Verbale di Deliberazione della Giunta Municipale
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- Rosalinda Bianco
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1 COPIA CONFORME ALL'ORIGINALE PER USO AMMINISTRATIVO E D'UFFICIO DELLA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N.18 DEL C O P I A COMUNE DI ROCCA D'EVANDRO PROVINCIA DI CASERTA DELIBERAZIONE N. 18 Del Verbale di Deliberazione della Giunta Municipale Oggetto: APPROVAZIONE PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE. L'anno duemilaquattordici il giorno ventinove del mese di gennaio alle ore 13:00, nella Casa comunale, previa l osservanza di tutte le formalità prescritte, si è riunita la Giunta Municipale con l intervento dei sottoelencati componenti. MARROCCO ANGELO SINDACO P MARANDOLA UGO VICE SINDACO P CARELLO MICHELE ASSESSORE A TEOLI LUCIANO ASSESSORE P DI ZAZZO NICOLA ASSESSORE P VALENTE IMMACOLATA ASSESSORE P CARBONE ANTONIO VITTORIO ASSESSORE P ne risultano presenti n. 6 e assenti n. 1. Partecipa il SEGRETARIO COMUNALE Dott.ssa LICCIARDI ANGELINA. Essendo legale il numero degli intervenuti, il Dr. MARROCCO ANGELO SINDACO., assume la presidenza e dichiara aperta la seduta per la trattazione dell'oggetto sopra indicato.
2 PROPOSTA DI DELIBERAZIONE OGGETTO : APPROVAZIONE PIANO TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE PROPONENTE : RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE IL RESPONSABILE INCARICATO Richiamata la legge 6 novembre 2012 n.190 recante Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione Dato atto che il comma 8 articolo 1 della citata legge dispone che l organo di indirizzo politico, su proposta del Responsabile individuato ai sensi del comma 7, entro il 31 gennaio di ogni anno, adotta il triennale di prevenzione della corruzione contenente l analisi e la valutazione dei rischi specifici di corruzione e gli interventi organizzativi volti a prevenirli Richiamato il decreto sindacale prot n del con il quale il Segretario generale dott. Angelina Licciardi è stata nominata Responsabile della prevenzione della corruzione del comune di Rocca d Evandro Dato atto che il Dipartimento della Funzione Pubblica ha predisposto il Nazionale Anti corruzione, di riferimento cui attenersi per l elaborazione dei Piani delle singole Amministrazioni, approvato dalla CIVIT con delibera n. 72/2013 Considerato che il Nazionale Anticorruzione individua gli obiettivi strategici per la prevenzione della corruzione quali : - ridurre le opportunità che si manifestino casi di corruzione - aumentare la capacità di scoprire casi di corruzione - creare un contesto sfavorevole alla corruzione e indica le azioni e le misure di contrasto finalizzate al raggiungimento degli obiettivi sia in attuazione del dettato normativo sia mediante lo sviluppo di ulteriori misure con riferimento al particolare contesto in cui si agisce Dato atto che il è stato presentato, in apposita riunione- verbale prot.n del 22/01/2014 ai titolari di P. O. che lo hanno discusso e condiviso. Dato atto che detto è stato presentato al Nucleo di Valutazione nella seduta del Visto ed esaminato il così come elaborato dal Responsabile incaricato e dato atto che esso contiene un nucleo minimo di indicatori sull efficacia delle politiche di prevenzione con riguardo ai seguenti ambiti : Gestione dei rischi ( individuazione situazioni a rischio corruzione, azioni intraprese per affrontare i rischi di corruzione, controlli sulla gestione dei rischi di corruzione ).
