1. La situazione economica del Portogallo

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2 PARTE PRIMA 2

3 1. La situazione economica del Portogallo Per il Portogallo, per la sua economia, il 2011 è stato l anno in cui la comunità dei paesi nella quale è integrato gli ha presentato la fattura degli errori di gestione governativa (e non solo questi) accumulati nel corso di molti anni. Se, tra i destinatari di queste modeste relazioni che ogni anno accompagnano i dati sull attività della Camera, ci fosse - ma non deve esserci uno o l altro dei lettori che avesse prestato attenzione a quello che durante molti anni non ci siamo mai stancati di ripetere, giungerebbe alla conclusione che siamo stati profeti di disgrazie. L argomento principale che nella accennata modestia di questi nostri commenti non ci siamo mai stancati di ripetere, quasi un leit motiv dei nostri rilievi, è stato quello dei sistematici rinvii delle riforme strutturali, riforme che pur inseriti con grande rilievo nei programmi di tutti i partiti, di tutti i programmi governativi sono rimasti sempre lettera morta, relegati nel fondo di qualche cassetto. Senza distinzioni di coloriture politiche, riteniamo che questa responsabilità sia imputabile a tutti i governi che si sono succeduti negli ultimi venti anni. In primo luogo, a quelli degli anni novanta, che hanno operato in un contesto eccezionalmente favorevole, nel quale ad una congiuntura economica mondiale in netta espansione, si aggiungeva l utilizzazione dei fondi comunitari che arrivarono a rappresentare, in un anno o l altro, 3 punti o più del PIL. Non meno responsabili sono stati a nostro avviso - i governi della prima decade di questo secolo, in quanto la circostanza della progressiva divergenza di tutti gli indicatori economici portoghesi dai parametri europei, avrebbe dovuto far sentire l urgenza di dare avvio alle conclamate riforme (giustizia, sanità e previdenza, fiscalità, istruzione, amministrazione pubblica, solo per citare le più rilevanti). Un altro dei maggiori problemi sistematicamente denenciato era e continua ad essere quello della produttività, con tutte le sue implicazioni. Una produttività che non riesce a disancorarsi da una media che rappresenta poco più di 2/3 di quella europea (oscilla tra il 72 ed il 75%) ha ovviamente ripercussioni di vario ordine: sul costo del lavoro, sulla competività (gravata anche dagli elevati oneri fiscali), sulle esportazioni. E con un PIL per-capita, espresso in parità di potere d acquisto, che è pari all 80% della media europea (al disotto troviamo solo quelli della Slovenia e dell Estonia), nonostante ciò il paese, i consumatori hanno continuato a spendere, acquistando beni di consumo caratteristici di società opulente, e soprattutto, hanno continuato ad indebitarsi. Si sono indebitati i privati, si è indebitato lo Stato, sempre più pesantemente, fino al punto in cui l amara conclusione a cui si è giunti, a metà dell anno scorso (una specie di resa) può 3

4 essere considerata come un evento consequente e ineluttabile di uno stile di vita incompatibile con la realtà. A questo proposito, uno sguardo su come si configura il mercato automobile, permette di rendersi conto del velleitarismo di una società di consumatori priva di qualsiasi controllo. Di fatto, da una statistica comunitaria (riferita agli ultimi 5 anni) abbiamo potuto verificare che la vendita di automobili classificati come upper medium e executive ha registrato in Portogallo un incidenza sul totale allineata, o di poco inferiore, alla media della UE-15 (13-14% nel segmento medio-alto a fronte del 14-15% dell Europa e 9-10% nella classe top, mentre quella della UE si collocava sul 10-11%). Essere collocati ai livelli della media europea in consumi di lusso già di per se dispensa da ogni commento; e non si può sottacere un altro dettaglio non meno eloquente: queste medie del Portogallo lasciano dietro (ed a volte molto dietro) paesi come la Francia e l Italia, per non parlare di altri come la Danimarca, l Olanda, l Irlanda e la Spagna! Essendo queste, dal nostro punto di vista, le conclusioni da trarre da tutto quello che, in questi anni, si è fatto (o si è tralasciato di fare), non resta che porre in evidenza che l attuale governo stà, con lodevole impegno e coraggio, cercando di porre in pratica le amare, difficili misure che il paese si vede costretto ad adottare. Ed è tuttaltro che confortante concludere che niente e nessuno è in condizione di poter prevedere se questo sforzo sarà premiato, dipendente come è da una serie di condizionamenti e di imprevisti interni ed esterni. Esaminando ora i principali indicatori macro-economici, è necessario mettere in evidenza che le citate misure governative imposte dalla cosiddetta troika (BCE, FMI e Commissione Europea) come contrpartita del piano di riscatto del debito, hanno iniziato a produrre i primi, ancor che timidi risultati, nel senso di invertire la tendenza negativa della prima parte dell anno: e se il PIL è diminuito (-1,6%, come era da prevedere), il deficit di bilancio sul prodotto interno si è ridotto significativamente, passando dal 7,8% del 2010 a circa il 5 virgola qualcosa per cento (secondo le più recenti proiezioni di chiusura dell anno). Gli altri dati presentano risultati negativi (e non ci si poteva attendere niente di diverso) con l unica eccezione delle esportazioni che hanno registrato una performance di altri tempi, o addirittura inedita (ma sul commercio estero riferiremo più avanti con maggiori dettagli). La domanda interna si è contratta del 5,2% in relazione all anno precedente, i consumi (pubblici e privati) hanno sofferto una contrazione del 3,2% i primi e del 3,6% i secondi e gli investimenti hanno accusato una caduta dell 11,2% (si tratta sempre di dati provvisori, soggetti a rettifiche di minore importanza). L inflazione à salita al 3,6% e la disoccupazione ha subito un aggravamento accentuato rispetto all anno precedente (12,9% contro 10,9 nel 2010). Lo stesso si deve dire per quanto concerne il debito pubblico che è passato dall 82% del PIL nel 2010 al 107,2% (questa forte caduta fornisce meglio di qualsiasi altro dato la riprova del deterioramento al quale è giunta l economia del paese). 4

