SISTEMA CON CERTIFICAZIONE ISO 9001:2000 GN-005
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- Giorgia Vitali
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1 SISTEMA CON CERTIFICAZIONE ISO 9001:2000 GN-005
2 INDICE: 1 PREMESSA Individuazione delle categorie e gruppi di interventi considerati Interventi cogenti Interventi strategici Interventi per ottimizzare gestione e garantire funzionamento in qualità e sicurezza Investimenti immateriali Manutenzioni straordinarie e potenziamenti Determinazione degli importi per le varie categorie e gruppi Interventi cogenti Adeguamento normativo medio-grandi impianti di depurazione Adeguamento normativo piccoli impianti di depurazione Estensione rete fognaria ai sensi delle direttive europee Separazione delle reti fognarie miste Grigliatura sfioratori di piena Adeguamento volumi di compenso dell acquedotto Interventi sui punti di prelievo (pozzi) Nuovi contatori e sostituzione contatori esistenti Interventi strategici Adeguamento antisismico torrini piezometrici Miglioramento interconnessione acquedotto Nuova fonte di approvvigionamento Estensione rete distribuzione idrica in zone sprovviste Estensione rete fognaria negli agglomerati sotto i 2000 AE Ricerca perdite Ricerca acque parassite Razionalizzazione servizio depurazione Interventi per ottimizzare gestione e garantire funzionamento in qualità e sicurezza Sistema di telecontrollo Investimenti immateriali Video ispezioni fognatura Manutenzioni straordinarie e potenziamenti Manutenzioni straordinarie impianti e sedi Manutenzione reti - Sostituzione condotte vetuste acquedotto Manutenzione reti - Sostituzione condotte ammalorate in fognatura SDC/GG G-RELGN docx 1 di 25
3 1 PREMESSA Il Piano degli Investimenti è la lista completa di interventi, con relativo importo, da effettuarsi sul territorio della CATOI Lemene finalizzati a ridurre al minimo, e possibilmente ad annullare, le situazioni di criticità, prevedere soluzioni alle esigenze attuali e future del Servizio Idrico Integrato e raggiungere gli obiettivi di qualità progettuali previsti dai livelli di servizio obiettivo (vedi relazione GN-003). Ai fini pianificatori, per raggruppare tutti gli interventi individuati in classi omogenee, questi sono stati suddivisi in categorie e gruppi che di seguito vengono descritti e per i quali vengono riportate anche le indicazioni relative alle modalità con le quali è stato determinato l importo. SDC/GG G-RELGN docx 2 di 25
4 2 INDIVIDUAZIONE DELLE CATEGORIE E GRUPPI DI INTERVENTI CONSIDERATI Si riporta di seguito una tabella riassuntiva di tutte le categorie e gruppi di interventi individuati e una breve spiegazione dei contenuti di ciascuna. INTERVENTI COGENTI CATEGORIA INTERVENTI STRATEGICI INTERVENTI PER OTTIMIZZARE GESTIONE E GARANTIRE FUNZIONAMENTO IN QUALITÀ E SICUREZZA INVESTIMENTI IMMATERIALI MANUTENZIONI STRAORDINARIE E POTENZIAMENTI GRUPPO ADEGUAMENTO NORMATIVO MEDIO-GRANDI IMPIANTI DEPURAZIONE ADEGUAMENTO NORMATIVO PICCOLI IMPIANTI DEPURAZIONE ESTENSIONE RETE FOGNARIA AI SENSI DELLE DIRETTIVE EUROPEE (UWWTD) SEPARAZIONE DELLE RETI FOGNARIE MISTE GRIGLIATURA SCARICATORI DI PIENA ADEGUAMENTO VOLUMI DI COMPENSO INSTALLAZIONE MISURATORI DI PORTATA NUOVI CONTATORI SOSTITUZIONE CONTATORI ADEGUAMENTO HARDWARE E SOFTWARE EX DELIBERAZIONE AEEGSI 23 DICEMBRE 2015, N.655/2015/R/IDR ADEGUAMENTO ANTISISMICO TORRINI PIEZOMETRICI MIGLIORAMENTO INTERCONNESSIONE ACQUEDOTTO NUOVE FONTI DI APPROVVIGIONAMENTO ESTENSIONE RETE DISTRIBUZIONE IDRICA IN ZONE SPROVVISTE ESTENSIONE RETE FOGNARIA NEGLI AGGLOMERATI SOTTO I 2000 AE RICERCA PERDITE RICERCA ACQUE PARASSITE RAZIONALIZZAZIONE SERVIZIO DEPURAZIONE SISTEMA DI TELECONTROLLO RILIEVI E VIDEO ISPEZIONI FOGNATURA MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTI SOSTITUZIONE CONDOTTE VETUSTE ACQUEDOTTO CONDUTTURE AMMALORATE FOGNATURA Tabella 2-1: Categorie e gruppi di interventi individuati SDC/GG G-RELGN docx 3 di 25
5 2.1 Interventi cogenti Gli interventi cogenti sono quelli la cui realizzazione è imposta da obblighi di legge e/o necessità immediate. Nel dettaglio si prevedono: l installazione ex-novo e/o sostituzione di contatori, l adeguamento degli impianti di depurazione ai sensi delle normative vigenti, l estensione della rete fognaria ai sensi delle direttive europee, l adeguamento degli sfioratori, la separazione delle reti miste, l adeguamento dei volumi di compenso dell acquedotto, l installazione di misuratori di portata ai punti di prelievo, l installazione/sostituzione dei contatori e l adeguamento hardware e software della società di gestione, al fine di ottemperare agli adempimenti richiesti da AEEGSI in merito alla qualità contrattuale del servizio idrico integrato. 