3 Formazione in tema di anticorruzione: indicazione delle azioni e previsione dei tempi. Codice di comportamento: previsione delle azioni di integrazioni ulteriori, in progress, al codice di comportamento. Altre Iniziative - Previsione di azioni finalizzate agli scopi di prevenzione: rotazione degli incarichi rispetto dei termini dei procedimenti iniziative nell ambito dei contratti pubblici rispetto del principio di trasparenza Le iniziative e i contenuti del qui brevemente riassunti, unitariamente considerate, garantiscono il rispetto della normativa in tema di anticorruzione e trasparenza nel contesto della realtà amministrativa del comune di Rocca d Evandro. Tanto premesso Visti i pareri favorevoli di regolarità tecnica e contabile resi ai sensi dell art. 49 del decreto legislativo n. 267/00 PROPONE Di approvare il per la prevenzione della corruzione relativo al triennio nel testo che allegato al presente atto è di questo parte integrante e sostanziale Di dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile ai sensi dell art.134 comma 4 del decreto legislativo n. 267/00 Di disporre l invio del ai dipendenti dell Ente e la sua pubblicazione sul sito istituzionale nell apposita sezione LA GIUNTA COMUNALE Vista la proposta di Delibera così formulata dal Responsabile incaricato; Vista l allegato triennale 2014/2016 per la prevenzione della corruzione; Rilevato che la stessa è meritevole di approvazione; IL RESPONSABILE INCARICATO f.to Dott.ssa Angelina LICCIARDI 267/00 Acquisiti i pareri, favorevoli di regolarità tecnica e contabile resi ai sensi dell art. 49 del decreto legislativo n. Con votazione unanime e favorevole resa in modo palese. D E L I B E R A Di approvare, integralmente la Proposta sopra riportata sia nella parte narrativa che nella parte dispositiva. di rendere la presente deliberazione immediatamente eseguibile, ai sensi e per gli effetti dell art. 134 del D.Lgs. 267/2000, per le motivazioni espresse in premessa.
4 COMUNE DI ROCCADEVANDRO PROVINCIA DI CASERTA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE ANNI APPROVATO CON DELIBERAZIONE DI GIUNTA COMUNALE N 18 DEL 29/01/2014
5 PIANO ANTICORRUZIONE. 1 Oggetto e finalità Ai sensi della legge 6 novembre 2012, n. 190, Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione, il Comune, su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione, con approvazione della Giunta Comunale che ne cura la trasmissione al Dipartimento della Funzione Pubblica, ogni anno adotta un triennale di prevenzione della corruzione con la funzione di fornire una valutazione del diverso livello di esposizione degli uffici al rischio di corruzione e stabilire gli interventi organizzativi volti a prevenire il medesimo rischio. Art. 2 Il responsabile della prevenzione della corruzione. L Amministrazione Comunale, con Decreto del Sindaco, ha provveduto alla nomina del Responsabile della prevenzione della corruzione, individuato nella persona del segretario comunale, seguendo le indicazioni contenute nell art. 1, comma 7, della legge n. 190/2012. La nomina ha valore per tutta la durata del presente piano e i compiti ai quali dovrà adempiere il Responsabile sono i seguenti: Individuare tra le attività dell Amministrazione quelle maggiormente esposte al rischio corruzione (art. 1, comma 8); elaborare la proposta di piano della prevenzione della corruzione (art. 1, comma 8); elaborare il programma di selezione e formazione dei dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione (art. 1, comma 8); verificare la regolare trasmissione del piano e del programma al Dipartimento della funzione pubblica e procedere alla sua pubblicazione sul sito web dell'ente; verificare l efficace attuazione del piano e la sua idoneità (art. 1, comma 10, lettera a); elaborare e proporre modifiche al piano adottato in caso di accertamento di significative violazioni o di mutamenti dell organizzazione dell ente che incidono sulla ripartizione delle responsabilità e/o sui livelli di rischio (art. 1, comma 10, lettera a); verificare, d intesa con il funzionario capo competente, l effettiva rotazione degli incarichi negli uffici nel cui ambito è più elevato il rischio di corruzione, ovvero, nei casi in cui la rotazione non sia possibile, istituire dei meccanismi di controllo rinforzati(art. 1, comma 10, lettera b); individuare il personale da inserire nei percorsi di formazione sui temi dell etica e della legalità (art. 1, comma 10, lettera c).