5 2. La bilancia commerciale e gli scambi con l Italia Il commercio estero portoghese, nel 2011, è riuscito a invertire la tendenza che lo ha caratterizzato durante decenni, sia nelle entrate che nelle uscite: di fatto, mentre le prime si sono mantenute quasi allo stesso livello dell anno precedente (registrando un modesto + 1,-%), le esportazioni sono cresciute ad un ritmo che ha confermato l incremento del 2010, che già per se rappresentava una performance insolita (+15,2%). Questi dati trovano una spiegazione che ci sembra abbastanza evidente, inquadrandosi nel contesto che ha connotato lo spazio geo-economico in cui il paese è inserito. In altre parole, la crescita sostenuta delle esportazioni è la risultante della forte spinta per orientare la produzione sempre di più verso l estero, mentre il ristagno delle importazioni è stato il riflesso della riduzione dell attività economica in generale, con maggiore accentuazione per i consumi. Grazie a questi risultati anche il coefficiente di copertura (delle importazioni attraverso le esportazioni) ha registrato un risultato del tutto inconsueto, superando la barriera del 70% (73,3% contro il 64,8% del 2010). Essendo queste le note positive, in un anno pieno di difficoltà che non hanno risparmiato anche gli altri paesi dell Unione Europea, sarebbe parziale ed incompleto ignorare le conseguenze che, anche in un esercizio favorevole, comporta il cronico squilibrio degli scambi, sfavorevole alle esportazioni; in altre parole, nonostante l entità del deficit sia diminuito rispetto a quello del 2010 (- 5 miliardi di euro) non è men vero che la differenza registrata nel 2011 (15,2 miliardi di euro) continua ad essere un onere pesante che ricade sui deficitari conti pubblici portoghesi. E le prospettive per il 2012, come riflesso di una situazione consensualmente ancora in sofferenza, non si presentano difficili da prevedere, almeno per quanto riguarda le importazioni. Con l auspicio che la crisi non produca maggiori danni, sarebbe frutto di un ottimismo senza fondamento prevedere un recupero della domanda interna e dei consumi e, di consguenza, un aumento delle importazioni. Pertanto, prevedendo un ristagno o un ulteriore riduzione di queste, resta da vedere se e in che misura sarà possibile conseguire un aumento delle esportazioni. Si tratta, secondo noi, di un compito non facile tenendo conto della peculiarità della bilancia commerciale portoghese, orientata preponderatamente come è noto nello spazio comunitario (questi scambi rappresenrano approssimativamente 75% del totale per le uscite e poco meno per le entrate). E se una attenuazione di questo squilibrio sarebbe auspicabile in linea di principio, lo è ancora di più in una congiuntura in cui questo spazio, quasi domestico, presenta qua e là problemi simili a quelli che il Portogallo deve affrontare. Vendere fuori dell Europa, soprattutto nelle regioni del globo meno colpite da questa crisi, richiede probabilmente un atteggiamento diverso, un approccio 5

6 più strtturato ed un impegno più costante nel tempo, ma è in questa direzione che devono essere orientate le energie esportatrici (e, del resto, è in questo senso che gli enti pubblici di supporto e di orientamento stanno canalizzando gli sforzi, fornendo incentivi). E con una avvertenza: la competitività dei prodotti si gioca anche nel terreno della tecnologia e dell innovazione, e il Portogallo deve incrementare la percentuale di prodotti che incorporano nuove tecnologie più di quanto da un pò di tempo stà facendo. Introducendo ora un sintetico riferimento ai dati statistici dell anno, rileviamo che la Spagna si conferma, con una preponderanza sempre maggiore, come il principale partner: il paese vicino compra una porzione equivalente ad una quarta parte di ciò che il Portogallo colloca oltre confine e gli vende quasi un terzo di quanto viene da fuori (queste percentuali, limitatamente al commercio intra-ue, salgono fino al 34% per le esportazioni portoghesi ed al 43% per le importazioni). Posizioni abbastanza stabili quelle successive: Germania, Francia e Angola nelle esportazioni, mentre nelle importazioni la quarta posizione appartiene tradizionalmente all Italia. E riportandoci a quanto già detto a proposito del peso eccessivo degli scambi all interno dell UE, la situazione assume contorni ancor più critici se si considera che l incidenza dei primi 3 partner europei (Spagna, Germania e Francia) rappresenta più della metà di tutto il commercio estero portoghese, in entrambe le direzioni (a limitatamente allo spazio comunitario questa incidenza arriva quasi al 70%). Anche dal punto di vista merceologico la situazione non ha evidenziato cambiamenti sostanziali: in uscita, le automobili e altro materiale di trasporto, unitamente ad apparecchi e materiale elettrico, macchinari e sue parti rappresentano quasi metà del totale ed hanno conseguito aumenti superiori alla media; in entrata, poi, gli unici cambiamenti si sono registrati nelle automobili (diminuite dell 8%), mentre gli unici aumenti si sono registrati nei combustibili e lubrificanti (+23,6%). Sempre deficitaria la bilancia agroalimentare, con esportazioni di poco superiori alla metà (54,4%) di quello che si importa. Infine, un riferimento specifico alle relazioni commerciali tra il Portogallo e l Italia che, mantenendosi stabili e consolidate, non suggeriscono commenti di particolare rilevanza. Guardandosi ai dati suesposti, in raffronto a quelli dell anno precedente, si constata che l andamento degli scambi non ha rispettato la tendenza generale, nel senso che le esportazioni verso l Italia sono aumentate meno della media generale (+11,7%, quasi 5 punti in meno rispetto all aumento globale), mentre le merci provenienti dall Italia sono addirittura diminuite (-4,1% in raffronto al + 2,7% generale). La combinazione di questi risultati ha determinato un leggero miglioramento del coefficiente di copertura, persistendo lo squilibrio a favore dell Italia (in percentuale, il coefficiente è salito dal 43% al 50%, cioè: il valore delle esportazioni compensa appena la metà di quello delle importazioni). In cifre, questi valori totalizzano, in uscita, milioni di euro, con un incidenza sul totale uguale al 3,6% (la stessa percentuale del 2010), mentre l importo delle entrate è stato di milioni di euro che si traduce in una 6