2.2 Interventi strategici Gli interventi strategici rappresentano le linee guida seguite nella redazione del Piano d Ambito per i servizi acquedotto e fognatura-depurazione. Per quanto riguarda il servizio acquedotto, le finalità degli interventi strategici sono l abbattimento dei costi energetici e il mantenimento della garanzia del fabbisogno idrico da un lato, la garanzia della qualità e continuità del servizio dall altro. I gruppi di interventi considerati per raggiungere tale fine sono i seguenti: adeguamento antisismico delle torri piezometriche, estensione rete di distribuzione in zone sprovviste, il miglioramento dell interconnessione, la ricerca di nuove fonti di approvvigionamento e gli interventi di ricerca perdite. Per quanto riguarda il servizio fognatura-depurazione, gli interventi strategici consistono nell estensione della rete fognaria in alcuni agglomerati con AE < 2000 e nella razionalizzazione del sistema depurativo, la cui finalità è la riduzione del numero di scarichi in ambiente. Le modalità e le azioni con le quali ottenere tale fine sono la realizzazione dell interconnessione delle reti fognarie, la ricerca delle acque parassite, il potenziamento di un numero limitato di grossi impianti di bacino e la dismissione degli impianti minori. La scelta dei grossi impianti di depurazione è stata fatta secondo il criterio del bacino idrografico e facendo attenzione a garantire che lo scarico dell impianto fosse direttamente in corpo idrico superficiale. I gruppi di interventi individuati per raggiungere tale fine sono individuati nel Piano degli Investimenti come razionalizzazione servizio depurazione. SDC/GG G-RELGN docx 4 di 25
6 2.3 Interventi per ottimizzare gestione e garantire funzionamento in qualità e sicurezza Gli interventi per ottimizzare gestione e garantire funzionamento in qualità e sicurezza sono quelli relativi alla realizzazione di sistemi volti a efficientare la gestione degli impianti (realizzazione di sistemi di telecontrollo e predisposizione dei campionatori automatici sugli scarichi), consentendo sia un costante controllo degli impianti che una riduzione di personale necessario per svolgere tali attività e comportando, quindi, una riduzione dei costi gestionali. 2.4 Investimenti immateriali In questa categoria sono compresi gli interventi necessari per raggiungere un adeguato livello di conoscenza delle infrastrutture del SII e garantire un continuo miglioramento della qualità del servizio. 2.5 Manutenzioni straordinarie e potenziamenti In questa categoria si prevedono sia le manutenzioni straordinarie di elementi puntuali, gli impianti, che devono essere effettuate nel momento in cui la vita residua degli stessi giunge al termine, sia le manutenzioni straordinarie delle reti, atte a sostituire e/o potenziare le condotte acquedottistiche e fognarie. Si precisa che le tipologie di impianti considerate sono le seguenti: opere di captazione da falda, da corso d acqua e da sorgente, potabilizzatori, serbatoi, interruttori di pressione, partitori di portata, stazioni di sollevamento di acquedotto e fognatura, scaricatori di piena e depuratori. Per le reti si ipotizza che una condotta abbia una vita di circa 70 anni e, dunque, le manutenzioni vengono previste per le tubazioni posate prima del 1975, considerando una percentuale di rifacimento/potenziamento da eseguire nel corso degli anni di validità del Piano d Ambito, compatibilmente con la sostenibilità economico-finanziaria del Piano stesso. SDC/GG G-RELGN docx 5 di 25
7 3 DETERMINAZIONE DEGLI IMPORTI PER LE VARIE CATEGORIE E GRUPPI Si riportano di seguito, per le categorie e gruppi di interventi individuati, i riferimenti normativi e la metodologia utilizzata per la determinazione dei relativi importi, riportando le valutazioni fatte, le ipotesi adottate ed i modelli di costo parametrico utilizzati. Si precisa che, per la definizione degli interventi da effettuare, ci si è riferiti, in primo luogo, alle indicazioni suggerite dal gestore del SII e, in assenza di specifica indicazione, sono state ricavate le criticità (e di conseguenza gli interventi per mitigarle) dai Piani Stralcio dell area Settentrionale ed Occidentale e dell area Orientale durante la fase di ricognizione delle infrastrutture del SII. 3.1 Interventi cogenti Adeguamento normativo medio-grandi impianti di depurazione Nell ottica di razionalizzare ed ottimizzare il servizio, è stato aggiornato lo studio di aggregazione dei bacini depurativi proposto nei Piani Stralcio al fine di superare l attuale situazione di frammentarietà. Tali bacini costituiranno l assetto depurativo finale previsto per il territorio (capitolo 3.2.8). Nella fase transitoria di raggiungimento di tali schemi centralizzati, risulta necessario provvedere all adeguamento delle strutture depurative attualmente presenti e funzionanti nei vari comuni, sulla base dei limiti allo scarico imposti dalle normative vigenti a seconda della zona di appartenenza. Ci potranno, infatti, essere in generale: - inadeguatezze dei processi depurativi esistenti nei confronti dei limiti più restrittivi introdotti dalle recenti normative; - inadeguatezze delle tipologie depurative rispetto alle dimensioni dei bacini di utenza serviti. Per tali valutazioni, si è fatto riferimento alle prescrizioni del PTA Veneto (Norme tecniche di Attuazione art.22), che per le zone in esame impone un trattamento secondario nel caso di bacini serviti superiori ai 500 AE. In base alle indicazioni fornite dal gestore sullo stato di fatto degli impianti di depurazione presenti sul territorio, sono stati previsti gli interventi di Adeguamento normativo medio-grandi impianti di depurazione che di fatto risultano come interventi necessari a garantire il livello minimo di prestazioni richieste dalla normativa vigente. Si precisa che, per alcuni degli interventi riportati relativi agli impianti di depurazione appartenenti ai bacini di depurazione, nel caso in cui si riesca a realizzare entro tempi brevi il SDC/GG G-RELGN docx 6 di 25
