Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 / 4

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1 Provincia di Ravenna Piazza dei Caduti per la Libertà, 2 / 4 Provvedimento n. 132 Classificazione: /8/0 del 31/03/2008 Oggetto: AUTORIZZAZIONE UNICA AI SENSI DEL D. LGS 387/2003 RELATIVA ALL'IMPIANTO DI PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI (OLIO VEGETALE) DI POTENZIALITA' INFERIORE A 50 MW DI PROPRIETA' E GESTIONE DELLE DITTE LLOYD RAVENNA S.P.A. E MICRON MINERAL S.P.A SITO IN COMUNE DI RAVENNA VIA DELLA BATTANA N. 22 SETTORE AMBIENTE E SUOLO IL DIRIGENTE VISTO il Decreto Legislativo del 16 marzo 1999 n 79 Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell energia elettrica ; VISTA la Legge del 23 agosto 2004 n 239 Riordino del settore energetico, nonché delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia ; VISTA la Legge 7 agosto 1990 n 241 Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e successivi adeguamenti; VISTO il Decreto legislativo 18 febbraio 2005 n 59 Attuazione integrale della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento ; VISTO il Decreto legislativo 29 dicembre 2003 n 387 Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato dell elettricità, che in particolare all art. 12 : - prevede che la costruzione e l esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, gli interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale e riattivazione, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione ed all esercizio degli impianti stessi sono soggetti ad un autorizzazione unica, rilasciata dalla Regione o altro soggetto istituzionalmente delegato, nel rispetto delle norme vigenti in materia di tutela dell ambiente, di tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico; - dispone che l autorizzazione costituisce titolo a costruire ed esercire l impianto in conformità al progetto approvato ed è rilasciata a seguito di un procedimento unico, al quale partecipano tutte le amministrazioni interessate, svolto nel rispetto dei principi di semplificazione e con le modalità stabilite dalla legge n. 241/90 e successive modificazioni ed integrazioni. VISTA la Legge Regionale del 11 ottobre 2004 n 21 Disciplina della prevenzione e riduzione integrate dell inquinamento ; VISTA la Legge Regionale del 23 dicembre 2004 n 26 Disciplina della programmazione energetica territoriale ed altre disposizioni in materia di energia ed in particolare l art. 3, comma 1, lett. b) che conferisce alla Provincia l esercizio delle funzioni in merito al rilascio

2 dell autorizzazione alla costruzione ed all esercizio degli impianti di produzione di energia non riservate alle competenze dello Stato e della Regione; VISTO il D.P.R. 18 aprile 1994 n. 420 relativo a Regolamento recante semplificazione delle procedure di concessione per l installazione di impianti di lavorazione o di deposito di oli minerali che in particolare agli artt. 4 e 10 disciplina rispettivamente la procedura per il rilascio di concessione e l esercizio provvisorio; VISTA la Legge 23 agosto 2004 n. 239 relativa a Riordino del settore energetico, nonché delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di energia che all art. 11 comma 2 lett. a) stabilisce che: le attività di produzione, importazione, esportazione, stoccaggio non in sotterraneo anche di oli minerali, acquisto e vendita di energia ai clienti idonei, nonché di trasformazione delle materie fonti di energia, sono libere su tutto il territorio nazionale, nel rispetto degli obblighi di servizio pubblico derivanti dalla normativa comunitaria e dalla legislazione vigente e all art. 1 comma 56 stabilisce che: Fermo restando quanto previsto dal comma 2, lettera a), sono attività sottoposte a regimi autorizzativi: l installazione e l esercizio di nuovi stabilimenti di lavorazione e di stoccaggio di oli minerali; la dismissione degli stabilimenti di lavorazione e stoccaggio di oli minerali; la variazione della capacità complessiva di lavorazione degli stabilimenti di oli minerali; la variazione di oltre il 30 per cento della capacità complessiva autorizzata di stoccaggio di oli minerali VISTA la Circolare del Ministero delle Attività Produttive n. 165 del 7 ottobre 2004 che ha indicato che, in attesa dell individuazione di nuovi criteri e modalità per il rilascio delle autorizzazioni, si applicheranno le norme dettate dal D.P.R. n. 420/94 Regolamento recante semplificazione delle procedure di concessione per l installazione di impianti di lavorazione o di deposito di oli minerali ; VISTA la Legge Regionale 23 dicembre 2004 n. 26 relativa a Disciplina della programmazione territoriale ed altre disposizioni in materia di energia che all art. 3 comma 1 lett. d) stabilisce che: 1. Le Province esercitano le seguenti funzioni: d) tutte le funzioni amministrative in materia di idrocarburi e risorse geotermiche non riservate alla competenza dello Stato e della Regione ed in particolare le funzioni di cui all articolo 1, comma 56,d ella Legge 239/2004 Vista la nota del 02/08/2007 acquisita agli atti prot. 2007/62079 con la quale la Ditta Micron Mineral S.p.a. con sede legale in Via del Bragozzo n 11 Ravenna ha presentato alla Provincia la richiesta di autorizzazione e relativi allegati per la costruzione e l esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica alimentato a fonti rinnovabili (olio vegetale) con potenzialità inferiore ai 50 MWb termici; Vista la nota del 26/11/2007 acquisita agli atti prot. 2007/87140 con la quale è stata trasmessa la documentazione integrativa richiesta dalla Provincia di Ravenna e con la quale la Ditta Micron Mineral S.p.a. (gestore) ha riformulato al domanda di autorizzazione congiuntamente con la Ditta Lloyd Ravenna S.p.a. (in qualità di propretario) con sede legale in Via Classicana n 99 Ravenna;