6 redigere e pubblicare, con cadenza almeno semestrale, nel sito web dell ente, una relazione recante i risultati dell attività svolta; trasmettere entro il medesimo termine una relazione sull attività svolta all organo di indirizzo politico dell amministrazione; sovrintendere al coordinamento e al controllo sull assolvimento degli obblighi di pubblicità e trasparenza previsti dalle norme in materia. Nell esercizio di tale attività, il Responsabile individuato sarà coadiuvato dai Funzionari capi, ai sensi delle disposizioni legislative vigenti che attribuiscono a questi soggetti poteri propositivi e di controllo, nonché obblighi di collaborazione, monitoraggio e azione diretta di prevenzione della corruzione. Art. 3 Mappatura delle attività a più elevato rischio di corruzione nell ente. Per tutti i Settori del Comune sono ritenute attività ad elevato rischio di corruzione tutti i procedimenti di: a) autorizzazione o concessione; b) scelta del contraente per l affidamento di lavori, forniture e servizi, anche con riferimento alle modalità di selezione prescelta ai sensi del codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, di cui al D.Lgs. n. 12 aprile 2006, n. 163; c) concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonché attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati; d) concorsi e prove selettive per l assunzione del personale e progressioni di carriera di cui all articolo 24 del D.Lgs. n. 150/2009. A titolo di primo impianto, in via provvisoria, vengono individuate le seguenti attività per ciascun Settore con i relativi gradi di rischio: SETTORE ATTIVITA GRADO DI RISCHIO SETTORE AMMINISTRATIVO E SERVIZI GENERALI Affidamento incarichi avvocati e consulenti Gestione e sviluppo organizzativo Erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari affidamenti servizi a cooperative, associazioni, privati in genere medio SETTORE POLIZIA URBANA E LOCALE Sanzioni Amministrative e del C.d.S. Vigilanza edilizia, commerciale e annonaria medio SETTORE URBANISTICA E TERRITORIO Edilizia privata rilascio Permessi a costruire Regolatore comunale Arredo urbano, toponomastica e cartellonistica pubblicitaria medio Alto
7 SETTORE AMBIENTE E PATRIMONIO Gestione del patrimonio comunale Igiene urbana, ambiente ed ecologia: appalti, affidamento lavori, servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria, forniture, lavori di urgenza Autorizzazioni e valutazioni in tema di tutela ambientale Attività edilizia attinente gli eventi sismici SETTORE URBANISTICA E TERRITORIO Servizi cimiteriali: appalti, affidamento lavori, servizi di manutenzione ordinaria e straordinaria, forniture, lavori di urgenza medio SETTORE LAVORI E SERVIZI PUBBLICI Appalti opere pubbliche, affidamento lavori, servizi e forniture, lavori di urgenza Servizio manutenzione Servizio gestione parcheggi comunali e attività connesse servizi idrici, a rete e attività connesse SUAP - Procedimenti in materia di polizia amministrativa, pubblici esercizi di somministrazione, commercio in sede fissa e su aree pubbliche rilascio di autorizzazioni in genere medio Medio Medio SETTORE ECONOMICO FINANZIARIO E PERSONALE SETTORE SERVIZI ALLA PERSONA Emissione di mandati Gestione delle entrate tributarie ed extratributarie Programmazione e bilancio Concorsi e prove selettive Gestione del personale-progressioni di carriera Trattamento economico e pensioni Servizi demografici certificazioni anagrafiche e di stato civile Censimento, statistiche e toponomastica Cultura, sport, turismo e spettacolo medio medio basso medio