7 quota di mercato del 5,3% (con una riduzione, in raffronto all esercizio precedente, di 0,3 punti percentuali). Essendo questo interscambio, nell ottica italiana, abbastanza soddisfacente, lo è meno, evidentemente, per il Portogallo: ma un inversione di questa tendenza presupporrebbe dare alle esportazioni dirette verso l Italia un impulso, una dinamica più agressiva e senza complessi (questa locuzione è una trasparente allusione ad una nostra opinione, più volte riferita e diffusamente commentata in precedenti relazioni, che preferiamo adesso omettere). Ma è notorio che in questo momento, il mercato italiano non si colloca nella lista dei paesi selezionati (con inevitabile parsimonia) come prioritari, oggetto di una serie di iniziative da parte delle strutture pubbliche e private export oriented. 7

8 PARTE SECONDA 8

9 1. La bilancia commerciale portoghese Periodo: gennaio/dicembre 2011 (dati provvisori). Valori: 10 6 uro, CIF per le importazioni e FOB per le esportazioni. Fonte: I.N.E. Instituto Nacional de Estatística Portugal. TOTALE PAESE Totale Differenza gennaio-dicembre gennaio-dicembre % Importazioni C.I.F ,0 Esportazioni F.O.B ,2 Saldo ,85 Tasso di copertura (%) 64,4 73,5 La bilancia intracomunitária Importazioni Differenza C.I.F. gen-dic % gen-dic % % Totale , ,00-2,70 di cui da: Spagna , ,31 2,25 Germania , ,94-9,98 Francia , ,42-4,30 Italia , ,33-5,02 Olanda , ,56-6,00 Regno Unito , ,57-10,73 Belgio , ,60-7,01 Svezia 589 1, ,43 2,38 Irlanda 548 1, ,43 10,03 Polonia 353 0, ,92 9,92 Rep. Ceca 356 0, ,83-2,53 Danimarca 315 0, ,72-4,44 Austria 292 0, ,68-2,05 Ungheria 267 0, ,54-14,61 Finlandia 159 0, ,32-15,72 Grecia 108 0, ,29 14,81 Romania 121 0, ,28-2,48 Slovacchia 108 0, ,27 5,56 Bulgaria 26 0, ,19 203,8 Lussemburgo 50 0, ,14 20,00 Lituania 27 0, ,13 107,41 Slovenia 35 0, ,09 8,57 Malta 23 0, ,05-17,39 Estonia 9 0, ,02 11,11 Cipro 1 0, ,01 300,00 Lettonia 3 0, ,007 0,0 9

10 Esportazioni Differenza F.O.B. gen-dic % gen-dic % % Totale , ,00 13,8 di cui per: Spagna , ,44 7,49 Germania , ,35 20,31 Francia , ,23 17,38 Reino Unido , ,85 6,80 Olanda , ,30 18,52 Italia , ,93 10,98 Belgio , ,25 26,33 Svezia 374 1, ,38 16,04 Polonia 317 1, ,28 27,44 Rep. Ceca 243 0, ,89 14,40 Danimarca 259 0, ,84 1,93 Finlandia 241 0, ,78 1,66 Romania 198 0, ,75 18,18 Austria 206 0, ,73 11,65 Grecia 108 0, ,42 22,22 Irlanda 106 0, ,40 16,98 Ungheria 106 0, ,39 14,15 Slovacchia 74 0, ,27 13,51 Lussemburgo 53 0, ,18 9,43 Bulgaria 63 0, ,17-14,29 Cipro 48 0, ,11-27,08 Slovenia 22 0, ,08 13,63 Malta 17 0, ,08 41,18 Lituânia 20 0, ,07 10,00 Estonia 15 0, ,04-6,67 Lettonia 9 0, ,03 22,22 La bilancia con i paesi extra-comunitari (i primi 15 in milioni di Euro) Importazioni Differenza C.I.F. gen-dic % gen-dic % % Totale , ,00 12,5 di cui da: Nigeria , ,8 10,97 Cina , ,6-4,89 Brasile , ,4 39,48 Angola 563 4, ,6 100,91 Stati Uniti 843 6, ,1 30,25 Arabia Saudita 527 3, ,9 73,43 Kazakistan 640 4, ,5 33,28 Algeria 269 1, ,0 188,48 Russia 413 3, ,6 36,08 India 411 3, ,0 13,63 Norvegia 529 3, ,7-21,36 Svizzera 370 2, ,3-1,35 Giappone 362 2, ,2-6,08 Azerbaigian 251 1, ,9 15,53 Corea 247 1, ,8 12,55 10

11 La bilancia con i paesi extra-comunitari (i primi 15 in milioni di Euro) Esportazioni Differenza F.O.B. gen-dic % gen-dic % % Totale di cui per: ,60 Angola , ,3 22,05 Stati Uniti , ,7 13,27 Brasile 440 4, ,3 32,95 Messico 405 4, ,2 14,07 Cina 235 2, ,6 67,66 Marocco 302 3, ,5 28,15 Svizzera 333 3, ,4 11,71 Algeria 214 2, ,3 67,29 Turchia 267 2, ,8 14,60 Capo Verde 263 2, ,3-3,04 Gibilterra 206 2, ,3 19,90 Mozambico 151 1, ,0 43,71 Canada 178 1, ,9 15,17 Giappone 127 1, ,7 50,39 Venezuela 160 1, ,4-5,00 2. Interscambio commerciale Portogallo Italia Periodo: gennaio/dicembre 2011 (dati provvisori). Valori: uro Fonte: I.N.E. Instituto Nacional de Estatística Portugal. Principali prodotti italiani importati dal Portogallo Cap. Descrizione Valore 84 Reattori nucleari, caldaie, macchine, apparecchi e strumenti meccanici e loro parti Vetture automobili, trattori, velocipedi, motocicli ed altri veicoli terrestri, loro parti ed accessori Macchine, apparecchi e materiale elettrico e loro parti; apparecchi per la registrazione del suono o per la riproduzione delle immagini e del suono o per la riproduzione delle immagini e del suono per la televisione, parti ed accessori di questi apparecchi Ghisa, ferro ed acciaio Plastica e manufatti di plastica Pelli (diverse da quelle per pellicceria) e cuoio Prodotti farmaceutici Abbigliamento ed accessori a maglia Manufatti di ghisa, ferro ed acciaio Abbigliamento ed accessori, diversi da quelli a maglia

