DOCUMENTO DI VALUTAZIONE COMUNE DI SALA CONSILINA DEI RISCHI AZIENDA: Sede: IN AMBIENTE LAVORATIVO

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1 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI IN AMBIENTE LAVORATIVO ai sensi dell art.17, c.1 lett. a) del D.Lgs. n. 81 del AZIENDA: COMUNE DI SALA CONSILINA Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale: ambiente destinato a cimitero comunale Via San Rocco Oggetto: valutazione dei rischi presenti nell unità produttiva Cimitero Comunale sita in C.da Cappucini nel Comune di. Documento redatto ai sensi dell art.17, c.1 lett. a) D.Lgs. n.81 del Revisione Data Datore di Lavoro R.S.P.P. R.L.S. per presa visione Medico Comp. per presa visione Aggiornamento D.Lgs. 81/08 Rev. 01/10 10/01/2011 Il Tecnico della Prevenzione Spazio riservato alla data certa art.28 c.2 del D.Lgs.81/08 Dott. CAFARO Gianpiero

2 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 2 di 64 STRUTTURA DEL DOCUMENTO Il presente documento è redatto ai sensi del decreto legislativo n.81 del 09 Aprile Esso sintetizza il complesso delle operazioni svolte ai fini della valutazione di cui all art.17, c.1 lett. a) del predetto decreto. Il documento di valutazione dei rischi si articola nelle seguenti sezioni: PREMESSA 3 ANAGRAFICA DELL AZIENDA 5 6 IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (S.P.P.) 7 ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI 8 Considerazioni preliminari 9 Fase I: Identificazione delle sorgenti di rischio 13 o Descrizione degli ambienti di lavoro 13 o Analisi dell attività lavorativa 15 o Elenco Attrezzatura e Macchinari 17 o Identificazione e partecipazione dei lavoratori esposti 18 o Classificazione e definizione dei rischi lavorativi 21 o Analisi di certificazioni e norme generali relative ai luoghi di lavoro 23 o Infortuni e malattie professionali degli ultimi 5 anni 26 II Fase: Individuazione dei rischi di esposizione 27 o Rischi per la Sicurezza (Infortunio) 27 o Rischi per la Salute 30 o Rischi Trasversali/Organizzativi 32 III Fase: Stima delle gravità e delle probabilità degli effetti 36 o Rischi per la sicurezza la salute e di tipo trasversale/organizzativi 40 o Movimentazione manuale dei carichi 50 IV Fase: Piano di miglioramento e gestione della sicurezza 53 SORVEGLIANZA SANITARIA 59 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI D.P.I. 60 SEGNALETICA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO 62 ALLEGATI 64

3 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 3 di 64 PREMESSA La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro costituisce parte integrante della gestione generale dell azienda. La realizzazione degli obiettivi di salute e sicurezza non comporta l obbligo né la necessità di adozione di sistemi di gestione della sicurezza. Il documento di valutazione dei rischi (ai sensi dell art.17, c.1 lett. a) D.Lgs. 81/08) definisce le modalità per individuare, all interno della struttura organizzativa aziendale, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti. Il documento che segue è stato redatto per consentire al datore di lavoro di documentare che in azienda è stato attuato (naturalmente nei modi congruenti con l entità dell azienda stessa e dei corrispondenti fattori di rischio) un sistema per tenere sotto controllo i rischi. Ulteriore obiettivo conseguibile è quello di documentare che la valutazione dei rischi sia stata fatta nel rispetto dei criteri formali (coinvolgimento delle persone incaricate o associate, tempi di attuazione, consultazione delle parti interessate, ecc.) e sostanziali (concretezza, globalità, congruenza, programmazione delle misure, ecc.) che la legge prescrive a riguardo. La normativa esistente in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro (art.3 del D.Lgs. 81/08) prevede che le norme riportate sono da applicare a tutti i settori di attività, privati e pubblici, compresi gli Enti pubblici. Con il D.Lgs. 81/08, si è rafforzata l esigenza di sicurezza, assegnando ad ogni figura professionale compiti e responsabilità. Scopo della suddetta normativa è quello di assicurare una tutela piena al lavoratore subordinato, ovvero di garantirne l incolumità e la salubrità nello svolgimento delle attività lavorative, a prescindere dalla natura pubblica o privata dell attività nel cui ambito il lavoratore presta la sua attività. Pertanto il D.Lgs. 81/08, meglio conosciuto come Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro, ha immediata applicazione anche per l attività lavorativa espletata dai dipendenti delle Amministrazioni ed Enti Pubblici, ribadendo che le stesse sono del tutto equiparabili alle altre attività lavorative per quanto concerne i livelli di responsabilità, la partecipazione all organizzazione ed attuazione del sistema di sicurezza, la definizione degli obiettivi di prevenzione da perseguire e le procedure e metodologie da adottare.

4 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 4 di 64 La valutazione dei rischi è stata condotta per monitorare le condizioni di sicurezza, le procedure ed i fattori di rischio presenti sul posto di lavoro, e quindi individuare eventuali misure correttive per tutelare al meglio la salute dei lavoratori esposti. A tal proposito, il presente documento è stato suddiviso in più sezioni, che sintetizzano rispettivamente: Dati generali dell azienda: anagrafica aziendale, identificazione dei soggetti coinvolti nella gestione della sicurezza in azienda. Informazioni generali sulla gestione della sicurezza negli ambienti di lavoro: compiti e responsabilità delle figure previste dal D.Lgs.81/08, disposizioni di carattere generale per gli ambienti di lavoro, fattori di rischio presenti negli ambienti di lavoro. Questa sezione si pone l obiettivo di fornire, in maniera non certamente esaustiva, informazioni riguardanti la gestione della sicurezza in azienda, l ergonomia e le caratteristiche strutturali dell ambiente di lavoro, la descrizione dei fattori di rischio presenti in azienda (caratteristiche, norme di prevenzione, effetti sulla salute dell esposto). Analisi e valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori: in questa sezione si riporta la mappa dei rischi presenti durante l attività lavorativa a cui risultano esposti i lavoratori e le misure correttive per migliorare le condizioni di sicurezza. I rischi presenti in azienda vengono individuati ed analizzati come descritto al paragrafo ad essi dedicato, in particolare si tiene conto di: o Caratteristiche strutturali dell unità operativa o reparto o Ciclo produttivo o Esperienza, formazione, informazione, età, conoscenze linguistiche del lavoratore esposto o Mansione svolta dall operatore o Orario/turni di lavoro o Tempi e modalità di esposizione al rischio Dispositivi di protezione individuali D.P.I.: con particolare riferimento alla mansione ed alla lavorazione per cui devono essere indossati. Segnaletica di sicurezza

