Efficacia delle opere di messa in sicurezza: il caso IPLOM

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1 REMTECH EXPO Conferenza Nazionale ASSORECA 2018 Efficacia delle opere di messa in sicurezza: il caso IPLOM Ferrara Fiere Congressi, 20 settembre 2018

2 BELFOR Group Siamo un azienda multinazionale al servizio del mondo industriale, assicurativo, degli Enti e delle Istituzioni, dei Professionisti e dei Privati per la gestione operativa dell emergenza di piccoli e grandi sinistri incendio, allagamento, calamità naturali e inquinamento filiali 28 paesi dipendenti progetti/anno 100% proprietà 75 BELFOR Manager

3 BELFOR Italia Dal 1989 Presenza territoriale 5 filiali: Cardano al Campo, Torino, Mogliano Veneto, Osimo Ancona, Roma Rete partner locali progetti di salvataggio e ripristino p.a aziende e privati assistiti con i programmi preventivi P.I.A. e RED ALERT 120 risorse medie BELFOR operative in campo Piattaforma Logistica Operativa di 80 tecnici

4 Scenari di intervento Incendio Allagamento Alluvione Calamità naturali Inquinamento

5 Scenari post-sinistro

6 Incendio

7 Alluvione

8 Polveri

9 Tromba d aria

10 Eventi atmosferici

11 Terremoti

12 Sversamenti sostanze pericolose

13 La gestione della crisi Un EVENTO ACCIDENTALE (incendio, alluvione, inquinamento o sinistro di qualsiasi natura) può produrre una situazione di CRISI estremamente grave all interno di un azienda, mettendone a volte a repentaglio la stessa sopravvivenza

14 Gestione della crisi: le cose che non so durante un emergenza Decisioni da prendere Informazioni disponibili Tempo dopo il sinistro

15 Emergenza sinistro: sviluppo tipico dell evento La situazione di crisi si manifesta: 1. In assenza di tutte o parte delle informazioni; 2. In assenza di un piano di gestione della crisi: aumenta il caos: si perde tempo; i tempi di ripresa si allungano; la ripresa potrebbe non essere possibile; l incertezza continua ad aumentare i timori, la speranza di ritorno alla normalità operativa si riduce costantemente; i fornitori potrebbero chiedere garanzie che non si riesce ad ottenere; la ripresa potrebbe comportare costi elevatissimi.

16 da un unico evento Perchè pensarci prima Accadimento di un Sinistro Fermo della Produzione Rischio contaminazione ambientale Ritardi nelle consegne Perdita Clienti Chiave se non riparto entro 7/14 gg Perdita quote di mercato

17 Perchè pensarci prima Una ricerca ANIA ha constato che il 40% delle imprese che hanno subito un interruzione d esercizio per più di 3 mesi sono poi fallite nei successivi 2 anni.

18 Prevenzione e Ripristino: servizi BELFOR ANALIZZARE E PIANIFICARE IMPLEMENTARE SERVIZI PRE-SINISTRO DAMAGE SERVIZI POST-SINISTRO PIA SAFE WEB PIA SAFE FORMAZIONE COMUNICAZIONE GESTIONE PRIORITARA DELL EMERGENZA SALVATAGGIO E RISANAMENTO CONTINUITÀ

19 Piano di Familiarizzazione Identificare le eventuali criticità per diminuire i tempi di intervento in caso di sinistro. La Familiarization Survey è una visita tecnica preventiva: di familiarizzazione con i siti critici e strategici; per conoscere il sito, le condizioni ambientali ed i macchinari critici prima che si verifichi l emergenza. La survey è compiuta da un Responsabile BELFOR con un Responsabile del Cliente.

20 Emergenza sinistro: Inquinamento

21 Sito contaminato I siti contaminati possono rappresentare dei seri pericoli sia per la salute umana che per le risorse ecologiche, poiché i contaminanti contengono spesso una complessa miscela di sostanze chimiche e pericolose, in molte forme fisiche differenti.