8 L elenco che precede potrà essere modificato, con provvedimento del responsabile, durante il corso di validità del piano, con altre attività ritenute esposte a rischio. Il responsabile della prevenzione della corruzione, per ciascuna delle attività sopra individuate, d intesa con il funzionario capo preposto, procederà ad elaborare i criteri per la formazione di un elenco dettagliato dei singoli provvedimenti da sottoporre a monitoraggio, nonché delle specifiche misure di contrasto (controlli specifici, particolari valutazioni ex post dei risultati raggiunti, particolari misure nell organizzazione degli uffici e nella gestione del personale addetto, particolari misure di trasparenza sulle attività svolte) da adottare. Qualora il responsabile lo ritenga opportuno, con apposita richiesta, potrà sottoporre a controllo specifico anche atti non rientranti nell elenco dei provvedimenti da sottoporre a monitoraggio. Art. 4 Trasparenza e pubblicità. La trasparenza è intesa come accessibilità totale, anche attraverso lo strumento della pubblicazione sul sito istituzionale, allo scopo di favorire forme diffuse di controllo nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità: delle informazioni concernenti ogni aspetto dell'organizzazione dell Ente; delle informazioni concernenti il perseguimento degli obiettivi istituzionali; delle informazioni sull'utilizzo delle risorse pubbliche; dei risultati dell'attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti. A tal fine, per ogni riferimento ed elemento di dettaglio in merito alla trasparenza, si richiama il Programma Triennale per la Trasparenza e l Integrità approvato con Deliberazione della Giunta Municipale n 17 del 29/01/2014. Art. 5 Legalità. Particolare attenzione dovrà essere data alle disposizioni legislative di contrasto al fenomeno mafioso. A tal fine il responsabile della prevenzione predisporrà dei modelli di rilevazione degli affidamenti di lavori, servizi e forniture soggetti alle disposizioni in materia, con gli estremi delle comunicazioni e informazioni effettuate. Art. 6 Accesso e partecipazione dei cittadini. In tutti i procedimenti di competenza dell ente dovrà essere garantito l accesso e la partecipazione dei cittadini interessati, secondo le previsioni della legge n. 241/90 e ss.mm.ii. Per consentire a tutti coloro che vi abbiano interesse di esercitare con pienezza il diritto di accesso e di partecipazione gli atti dell'ente dovranno ispirarsi ai principi di semplicità e di chiarezza. In particolare dovranno essere redatti con linguaggio semplice e comprensibile a tutti, evitando stili eccessivamente burocratici. Tutti gli uffici dovranno riportarsi, per quanto possibile, ad uno stile comune, curando che i provvedimenti conclusivi dei procedimenti riportino nella premessa sia il preambolo che la motivazione. Il preambolo è composto dalla descrizione del procedimento svolto, con l'indicazione di tutti gli atti prodotti e di cui si è tenuto conto per arrivare alla decisione finale, in modo da consentire a tutti coloro vi abbiano interesse di ricostruire il procedimento amministrativo seguito. La motivazione indica i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione, sulla base dell istruttoria. La motivazione dovrà essere il più possibile precisa, chiara e completa. Ai sensi dell'art. 6-bis della legge 241/90, come aggiunto dall'art. 1, L. n.190/2012, il responsabile del procedimento e i titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endoprocedimentali e il provvedimento finale devono astenersi in caso di conflitto di interessi,