5 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 5 di 64 ANAGRAFICA DELL AZIENDA ENTE/AZIENDA Comune di Sala Consilina DATORE DI LAVORO DE NIGRIS Attilio SEDE LEGALE/UFFICI Via Mezzacapo SEDE DI LAVORO Unità Produttiva: C.da Cappuccini TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ ESERCITATA NELL UNITÀ PRODUTTIVA Cimitero comunale: gestione attività cimiteriale. PERSONALE IMPIEGATO NELL UNITÀ PRODUTTIVA NUMERO COMPLESSIVO DI LAVORATORI Operatore necroforo N 01 UOMINI N 00 DONNE n 01 uomini n 00 donne TURNI DI LAVORO Categoria di lavoratori Mattina dal lunedì al venerdì Pomeriggio dal martedì e giovedì Notte dal lunedì al venerdì dalle ore alle ore dalle ore alle ore dalle ore alle ore Operatore necroforo 08 : : : : 00 ***** ***** DESCRIZIONE GENERALE DELL UNITÀ OPERATIVA L unità operativa è ubicata in C.da Cappuccini nel Comune di Sala Consilina, presso il sito adibito a cimitero comunale accessibile dalla strada comunale che ne costeggia un intero lato. L area cimiteriale è caratterizzata dalla presenza di spazi all aperto (nel terreno) e loculi (all aperto ed in cappelle in muratura) per la sepoltura dei defunti, nonché da una sala mortuaria e da piccoli locali adibiti a deposito attrezzature e materiale ed a servizi igienici/ricovero custode. L intera superficie è interamente circoscritta da recinzione in muratura, e risulta accessibile da più ingressi provvisti di cancello in ferro. Antistante l area cimiteriale è presente un ampio piazzale utilizzato per il parcheggio degli utenti. La descrizione dettagliata degli ambienti di lavoro e delle attività lavorative si rimanda ai successivi paragrafi Descrizione degli ambienti di lavoro e Analisi dell attività lavorativa.

6 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 6 di 64 (ai sensi dell art. 17, comma 1 lett. a) del D.Lgs.81/08) Il sottoscritto Ing. DE NIGRIS Attilio, in qualità di datore di lavoro dell Ente Comune di Sala Consilina, con unità produttiva in Sala Consilina alla Via San Rocco, ha effettuato con la collaborazione del consulente esterno dott. Cafaro Gianpiero e del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Arch. TONTI Fabio, una serie di sopralluoghi per definire una mappa dei rischi presenti negli ambienti lavorativi dell unità produttiva in oggetto e redigere il presente aggiornamento del documento di valutazione dei rischi: a) individuazione dei provvedimenti urgenti da attuare per proteggere la sicurezza e salute dei dipendenti e degli altri lavoratori; b) miglioramento del livello di protezione dei lavoratori, rispetto alle esigenze della sicurezza e della sanità; c) informazione e formazione dei lavoratori; d) miglioramento dell organizzazione dei mezzi destinati alla prevenzione. La valutazione dei rischi è stata effettuata con la collaborazione di: Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione: Arch. TONTI Fabio Medico Competente nominato: dott.ssa DI STEFANO Chiara Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza: Sig. CATONE Nunzio Preposto alla sicurezza: Sig. AQUINO Francesco Tecnico della Prevenzione e Protezione nell Ambiente e nei Luoghi di Lavoro: dott. CAFARO Gianpiero Tutti i lavoratori in forza all azienda, sono stati coinvolti nella valutazione mediante consultazione verbale e scritta (compilazione di uno specifico questionario), in merito alle condizioni dei luoghi di lavoro/attrezzatura impiegata ed ai pericoli da loro avvertiti nelle varie fasi lavorative. Per presa visione: Medico Competente Dott.ssa DI STEFANO Chiara Il sottoscritto CATONE Nunzio in qualità di RLS dell Ente Comune di Sala Consilina dichiara di aver ricevuto copia del presente documento e di aver partecipato alle attività in conformità alle indicazioni dell art.50 del D.Lgs.81/08. Il documento si compone di n 64 pagine ed è stato licenziato in data 10 Gennaio Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza R.L.S. Sig. CATONE Nunzio Il sottoscritto Ing. DE NIGRIS Attilio in qualità di datore di lavoro dell azienda dell Ente Comune di Sala Consilina dichiara che le informazioni fornite sono rispondenti al vero sottoscrivendo, contestualmente al Tecnico della Prevenzione ed al R.S.P.P., la presente relazione sulla valutazione dei rischi, costituita da n 64 pagine progressivamente numerate; inoltre, solleva il Tec. Dott. Cafaro Gianpiero da qualunque responsabilità per le informazioni fornite non corrispondenti al vero o errate. La stesura del presente documento è stata ultimata in data 10 Gennaio 2011, tale data, ai sensi dell art.28 c.2 del D.Lgs.81/08, dovrà essere validata a cura del datore di lavoro. Datore di lavoro Ing. DE NIGRIS Attilio R.S.P.P. Arch. TONTI Fabio Il tecnico dott. Cafaro Gianpiero

7 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 7 di 64 IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (S.P.P.) Il Comune di Sala Consilina ha organizzato il Servizio di Prevenzione e Protezione, previsto dall art.31 del D.Lgs. 81/08, il cui responsabile è l Arch. TONTI Fabio, in possesso dei requisiti previsti dall art. 32 del D.Lgs. 81/08. Il Servizio svolge i suoi compiti avvalendosi della collaborazione del Medico Competente dott.ssa DI STEFANO Chiara e del Tec. dott. CAFARO Gianpiero, in qualità di consulenti esterni all azienda. I compiti affidati al Servizio sono quelli previsti dall art. 33 del Decreto in argomento e qui di seguito citati: individuare i fattori di rischio, procedere alla valutazione dei rischi ed alla individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell organizzazione aziendale; ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all articolo 35; a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all articolo 36. elaborare i dati statistici riguardanti gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali; collaborare con il Medico Competente per l attività di sorveglianza sanitaria. NOMINE E QUALIFICHE DEGLI ADDETTI E RESPONSABILI ALLA GESTIONE DELLA SICUREZZA - Medico del Lavoro Competente Dott.ssa DI STEFANO Chiara Indirizzo recapiti telefonici Tel. 0975/ Cell. 392/ Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Arch. TONTI Fabio Indirizzo recapiti telefonici Tel. interno n Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Sig. CATONE Nunzio Indirizzo recapiti telefonici Cell. 334/ Tel. interno n Preposto alla sicurezza Sig. AQUINO Francesco Indirizzo recapiti telefonici - Coordinatore Addetti al Primo Soccorso Sig. AQUINO Francesco Indirizzo recapiti telefonici - Coordinatore Addetti antincendio emergenza/evacuazione Sig. AQUINO Francesco Indirizzo recapiti telefonici