3 CONSIDERATO CHE la procedura autorizzativa è stata avviata ai sensi dell art. 12 del D.Lgs 387/2003 ESAMINATA la documentazione prodotta è emerso che: - il progetto energetico prevede la realizzazione di un impianto di cogenerazione da fonti rinnovabili (motore alternativo endotermico alimentato ad olio vegetale accoppiato ad un generatore per la produzione di energia elettrica) da ubicarsi presso l area di proprietà della Ditta Lloyd Ravenna in Via della Battana n 22 Ravenna; - la cessione al mercato del surplus di energia elettrica prodotta comporta la necessaria connessione dell impianto alla rete elettrica ENEL a 15 kv; - non risulta necessario un progetto di sviluppo delle rete elettrica quale infrastruttura indispensabile all esercizio dell impianto energetico in esame in quanto esiste una cabina di trasformazione esistente; CONSIDERATO CHE con nota PG 2007/68166 del 07/09/2007 a firma del responsabile del procedimento Dott. Stenio Naldi, la Provincia di Ravenna ha indetto ai sensi del D. Lgs 387/2003 e della legge n 241/90 e successive modifiche e integrazioni, la Conferenza dei Servizi per l esame degli elaborati progettuali prodotti dai proponenti Micron Mineral S.p.a e LLoyd Ravenna S.pa. relativamente al progetto di impianto per la generazione di energia elettrica oli vegetali di potenzialità inferiore a 50 MWt, nonché per l acquisizione di tutti gli atti autorizzativi, pareri, assensi comunque denominati necessari per la costruzione e l esercizio dell impianto stesso; CONSIDERATO CHE alla Conferenza dei Servizi sono stati chiamati a partecipare i rappresentanti legittimati dei seguenti Enti: - Comune di Ravenna; - ARPA di Ravenna; - AUSL di Ravenna; - Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Ravenna; - Agenzia delle Dogane di Ravenna; - Autorità Portuale di Ravenna; - ENEL Divisione Infrastrutture Rete Italia sede di Bologna; - TERNA S.p.a Pianificazione e Sviluppo Rete Funzioni Commissioni; CONSIDERATO CHE la Conferenza ha organizzato i propri lavori come nel seguito specificato: - ha tenuto la prima riunione il 21/09/2007 presso la sede Provinciale. Nel corso della riunione di insediamento il proponente è stato invitato ad illustrare il progetto, è emersa la necessità di richiedere integrazioni alla documentazione presentata in quanto carente della documentazione necessaria per l ottenimento del permesso di costruire e della documentazione necessaria ai fini della caratterizzazione delle emissioni in atmosfera, ad una migliore definizione degli scarichi idrici ed i reflui che confluiscono nella rete fognaria, della documentazione necessaria alla definizione della connessione alla rete elettrica nazionale oltre ad alcuni aspetti relativi alle competenze dell AUSL. Nell occasione si è manifestata altresì la necessità di acquisire la dichiarazione della Ditta con la quale si impegna alla rimessa in pristino dei luoghi in caso di dismissione dell impianto di produzione oltre alla presentazione della domanda di autorizzazione con duplice intestazione;

