Relazione di fattibilità idraulica

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1 Dott. Ing. Stefano Papini Viale Dante, 97/3 Sestri Levante (Ge) Tel. : , Fax : Stefano_Papini@libero.it Relazione di fattibilità idraulica Committente Musso Società Semplice Dielettrika Ligure S.r.l. Bacinna Gestioni S.r.l. Oggetto ANALISI DELLE FONTI DI PERICOLOSITA IDRAULICA PER LE L INSEDIAMENTO A SCOPO PRODUTTIVO IN PROGETTO A SESTRI LEVANTE (GE) IN LOC. S. BARTOLOMEO DELLA GINESTRA

2 1. INTRODUZIONE Il sottoscritto Dot. Ing. Stefano Papini, iscritto all Albo dell Ordine degli Ingegneri della Provincia di Genova al n 7794A, con studio in Sestri Levante (Ge), Viale Dante 97/3, Tel , ad evasione dell incarico ricevuto dai sigg.ri Gio Batta, Niki e Ronnie Musso, legali rappresentanti rispettivamente delle ditte Musso società semplice, Dielettrika Ligure S.r.l. e Bacinna Gestioni S.r.l., attive nella produzione e commercializzazione di isolanti elettrici e costituenti l azienda della famiglia Musso, redige la presente relazione di fattibilità idraulica ai sensi del Piano di Bacino vigente per il Torrente Petronio, relativa all edificio a scopo produttivo in progetto in Località S. Bartolomeo della Ginestra a Sestri Levante (Ge), sui terreni identificati al N.C.T. al foglio 28, mapp. 689, 578 e 130 e alle opere ad esso accessorie. L intervento in oggetto riguarda un area di proprietà della Musso società semplice e con usufrutto a Bacinna Gestioni ; attualmente in essa vi sono due piccoli uffici, situati in un container, di Dielettrika Ligure e della ditta usufruttuaria, nonché una tettoia precaria al di sotto della quale vi sono scaffali e macchinari di Bacinna Gestioni e vari container da essa utilizzati per l immagazzinamento delle merci. Il progetto prevede una completa risistemazione e riqualificazione dell area, comprendente l edificazione di un volume su tre piani (piano interrato da adibire a deposito e magazzino, piano terreno con laboratori e aree di produzione, ed infine piano secondo con uffici ed aree di rappresentanza), provvisto di servizi igienici al piano terreno e al piano primo. Il piano interrato avrà superficie lorda di circa 1130 m 2, mentre i due piani fuori terra misureranno circa 470 m 2 ciascuno. Nel seguito vengono analizzate le possibili fonti di pericolosità idraulica e verificata la conformità alle previsioni del Piano di Bacino del Torrente Petronio (Ambito 17, approvato con DCP n 68 del 12/12/2002 e successivamente modificato più volte; ultima modifica con D.G.P. n 121 del 18/11/2013). 1

3 2. CONFORMITA AL PIANO DI BACINO Per quanto riguarda la mera conformità al Piano di Bacino, si rileva quanto segue: - La Carta della Rete Idrografica Significativa mostra che l area in oggetto si trova a circa 350 m di distanza dal corpo idrico significativo più vicino, ossia il Torrente Petronio; inoltre area e torrente sono separati da un piccolo rilievo, denominato Monte Pagano, avente altezza di circa 75 m; - La Carta delle Fasce di Inondabilità mostra che gli interventi a progetto si trovano a notevole distanza dalle aree individuate come inondabili a seguito di eventuali esondazioni del Petronio; inoltre non ci si trova nemmeno in area soggetta ad eventi idrologici. - Coerentemente con quanto sopra esposto, anche la Carta del Rischio Idraulico indica il terreno interessato dal progetto come estraneo a rischi di carattere idraulico. E quasi superfluo sottolineare che, proprio in virtù della citata distanza minima da corsi d acqua significativi (non inferiore a 350 m), l area interessata dall intervento è al di fuori anche dalla fascia di inedificabilità assoluta e da quella di rispetto di cui al Regolamento regionale n. 3/2011 ( Disposizioni in materia di tutela delle aree di pertinenza dei corsi d acqua ), richiamate dall art. 8 delle Norme di Attuazione del Piano di Bacino. Non stupisce, ma in questa sede merita rilievo, il fatto che consultando il capitolo 3 della Relazione di piano del Piano di Bacino del Petronio (intitolato Problematiche di tipo idraulico ) e in particolare il paragrafo ( Gli eventi storici di piena documentati ), risulti che l area in oggetto non risulta essere mai stata interessata da eventi di piena neanche in casi di eventi piovosi di eccezionale intensità. In allegato sono riportati estratti delle principali carte del Piano di Bacino. 2