12 90 Strumenti di ottica, per fotografia e per cinematografia, di misura, di controllo o di precisione; strumenti ed apparecchi medico-chirurgici; parti ed accessori di questi strumenti Mobili, mobili medico-chirurgici; materassi, cuscini e affini; apparecchi per l illuminazione non nominati né compresi altrove; insegne pubblicitarie, insegne luminose, targhette indicatrici luminose ed oggetti simili; costruzioni prefabbricate Carta e cartone; manufatti di pasta cellulosica, di carta o cartone Prodotti chimici organici Calzature, ghette ed oggetti simili; parti di questi oggetti Lana, peli fini o grossolani; filati e tessuti di crine Rame e suoi manufatti Lavori diversi di metalli comuni Alluminio e manufatti di alluminio Estratti tintori e di tannino; tannino e derivati; pigmenti ed altre sostanze coloranti; tinture e vernici; mastici; inchiostri Cotone Fibre artificiali o sintetiche Filati artificiali o sintetici Preparazioni a base di cereali, farine, amidi, fecole o di latte; prodotti di pasticceria Armi, munizioni loro parti ed accessori Lavori di cuoio o di pelli; oggetti di selleria e finimenti; oggetti di viaggio, borse, borsette e simili contenitori; lavori di budella Cacao e sue preparazioni Gomma e manufatti di gomma Perle naturali o coltivate; pietre preziose o semipreziose e simili, metalli preziosi, metalli laminati o in lamiere da metalli preziosi e loro manufatti; bigiotteria; monete Prodotti vari dell industria chimica Saponi, agenti organici per superfici, preparati per lavaggi, preparati lubrificanti, cere artificiali, cere preparate, prodotti per manutenzione e pulizia, candele ed articoli simili, paste da modellare, cere e composti per dentisti a base di gesso Oli essenziali e di resina; prodotti di profumeria e toletta; preparati cosmetici Tessuti a maglia Preparazioni alimentari varie Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione; materie bituminose; cere minerali Caffè, tè, mate e spezie Bevande, liquidi alcolici ed aceti Carni e frattaglie commestibili Vetro e suoi manufatti Tessuti impregnati, spalmati, ricoperti, o stratificati; articoli di materie tessili per uso tecnico Feltri e falsi tessuti Altre fibre naturali; filati di carta e tessuti di filati di carta Utensili, manufatti di coltelleria e posate e sue parti, di metalli comuni Seta Navigazione marittima o fluviale

13 68 Lavori di pietra, gesso, cemento, amianto, mica o di altri materiali simili Giocattoli, giochi, oggetti per divertimento o sport; loro parti e accessori Lavori vari Pesci e crostacei, molluschi e altri invertebrati acquatici Sughero e manufatti di sughero Frutta; scorze di agrumi o di meloni Prodotti chimici inorganici; composti inorganici od organici di metalli preziosi, di elementi radioattivi, di metalli delle terre rare o di isotopi Prodotti ceramici Legno, carbone di legna e lavori di legno Tessuti speciali Residui e cascami delle industrie alimentari; alimenti preparati per gli animali Prodotti dell editoria, della stampa o delle altre industrie grafiche; testi manoscritti o dattiloscritti e piani Altri manufatti tessili lavorati; assortiti; manufatti di materie tessili, calzatura, cappelli e manufatti per uso simile, usati; stracci Latte e latticini; uova di uccelli; miele naturale; prodotti commestibili di origine animale non nominati né compresi altrove Zinco e lavori di zinco Preparazioni di ortaggi o di legumi, di frutta o di altre parti di piante Piante vive e prodotti di floricoltura Materie albuminoidi; prodotti a base di amidi o di fecole modificati; colle; enzimi Preparazioni di carni, di pesce o di crostacei, di molluschi o di altri invertebrati acquatici Cappelli, copricapo ed altre acconciature; loro parti Pelli da pellicceria e loro parti; pellicce artificiali Cereali Sale; zolfo; gesso; calce; cemento Navigazione aerea o spaziale Prodotti per la fotografia o per la cinematografia Grassi e oli animali o vegetali; prodotti della loro scissione; grassi alimentari lavorati, cere di origine animale o vegetale Semi e frutti oleaginosi; grani, semi e frutti diversi; piante industriali o medicinali; paglie e foraggi Tabacco Orologeria Tappeti ed altri rivestimenti del suolo di materie tessili Veicoli e materiale per strade ferrate o simili e loro parti; apparecchi meccanici (compresi quelli elettromeccanici) di segnalazione per vie di comunicazione Zuccheri e prodotti a base di zuccheri Concimi Nichel e lavori di nichel Ortaggi o legumi, piante, radici e tuberi mangerecci Piume e calugine preparate e oggetti di piume o di calugine; 13

14 fiori artificiali; lavori di capelli Strumenti musicali; parti ed accessori di questi strumenti Altri prodotti di origine animale, non nominati né compresi altrove Prodotti della macinazione; malto; amidi e fecole; inulina; glutine di frumento Ombrelli (da pioggia o da sole), ombrelloni, bastoni, bastonisedile, fruste, frustini e loro parti Gomme, resine ed altri succhi ed estratti vegetali Altri metalli comuni; cermet; lavori di queste materie Minerali, scorie e ceneri Paste di legno o di altre materie fibrose cellulosiche; carta o cartone per riciclaggio Oggetti d arte, da collezione o di antichità Lavori di intreccio, da panieraio o da stuoiaio Polveri ed esplosivi; articoli pirotecnici; fiammiferi; leghe piroforiche; sostanze infiammabili Materie da intreccio ed altri prodotti di origine vegetale, non nominati né compresi altrove Piombo e lavori di piombo Principali prodotti portoghesi esportati in Italia Cap. Descrizione Valore 87 Vetture automobili, trattori, velocipedi, motocicli ed altri veicoli terrestri, loro parti ed accessori Macchine, apparecchi e materiale elettrico e loro parti; apparecchi per la registrazione del suono o per la riproduzione delle immagini e del suono o per la riproduzione delle immagini e del suono per la televisione, parti ed accessori di questi apparecchi Carta e cartone; manufatti di pasta cellulosica, di carta o cartone Reattori nucleari, caldaie, macchine, apparecchi e strumenti meccanici e loro parti Abbigliamento ed accessori a maglia Perle naturali o coltivate; pietre preziose o semipreziose e simili, metalli preziosi, metalli laminati o in lamiere da metalli preziosi e loro manufatti; bigiotteria; monete Sughero e manufatti di sughero Plastica e manufatti di plastica Tabacco Fibre artificiali o sintetiche discontinue Calzature, ghette ed oggetti simili; parti di questi oggetti Frutta; scorze di agrumi o di meloni Pesci e crostacei, molluschi e altri invertebrati acquatici Paste di legno o di altre materie fibrose cellulosiche; carta o cartone per riciclaggio Gomma e manufatti di gomma Prodotti vari dell industria chimica Abbigliamenti ed accessori, diversi da quelli a maglia