9 segnalando ogni situazione di conflitto, anche potenziale, dando segnalazione al responsabile della prevenzione della corruzione. Art. 7 Rispetto dei tempi di conclusione dei procedimenti. Il rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti sarà oggetto di verifica in sede di esercizio dei controlli. Compatibilmente con la disponibilità di risorse finanziarie all interno del bilancio dell ente, si cercherà di acquisire un software che verifichi in automatico il rispetto dei tempi e l eventuale scostamento dai tempi standard previsti per la conclusione dei procedimenti. Art. 8 Rotazione degli incarichi. Per tutti gli uffici individuati come aree a rischio corruzione, ove nell'ente vi siano almeno due dipendenti in possesso della necessaria qualifica professionale, dovrà essere disposta la rotazione degli incarichi, in modo che nessun dipendente sia titolare dell'ufficio per un periodo superiore ad un biennio, onde evitare che possano consolidarsi delle rischiose posizioni di privilegio nella gestione diretta di certe attività correlate alla circostanza che lo stesso funzionario si occupi personalmente per lungo tempo dello stesso tipo di procedimenti e si relazioni sempre con gli stessi utenti. Nel caso di posizioni non apicali, la rotazione è disposta dal funzionario capo. Per le posizioni apicali, è disposta dal sindaco, in sede di assegnazione degli incarichi ai sensi dell'art. 50, comma 10, TUEL. I provvedimenti di rotazione sono comunicati al responsabile della prevenzione. Tali provvedimenti sono pubblicati, tempestivamente, sul sito dell'ente. In considerazione della necessaria specializzazione professionale e della conseguente infungibilità di alcune funzioni gestionali, tenendo conto delle eventuali regole applicative elaborate, in relazione alle caratteristiche organizzative e dimensionali delle amministrazioni locali, dall ANCI secondo quanto previsto nella nota del 23 marzo 2013 Disposizioni in materia di anticorruzione nel caso in cui nell ente non vi sia la possibilità di rotazione per una o più posizioni a rischio corruzione, viene stilato un apposito verbale a firma del sindaco, segretario comunale e, evidenziando i motivi dell impossibilità. Per le posizioni così individuate, il responsabile della prevenzione provvede a definire dei meccanismi rinforzati di controllo, all'interno dei procedimenti di controllo interno e, all'interno del sito dell'ente, viene predisposta apposita sezione di verifica degli atti su base statistica. Art. 9 Incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi ai dipendenti pubblici. In materia di incompatibilità, cumulo di impieghi e incarichi si applica l art. 53 del D.Lgs. n. 165/01, come modificato dagli artt. 49 e 50 della legge n. 190/2012 e l'art. 16/ter dello stesso decreto. Non possono essere conferiti ai dipendenti incarichi, non compresi nei compiti e doveri d ufficio, che non siano espressamente previsti o disciplinati da leggi o altre fonti normative, o che non siano espressamente autorizzati. Nel provvedimento di conferimento o di autorizzazione dovrà darsi atto che lo svolgimento dell'incarico non comporti alcuna incompatibilità, sia di diritto che di fatto, nell interesse del buon andamento della pubblica amministrazione né situazione di conflitto, anche potenziale, di interessi che pregiudichino l esercizio imparziale delle funzioni attribuite al dipendente. In sede di autorizzazione di incarichi extra istituzionali l Amministrazione valuterà gli eventuali profili di conflitto di interesse anche potenziale. Il dipendente è tenuto a comunicare formalmente alla Amministrazione anche l attribuzione di incarichi gratuiti.
