Suite T&T Entrate: la soluzione tecnica e operativa per la gestione del procedimento tributario delineato con la Finanziaria 2007 (a cura di T&T)
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1 Sala Cavaliere Palazzo delle Stelline Milano 19 aprile ore ore ATTI DEL SEMINARIO Suite T&T Entrate: la soluzione tecnica e operativa per la gestione del procedimento tributario delineato con la Finanziaria 2007 (a cura di T&T) L ultima Legge Finanziaria ha modificato radicalmente il procedimento di accertamento dei tributi locali. Tecnologia e Territorio ha aggiornato la propria piattaforma software per permettere agli enti di adempiere ai nuovi compiti.
2 L applicazione del nuovo procedimento di accertamento dell ICI e degli altri tributi locali delineato dalle disposizioni contenute nella manovra finanziaria 2007 Con un richiamo alle disposizioni contenute nei commi da 335 a 340 della Legge Finanziaria 2005
3 L abrogazione dell obbligo di presentazione della dichiarazione ICI A partire dall anno 2007 è soppresso l obbligo di presentazione della dichiarazione o della comunicazione di variazione I dati precedentemente dichiarati dai contribuenti saranno sostituiti dalle informazioni trasmesse dall Agenzia del Territorio direttamente ai Comuni Per la data effettiva di attivazione del nuovo sistema occorre attendere il previsto Decreto dell Agenzia del Territorio Alla materia è tuttavia dedicata la circolare dell Agenzia del Territorio n. 7 del 15 dicembre 2006, che indica come data di attivazione prevista il 30 dicembre 2006 Il contribuente avrà comunque l obbligo di dichiarare al Comune le informazioni non desumibili dal modello unico informatico (esempio riduzioni d imposta) 2 Decreto Legge del 4 luglio 2006, n. 223 Decreto Legge del 3 ottobre 2006, n. 262 Legge finanziaria per il 2007
4 Occorre quindi ripensare l intero processo, dalla costituzione delle banche dati fino al procedimento di verifica, dato che fino ad ora tutto era basato sull obbligo dichiarativo da parte del contribuente X 3 Decreto Legge del 4 luglio 2006, n. 223 Decreto Legge del 3 ottobre 2006, n. 262 Legge finanziaria per il 2007
5 Le modifiche alla disciplina dei versamenti ICI Dal 2007 l I.C.I. può essere versata attraverso la dichiarazione dei redditi, mediante il modello F24 L attuazione delle nuove disposizioni in materia di versamenti è demandata ad un provvedimento dell Agenzia delle Entrate Dal 2007 parte dei versamenti ICI (quelli effettuati con F24) perverranno ai comuni attraverso flussi trasmessi dall Agenzia delle Entrate, con modalità da determinare Le scadenze vengono portate al 16 giugno e al 16 dicembre, con reintroduzione degli arrotondamenti sugli importi dovuti Sono previste modifiche anche ai modelli delle dichiarazioni dei redditi già a partire dal 2007, per permettere all Agenzia delle Entrate di effettuare controlli incrociati con i dati ICI 4 Decreto Legge del 4 luglio 2006, n. 223 Decreto Legge del 3 ottobre 2006, n. 262 Legge finanziaria per il 2007
6 L abrogazione della disciplina delle rendite presunte Viene abrogato l art. 5 comma 4 del D.Lgs. 504/92 (dichiarazione sulla base di una rendita similare) L abrogazione della norma comporta che - dal momento della sua entrata in vigore - il valore dei fabbricati sprovvisti di rendita non sia più determinato sulla base di una rendita similare (sulla base del principio che, secondo le risultanze catastali, non dovrebbero più esistere fabbricati sprovvisti di rendita) Di conseguenza, per le annualità oggetto delle verifiche effettuate nel 2007 il criterio della rendita similare deve essere considerato ancora valido (in quanto vigente) Per queste annualità occorre quindi mantenere il controllo con le rendite dichiarate provvisoriamente (presunte) vedi diapositiva 13 5 Decreto Legge del 4 luglio 2006, n. 223 Decreto Legge del 3 ottobre 2006, n. 262 Legge finanziaria per il 2007