15 63 Altri manufatti tessili lavorati; assortiti; manufatti di materie tessili, calzatura, cappelli e manufatti per uso simile, usati; stracci Cotone Prodotti ceramici Legno, carbone di legna e lavori di legno Mobili, mobili medico-chirurgici; materassi, cuscini e affini; apparecchi per l illuminazione non nominati né compresi altrove; insegne pubblicitarie, insegne luminose, targhette indicatrici luminose ed oggetti simili; costruzioni prefabbricate Preparazioni di carni, pesci o crostacei, di molluschi e di altri invertebrati acquatici Manufatti di ghisa, ferro ed acciaio Vetro e lavori di vetro Prodotti farmaceutici Strumenti di ottica, per fotografia e per cinematografia, di misura, di controllo o di precisione; strumenti ed apparecchi medico-chirurgici; parti ed accessori di questi strumenti Sale; zolfo; gesso; calce; cemento Latte e latticini; uova di uccelli; miele naturale; prodotti commestibili di origine animale non nominati né compresi altrove Rame e lavori di rame Ghisa, ferro ed acciaio Prodotti chimici organici Preparazioni alimentari varie Tessuti a maglia Grassi e oli animali o vegetali; prodotti della loro scissione; grassi alimentari lavorati, cere di origine animale o vegetale Estratti tintori e di tannino; tannino e derivati; pigmenti ed altre sostanze coloranti; tinture e vernici; mastici; inchiostri Bevande, alcolici ed aceti Lavori di pietra, gesso, cemento, amianto, mica o di altri materiali simili Piante vive e prodotti di floricoltura Navigazione aerea o spaziale Pelli da pellicceria e loro lavori; pellicce artificiali Ovatte, feltri e stoffe non tessute; filati speciali; spago, corde e funi; manufatti di corderia Preparazioni a base di cereali, farine, amidi, fecole o di latte; prodotti di pasticceria Pelli (diverse da quelle per pellicceria) e cuoio Altri prodotti di origine animale, non nominati né compresi altrove Lana, peli fini o grossolani; filati e tessuti di crine Utensili, manufatti di coltelleria e posate e sue parti, di metalli comuni Filati artificiali o sintetici Lavori diversi Tessuti speciali; superfici tessili tufted ; pizzi; arazzi; passamaneria; ricami Zuccheri e prodotti a base di zuccheri Oli essenziali e di resina; prodotti di profumeria e toletta; 15

16 preparati cosmetici Tappeti ed altri rivestimenti del suolo, di materie tessili Alluminio e manufatti di alluminio Ortaggi o legumi, piante, radici e tuberi, mangerecci Semi e frutti oleaginosi; grani, semi e frutti diversi; piante industriali o medicinali; paglia e forraggio Lavori diversi di metalli comuni Sostanze albuminoidi; prodotti a base di amidi o di fecole modificati; colle; enzimi Preparazioni di ortaggi o di legumi, di frutta o di altre parti di piante Residui e cascami delle industrie alimentari; alimenti preparati per gli animali Concimi Cappelli, copricapo ed altre acconciature; loro parti Saponi, agenti organici per superfici, preparati per lavaggi, preparati lubrificanti, cere artificiali, cere preparate, prodotti per manutenzione e pulizia, candele ed articoli simili, paste da modellare, cere e composti per dentisti a base di gesso Stagno e lavori di stagno Tessuti impregnati, spalmati, ricoperti, o stratificati; articoli di materie tessili per uso tecnico Lavori di cuoio o di pelle; oggetti di selleria e finimenti; oggetti da viaggio, borse, borsette e simili contenitori; lavori di budella Navigazione marittima o fluviale Giocattoli, giochi, oggetti per divertimenti o sport; loro parti ed accessori Carni e frattaglie commestibili Orologeria Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione; materie bituminose; cere minerali Cacao e sue preparazioni Prodotti dell editoria, della stampa o delle altre industrie grafiche; testi manoscritti o dattiloscritti e piani Altre fibre tessili vegetali; filati di carta e tessuti di filati di carta Cereali Minerali, scorie e ceneri Materie da intreccio ed altri prodotti di origine vegetale, non nominati né compresi altrove Piume e calugine preparate e oggetti di piume o di calugine; fiori artificiali; lavori di capelli Polveri ed esplosivi; articoli pirotecnici; fiammiferi; leghe piroforiche; sostanze infiammabili Animali vivi Strumenti musicali; parti ed accessori di questi strumenti Ombrelli (da pioggia o da sole), ombrelloni, bastoni, bastonisedile, fruste, frustini e loro parti Prodotti chimici inorganici; composti inorganici od organici di metalli preziosi, di elementi radioattivi, di metalli delle terre rare o di isotopi Caffè, tè, mate e spezie Gomme, resine ed altri succhi ed estratti vegetali

