REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA. Approvato con D.C.C. n 47 del Modificato con D.C.C. n 74 del

Transcript

1 COMUNE DI CUSAGO PROV.MILANO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO MENSA SCOLASTICA Approvato con D.C.C. n 47 del Modificato con D.C.C. n 74 del Modificato con D.C.C. n 44 del Modificato con D.C.C. n 25 del Modificato con D.C.C. n 53 del Modificato con D.C.C. n 17 del

2 TITOLO I DISCIPLINA DEL SERVIZIO ART. 1 FINALITÀ 1.Le competenze in materia di ristorazione scolastica sono state attribuite ai Comuni dagli articoli 45 e 46 del DPR 616/1977 e dalla L.R. 31/1980. Il presente regolamento ha lo scopo di disciplinare le modalità di erogazione del servizio mensa scolastica nel rispetto della normativa nazionale e regionale che regola la materia. 2.Il servizio mensa partecipa al carattere educativo dell intera attività scolastica, non è di natura meramente assistenziale e contribuisce alla realizzazione del diritto allo studio dei minori del territorio. 3. Il presente Regolamento si applica al servizio di mensa scolastica utilizzato dagli alunni delle Scuole Primaria e Secondaria di primo grado di Cusago. 4.Il presente Regolamento disciplina altresì la composizione, i compiti e il funzionamento della Commissione Mensa, cui sono ammessi anche rappresentanti dell Asilo Nido Comunale. ART. 2 DESTINATARI DEL SERVIZIO 1. Il servizio mensa scolastica è rivolto a tutti gli alunni frequentanti la Scuola Primaria e Secondaria di primo grado di Cusago, previa regolare iscrizione. ART. 3 MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL SERVIZIO 1. Il servizio mensa è erogato per tutto il periodo di funzionamento della scuola, secondo il calendario scolastico. 2. E prevista l estensione del servizio per la fornitura dei pasti per tutta la durata del Centro ricreativo Estivo eventualmente organizzato dall amministrazione comunale. 3. La preparazione dei pasti avviene presso il centro cottura di via Baggio, 2 Cusago. 4. La fornitura di derrate, la produzioni del pasto e tutte le operazioni ad esso connesse (porzionatura, distribuzione, pulizia di locali ed attrezzature ecc. ) sono affidate a Ditta esterna mediante gara ad evidenza pubblica, nel rispetto della normativa vigente. 5. L Amministrazione Comunale incarica annualmente un Tecnologo alimentare di controlli periodici sulle materie prime, sulle fasi di preparazione e sui pasti cucinati, relativamente alla scuola primaria e secondaria do primo grado e all Asilo nido comunale. ART. 4 MENÙ 1. Durante lo svolgimento annuale del servizio sono previsti due menù, uno invernale e uno estivo. I menù sono elaborati da un tecnologo/nutrizionista secondo le linee guida emanate in materia dalla Regione Lombardia.