7 Altre disposizioni che influiscono sulla disciplina di base dell ICI Vengono inoltre abrogati: la lettera L del comma 1 e i commi 2 e 3 dell art. 59 del D.Lgs. 446/97 (introduzione della comunicazione e semplificazione del procedimento di accertamento) l art. 13 (rimborsi) - questi devono essere ora richiesti dai contribuenti entro 5 anni dal giorno del versamento e devono essere disposti entro 180 giorni dall istanza (non sono più previsti rimborsi d ufficio) l art. 12 (disciplina la riscossione coattiva), nella parte che prevede la necessità di formare il ruolo entro il 31 dicembre del secondo anno successivo alla notifica dell atto ora il titolo esecutivo deve essere notificato entro il del terzo anno successivo a quello in cui l accertamento è divenuto definitivo segue 6 Decreto Legge del 4 luglio 2006, n. 223 Decreto Legge del 3 ottobre 2006, n. 262 Legge finanziaria per il 2007
8 Viene infine abrogato l art. 14 comma 6 (misura e metodo di calcolo degli interessi) ora calcolati a giorni con misura stabilita dal Comune nel limite di 3 punti di differenza con il tasso legale 7 Decreto Legge del 4 luglio 2006, n. 223 Decreto Legge del 3 ottobre 2006, n. 262 Legge finanziaria per il 2007
9 L abrogazione del precedente sistema di controllo dell ICI 8 Decreto Legge del 4 luglio 2006, n. 223 Decreto Legge del 3 ottobre 2006, n. 262 Legge finanziaria per il 2007
10 Gli altri tributi locali Anche per gli altri tributi locali vengono abrogate le disposizioni del D.Lgs. 507/93 non più compatibili con le modifiche al procedimento di accertamento di tutti i tributi locali già illustrate Viene disposto un ulteriore rinvio dell obbligo di introduzione della tariffa (TIA): per l anno 2007 vale lo stesso regime del 2006 I criteri di calcolo della superficie minima di riferimento, introdotti per la TaRSU dalla Legge finanziaria 2005 (comma 340) vengono applicati anche alla TIA Viene confermata l applicazione dei vecchi criteri stabiliti dal Decreto Ronchi per l assimilazione dei rifiuti speciali agli urbani se fossero divenute esecutive quelle stabilite dal D.Lgs. 152/06, si sarebbero potute verificare rilevanti perdite di gettito per i Comuni 9 Decreto Legge del 4 luglio 2006, n. 223 Decreto Legge del 3 ottobre 2006, n. 262 Legge finanziaria per il 2007
11 Il nuovo processo di accertamento Viene prevista (comma 161) l unificazione di tutti i termini legati a tutti i procedimenti impositivi (liquidazione e accertamento) per tutti i tributi locali (ICI, TaRSU ) entro il 31 dicembre del 5 anno successivo al versamento (o alla dichiarazione, per i casi ancora previsti) Viene prevista una nuova tipologia di procedimento, che deve essere applicato a tutti gli atti in emissione dal 1 gennaio 2007 per le annualità non prescritte (comprese le posizioni ancora caratterizzate da rendite presunte, già descritte alla diapositiva 3) [Comma 171 La norma citata (e tutte quelle che intervengono in materia di procedimento già discusse) si applica anche ai rapporti di imposta pendenti alla data di entrata in vigore della legge finanziaria (1 gennaio 2007)] 10 Decreto Legge del 4 luglio 2006, n. 223 Decreto Legge del 3 ottobre 2006, n. 262 Legge finanziaria per il 2007
12 Le attività esercitabili nel 2007 Liquidazioni Anno 2004 (se è stata presentata una variazione 2005) Anno 2005 Accertamenti in rettifica Anno 2003 (se in rettifica di una posizione oggetto di variazione 2004) Anno 2004 Accertamenti d ufficio Anno 2001 (se il possesso è iniziato nel 2001 stesso) Anno 2002 (anche per lettera L)! Accertamenti TaRSU Anno 2002 (omesse) Anno 2003 (rettifiche)! Atti Decreto Legge del 4 luglio 2006, n. 223 Decreto Legge del 3 ottobre 2006, n. 262 Legge finanziaria per il 2007
