LA RIFORMA FONDIARIA 1
|
|
- Michela Serra
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 II LA RIFORMA FONDIARIA 1 1. CARATTERISTICHE GENERALI Il quinquennio di lotte contadine del secondo dopoguerra spronò le forze politiche, soprattutto della maggioranza, alla ricerca di una soluzione per evitare che la crisi sociale creatasi a causa della fame di terra della popolazione rurale sfociasse in una vera e propria rivoluzione. Nel 1950 il Governo, dopo un lungo e travagliato cammino, varò le leggi di Riforma Fondiaria e precisamente: 1) la legge n. 230 il 12 maggio del 1950, meglio conosciuta come legge Sila; in quanto l ambito della sua applicazione riguardò la colonizzazione dell altopiano Silano e dei territori ionici contermini; 2) la legge n. 841 il 21 ottobre del 1950, meglio conosciuta come legge Stralcio attuata per il resto del territorio nazionale 2. L impianto normativo consistette di 33 articoli per la legge Sila e di 26 articoli per la legge Stralcio; quest ultima venne chiamata in tale modo perché si ritenne opportuno -per ragioni politiche- non procedere ad una riforma agraria in generale 3, ma solo ad un intervento di espropriazioni sulle grandi proprietà. 1 Questo capitolo sintetizza il noto elaborato di Barbero G. (1960): Riforma agraria italiana, Feltrinelli, Milano. 2 Una terza legge venne emanata dall Assemblea Siciliana per la Sicilia: la n. 104 del 27 di dicembre La riforma agraria generale prevedeva, oltre alla espropriazione del latifondo, anche la contestuale riforma dei patti agrari; questa ultima tuttavia non vide mai la luce, anzi per la sua attuazione caddero molti governi
2 Bartolomeo Filadelfia Le due leggi, anche se emanate per ambiti territoriali differenti, avevano in comune le seguenti norme: - riferimento alla data del 15 novembre 1949, per la rilevazione, su tutto il territorio nazionale, delle proprietà assoggettabili ad espropriazione. Venivano considerate inefficaci le alienazioni a titolo gratuito ed a titolo oneroso, compiute rispettivamente dopo il 1 gennaio del 1948 ed il 15 novembre del 1949; - pubblicazione da parte degli Enti e delle Sezioni Speciali di Riforma Fondiaria, di piani particolareggiati per la espropriazione di quote di terreno, in base a determinati criteri; - emanazione dei decreti presidenziali di approvazione dei piani particolareggiati di espropriazione, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per l Agricoltura e per le Foreste; - determinazione dell indennità di espropriazione in base ai valori imponibili accertati ed accertabili ai fini e con i criteri dell applicazione della imposta progressiva sul patrimonio ed il pagamento delle indennità medesime in titoli di debito pubblico, al portatore, al tasso del 5%, redimibili in 25 anni e commerciabili; - trasformazione e miglioramento dei terreni espropriati da effettuarsi a cura degli Enti di Riforma, con la partecipazione degli stessi assegnatari di terreni; - assegnazione dei terreni espropriati e trasformati o in corso di trasformazione in proprietà, ai lavoratori manuali della terra; - determinazione del prezzo di vendita dei terreni trasformati ed assegnati, in misura non superiore ai 2/3 della somma risultante dal costo delle opere di miglioramento al netto dei sussidi statali previsti e corresponsione di tale prezzo in 30 annualità al tasso del 3,50%, il calcolo del prezzo di vendita era operato in tal modo, ad esempio: Costo delle opere di trasformazione 100% Sussidio statale normale 38% Costo al netto del sussidio 62% Prezzo massimo addebitabile (62x2/3) 41% - determinazione delle clausole fondamentali del contratto: era previsto un periodo di prova di 3 anni sotto condizione risolutiva espressa, non era ammesso riscatto anticipato delle annualità e fino al pagamento integrale del prezzo, qualsiasi atto tra vivi di cessione o di affitto era nullo di pieno diritto;
3 Analisi di un intervento di riforma fondiaria - fissazione di norme per il caso di morte dell assegnatario; - assistenza tecnica, economica e finanziaria, a favore degli assegnatari da parte degli Enti di Riforma; - costituzione di cooperative o consorzi obbligatori per la durata minima di 20 anni, in ciascuna unità di colonizzazione agraria; - possibilità, da parte degli Enti di Riforma di procedere ad acquisti e permute di terreni per favorire la formazione di una sana proprietà contadina. Erano norme particolari della Legge Sila: - l attribuzione all Opera per la Valorizzazione della Sila della facoltà di determinare le quote di scorporo delle proprietà espropriabili; - l assoggettamento alla legge (n. 230/50) delle ditte aventi proprietà terriere, in tutto il territorio nazionale, per oltre 300 ettari e l espropriazione dei terreni suscettibili di trasformazione, posseduti in Sila, in eccedenza a tale limite e, con preferenza, oltre il limite di ettari. Erano norme particolari della Legge Stralcio: - la preventiva determinazione dei territori suscettibili di trasformazione, da parte del governo, con provvedimenti aventi valore di legge ordinaria; - l espropriazione, in quote percentuali, dei terreni posseduti in