10 In sede di prima applicazione del presente piano, entro 30 giorni dalla sua approvazione, i dipendenti che svolgano incarichi precedentemente conferiti o autorizzati devono darne comunicazione al responsabile della prevenzione, che provvederà alla verifica delle possibili incompatibilità ai sensi delle vigenti disposizioni, nonché alla pubblicazione nell'apposita sezione del sito. Apposito Regolamento a farsi, indicativamente entro 90 giorni dall approvazione del, disciplinerà gli incarichi e le attività non consentite ai dipendenti di questo Ente. Detto Regolamento indicherà i casi di inconferibilità, e incompatibilità specifica con la definizione delle cause ostative al conferimento e le modalità di verifica dell insussistenza delle cause di incompatibilità oltre: l oggetto dell incarico; il compenso lordo, ove previsto; le norme in applicazione delle quali gli incarichi sono stati conferiti o autorizzati; le ragioni del conferimento o dell autorizzazione; i criteri di scelta dei dipendenti cui gli incarichi sono stati conferiti o autorizzati; la rispondenza dei medesimi ai principi di buon andamento dell amministrazione; Art. 10 Codice di comportamento/responsabilità disciplinare. La giunta comunale, previo parere del nucleo di valutazione, ha definito il proprio Codice di Comportamento che integra e specifica il codice definito dal Governo ai sensi dell'art. 54, comma 5, del D.Lgs. 165/2001 come modificato dall'art. 1, comma 44 e 45, della legge n. 190/2012., approvandolo espressamente a mezzo deliberazione di Giunta Comunale n.128/2013 Il codice di comportamento verrà consegnato a tutti i dipendenti al momento dell assunzione insieme al piano di prevenzione della corruzione. Contestualmente alla pubblicazione sul sito del comune, il responsabile della prevenzione provvede a notificare copia dello stesso ai dipendenti in servizio anche con strumenti elettronici (posta elettronica, intranet, supporto magnetico) e, solo ove non possibile, su supporto cartaceo. Uguale procedura dovrà essere seguita nel caso di modifiche al piano di prevenzione della corruzione e comunque in occasione dell'aggiornamento triennale. Il funzionario capo e/o il responsabile dell'ufficio procedimenti disciplinari, a seconda della competenza, provvederanno a perseguire i dipendenti che dovessero incorrere in violazioni dei doveri di comportamento, ivi incluso il dovere di rispettare le prescrizioni contenute nel triennale, attivando i relativi procedimenti disciplinari,dandone notizia al responsabile della prevenzione. Art. 11 Tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti. Il pubblico dipendente che denuncia all autorità giudiziaria o alla Corte dei Conti, ovvero riferisce al proprio superiore gerarchico condotte illecite dei cui sia venuto a conoscenza in ragione del proprio rapporto di lavoro, non può essere sanzionato, licenziato o sottoposto ad una misura discriminatoria, diretta o indiretta, avente effetti sulle condizioni di lavoro per motivi collegati direttamente o indirettamente alla denuncia, a meno che il fatto non comporti responsabilità a titolo di calunnia o diffamazione (art. 1, comma 51, legge n. 190/2012). Nell ambito del procedimento disciplinare, l identità del segnalante può essere rivelata solo ove la sua conoscenza sia assolutamente indispensabile per la difesa dell incolpato. La denuncia è sottratta all accesso previsto dagli artt. 22 e seguenti della legge 7 agosto 1990, n Art. 12 Formazione del personale.
11 Il responsabile della prevenzione della corruzione procederà annualmente a predisporre il programma di formazione per i dipendenti con responsabilità d ufficio o di procedimento nei servizi indicati al precedente art. 3. Il programma verrà finanziato con le risorse di cui all art. 23 del CCNL e sarà redatto annualmente. Nell ambito del programma saranno previste delle giornate di formazione aventi come tema la prevenzione e la repressione della corruzione e della illegalità nella pubblica amministrazione destinate al personale con responsabilità d ufficio o di procedimento nei servizi indicati al precedente art. 3. La formazione tiene conto dei limiti di spesa imposti dalla legislazione vigente. Art. 13 Collegamento con la performance. Il responsabile della prevenzione invierà al nucleo di valutazione, entro il mese di febbraio di ogni anno, la relazione sull'attività svolta nell'anno precedente integrata da una relazione aggiuntiva sui dati salienti relativi ai in rapporto: alla collaborazione prestata nel raggiungimento degli obiettivi del piano anticorruzione; allo svolgimento effettivo della rotazione degli incarichi; ad ogni altro elemento rilevante ai fini della valutazione; Il Responsabile della prevenzione della corruzione invierà, altresì, allo stesso organo, nei tempi previsti dall'apposito regolamento, le schede, le relazioni e i risultati dell'attività di controllo interno esercitato. In sede di prima applicazione del seguente, il termine per la trasmissione al Nucleo di valutazione delle relazioni predette da parte del Responsabile della Prevenzione, è fissata al 30 giugno Art. 14 Cronoprogramma. Ai sensi delle norme di cui alla legge n. 190/2012, si indica il seguente cronoprogramma riportante le date, le attività e il soggetto competente: ANNO 2014