8 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 8 di 64 ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI sintetizza il complesso delle operazioni svolte ai fini della valutazione di cui all art.17, c.1 lett. a) del D.Lgs. n. 81 del Ente/Azienda COMUNE DI SALA CONSILINA Sede luoghi di lavoro Unità Produttiva Cimitero Comunale: C.da Cappuccini 84036

9 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 9 di 64 CONSIDERAZIONI PRELIMINARI La valutazione dei rischi per la sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori rappresenta il punto centrale dell attività preventiva praticata all interno di un azienda. Il Datore di lavoro coadiuvato dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e dai consulenti esterni, si è attivato per giungere ad una conoscenza completa ed approfondita dei rischi presenti nella propria realtà aziendale. Per tutto il personale la valutazione dei rischi è stata considerata come il processo tendente a stimare la possibile entità del danno, intesa come conseguenza del rischio a cui ciascun lavoratore risulta esposto durante l espletamento della propria mansione, scaturito dalle circostanze del verificarsi di un pericolo nell ambiente di lavoro. La valutazione del rischio è un processo complesso che ha richiesto il pieno coinvolgimento di tutte le risorse aziendali, al fine di: - identificare le fonti di pericolo presenti nel ciclo lavorativo (mansione, posto di lavoro, luogo di lavoro); - individuare i rischi potenziali per la sicurezza e la salute conseguenti all esposizione durante l attività lavorativa; - stimare l entità dei rischi di esposizione. Prima di analizzare in dettaglio il processo di valutazione, è opportuno fare alcune precisazioni riguardo i concetti destinati ad essere più volte richiamati nel presente documento. DEFINIZIONI PERICOLO SITUAZIONE PERICOLOSA proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità (sostanza, attrezzo, metodo) avente potenzialità di causare danni oppure fonte di possibili lesioni o danni alla salute. Il termine pericolo è generalmente usato insieme ad altre parole che definiscono la sua origine o la natura della lesione o del danno alla salute previsti: pericolo di elettrocuzione, di schiacciamento, di cesoiamento, di intossicazione, etc qualsiasi situazione in cui una persona è esposta ad uno o a più pericoli DANNO lesione fisica o alterazione dello stato di salute, causata dal pericolo RISCHIO TIPOLOGIE DI RISCHIO VALUTAZIONE DEL RISCHIO PREVENZIONE probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di danno nelle situazioni effettive di lavoro e nelle condizioni di impiego e/o di esposizione, nonché la dimensione possibile del danno stesso oppure combinazione di probabilità e di gravità di potenziali lesioni o danni alla salute in una situazione pericolosa Rischio residuo: rischio che permane dopo la bonifica ambientale Rischi per la sicurezza: i rischi per la sicurezza, o rischi di natura infortunistica, sono quelli responsabili del potenziale verificarsi di incidenti o infortuni, ovvero di danni o menomazioni fisiche subite dalle persone addette alle varie attività lavorative, in conseguenza di un impatto fisico-traumatico di diversa natura (meccanica, elettrica, chimica, termica, etc.). Rischi igienico ambientali o per la salute: i rischi igienico ambientali per la salute dei lavoratori, sono quelli responsabili della potenziale compromissione dell equilibrio biologico del personale addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano l emissione nell ambiente di agenti inquinanti ambientali, di natura chimica, fisica e biologica, con seguente esposizione degli addetti. Rischi trasversali: rischi essenzialmente individuabili all interno della complessa articolazione che caratterizza il rapporto tra l operatore e l organizzazione del lavoro in cui è inserito. Tale rapporto può comportare problemi di natura psicologica ed organizzativa che possono determinare eventi di natura infortunistica o problemi per la salute degli operatori. procedimento che consente di giungere ad una quantificazione (stima), in termini assoluti o relativi, della possibilità che sia raggiunto il limite di danno potenziale per la salute e la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro, al fine di scegliere le eventuali e più adeguate misure preventive di sicurezza il complesso delle disposizioni o misure adottate o previste in tutte le fasi dell attività lavorativa per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell integrità dell ambiente di lavoro

10 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 10 di 64 OBIETTIVI DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI L obiettivo della valutazione dei rischi è stato quello di consentire al datore di lavoro/rspp di individuare ed adottare i provvedimenti realmente necessari per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Questi provvedimenti comprendono: - prevenzione dei rischi professionali - informazione dei lavoratori - formazione professionale dei lavoratori - organizzazione e mezzi destinati a porre in atto i provvedimenti necessari L art. 15 del D.Lgs. 81/08 elenca, in successione logica e concatenata, i provvedimenti che devono essere assunti dal datore di lavoro, quali misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro. Tra le misure indicate, la valutazione dei rischi è il primo atto previsto, dal quale derivano tutte le ulteriori misure, alla cui programmazione ed attuazione, la valutazione stessa è finalizzata. CRITERI GENERALI La metodologia della valutazione è stata individuata nel rispetto dei dettami del D.Lgs. 81/08, attraverso cui si evince chiaramente che in alcuni articoli si parla di valutazione dei rischi (Titolo VI Movimentazione manuale dei carichi Titolo VII Uso di attrezzature munite di videoterminali Titolo Protezione da agenti biologici ), mentre in altri si parla di valutazione dell esposizione (Titolo VIII Protezione da agenti fisici Titolo I, Capo II Protezione da agenti cancerogeni e mutageni ), pur facendo in ogni caso riferimento alla valutazione dei rischi disposta all art. 17, c.1 lett. a); a tal proposito, durante l analisi dei rischi, di cui al presente studio, si è tenuto conto di quanto anzidetto, considerando, a seconda dei casi, la tipologia di valutazione richiesta. Nel caso in esame, la realtà aziendale è stata suddivisa nelle diverse attività lavorative esercitate, dopodiché, sulla base dell analisi del processo produttivo, dell organizzazione del lavoro, nonché di tutta la documentazione e delle informazioni disponibili ed utili, per ognuna di esse si è proceduto all identificazione delle fonti di pericolo. CRITERI SEGUITI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI La valutazione, al fine di una sua corretta collocazione temporale e maggiore rappresentatività delle reali condizioni di lavoro, è stata fatta precedere da un attenta ricognizione circa le caratteristiche dell attività lavorativa (variabilità delle lavorazioni espetate da ciascun lavoratore) con particolare riferimento all esistenza di attività di servizio alla produzione (pulizia, manutenzione...) od occasionali (guasti, riattivazione di impianti...). L Ing. DE NIGRIS Attilio, in qualità di datore di lavoro, con la collaborazione del rappresentante dei lavoratori (RLS), del RSPP, dei Preposti alla sicurezza, del Medico Competente, del Tecnico della Prevenzione, nonché di tutto il personale dipendente, ha condotto la valutazione del rischio seguendo quanto previsto dalla vigente normativa, attraverso precisi criteri procedurali atti a consentire un omogeneo svolgimento delle varie fasi operative costituenti il processo di valutazione stesso.