eccedenza a Lire di imponibile dominicale nei territori di applicazione della legge; - il calcolo di dette quote secondo percentuali prestabilite (Tabella n. 9), crescenti per scaglioni di reddito imponibile globale, ma variabili, nell ambito di ciascuno scaglione di reddito, in funzione del reddito medio, in guisa da assicurare percentuali più basse lì dove i terreni erano maggiormente lavorati e produttivi (alto reddito medio) e più alte nel caso contrario (basso reddito medio); - l esonero dallo scorporo di terreni costituenti aziende modello organiche altamente efficienti (art. 10 dell 841/50), o a prevalente od esclusivo indirizzo zootecnico, nonché l esclusione dall espropriazione, di regola, dei boschi sottoposti a vincolo idrogeologico, eccezion fatta per quelli posti in leggero pendio od in pianura; - concessione del terzo residuo (artt. 8 e 10 della 841/50): il proprietario espropriato aveva la possibilità di conservare definitivamente una parte di terreni espropriati, purchè si impegnasse ad operare miglioramenti
4 Bartolomeo Filadelfia Tabella n. 9 - Percentuali di esproprio in ciascuno scaglione di reddito imponibile 4. SCAGLIONI DI REDDITO IMPONIBILE TOTALE (LIRE) E OLTRE REDDITO IMPONIBILE MEDIO PER ETTARO (LIRE) E MENO 5 Fino a Da a Da a Da a Da a Da a Da a Da a Da a Da a Da a Da a Da a Oltre Fonte: Barbero (1960) fondiari su una parte pari ad 1/3 della sup. espropriata (e comunque non sup. a 300 ettari), la quota conservabile definitivamente era pari al 15% dell intero terzo residuo. 4 La tabella era destinata ad operare per scaglioni di reddito imponibile totale. Per imponibili medi unitari non coincidenti con quelli indicati nella testata, era previsto che le percentuali si calcolassero mediante interpolazione lineare tra i limiti più vicini. 5 Per le proprietà aventi reddito imponibile medio per ettaro inferiore a L. 100 è stata prevista l applicazione delle percentuali indicate nella colonna «100 e meno». Per tali proprietà era previsto che l esproprio avesse inizio da L di reddito imponibile totale. Allo scaglione da L a L si sarebbe applicata la percentuale di esproprio fissata nella tabella per lo scaglione da L a L per le proprietà aventi reddito medio per ettaro di L. 100 e meno. Per quelle proprietà con reddito imponibile medio unitario inferiore a L. 100, il cui reddito imponibile totale fosse superiore a L , ma non superiore a L , era stabilito che l esproprio avesse inizio da L ; per quelle, invece, il cui reddito totale superasse le L , l esproprio avrebbe avuto inizio da L. 1. In tali casi per lo scaglione fino a L si sarebbe applicata la percentuale di esproprio fissata nella tabella per lo scaglione da L a L
5 Analisi di un intervento di riforma fondiaria 2. ORGANIZZAZIONE La legge del 12 maggio 1950, n. 230 o legge Sila, affidò i compiti di attuazione della riforma nell altopiano Silano e territori ionici contermini alla preesistente Opera per la Valorizzazione della Sila (istituita con la legge 31 dicembre 1947, n ), con un territorio di competenza di ettari , comprendente 55 comuni in provincia di Catanzaro e 47 in provincia di Cosenza. Per l attuazione della legge Stralcio, vennero costituiti appositi Enti o Sezioni Speciali di Enti preesistenti (Tabella n. 10 ed Allegato n. 1), tra i quali: 1. Ente per la Colonizzazione del Delta Padano (D.P.R. 7 febbraio 1951, n. 69), con una SAU di circa ettari; 2. Ente per la Colonizzazione della Maremma Tosco-Laziale (D.P.R. 7 febbraio del 1951, n. 66) con una SAU di circa ettari; 3. Ente per la Valorizzazione del territorio del Fucino (L. del 9 agosto 1954, n. 639), con una SAU di ettari circa; 4. Ente per la trasformazione fondiaria ed agraria in Sardegna (D.P.R. del 27 aprile del 1951, n. 265), con una SAU di ettari circa; 5. presso l Opera Nazionale Combattenti fu istituita la Sezione Speciale per la riforma fondiaria in Campania (D.P.R. del 7 febbraio del 1951, n. 70), con una SAU di ettari circa; 6. presso l Ente per lo Sviluppo dell Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia e Lucania -istituito con D.L. del 18 marzo 1947, n venne creata la Sezione Speciale per la Puglia, la Lucania ed il Molise (D.P.R. del 7 febbraio del 1951, n. 67), con una SAU di ettari (Tabella n. 11 ed Allegato n. 2); 7. presso l Opera di Valorizzazione della Sila, venne creata la Sezione Speciale per la riforma fondiaria in Caulonia (D.P.R. del 7 febbraio del 1951, n. 68), con una SAU di ettari; 8. presso l Ente autonomo del Flumendosa, venne creata la Sezione Speciale per la riforma fondiaria nel Flumendosa (D.P.R. del 27 aprile del 1951, n. 264), con una SAU di ettari. Le Sezioni Speciali avevano gestione autonoma e patrimonio separati da quelli dell Ente di provenienza, ma erano comunque sottoposte al controllo dei ministeri dell Agricoltura e Foreste e del Tesoro. Gli Enti di Riforma, inoltre, erano organizzati in strutture periferiche