8 collettamento del depuratore a quello di bacino individuato (razionalizzazione servizio depurazione cap ), si potrà eliminare l intervento stesso oppure scontare l importo previsto prevedendo solo quei lavori che siano sufficienti a garantire il minimo livello richiesto per il funzionamento temporaneo. La tabella sotto riportata è stata desunta dai Piani Stralcio di cui alla deliberazione assembleare n.11/2010, opportunamente verificata e aggiornata. n. Comune Sigla Sito Tipologia 1 ANNONE V. ANN_ID01 2 CINTO CAOM. CIN_ID01 3 CONCORDIA S. CON_ID02 4 FIUME VENETO FIU_ID01 5 PASIANO DI PN PAS_ID01 6 PORTOGRUARO POR_ID01 7 PRAMAGGIORE PRM_ID S. STINO DI LIVENZA S. STINO DI LIVENZA S. GIORGIO DELLA R. S. GIORGIO DELLA R. S. GIORGIO DELLA R. S. GIORGIO DELLA R. SST_ID01 SST_ID02 SGR_IM01 SGR_IM03 SGR_IM04 SGR_IM06 Biologico Tratt. Prim. + imhoff Tratt. Prim. + imhoff Tratt. Prim. + imhoff Tratt. Prim. + imhoff Anno di costr. Anno ultimo adeguam ento num./funz Pot. attuale (2014) (AE) In corso In corso In corso 2500 Intervento previsto introduzione di un sistema terziario di filtrazione meccanica dell'effluente introduzione comparti di denitrificazione, sedimentazione e filtrazione introduzione di comparti di denitrificazione, sedim. e filtrazione Adeguamento numerico da 4700 AE a 8700 AE nel quadriennio introduzione di comparti di sedim. e filtrazione Adeguamento numerico da 5700 a AE nel quadriennio ; introduzione comparti di denitrificazione, sedimentazione e filtrazione Installaz. staz. pompaggio acque depurate (trattate+bypassate) durante piogge. Introduzione filtrazione riqualifica generale dei processi linea acque e linea fanghi introduzione comparto di denitrificazione, sedim. e un sistema di filtrazione meccanica dell'effluente Costo interventi di riqualifica previsti aggiunta trattamento a Imhoff aggiunta trattamento a Imhoff aggiunta trattamento a Imhoff aggiunta trattamento a Imhoff Tabella 3-1: elenco interventi di adeguamento previsti per i depuratori (in grassetto gli interventi cogenti inseriti nel quadriennio ) SDC/GG G-RELGN docx 7 di 25
9 3.1.2 Adeguamento normativo piccoli impianti di depurazione In questo gruppo sono presenti gli interventi di adeguamento di piccoli impianti di depurazione, aventi una potenzialità di progetto inferiore a 500 AE, non rientranti nel capitolo precedente. In particolare, vengono considerati gli interventi di adeguamento degli impianti primari tipo imhoff in sistemi a biomasse adese su letto mobile (sistema MBBR), come illustrato nella relazione GN-003. La proposta di razionalizzazione dei bacini depurativi prevede la dismissione di tutte le vasche imhoff presenti nel territorio della CATOI Lemene nell arco di 30 anni. Pertanto, si ritiene opportuno adeguare i soli impianti la cui dismissione è prevista nell ultimo decennio di programmazione del presente piano ( ). Di seguito l elenco degli impianti da adeguare: n. Comune SiglaSito Tipologia Anno di costr. Pot. attuale (2014) - AE 1 CHIONS CHI_IM01 2 CHIONS CHI_IM04 3 PRAMAGGIORE PRM_IM02 4 PRAMAGGIORE PRM_IM03 5 PORTOGRUARO POR_IM10 6 PORTOGRUARO POR_IM13 7 ANNONE VENETO ANN_IM01 8 VALVASONE ARZENE Vasca imhoff Vasca imhoff Vasca imhoff Vasca imhoff Vasca imhoff Vasca imhoff Vasca imhoff Vasca imhoff Tabella 3-2:elenco interventi di adeguamento previsti per i piccoli depuratori SDC/GG G-RELGN docx 8 di 25
10 3.1.3 Estensione rete fognaria ai sensi delle direttive europee Questo gruppo di interventi è stato previsto al fine di evitare future infrazioni comunitarie per gli agglomerati di dimensioni AE e garantire il rispetto di quanto prescritto all articolo 3 della direttiva europea 91/271/CEE (UWWTD Urban Waste Water Treatment Directive). Siccome tale articolo prescrive che tutti gli agglomerati siano provvisti di reti fognarie per le acque reflue urbane entro il per quelli aventi AE > , mentre, entro il , per quelli aventi AE compresi tra , si è necessariamente deciso di prevedere, quale intervento cogente di Piano d Ambito, la realizzazione di rete fognaria per gli agglomerati ricompresi in tali fattispecie che ne risultano attualmente privi. Al fine di quantificare l importo necessario per la realizzazione dell obiettivo previsto dalla direttiva 91/271/CEE, si sono sviluppate alcune valutazioni in merito agli agglomerati aventi AE > 2000, confrontando l attuale copertura della rete fognaria rispetto la superficie degli agglomerati stessi, ponendo attenzione, soprattutto, alle parti edificate degli stessi. Mediamente, sul territorio in esame, è possibile asserire che la rete fognaria risulta notevolmente estesa, specie nelle zone caratterizzate da una maggiore densità abitativa. I metri lineari di fognatura da realizzare sono stati calcolati sottraendo alla lunghezza totale della rete stradale interna all agglomerato la lunghezza della rete stradale coperta da fognatura (nera o mista). Si deve intendere che tali interventi verranno realizzati secondo le seguenti priorità: - prima per gli agglomerati con più di 2000 AE al fine di ottemperare all obbligo imposto dalla direttiva 91/271/CEE e ripreso nelle Norme di Attuazione del progetto di PRTA FVG 2014 (art.10) e PTA Veneto 2009 (art.20); - a seguire per quelli di dimensione < 2000 AE, al fine di perseguire le indicazioni contenute nelle Norme di Attuazione del progetto di PRTA FVG (art.11) e del PTA Veneto (art.20) che prevedono che gli agglomerati fino a 2000 AE siano progressivamente dotati di reti fognarie, compatibilmente con la sostenibilità economico-finanziaria dei Piani d'ambito. La determinazione dell importo di tali interventi è stata fatta considerando di dover realizzare i metri di fognatura mancanti per coprire il 90% delle strade interne all agglomerato con un collettore di dimensioni medie su strada asfaltata (PVC Φ250mm). SDC/GG G-RELGN docx 9 di 25
