anno 9 numero 72 giugno 2007 calderone di intrugli artistico-culturali - Imminenti - - Torno tra 5 minuti pagina 1

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1 anno 9 numero 72 giugno 2007 calderone di intrugli artistico-culturali - Imminenti - 1 SOMMARIO 2 - nudi: estratti - Federigo Tozzi - Transeunte IV - Torno tra 5 minuti pagina 1

2 nudi estratti GIANLUCA fra i tanti bisogni che l uomo ha, quello artistico non sembra rientrare nella categoria vitale. l uomo non può non bere, mangiare, evacuare, copulare, tutto al più curarsi... dipingere e poetare... meno... meno meno... ciò che non si comprende a pieno però, è che qualora l uomo senta la necessità di una scossa, di un bagliore che lo smuova dal di dentro, è all arte e a tutti i suoi surrogati che deve fare appello... ANGELO Noi tutti viviamo in forme che ci siamo dati, viviamo in regole codificate, ogni nostro atto è un equazione esatta ed unica. Siamo calati in una personalità, in un luogo, in un contesto lavorativo di cui riconosciamo ogni coordinata e in cui abbiamo fiducia. Ci diciamo che ciò è razionale e rassicurati procediamo nel nostro assurdo quotidiano non felici ma sobri, distinti, perfetti nella nostra alienante pochezza Non per tutti è così, alcune persone in particolarissimi istanti non codificati, non regolati dalle convenzioni, sfuggono alla linearità di questi binari e si tolgono la maschera ossia quella complessa architettura chiamata personalità e rimangono nudi vedendo finalmente senza filtri l inconsistenza del magma umano. Ciò che prima era razionale ed ordinato ora appare per ciò che realmente è: il terribile gioco della vita... MATTEO L arte, riproduzione di una follia, una lama che crepa il quotidiano, che disintegra ogni rapporto con la realtà. Farsi mezzo dei propri versi, divenire un pezzo di quella visionarietà a volte impalpabile che è la creazione. L arte ci spinge verso la libertà, ma l assenza di vincoli è umanamente possibile? (Continua a pagina 3) pagina 2

3 (Continua da pagina 2)... l unica cosa su cui tutti si troveranno d accordo è che la nuvola è bianca, oppure nera quando è carica di pioggia. Poi qualcuno dirà che ha i contorni di una certa cosa, a qualcuno ricorderà la cosa diametralmente opposta e nessuno riuscirà a spiegare in modo soddisfacente che cosa sia, da dove venga e dove vada quella nuvola. Ecco, Andrej Belyj è fondamentalmente questo: un poeta del quale si riescono a stabilire colori e armonie, ma il cui codice di pensiero è inafferrabile. Un uomo estremamente libero nella sua opera, come nelle sue manifestazioni quotidiane dell - essere, che diviene schiavo della sua stessa condizione personale, che arriva a ostentare la sua libertà. La sua libertà diviene dimora della sua falsità. Un genio originale e strampalato.... GIANLUCA pensate veramente che l arte abbia qualcosa cui spartire con l uniformazione, l appiattimento? o pensate ancora che la riproduzione serigrafica su tela di un barattolo di conserva sia un opera d arte... se è così... andate a cagare! La redazione SOSTENITORI pagina 3