6 Bartolomeo Filadelfia Tab n Superficie territoriale e agro-forestale dei comprensori di riforma 6 SUPERFICIE TERRITORIALE SUPERFICIE AGRO-FORESTALE COMPRENSORI DI RIFORMA MIGLIAIA DI ETTARI % SULLA SUPERFICIE NAZIONALE MIGLIAIA DI ETTARI % SULLA SUPERFICIE NAZIONALE Delta padano 335 1, ,9 Maremma tosco-laziale 995 3, ,4 Fucino 45 0,2 44 0,2 Puglia-Lucania-Molise , ,2 Campania 127 0, ,4 Calabria 574 1, ,0 Sardegna , ,4 Sicilia , ,8 COMPLESSO , ,3 Fonte: MAF (Ministero dell Agricoltura e delle Foreste) chiamati Centri di Colonizzazione, che a loro volta erano costituiti in Gruppi di Aziende Contadine (GAC) o Reparti, le quali raggruppavano una superficie di terreno variabile tra i ed i ettari. Collateralmente agli organi centrali e periferici agivano appositi nuclei di assistenza tecnica, che si occupavano di attività specifiche come ad esempio la meccanizzazione agraria. Il capitolo seguente si occuperà dell azione della Riforma Fondiaria nel Centro di Colonizzazione di Avigliano, afferente la Sezione Speciale per la Puglia, la Lucania ed il Molise (si veda il punto 6), situato in provincia di Potenza. 6 Elaborazione sui dati di D. Prinzi
7 Analisi di un intervento di riforma fondiaria Tab n Distribuzione percentuale dell area espropriata nel territori della Sezione Speciale per la riforma fondiaria in Puglia, Lucania e Molise 7 PROVINCE SUPERFICIE TOTALE ha AREA ESPROPRIATA ha AREA ESPROPRIATA % AREA INCLUSA NEL COMPRENSORIO DI RIFORMA ha AREA ESPROPRIATA % Bari , ,32 11 Brindisi , ,21 Foggia , ,78 Lecce , ,70 Taranto , ,35 Tot. Puglia , ,49 12 Matera , ,41 Potenza , ,97 Tot. Basilicata , ,71 Campobasso , ,29 Tot. Molise , ,29 TOTALE , , Elaborazione su dati ALSIA. 8 Riferita all area di ogni provincia. 9 Riferita all area di ciascuna delle tre regioni. 10 Riferita all area totale delle tre regioni. 11 Riferita all area di ogni provincia inclusa nel comprensorio di riforma. 12 Riferita all area di ogni regione inclusa nel comprensorio di riforma. 13 Riferita all area totale del comprensorio di riforma
8
beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile
8605 beneficiario per cui si ritiene che la somma posta in liquidazione con il presente provvedimento costituisce credito certo, esigibile e liquidabile DETERMINA 1. di approvare, ai sensi dell art. 8
DettagliDECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres.
L.R. 13/2002, art. 7, c. 15 e 16 B.U.R. 23/7/2003, n. 30 DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 19 giugno 2003, n. 0205/Pres. Regolamento recante criteri e modalità applicabili nella concessione degli aiuti
DettagliLEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA. Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale.
Legge 1985032 Pagina 1 di 9 LEGGE REGIONALE N. 32 DEL 20-04-1985 REGIONE LOMBARDIA Promozione di interventi agevolati di edilizia residenziale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LOMBARDIA N. 17
DettagliDETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO PROTE ZIONE CIVILE 28 agosto 2014, n. 85
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 126 dell 11 09 2014 32725 DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE SERVIZIO PROTE ZIONE CIVILE 28 agosto 2014, n. 85 Nuove iscrizioni, cancellazioni e variazioni nell Elenco
DettagliPATTO DI STABILITA INTERNO: L OPZIONE REGIONALIZZAZIONE
Direzione Affari Economici e Centro Studi PATTO DI STABILITA INTERNO: L OPZIONE REGIONALIZZAZIONE La regionalizzazione, principale strumento a disposizione delle Regioni per liberare i pagamenti bloccati
DettagliALLEGATO A CAPITOLATO SPECIALE. Espletamento dei servizi finanziari relativi alla concessione di due mutui
CAPITOLATO SPECIALE Espletamento dei servizi finanziari relativi alla concessione di due mutui Art. 1 Oggetto Oggetto del presente capitolato è la regolamentazione delle condizioni per l espletamento di
DettagliIL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA
Delibera CIPE del 21 marzo 1997 Criteri per la ripartizione dei finanziamenti relativi al programma operativo di metanizzazione del Mezzogiorno e direttive per l istruttoria delle domande di ammissione
DettagliESPROPRIAZIONE PER PUBBLICA UTILITA
ESPROPRIAZIONE PER PUBBLICA UTILITA RIFERIMENTI NORMATIVI GENERALI ART. 42 COSTITUZIONE (1948) La proprietà è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento ed
DettagliCircolare N. 87 del 11 Giugno 2015
Circolare N. 87 del 11 Giugno 2015 Definiti i contributi 2015 per lavoratori agricoli, concedenti e compartecipanti familiari Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che l INPS, con la
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA Via Ravasi 2-21100 Varese
REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEL FONDO D INCENTIVAZIONE PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO, DEL PIANO DELLA SICUREZZA, DELLA DIREZIONE DEI LAVORI E DEL COLLAUDO. Emanato con D.R. n. 6197 del 13/02/2004 Ultime
DettagliProposta di legge Alienazione degli immobili di ERP. Documento preliminare
ALLEGATO A Proposta di legge Alienazione degli immobili di ERP Documento preliminare 1. Inquadramento normativo La materia dell edilizia residenziale pubblica comprende il complesso delle attività delle
DettagliRegolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare
Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...