3 ART. 5 DIETE SPECIALI 1.I genitori possono chiedere, in presenza di particolari patologie, o per esigenze di carattere etico/religioso l erogazione di diete speciali, eventualmente con tariffa differenziata, qualora il costo delle materie prime per confezionare tali pasti risulti essere sensibilmente superiore rispetto a quelli comunemente usati. 2.Le patologie richiamate al comma 1 del presente articolo devono essere attestate da opportuna certificazione medica che ha valenza annuale, salvo il caso di patologie croniche, per le quali è sufficiente la presentazione di un solo certificato per l intera durata del ciclo di studi. 3. I motivi etico/religiosi richiamati al comma 1 del presente articolo devono essere autocertificati dal genitore/tutore. 6. ISCRIZIONE 1.Le iscrizioni al servizio di refezione scolastica si effettuano nei modi e tempi stabiliti dall amministrazione comunale e resi noti dai competenti Uffici. 2. L iscrizione al servizio vincola il richiedente a usufruirne tutto l anno salvo il caso di assenza del bambino dalla scuola. 3. La rinuncia al servizio per trasferimento ad altre struttura scolastica o la variazioni dei dati dichiarati al momento dell iscrizione dovrà essere tempestivamente comunicata per iscritto al protocollo dell Ente, per evitare errati addebiti. ART. 7 RESPONSABIITA E MODALITA DI UTILIZZO 1. I criteri di vigilanza e assistenza agli alunni durante la consumazione dei pasti sono demandati a quanto previsto dall art. 35 comma 3 della Legge 289 del 27/12/2002 e s.m.i.. 2.Durante la consumazione dei pasti gli alunni debbono tenere un comportamento corretto, avendo cura della struttura, degli arredi, e di ogni altro bene materiale messo a loro disposizione. ART: 8 TARIFFE DEL SERVIZIO e MODALITA DI PAGAMENTO 1. Le tariffe del servizio mensa scolastica vengono stabilite annualmente dall Amministrazione Comunale con apposito atto che definisce il costo del singolo pasto per tutti gli aventi diritto (alunni, insegnanti, ogni altra categoria individuata come avente diritto). 2. Con lo stesso atto vengono aggiornate annualmente le fasce ISEE per le quali è prevista un agevolazioni tariffarie e le relative riduzioni della quota per singolo pasto, a beneficio dei soli alunni residenti nel Comune di Cusago. 3. La richiesta di riduzione della tariffa per il servizio di mensa scolastica deve essere corredata da certificazione ISEE in corso di validità. In caso di ISEE scaduto verrà applicata d ufficio la quota massima del singolo pasto. 4. Nessuna riduzione è prevista per gli alunni non residenti nel Comune di Cusago. 5. Il pagamento è relativo ai pasti effettivamente consumati e avviene tramite riduzione progressiva di un credito prepagato.

4 ART. 9 INSOLVENTI 1. Nel caso di situazione di insolvenza verrà inviato un sollecito di pagamento alla famiglia, con l indicazione del termine ultimo e perentorio per la regolarizzazione. Trascorso senza esito il termine di pagamento indicato nel sollecito si provvederà alla riscossione coattiva della quota dovuta, maggiorata dalle sanzioni previste per legge. TITLO II COMMISSIONE MENSA ART. 10 RUOLO E COMPITI 1. La Commissione Mensa esercita, nell interesse dell utenza, un ruolo di: Collegamento tra utenti e Amministrazione Comunale Consultazione per quanto riguarda i menù scolasticie la modalità di erogazione del servizio Valutazione e monitoraggio della qualità del servizio, attraverso opportune schede di valutazione, soprattutto per quanto riguarda l accettabilità del pasto. ART. 11 COMPOSIZIONE 1. La Commissione Mensa è costituita da: n. 2 genitori degli alunni delle Scuole Primaria o Secondaria di primo grado di Cusago n. 1 docenti delle Scuole Primaria o Secondaria di primo grado di Cusago n. 2 genitori degli alunni dell Asilo Nido. n. 1 educatrici dell Asilo Nido. n. 1 rappresentante del personale mensa della Scuola Primaria n. 1 rappresentante del personale mensa del Asilo Nido. il Tecnologo alimentare incaricato un rappresentante comunale 2. La Commissione Mensa è nominata dalla Giunta Comunale su designazione delle relative istituzioni scolastiche; essa potrà riunirsi e svolgere regolarmente il proprio ruolo anche nel caso di riduzione del proprio organico dovuta a causa di forza maggiore, purché venga garantita la possibilità di rappresentanza per ognuna delle componenti. È prevista la facoltà di delega nell ambito dei componenti nominati dalla Giunta Comunale. ART. 12 DURATA 1. La Commissione Mensa resta in carica per tre anni scolastici a decorrere dall anno scolastico 2014/15, fatta salva l eccezione di cui al comma 5 del presente articolo. 2. I componenti della Commissione Mensa che nel corso dell anno accumulano n. 3 assenze ingiustificate consecutive sono dichiarati decaduti, su proposta della