13 Il testo originale della norma Comma Gli enti locali, relativamente ai tributi di propria competenza, procedono alla rettifica delle dichiarazioni incomplete o infedeli o dei parziali o ritardati versamenti, nonché all accertamento d ufficio delle omesse dichiarazioni o degli omessi versamenti, notificando al contribuente, anche a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento, un apposito avviso motivato. Gli avvisi di accertamento in rettifica e d ufficio Atti 2007 devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati. Entro gli stessi termini devono essere contestate o irrogate le sanzioni amministrative tributarie, a norma degli articoli 16 e 17 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, e successive modificazioni. 12 Decreto Legge del 4 luglio 2006, n. 223 Decreto Legge del 3 ottobre 2006, n. 262 Legge finanziaria per il 2007
14 Il nuovo processo di accertamento ICI comprensivo del trattamento delle rendite presunte Omessi, parziali, tardivi versamenti Infedeli denunce fino al 2005 (06) Sanzione 30% non riducibile Sanzione 50% riducibile 1/4 Avviso di accertamento ex comma 161 Omesse denunce fino al 2005 (06) Rendite presunte (fino al 2006) Rendite presunte (dal 2007) Sanzione 100% riducibile 1/4 Incrociate con catasto Non incrociate con catasto Verifica positiva con contribuente Verifica negativa con contribuente Art. 74 Incrociabili con catasto Non incrociab. con catasto 336/catasto 336/contrib. Decreto Legge del 4 luglio 2006, n. 223 Decreto Legge del 3 ottobre 2006, n. 262 Legge finanziaria per il
15 La necessità di una nuova visione del concetto di unità immobiliari dopo le manovre finanziarie
16 Le banche dati che incrociano sull unità immobiliare Banca dati ICI Dati catastali Banca dati TaRSU Banca dati TIA Pratiche edilizie Immobili Elementi Identificativi degli oggetti Dati sostitutivi delle dichiar. ICI Dati catastali ex c. 340 Dati catastali ex c. 336 Popolazione residente Attività economiche Illeciti edilizi Servizi di fiscalità locale Verifica puntuale del classamento Verifica superficie minima TaRSU (Verifica classamento per microzone) Accertamento ICI Accertamento TaRSU 15
17 La necessità di una nuova anagrafe dei dati delle unità immobiliari Codici ID Toponomastica Identificativi catastali Codice ecografico Codice immobile (catasto) Coordinate geografiche Campi per storicizzazioni = come catasto Finanziarie 2005/2007 Immobili ICI Catasto TaRSU - TIA Pratiche edilizie Licenze commerciali Anagrafe popolazione Attributi tecnici: le singole banche dati di gestione Viste Analisi Singolo archivio Insieme di archivi Il patrimonio informativo: Conoscere il territorio Ordinare le informazioni Rendere fruibili e relazionare tutti i dati raccolti 16
18 Il catalogo delle unità immobiliari realizzato da TeT Attraverso la chiave univoca dell unità immobiliare, viene creato un vero e proprio catalogo attraverso il quale sono accessibili (e utilizzabili) tutte le informazioni che caratterizzano ciascuna unità immobiliare 17
19 Comma 335 Comma 336 Comma 340 Revisione del classamento per microzone Revisione puntuale del classamento per singole u.i. Individuazione superficie minima di riferimento TaRSU Decreto Agenzia del Territorio del 16 febbraio 2005 Decreto Agenzia del Territorio del 9 agosto 2005 Commi disposizioni attuative Circolare Agenzia del Territorio n. 9 del 1 agosto 2005 Circolari Agenzia del Territorio n. 10 del 4 agosto 2005 n. 1 del 3 gennaio 2006 Circolare Agenzia del Territorio n. 13 del 7 dicembre Legge Finanziaria 2005 Legge Finanziaria 2005
20 La revisione puntuale del classamento (comma 336 Finanziaria 2005) Comune Privato Tecnico Catasto Il Comune deve rilevare i casi in cui lo stato di fatto degli immobili non corrisponde alle risultanze catastali, per intervenute variazioni edilizie (strutturali o di destinazione) non denunciate in catasto, ovvero in presenza di fabbricati rurali che non possiedono più i requisiti 19 Legge Finanziaria 2005 Legge Finanziaria 2005
21 L attività riguarda l incrocio tra i dati dell Ente e i dati catastali, che sono alla base di tutto il sistema della fiscalità locale (e non solo) Comune Catasto Pratiche edilizie Variazioni edilizie Variazioni edilizie pre Variazioni oggettive Situazione iniziale dei fabbricati Variazioni edilizie post Variazioni registrate in atti Licenze commerciali Destinazione d uso Fabbricati esenti Fabbricati rurali 20
