenza per le deliberazioni relative ai punti mediante votazione palese votata all unanimità. Il punto 10 viene rinviato e il punto 11 stralciato perché inserito erroneamente nell odg. 5. Associazione Nevegal inserimento nella programmazione 2014 del PdZ di un Centro Servizi Residenziale per persone anziane non autosufficienti Loc. Nevegal.Approvazione delibera; Delibera il Comitato Esecutivo su delega della Conferenza. Ai membri restanti della Conferenza il Presidente espone per sommi capi la questione evidenziando subito che il parere favorevole è condizionato al mancato utilizzo di fondi pubblici sia per la realizzazione che per l inserimento di utenti (quindi impegnative). 10

11 Passa la parola al referente di area dott. Boito per maggiori informazioni e la cronostoria della vicenda, tutti contenuti nella deliberazione allegata. Legge per esteso la formula utilizzata per deliberare l approvazione del progetto. A.Tanzarella Ulss 1 Sostiene che si tratta solo dell approvazione all autorizzazione che costituisce solo il primo passo di un percorso che prevede anche varianti urbanistiche ed ulteriori procedure autorizzative. Ribadisce come gli utenti dotati di impegnativa non potranno spendere le stesse in quella struttura. G. Pellegrinotti -Pieve d Alpago Sostiene di aver già visto un operazione simile nel Padovano e che alla fine si è verificato il fallimento dell ente proponente il progetto. Auspica che non si cambino i presupposti su imposizione della Regione. Il Presidente mette all approvazione del Comitato Esecutivo il punto 5. Approvato all unanimità. Presenti Comune di Belluno Sindaco Jacopo Massaro Comune di Limana assente Comune di Agordo Vice Sindaco Sisto Da Roit Comune di Cortina d Ampezzo Assessore Giovanna Martinolli Comune di Calalzo Sindaco Luca De Carlo 6.Regolamento Affido intra ed extra familiare disciplina della delega all Ulss. Approvazione; Delibera il Comitato Esecutivo su delega della Conferenza. Presidente Ricorda che il Regolamento è stato modificato sulla base di segnalazioni in tal senso pervenute dai tecnici del Comune di Belluno. Mette all approvazione del Comitato Esecutivo il punto 6. Approvato all unanimità. Presenti Comune di Belluno Sindaco Jacopo Massaro Comune di Limana assente Comune di Agordo Vice Sindaco Sisto Da Roit Comune di Cortina d Ampezzo Assessore Giovanna Martinolli Comune di Calalzo Sindaco Luca De Carlo 7.DGR n.693_2013 Determinazione della pesatura delle determinazioni dei soggetti coinvolti nel procedimento di valutazione annuale dei Direttori Generali delle A.Ulss, Ospedaliere e dell IRCCS.Valutazione sintetica della Conferenza; Delibera il Comitato Esecutivo su delega della Conferenza. Spiega l imbarazzo del Comitato Esecutivo che ha già esaminato la questione nell esprimere una valutazione sull operato del Direttore Generale dell Ulss anche vista la modalità di porre la stessa utilizzata dalla Regione che chiede di esprimersi sull efficacia e qualità dei servizi socio sanitari espressi dal territorio. Spiega che si è cercato di creare una griglia che portasse ad una valutazione oggettiva ma ritiene che il tema vada riaffrontato dal Comitato Esecutivo in apposita seduta. Il punto 7 viene rinviato ad apposita seduta del C.E. da tenersi entro la data del 15 maggio indicata dalla Regione per esprimere il parere. 8.Funzioni delegate: presa d'atto retta RSA Agordo; Viene chiesta una delega all esecutivo approvato all unanimità dell esecutivo Delibera il Comitato Esecutivo su delega della Conferenza 11

12 Presenti Comune di Belluno Sindaco Jacopo Massaro Comune di Limana assente Comune di Agordo Vice Sindaco Sisto Da Roit Comune di Cortina d Ampezzo Assessore Giovanna Martinolli Comune di Calalzo Sindaco Luca De Carlo A.Tanzarella Ulss 1 ricorda che le cifre sono le stesse dell anno precedente e che il Comitato dei Sindaci del Distretto 2 ha già espresso parere favorevole. Presidente Mette all approvazione del Comitato Esecutivo il punto 8. Approvato all unanimità. Presenti Comune di Belluno Sindaco Jacopo Massaro Comune di Limana assente Comune di Agordo Vice Sindaco Sisto Da Roit Comune di Cortina d Ampezzo Assessore Giovanna Martinolli Comune di Calalzo Sindaco Luca De Carlo 9.Regolamento per la gestione del Fondo Solidarietà tra Comuni del sub Distretto del Cadore a favore delle persone disabili inserite nella CA di Venas; Delibera il Comitato Esecutivo su delega della Conferenza Tema già trattato ed approvato dal Comitato di Distretto del Cadore Presidente Mette all approvazione del Comitato Esecutivo il punto 9. Approvato all unanimità Presenti Comune di Belluno Sindaco Jacopo Massaro Comune di Limana assente Comune di Agordo Vice Sindaco Sisto Da Roit Comune di Cortina d Ampezzo Assessore Giovanna Martinolli Comune di Calalzo Sindaco Luca De Carlo 10 Possibilità di scaricare referti di laboratorio dell Ulss 1 presso gli Uffici dei Comuni; Viene rinviato a prossima Conferenza 11.Richiesta di intervento dei Sindaci per potenziare linea ADSL nei locali di proprietà comunale concessi ai Medici di Assistenza Primaria; Stralciato in quanto inserito erroneamente all interno dell odg. Chiude la seduta alle ore Il Segretario della Conferenza Il Presidente della Conferenza dei Sindaci dell Ulss n.1 dei Sindaci dell Ulss n.1 Arrigo Boito Jacopo Massaro 12