22 Criterio procedurale SUPERAMENTO DEI VALORI DI CONCENTRAZIONE LIMITE INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA D EMERGENZA PIANO DELLA CARATTERIZZAZIONE ANALISI DI RISCHIO SITO - SPECIFICA PROGETTO DEFINITIVO

23 Sinistro inquinamento: fasi e scopi della MISE Gli interventi di messa in sicurezza d emergenza sono sostitutivi degli interventi di bonifica o degli interventi di messa in sicurezza permanente, soltanto se risolutivi della contaminazione in atto e questo sia verificato attraverso specifici controlli. Gli interventi di messa in sicurezza d'emergenza devono essere attuati tempestivamente al verificarsi di un evento che sia potenzialmente in grado di contaminare il sito, per rimuovere o isolare le fonti di contaminazione e attuare azioni mitigative per prevenire ed eliminare pericoli immediati verso l'uomo e l'ambiente circostante.

24 Fasi e scopi della bonifica FASE Messa In Sicurezza di Emergenza Caratterizzazione ambientale Analisi di rischio sanitario ambientale Definizione modalità di bonifica Esecuzione bonifica OBIETTIVO Rimozione della contaminazione libera e impedimento della diffusione della contaminazione non asportabile Definizione del grado di contaminazione residua nelle varie matrici ambientali Definizione delle Concentrazioni Soglia di Rischio da raggiungere con la bonifica Scelta della migliore tecnologia e definizione dei tempi e dei costi della bonifica Applicazione della migliore tecnologia per il raggiungimento degli obiettivi di bonifica

25 Messa in sicurezza di emergenza CONTAMINAZIONE AMBIENTALE NESSUNA MISURA IMMEDIATA Rischio elevato di diffusione della contaminazione Principio non ammesso dalla normativa vigente perseguibile penalmente MESSA IN SICUREZZA DI EMERGENZA Contenimento della diffusione della contaminazione Recupero delle sostanze disperse o impedimento della diffusione Riduzione del danno

26 Messa in sicurezza di emergenza Esempi di eventi che richiedono interventi di MISE Sversamenti a seguito di sinistri stradali

27 Messa in sicurezza di emergenza Esempi di eventi che richiedono interventi di MISE Eventi atmosferici e calamità naturali

28 Messa in sicurezza di emergenza Esempi di eventi che richiedono interventi di MISE Incendi e reazioni chimiche incontrollate

29 Messa in sicurezza di emergenza Esempi di eventi che richiedono interventi di MISE Contenimento e assorbimento

30 Messa in sicurezza di emergenza Aspirazione contaminante da corso d acqua Contenimento e aspirazione

31 Messa in sicurezza di emergenza Principali interventi di MISE Rimozione meccanica

32 Gestione operativa dell emergenza sinistro: Rottura Oleodotto con contaminazione ambientale Punto di rottura oleodotto Percorso del greggio Azienda: Data sinistro Sopralluogo Inizio MISE Fine MISE Durata Intervento Area interessata dalla contaminazione Matrici ambientali interessate dalla contaminazione Quantitativo di greggio sversato Raffinazione e commercio prodotti petroliferi 17 aprile 18 aprile 18 aprile 22 giugno 2 mesi Circa 5 km di alvei di aste torrentizie Terreni superficiali Terreni profondi Acque superficiali Circa 500 mc misti ad acqua

33 Gestione operativa dell emergenza sinistro: Rottura Oleodotto con contaminazione ambientale Sopralluogo immediato del Team Ambientale d Emergenza Coordinamento ed esecuzione attività di MISE ai sensi del D.Lgs. 152/2006 Attività BELFOR Assistenza ai VV.F. durante le fasi di gestione dell emergenza Rapporti con Enti Pubblici e partecipazione a riunioni Redazione report giornalieri su avanzamento fasi d intervento Report settimanale per avanzamento economico Gestione rifiuti Rimozione sorgente primaria dalle area contaminate