17 PARTE TERZA 17

18 Attività della Camera Commento al bilancio consuntivo dell esercizio 2011 Il bilancio consuntivo dell esercizio 2011 si é chiuso con un saldo attivo di Euro 590,07 che consideriamo estremamente positivo, tenuto conto dalla ulteriore diminuzione del co-finanziamento ministeriale, passato dall importo di Euro ,24, attribuito nel 2010, a Euro ,78, con una diminuzione di oltre il 20%, ed al calo del gettito delle quote associative: ,00 Euro contro ,85 Euro riscossi nell anno precedente. L equilibrio dei conti è stato raggiunto nel versante delle entrate -grazie al finanziamento attribuito da Unioncamere per il progetto Ospitalità Italiana- I Ristoranti Italiani nel Mondo, allo straordinario aumento dei ricavi ottenuti dai servizi prestati alle fiere (da 4.039,23 nel 2010 a ,46 nel 2011 con un aumento di quasi il 700%) e dal maggior volume della Formazione Professionale, che ha registrato un aumento di oltre il 35% ( ,63 contro ,09). Queste entrate hanno compensato il minor gettito dei corsi di lingua italiana dovuto alla diminuzione delle iscrizioni a causa della crisi che il paese attraversa, ed alla chiusura dell Ufficio ICE di Lisbona, che contribuiva al pagamento della locazione degli uffici situati al 6º piano. Nel versante delle spese registriamo una diminuzione degli oneri relativi al personale ( ,51 contro ,33) a seguito del cessato stanziamento per il trattamento fine rapporto, nell ambito della legislazione portoghese vigente, ed un calo delle spese generali di quasi il 20% grazie alla riduzione delle spese telefoniche, ottenuta mediante la stipulazione di contratti più favorevoli ed alla disdetta del contratto d affitto del 6º piano della sede di Lisbona. Nell ambito della situazione patrimoniale, segnaliamo la cessione di crediti litigiosi, effettuata senza alcuna perdita di valore, ben come la liquidazione del fondo di trattamento fine rapporto, che hanno permesso di ridurre il passivo accumulato da ,12 a ,16. Informiamo inoltre che al fine di ridurre progressivamente l indebitamento bancario, il Consiglio Direttivo della Camera ha elaborato un piano che dovrebbe portare al totale ammortamento dello stesso nell arco di 6 anni. Movimento associativo Nel 2011, sempre a causa della crisi, abbiamo registrato una ulteriore diminuzione del numero dei soci in regola con il pagamento delle quote, passato da 298 nel 2010 a 280 nel D altra parte, la situazione economica del paese non consente di prevedere almeno nei prossimi uno/due anni - un recupero significativo della compagine associativa. 18

19 Assistenza alle imprese Questo capitolo è dedicato alla generalità dei servizi di assistenza e consulenza che la Camera mette a disposizione delle aziende, sia italiane che portoghesi, associate e non, per promuovere, mantenere ed incrementare relazioni di affari e di investimenti in ambedue i paesi, nonché per intermediare eventuali controversie. Essendo la Camera certificata con l ISO 9001:2008, tutti i servizi offerti alle imprese sono strutturati d accordo con le SDS (schede dei servizi), in conformità ai procedimenti indicati nel Manuale della Qualità. I servizi sono gestiti da quattro addetti responsabili: tre presso la sede di Lisbona ed uno presso la Delegazione di Porto, con il supporto, a seconda delle esigenze di lavoro, del restante personale della Camera. Al Segretario Generale compete il coordinamento e la supervisione della generalità dei servizi, curando direttamente la consulenza giuridica e fiscale. Nel 2011 abbiamo assistito circa 300 operatori italiani e 180 portoghesi, come risulta dalla corrispondenza scambiata, per il 90% via . I servizi sono catalogati in due categorie: Assistenza e consulenza di base alle PMI nella quale sono compresi: Identificazione di possibili controparti: nonostante le facilità di accesso alle informazioni, ottenibili mediante la consultazione dei vari siti presenti nel mondo INTERNET, continuano a pervenire alla Camera richieste di indicazione di produttori, importatori, esportatori e distributori di ambedue i paesi: 112 richieste nel totale. Osservando le procedure previste dal suddetto Manuale, ogni richiesta pervenuta è stata previamente analizzata per individuare con maggior precisione gli obiettivi del richiedente. Le selezioni dei nominativi forniti sono state realizzate mediante il ricorso alle fonti più qualificate ed affidabili nell ambito dei settori merceologici di riferimento, con l utilizzazione di data base sia interni che esterni. Gli indici medi di misurazione della costumer satisfaction si sono attestati tra il 4 ed il 5 (buono/ottimo). Informazioni di natura fiscale, legale/contrattuale e amministrativa: nel 2011 abbiamo evaso 31 richieste di informazioni commerciali, di cui 27 richieste provenienti dall Italia concernenti imprese portoghesi e 4 dal Portogallo concernenti imprese italiane. Le informazioni fornite comprendono le visure ufficiali estratte dai registri delle imprese mantenuti presso le Camere di Commercio Industria Artigianato ed Agricoltura in Italia, ottenute via INFOCAMERE, ed i certificati equivalenti alle visure rilasciati dalle Conservatorie del Registro Commerciale esistenti nei capoluoghi di provincia portoghesi, nonché i bilanci e l indicazione di eventuali procedure concorsuali in atto. Traduzioni, interpretariato ed altri servizi di segreteria: le richieste di traduzioni a pagamento dall italiano in portoghese e viceversa, hanno registrato un ribasso, come è possibile verificare dall importo riscosso: 9.262,63 contro ,43 nel Ciò si deve all esistenza nel mercato di traduttori non qualificati che, praticando tariffe minime, costituiscono una concorrenza sleale che sfrutta la crisi. Relativamente agli altri servizi, non si verificano differenze meritevoli di segnalazione rispetto all anno precedente. 19