11 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 11 di 64 SCHEMA RIEPILOGATIVO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Per la corretta realizzazione della valutazione dei rischi, derivanti dal processo lavorativo, si è condotto uno studio attraverso diversi step, riportati nel seguente schema: I fase: identificazione delle sorgenti di rischio Descrizione dell attività lavorativa (procedure sperimentali, processi lavorativi, sequenza ordinata delle lavorazioni nel ciclo produttivo, ambienti di lavoro, attrezzature, macchine ed impianti, modelli organizzativi e operativi, compiti assegnati ai lavoratori) Analisi delle fasi operative per il rilevamento dei fattori di rischio o Rischi per la sicurezza (rischi di natura infortunistica) strutture macchine impianti elettrici incendio sostanze pericolose o Rischi per la salute (rischi di natura igienico-ambientale) agenti biologici agenti chimici agenti fisici o Rischi trasversali e organizzativi (rischi di tipo trasversale o organizzativo) organizzazione del lavoro fattori psicologici fattori ergonomici condizioni di lavoro difficili Successivamente è stata effettuata l acquisizione e l organizzazione di tutte le informazioni e le conoscenze già disponibili su elementi utili a connotare i fattori di rischio e/o gli eventuali danni riferibili al lavoro. Di seguito è riportata la lista di informazioni e fonti informative acquisite in azienda: Informazioni e fonti informative o caratteristiche degli ambienti di lavoro o numero di addetti ripartito per mansioni o denunce di impianti e verifiche periodiche o registro delle manutenzioni ordinarie e straordinarie o schede di sicurezza di sostanze/prodotti pericolosi o schede tecniche e manuali operativi di macchine/apparecchiature ed impianti in uso o risultati collettivi anonimi dei controlli sanitari periodici o dati sugli infortuni (registro infortuni) e incidenti avvenuti o atti autorizzativi o procedure di lavoro scritte e verbali, ordini di servizio o elenco e caratteristiche dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori o modalità pratiche di distribuzione/ricambio dei dispositivi di protezione individuale o conoscenze ed esperienze dei lavoratori e dei preposti Classificazione e definizione dei rischi lavorativi II fase: individuazione dei rischi di esposizione Quadro delle sorgenti di potenziali fattori di rischio Misure di sicurezza adottate

12 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 12 di 64 III fase: stima delle gravità e delle probabilità degli effetti Verifica del rispetto delle norme di legge e/o di buona tecnica prevenzionistica durante il funzionamento delle macchine Verifica dell accettabilità delle condizioni igienico-ambientali Misura dei parametri di rischio e loro quantificazione nel caso di specifiche norme di legge o obiettive situazioni di elevato rischio potenziale Risultati della valutazione dei rischi residui Programma di prevenzione e protezione Stesura del documento sulla sicurezza in azienda IV fase: Piano di miglioramento e gestione della sicurezza (tecnico-organizzativo e procedurale) relativo alle misure di prevenzione da attuare Seguendo il suddetto percorso valutativo è stato possibile identificare le sorgenti di rischio, individuare i potenziali rischi di esposizione, in relazione alle modalità operative seguite, ed infine passare alla stima dei rischi di esposizione. La rilevazione dei rischi, e quindi la compilazione delle schede che fanno parte del presente documento, è stata effettuata in collaborazione con il consulente esterno e consultando il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, nonchè coinvolgendo tutti i lavoratori. Si è operato anche alla luce del fatto che è ormai pacifico in giurisprudenza il principio secondo il quale il datore di lavoro ha il diritto di esigere dal lavoratore l osservanza della disciplina di sicurezza provvedendo, se necessario, anche con l adozione di mezzi coercitivi e sanzioni disciplinari, compreso il licenziamento (Cassazione Penale 12 aprile 1991).