11 3.1.4 Separazione delle reti fognarie miste Gli interventi di separazione delle reti fognarie miste, consistono in generale nella realizzazione di nuove linee di fognature nere accanto alle attuali miste, che verranno dedicate al collettamento delle sole acque meteoriche, con conseguente necessità di riqualificare gli allacci esistenti ad utenze e caditoie. Sulla base delle criticità individuate, ovvero della percentuale di presenza di reti miste in ciascun comune, e mediante applicazione dei costi unitari (riportati nella relazione GN-004), si sono potuti quantificare gli interventi di separazione delle reti, che risultano essere, principalmente, quelli relativi ai comuni di Fiume Veneto e Zoppola nell area delle risorgive (si veda tabella 3-4). Tali oneri sono stati calcolati nell ipotesi di affiancare le condotte miste esistenti con nuove condotte a gravità per acque nere da posarsi sotto strada asfaltata: - 85% DN 250 mm; - 10% DN 350 mm; - 3% DN 400 mm; - 2% DN 500 mm. Il costo unitario medio degli interventi di separazione ammonta, in corrispondenza, a 590 /ml. Si vedano le tabelle di seguito riportate. Diametro (mm) % / metro % 574, % 654, % 692, % 776,82 media ponderata 590 Tabella 3-3: calcolo costo unitario medio per interventi di separazione della fognatura mista Comune Fognatura totale (m) Fognatura da separare (m) FIUME VENETO ZOPPOLA VALVASONE ARZENE TOTALE Tabella 3-4: lunghezza in metri della fognatura mista da separare SDC/GG G-RELGN docx 10 di 25
12 3.1.5 Grigliatura sfioratori di piena Le Norme di Attuazione del progetto di Piano di Tutela delle Acque del FVG, all art.21, prescrivono che gli scaricatori di piena siano dotati di un sistema di grigliatura su almeno il 50% della sezione di scarico Nei casi in cui non sia tecnicamente possibile o economicamente sostenibile installare il sistema di grigliatura sono adottate soluzioni tecniche che garantiscano un equivalente grado di protezione ambientale del corpo idrico ricettore. Le Norme di Attuazione del Piano di Tutela delle Acque del Veneto, all art.33, prescrivono che tutti gli sfioratori devono essere dotati, prima dello sfioro, almeno di una sezione di abbattimento dei solidi grossolani e, ove possibile, anche di una sezione di abbattimento dei solidi sospesi sedimentabili. Ai fini di garantire il rispetto delle norme, per i 149 sfioratori non dotati di sistema di grigliatura presenti su territorio della CATOI Lemene, si dovranno prevedere interventi di installazione della griglia fissa che copra il 50% della sezione della condotta per gli sfioratori del FVG, della grigliatura automatica per quelli del VENETO. Con nota prot.n.a-2431 di data , la società LTA S.p.A. ha trasmesso a CATOI Lemene l aggiornamento sulla ricognizione degli sfioratori di piena delle reti fognarie miste in regione Veneto, ai sensi del succitato art.33 del PTA, unitamente alla proposta di Piano di adeguamento. In tale proposta sono stati definiti n.3 gradi di priorità, in funzione della portata sfiorata (il grado di priorità 1 è stato attribuito agli interventi più urgenti). Ad oggi, in Piano d Ambito, in relazione agli interventi sugli sfioratori in regione Veneto, è previsto, nel programma quadriennale , l adeguamento della quasi totalità degli sfioratori il cui grado di priorità è stato classificato pari ad 1. Risorse aggiuntive dovranno, pertanto, essere previste nella declinazione dei successivi programmi quadriennali ed aggiornamenti di Piano. SDC/GG G-RELGN docx 11 di 25
13 Comune Regione n. sfioratori n. sistemi di grigliatura già presenti n. sistemi di grigliatura FISSA da realizzare n. sistemi di grigliatura AUTOMATICA da realizzare n. sistemi di grigliatura AUTOMATICA da realizzare con grado di priorità 1 ANNONE VENETO VENETO AZZANO DECIMO FVG CHIONS FVG CORDOVADO FVG 8 8 FIUME VENETO FVG 8 8 FOSSALTA DI PORTOGRUARO VENETO 8 8 GRUARO VENETO MEDUNA DI LIVENZA VENETO MORSANO AL TAGLIAMENTO FVG 4 4 PASIANO DI PORDENONE FVG 6 6 PORTOGRUARO VENETO 7 7 PRAMAGGIORE VENETO PRAVISDOMINI FVG SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA FVG SAN MARTINO AL TAGLIAMENTO FVG 2 2 SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO VENETO SAN STINO DI LIVENZA VENETO 3 3 SAN VITO AL TAGLIAMENTO FVG 1 1 TEGLIO VENETO VENETO VALVASONE ARZENE FVG 4 4 TOTALE Tabella 3-5: numero di sfioratori su cui inserire la grigliatura (come da aggiornamento ricognizione 2017) SDC/GG G-RELGN docx 12 di 25