DettagliBonus investimenti per le imprese e cumulabilità con altre agevolazioni fiscali
S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Bonus investimenti per le imprese e cumulabilità con altre agevolazioni fiscali FLAVIO BRENNA 18 dicembre 2014 Milano S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI
DettagliPiccoli coloni e compartecipanti familiari: definiti i contributi previdenziali ed assicurativi per il 2016
Ai gentili clienti Loro sedi Piccoli coloni e compartecipanti familiari: definiti i contributi previdenziali ed assicurativi per il 2016 Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che con
DettagliLEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente
Legge 1986022 Pagina 1 di 5 LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE
DettagliCAPITOLO 5 LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO
Capitolo 5 - CAPITOLO 5 LICENZIAMENTO PER GIUSTIFICATO MOTIVO OGGETTIVO L art. 3 del D.Lgs. n. 23/2015 disciplina il licenziamento per giustificato motivo oggettivo (c.d. licenziamento economico), giustificato
DettagliQuadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.
L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria
DettagliAllegato B- Piano di gestione Relazione economico-finanziaria ai sensi dell'art. 55 Regolamento CE 1083/2006
Provincia di Bari PO FESR Puglia 2007-2013 Asse VI- Linea di intervento 6.2 Azione 6.2.1 Iniziative per le infrastrutture di supporto degli insediamenti produttivi Bando Regione Puglia BURP n. 117 del
DettagliHELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE
HELVETIA AEQUA PIANO INDIVIDUALE PENSIONISTICO DI TIPO ASSICURATIVO FONDO PENSIONE DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE Helvetia Aequa è iscritto all Albo tenuto dalla COVIP con il n. 5079. Helvetia Vita S.p.A.,
DettagliCod. Fisc. e Part. IVA, iscritta all albo di cui all articolo 13 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, in persona In qualità di
SCHEMA DI CONVENZIONE per la regolamentazione della gestione ed erogazione delle agevolazioni in abbuono interessi in favore degli imprenditori del settore agricolo beneficiari degli aiuti previsti dalla
DettagliRelazione del Consiglio di Amministrazione all Assemblea degli Azionisti
Relazione del Consiglio di Amministrazione all Assemblea degli Azionisti Autorizzazione all acquisto di azioni proprie ed al compimento di atti di disposizione sulle medesime al servizio delle Politiche
DettagliCLeFFe News 2012.001 del 16 gennaio 2012
Argomento dell accordo è la formazione generica e specifica di cui al Titolo I del D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche ed integrazioni. L accordo stato regioni fissa durata, contenuti, date di applicazione,
DettagliRiferimenti normativi
CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi
DettagliDIREZIONE PARTECIPATE DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 2015-172.0.0.-9
DIREZIONE PARTECIPATE DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. 2015-172.0.0.-9 L'anno 2015 il giorno 05 del mese di Giugno il sottoscritto Bocca Lidia in qualita' di dirigente di Direzione Partecipate, ha adottato
DettagliOGGETTO: Contributi dovuti dalle aziende agricole per gli operai a tempo determinato e a tempo indeterminato per l anno 2007.
Presidio Unificato Previdenza Agricola Roma, 6 Marzo 2007 Circolare n. 52 Allegati 1 Ai Dirigenti centrali e periferici Ai Direttori delle Agenzie Ai Coordinatori generali, centrali e periferici dei Rami
Dettagli-gli artt. 1, 36, 38 e 41 della legge 5.8.1978, n. 457, prevedono il finanziamento di programmi di edilizia agevolata;
REGIONE PIEMONTE BU38 24/09/2015 Codice A15010 D.D. 23 luglio 2015, n. 604 Contributi semestrali a favore degli Istituti mutuanti a copertura dei mutui agevolati disposti ai sensi delle Leggi 457/78, 94/82
DettagliCOMUNE DI ORSARA DI PUGLIA Provincia Di FOGGIA
COMUNE DI ORSARA DI PUGLIA Provincia Di FOGGIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE IN USO DEI LOCALI PRESSO IL CENTRO CULTURALE COMUNALE sito in Via PONTE CAPO (Palazzo Ex Scuola Media) Approvato con deliberazione
DettagliAssemblea Ordinaria degli Azionisti. del 17 aprile 2014
Assemblea Ordinaria degli Azionisti del 17 aprile 2014 Autorizzazione ad acquistare e a disporre di azioni proprie, ai sensi degli artt. 2357 e 2357 - ter Codice Civile Relazione illustrativa ai sensi
DettagliData ultimo aggiornamento: 07/2014
TECNICA DESCRIZIONE POLIZZA CONTRATTUALE LIMITI ASSUNTIVI E PERIODI DI CDARENZA ESCLUSIONI Assicurazione a termine fisso a capitale rivalutabile a premio annuo costante. È un prodotto rivolto ad una clientela
DettagliLEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE. << Finanziamenti integrativi a favore delle cooperative a proprietà indivisa >>.