13 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 13 di 64 FASE I: IDENTIFICAZIONE DELLE SORGENTI DI RISCHIO DESCRIZIONE DEGLI AMBIENTI DI LAVORO Descrizione generale L unità operativa è ubicata in C.da Cappuccini nel Comune di Sala Consilina, presso un area adibita a cimitero comunale, accessibile dalla strada comunale che ne costeggia un intero lato. Strutturalmente l area cimiteriale è caratterizzata dalla presenza di: spazi all aperto (nel terreno) e loculi (all aperto ed in cappelle di muratura) per la sepoltura dei defunti, ciascuno spazio è fornito di alimentazione elettrica in bassa tenzione per il funzionamento di una piccola lampada; due sale mortuarie, ove vengono portati i feretri dei defunti in attesa di essere sepolti; locali di piccole dimensioni adibiti a deposito attrezzature e materiale impiegato per lavori di riparazione e/o manutenzione edile, nonché per la sepoltura ed operazioni affini; servizi igienici/ricovero custode. L area è interamente circoscritta da recinzione in muratura, e risulta accessibile da più ingressi dislocati in diversi punti, di cui alcuni carrabili e tutti provvisti di cancello in ferro. Antistante l area cimiteriale è presente un ampio piazzale utilizzato per il parcheggio degli utenti. Dal punto di vista strutturale ed organizzativo l unità produttiva non presenta particolari rischi ai fini della sicurezza dei lavoratori. Tuttavia, le caratteristiche dei percorsi, non sempre agevoli e privi di intralci, rappresentano una potenziale causa di cadute a livello per inciampo e/o scivolamenti; in merito non sono individuati i percorsi dei esodo da seguire in caso di emergenza. Talvolta l operatore effettua manutenzioni, riparazioni e sepolture in locali sotterranei (accessibili mediante scala in ferro non sempre conforme a quanto dettato dalla vigente normativa ), sopraelevati (rispetto al piano di calpestio), con altezza ridotta, le cui caratteristiche rappresentano ulteriori rischi per la sicurezza dei lavoratori: urti contro parti fisse, caduta da scale, cadute dall alto. Relativamente ai servizi igienici ed agli spogliatoi non vengono garantite idonee misure igienico sanitarie, previste dalla vigente normativa. Analisi dei rischi per la sicurezza Ai fini della valutazione dei rischi dall analisi dell aspetto strutturale emergono le anzidette carenze che rappresentano i seguenti rischi per la sicurezza dei lavoratori: Rischi strutturali - Intralci lungo i percorsi di esodo - Presenza di spigoli vivi e locali con altezza ridotta (pericolo urti con la testa) non protetti/segnalati - Pavimenti sconnessi/non uniformi - Illuminazione (normale e in emergenza) - Porte di accesso e di esodo ai locali Rischi meccanici - Lesioni fisiche (urti, scottature, ferite, tagli, ecc.) - Proiezione di schegge - Pericolo di schiacciamento arti - Utilizzo di utensili/elementi taglienti ed appuntiti - Macchine/attrezzature prive di marchio CE. Riferimento all ex D.P.R. 547/55

14 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 14 di 64 Rischi elettrici - Stato e non conformità dell impianto elettrico - Impiego di prolunghe non conformi - Lavori su elementi o parti in tensione (riparazioni elettriche) Rischio incendi - Presenza di prodotti combustibili (materiali in legno, pvc, carta, ecc.) - Non conformità dell impianto elettrico - Carenza di segnaletica di sicurezza - Ubicazione non idonea dei sistemi antincendio - Carenza di dispositivi di protezione presidi antincendio - Difficoltà di esodo (larghezza e lunghezza dei percorsi, intralci, numero ridotto di uscite, eccessivo affollamento), assenza percorsi di emergenza

15 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 15 di 64 ANALISI DELL ATTIVITÀ LAVORATIVA Operatore necroforo: gestione attività cimiteriale, ovvero: manutenzione del cimitero, individuazione del luogo di scavo della tomba, pulizia di tombe da erbe e foglie secche, rimozione di vecchie tombe, cura delle aree verdi e controllo ingresso/uscita utenti e maestranze; scavo di tombe per la sepoltura con pala e piccone (operazione talvolta assistita con mezzi meccanici da imprese esterne); inumazione, posa della bara nella tomba (operazione assistità con mezzi meccanici di sollevamento) e successiva copertura/rispristino della buca scavata; tumulazione, preparazione del loculo posa del feretro e quindi muratura dell accesso con mattoni pieni; estumulazione ed esumazione della salma per il recupero dei resti ossei. Per lo svolgimento della sua attività l operatore necroforo utilizza piccone, pala, scala, sollevatori idraulici per la posa della bara, piccolo autocarro (portata <8Q.li) per il trasporto di materiale, nonché materiali per costruzione: cemento, gesso, sabbia, pietre, mattoni pieni, ecc.. La mansione viene svolta presso l unità operativa Cimitero Comunale. ELENCO RISCHI Operatore necroforo Esposizione 1 Magnitudo 2 Sorveglianza Sanitaria Formazione specifica D.Lgs. 81/08 - art.28 c.2 lett. f) Note Biologico Abituale Modesta SI SI Caduta di materiali dall alto Occasionale Modesta NO NO Cadute da scale fisse o portatili Abituale Modesta NO NO Cadute e scivolamenti a livello SI Modesta NO NO Carichi sospesi NO Cesoiamento stritolamento NO Chimico contatto (Polveri, Liquidi, Gas, Vapori, Aerosol, ) Chimico inalazione (Polveri, Gas, Vapori, Aerosol, ) Occasionale Tollerabile SI SI Occasionale Tollerabile SI SI Chimico ingestione (Polveri, Liquidi, ) NO Elettrocuzione SI Tollerabile NO NO Ergonomia posto di lavoro (per carenza e/o carico di lavoro) SI Tollerabile SI NO Illuminazione NO Impiego di macchine operatrici complesse NO Impiego di veicoli aziendali 3 Abituale (AL) Tollerabile Incendio SI Tollerabile NO NO Verifica assunzione sostanze stupefacenti ed alcoliche Investimento Occasionale Modesta NO NO Lavori in altezza Occasionale Modesta SI NO Lavoro notturno NO Esposizione: SI/NO/Episodica (1) Occasionale (2) Abituale (3) Continua (4) 2 Magnitudo: Molto bassa (0) Bassa (1) Tollerabile (2) Modesta (3) Elevata (4) 3 Veicoli aziendali: Autocarri/Autotreni Pesanti (AP) Autocarri Leggeri (AL) Autovetture (AV) Carrelli Sollevatori (CS) Altro ()

16 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 16 di 64 ELENCO RISCHI Operatore necroforo Esposizione 1 Magnitudo 2 Sorveglianza Sanitaria Formazione specifica D.Lgs. 81/08 - art.28 c.2 lett. f) Note Lesioni fisiche: SI Abrasioni SI Tollerabile NO NO Colpi SI Tollerabile NO NO Ferite SI Modesta NO NO Impatti NO Proiezioni di schegge SI Modesta NO NO Punture SI Tollerabile NO NO Schiacciamento arti SI Tollerabile NO NO Schiacciamento corpo intero SI Modesta NO NO Scottature NO Tagli SI Tollerabile NO NO Urti contro corpi sporgenti, ecc. SI Tollerabile NO NO Microclima severo Sollecitazioni termiche Continua Modesta SI NO MMC Abituale Modesta SI NO Movimenti ripetitivi arti superiori NO Radiazioni Elettromagnetiche NO Radiazioni ottiche artificiali NO Radiazioni ionizzanti NO Radiazioni non ionizzanti UV IR NO Rischi per lavoratrici madri SI Modesta NO SI Rischi connessi all uso di macchinari NO Rischi posturali (eretta o seduta per lunghi periodi) Continua Modesta SI NO Rumore Occasionale Tollerabile SI NO Sostanze cancerogene NO Sostanze pericolose (rischi per la sicurezza) NO Stress lavoro correlato NO VDT NO Vibrazioni HAV Ocasionale Tollerabile SI NO Vibrazioni WBV NO ALTRO da specificare NO