14 3.1.6 Adeguamento volumi di compenso dell acquedotto In riferimento alla domanda futura, risulta necessario incrementare i volumi di compenso per circa m 3 negli schemi centralizzati e per circa m 3 negli altri singoli comuni. In riferimento ad un costo unitario di /m 3, si calcola un costo complessivo di circa ,00 per la realizzazione di nuovi serbatoi Interventi sui punti di prelievo (pozzi) Le prescrizioni contenute nelle Norme di Attuazione dei Progetti/Piani di Tutela delle Acque impongono: - l installazione dei misuratori della portata prelevata per ciascun punto di prelievo, a qualsiasi uso sia destinato (art.36 del progetto di PRTA FVG); - che i pozzi ad uso domestico debbano essere dotati di apparecchi di misura dei consumi in portata o volume (art.40 PTA Veneto); - i prelievi per uso domestico non possono superare il limite di 0.1 l/sec quale portata media giornaliera (art.40 PTA Veneto e cap Indirizzi di Piano del progetto di PRTA FVG); - per i pozzi a salienza naturale dovranno essere installati dispositivi di regolazione atti a impedire l erogazione d acqua a getto continuo, limitandola ai soli periodi di effettivo utilizzo (art.40 PTA Veneto); - che i pozzi artesiani, a qualunque uso destinati, debbano essere dotati di valvola di regolazione del flusso atta ad impedire l esercizio a getto continuo (art.48 del progetto di PRTA FVG). Entro il piano degli investimenti viene prevista l installazione di misuratori di portata per ciascun punto di prelievo per il quale non sono state fornite indicazioni relative al volume di portata prelevata in fase di ricognizione (è prevista l installazione di 50 misuratori di portata) Nuovi contatori e sostituzione contatori esistenti Si prevede l installazione dei contatori dell acquedotto per le utenze che ne sono sprovviste, che di fatto, nel territorio della CATOI Lemene, sono circa 300, considerando un costo medio per installazione pari a 350 /cad. Nell arco del trentennio, si prevede di sostituire una volta tutti i contatori dell acquedotto attualmente in uso, per un totale di contatori, considerando un costo medio di 300 /cadauno. SDC/GG G-RELGN docx 13 di 25
15 3.2 Interventi strategici Adeguamento antisismico torrini piezometrici Gli interventi di questa categoria sono ritenuti strategici per il servizio acquedotto in quanto la continuità di servizio dei torrini piezometrici presenti sul territorio deve essere garantita sempre, anche in situazioni di eventi sismici. Questo gruppo di investimenti comprende gli interventi strutturali volti a garantire la sicurezza antisismica dei torrini piezometrici presenti sul territorio della CATOI Lemene, ai sensi del DM Si prevede uno studio per valutare la resistenza sismica, dal quale, eventualmente, potrebbero essere previsti interventi strutturali di vario genere. La determinazione degli importi di tali interventi è il risultato di una stima di massima delle lavorazioni e interventi strutturali da effettuare, considerando la dimensione dei serbatoi e la complessità delle lavorazioni da eseguire su una struttura che deve garantire la continuità di esercizio durante il corso dei lavori. Nel territorio della CATOI Lemene è stato previsto l adeguamento di tutti i torrini piezometrici. Si precisa che, nel caso in cui, a seguito dello studio, il torrino risultasse già resistente sismicamente, si potrà eliminare l intervento stesso, oppure scontare l importo previsto prevedendo solo quei lavori che siano sufficienti a garantire la resistenza sismica. Comune num. serbatoi pensili ANNONE VENETO 1 AZZANO DECIMO 1 CHIONS 1 CONCORDIA SAGITTARIA 1 MEDUNA DI LIVENZA 1 PASIANO DI PORDENONE 1 PORTOGRUARO 2 SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA 3 SAN STINO DI LIVENZA 2 CORDOVADO 1 SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO 3 GRUARO 1 TOTALE 18 Tabella 3-6: quantitativo di torrini piezometrici su cui effettuare l adeguamento antisismico (come da aggiornamento ricognizione 2017) SDC/GG G-RELGN docx 14 di 25
16 3.2.2 Miglioramento interconnessione acquedotto In questo gruppo si considerano tutti gli interventi che sono necessari a garantire la ridondanza dei punti di approvvigionamento e la continuità di servizio, ossia tutti gli interventi di sostituzione e/o potenziamento delle reti adduttrici e distributrici e la realizzazione di nuove reti di adduzione in zone sprovviste. In particolare sarà raddoppiata l adduttrice che collega Torrate a Bibione e sarà prevista la realizzazione dell adduttrice a servizio della zona industriale di Ponterosso. Gli importi di tali interventi sono stati calcolati considerando lo sviluppo chilometrico, il diametro di progetto delle condotte ed il relativo prezzo parametrico di realizzazione. TRATTO RETE DI ADDUZIONE lunghezza Rete acquedotto (m) diametro collegamento Ponterosso da Torrate a Savorgnano (raddoppio condotta esistente) da Savorgnano fino ad altezza Fossalta (sostituzione condotta realizzata negli anni '60) da Fossalta a Bibione (sostituzione condotta realizzata negli anni '80) TOTALE Tabella 3-7: lunghezza in metri per la realizzazione nuova adduttrice Torrate Bibione e collegamento zona Ponterosso Nuova fonte di approvvigionamento Gli investimenti presenti in questo gruppo riguardano gli interventi relativi allo sfruttamento della nuova fonte di approvvigionamento a gravità (Arzino). Gli interventi necessari ad adeguare l opera di presa sull Arzino sono stati stimati in Sarà inoltre necessario realizzare un adduttrice da Pinzano a Torrate. TRATTO RETE lunghezza Rete acquedotto (m) diametro da Pinzano a Torrate Tabella 3-8: lunghezza in metri della nuova adduttrice Pinzano Torrate Estensione rete distribuzione idrica in zone sprovviste Si prevedono interventi di estensione della rete di distribuzione idrica nelle zone sprovviste, per un importo complessivo pari a ripartiti nei 30 anni, pari a nel 2016, nel 2017 e annui dal 2019 in poi. SDC/GG G-RELGN docx 15 di 25