Legge 1976028 Pagina 1 di 7 LEGGE REGIONALE N. 28 DEL 17-05-1976 REGIONE PIEMONTE >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con
Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze MISURA E MODALITÀ DI VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO DOVUTO DAI SOGGETTI OPERANTI NEL SETTORE POSTALE ALL AUTORITÀ
DettagliSuccessioni e donazioni
Successioni e donazioni Evoluzione normativa dal 1991 alla finanziaria 2007 L imposizione fiscale su successioni e donazioni ha sinora subìto numerose variazioni. Analizziamo brevemente le modifiche avvenute
DettagliIL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga
Parte I N. 4 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 31-1-2015 253 Parte I LEGGI, DECRETI E REGOLAMENTI DELLA REGIONE Legge Regionale 27 gennaio 2015, n. 6 BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE
DettagliCIRCOLARE N. 16/E. Roma, 22 aprile 2005. Direzione Centrale Normativa e Contenzioso
CIRCOLARE N. 16/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 22 aprile 2005 OGGETTO: Rideterminazione del valore dei terreni e delle partecipazioni. Articolo 1, comma 376 e comma 428 della Legge
DettagliLE AGEVOLAZIONI DEL RENT TO BUY DI ALLOGGI SOCIALI
Fiscalità Edilizia LE AGEVOLAZIONI DEL RENT TO BUY DI ALLOGGI SOCIALI -DL 28 marzo 2014, n. 47, convertito con modifiche nella Legge 23 maggio 2014, n.80- Maggio 2015 1 Per sviluppare programmi di edilizia
DettagliLa domanda di autorizzazione alla cessione in proprietà individuale del patrimonio della Cooperativa a proprietà indivisa, presuppone:
Rilascio autorizzazione alla cessione in proprietà individuale del patrimonio realizzato da cooperative edilizie a proprietà indivisa (L.179/92 art. 18 e ss.mm.ii.) Premessa Le cooperative a proprietà
DettagliTITOLO I. Art. 1. Art. 2.
D.Leg. 5 marzo 1948, n. 121. Provvedimenti a favore di varie regioni dell'italia meridionale e delle Isole. (G.U.R.I. 15-03-1948, n. 63). TITOLO I Opere varie di competenza del Ministero dei lavori pubblici
DettagliCOMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna
1 COMUNE DI SAN GIORGIO DI PIANO Provincia di Bologna Area Programmazione e Gestione del Territorio ALLEGATO 1 DETERMINAZIONE VALORI DI RIFERIMENTO DELLE AREE INSERITE NEL P.R.G., NEL P.S.C. E NEL R.U.E.
DettagliINFORMATIVA IMU anno 2012
COMUNE DI BUSSO 86010 PROVINCIA DI CAMPOBASSO CF 00172190704 Via Alessandro Manzoni, 5 Tel. 0874 / 447133 Fax 0874/447951 INFORMATIVA IMU anno 2012 La informiamo che dal 1 gennaio 2012 l ICI (Imposta Comunale
DettagliDOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione
DOTE SCUOLA - Percorsi di Istruzione Componenti : Buono Scuola, Disabilità, Integrazione al reddito Destinatari Studenti residenti in Lombardia, iscritti e frequentanti corsi a gestione ordinaria presso
DettagliArt. 1 (Bilancio di competenza Stato di previsione dell entrata e della spesa)
Legge regionale 27 dicembre 2012, n. 71 Bilancio di previsione della Regione Calabria per l anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale 2013-2015. (BUR n. 23 del 17 dicembre 2012, supplemento straordinario
Dettagli0139 prestito ipotecario vitalizio PRESTITO IPOTECARIO VITALIZIO LEGGE N. 44/2015
0139 prestito ipotecario vitalizio PRESTITO IPOTECARIO VITALIZIO LEGGE N. 44/2015 Riunione responsabili regionali e aree metropolitane 19 gennaio 2016 Il prestito vitalizio nasce circa 10 anni fa con la
DettagliACCORDO PER LA CONCESSIONE DI BUONI PASTO AL PERSONALE CIVILE
COMPARTO MINISTERI ACCORDO PER LA CONCESSIONE DI BUONI PASTO AL PERSONALE CIVILE PREMESSA Tenuto conto del regime di orario di servizio e di lavoro derivante, nelle Amministrazioni dello Stato, dall art.
