ORVIETO (oppure VITERBO) e MONTEFIASCONE. VITERBO (oppure ORVIETO) e BOMARZO (PARCO DEI MOSTRI)

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1 SETTE ITINERARI Questi sono solo alcuni esempi di itinerari per gite di una giornata, ma se ne possono combinare insieme due o più per un viaggio di due o più giorni tra Umbria Occidentale e Lazio Settentrionale. Ugualmente le diverse località si possono anche abbinare in altro modo perché sono abbastanze vicine. ITINERARIO 1 ORVIETO (oppure VITERBO) e CIVITA DI BAGNOREGIO ITINERARIO 2 ORVIETO (oppure VITERBO) e BOLSENA ITINERARIO 3 ORVIETO (oppure VITERBO) e MONTEFIASCONE ITINERARIO 4 VITERBO (oppure ORVIETO) e BOMARZO (PARCO DEI MOSTRI) ITINERARIO 5 VITERBO, SANTUARIO DELLA QUERCIA e BAGNAIA (VILLA LANTE) ITINERARIO 6 VITERBO (oppure MONTEFIASCONE) e TUSCANIA ITINERARIO 7 TARQUINIA e TUSCANIA Breve descrizione delle località in ordine alfabetico: 1 / 6

2 BAGNAIA - VILLA LANTE - SANTUARIO DELLA QUERCIA Il Santuario della Quercia, (poco fuori Viterbo) stile Rinascimento fiorentino del XV sec., divenne famoso nel Lazio e nelle regioni vicine per le numerose grazie ed i miracoli che vi si verificavano. Ancora oggi è meta anuale della processione delle autorità e del popolo viterbese chiamata "Patto d'amore". Si prosegue per Bagnaia, borgo medievale a poca distanza da Viterbo. Dopo un breve giro del paese, si visiterà Villa Lante, uno splendido giardino all'italiana su vari livelli con artistiche fontane e giochi d'acqua, fatto costruire nel tardo '500 dal Card. Francesco Gambara come residenza vescovile estiva. Accanto c'è un grande Parco boscoso ed il Casino di Caccia. Ingresso Villa Lante: sotto i 18 e sopra i 65 anni gratuito, anni 1, adulti 2. BOLSENA LA PERLA DEL LAGO Scavi archeologici della Volsinii etrusco-romana (aperti di mattina), Museo territoriale del Lago di Bolsena nei locali della Rocca duecentesca (ingresso 2 a persona). Magnifico panorama del lago dall'alto della torre, discesa per i vicoli del borgo medievale e visita della chiesa di S.Cristina, dove, tra le altre cose, si potranno vedere le Sacre Pietre macchiate dal Miracolo Eucaristico e l'antico altare dove esso si verificò. Inoltre il pietrone con cui S.Cristina fu gettata nel lago sul quale, secondo una pia tradizione, sono visibili le impronte dei suoi piedi. Se si vuole, si possono visitare anche le catacombe paleocristiane (Ingresso catacombe: 4 a persona). Poi potremmo fare una passeggiata per il viale dai platani secolari che ci porterà sul lungolago. BOMARZO LE STATUE MOSTRUOSE Visita al famoso e fantastico 'Bosco Sacro', creato nel '500 da Vicino Orsini, personaggio eccentrico e fantasioso che fece scolpire figure gigantesche direttamente nei massi di peperino di cui il terreno è cosparso. L'interpretazione del complesso, fantastico e mostruoso, va cercata nella mitologia, nell'esoterismo... forse nell'alchimia. Ingresso 7 a persona (gruppi) 5,50 (scolaresche). 2 / 6