17 3.2.5 Estensione rete fognaria negli agglomerati sotto i 2000 AE Si prevedono interventi di estensione della rete fognaria negli agglomerati al di sotto dei 2000 AE, per un importo complessivo pari a ripartiti nei 30 anni, pari a annui dal 2020 in poi Ricerca perdite Gli investimenti di questo gruppo riguardano l attività di ricerca e riduzione delle perdite delle infrastrutture acquedottistiche. Tale attività persegue gli obiettivi di sostenibilità nell uso delle risorse idriche, migliorando la compatibilità tra evoluzione della domanda e conservazione della disponibilità della risorsa, e risulta necessaria per l efficientamento della gestione del SII previsto dal nuovo metodo tariffario. Le cause principali delle perdite sono difetti di costruzione, vetustà o inadeguata manutenzione, quali ad esempio rotture nelle tubazioni o nei giunti e l inadeguatezza delle derivazioni all utenza. Si prevede di realizzare tale attività in quanto le perdite comportano dei costi: - diretti: costo dell acqua non utilizzata, maggiori costi di sollevamento; - indiretti: danni alle infrastrutture causati dalla fuoriuscita di acqua in pressione; - ambientali: inquinamento dell acqua causato dalle intrusioni di inquinanti. Per il territorio della CATOI Lemene, attualmente, la percentuale di acqua non fatturata risulta pari a circa il 38% di quella complessivamente prelevata dall ambiente e/o da altri sistemi di acquedotto (dato relativo all anno 2014). Chiaramente parte di tale volume non fatturato è dovuto ad errori di misurazione e alla parte utilizzata per i lavaggi delle condotte, ma rimane comunque una parte cospicua attribuibile a perdite. Le norme vigenti impongono ai gestori la determinazione dei volumi immessi nel sistema acquedotto, la relativa determinazione delle perdite e l attuazione degli interventi volti alla loro progressiva riduzione (D.M. 99/1997), ritenendo perdite tecnicamente accettabili nelle reti di adduzione e distribuzione quelle corrispondenti al massimo al 20% del volume immesso in rete (DPCM 96). Attualmente, al fine di ridurre le perdite, il gestore del SII nel territorio della CATOI Lemene esegue attività di ricerca perdite: infatti, si è già provveduto alla distrettualizzazione di una consistente parte della rete, con installazione di 48 punti di misura. Allo stato attuale, quindi, esiste già una struttura di telerilevamento dati costituita da un sistema mobile di circa 60 data-logger (Permalog), da potenziarsi. Il Gestore LTA S.p.A., inoltre, pratica già una politica sistematica di bonifica e sostituzione degli allacci alle utenze e dei contatori, in modo da contrastare il fenomeno delle perdite agendo sui punti di maggiore vulnerabilità del sistema. SDC/GG G-RELGN docx 16 di 25
18 AI fine di prevedere l attività di ricerca perdite in maniera sistematica e regolare su tutto il territorio della CATOI Lemene, si è deciso di estendere la metodologia già utilizzata a tutto il territorio dell ambito interregionale. Gli interventi per la ricerca perdite considerati nel piano degli investimenti consistono nel prosieguo delle attività con sistema implementato (costo 425 /km) per oltre 1900 km di rete Ricerca acque parassite Gli interventi di questo gruppo sono funzionali alla risoluzione del problema delle acque parassite nelle reti fognarie, ossia acque di infiltrazione dalla falda superficiale a causa della non perfetta impermeabilità dei giunti. Queste infiltrazioni comportano notevoli problematiche, generando infatti: - un eccessiva diluizione del carico inquinante addotto all impianto di depurazione con conseguente mal funzionamento dello stesso; - una maggiore portata di reflui da sollevare in corrispondenza delle stazioni di sollevamento e quindi costi energetici superiori; - una maggiore portata da scaricare in corrispondenza degli scolmatori posti lungo la rete fognaria con conseguente apporto di carico inquinante al corpo idrico ricettore. La problematica assume particolare rilievo entro il territorio della CATOI Lemene nelle zone che si trovano al di sotto della cosiddetta linea delle risorgive, dove il livello di falda è molto alto e, in più, ci sono notevoli afflussi in rete generati dalle fontane e dei lavatoi pubblici non regimati. Al fine di risolvere tale problematica, è previsto un intervento di sostituzione e/o rifacimento con relining delle condotte fognarie ammalorate (si veda capitolo Sostituzione condotte ammalorate in fognatura ) Razionalizzazione servizio depurazione Gli interventi di razionalizzazione del servizio depurazione hanno il fine di ridurre il numero degli scarichi in ambiente, realizzando l interconnessione delle reti fognarie, il potenziamento degli impianti di bacino e, di conseguenza, la dismissione degli impianti minori. Nel dettaglio, entro il territorio della CATOI Lemene sono previsti: la realizzazione di 22 bacini di depurazione (con relativi medio-grandi impianti di depurazione) e la dismissione di 43 impianti (si rimanda alla tabella 3-9 e all elaborato grafico di dettaglio PR-201). Concretamente gli interventi previsti riguardano: - l adeguamento e potenziamento dei grossi impianti di depurazione; SDC/GG G-RELGN docx 17 di 25