4 3. SITUAZIONE ATTUALE E POSSIBILI PROBLEMATICHE L assetto attuale dell area è il seguente: per le ragioni già ampiamente spiegate nella Relazione di smaltimento delle acque meteoriche a firma dell Arch. Mattia Villani e nella relazione geologica (e successive integrazioni) a firma dei Dott. Geol. Giovanni Rizzi e Barbara Musante, circa due terzi della superficie totale (2113 m 2 ), corrispondenti alle aree di lavoro e transito, sono da considerarsi impermeabili, mentre la rimanente parte (1040 m 2 ), che si trova prospiciente il cimitero e lungo il lato Est, è lasciata a verde e quindi permeabile. Nelle citate relazioni tecniche sono comprese anche le rappresentazioni schematiche di tale suddivisione e di quella progettuale. Più precise valutazioni sulla reale pericolosità idraulica dell area, che vanno oltre alle previsioni del Piano di Bacino, possono essere fatte da una semplice osservazione della morfologia dei luoghi in un intorno di ragionevole raggio (alcune centinaia di metri). L area oggetto di intervento confina: - a Nord: con una fascia di terreno che costeggia Via della Pergola, di ampiezza non inferiore a 60 m e quasi interamente costituita da aree verdi (parzialmente coltivate), con presenza di alcuni edifici a scopo abitativo; tale fascia ha pendenza da Est verso Ovest con quote inferiori all area di intervento, seppure di poche decine di centimetri; inoltre su tutto il confine tra il lotto in esame e la suddetta fascia si trova un beudo naturale che porta le proprie acque verso Via della Pergola; - ad Est: con il già citato Monte Pagano; - a Sud: con alcuni appezzamenti di terreno coltivato, con il cimitero di S. Bartolomeo della Ginestra, il piazzale antistante e la strada di accesso, con alcune abitazioni e, alcune decine di metri più avanti, con un area a diverse quote, peraltro tutte superiori, che è stata oggetto di una recente ed importante edificazione con realizzazione di un opportuna regimazione delle acque meteoriche; - ad Ovest: con un edificio a scopo abitativo e la Via Monsignor Vattuone, costeggiata da abitazioni (e anche, proprio in adiacenza all area in esame, da un parcheggio privato interrato, con accesso dalla via stessa) e al di là della quale il terreno inizia a salire di quota fino ad arrivare alla Frazione Ginestra. Per identificare le potenziali problematiche di carattere idraulico si può osservare quanto segue, peraltro tenendo presente che la realizzazione del progetto comporterà un innalzamento della quota del piano di calpestio dell area, che sarà portata a quella di via Monsignor Vattuone all inizio con la strada di accesso: 3

5 Le aree a Nord non presenta rischi, in quanto caratterizzata da quote inferiori; pertanto qualsiasi afflusso d acqua andrebbe ad allagare per prima tale zona, per poi interessare l area in corrispondenza dell intersezione tra Via Monsignor Vattuone e Via della Pergola; la stessa presenza del beudo lungo tutto il confine a Nord del lotto contribuisce a diminuire ulteriormente il rischio di allagamenti. I possibili afflussi da Est sono dovuti alle piogge sul Monte Pagano che per pendenza naturale scendono verso valle; la parte diretta verso l area in oggetto è relativa ad una superficie (e quindi ad un bacino potenziale ) inferiore a 0.02 km 2 : secondo quanto previsto dal Piano di Bacino a tale superficie scolante corrisponde cautelativamente una portata d acqua di progetto di 0,8 m 3 /s, ossia 800 l/s. Tale afflusso idrico in parte viene raccolto da un canale esistente che recapita nella fognatura bianca in Via Monsignor Vattuone, e per la frazione rimanente scorre all interno del terreno oggetto di intervento fino al beudo posto nella sua parte a Nord. La zona a Sud è, come già spiegato, caratterizzata in gran parte da recenti costruzioni e da un adeguata regimazione delle acque meteoriche, peraltro gli unici possibili afflussi per l area di intervento potrebbero essere relativi alle acque di dilavamento della strada di accesso al cimitero e del piccolo piazzale antistante, per non più di 1200 m 2 si superficie scolante. Per quanto riguarda i possibili afflussi idrici da Ovest vi è da sottolineare che il maggiore potrebbe senz altro essere quello dovuto alle acque dilavanti la collina di Ginestra, ma ai piedi della strada che collega la località a Via Monsignor Vattuone è situata una grande griglia di raccolta delle acque meteoriche per il loro convogliamento nella rete bianca comunale; per il resto lo studio della morfologia dei luoghi consente di concludere che ragionevolmente potrebbe solo verificarsi il trasporto di un modestissimo tirante d acqua lungo la stessa Via Monsignor Vattuone che, proprio in virtù dell innalzamento della quota dell area in esame, potrebbe dirigersi verso di essa solo in parte pressoché trascurabile. In sostanza, già nello stato attuale l area non presenta un rischio idraulico significativo, come peraltro riconosciuto dal Piano di Bacino. 4