3 CIVITA DI BAGNOREGIO LA MAGICA "CITTA' CHE MUORE" Il minuscolo paesino sorge su una rupe di tufo con base in argilla che subisce l'erosione delle acque meteoriche. I forti terremoti dei secoli passati l'hanno distaccata completamente da Bagnoregio con cui un tempo era unita. Ci si arriva soltanto a piedi (camminando per circa 15'). In inverno è abitata solo da poche persone, ma nella bella stagione le case, ormai quasi tutte ristrutturate, si ripopolano per l'arrivo di molti vacanzieri e turisti che ne amano il silenzio e l'atmosfera incantata. Il paesaggio circostante presenta un fascino eccezionale: l'acqua e il vento hanno scolpito le argille dando loro forme irreali e "lunari". Visita della chiesa di S.Donato e giro del paese fino al panorama sulla magica Valle dei Calanchi. Come si arriva a Civita: da Bagnoregio occorre salire su di una navetta pubblica che porta fino ai piedi di Civita (Costo complessivo per andata e ritorno: 1 a persona. C'è anche la possibilità di riservarne una al costo complessivo di 150 per avere il mezzo a disposizione solo per il gruppo e nell'orario che si preferisce.) L'ultimo tratto di strada che sale a Civita va comunque percorso a piedi. MONTEFIASCONE LA CITTA' DEL GRANDE BEVITORE Antica cittadina in cima a un colle che domina da Sud-Ovest il lago di Bolsena. Nel Medio Evo fu sede della Curia del Patrimonio di S.Pietro in Tuscia e ospitò nel corso della sua storia una trentina di Papi con la loro corte. E' famosa per il suo vino, l'est Est Est, così chiamato per la leggendaria vicenda di Giovanni Defuk. Basilica di S.Flaviano, costruita proprio sulla tomba del martire, lungo il percorso della via Francigena percorsa nel Medio Evo da migliaia di pellegrini diretti a Roma. Interessanti capitelli romanici con mostri e personaggi scolpiti. Si trova qui la tomba di Defuk, che la tradizione dice morto per toppe bevute. Ai primi di agosto è il luogo d'arrivo di un interessante corteo storico che rievoca la vicenda. Duomo di S.Margherita, del XVI, con cupola seicentesca, terza per grandezza in Italia. Rocca dei Papi, nel punto più elevato del colle (m.590), riedificata nel XVI sec.dall'architetto rinascimentale Antonio da Sangallo il giovane. All'interno c'è il piccolo Museo del Sangallo (gratuito), ma soprattutto la Torre del Pellegrino, da cui la vista spazia da un lato su tutto il lago di Bolsena, dall'altro sulla piana di Viterbo e sui Monti Cimini. Nelle giornate limpide si arriva a 3 / 6

4 vedere il mar Tirreno. ORVIETO 1) IL GIGLIO D'ORO Visita del DUOMO, monumento famoso a livello mondiale. Grandiosa architettura romanico-gotica cominciata nel 1290, con una superba facciata decorata da sculture e mosaici e impreziosita dall'oro che brilla al sole. All'interno è esposta la reliquia del Miracolo eucaristico di Bolsena. La Cattedrale è ricca di opere d'arte, tra cui primeggia un capolavoro della pittura italiana del Rinascimento: il ciclo del Giudizio Universale di Luca Signorelli nella Cappella Nova (Ingresso in Duomo 2, Duomo più Cappella di S.Brizio 3. L'ingresso nella Cappella è facoltativo, nel senso che parte degli affreschi si vedono anche senza entrarvi). Volendo invece entrare, è consigliabile avvisare la guida che provvederà a fare una prenotazione, in modo da evitare eventuali code. La visita della città prosegue con un giro per il centro storico: Palazzi papali, Torre del Maurizio, Torre del Moro, Palazzo del Popolo, Palazzo Comunale, chiesa di S.Andrea... ORVIETO 2) FUORI E DENTRO LA RUPE(variante per chi conosce già il Duomo e la città e vuol vedere qualcosa di diverso) POZZO DI S.PATRIZIO, nota costruzione cinquecentesca di Antonio da Sangallo il giovane, dove si scende a piedi fino ad una sessantina di m. di profondità. (Poi però si deve risalire, sempre a piedi! Non adatto a persone molto anziane o con difficoltà a fare scale). La caratteristica che lo rende unico è la doppia scala elicoidale per cui chi scende non incontra mai chi sale.(ingresso al Pozzo: 3,50 per gruppi di almeno 15, minorenni ed anziani) Nei pressi: resti del Tempio etrusco del Belvedere. Rocca albornoziana del XIV sec: ora giardino pubblico. Bel panorama sulla sottostante valle del Paglia, affluente del Tevere. Visita di "ORVIETO UNDERGROUND" detta anche "la città sotterranea" (cavità scavate nel tufo della rupe): ambienti etruschi, frantoio medievale, colombari, pozzi, cave... (Prezzo del biglietto d'ingresso alle cavità: 4,50 a persona). Magnifico panorama dal bordo della rupe. ORVIETO ETRUSCA 3) (altra variante questa volta di carattere archeologico) Museo Archeologico (ingresso 3, gratis sotto i 18 e sopra i 65 anni, cumulativo con la Necropoli 5): espone corredi funerari, decorazioni di templi e gli affreschi staccati di 2 tombe dipinte della zona. Attraversando la città si può scendere con una passeggiata panoramica alla Necropoli di Crocifisso del Tufo (ingresso come per il Museo) con le sue tombe a camera dalle caratteristiche particolari. Infine, rientrando in città da una Porta scavata dagli Etruschi si va al 4 / 6