Dettagli1. Motivazioni per le quali è richiesta l autorizzazione al compimento di operazioni su azioni proprie
3. Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni ordinarie proprie ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile e dell art. 132 del D.Lgs. 58/1998 e relative
DettagliLE PENSIONI SOCIALI E PER INVALIDI CIVILI GLI ASSEGNI PER INVALIDI DEL LAVORO I REDDITI PER VEDOVE E ORFANI della regione
Serie schede tematiche febbraio 2007 - n. 28 - cod. 67456 pag. 1 LE PENSIONI SOCIALI E PER INVALIDI CIVILI GLI ASSEGNI PER INVALIDI DEL LAVORO I REDDITI PER VEDOVE E ORFANI della regione di ogni provincia
DettagliFATA Futuro Attivo. Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione
Piano individuale pensionistico di tipo assicurativo Fondo Pensione Documento sul regime fiscale - Allegato alla Nota informativa - Documento sul regime fiscale Allegato alla Nota informativa Pagina 1
DettagliRISOLUZIONE N.350/E. agosto Roma,07 agosto 2008
RISOLUZIONE N.350/E agosto Roma,07 agosto 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello. - Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. IVA - Cessione di bene immobile a favore di un
DettagliVÉÇá zä É exz ÉÇtÄx wxäät câzä t
LEGGE REGIONALE 20 MAGGIO 2014, N. 26 Disposizioni per favorire l accesso dei giovani all agricoltura e contrastare l abbandono e il consumo dei suoli agricoli 2 LEGGE REGIONALE Disposizioni per favorire
DettagliDOCUMENTO SUL REGIME FISCALE
CASSA DI PREVIDENZA INTEGRATIVA PER I DIPENDENTI DELLE AZIENDE CONVENZIONATE FONDO PENSIONE (iscritto al n. 1137 della Sezione Speciale I dei Fondi Preesistenti dell Albo Covip) DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE
DettagliRegolamento di contabilità
Regolamento di contabilità Approvato con delibera n. 255 del 1 dicembre 2014 CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 (Denominazioni e oggetto) 1. Ai sensi del presente Regolamento si intendono per: a) Ministro,
DettagliIL FOTOVOLTAICO IN AGRICOLTURA
IL FOTOVOLTAICO IN AGRICOLTURA La soluzione dell impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica viene presa in considerazione da molte imprese agricole vuoi per la necessità di sostituire
DettagliSenato della Repubblica - Commissione 6ª (Finanze e tesoro) Audizione del Direttore dell Agenzia del Demanio
Disegno di legge n. 1164 Autorizzazione a cedere alla Cooperativa terreni demaniali di Punta Sabbioni a responsabilità limitata ed al comune di Cavallino Treporti il compendio immobiliare appartenente
DettagliPunto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria
Punto 3 all Ordine del Giorno dell Assemblea Ordinaria Autorizzazione all acquisto e alla disposizione di azioni proprie. Delibere inerenti e conseguenti. 863 Relazione del Consiglio di Gestione sul punto
DettagliCOMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO
6 Allegato 1 COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO Servizio Pianificazione e Programmazione del Territorio Via delle Torri n. 13 47100 Forlì Unità Segreteria mariateresa.babacci@comune.forli.fo.it
DettagliAudizione Commissione agricoltura e produzione agroalimentare Senato della Repubblica
Audizione Commissione agricoltura e produzione agroalimentare Senato della Repubblica Disegni di legge nn. 2674, 2710 e 2919 (imprenditoria giovanile in agricoltura) 22 Febbraio 2012 ore 15.30 Gli attuali
DettagliA relazione dell'assessore Sacchetto:
REGIONE PIEMONTE BU13 28/03/2013 Deliberazione della Giunta Regionale 25 marzo 2013, n. 11-5559 Piano Verde - Programma regionale per la concessione di contributi negli interessi sui prestiti contratti
DettagliIL REGIME FISCALE DELLE CESSIONI D AZIENDA
IL REGIME FISCALE DELLE CESSIONI D AZIENDA Il trasferimento dell azienda ed il trattamento fiscale connesso alle molteplici forme che tale operazione può assumere 1 Modalità di passaggio dell azienda:
DettagliConcrete Italia s.r.l. REGISTRO REVISORI CONTABILI N. 136021 - D.M. MINISTERO DI GRAZIA E GIUSTIZIA DEL 12.4.2005 - G.U. N. 35 DEL 3 MAGGIO 2005
DISEGNO DI LEGGE DEL SENATO DELLA REPUBBLICA DEL 15 NOVEMBRE 2007 Disposizioni per la formazione del Bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge Finanziaria 2008) RIAPERTURA TERMINI IN MATERIA DI
DettagliIL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme indicate nei riferimenti normativi. Dispone
N. 185820 /2011 Modalità di applicazione del regime fiscale di vantaggio per l imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità - disposizioni di attuazione dell'articolo 27, commi 1 e 2, del D.L. 6 luglio
DettagliBILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2016/2018" IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Promulga
770 N. 6 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA - 9-2-2016 Parte I Legge Regionale 9 febbraio 2016, n. 4 BILANCIO DI PREVISIONE PLURIENNALE PER IL TRIENNIO 2016/2018" IL CONSIGLIO REGIONALE ha
DettagliLe pensioni nel 2013. Le pensioni da lavoro. Allegato n. 2
Le pensioni nel 2013 Le pensioni da lavoro Allegato n. 2 Integrazione al minimo Le pensioni liquidate col sistema retributivo o col sistema misto, in presenza di determinate condizioni di reddito, vengono
DettagliContributi 2013 per lavoratori agricoli, concedenti e compartecipanti familiari. (Circolare INPS n. 95 e n. 96 del 11.06.2013)
N.284 del 27.06.2013 La Memory A cura di Riccardo Malvestiti Contributi 2013 per lavoratori agricoli, concedenti e compartecipanti familiari (Circolare INPS n. 95 e n. 96 del 11.06.2013) L INPS con due
DettagliI processi di acquisizione/utilizzo dei fattori produttivi pluriennali
I processi di acquisizione/utilizzo dei fattori produttivi pluriennali azienda/fornitori circuiti: flussi fisico tecnici ed economici (in entrata) flussi monetari-finanziari (in uscita) settore fisico-tecnico
DettagliDOCUMENTO SUL REGIME FISCALE
fondo pensione aperto aviva Fondo Pensione Istituito in Forma di Patrimonio Separato da AVIVA S.p.A. (Art. 12 del Decreto Legislativo 5 Dicembre 2005, n. 252) DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE FONDO PENSIONE
Dettagliai sensi dell art. 46 D.P.R. 445 del 28 dicembre 2000, sotto la propria responsabilità: DICHIARA (Prov)..Via/Piazza. c.a.p..dal..