17 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 17 di 64 ELENCO ATTREZZATURA E MACCHINARI L elenco completo di macchinari/attrezzature dell azienda in esame è riportato in allegato al presente documento di valutazione dei rischi. ATTREZZATURA MACCHINARIO TIPO/MATRICOLA (*) LIVELLO DI PERICOLOSITÀ RISCHI ASSOCIATI/NOTE DENOMINAZIONE ES. MODELLO MARCA N MATRICOLA M Caduta di materiali dall alto Cadute e scivolamenti a livello Cadute da scale fisse o portatili Cesoiamento - stritolamento Lesioni fisiche: - urti - colpi - impatti - punture - tagli - scottature - abrasioni - ferite - schiacciamento arti - schiacciamento corpo intero - proiezioni di schegge Incendio Interferenze con altri mezzi Investimento Oli minerali e derivati Ribaltamento del mezzo Rischio chimico Rumore Sforzi fisici Vibrazioni ANOMALIE RISCONTRATE (*) il livello di pericolosità assume valore indicativo ed è stato attribuito tenendo conto della probabilità che si manifesti l evento dannoso, nonché dell entità che può assumere l infortunio a carico dell esposto: AA: livello di pericolosità molto alto; A: livello di pericolosità alto; M: livello di pericolosità medio; B: livello di pericolosità basso; BB: livello di pericolosità molto basso.

18 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 18 di 64 IDENTIFICAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ESPOSTI In relazione alle situazioni pericolose messe in luce durante la prima fase della valutazione, si è proceduto evidenziando il numero dei lavoratori che risulta esposto ai fattori di rischio, individualmente o come gruppo omogeneo. I lavoratori esposti sono stati identificati nominalmente, sia in funzione della eventuale segnalazione al medico competente per gli adempimenti in merito alla sorveglianza sanitaria, sia per la programmazione dei successivi interventi di informazione/formazione. L identificazione dei lavoratori esposti è stata necessaria anche al fine di avvalersi della loro partecipazione nella raccolta delle informazioni in merito ai rischi presenti sul proprio posto di lavoro. A tal proposito, tenendo conto della reale attività svolta nell arco della giornata lavorativa, i lavoratori sono stati classificati in gruppi omogenei di lavoratori: Gruppo A => Operatore necroforo Elenco Addetti e rispettive mansioni LAVORATORE Attività principale MANSIONE Attività secondarie Gruppo Omogeneo Osservazioni COGNOME NOME Autista Carico/scarico D Ore di formazione annue / Infortuni avvenuti OPERATORE NECROFORO Gestione cimitero comunale A Attività in postura eretta prolungata (per più di metà turno lavorativo) Movimentazione manuale carichi Lesioni fisiche: tagli ferite urti ecc. Esposizione occasionale a sostanze chimiche Esposizione a rischio biologico Esposizioni a vibrazioni meccaniche Rischio di cadute dall alto/da scale Rischio da micrclima severo Esposizione a livelli di rumore superiori a 80 db(a) Obbligo di sorveglianza sanitaria In allegato si riporta l elenco aggiornato (dimissioni e nuove assunzioni) dei lavoratori in forza all azienda. Coinvolgimento del personale L efficace gestione della sicurezza sul lavoro richiede il sostegno e l impegno, non solo delle figure preposte, ma anche dei dipendenti esposti ai diversi rischi. Le conoscenze e l esperienza dei lavoratori sono una risorsa necessaria allo sviluppo di una corretta valutazione dei rischi nell ambiente di lavoro. In fase di valutazione sono state definite modalità adeguate per realizzare il coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti ed in particolare per attuare: la consultazione preventiva in merito alla individuazione e valutazione dei rischi ed alla definizione delle misure preventive;

19 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 19 di 64 riunioni periodiche da effettuarsi con frequenza e modalità che tengano conto almeno delle richieste fissate dalla legislazione vigente. Può essere utile, in relazione alle esigenze ed alla struttura aziendale, realizzare forme di coinvolgimento utilizzando prioritariamente le riunioni previste per la gestione aziendale o anche attraverso gruppi o comitati di analisi e discussioni su particolari temi di sicurezza sul lavoro. Altro ulteriore e possibile mezzo di coinvolgimento, può essere la raccolta di osservazioni e commenti sulle misure preventive adottate, sulle procedure ed i metodi di lavoro. In fase di valutazione dei rischi è stata presa in considerazione la collaborazione di tutti i lavoratori al fine di migliorarne i risultati. Pertanto, si è proceduto intervistando verbalmente i singoli lavoratori addetti alle diverse mansioni allo scopo di far emergere problematiche e possibili rimedi relativi ai fattori di rischio presenti, che rappresentano potenziali cause di infortuni. Inoltre, prima di procedere alla valutazione dei rischi, ciascun lavoratore ha fornito un ulteriore contributo compilando un questionario inerente la sicurezza sul proprio posto di lavoro. Quella delle interviste agli addetti è stata una fase fondamentale dell attività di VdR. Lo scopo dell intervista è stato quello di ottenere elementi utili alla definizione delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro dell azienda, che soltanto attraverso il coinvolgimento dei soggetti direttamente interessati nelle linee produttive può essere raggiunto. L uso di questionari è invece servito a definire particolari situazioni oggetto di indagini quali la conoscenza di singoli rischi o la percezione generale della gestione di SSL. Altresì l uso dei questionari è stato adottato per la realizzazione di indagini sui fattori di rischio connessi alle diverse condizioni di lavoro ed allo stress lavoro correlato. In questo caso la ricerca è stata condotta servendosi di liste di controllo specifiche per le problematiche connesse allo stress lavoro correlato. Le interviste ed i questionari hanno fornito i seguenti risultati: Individuazione di lavorazioni particolari, manutenzioni e interventi saltuari che sfuggono a un analisi superficiale del ciclo produttivo; Incremento del livello di consapevolezza dei lavoratori nei confronti della problematica della SSL; Inizio di un efficace azione di formazione ed addestramento; Quadro preliminare del livello di formazione e informazione dei lavoratori e del loro possesso dei requisiti necessari per fronteggiare le eventuali situazioni di rischio connesse ai loro compiti. Formazione, addestramento, consapevolezza art. 37, c.1 del D.Lgs.81/08 L azienda, tenuto conto degli artt. 36 e 37 del D.Lgs.81/08, si è impegnata e continua ad impegnarsi per fornire una formazione, sufficiente ed adeguata, in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nonché definire e mantenere attive le modalità per assicurare che il personale sia ad ogni livello consapevole: Dell importanza della conformità delle proprie azioni rispetto alla politica ed ai requisiti descritti nel piano di valutazione dei rischi; Delle conseguenze che la loro attività ha nei confronti della sicurezza sul lavoro;