34 Gestione operativa dell emergenza sinistro: Rottura Oleodotto con contaminazione ambientale Attività BELFOR: Quantitativo di greggio recuperato con MISE Principali attività di MISE messe in atto Circa il 90% nei primi 5 giorni di attività. Ulteriore recupero nel successivo periodo di intervento Realizzazione di barriere sifonate in diversi punti degli alvei Aspirazione del greggio in galleggiamento sulle acque dei torrenti Asportazione del terreno superficiale contaminato

35 Gestione operativa dell emergenza sinistro INDUSTRIA PETROLIFERA Sversamento accidentale e Contaminazione Le FASI D INTERVENTO e la gestione dell emergenza: 1^ Fase: Messa in Sicurezza d Emergenza Primaria (primo giorno dall evento) Gestione dell Emergenza: Sindaco ed Amministrazione Comunale, Difficoltà di intervento: Mancanza di un coordinamento tra le forze in campo Assenza di un Piano di Intervento e di gestione Emergenza Assenza di obiettivi da raggiungere per il controllo dell Emergenza

36 Gestione operativa dell emergenza sinistro INDUSTRIA PETROLIFERA Sversamento accidentale e Contaminazione Le FASI D INTERVENTO e la gestione dell emergenza: 2^ Fase: Messa in Sicurezza d Emergenza Secondaria (dal 2^ giorno al completamento) Gestione dell Emergenza: Prefetto, Le FORZE IN CAMPO : Pubbliche Autorita (Prefettura Comune Protezione Civile Regione VV.F. Ministero dell Ambiente Capitaneria di Porto) Responsabile della contaminazione Aziende incaricate dal Responsabile della contaminazione

37 Gestione operativa dell emergenza sinistro INDUSTRIA PETROLIFERA Sversamento accidentale e Contaminazione PUNTI FORZA nella gestione dell emergenza: LA DISPONIBILITA IMMEDIATA DI UNA RETE DI AZIENDE IN GRADO DI GESTIRE INTERAMENTE L EMERGENZA E LE ATTIVITA (Coordinamento Manodopera qualificata Scavo e movimento terra Aspirazione acque contaminate Indagine ambientale Laboratori d analisi Smaltimento rifiuti) LA COLLABORAZIONE TRA LE FORZE IN CAMPO (Riunioni periodiche per l organizzazione dei lavori Tavoli tecnici con gli Enti Sopralluoghi in campo per verifica stato dei luoghi Scambio d informazione durante le varie fasi)

38 Gestione operativa dell emergenza sinistro INDUSTRIA PETROLIFERA Sversamento accidentale e Contaminazione PUNTI FORZA nella gestione dell emergenza: OBIETTIVI COMUNI DA RAGGIUNGERE: Recupero di un quantitativo stabilito (90%) del prodotto fuoriuscito e visibile in superficie, entro la prima settimana dall evento, e completamento MISE in 2 mesi (data evento 17 aprile - termine lavori di MISE 22 giugno) Tonnellate Aspirate martedì 19 mercoledì 20 giovedì 21 h 13 giovedì 21 venerdì 22 Totale prodotti liquidi aspirati (t) Ipotesi % diluizion e Stima prodotto sversato recuperato (t) Attuale Stimato Totale % 488,0

39 Gestione operativa dell emergenza sinistro INDUSTRIA PETROLIFERA Sversamento accidentale e Contaminazione PUNTI FORZA nella gestione dell emergenza: OBIETTIVI COMUNI DA RAGGIUNGERE: Eseguire i lavori nel rispetto delle realtà a contorno, provocando il minimo possibile disagi e problematiche alla popolazione, flora e fauna locale, Informare la popolazione sull andamento delle attività di gestione dell emergenza (comunicati stampa giornalieri sui siti istituzionali, riunioni settimanali con i comitati di quartiere), Evitare disagi alla stagione estiva alle porte (controlli ed attività di pulizie sulle spiagge)