5 Pozzo della Cava (ingresso 2), dove si possono ammirare cavità sotterranee e cunicoli etruschi e di epoche successive, scavati nel tufo della rupe. TARQUINIA DOVE "RISE l'etrusco" Necropoli Etrusca (ingresso 4. Gratis per minorenni e ultra65; da 18 a 25 anni 2. Cumulativo Necropoli e Museo 8, gratis come sopra, da 18 a 25 anni 4). Le tombe, che vanno dal VI al II sec. a.c., sono decorate da affreschi famosi e sono Patrimonio UNESCO. Visita del Museo Archeologico Nazionale (ingresso come per la Necropoli). Sono esposti reperti che vanno dal periodo Villanoviano (Età del Ferro) a quello etrusco e romano. Anche la città, patria del poeta Vincenzo Cardarelli, offre begli scorci medievali con viuzze pittoresche, archi e molte torri, tanto da essere considerata "la San Gimignano del Lazio". TUSCANIA IL FASCINO DEL TEMPO Visita del centro che nell'alto Medioevo era a capo di una diocesi estesissima e delle 2 antiche e spettacolari chiese romaniche: S.Pietro e S.Maria Maggiore. VITERBO LA CITTA' DEI PAPI E DI S.ROSA Piazza del Plebiscito è il cuore del potere pubblico, con il Palazzo dei Priori e le sue sale affrescate nel '500. Poi si visiterà la chiesa romanica di S.Maria Nuova e quindi ci dirigeremo verso il colle di S.Lorenzo, dove sorgono il Duomo ed il Palazzo papale duecentesco la cui loggia, famosa, è un po' il simbolo della città. Si prosegue visitando il medievale quartiere di S.Pellegrino, suggestivo insieme di piazzette, archi, torri e antiche case con i caratteristici "profferli" (scale esterne). Ci si può soffermare nel Museo del Sodalizio dei Facchini di S.Rosa per dare uno sguardo ai filmati del Trasporto della Macchina di S.Rosa, entusiasmante spettacolo che si svolge ogni anno la sera del 3 settembre. Si passa poi per Fontana Grande e, tornati al centro, si può eventualmente prendere un aperitivo in un elegante caffè storico. Volendo, si può proseguire la visita per tutta la giornata, andando a vedere la chiesa di S.Rosa dove riposa il corpo della giovane eroina civica e la sua umile casa; o la chiesa di S.Maria della Verità con gli affreschi di Lorenzo da Viterbo e l'adiacente Museo Civico, che espone importanti testimonianze etrusche ed una bella raccolta di opere d'arte che vanno dal Medio Evo al XIX secolo. Il capolavoro di maggior spicco è la straordinaria Pietà di Sebastiano del Piombo. (Ingresso: gratis sotto i 18 e sopra i 65 anni, 4 adulti) Altrimenti si può andare in pulman a vedere il Bullicame, la fonte di acqua termale che esce caldissima dal terreno. E' ricordata da Dante nella Divina Commedia e il popolo la credeva 5 / 6

6 l'entrata dell'inferno. 6 / 6