4 - con nota del 10/10/2007 PG 2007/76325 la Provincia ha inviato al proponente copia del verbale della prima seduta della Conferenza dei Servizi nel quale sono state richieste le integrazioni da presentare alla documentazione, specificando che i termini del procedimento venivano sospesi fino a presentazione della documentazione stessa. - nel corso del procedimento sono stati acquisiti agli atti i pareri favorevoli, con relative prescrizioni, come di seguito sepcificato; - in data 26/11/2007 (nota acquisita al protocollo generale della Provincia con n. 2007/87140 del 28/11/2007) e successivamente in data 20/12/2007 (nota acquisita al protocollo generale della Provincia con n. 2008/1 del 02/01/2008) la Ditta Micron Mineral S.p.a. ha presentato la documentazione integrativa richiesta agli Enti interessati; - con nota PG 2007/94093 del 28/12/2007 a firma del responsabile del procedimento Dott. Stenio Naldi, la Provincia di Ravenna ha indetto, ai sensi del D. Lgs 387/2003 e della legge n 241/90 e successive modifiche e integrazioni, la seconda Conferenza dei Servizi per l esame degli elaborati progettuali prodotti dai proponenti Micron Mineral S.p.a. e Lloyd Ravenna S.p.a. relativamente al progetto di impianto per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (olio vegetale) di potenzialità inferiore a 50 MWt, nonché per l acquisizione di tutti gli atti autorizzativi, pareri, assensi comunque denominati necessari per la costruzione e l esercizio dell impianto stesso; - ha tenuto la seconda Conferenza dei Servizi in data 18/01/2008. Si è convenuto pertanto di poter concludere il procedimento istruttorio ai sensi dell art.12 del D.Lgs. 387/2003, potendo acquisire nei trenta giorni successivi alla ricezione del verbale della seduta conclusiva i pareri dei vari Enti, così come emerso nel corso della seduta. - con nota del 18/01/2008 PG 2008/17470 la Provincia ha inviato al proponente copia del verbale della seduta conclusiva della Conferenza dei Servizi col quale si dettano i termini del procedimento finalizzati alla redazione del provvedimento autorizzativo. VISTI i resoconti verbali delle riunioni della Conferenza dei Servizi acquisiti in atti PG 2007/ /17470 nonché i pareri acquisiti dagli Enti partecipanti alla Conferenza stessa di seguito sinteticamente riportati: - Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco di Ravenna lettera prot /38374 del 11/10/2007, parere favorevole alle seguenti prescrizioni: - l intercettazione elettrica del locale generatore escluda completamente l energia elettrica all interno, eventualmente anche della fornitura ENEL e sia possibile comunque un isolamento completo di impianto; - la zona Feeder unit ecc. abbia una soglia di contenimento e possa essere intercettato l arrivo del combustibile; - ci sia la possibilità di interecttare ogni serbatoio; - sia chiaramente individuato il travaso con autocisterne in posizione sicura rispetto all impianto e secondo le norme ADR; - il locale UPS sia isolabile elettricamente; - siano rispettate le distanze minime dei serbatoi previste dal D.M. 31 luglio 1934; - siano previsti i dispositivi di sicurezza idonei anche per i serbatoi (Titolo V del D.M ); - A lavori ultimati dovrà essere richiesto, con le procedure di cui alla legge 966/65, D.P.R. n.37/98 e dal D.M , il sopralluogo di controllo per il rilascio del certificato di prevenzione incendi allegando la documentazione tecnica prevista dal suddetto D.M e quanto segue:

5 a) Diagramma causa-effetti delle sequenze di blocco; b) Considerazioni conclusive inerenti il D.Lgs. 233/03; c) Certificazioni inerenti le direttive applicabili, in particolare sul generatore endotermico; d) Idoneità dei serbatoi e relativi dispositivi di sicurezza. - ARPA di Ravenna parere preventivo n 3310/2008 alle seguenti prescrizioni: - Acque reflue. Si prende atto che la ditta ha aggiornato la planimetria della rete fognaria e i relativi allacci alla rete fognaria pubblica in accordo a quanto concordato con Hera. Dall impianto si originano due tipologie di acque reflue industriali: - Acque di raffreddamento (spurgo torri evaporative); - Acque provenienti dalla rigenerazione dei filtri dell addolcitore Per entrambi gli scarichi è stato individuato il pozzetto ufficiale di prelevamento prima della confluenza nella rete fognaria nera dell azienda. Non è stato previsto un sistema di trattamento in quanto la ditta asserisce che le acque reflue industriali provenienti dall addolcitore sono conformi ai valori limite di emissione previsti nel Regolamento per gli scarichi delle acque reflue domestiche, acque reflue industriali assimilate alle domestiche ed acque reflue industriali che recapitano in rete fognaria pubblica del Comune di Ravenna. Le acque reflue domestiche e i relativi sistemi di trattamento che si intendono adottare (degrassatore per le acque saponate ) sono conformi al Regolamento sopraccitato per gli scarichi in rete fognaria pubblica separata. La rete fognaria nera della ditta dove confluiscono le acque reflue industriali, le acque reflue domestiche e le acque di prima pioggia recapiteranno nella rete fognaria pubblica nera di Via Del Bragozzo. Per quanto sopra si esprime parere favorevole allo scarico delle acque reflue industriali in rete fognaria pubblica collegata, provenienti dall attività di cui sopra, alle seguenti condizioni: - Gli scarichi di acque reflue industriali, nei rispettivi pozzetti ufficiale di prelevamento, dovranno essere conformi ai valori limite di emissione di cui alla Tabella 1 del Regolamento per gli scarichi delle acque reflue domestiche, acque reflue industriali assimilate alle domestiche ed acque reflue industriali che recapitano in rete fognaria pubblica del Comune di Ravenna; - Relativamente allo scarico delle acque reflue industriali provenienti dall addolcitore, la ditta dovrà presentare, entro 3 mesi dall inizio dell attività, un certificato di analisi per la ricerca dei parametri Cloruri e Solfati; - la planimetria della rete fognaria - Stato di progetto - Tav.03 dove sono indicati i pozzetti ufficiali di prelevamento costituiranno parte integrante dell autorizzazione allo scarico; - i pozzetti ufficiali di prelevamento dovranno essere sempre resi accessibili agli organi di vigilanza, tramite gli opportuni interventi di manutenzione; Al riguardo si sottolinea che la planimetria - Stato di progetto - Tav.03, dovrà essere presentata in allegato alla domanda di autorizzazione allo scarico delle acque di prima pioggia che la ditta dovrà presentare al Comune di Ravenna;