40 Gestione operativa dell emergenza sinistro INDUSTRIA PETROLIFERA Sversamento accidentale e Contaminazione PUNTI DI MIGLIORAMENTO nella gestione dell emergenza: ATTIVITA PREVENTIVA: data la particolarità del territorio, una analisi delle aree e la creazione di protocolli di intervento mirati ad individuare punti di intervento facilmente realizzabili al verificarsi dell evento, favorirebbero la tempestività e la qualità del servizio di risposta emergenza IL COINVOLGIMENTO DELLA POPOLAZIONE ED AZIENDE DI INTERVENTO: simulazioni di intervento darebbero modo ai vari attori in gioco di poter mettere in pratica quanto elaborato nei piani di emergenza ed essere pronti nel momento del bisogno

41 Gestione operativa dell emergenza sinistro INDUSTRIA PETROLIFERA Sversamento accidentale e Contaminazione La contaminazione del Rio

42 Gestione operativa dell emergenza sinistro INDUSTRIA PETROLIFERA Sversamento accidentale e Contaminazione Attività di MISE: Barriere sifonate e aspirazione prodotto

43 Gestione operativa dell emergenza sinistro INDUSTRIA PETROLIFERA Sversamento accidentale e Contaminazione Attività di MISE: Barriere sifonate e aspirazione prodotto

44 Gestione operativa dell emergenza sinistro INDUSTRIA PETROLIFERA Sversamento accidentale e Contaminazione Attività di MISE: La gestione dell emergenza durante eventi piovosi intensi

45 Gestione operativa dell emergenza sinistro INDUSTRIA PETROLIFERA Sversamento accidentale e Contaminazione Attività di MISE: L utilizzo di materiali assorbenti

46 Gestione operativa dell emergenza sinistro INDUSTRIA PETROLIFERA Sversamento accidentale e Contaminazione Attività di MISE: La rimozione meccanica della contaminazione

47 Gestione operativa dell emergenza sinistro INDUSTRIA PETROLIFERA Sversamento accidentale e Contaminazione Il ripristino delle aree di intervento

48 La gestione delle emergenze: il piano di emergenza EMERGENZA Situazione particolarmente critica che richiede un intervento immediato Gestire in modo adeguato una emergenza richiede lo sviluppo e l applicazione di un Piano di Emergenza: supporto operativo al quale il Sindaco (o il responsabile della gestione) si riferisce per affrontare l'emergenza col massimo livello di efficacia. Il Piano di Emergenza deve essere in grado di dare risposte precise e immediate in merito a: quali eventi calamitosi possono ragionevolmente interessare il territorio? cosa si deve fare per mitigare i danni attesi? quali persone, strutture e servizi ne saranno coinvolti o danneggiati? quale organizzazione operativa è necessaria per ridurre al minimo gli effetti dell'evento con particolare attenzione alla salvaguardia della vita umana? a chi vengono assegnate le diverse responsabilità nei vari livelli di comando e controllo per la gestione delle emergenze? da dove è meglio iniziare le operazioni di ripristino dei danni, e di quali strutture è necessaria la disponibilità per assicurare alloggi temporanei?

49 La gestione delle emergenze: il piano di emergenza PREVISIONALI PREVISIONE A BREVISSIMO TERMINE, effettuata utilizzando i più ampi e affidabili sistemi di previsione e monitoraggio dei rischi, sviluppando azioni di preannuncio e allertamento per eventi calamitosi attesi (da pochi giorni a poche ore prima dell'evento). IN FASE DI EMERGENZA GESTIONE DELLE EMERGENZE, collaborando con le diverse componenti del Servizio Nazionale della Protezione Civile. POST EMERGENZA RITORNO ALLA NORMALITÀ, predisponendo, assieme agli altri enti territoriali, piani di ripristino relativi al ritorno alle normali condizioni di vita.

50 La gestione delle emergenze: il piano di emergenza L adeguatezza di un Piano di Emergenza ad affrontare eventi eccezionali, richiede Aggiornamento periodico Attuazione di esercitazioni Informazione alla popolazione

51 Filippo Emanuelli Amministratore Delegato BELFOR Italia Office: Mobile: BELFOR Italia Via Giovanni XXIII, Cardano al Campo Telefono: info@it.belfor.com Numero Verde di pronto intervento 24h/24:

52 Grazie per l attenzione

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