12 DATA ATTIVITÀ SOGGETTO COMPETENTE Entro 30 giorni dall approvazione del comunicazione al Responsabile della prevenzione della corruzione dell attribuzione di incarichi dirigenziali senza selezione; responsabile del attinente alla gestione del personale Ogni 2 anni dalla data approvazione del di rotazione dei e dipendenti particolarmente esposti alla corruzione. Sindaco, Responsabile della prevenzione della corruzione. Entro 90 giorni dalla data di approvazione del Entro 15 giorni dall approvazione del Entro 60 giorni dall approvazione del e fine febbraio di ogni anno Entro 60 giorni dall approvazione del e fine febbraio di ogni anno Entro 60 giorni dall approvazione del Entro 90 giorni dall approvazione del Approvazione di un Regolamento ai sensi del D.lgs. n: 39/13 su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione. attestazione di essere a conoscenza del di prevenzione della corruzione. indicazione al Responsabile della prevenzione della corruzione, dei lavori e forniture dei beni e servizi da appaltare nei successivi 12 mesi. Eventuale proposta al Responsabile della prevenzione della corruzione, del piano annuale di formazione della Area di propria competenza. Presentazione al Responsabile della prevenzione della corruzione: relazione dettagliata sulle attività da porre in essere per l'attuazione effettiva delle regole di legalità o integrità emanate dal Comune. approvazione piano annuale di formazione, con riferimento alle attività a rischio di corruzione. Giunta comunale Funzionari capi Funzionari capi Funzionari capi Funzionari capi Responsabile della prevenzione della corruzione
13 tre mesi prima della scadenza dei contratti inerenti fornitura di beni, servizi, lavori. ogni tre mesi con decorrenza dalla data di approvazione del ogni tre mesi con decorrenza dalla data di approvazione del ogni tre mesi con decorrenza dalla data di approvazione del tempestivamente Accertamento dell avvenuta indizione, da parte dei, delle procedure di selezione ex D.Lgs. n. 163/2006. relazione al funzionario capo sul rispetto dei tempi procedimentali e in merito a qualsiasi altra anomalia accertata. attestazione monitoraggio del rispetto dei tempi procedimentali; i risultati consultabili, anche per sintesi, nel sito web del Comune. monitoraggio del rispetto dei tempi procedimentali e alla tempestiva eliminazione delle anomalie. e pubblicazione dei risultati del monitoraggio nel sito web del Comune. procedimentali e di qualsiasi altra anomalia accertata con particolare riguardo ad attività a rischio corruzione; anomalie; della corruzione delle azioni non di competenza dei capi. Responsabile della prevenzione della corruzione dipendenti che svolgono attività a rischio di corruzione individuati dai relativi capi. in ogni momento con decorrenza dal 1 giorno del mese successivo a quello di approvazione del costantemente con decorrenza dal 1 giorno del mese successivo a rendere accessibili agli interessati le informazioni relative ai provvedimenti e procedimenti amministrativi, ivi comprese: stato della procedura, tempi, ufficio competente in ogni fase. indicazione al Responsabile della prevenzione della corruzione, degli scostamenti e azioni correttive degli incarichi dirigenziali a contratto che superano la percentuale massima prevista dipendenti
14 quello di approvazione del ogni 2 mesi con decorrenza dal 1 giorno del mese successivo a quello di approvazione del ogni 2 mesi con decorrenza dal 1 giorno del mese successivo a quello di approvazione del ove se ne ravvisi la necessità con decorrenza dal 1 giorno del mese successivo a quello di approvazione del almeno sei mesi prima della scadenza dei contratti aventi per oggetto lavori, la fornitura dei beni, servizi con decorrenza dal 1 giorno del mese successivo a quello di approvazione del Nel mese di febbraio 2014 e di ogni anno successivo dalla legge. attestazione monitoraggio del rispetto dell'accesso agli interessati delle informazioni relative ai provvedimenti e procedimenti amministrativi, ivi comprese: stato della procedura, tempi, ufficio competente in ogni fase; posta in entrata e, ove possibile, in uscita, mediante P.E.C., al fine di consentire la tracciabilità della documentazione; prevenzione della corruzione delle eventuali anomalie. rotazione dei dipendenti che svolgono le attività a rischio di corruzione. indizione delle procedure di selezione secondo le modalità indicate dal D.Lgs. n. 163/2006 presentazione al Responsabile della prevenzione della corruzione, della relazione dettagliata sulle attività poste in merito alla attuazione effettiva delle regole di integrità e legalità indicate nel piano.