20 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 20 di 64 Delle possibili conseguenze dovute ad uno scostamento da quanto fissato in materia di sicurezza sul lavoro. L addestramento dei lavoratori viene effettuato ai sensi del comma 1 del citato art. 37, che sancisce la necessità di assicurare un adeguata formazione a tutti i lavoratori, in modo particolare a coloro che comunicano soltanto in lingua straniera, o che comunque hanno difficoltà nel comprendere alcuni concetti specifici e fondamentali per la prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro. A tal prposito si precisa che, nel corso degli incontri fomativi con i lavoratori (artt. 36 e 37), non è emersa alcuna difficoltà da parte degli stessi nel comprendere i concetti illustratigli, pertanto non è stato necessario ricorrere a metodi alternativi (per es. in presenza di lavoratori stranieri sarebbe stato necessario ricorrere alla traduzione di tutte le disposizioni, procedure, rischi di esposizione, ecc., nella lingua parlata dal lavoratore). Nella gestione della sicurezza sono state nominate e formate le diverse figure per la gestione delle emergenze e lo svolgimento dei compiti previsti dal D.Lgs. 81/08 (in alcuni casi la formazione è stata programmata e sarà portata a termine in tempi brevi). Sono stati programmati degli incontri con i lavoratori ai sensi del nuovo testo legislativo, in conformità a quanto dettato dagli artt. 36 e 37 del D.Lgs.81/08, che avranno l obiettivo di risolvere tempestivamente eventuali problemi di gestione della sicurezza, nonché di proporre idonee azioni correttive ed informare i lavoratori sui rischi a cui sono esposti e formarli sulle procedure da attuare durante lo svolgimento della propria mansione. Si riporta in allegato la documentazione riguardante l informazione e la formazione dei lavoratori in forza all azienda.

21 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 21 di 64 CLASSIFICAZIONE E DEFINIZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI SITUAZIONE DEI RISCHI PRESENTI IN AZIENDA Nello schema che segue si evidenziano le fonti di pericolo che rappresentano i potenziali rischi di esposizione, sia di tipo infortunistico che igienico ambientale per i lavoratori; si rimanda alla fase successiva per il relativo approfondimento. RISCHI PER LA SICUREZZA RISCHI PER LA SALUTE RISCHI TRASVERSALI/ORGANIZZATIVI STRUTTURALI (per eventuali carenze) AGENTI CHIMICI FATTORI GESTIONALI Percorsi interni all ambiente di lavoro Presenza di spigoli vivi Contatto con preparati contenenti sostanze pericolose Polveri per inalazione e contatto Viabilità interna, esterna Manutenzione degli impianti, comprese le attrezzature di sicurezza Gestione dell emergenza - procedure adeguate per far fronte agli incidenti e a situazioni di emergenza Movimentazione manuale dei carichi Pavimenti (lisci o sconnessi) Segnaletica di sicurezza Illuminazione (normale e in emergenza) Porte di accesso e di esodo Informazione e formazione Movimentazione meccanica dei materiali Scale portatili Movimenti ripetitivi arti superiori Altezza dell ambiente MECCANICI (per eventuali carenze) AGENTI FISICI FATTORI PSICOLOGICI Lesioni fisiche Rumore Utilizzo di utensili/elementi taglienti ed appuntiti Microclima Reattività anomala a condizioni di emergenza Proiezione di schegge Vibrazioni Pericolo di schiacciamento arti Impiego di apparecchi di sollevamento idraulici ELETTRICI AGENTI BIOLOGICI FATTORI ERGONOMICI Stato e conformità dell impianto elettrico È prevista la manipolazione di materiale organico potenzialmente infetto Ergonomia delle attrezzature di protezione personale e del posto di lavoro Impiego di prolunghe non conformi Norme di comportamento Conoscenze e capacità del personale INCENDIO AGENTI CANCEROGENI FATTORI PER ATTIVIÀ PARTICOLARI Presenza di prodotti combustibili Non si evidenzia la presenza di prodotti classificati come agenti cancerogeni Utilizzo di mezzi di trasporto aziendali Carenza di segnaletica di sicurezza Rischi specifici per lavoratrici madri Ubicazione non idonea dei sistemi antincendio Carenze di formazione e di esercitazione delle squadre d emergenza

22 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 22 di 64 RISCHI PER LA SICUREZZA RISCHI PER LA SALUTE RISCHI TRASVERSALI/ORGANIZZATIVI INCENDIO Difficoltà di esodo (larghezza e lunghezza dei percorsi, intralci, numero ridotto di uscite, eccessivo affollamento), assenza uscite di emergenza SOSTANZE PERICOLOSE Assenza di sostanze pericolose L identificazione delle fonti di pericolo e dei rischi riportati nella precedente tabella ha costituito il primo passo del processo di valutazione, il cui obiettivo è stato quello di definire l insieme dei rischi presenti nella specificità aziendale.