Allegato 1 alla domanda di integrazione Dichiarazioni sostitutive ai sensi degli artt 46 e 47 del DPR N 445 del 28 dicembre 2000 come modificato dall art 15 della legge 12 novembre 2011, n 183 Il/La sottoscritto/a,
DettagliLEGGE REGIONALE N. 2 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA
LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE
DettagliArt. 1 (Bilancio di competenza - Stato di previsione dell'entrata e della spesa)
Legge regionale 27 aprile 2015, n. 13 Bilancio di previsione della Regione Calabria per l anno finanziario 2015 e bilancio pluriennale 2015 2017. (BURC n. 27 del 27 aprile 2015) Art. 1 (Bilancio di competenza
DettagliManuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative
Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro
DettagliTABELLA ALIQUOTE IN VIGORE... 8 TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLA DICHIARAZIONE DI SUCCESSIONE... 9
MAGGIO 2007 RTRABACE IMPOSTA SULLE SUCCESSIONI E DONAZIONI EVOLUZIONE - TABELLE - TERMINI EVOLUZIONE NORMATIVA... 1 TABELLA ALIQUOTE (A)... 3 TABELLA ALIQUOTE (B)... 5 TABELLA ALIQUOTE (C)... 7 TABELLA
DettagliCONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA 1 LEGGE REGIONALE. Disciplina in materia di apprendistato professionalizzante
DELLA PUGLIA 1 LEGGE REGIONALE Disciplina in materia di apprendistato professionalizzante DELLA PUGLIA 2 LEGGE REGIONALE Disciplina in materia di apprendistato professionalizzante Il Consiglio regionale
DettagliCredito Emiliano SpA
Credito Emiliano SpA RELAZIONE ILLUSTRATIVA del Consiglio di Amministrazione di Credito Emiliano per l Assemblea convocata per deliberare sulla proposta di autorizzazione all acquisto di azioni proprie
DettagliEvoluzione dell addizionale all Irpef regionale (1998 2014) comunale (2006 2013) Piemonte. A cura di Vincenzo Scumaci
Evoluzione dell addizionale all Irpef regionale (1998 214) comunale (26 213) Piemonte A cura di Vincenzo Scumaci Categorie di redditi e tassazione/continua slide successiva Categorie redditi tassazione
DettagliSOMME EROGATE PER PREMI DI PRODUTTIVITA /RISULTATO. A cura dell U.O. Contrattualistica e fiscalità Gennaio 2012
SOMME EROGATE PER PREMI DI PRODUTTIVITA /RISULTATO A cura dell U.O. Contrattualistica e fiscalità Gennaio 2012 1 MANOVRA CORRETTIVA 2011 (ARTICOLO 26 D.L. N. 98/2011 CONVERTITO IN L. N. 111/2011) Per l
DettagliINPS a porte aperte. Il Fondo Speciale per il Trasporto Aereo (FSTA) si caratterizza per alcune peculiarità:
INPS a porte aperte Questa scheda fa parte di una operazione di trasparenza dell Inps, annunciata dal Presidente Boeri nel suo discorso di insediamento. Nel corso delle prossime settimane e mesi pubblicheremo
DettagliStudio di Economia e consulenza Aziendale s.r.l. Attivati gli incentivi a favore delle imprese che si vogliono inserire nel mercato estero
News per i Clienti dello studio del 9 Ottobre 2014 Ai gentili clienti Loro sedi Attivati gli incentivi a favore delle imprese che si vogliono inserire nel mercato estero Gentile cliente, con la presente
DettagliCompetenze dei settori operativi
CONSORZIO DI BONIFICA BACCHIGLIONE PIANO DI ORGANIZZAZIONE VARIABILE - adottato dall Assemblea con delibera n. 04/07 del 21 maggio 2010, e definitivamente approvato con modifiche con Decreto del Presidente
DettagliRISOLUZIONE N. 26/E. Roma, 6 marzo 2015
RISOLUZIONE N. 26/E Direzione Centrale Normativa Roma, 6 marzo 2015 OGGETTO: Consulenza giuridica applicabilità delle agevolazioni in materia di piccola proprietà contadina alle pertinenze dei terreni
DettagliL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO
DELIBERAZIONE 14 MAGGIO 2015 213/2015/A MODIFICHE E INTEGRAZIONI AL REGOLAMENTO SUGLI OBBLIGHI DI PUBBLICITÀ, TRASPARENZA E DIFFUSIONE DI INFORMAZIONI DELL AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL
DettagliL AUTORITA PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS
Deliberazione 22 dicembre 1998 Definizione dei prezzi di cessione delle eccedenze di energia elettrica prodotta da impianti idroelettrici ad acqua fluente fino a 3MW (Deliberazione n. 162/98) Nella riunione
DettagliTASSAZIONE DEI RENDIMENTI
GLI ASPETTI FISCALI Deducibilità dei contributi A tutti i lavoratori è riconosciuta la deducibilità dei contributi a proprio carico versati alle forme pensionistiche complementari fino ad un massimo di
DettagliRisoluzione n. 150/E. Roma, 9 luglio 2003
Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Risoluzione n. 150/E Roma, 9 luglio 2003 Oggetto: Depositi a garanzia di finanziamenti concessi ad imprese residenti aventi ad oggetto quote di fondi comuni di
DettagliREGOLAMENTO E.N.P.A.M. A TUTELA DELLA GENITORIALITA. Capo I Disposizioni generali. Art. 1 Ambito di applicazione. Capo II Eventi tutelati
AREA DELLA PREVIDENZA REGOLAMENTO E.N.P.A.M. A TUTELA DELLA GENITORIALITA Capo I Disposizioni generali Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento reca disposizioni a tutela della maternità
DettagliS E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A