22 Circolare Agenzia del Territorio n. 10 del 4 agosto 2005 Tipologie immobiliari significative unità immobiliari non dichiarate in catasto ed afferenti a fabbricati urbani già noti unità immobiliari non dichiarate in catasto afferenti a fabbricati di nuova costruzione unità immobiliari con diversa destinazione d uso derivante da interventi edilizi unità immobiliari con destinazione d uso autorizzata ma non coerente in catasto unità immobiliari variate nella consistenza catastale unità immobiliari con forte incremento (>15%) di valore e redditività dovuto a ristrutturazione unità immobiliari con forte incremento (>15%) di valore e redditività dovuto a manutenzione straordinaria che abbia comportato una variazione delle originarie caratteristiche tipologiche attraverso, ad esempio, la riqualificazione dei servizi igienici, l impiego di materiali più pregiati ovvero la installazione di nuovi impianti tecnologici. Sono esclusi gli interventi di riparazione, rinnovo o adeguamento degli impianti tecnologici alle normative tecniche e di sicurezza e quelli strutturali di consolidamento e conservazione degli edifici unità immobiliari variate nelle caratteristiche tipologiche, distributive e/o impiantistiche (con incremento di valore >15%) unità immobiliari sottoposte a restauro e/o risanamento conservativo che abbia interessato l intero edificio (con incremento di valore >15%) unità immobiliari già esenti da imposta ed ora soggette a tassazione (es. ex fabbricati rurali) 21
23 Circolare Agenzia del Territorio n. 1 del 3 gennaio 2006 all. B Interventi influenti sul classamento e sulla rendita catastale SINGOLA UNITA IMMOBILIARE a) costruzioni di nuove unità immobiliari fuori terra ed interrate. b) ampliamenti delle unità immobiliari esistenti fuori terra ed interrate, con variazioni della sagoma esterna dell edificio ovvero della costruzione interrata. Conseguenti, per esempio, a: sopraelevazione con realizzazione di nuovi vani; costruzione di vani in adiacenza; chiusura e trasformazione di un terrazzo in vano principale o accessorio. variazioni di superficie delle unità immobiliari, conseguenti di norma ad interventi di ristrutturazione edilizia o manutenzione straordinaria, senza variazione della sagoma esterna dell edificio ovvero della costruzione interrata. c) esempi: frazionamento di una unità immobiliare con generazione di due o più unità; fusione di due o più unità immobiliari; modifica del perimetro di due unità contigue, a seguito del trasferimento di uno o più vani da una unità all altra; ampliamento della superficie di una unità immobiliari determinata dalla creazione di solai o soppalchi praticabili all interno della volumetria della u.i. medesima. d) variazioni interne alle unità immobiliari, con ridistribuzione e modificazione del numero dei vani principali e/o accessori. e) variazioni di destinazione d uso delle unità immobiliari. f) interventi di riqualificazione delle unità immobiliari, comportanti la realizzazione o l integrazione di servizi igienici. 22
24 Circolare Agenzia del Territorio n. 1 del 3 gennaio 2006 all. B Interventi influenti sul classamento e sulla rendita catastale SINGOLA UNITA IMMOBILIARE (segue) g) altri interventi significativi di riqualificazione delle u.i. (installazione o integrazione degli impianti, miglioramento delle finiture, ecc ). INTERO FABBRICATO a) fabbricati che hanno perso i requisiti della ruralità. b) fabbricati, aventi un numero di piani superiore a due, ove è stato installato uno o più ascensori. c) fabbricati sui quali sono stati operati degli interventi di riqualificazione sulle parti comuni, sugli impianti tecnologici, ecc Tipologie di interventi edilizi di norma non influenti sul classamento e sulla rendita catastale a) interventi edilizi che riguardano opere conservative di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie a reintegrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. b) opere e modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole u.i. e non comportino modifiche delle destinazioni di uso. c) interventi edilizi di restauro e risanamento conservativo. d) interventi di adeguamento degli impianti tecnologici alle normative tecniche e di sicurezza, di riparazione e rinnovo degli impianti esistenti, di consolidamento e conservazione degli elementi edilizi strutturali. 23