19 - la realizzazione di collettori di trasporto (a gravità e a pressione); - la realizzazione di un adeguato numero di sfioratori e stazioni di sollevamento; - la realizzazione, ove necessario, di un congruo trattamento primario dei reflui prima dell ultimo sfioro; - la dismissione dei depuratori minori. SDC/GG G-RELGN docx 18 di 25
20 STATO DI FATTO ELENCO BACINI DEPURATIVI PROGETTO n COMUNE ex Gestore Sigla Sito Tipologia Potenzialità attuale Codice BACINO Nome del bacino di depurazione Potenzialità prevista depuratore di bacino 1 ANNONE VENETO ABL ANN_ID _ANN ANNONE VENETO AZZANO DECIMO ABL AZZ_ID _AZZ AZZANO DECIMO CHIONS ABL CHI_ID _CHI CHIONS CINTO CAOMAGGIORE ABL CIN_ID _CIN CINTO CONCORDIA SAGITTARIA ABL CON_ID _CON CONCORDIA FIUME VENETO ABL FIU_ID _FIU FIUME VENETO MEDUNA DI LIVENZA ABL MED_ID _MED MEDUNA PASIANO DI PORDENONE ABL PAS_ID _PAS PASIANO DI PORDENONE PORTOGRUARO ABL POR_ID FOSSALTA DI PORTOGRUARO FOSSALTA DI PORTOGRUARO CAIBT CAIBT FSS_ID01 Villanova - Via Zecchina FSS_ID02 Viale Europa _POR PORTOGRUARO _FO1 FOSSALTA _FO2 FOSSALTA FOSSALTA DI PORTOGRUARO _FO3 FOSSALTA PRAMAGGIORE ABL PRM_ID _PRA PRAMAGGIORE SAN STINO DI LIVENZA ABL SST_ID _LAS LA SALUTE SAN STINO DI LIVENZA ABL SST_ID _SST SAN STINO SESTO AL REGHENA ABL SES_ID _SE1 SESTO SESTO AL REGHENA ABL SES_ID _SE2 SESTO SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO CAIBT Bibione - Via Parenzo _BIB BIBIONE GRUARO CAIBT GRU_ID01 Via Manin _GRU GRUARO SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO CAIBT Via Aldo Moro _SMI SAN MICHELE SAN VITO AL TAGLIAMENTO CAIBT Via Zuccherificio _SVI SAN VITO AL TAGLIAMENTO TEGLIO VENETO CAIBT TGL_ID01 Via Lugugnana _TEG TEGLIO 8700 Tabella 3-9: Elenco bacini depurativi con rispettivi depuratori di bacino da potenziare SDC/GG G-RELGN docx 19 di 25
21 La stima dei costi degli interventi è stata effettuata secondo le seguenti modalità: INTERVENTO adeguamento/potenziamento dei grossi impianti di depurazione realizzazione di collettori di trasporto realizzazione sfioratori Realizzazione impianto di trattamento primario prima dell ultimo sfioro realizzazione stazioni di sollevamento dismissione dei depuratori minori METODOLOGIA DI DETERMINAZIONE IMPORTO Costo di adeguamento e/o potenziamento in funzione della potenzialità futura del depuratore calcolata come specificato nella relazione GN-004 Importo per realizzazione condotta = L x costo(d) - stima della lunghezza del collettore L (dalla rappresentazione cartografica allegata PR-201) - diametro collettore D (DN 300) % su strada asfaltata Numero di sfioratori adeguato al bacino di depurazione ( /cad) Numero di impianti di trattamento primario adeguato al bacino di depurazione ( /cad) Numero di stazioni di sollevamento adeguato al bacino di depurazione ( /cad) Costo di dismissione degli impianti per taglie di impianto (AE) Tabella 3-10: Parametri considerati per la determinazione degli importi degli investimenti di razionalizzazione del sistema depurativo 3.3 Interventi per ottimizzare gestione e garantire funzionamento in qualità e sicurezza Sistema di telecontrollo Da informazioni ottenute dal Gestore, i pozzetti di sollevamento e gli impianti già gestiti da Acque del Basso Livenza S.p.A. sono quasi interamente dotati di sistema di telecontrollo, mentre quelli che erano gestiti dalla società CAIBT S.p.A. ne risultano sprovvisti. Si prevede, pertanto, il completamento dell installazione di sistemi di telecontrollo sui principali impianti del SII: opere di captazione, impianti di potabilizzazione, serbatoi, partitori di portata, interruttori di pressione, stazioni di sollevamento di acquedotto e fognatura, scaricatori e impianti di depurazione. 3.4 Investimenti immateriali Video ispezioni fognatura Per quanto riguarda questo gruppo di investimenti si è posta l attenzione sulla necessità di poter avere un elevato grado di conoscenza delle infrastrutture del SII che, di fatto, è possibile ottenere effettuando le video ispezioni delle reti fognarie di tutto l ambito interregionale. SDC/GG G-RELGN docx 20 di 25
22 Tale attività risulta propedeutica sia alla definizione di interventi (per risolvere eventuali problematiche riscontrate), sia per ottimizzare la gestione. Si procederà ad effettuare la video ispezione del 45% delle reti fognarie suddividendole nei 30 anni di durata del Piano. La determinazione degli importi per gli investimenti di questo gruppo è ottenuta, a partire dal costo parametrico base pari a 11,5 /m, considerando lo sviluppo chilometrico della rete di fognatura, dando la priorità a quei comuni le cui caratteristiche di rete risultano non note (così come da aggiornamento 2017). Comune Lunghezza totale Fognatura (m) Annone Veneto Valvasone Arzene Azzano Decimo Casarsa Della Delizia Chions Cinto Caomaggiore Concordia Sagittaria Fiume Veneto Meduna di Livenza Pasiano di Pordenone Portogruaro Pramaggiore Pravisdomini San Giorgio della Richinvelda San Martino al Tagliamento San Stino di Livenza Sesto al Reghena Zoppola Cordovado Fossalta di Portogruaro Morsano al Tagliamento San Michele al Tagliamento San Vito al Tagliamento Teglio Veneto Gruaro Totale Complessivo % del totale da ispezionare Tabella 3-11: Lunghezza in metri delle condotte fognarie, il 45% sarà da ispezionare SDC/GG G-RELGN docx 21 di 25