6 - Impatto acustico. La relazione tecnica consegnata risponde ai criteri dettati dalla normativa tecnica da utilizzare per la redazione della documentazione di impatto acustico: - La caratterizzazione acustica delle sorgenti sonore segue i criteri generali della DGR 673/04, e della UNI , e fornisce dati esaurienti per una valutazione. - I livelli sonori rilevati e stimati sui confini dell area di pertinenza dell azienda, e in prossimità degli impianti, e risultano rispettati i limiti della Classe VI, area esclusivamente industriale, in cui è inserita l azienda. - I possibili ricettori adiacenti all azienda risultano altri impianti produttivi del comparto chimico, senza la presenza di aree abitate o uffici nelle immediate vicinanze. Pertanto questo Servizio ritiene che la realizzazione dell impianto da installare preso la ditta in oggetto non comporti problematiche sotto l aspetto dell inquinamento acustico prodotto alle seguenti condizioni: - all atto della fine lavori ed impianto a regime occorre che siano verificati gli effettivi livelli sonori emessi ed immessi dall impianto in oggetto. Le verifiche dovranno essere effettuate anche in periodo notturno, in quanto nell impianto è presente un motore a scoppio per cui risulta presumibile la presenza di componenti tonali in bassa frequenza. - Inquinamento atmosferico. Vedasi i contenuti, espressi a seguire, nel parere della Provincia di Ravenna; - Gestione dell olio vegetale. La ditta ha presentato una bozza di procedura per l approvvigionamento dell olio vegetale destinato alla combustione in un motore endotermico definendo i seguenti punti: - Criteri di controllo e accettazione dei prodotti con attenzione alla sicurezza e all ambiente; - Criteri di qualifica e gestione dei fornitori; - Modalità di campionamento, accettazione e controllo dell olio vegetale; - Modalità di gestione delle non conformità; - Modalità di identificazione e rintracciabilità dei prodotti nelle diverse fasi; Nella predetta procedura sono stati definiti i parametri di controllo ed i valori di riferimento dell olio vegetale. All atto delle messe in esercizio dell impianto dovrà essere inviata la procedura per l approvvigionamento dell olio vegetale destinato alla combustione in un motore endotermico, la quale dovrà essere inserita all interno dell SGA. - Linee elettriche. La realizzazione delle linee elettriche a servizio dell impianto deve rispondere a quanto previsto dalla LR 30/ COMUNE DI RAVENNA Area Pianificazione Territoriale. Lettera prot del 19/09/2007 parere favorevole per la conformità urbanistico-edilizia (così come riconfermato con nota iscritta al PG della Provincia di Ravenna n.2008/29312) con le seguenti precisazioni: - nell ambito della proposta progettuale in esame sono comprese varianti al premesso di costruire n.279/06 del 19/05/2006, rilasciato ai fini della costruzione di adiacente deposito e di impianto di essicazione semi oleosi. Tali varianti, consistenti nello spostamento planimetrico della cabina di controllo, dovranno essere definite trraverso

7 specifica istanza di competenza del Comune di Ravenna e da presentarsi in conformità al vigente Regolamento Edilizio Comunale. - ENEL Divisione Infrastrutture e Reti Dipartimento Territoriale Rete Emilia Romagna Marche Sviluppo Rete. Soluzione Tecnica Minima Generale inviata dalla Ditta Micron Mineral con nota del 20/12/2007 (PG 1/2008) per la connessione dell impianto alla rete nazionale con le prescrizioni concordate insieme ai proponenti e per la realizzazione della quale dovrà essere fatta apposita richiesta di autorizzazione ai sensi della L.R.10/93; - Agenzia delle Dogane di Ravenna. Lettera prot.a599 del 22/01/2008 (acquisita al PG col numero 2008/7779 del 29/01/2008). Il deposito risulta così composto: DEPOSITO PRODOTTI ENERGETICI (ex Oli Minerali) SERBATOIO N. PRODOTTO ENERGETICO CAPACITA (MC) 1 GASOLIO 20,00 2 OLIO LUBRIFICANTE 5,00 subtotale 25,00 DEPOSITO PRODOTTI ENERGETICI (Oli Vegetali) in quanto utilizzati in uso assoggettato al regime delle accise SERBATOIO N. PRODOTTO ENERGETICO CAPACITA (MC) 3 OLIO VEGETALE 120,00 4 OLIO VEGETALE 120,00 5 OLIO VEGETALE 50,00 6 OLIO VEGETALE 50,00 subtotale 340,00 CAPACITA COMPLESSIVA 365,00 Nell ambito del deposito di cui sopra sono compresianche n.2 serbatoi contenenti: SERBATOIO N. PRODOTTO (*) CAPACITA (MC) 7 OLIO LUBRIFICANTE USATO 5,00 8 REFLUI OLEOSI 8,00 * prodotto oleoso da smaltire nei modi di legge Al riguardo questo Ufficio: - Visto l art.1, comma 56, lettera a), della Legge 23/08/2004 n.239;