25 Un esempio di struttura di incrocio tra archivi delle pratiche edilizie e archivi catastali, transitando per l anagrafe immobiliare unica Immobili Elementi identificativi degli oggetti 24
26 Occorre disporre della possibilità di attribuire con facilità (attraverso specifiche funzionalità di ricerca) i corretti riferimenti delle unità immobiliari presenti in ciascuna banca dati (tipicamente incompleti all origine), ai fini della identificazione univoca della stessa segue esempio: 25
27 Nel caso in esame si può verificare la presenza di una unità immobiliare (un abitazione) interessata da un ampliamento (pratica 678/C del 1990), per la quale in catasto non risulta registrata alcuna variazione successiva all impianto del 1987 In più, nella riga sottostante, si rileva che la pratica ha interessato una seconda unità immobiliare, che apparentemente non risulta nemmeno essere denunciata in catasto (ma non è così ) 26
28 In realtà la seconda unità immobiliare (un box), apparentemente non rilevata a catasto sulla base dell identificativo completo, viene rilevata attraverso la ricerca parziale per foglio mappale A carico di questa unità immobiliare non risultano quindi evidenti anomalie; resta l incongruenza da approfondire attraverso una comunicazione al contribuente a carico dell abitazione, di cui alla diapositiva precedente 27
29 Una volta effettuate le corrette integrazioni dei dati, la procedura è in grado di abbinare alle unità immobiliari presenti nelle pratiche edilizie la propria casistica di verifica, tra quelle previste dal progetto (ad esempio: unità immobiliari ancora classate nelle categorie A04 A05 A06, unità immobiliari che non presentano variazioni di rendita nei progressivi catastali, a prescindere dalla categoria catastale di appartenenza, unità immobiliari non rilevate ) 28
30 Tutte le ricerche che agiscono sugli indirizzi sono basate sulla normalizzazione dello stradario dell Ente, effettuata per tutti gli archivi presenti nel DB (con storicizzazione) 29
31 Un altro esempio: la struttura di incrocio tra archivi delle attività economiche e archivi catastali, transitando per l anagrafe immobiliare unica Immobili Elementi identificativi degli oggetti 30
32 Il comma 336 dopo l emanazione della legge finanziaria 2007: l unico strumento affinché non si crei una zona franca (rispetto ai controlli) per i fabbricati sprovvisti di rendita Archivi comunali Archivi catastali Fabbricati sprovvisti di rendita (non incrociati con il catasto) nella banca dati ICI Nessuna X indagine ex comma 336 Verifica positiva con contribuente Incrociabili con catasto Non incrociab. con catasto Avviso di accertamento ex comma 161 Art. 74 comma 336: comunicazione al catasto Verifica negativa con contribuente comma 336: comunicazione al contribuente 31 Leggi Finanziarie 2005/2007 Leggi Finanziarie 2005/2007
33 La superficie minima di riferimento TaRSU/TIA (comma 340 Finanziaria 2005) Catasto Comune Privato Per le nuove denunce di occupazioni dal 2005: la superficie di riferimento non può essere inferiore all 80% della superficie catastale (DPR 138/1998, allegato C), secondo le disposizioni contenute nel Decreto attuativo del 9 agosto 2005 Immobili già denunciati: i Comuni verificano i dati catastali e modificano d ufficio le superfici di riferimento, dandone comunicazione agli interessati 32 Legge Finanziaria 2005 Legge Finanziaria 2005