4 Federigo Tozzi on raramente la letteratura italiana è stata giudicata provinciale, adatta ad affrontare semplici temi di vita quotidiana o interessata agli a- N spetti emotivi e alle reazioni inconsce di uomini non illustri, volendo citare la bella opera di Giuseppe Pontiggia. Una letteratura, dunque, estremamente soggettiva, che non ha partecipato al dibattito inerente ai grandi temi dell'umanità, ma è stata relegata dagli stessi scrittori che l hanno generata a strumento per comprendere le pulsioni nascoste degli uomini. E forse in quanto è stato detto di riduttivo, se proprio questa analisi dell interiorità dei romanzieri italiani la si vuole interpretare come un aspetto limitante del loro fare letteratura, è in un certo qual senso rispondente al vero. Forse i grandi scrittori della prima metà del Novecento, come Svevo, Tozzi ma anche lo stesso Pirandello, hanno riflettuto troppo a lungo sulla dimensione esistenziale degli uomini a loro vicini per pensare che, oltre quel microscopico mondo, c'era una società internazionale che stava vivendo uno dei periodi più critici e tormentati della storia dell'uomo, fatto di regimi totalitari, di una cultura in piena espansione e di dibattiti sempre aperti suoi grandi temi dell umanità. Ma se tutto ciò può anche essere in parte rispondente a verità, sovente nella loro visione provinciale e introspettiva della realtà gli scrittori italiani hanno colto aspetti dell'uomo moderno analizzati e compresi anche aldilà degli angusti confini culturali nazionali, presso i lidi della grande letteratura europea. Come questa particolare sinergia sia stata possibile lo si comprende leggendo e interpretando le opere del letterato in vita forse più isolato e sottovalutato del primo Novecento, solo eppure fino in fondo convinto nel suo sforzo intellettuale, quel Federigo Tozzi che "Con gli occhi chiusi" ha involontariamente gettato le basi della narrativa introspettiva, superando il Naturalismo ottocentesco. Leggendo il bel saggio che sull argomento scrisse Giacomo De Benedetti, è chiaro fin dalle prime pagine quale collocazione può assumere il romanziere nella panoramica della letteratura del primo Novecento: una posizione centrale nel passaggio tra la vecchia corrente naturalista e la nuova letteratura introspettiva, fondata sulle conoscenze psicanalitiche da cui gli autori traggono materiale per le loro opere. Prendendo questa posizione in merito al provinciale Tozzi, rivalutando completamente dunque il peso delle sue fatiche artistiche, De Benedetti si contrappone al Borgese, che aveva descritto il senese come uno degli ultimi baluardi del Naturalismo ottocentesco. Per sostenere la sua teoria effettivamente un po sommaria Borgese si rifaceva prevalentemente a Tre croci, senz altro il più tradizionale dei romanzi di Tozzi, dove l autore si era maggiormente avvicinato a quella che era stata la sua concezione iniziale di letteratura, ovvero un opera d arte il più possibile rispondente alla realtà. (Continua a pagina 5) pagina 4

5 (Continua da pagina 4) L aspetto centrale da considerare nel valutare questo scrittore, infatti, consiste nella contrapposizione tra ciò che il romanziere voleva scrivere e ciò che veramente ha scritto, o meglio tra i suoi propositi iniziali e il risultato effettivo. Tale contrapposizione la si comprende a fondo leggendo Con gli occhi chiusi, il romanzo che è ormai considerato in toto dalla critica il capolavoro di Tozzi, dove emerge la sua incapacità di mantenersi legato ad una visone oggettiva della realtà, che finisce per apparire deformata dalla sua psiche alterata, sofferente per una vita caratterizzata dalla rabbia repressa e dall indecisione esistenziale. Il senese involontariamente e spinto dai suoi comportamenti irrazionali, che in qualche modo si ripromette di comprendere attraverso la scrittura letteraria, riesce a compiere il passaggio dall oggettività alla soggettività, processo di maturazione ma anche alterazione culturale che più o meno contemporaneamente avviene a inizio Novecento anche nell arte europea con l affermarsi dell Espressionismo. I caratteri della letteratura di Tozzi ci spingono a rivalutare le nostre considerazioni iniziali: è proprio il letterato italiano per eccellenza di inizio secolo legato ad una formazione schiettamente provinciale a dimostrarci che la letteratura italiana, benché con i limiti ormai da i più ampiamente riconosciuti, non evita di compiere maturazioni stilistiche e culturali che la ricollegano all evoluzione in corso a livello continentale. Infatti, non si può credere che, se pur isolati, gli scrittori italiani non sapessero cosa accadesse in Europa e non avessero un qualche contatto con l estero, basti pensare al legame tra Svevo e Joice. Giampaolo Giampaoli Giampaolo Giampaoli è autore di un e-book di poesie dal titolo "Frammenti". Si trova sulla biblioteca virtuale dell'associazione Cesare Viviani SOSTENITORI pagina 5

6 I concorsi pubblici Sento spesso la gente lamentarsi dei concorsi pubblici. Sostiene la tesi che quei concorsi siano truccati. Io ho risolto il problema. Qual è la soluzione? NON FARLI Il lavoro Non so dipingere il mare Io munito di tagli nel cielo e pennelli (ancora) da lavare non so dipingere il mare farfalla d aneliti battito d ali in un frastuono di sconfitta. Il lavoro uno se lo sceglie come quando aprendo l armadio si sceglie la giacca. Il lavoro s indossa. Io per esempio, rispetto ai miei simili che svolgono lavori per così dire pratici, tipo: costruire case o macchine, mi sono scelto un lavoro che è fatto d aria, d inconsistenze. Carmine Torchia, [a] Il lettore (ha lenti spesse); [b] Il donnaiolo avanti con l età; [c] I pedofili. 2006, china su carta (postprodotto), cm 21 x 29,7 pagina 6