8 - Vista la Circolare n.18/d prot. n del 06/05/2005 dell Area Centrale Verifiche e Controlli Tributi Doganali e Accise dell Agenzia delle Dogane; - Visto il D.Lgs. 02/02/2007 n.26; - Vista la Circolare n.17/d e successive dell Area Centrale Verifiche Gestione e Rapporti con gli Utenti dell Agenzia delle Dogane; - Avuto riguardo alle vigenti disposizioni di carattere fiscale che regolano l attivazione dei depositi di Prodotti Energetici, questo Ufficio, per quanto di competenza, esprime parere favorevole all attivazione richiesta, con la prescrizione che la Società istante esibisca, in sede di collaudo: o Una planimetria dell impianto con evidenziati: Numeri di identificazione dei serbatoi e la posizione degli sfiati; Delimitazioni delle aree dove sono posizinati i serbatoi in relazione al regime fiscale del prodotto contenuto (sospensivo di accisa, accisa assolta); o Le tabelle di taratura (in duplice esemplare) dei serbatoi installati, compilate con lo sviluppo centimetrico unitario, firmate da un tecnico qualificato o dalla ditta costruttrice dei serbatoi medesimi, riportantio su ciascuna delle stesse: a) Indirizzo dell impianto; b) Riferimento planimetrico, con numerazione progressiva dal numero uno; c) Data di compilazione della tabella; d) Firma del rappresentante legale della Società intestataria dell autorizzazione; e) Dimensioni caratteristiche del serbatoio. I prodotti energetici in questione, in quanto diversi tra loro, devono necessariamente possedere linee dedicate per le operazioni di carico/scarico. La Società istante dovrà, inoltre, fare conoscere a questo Ufficio il regime fiscale cui assoggettare gli oli vegetali da utilizzare per uso carburazione (regime di Deposito Fiscale, Operatore Professionale), tenendo presente che per i restanti prodotti energetici (gasolio e olio lubrificante), atteso che la capacità complessiva di deposito dichiarata non superiore a 25 mc, non vige l obbligo della denuncia ai sensi dell art.25.2 T.U. delle Accise approvato con D.Lgs. 504/95, così come modificato dal D.Lgs. 26/07. - Provincia di Ravenna Le emissioni provenienti dalla realizzazione del nuovo impianto di cogenerazione alimentato con olio vegetale da installare in Via della Battana e di proprietà di Micron Mineral SPA, saranno in parte al servizio dell impianto esistente di essiccazione carbone (E7) prima di pertinenza di Lloyd Ravenna SPA ed ora in gestione a Micron Mineral e in parte verranno emesse autonomamente attraverso il punto di emissione E7/A. L assetto delle emissioni, a seguito della installazione del nuovo impianto di cogenerazione, sarà pertanto il seguente: EMISSIONI IN ATMOSFERA

9 L impianto di essiccazione carbone funzionerà, di norma, con l utilizzo anche di una parte (variabile indicativamente fra il 40% e il 100% in funzione del grado di umidità del carbone) dei fumi provenienti dall impianto di cogenerazione in aggiunta a quelli attuali. In caso di fermata dell impianto di cogenerazione per manutenzione e/o in caso di mancanza del combustibile (olio vegetale), l essiccatoio funzionerà solo con gas metano. Pertanto gli assetti emissivi possibili sono i seguenti: Caso 1) PUNTO DI EMISSIONE E7 IMPIANTO DI ESSICCAZIONE CARBONE F.M. ALIMENTATO SOLO A METANO Portata massima Nmc/h Altezza minima 15,5 m Temperatura 130 C Concentrazione massima ammessa di inquinanti: Polveri 20 mg/nm c NOX 400 mg/nm c CO 100 mg/nm c Caso 2) PUNTO DI EMISSIONE E7 IMPIANTO DI ESSICCAZIONE CARBONE F.M. ALIMENTATO CON METANO PIU FUMI DEL MOTORE A OLIO Portata massima Nmc/h Altezza minima 15,5 m Temperatura 130 C Concentrazione massima ammessa di inquinanti: Polveri 10 mg/nmc NOX 250 mg/nmc come vaore medio orario CO 100 mg/nmc I limiti sopraindicati sono riferiti ad un tenore di ossigeno nei fumi anidri pari al 17%. Caso 3)

10 PUNTO DI EMISSIONE E7/A CAMINO IMPIANTO DI COGENERAZIONE Portata massima Nmc/h Altezza minima 15,5 m Temperatura 350 C Concentrazione massima ammessa di inquinanti: Polveri 10 mg/nmc come valore orario NOX 100 mg/nmc valore giornaliero 140 mg/nmc come valore orario CO 100 mg/nmc come valore orario I limiti sopraindicati sono riferiti ad un tenore di ossigeno nei fumi pari all 11%. Prescrizioni: 1. La messa a regime della emissione E7 (nel caso 2) e E7/A (nel caso 3), é fissata entro il 30/10/2008. Per tali emissioni dovranno essere espletate le procedure di autocontrollo previste all atto della messa a regime dell impianto di cogenerazione. In tal senso la Ditta deve provvedere ad effettuare almeno tre autocontrolli alle emissioni a partire dalla messa a regime per un periodo di 10 giorni. Contestualmente la Ditta dovrà effettuare un autocontrollo analitico anche sulle emissioni provenienti dall impianto di essiccazione carbone (E7) con utilizzo dei fumi provenienti dall impianto di cogenerazione. 2. Per la emissione E7 nell assetto attuale (caso 1) la Ditta é tenuta a trasmettere gli esiti delle analisi di autocontrollo da effettuare con la messa a regime attualmente in corso. 3. Per la verifica del rispetto di tali limiti dovranno essere utilizzati i metodi di prelievo e analisi e le strategie di campionamento adottati dall U.N.I.CHIM. così come modificati con Decreto del ; 4. Per l effettuazione delle verifiche è necessario che i condotti di adduzione e scarico degli impianti di abbattimento siano dotati di prese di misura posizionate e dimensionate in accordo con quanto specificatamente indicato nel manuale U.N.I.CHIM. M.U. 122; 5. Per il nuovo impianto di cogenerazione E7/A la Ditta dovrà comunicare alla Provincia e agli organi di controllo la data di messa in esercizio e di messa a regime, dopodiché dovrà provvedere alla effettuazione degli autocontrolli analitici come indicato al punto 1). 6. Il camino E7/A deve essere dotato di un Sistema di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni SMCE in grado di monitorare: a. Polveri totali b. Ossidi di azoto (NOx) c. Monossido di Carbonio (CO)