13 ALLEGATI Delibera del Comitato Esecutivo su delega della Conferenza dei Sindaci Ulss 1 N. 4 DEL 29 APRILE 2014 Il giorno 29 aprile 2014 presso la sala del Consiglio del Municipio di Belluno come da avviso del Presidente della Conferenza dei Sindaci dell Ulss 1, si è riunito il Comitato Esecutivo delegato dalla Conferenza dei Sindaci convocata nella medesima giornata a trattare e a decidere sul seguente punto all odg.: Associazione Nevegal - Realizzazione di un nuovo Centro Servizi per anziani non autosufficienti di 90 posti letto comprensivo di nucleo di media intensità assistenziale in località Nevegal in Comune di Belluno.Approvazione delibera. Sono presenti: Comune di Belluno Sindaco Jacopo Massaro Comune di Limana Conferenza dei Sindaci dell ULSS n.1 assente Comune di Agordo Vice Sindaco Sisto Da Roit Comune di Cortina d Ampezzo Assessore Giovanna Martinolli Comune di Calalzo Sindaco Luca De Carlo IL COMITATO ESECUTIVO SU DELEGA DELLA CONFERENZA DEI SINDACI PRESO ATTO che : In data 19 dicembre 2013 il Signor Gino Olivier legale rappresentante della Olivier S.r.l. invia al Presidente della Conferenza dei Sindaci Ulss 1 e alla Dirigenza dell Azienda Sanitaria, formale richiesta di inserimento nella programmazione locale - area residenzialità anziani - della previsione di nuova costruzione di un Centro Servizi da 90 posti per anziani non autosufficienti da realizzarsi in località Nevegal in Comune di Belluno e destinato a soggetti prevalentemente affetti dal Morbo di Parkinson. La creazione del Centro Servizi dovrebbe avvenire mediante ristrutturazione dell Hotel Olivier di proprietà della società. In data 22 gennaio il Comitato Esecutivo della Conferenza dei Sindaci incarica il tavolo dell area residenzialità anziani di produrre un parere che possa essere di supporto agli Amministratori nelle valutazioni propedeutiche alla formazione del parere sulla realizzazione delle nuova struttura; In data 29 gennaio la ditta Olivier S.r.l. invia una successiva nota nella quale ribadisce i concetti espressi nella prima richiesta ed in particolare il ricorso a risorse prettamente private per il sostentamento per dei costi utili all erogazione delle prestazioni; In data 14 febbraio il tavolo tecnico si riunisce convocando i soggetti proponenti l iniziativa. Durante i lavori, i proponenti espongono obiettivi e finalità del progetto servizi per anziani non autosufficienti specializzato nella trattamento degli effetti degenerativi connessi alla patologia del morbo di Parkinson in Nevegal ; 13