20 Affitto di spazi: l importo iscritto in bilancio sotto questa voce, corrisponde al corrispettivo pagato dall Ufficio ICE in Lisbona, per la cessione di 3 sale presso la nostra sede, oltre ad una domiciliazione acquisita nel corso dell anno. La chiusura dell Ufficio ICE avvenuta nel terzo trimestre ha naturalmente provocato una diminuzione di tale entrata che ci ha indotto a denunciare il contratto di locazione dei locali situati al sesto piano della nostra sede, con effetti a partire dal mese di ottobre Assistenza e consulenza avanzata alle PMI: Recupero crediti: i servizi prestati dalla Camera in questo settore consistono negli interventi per il recupero di crediti in sofferenza da parte di imprese dei due paesi. Nell ambito dei crediti in contenzioso, abbiamo ricevuto 8 richieste di intervento, delle quali una con trattative di composizione amichevole ancora in corso, 5 con conclusione positiva; per le rimanenti, a seguito dell esito negativo dei nostri contatti, sono stati indicati i nominativi di studi legali di fiducia, sia in Italia che in Portogallo. Nell ambito dei recuperi IVA, questo servizio ha cessato di esistere a partire dal 1 gennaio 2010, data a partire della quale le imprese europee devono rivolgersi alle proprie autorità fiscali per ottenere il rimborso dell IVA pagata all estero; l importo iscritto in bilancio sotto questa voce si riferisce alla conclusione di una pratica iniziata alla fine del Consulenza giuridica e fiscale: nel 2010 abbiamo evaso 60 richieste italiane di informazioni per l avviamento di attività commerciali, industriali e di ristorazione in Portogallo e due richieste portoghesi per l apertura di una rappresentanza stabile in Italia. GLOBUS: nel 2011 sono stati ricevuti oltre , anche a causa della cessata attività dell Ufficio ICE. Alla maggior parte delle richieste, di natura più semplice (indirizzi di imprese, istituzioni, telefoni, siti web, nominativi di rappresentanti di marche, ecc.) è stato possibile rispondere in termini di replay to sender ; le altre sono state soddisfatte nell ambito dei servizi sopra descritti. EX-TENDER: nel mese di maggio del 2008, a seguito di una richiesta pervenuta all Ambasciata d Italia da parte dal Ministero degli Affari Esteri, è stato avviato il servizio di segnalazione giornaliera delle aste ed appalti che si realizzano in Portogallo, inserendo gli annunci delle gare nella Banca Dati EX- TENDER. Questo servizio viene effettuato dai Servizi Commerciali dell Ambasciata, dall Ufficio ICE di Madrid e dalla nostra Camera di Commercio in regime di alternanza settimanale. Segnaliamo che nel 2011 abbiamo provveduto a pubblicare 58 annunci di gare di appalto. Pubblicazioni della Camera e web-site Nel 2010 abbiamo editato le seguenti pubblicazioni: A Câmara... informa : Si tratta di una news letter in lingua portoghese con frequenza trimestrale. I contenuti variano da commenti sulla congiuntura all analisi di avvenimenti con riflessi importanti sull economia sia dei due paesi che a livello mondiale, dalle statistiche del commercio estero dell Italia e del 20

21 Portogallo a quelle concernenti gli scambi bilaterali, segnalando altresì le iniziative meritevoli di rilievo concernenti imprese sia italiane che portoghesi, oltre alla divulgazione dell attività della Camera e delle iniziative che si pretendono di realizzare. Le ultime pagine sono dedicate alla trascrizione delle Opportunità d Affari con validità prolungata nel tempo. La news letter ha una tiratura di 600 esemplari di cui 400 destinati ai soci e rispettive rappresentanze e 200 alle principali associazioni imprenditoriali, ad enti ed istituzioni pubbliche e private ed alla stampa specializzata. Al fine di limitare le spese di stampa e di distribuzione, è stato deciso che partire dal 2012 la news letter diventerà elettronica e sarà distribuita via ; ne saranno stampate solo alcune copie a disposizione del pubblico e dei pochi soci che ancora non hanno collegamenti di posta elettronica. Opportunità d Affari e Oportunidades de Negócios : consistono in due circolari bimestrali, la prima in lingua italiana e la seconda in lingua portoghese, distribuite rispettivamente in Italia ed in Portogallo. Su queste circolari sono riportate le richieste ed offerte di beni e servizi, di collaborazione industriale, di joint ventures, di franchising, vendita o ricerca di immobili industriali, ed altre, che pervengono da imprese dei due paesi. Le tirature sono di 400 esemplari per la circolare destinata all Italia, di cui 80 destinati ai soci italiani e loro rappresentanze, 140 alle CCIAA e rispettive Agenzie Speciali e Centri Esteri e 180 ai Consorzi Export ed alle principali Associazioni imprenditoriali. La circolare destinata al Portogallo è diffusa via agli associati ed alle principali associazioni imprenditoriali portoghesi (oltre 500 indirizzi elettronici) e riportata sul web site della Camera. Relazione annuale del Presidente sull attività svolta dalla Camera nel 2010 : la Relazione del Presidente sull attività svolta dalla Camera nel 2010, redatta sia in lingua italiana che in lingua portoghese, si suddivide, come di consueto, in tre parti: la prima è costituita da un analisi della situazione economica del Portogallo e dei dati macro-economici disponibili, seguita da commenti sulle relazioni e gli scambi con l Italia. La seconda parte concerne i dati sulla bilancia commerciale portoghese, con indicazione delle principali voci dell import e dell export, nonché dell interscambio con l Italia. La terza parte è costituita dal resoconto dell attività che la Camera ha svolto nell anno di riferimento. Le pagine dedicate all analisi della situazione economica del Portogallo ed alle relazioni con l Italia, hanno sempre meritato l attenzione di personalità del mondo economico, sociale e politico e della stampa specializzata con citazioni e riproduzione di testi. La tiratura della Relazione è di 1000 esemplari di cui 600 in lingua portoghese (300 per i soci, 100 per la stampa quotidiana e riviste specializzate, 100 a personalità del mondo politico ed economico e 100 alle associazioni imprenditoriali) e 400 in lingua italiana (80 per le imprese associate e loro rappresentanze, 140 per le CCIAA e rispettive Agenzie Speciali e Centri Esteri, 50 per i Consorzi Export, 75 per le Camere di Commercio italiane all estero e le rimanenti per enti ed istituzioni italiane). Website si tratta del web site della Camera che esige un aggiornamento costante, effettuato da personale della Camera, mentre l alloggiamento nonché il registro del dominio (rinnovato annualmente) è affidato ad una società indipendente. Nell ambito del progetto Ristoranti italiani nel mondo è stato introdotto nel sito una nuova rubrica destinata a 21