34 L Agenzia del Territorio mette a disposizione dei Comuni, su richiesta, i dati relativi alle superfici delle unità immobiliari note al catasto (circ. n. 13 del 7 dicembre 2005) Per ciascuna unità immobiliare sono disponibili: superficie ubicazione (edificio, scala, interno e piano) identificativi catastali indirizzo dati metrici delle singole tipologie di vano intestatari catastali 33
35 La disponibilità di tali informazioni è importante - a prescindere - per gli incroci tra le varie banche dati Il Comune deve poi attivarsi per permetterne l incrocio anche con i propri archivi TaRSU/TIA, normalmente organizzati per utenze attraverso le stesse chiavi utilizzate nelle altre banche dati (identificativi catastali, indirizzo), basandosi sempre sul concetto di unità immobiliare 34
36 La revisione parziale del classamento per microzone (comma 335 Finanziaria 2005) Comune Catasto I Comuni possono richiedere all Agenzia del Territorio una revisione parziale del classamento, per unità immobiliari di proprietà privata site in particolari microzone comunali (il territorio del Comune deve essere articolato in almeno 3 microzone) Valore medio di mercato microzona N = X Valore medio catastale microzona N Differiscono significativamente (almeno del 35%) Valore medio di mercato insieme microzone comunali = Y Valore medio catastale insieme microzone comunali La microzona consiste in una porzione del territorio comunale che presenta omogeneità nei caratteri di posizione, urbanistici, storicoambientali, socio-economici, nonché nella dotazione dei servizi e infrastrutture urbane. Legge Finanziaria 2005 Legge Finanziaria 2005 Altri Comuni: Legge 662/1996, articolo 3, comma 58 Regole di attuazione: Circolare 9/2005 Ag.Ter. Nella microzona le unità immobiliari sono uniformi per caratteristiche tipologiche, epoca di costruzione e destinazione prevalenti; individua ambiti territoriali di mercato omogenei sul piano dei redditi e dei valori. 35
37 36
38 Le modalità di esercizio delle funzioni catastali conferite ai Comuni 1/2 A partire dal 1 novembre 2007 tutti i Comuni eserciteranno direttamente (senza la possibilità di affidarsi a società private, pubbliche o miste) - anche in forma associata con i Comuni della provincia o attraverso le comunità montane - le funzioni catastali I Comuni che non sono in grado di gestire il processo in autonomia o in forma associata, potranno sottoscrivere convenzioni decennali non onerose soltanto con l Agenzia del Territorio L effettivo avvio del processo avviene sulla base di uno o più D.P.C.M., previa verifica della capacità tecnica e organizzativa dei Comuni (con esclusione dalle verifiche dei Poli catastali già costituiti) Le modalità di interscambio dei dati saranno stabilite con provvedimento dell Agenzia del Territorio 37 Decreto Legge del 4 luglio 2006, n. 223 Decreto Legge del 3 ottobre 2006, n. 262 Legge finanziaria per il 2007
39 Il primo D.P.C.M. (di prossima emanazione) dovrebbe prevedere tre opzioni, caratterizzate dal trasferimento di funzioni via via più rilevanti: Opzione A servizi ai cittadini (rilascio di visure, correzione dati, accettazione volture) Opzione B servizi ai cittadini e ai professionisti (anche: accettazione istanze di rettifica tecnica per catasto urbano e terreni, accettazione, verifica e registrazione DOCFA, collaborazione all istruttoria dei contenziosi) Opzione C conservazione, utilizzazione e aggiornamento catasto terreni e fabbricati (anche: aggiornamento degli atti catastali, con eventuale variazione della rendita, trattazione di eventuali incoerenze relative alle caratteristiche degli immobili, al classamento e alla rendita proposta e all aggiornamento degli atti catastali) 38 Decreto Legge del 4 luglio 2006, n. 223 Decreto Legge del 3 ottobre 2006, n. 262 Legge finanziaria per il 2007
40 Siamo a disposizione per qualsiasi Vostra esigenza o necessità di approfondimento Tel: Fax: tec.ter@tecter.it
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