14 I componenti del tavolo tecnico riconoscono la bontà dell iniziativa ma sollevano dei dubbi in merito: alla appropriatezza della previsione all interno del PdZ di una unità d offerta che appare più sanitaria e/o ad alta integrazione sanitaria che socio assistenziale (tanto che sarebbe di difficile inquadramento rispetto alla DGRV84/07), alla effettiva efficacia delle attività riabilitative intensive previste dal progetto rispetto ai bisogni rilevati nelle persone anziane affette dal Morbo di Parkinson; alle esclusione delle persone affette dal Morbo di Parkinson con età inferiore ai 65 anni rappresentante la platea di utenti che maggiormente potrebbe beneficiare di percorsi riabilitativi specifici particolarmente importanti nelle prime fasi di sviluppo della malattia; alla costosità del servizio (costo pro die pro capite stimato in almeno 175,00) in considerazione soprattutto dalla volontà espressa dai proponenti di finanziare tali costi interamente con risorse private, senza ricorre a fondi pubblici sanitari o socio assistenziali; alla mancata corrispondenza fra le caratteristiche del servizio esposto e gli standard assistenziali previsti per le U.d.O. anziani non autosufficienti Della riunione viene redatto verbale allegato. In data 18 febbraio, tenendo conto dei rilievi emersi durante la riunione, viene inviata una ulteriore lettera a firma del Sig. Olivier che modifica sostanzialmente la proposta precedente, chiarendo: che la richiesta riguarda la costruzione di un nuovo Centro Servizi per anziani non autosufficienti; inoltre ribadisce: che le risorse utili alla ristrutturazione dell Hotel Olivier sono reperite da fondi privati; che i costi legati all assistenza degli utenti sono da intendersi, oggi e per il futuro, interamente a carico degli assistiti, senza alcun costo imputato al Fondo Sanitario Regionale; La proposta presentata esclude qualsivoglia forma di convenzionamento con l Ulss 1 per l ingresso di utenti dotati di impegnative nel Centro Servizi in questione. CONSIDERATO che il tavolo tecnico, a seguito della riformulazione della proposta progettuale, ha espresso le seguenti considerazioni: Per quanto attiene l espansione del sistema locale di offerta, la richiesta richiama la DGRV 2243 emanata a dicembre 2013 che provvede ad una nuova programmazione per la residenzialità anziani non autosufficienti della Regione, stabilendo quali siano i territori che possono ampliare ulteriormente l offerta e quali invece risultino con un offerta già adeguata alle previsioni regionali. Il massimale dello sviluppo dell offerta in ogni territorio è determinato dall aumento del 25% del fabbisogno locale calcolato sulla base di percentuali differenziate per classi di età con indici in aumento per le aree montane ad alto tasso di invecchiamento e a bassa intensità abitativa. La stessa DGRV 2243/13 precisa che alla previsione di un maggior numero di posti letto non corrisponde obbligo da parte del bilancio Regionale di riconoscere risorse aggiuntive, richiamando in tal senso il disposto della DGRV 502/11 emanata per chiarire che, alla competenza dei Comuni ad autorizzare la realizzazione di nuove strutture non corrisponde un vincolo da parte della Regione a finanziare ulteriori impegnative per la copertura dei posti letto (come ampiamente verificato nella relazione programmatica 2014). La DGRV 502/11 riconosce alle autorizzazioni alla realizzazione il ruolo di atti di controllo della programmazione che già la Legge Quadro 328/00 riserva alla competenza degli Enti Locali. La DGRV 2243/13 stabilisce che tutti i posti previsti dall allegato C della nuova programmazione risultano autorizzabili ed accreditabili in apparente contrazione del ruolo di programmazione in capo agli Enti Locali sancito all art. 6 c. 2 lettera C, e dall art. 19 della L. 328/00. Stante il disposto della DGRV 2243/13 non risulta accertabile in via definitiva, se la Conferenza dei Sindaci sia nella facoltà di esprimere un parere negativo alla realizzazione di una nuova 14

15 struttura, esponendosi al rischio di un ricorso, tanto più a fronte di una dichiarazione perentoria di rinunciare al concorso di risorse economiche pubbliche. Si esprimono preoccupazioni sulla sostenibilità economica già nel breve periodo di una unità di offerta da 90 posti letto comprensiva di un modulo di media intensità assistenziale finanziata nella gestione corrente (comprensiva dell ammortamento dell investimento) esclusivamente con le risorse economiche dell utenza, tenuto conto che anche nella nuova proposta si ripropone attività riabilitava particolarmente impegnativa con conseguente innalzamento dei costi assistenziali. Visto il Regolamento di funzionamento della Conferenza dei Sindaci approvato il 21/6/2002; Tutto ciò premesso Con voti palesemente espressi votanti n. 4 favorevoli n.4 contrari n. 0 astenuti n. 0 D E L I B E R A Di AUTORIZZARE la realizzazione di un nuovo Centro Servizi per anziani non autosufficienti di 90 posti letto comprensivo di nucleo di media intensità assistenziale in località Nevegal in Comune di Belluno, come da richiesta della Olivier S.p.a. espressa con le note del 12 dicembre 2013, del 29 gennaio e del 18 febbraio 2014 con destinatari il Presidente della Conferenza e la Direzione Aziendale dell Ulss n.1 Belluno. Di SANCIRE che tale autorizzazione alla realizzazione, in conformità ad analoga dichiarazione dei proponenti, non prevede, a seguito della acquisizione dell autorizzazione all esercizio e dell accreditamento istituzionale, la procedura di convenzionamento con l Ulss 1, che, pertanto, i posti letto del suddetto servizio saranno esclusi dall offerta disponibile per gli utenti presenti nella graduatoria unica dell Azienda Socio Sanitaria al fine di ricovero in struttura residenziale con attribuzione di impegnative e che tale condizione costituisce il presupposto stesso del rilascio dell autorizzazione alla realizzazione; Il Segretario Arrigo Boito il Presidente Belluno,

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