7 Torno tra 5 minuti... DI ASCANIO CELESTINI Io sono comunista perché i comunisti sono come i marziani qualcuno dice che i marziani sono una civiltà superiore, come i comunisti. Qualcun altro invece dice che i marziani sono dei criminali assassini che distruggeranno il mondo, come i comunisti. Ma tutti sanno che i marziani non esistono, che i marziani sono un invenzione letteraria, una meravigliosa storia di fantascienza come il comunismo. Visto e considerato che non ne potevano più della loro malasorte incominciarono ad aggirarsi come s aggirò quel famoso spettro per l Europa tutti evidentemente erano dei disgraziati ma ciascuno lo era in maniera differente perché la disgrazia colpisce i miseri, ma con incredibile fantasia nella sorte. Difatti c era quello che aveva perso la casa e quello che più semplicemente aveva perso le chiavi di casa, c era quello che aveva perso la memoria e mò non si ricordava neanche più che cos é che si era perso, c era quello che aveva perso la ragione e insieme alla ragione aveva perso anche il torto. C era quello che aveva perso tempo e mò non c aveva più tanto tempo da perdere e difatti fu lui che disse: "Attenzione!" E nel mentre che s aggiravano come s aggirò quel famoso spettro per l Europa, si trovarono a passare sotto le finestre di quelli che una volta dicevano "Avanti Popolo!", e dicevano "Avanti Popolo" perché mandavano sempre davanti il popolo e loro rimanevano indietro, magari d un passo magari d un metro perché loro ad andare davanti gli veniva da ridere. E furono questi ultimi che con gli occhi rossi e la morte nel cuore videro lo scompiglio nelle forze dell ordine che mò non erano più ne forti ne ordinate difatti erano scappati i generali, i marescialli, i colonnelli, i tenenti, sottotenenti, nullatenenti, perfino i Pompieri di Viggiù da qualche minuto non c erano più Con loro erano scappati via i famosi guerrieri, quelli che mostravano i denti e terrorizzavano il mondo. Per strada c era soltanto qualche brigadiere in pensione che sventolava la dentiera ma si sa che anche i soldati sdentati capiscono come va la situazione e si dissero sottovoce Il capo dei capi della polizia e di tutti gli eserciti riuniti stava guardando in televisione un famoso programma sui gamberi in salsa rosa quando ci fu una spiacevole interruzione il giornalista autorizzato dalla redazione disse che purtroppo il programma del sabato sera, insieme al tirassegno sull emigrante che passa la frontiera, il te- (Continua a pagina 8) pagina 7

8 (Continua da pagina 7) legiornale di Paperino, il Grande Fratello con suo cugino e le olimpiadi di mazza fionda non sarebbero più andati in onda "Perché disse saltata è la programmazione " "Perché tra cinque minuti comincia la rivoluzione!" Disse Cosi il capo dei capi della polizia e di tutti quanti gli eserciti riuniti per la prima volta nella sua luminosa carriera si sentì di essere la persona sbagliata nel posto peggiore, lui che per tutta la vita era sempre stato cosi tanto sicuro di se, che le parole gli stavano in bocca come famosi quadri dentro ad un museo, adesso invece si vergognava che in una città cosi piena di sole sporcasse i muri con la sua ombra. Cosi quella folla che s aggirava come s aggirò il famoso spettro per l Europa smise d aggirarsi, si fermò un istante incominciò a fare il conto all incontrario come si fa la notte di capodanno aspettando l anno nuovo e disse meno con un po d emozione- (tratto dal primo articolo del primo numero de, giugno 99) i l c ald e rone ha sc opi sovv e rsivi, non di lucro! nell aspirazione di scrivere e condividere un progetto, si è giunti a riunire più giovani, ognuno coi suoi limiti, la sua precarietà ma con quell insopprimibile fotta (leggi voglia) di esprimere un concetto. speranzosi di non ledere troppo la suscettibilità altrui, nasce un disegno atto a sostenere la libertà di espressione, emblema di una coscienza non più soffocata e inquinata dalla morale spicciola:. partecipa al giornalino inviando un articolo, una poesia, un racconto! indirizzo gianluca pitari via tangeri, cropani marina (cz) web redazione@lamasnada.it il sondaggio del mese è: Amore per la sapienza! visita il sito! pagina 8