S E N A T O D E L L A R E P U B B L I C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 188 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa dei senatori CARCARINO, SALVATO e MARINO COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 9 MAGGIO 1996
DettagliFoglio Informativo AnSe
Foglio Informativo AnSe Anno 2015 - Numero 11 16 luglio 2015 Anno13 - Numero 2013 ANSE Associazione Nazionale Seniores Enel Viale Regina Margherita, 125-00198 ROMA Tel. 0683057390-0683057422 Fax 0683057440
DettagliINFORMATIVA I.M.U. 2013 IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA. Novità rispetto all anno 2012
INFORMATIVA I.M.U. 2013 IMPOSTA MUNICIPALE PROPRIA Ai sensi dell articolo 13 del decreto legge 6 dicembre 2011, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, a partire dal 1.01.2012 è stata anticipata,
DettagliDomande e risposte sulla legge 10/91
Domande e risposte sulla legge 10/91 Di cosa si occupa la legge 10/91? La legge 10/91 contiene le norme per l attuazione del piano energetico nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio
DettagliTITOLO I NATURA E DEFINIZIONI
PIANO DI PROGRAMMAZIONE COMUNALE CONCERNENTE I CRITERI PER IL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ED I CRITERI DI PROGRAMMAZIONE ALL APERTURA, AL TRASFERIMENTO DI SEDE E ALL AMPLIAMENTO DI SUPERFICIE DELLE MEDIE
DettagliRISOLUZIONE N. 68/E. Con l interpello in esame, concernente l interpretazione dell articolo 32 del DPR n. 601 del 1973, è stato esposto il seguente:
RISOLUZIONE N. 68/E Roma, 3 luglio 2014 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Istanza di Interpello - Cessioni a titolo gratuito al Comune, di aree ed opere di urbanizzazione Applicabilità dell articolo
DettagliL.R. 19 giugno 1982, n. 55 ( 1).
L.R. 19 giugno 1982, n. 55 ( 1). Ulteriori interventi finanziari in favore delle cooperative edilizie ed integrazione della legge regionale 22 marzo 1963, n. 26, concernente la disciplina della cessione
DettagliAggiornamento dei limiti di reddito per l'anno 2014 degli assegnatari e degli acquirenti di alloggi di edilizia residenziale pubblica sociale.
REGIONE PIEMONTE BU4 23/01/2014 Codice DB0803 D.D. 20 dicembre 2013, n. 676 Aggiornamento dei limiti di reddito per l'anno 2014 degli assegnatari e degli acquirenti di alloggi di edilizia residenziale
DettagliLa previdenza dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri tra rischi e opportunità. L impatto delle riforme sulla Casse CNPADC e CNPR
La previdenza dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri tra rischi e opportunità L impatto delle riforme sulla Casse CNPADC e CNPR Il sistema previdenziale obbligatorio dei liberi professionisti Previdenza
DettagliREGOLAMENTO PER EROGAZIONI CONTRIBUTI ORDINARI E STRAORDINARI. Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n.
REGOLAMENTO PER EROGAZIONI CONTRIBUTI ORDINARI E STRAORDINARI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 03 del 21/02/1991 CAP 1 Oggetto della concessione Il Comune interviene con erogazioni
DettagliDOCUMENTO SUL REGIME FISCALE
DOCUMENTO SUL REGIME FISCALE (A) Regime fiscale applicabile agli iscritti a partire dal 1 gennaio 2007ed ai contributi versati dal 1 gennaio 2007dai lavoratori già iscritti 1. I Contributi 1.1 Il regime
DettagliURBANISTICA b) il diritto di farsi casa per abitarvi. a) delle cose di interesse artistico e storico. c) n 1150 del 17 agosto 1942.
URBANISTICA La legge n 1766 del 16 giugno 1927 introduceva il concetto dello Ius caselimandi cioè: a) il diritto di costruire abitazioni rurali. b) il diritto di farsi casa per abitarvi. c) il diritto
DettagliRelazione illustrativa. al piano di rimodulazione estiva degli Uffici Postali ANNO 2014
Relazione illustrativa al piano di rimodulazione estiva degli Uffici Postali ANNO 2014 Roma, 30 aprile 2014 1 RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL PIANO DI RIMODULAZIONE ESTIVA DEGLI UFFICI POSTALI ANNO 2014 Il piano
DettagliBONUS DI FINE GESTIONE
CIPREG Centro Italiano dei Gestori Distributori di carburanti BONUS DI FINE GESTIONE Note di sintesi Il Bonus di fine gestione è stato istituito a partire dal 01/07/92 in seguito agli Accordi collettivi
DettagliCITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente
CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per
DettagliOPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013
A7. FECONDITÀ, NUZIALITÀ E DIVORZIALITÀ Diminuisce il tasso di fertilità dopo la crescita degli ultimi anni A livello nazionale il tasso di fecondità totale (numero medio di figli per donna in età feconda)
DettagliAlcune riflessioni sull assegno straordinario per il sostegno al reddito
Alcune riflessioni sull assegno straordinario per il sostegno al reddito invitiamo tutte le strutture alla verifica puntuale degli assegni corrisposti agli esodati ed in particolar modo delle settimane
DettagliRELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI
RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEGLI AMMINISTRATORI Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli articoli 2357 e 2357 ter del codice civile. ASSEMBLEA DEGLI
Dettagli