23 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 23 di 64 ANALISI DI CERTIFICAZIONI E NORME GENERALI RELATIVE AI LUOGHI DI LAVORO Normativa urbanistica e regolamenti comunali di igiene CERTIFICATO si no in corso non previsto Concessione edilizia Destinazione d uso Autorizzazione sanitaria Agibilità - Abitabilità Contratto di fitto con indicazione della destinazione d uso, regolarmente registrato Normativa impianti e prevenzione CERTIFICATO si no in corso non previsto Certificato Prevenzione Incendi Dichiarazione di conformità dell impianto elettrico (ex L. 46/90) Impianto elettrico in luoghi pericolosi Domanda ISPESL e USL verifica messa a terra Domanda ISPESL e USL verif. scariche atmosferiche Certificati di acquisto macchine e/o attrezzature a norma CE Libretto di uso e manutenzione delle macchine/attrezzature Normativa scarico delle acque CERTIFICATO si no in corso non previsto Autorizzazione scarico acque di processo Denuncia pozzi

24 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 24 di 64 Normativa gestione rifiuti CERTIFICATO si no in corso non previsto Registro di carico e scarico rifiuti Registro carico e scarico oli esausti Autorizzazione stocc. provvisorio tossici e nocivi Dichiarazione annuale dei rifiuti prodotti Contratti in essere con ditte autorizzate per raccolta e trasporto rifiuti Normativa inquinamento atmosferico D.Lgs.152/06 CERTIFICATO si no in corso non previsto Domanda autorizzazione emissioni in atmosfera Condizione di impianto a ridotto inquinamento atmosferico Analisi delle emissioni Schede tossicologiche delle sostanze utilizzate Normativa medicina e igiene del lavoro CERTIFICATO si no in corso non previsto Certificazione visite mediche preventive Certificazione visite mediche periodiche Visite mediche apprendisti e minori Cassetta di pronto soccorso e pacchetto medicazioni Registro infortuni

25 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 25 di 64 Normativa rumore CERTIFICATO si no in corso non previsto Relazione tecnica ex D.Lgs.195/06 Visite mediche periodiche (per lavoratori esposti) D.P.I. per i lavoratori Relazione tecnica DPCM rumore esterno Attrezzature tecniche e impianti tecnologici ADEMPIMENTO si no in corso non previsto Registro e/o schede di manutenzione ordinaria/straordinaria delle macchine Documentazione tecnica degli impianti Verbali delle ispezioni dei vari organi di controllo

26 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 26 di 64 INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI DEGLI ULTIMI 5 ANNI Evento dannoso Anno Infortuni Nessuno Nessuno 01 Nessuno Nessuno Malattie professionali Nessuna Nessuna Nessuna Nessuna Nessuna N giornate lavorative Dettaglio infortuni Data infortunio Tipologia infortunio/malattia professionale Area di lavoro Mansione del Lavoratore infortunato Lunedì 28/04/2008 Trauma cranico. Contusione emitorace dx. Cimitero Comunale Custode cimitero

27 Data di stesura 10/01/2011 Rev. N 01/11 Pag. 27 di 64 II FASE: INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI DI ESPOSIZIONE RISCHI PER LA SICUREZZA (INFORTUNIO) In questa sezione vengono trattati i rischi per la sicurezza, o rischi di natura infortunistica, responsabili del potenziale verificarsi di incidenti o infortuni, ovvero di danni o menomazioni fisiche, ai soggetti addetti alle varie attività lavorative in conseguenza di un impatto fisicotraumatico di diversa natura (meccanica, elettrica, chimica, termica, etc.). Caratteristiche strutturali Illuminazione: fattore di rischio non del tutto controllato, infatti nei locali dell unità produttiva ove la presenza di luce naturale non è sufficiente, non sempre l impianto di illuminazione artificiale compensa tale carenza (es. cappelle in vani interrati/seminterrati). Aerazione dei locali: fattore di rischio presente e non del tutto controllato, infatti, i locali adibiti a cappella, ubicati in posizioni interrate o seminterrate, nonché le sale di sosta del feretro non sono sufficientemente aerati, pertanto rappresentano un rischio per la sicurezza dei lavoratori, dovuto ad un accumulo si esalazioni provenienti dalla decomposizione delle salme. Altezza dei locali: fattore di rischio presente, ma non controllato, infatti diversi locali adibiti a cappella, interrati e seminterrati, hanno un altezza inferiore ai 2,5mt, che si riduce ulteriormente nel vano di accesso. Pareti attrezzate e scaffalatura: fattore di rischio non presente. Percorsi di esodo: fattore di rischio rilevante e non controllato, infatti, seppur i percorsi di esodo risultano agevoli e sgomberi da eventuali intralci non sono in alcun modo segnalati. Viabilità esterna: fattore di rischio presente e non controllato, all interno dell area cimiteriale, seppur estremamente limitata, è prevista la presenza di veicoli a motore per il trasporto del feretro in prossimità della tomba, nonché per il trasporto di materiale per i lavori di manutenzione edile; a tal proposito non è presente alcuna cartellonistica indicante il comportamento che ciascun utente o lavoratore deve tenere alla guida del veicolo. Porte di accesso e di esodo: fattore di rischio che rappresenta pericoli per la sicurezza dei lavoratori, infatti, seppur ciascun locale dell unità produttiva è provvisto di un numero sufficiente di porte di accesso/uscita, non sempre tali sistemi risultano agevoli, in modo particolare in caso di emergenza. Lay-out e spazi destinati alle postazioni di lavoro: fattore di rischio non rilevante ai fini della sicurezza dei lavoratori, infatti le caratteristiche dell attività lavorativa e gli spazi disponibili consentono a ciascun lavoratore di operare senza interferire con altre lavorazioni. Scale portatili: fattore di rischio presente durante le attività di manutenzione e interventi sulle tombe (loculi); a tal proposito il lavoratore dispone di sistemi di accesso a postazioni sopraelevate conformi a quanto previsto dalla vigente normativa. Pavimentazione: fattore di rischio rilevante ai fini della sicurezza dei lavoratori e non del tutto controllato; infatti, la pavimentazione esterna dell area cimiteriale risulta in più punti sconnessa e sdrucciolevole, a causa della presenza di pietrisco, con conseguente rischio di scivolamenti e cadute a livello per il lavoratore, in modo particolare durante la movimentazione dei carichi. Macchine ed attrezzature: nella realtà aziendale in esame viene utilizzato un limitato numero di utensili ed attrezzature. I macchinari/utensili/attrezzature sono provvisti di marchio CE, e quindi di idonee protezioni. Tuttavia l impiego di macchine, attrezzature ed utensili rappresenta un potenziale fattore di rischio per la sicurezza dei lavoratori, per nulla trascurabile, in particolar modo durante le operazioni di manutenzione e pulizia.

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