5 Commissione stessa. In tal caso comunque la Commissione può utilmente procedere nel proprio lavoro fino alla surroga del componente decaduto. 3. È fatto obbligo ai componenti di avvisare l Ufficio Pubblica Istruzione (anche telefonicamente) in caso di impossibilità a partecipare alla Commissione. 4. I rappresentanti degli organi scolastici i cui figli chiudono il ciclo di studi o cambiano residenza devono essere sostituiti prima dell inizio dell anno scolastico successivo. 5. Qualora uno o più genitori delle classi prime presentassero richiesta di inserimento nella Commissione Mensa si procederà a nuove elezioni dei rappresentanti dei genitori. ART. 13 MODALITA DI FUNZIONAMENTO 1.La Commissione Mensa decide autonomamente il calendario delle attività, le date delle riunioni e ogni altra iniziativa di sua competenza; sceglie autonomamente il responsabile che avrà funzioni di coordinamento e di collegamento con l Amministrazione Comunale e con la Direzione Scolastica. 2. L elenco dei componenti della Commissione mensa viene trasmesso all inizio di ogni anno scolastico alle Istituzioni Scolastiche, all Amministrazione Comunale, nonché al Gestore del Servizio. Ciò vale quale preventiva autorizzazione per accedere agli spazi scolastici in conformità a quanto previsto dal successivo art Ai sensi del D.G.R. del n Linee guida della Regione Lombardia per la ristorazione scolastica il Responsabile, sentito il parere del Tecnologo alimentare, può invitare i componenti della Commissione Mensa a partecipare a corsi di formazione e/o aggiornamento in materia di refezione scolastica eventualmente predisposti dalle Istituzioni competenti. ART. 14 CONVOCAZIONE DELLA COMMISSIONE MENSA 1. La Commissione Mensa è convocata dal Responsabile con apposito ordine del giorno almeno 2 volte nel corso dell anno scolastico o quando ne ricorrano le necessità. 2. Eventuali richieste di produzione di documenti da parte dei singoli componenti dovranno essere inoltrate almeno 3 giorni prima della riunione. 3. Il Responsabile o suo delegato ha il compito di redigere il verbale durante le riunioni. Di detto verbale sarà data lettura e sarà controfirmato per sottoscrizione nella riunione successiva. 4. La Commissione Mensa è ritenuta valida con la presenza della metà più uno degli elementi della Commissione stessa. ART. 15 RAPPORTI CON L AMMINISTRAZIONE COMUNALE 1. L Amministrazione Comunale individua quale persona di riferimento per raccogliere le istanze e rispondere alla Commissione Mensa il Responsabile dell Ufficio Servizi alla Persona. 2. L ufficio Servizi alla Persona provvederà ad inviare a tutti i membri della Commissione Mensa copia del regolamento in vigore. ART. 16 MODALITÀ DI COMPORTAMENTO E NORME IGIENICHE

6 1. I rappresentanti della Commissione Mensa potranno accedere ai locali di preparazione e alle dispense, solo se accompagnati da un addetto e previo accordo con il responsabile, solo nei momenti di non operatività, per non intralciare il corretto svolgimento di fasi particolarmente a rischio igienico sanitario. 2. La visita al centro cottura/cucina e dispensa è consentita ad un numero di rappresentanti non superiore a due per visita, sempre nel rispetto delle condizioni sopra descritte. 3. Durante i sopralluoghi non dovrà essere rivolta alcuna osservazione al personale addetto: per gli assaggi dei cibi e per ogni altra richiesta ci si dovrà rivolgere al responsabile del centro cottura e/o del refettorio o a chi ne svolge le funzioni. 4. I Rappresentanti della Commissione Mensa non possono procedere a prelievo di sostanze alimentari (materie prime, prodotti finiti) né assaggiare cibi nel locale cucina. Deve essere, infatti, esclusa qualsiasi forma di contatto diretto ed indiretto con sostanze alimentari e con le attrezzature. I rappresentanti della Commissione Mensa non devono pertanto toccare alimenti cotti pronti per il consumo né crudi, utensili, attrezzature, stoviglie se non quelli appositamente messi a loro disposizione. 5. L assaggio dei cibi, appositamente predisposti dal personale addetto, sarà effettuato in aree dedicate e con stoviglie che saranno messe a disposizione dei componenti della Commissione Mensa. 6. L accesso ai locali di consumo dei pasti è consentito, anche con frequenza quotidiana, dopo aver concordato con il responsabile, ad un numero di rappresentanti non superiore a I componenti della Commissione Mensa non devono utilizzare i servizi igienici riservati al personale e si devono astenere dall accedere ai locali della mensa in caso di tosse, raffreddore e malattie dell apparato gastrointestinale. 8. La Commissione Mensa ha facoltà di redigere una scheda di valutazione per ciascun sopralluogo effettuato da far pervenire all Amministrazione Comunale.