22 dare informazioni sui prodotti eno/alimentari italiani DOC, destinata sia al grande pubblico che al settore HORECA (Hotels, Ristorazione e Caffè). Formazione Insegnamento della lingua italiana: i corsi di lingua italiana che la Camera realizza presso la Delegazione della Camera a Porto, sono destinati a trasmettere una buona conoscenza della lingua parlata e scritta utilizzando metodologie aggiornate e supporti didattici funzionali. Il 40% dei frequentatori dei corsi è costituito da dipendenti di aziende che hanno rapporti con l Italia e di agenzie di viaggio, il 20% da tecnici e ricercatori per fini professionali, il 30% da studenti per la preparazione a corsi di studi da frequentare in Italia in particolare quelli compresi nel programma Erasmus - ed il rimanente per motivi fondamentalmente culturali. Il programma didattico prevede nove livelli progressivi, della durata di tre mesi ciascuno, che si realizzano in tre periodi dell anno: gennaio/marzo, aprile/giugno e ottobre /dicembre. L orario è postlavorativo al fine di consentire la frequenza di studenti e lavoratori e si suddivide in due turni: il primo dalle 17:30 alle 19:00 ed il secondo dalle 19: 00 alle 20:30, tutti i giorni della settimana meno il mercoledì ed i festivi. Nel 2011 abbiamo realizzato tre corsi intensivi, di un mese ciascuno: 2 nel mese di luglio ed 1 nel mese di settembre. L ex lettore di lingua e letteratura italiana presso la Facoltà di Lettere dell Università Statale di Porto assicura l orientamento didattico. A tutti gli iscritti ai corsi viene rilasciato un certificato di frequenza, mentre a partire dal superamento del terzo livello viene attribuito un Diploma, riconosciuto negli ambienti locali come titolo qualificante nel curriculum dei candidati ad un impiego presso le aziende che hanno rapporti con l Italia e come guide turistiche. Nel 2011 abbiamo registrato 204 iscrizioni, con una diminuzione rispetto all anno precedente a causa della grave crisi che il paese attraversa. Certificazione ISO 9001:2008: La Camera possiede la Certificazione ISO 9001:2008 ed ogni anno è soggetta ad una visita ispettiva da parte dell ente certificatore la SGS Société Generale de Sourveillance. Nel 2011 la visita è stata particolarmente impegnativa a causa del rinnovo per il triennio 14 aprile 2011/13 aprile 2013 ed ha impegnato tutto il personale della Camera. Il risultato è stato ampiamente positivo, essendo state rilevate solo tre non conformità lievi che sono state superate applicando le corrispondenti azioni correttive nello spazio di una settimana. A seguito di quanto sopra, la SGS ha rinnovato la nostra certificazione per il triennio in causa. Formazione del personale: durante l intero anno è proseguita la formazione interna che ha inciso soprattutto nell ambito dei servizi a maggior valore aggiunto, quali l assistenza alla costituzione di imprese e all avvio di attività commerciali in questo paese da parte di operatori italiani. Formazione professionale Nell ambito della formazione professionale finanziata dal Fondo Sociale Europeo e dal Governo portoghese, nel 2011 abbiamo realizzato corsi dedicati al turismo ed alla realizzazione di eventi a Lisbona, Porto, Viseu e Montemoro-Novo. Nel contempo, abbiamo proseguito presso la Delegazione di Porto, il 22

23 corso di Insegnamento alternativo iniziato nel 2010 (questi corsi corrispondono agli ultimi tre anni del liceo ed il diploma finale consente l accesso all Università). Promozione fiere Nei commenti al bilancio, abbiamo riferito lo straordinario aumento (circa il 700%) della nostra attività nel settore fieristico. Ciò si deve a tre fattori: in primo luogo alla stipulazione del contratto di rappresentanza di Fiera Verona per il Portogallo, con il riconoscimento di corrispettivo annuale fisso, oltre alle provvigioni per la vendita di spazi e ed al fee per l organizzazione ed accompagnamento di gruppi di buyers; in secondo luogo all intensificazione dei rapporti con Fiera Milano e, infine, all inizio di una stretta collaborazione con la REED EXHIBITIONS (la maggiore organizzazione mondiale in campo fieristico) che ha allargato la nostra azione a fiere che si realizzano in paesi diversi dall Italia, come la Cina, la Russia ed altri. In questo contesto, nel 2011 abbiamo realizzato le seguenti attività: FIERA MILANO MACEF PRIMAVERA: gennaio. La Segreteria Operativa della fiera ci ha incaricato di invitare 14 buyers portoghesi (rappresentati, importatori, distributori) che sono stati assistiti in loco da nostro personale per gli incontri avuti con le imprese italiane presenti come espositori. Sono stati realizzati circa 80 incontri, senza contare quelli realizzati fuori dell ambito della fiera, con inviti agli operatori portoghesi di visitare le sedi di aziende italiane. TUTTOFOOD: 8-11 maggio. Abbiamo organizzato un gruppo di 3 importatori/distributori portoghesi del settore agro-alimentare, che hanno realizzato 26 incontri con produttori italiani. HOST 2011: ottobre. Per questa fiera, una delle più importanti che si realizzano in Europa per il settore delle attrezzature per l ospitalità (alberghi, ristoranti, catering, comunità, mense, pasticcerie, caffè, ecc.) abbiamo organizzato un gruppo di 7 buyers che hanno avuto oltre 30 incontri con imprese italiane. L incarico ci è già stato rinnovato per la prossima edizione, prevedendo un numero maggiore di invitati. FIERA DI VERONA VINITALY: 8-12 aprile. Siamo stati incaricati di selezionare ed invitare 4 buyers qualificati come importatori e distributori di vini italiani, accompagnati ed assistiti negli incontri dalla nostra responsabile per l attività fieristica. Ricordiamo che pur essendo il Portogallo un produttore/esportatore di vini di qualità, le importazioni di vini italiani negli ultimi anni hanno registrato aumenti sensibili grazie, soprattutto, all intraprendenza di alcuni importatori. MARMOMACCHINE : settembre. Il nostro impegno si è riassunto nella selezione di due buyers portoghesi interessati ad incontrarsi con produttori di macchine ed attrezzature per l estrazione del marmo e del 23

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