23 3.5 Manutenzioni straordinarie e potenziamenti Manutenzioni straordinarie impianti e sedi Si prevedono interventi di manutenzione straordinaria degli impianti acquedottistici e fognari esistenti (quali serbatoi, captazioni, potabilizzatori, sollevamenti, ecc.), per un importo complessivo pari a ripartiti nei 30 anni, pari a oltre nel 2016, circa nel 2017 e 2018, circa nel 2019 e circa annui dal 2020 in poi (si rimanda alla relazione dettagliata GN-006 relativa al piano di interventi quadriennale e trentennale). Viene, inoltre, considerata la manutenzione straordinaria degli impianti di depurazione che comporta un impegno finanziario pari a valutabile nel 30% del costo di costruzione Manutenzione reti - Sostituzione condotte vetuste acquedotto In questo gruppo sono presenti gli interventi di manutenzione straordinaria da effettuare sulle reti di acquedotto. Il problema delle perdite idriche nel territorio in esame è strettamente correlato alla vetustà della rete, dipendendo in parte trascurabile da eccessi di pressione, in quanto le reti sono tutte mediamente sottoposte a valori di pressione compresi tra 2.5 atm e 3.5 atm, che sono i valori ottimali di funzionamento. In tale prospettiva, si prevede che il recupero delle perdite idriche attualmente interessanti le reti acquedottistiche consortili avvenga con la sostituzione in modo mirato delle tubazioni più vetuste. Ipotizzando una vita media di una tubazione pari a 70 anni, si può calcolare che entro il 2045 tutte le tubazioni posate prima del 1975 dovranno essere sostituite, per un totale di circa Km di condotte (corrispondente a circa il 60% della rete complessiva) con una media di sostituzione di 40 km/anno, compatibilmente con la sostenibilità economico-finanziaria del Piano d Ambito. La sostituzione delle condotte viene suddivisa tra i vari comuni proporzionalmente alle lunghezze esistenti ed assumendo, sulla base di quanto riportato in precedenza, che per il 5% si tratti di adduzioni, mentre per il 95% si tratta di distribuzioni. La tabella seguente illustra le necessità di sostituzione delle condotte nel territorio in aderenza a tali assunzioni, con i relativi costi valutati in riferimento ad un diametro medio DN 200 mm per le adduzioni e alla seguente suddivisione di diametri per le distribuzioni: - 75% delle distributrici da sostituire di diametro pari a DN 100 mm; - 15% delle distributrici da sostituire di diametro pari a DN 150 mm; - 10% delle distributrici da sostituire di diametro pari a DN 200 mm. SDC/GG G-RELGN docx 22 di 25
24 diametro distributrici euro/metro (95%) adduttrici euro/metro (5%) % % % media ponderata 335 Tabella 3-12: Parametri considerati per la determinazione degli importi degli investimenti di sostituzione delle condotte vetuste della rete acquedottistica Comune Lunghezza rete acquedotto realizzata prima del 1975 da sostituire (m) Annone Veneto Valvasone Arzene Azzano Decimo Casarsa della Delizia Chions Cinto Caomaggiore Concordia Sagittaria Fiume Veneto Meduna di Livenza Pasiano di Pordenone Portogruaro Pramaggiore Pravisdomini San Giorgio della Richinvelda San Martino al Tagliamento San Stino di Livenza Sesto al Reghena Zoppola Cordovado Fossalta di Portogruaro Morsano al Tagliamento 0 San Michele al Tagliamento San Vito al Tagliamento Teglio Veneto Gruaro Non Specificato 67 Totale COMPLESSIVO Tabella 3-13: Lunghezza in metri delle condotte vetuste della rete acquedottistica da sostituire Compatibilmente con la sostenibilità economico-finanziaria del Piano d Ambito, sarà possibile sostituire circa il 16,5% delle suddette condotte. SDC/GG G-RELGN docx 23 di 25
25 3.5.3 Manutenzione reti - Sostituzione condotte ammalorate in fognatura In questo gruppo sono presenti gli interventi di sostituzione delle condotte delle reti fognarie, in quanto le reti ammalorate e vetuste possono comportare perdite di reflui nell ambiente, con conseguenti danni ambientali. L entità di tali interventi è stata determinata computando lo sviluppo complessivo della rete fognaria presente sul territorio, applicando una percentuale di sostituzione del 5% e considerando un costo di rifacimento medio ponderato tra i diversi diametri, come riportato nella tabella sottostante. diametro % euro/metro % % % % 642 media ponderata 488 Tabella 3-14: Parametri considerati per la determinazione degli importi degli investimenti di sostituzione delle condotte vetuste della rete fognaria Comune SDC/GG G-RELGN docx 24 di 25 Fognatura totale (m) condutture ammalorate da sostituire 5% (m) Annone Veneto Valvasone Arzene Azzano Decimo Casarsa della Delizia Chions Cinto Caomaggiore Concordia Sagittaria Fiume Veneto Meduna di Livenza Pasiano di Pordenone Portogruaro Pramaggiore Pravisdomini San Giorgio della Richinvelda San Martino al Tagliamento San Stino di Livenza Sesto al Reghena Zoppola Cordovado Fossalta di Portogruaro Morsano al Tagliamento
26 San Michele al Tagliamento San Vito al Tagliamento Teglio Veneto Gruaro TOTALE Tabella 3-15: lunghezza in metri delle condotte vetuste della rete fognaria da sostituire Compatibilmente con la sostenibilità economico-finanziaria del Piano d Ambito, sarà possibile sostituire circa il 2% (anziché il 5%) delle suddette condotte. SDC/GG G-RELGN docx 25 di 25
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