15 giugno 2014 e nel mese di febbraio di ogni anno successivo. Giugno 2014 e nel mese di febbraio di ogni anno successivo. Luglio 2014 e marzo e di ogni anno successivo approvazione relazione del rendiconto di attuazione trasmissione al nucleo di valutazione e alla Giunta Comunale della relazione del rendiconto di attuazione approvazione esame azioni di correzione del piano di prevenzione della corruzione, a seguito delle criticità emerse proposte dal Nucleo di Valutazione Responsabile della prevenzione della corruzione Responsabile della prevenzione della corruzione Giunta Comunale ANNO 2015 a) esame e verifica delle efficacia delle azioni messe in atto nel (comma 10, lett. a) legge 190/12) b) definizione di obiettivi inerenti direttamente il tema della Trasparenza e dell anticorruzione da assegnare alle P.O. c) definizione di procedure di affinamento e miglioramento del progetto. d) Verifica azione di rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività a rischio di corruzione, se dovuta. e) Verifica degli obblighi immediati di trasparenza con la pubblicazione sul sito istituzionale degli atti indicati dalla normative vigenti. f) Attuazione dell obbligo di rendere accessibile agli interessati le informazioni relative ai provvedimenti di loro interesse. g) Verifica corrispondenza alle normative vigenti del Regolamento redatto ai sensi del D.lgs. n. 39/13. ANNO 2016 a) analisi degli esiti dell applicazione delle procedure attivate nel b) definizione di procedure di monitoraggio specifiche per le criticità riscontrate. c) Eventuale revisione delle procedure poste in essere nel d) Verifica del progetto sulla rotazione degli incarichi negli uffici preposti allo svolgimento delle attività a rischio corruzione. IL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE f.to Dott.ssa Angelina LICCIARDI
16 Il presente verbale, letto e approvato, viene sottoscritto come segue: Il Presidente F.to Dr. MARROCCO ANGELO Il SEGRETARIO COMUNALE F.to D.ssa LICCIARDI ANGELINA N Reg. Pubbl. ATTESTATO DI PUBBLICAZIONE (Art. 32 legge n 69/09) Su conforme relazione del messo comunale, si attesta che copia del presente verbale viene pubblicato all'albo Pretorio on line del sito web di questo Comune il e vi resterà per quindici giorni consecutivi a partire da oggi e che gli estremi dello stesso sono contenuti in un elenco trasmesso ai Capigruppo Consiliari contestualmente all affissione all Albo pretorio.. Lì IL SEGRETARIO COMUNALE F.to D.ssa LICCIARDI ANGELINA Per copia conforme all'originale. Lì IL SEGRETARIO COMUNALE f.to D.ssa Angelina LICCIARDI Esecutiva ai sensi del 4 comma dell'art.134 del T.U.O.E.L. n 267/2000 in data 29/01/14 Lì IL SEGRETARIO COMUNALE F.to D.ssa LICCIARDI ANGELINA
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