11 Tale SMCE deve altresì essere in grado di monitorare in continuo anche i seguenti parametri fisici e tecnologici: - Portata Volumetrica secca - Ossigeno - Umidità - Pressione dei fumi - Temperatura - Carico dell impianto come definito al punto dd) art. 269 del D.Lgs. n. 152/06 Lo SMCE deve essere conforme a quanto previsto nell Allegato VI del D.Lgs. n. 152/06 scegliendo fra sistemi di misura estrattivi e/o non estrattivi o analizzatori in situ path o situ point. In particolare gli analizzatori scelti per gli inquinanti dovranno essere conformi a quanto previsto al punto 3 dell Allegato VI alla Parte V del D.Lgs. n. 152/06 e sottoposti a tarature e verifiche implementando un sistema di gestione dello SMCE con requisiti conformi alla norma tecnica UNI EN Gli strumenti di misura di NOx, e Polveri dovranno avere caratteristiche prestazionali minime conformi all Allegato II alla Parte V Sezione 8 del D.Lgs. n. 152/06; per il monitor del CO il valore dell intervallo di fiducia al P95% di una singola misura non può superare del 10% il valore limite. 7. Si indica altresì per i controlli che dovranno essere effettuati a cura della direzione dello stabilimento aziendale, per il nuovo impianto di cogenerazione, dopo il primo autocontrollo alla messa a regime, la Ditta dovrà annotare su un registro, con pagine numerate e bollate dal Servizio Territoriale ARPA Distretto di Ravenna e firmato dal responsabile dell impianto, a disposizone degli organi di controllo competenti, i dati rilevati dal monitoraggio in continuo, mentre dovrà provvedere ad effettuare un controllo con frequenza annuale sulla emissione E7 Impianto essiccazione carbone nei due assetti. RITENUTO acquisito l assenso delle Amministrazioni che, ai sensi dell art.14-ter, comma 7, della L.241/90 e s.m.i, non hanno notificato alla Provincia di Ravenna, entro il termine di 30 giorni dalla data di ricezione del verbale conclusivo della Conferenza dei Servizi, il proprio dissenso, così come di seguito sinteticamente elencati: - AUSL di Ravenna Dipartimento di Sanità Pubblica. RILEVATO CHE la Conferenza di Servizi ha valutato: - di approvare il progetto definitivo agli atti del Settore Ambiente e Suolo presentato dalla Ditta Micron Mineral S.p.a e in qualità di gestore dell impianto e dalla Ditta LLoyd Ravenna S.pa. in qualità di proprietaria dei terreni per la realizzazione dell impianto energetico, alimentato a fonti rinnovabili (olio vegetale), da realizzare presso lo stabilimento sito in Comune di Ravenna in Via della Battana n 22 Ravenna; - che sia possibile autorizzare la costruzione e l esercizio dell impianto a condizione che vengano rispettate le prescrizioni nel seguito riportate: - vengano rispettate tutte le condizioni e prescrizioni previste nei pareri sopra citati;