6 4. INFLUENZA DEGLI INTERVENTI A PROGETTO L intervento a progetto porterà ad una radicale trasformazione del lotto in esame. Rimandando per ogni dettaglio alla descrizione fatta negli elaborati di progetto a firma dell Arch. Mattia Villani, gli interventi a progetto determineranno la seguente situazione: Una parte del terreno a contorno dell edificio a progetto, per una superficie complessiva di circa 340 m 2, verrà bonificata con materiali granulari puliti di idonea pezzatura per uno spessore medio di cm, andando a costituire una sorta di sistema di compensazione in grado di trattenere l acqua, andando a rallentare il deflusso verso il canale esistente che recapita nella fognatura di Via Mons. Vattuone. Parte del verde di rispetto sparirà a favore della realizzazione di un area di parcheggio pubblico, ma ne verrà recuperata una superficie maggiore attorno all edificio a progetto, per cui la superficie permeabile aumenterà di quasi il 15 %, attestandosi a circa 1185 m 2. La superficie occupata dall edificio sarà ricoperta con opportuno strato di terra di spessore non inferiore a 35 cm, costituente a sua volta un sistema di rallentamento nel deflusso delle acque; inoltre la superficie sovrastante l interrato verrà coperta da uno strato di ghiaia e sabbia sopra al quale sarà posata una pavimentazione in autobloccanti: ciò significa che una porzione di terreno complessivamente di circa 1423 m 2, che cautelativamente si considera impermeabile, in realtà avrà caratteristiche ben migliori, dal punto di vista del rallentamento e del drenaggio delle acque meteoriche rispetto ad esempio ad una superficie asfaltata. Sarà realizzata un area adibita a parcheggio pubblico, per una superficie di 545 m 2, che sarà dotata di sistema di disciplina delle acque meteoriche superficiali attraverso idonee pendenze e raccolta tramite pozzetti che scaricheranno nel collettore esistente. Rispetto alle iniziali soluzioni progettuali, al fine di diminuire ulteriormente gli effetti di piogge intense, sarà utilizzato asfalto drenante costituito da una miscela di inerti, bitume e polimeri caratterizzata da alta porosità. 5

7 5. CONCLUSIONI Per tutto quanto spiegato nei paragrafi precedenti, risulta evidente che l area oggetto di intervento non presenta rischi significativi dal punto di vista idraulico e le opere a progetto sono coerenti con quanto previsto dal Piano di Bacino del Torrente Petronio. Inoltre il progetto apporterà un significativo miglioramento al lotto, riducendo le superfici impermeabili, implementando la regimazione delle acque meteoriche e adottando sistemi per la loro trattenuta e il loro rallentamento, ai fini di regolare le portate in arrivo al beudo esistente e alla rete bianca comunale passante su Via Monsignor Vattuone. Si ritiene pertanto che l area, già nello stato attuale e ancora di più dopo la realizzazione del progetto, sia ampiamente sicura dal punto di vista idraulico e non costituisca a sua volta un pericolo per le zone circostanti. In particolare gli interventi a progetto vanno nella direzione di una riduzione del rischio idraulico, finalità perseguita prioritariamente dal Piano di Bacino, e non saranno causa di sovraccarichi per le reti di smaltimento esistenti (quella di Via Monsignor Vattuone e il già citato beudo sul confine a Nord). Sestri Levante, 14/07/2014 Dott. Ing. Stefano Papini ALLEGATI ESTRATTI DAL PIANO DI BACINO AMBITO 17: - Carta della rete idrografica significativa - Carta delle fasce di inondabilità - Carta del rischio idraulico 6

8 ALLEGATO 1: Estratto Carta della rete idrografica significativa 7

9 ALLEGATO 2: Estratto Carta delle fasce di inondabilità 8

10 ALLEGATO 3: Estratto Carta del rischio idraulico 9

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