12 - I proponenti dovranno presentare presso gli uffici comunali prima dell inizio lavori, denuncia di deposito del progetto ai fini antisismici (Legge 2 febbraio 1974 n. 64 e L.R. 19 giugno 1984 n. 35 e s. m.); - I proponenti dovranno presentare presso gli uffici comunali prima dell inizio lavori,denuncia di deposito a norma dell'art. 4, Legge 5 novembre 1971 n. 1086; - I proponenti dovranno presentare presso gli uffici comunali prima dell inizio lavori, documentazione di cui all art 3, comma 8, del D.Lgs 494/96, come modificato dall art. 86 del D. Lgs 276/03, consistente in: - dichiarazione (resa dall impresa esecutrice) dell organico medio annuo, distinto per qualifica; - dichiarazione (resa dall impresa esecutrice) relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti; - Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC). - il provvedimento autorizzativo decade ove il titolare non comunichi all Amministrazione provinciale e al Comune di Ravenna di aver dato inizio alla realizzazione delle iniziative entro sei mesi dal momento in cui il provvedimento sia divenuto inoppugnabile; - il titolare dell autorizzazione ha l obbligo di segnalare e documentare alla Provincia di Ravenna ed al Comune di Ravenna la data di inizio lavori e di documentare eventuali ritardi dovuti a causa di forza maggiore non imputabili al titolare dell autorizzazione e di concordare con gli Enti citati un nuovo termine; - tutte le opere ed interventi previsti dal progetto dovranno essere realizzate in conformità alla documentazione progettuale presentata all interno della presente procedura; - ogni modifica dell impianto dovrà essere assoggettata a provvedimento autorizzativo; - l esercente ha l obbligo di informare la Provincia di Ravenna ed il Comune di Ravenna entro il 15 febbraio di ogni anno dei dati di esercizio, dei programmi di manutenzione degli impianti che comportino arresti di lunga durata nonché della definitiva messa fuori servizio dei medesimi. Il Rapporto annuale, sezione Dati di esercizio deve contenere informazioni aggiornate e di dettaglio riguardanti in particolare: - la produzione energetica totale definita come energia elettrica equivalente; - l energia autoconsumata nello stabilimento e l energia ceduta; - i rendimenti energetici dei singoli generatori ed il rendimento energetico complessivo; - la caratterizzazione quali-quantitativa del biogas prodotto e consumato nonché del digestato prodotto e della biomassa utilizzata per la produzione di quest ultimo; - la caratterizzazione dei principali impatti ambientali (risorse naturali utilizzate, emissioni in atmosfera, produzione e gestione scarichi idrici e rifiuti, odori, rumore, campi elettromagnetici, impegno delle reti locali per l approvvigionamento degli impianti); - le iniziative di formazione e informazione degli operatori addetti; - i rapporti con la comunità locale;

13 - le eventuali situazioni incidentali: - all emanazione della delibera della Giunta Regionale di cui all art. 20 comma 3 della L.r: 26/2004, i dati di cui al punto precedente dovranno essere implementati con gli ulteriori dati eventualmente previsti nella delibera citata; - la mancata, tardiva o incompleta trasmissione dei dati di cui al punto precedente comporterà l irrogazione di sanzioni amministrative ai sensi del comma 4 art. 20 della L.R. 26/2004; - gli impianti di generazione energetica vanno mantenuti in stato di perfetta efficienza, anche attraverso i programmi di monitoraggio e di manutenzione di cui in progetto; - la definitiva messa fuori servizio degli impianti dovrà essere autorizzata ai sensi dell art. 20 comma 1 della L.R. 26/2004, il proponente dovrà corredare la richiesta con il Piano per la rimessa in pristino del sito con oneri a carico dell esercente. RITENUTO che il progetto energetico, in armonia con gli indirizzi della politica energetica regionale, nazionale e dell Unione Europea, ha come obiettivo il conseguimento di un assetto produttivo a più alta efficienza energetica, migliorando il rendimento energetico dei processi, garantendo la autoproduzione in cogenerazione dell energia elettrica, favorendo la valorizzazione delle fonti rinnovabili; RITENUTO CHE il provvedimento autorizzativo possa essere adottato nel rispetto di tutte le prescrizioni e condizioni formulate dalla Conferenza dei Servizi; VISTO l art. 107 comma 5 del Decreto Legislativo 18 agosto 200 n 267; DISPONE 1. DI AUTORIZZARE la Ditta Micron Mineral S.p.a con sede legale in Via del Bragozzo n 11 Ravenna e la Ditta Lloyd Ravenna S.p.a. con sede legale in Via Classicana n 99 Ravenna alla costruzione e all esercizio di un impianto energetico alimentato a fonti rinnovabili (olio vegetale), in conformità al progetto definitivo approvato dalla Conferenza di Servizi e nel rispetto delle condizioni e prescrizioni approvate dalla Conferenza stessa citate in narrativa (parte integrante e sostanziale del dispositivo del presente atto). 2. DI AUTORIZZARE, ai sensi della L. 239/04 e del D.P.R. 420/94 il deposito di prodotti energetici come di seguito elencati: DEPOSITO PRODOTTI ENERGETICI (ex Oli Minerali) SERBATOIO N. PRODOTTO ENERGETICO CAPACITA (MC) 1 GASOLIO 20,00 2 OLIO LUBRIFICANTE 5,00 subtotale 25,00 DEPOSITO PRODOTTI ENERGETICI (Oli Vegetali) in quanto utilizzati in uso assoggettato al regime delle accise SERBATOIO N. PRODOTTO ENERGETICO CAPACITA (MC)

14 3 OLIO VEGETALE 120,00 4 OLIO VEGETALE 120,00 5 OLIO VEGETALE 50,00 6 OLIO VEGETALE 50,00 subtotale 340,00 CAPACITA COMPLESSIVA 365,00 Nell ambito del deposito di cui sopra sono compresianche n.2 serbatoi contenenti: SERBATOIO N. PRODOTTO (*) CAPACITA (MC) 7 OLIO LUBRIFICANTE USATO 5,00 8 REFLUI OLEOSI 8,00 * prodotto oleoso da smaltire nei modi di legge ubicati presso lo stabilimento oggetto della presente autorizzazione, tenendo conto delle prescrizioni già espresse nella narrativa del presente atto, la quale è da intendersi parte integrante e sostanziale dello stesso. In particolare: - le Ditte Micron Mineral S.p.a e Lloyd Ravenna S.p.a. dovranno, ai sensi dell art.25, comma 2 lettera b) del D.Lgs. n.504/95 e s.m.i., presentare all Agenzia delle Dogane denuncia del deposito e almeno trenta giorni prima della sua attivazione, nonchè munirsi dei registri di carico e scarico per la specifica attività di che trattasi e della licenza fiscale, previo pagamento del relativo diritto di licenza, ai termini dell art.25 comma 4 del già citato D.Lgs. n.504/95 e s.m.i.; - in sede di collaudo devono essere presentate: o Una planimetria dell impianto con evidenziati: Numeri di identificazione dei serbatoi e la posizione degli sfiati; Delimitazioni delle aree dove sono posizinati i serbatoi in relazione al regime fiscale del prodotto contenuto (sospensivo di accisa, accisa assolta); o Le tabelle di taratura (in duplice esemplare) dei serbatoi installati, compilate con lo sviluppo centimetrico unitario, firmate da un tecnico qualificato o dalla ditta costruttrice dei serbatoi medesimi, riportantio su ciascuna delle stesse: f) Indirizzo dell impianto; g) Riferimento planimetrico, con numerazione progressiva dal numero uno; h) Data di compilazione della tabella; i) Firma del rappresentante legale della Società intestataria dell autorizzazione;

15 j) Dimensioni caratteristiche del serbatoio. - le Ditte Micron Mineral S.p.a e Lloyd Ravenna S.p.a. sono tenute a rispettare le normative vigenti in materia ambientale, sanitaria, fiscale, di sicurezza, di prevenzione incendi; - le Ditte Micron Mineral S.p.a e Lloyd Ravenna S.p.a. sono tenute a dare comunicazione, per quanto riguarda il deposito di prodotti energetici, alla Provincia e all Agenzia delle Dogane di quanto richiesto nel punto 2 del dispositivo del presente provvedimento; - al fine di condurre in via definitiva la gestione del nuovo impianto, fatti salvi gli adempimenti ambientali e di sicurezza, codeste Società entro 6 mesi dall avvenuta installazione dovranno presentare a questa Provincia domanda di collaudo, che verrà effettuato da apposita Commissione, ai sensi dell art.11 del D.P.R. 18/04/1994 n.420 che verrà nominata da questa Provincia. 3. DI DARE ATTO che il progetto definitivo presentato dai richiedenti in allegato alla domanda di autorizzazione è parte integrante del provvedimento finale di autorizzazione stessa ed è composto dai seguenti elaborati: - Allegato 1. allegati Relazione Tecnica illustrativa - Sub A) Layout percorso condottura 15Kv (Tav. 07-L015-A02 scala 1:1.000 Cefla); - Sub B) Schema di flusso P&I (Tav. 07-L015-P01 Cefla); - Sub C) Planimetria generale (Tav. 07-L015-P02 Cefla); - Sub D) Layout e sezioni (Tav. 07-L015-M01 scala 1:100 Cefla); - Sub E) Schema unifilare Rete MT e cogeneratore (Tav. 07-L015-E100 Cefla); - Allegato 2. allegati alla Relazione Tecnica per parere preventivo di ARPA (5244- rel 2-0 del 01/08/2007): - Sub A) Planimetria fogne stato di progetto (Tav. 03, 17/07/2007, scala 1:500 Studio Due Esse); - Sub B) Planimetria fogne stato comparto (Tav. 02, 26/07/2007, scala 1:200 Studio Due Esse); - Allegato 3. Planimetria generale con interventi edilizi già autorizzati (Tav. 10, del 16/11/2007, scala 1:1.000 Studio Due Esse) integrazioni richieste dal Comune di Ravenna; - Allegato 4: Tav. 11. Planimetria polifere Stato di progetto, 27/12/2007, scala 1:500. IL DIRIGENTE DEL SETTORE F.to Dott. Naldi Stenio

16 Il presente provvedimento è divenuto esecutivo il 31/03/2008, data di sottoscrizione dello stesso da parte del dirigente del settore/servizio ai sensi dell articolo 10, comma 1, del regolamento di attribuzione di competenze. Ravenna, lì 31/03/2008 F.to IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO... ANNOTAZIONI DELLA SEGRETERIA GENERALE Si certifica: - che il presente provvedimento è stato pubblicato in elenco all'albo pretorio della Provincia dal...07/04/ al...22/04/ ; - che contestualmente all'affissione all'albo lo stesso è stato comunicato in elenco al Presidente della Provincia, ai consiglieri capigruppo, al direttore generale, al segretario generale ai sensi dell articolo 12 del regolamento di attribuzione di competenze. Ravenna, lì F.to IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO... Copia conforme all originale per uso amministrativo. Ravenna, lì IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO... AVVERTENZE RICORSI GIURISDIZIONALI (articolo 14 del regolamento di attribuzione di competenze e funzioni a rilevanza esterna al presidente della provincia, alla giunta provinciale, ai dirigenti, al direttore generale e al segretario generale) Contro il provvedimento, gli interessati possono sempre proporre ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale competente, ai sensi della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, entro il termine di 60 giorni dalla data di notificazione o di comunicazione o da quando l interessato ne abbia avuto conoscenza.

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