I programmi regionali per la prevenzione del rischio. il coinvolgimento del RLS. Liviano Vianello. SPISAL AULSS 7 Pedemontana

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1 I programmi regionali per la prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e per il coinvolgimento del RLS Liviano Vianello SPISAL AULSS 7 Pedemontana Programma Regionale per l Ergonomia Occupazionale

2 Piano Nazionale Prevenzione

3 Piano Regionale Prevenzione Programmi nell area «Prevenzione infortuni e malattie professionale»

4 Programma Regionale per l Ergonomia Occupazionale Promuovere il miglioramento della qualità del lavoro e della salute dei lavoratori attraverso l applicazione dei principi ergonomici per prevenire e ridurre rischi, quali movimenti ripetitivi, sovraccarico biomeccanico e disfunzioni nell organizzazione del lavoro. 4

5 Programma Regionale per l Ergonomia Occupazionale che comprende: Programmi per la prevenzione del rischio stress lavoro-correlato Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo Prevenzione degli infortuni sul lavoro attraverso l analisi e la riduzione dei fattori di rischio stress lavoro-correlato e il miglioramento dell efficacia delle indagini

6 Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo Prevenzione e contrasto del disagio negli ambienti di lavoro e promozione del benessere organizzativo, in attuazione della legge regionale 8/2010 Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo di lavoro. 6

7 Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo LEGGE REGIONALE N. 8 DEL 22 GENNAIO 2010 Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo di lavoro Articolo 1 INVIOLABILITÀ DELLA DIGNITÀ UMANA 2. Tutti i lavoratori hanno diritto ad eguale rispetto e considerazione della loro persona e a non essere, direttamente o indirettamente, oggetto di comportamenti discriminatori o vessatori o di trattamenti degradanti o umilianti. 7

8 Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo LEGGE REGIONALE N. 8 DEL 22 GENNAIO 2010 Prevenzione e contrasto dei fenomeni di mobbing e tutela della salute psico-sociale della persona sul luogo di lavoro Articolo 2 FINALITÀ 1. La Regione del Veneto, in attuazione degli articoli 1, 2, 3, 4, 21, 32, 35 e 41 della Costituzione, nel rispetto della normativa statale vigente e dell ordinamento comunitario, promuove e sostiene azioni ed iniziative volte a prevenire il disagio lavorativo, a contrastare l insorgenza e la diffusione di fenomeni di mobbing e di stress psicosociale e a disincentivare comportamenti discriminatori o vessatori correlati all attività lavorativa promuovendo corretti stili di vita. 8

9 Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo.. Azione 1: vigilanza sulla valutazione del rischio STRESS lavoro correlato Azione 2: iniziative formative rivolte in particolare agli RLS Azione 3: sostenere l azione degli sportelli di assistenza e ascolto e dei Centri provinciali per il benessere organizzativo 9

10 Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo Azione 2: iniziative formative rivolte in particolare agli RLS Predisposizione e divulgazione di opuscolo informativo per RLS sul tema della valutazione e gestione del rischio stress lavoro-correlato 10

11 Prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e promozione del benessere organizzativo Azione 3: sostenere l azione degli sportelli di assistenza e ascolto e dei Centri provinciali per il benessere organizzativo 11

12 La rete regionale di Sportelli e Centri Sportello ex ULSS3 Bassano Sportello ex ULSS4 Thiene Sportello ex ULSS5 Arzignano Sportello ex ULSS6 Vicenza CENTRO DI VICENZA Sportello ex ULSS1 Belluno Sportello ex ULSS2 Feltre CENTRO DI BELLUNO Sportello ex ULSS7 Conegliano Sportello ex ULSS8 Asolo /Montebelluna Sportello ex ULSS9 Treviso CENTRO DI TREVISO Sportello ex ULSS20 Verona Sportello ex ULSS21 Legnago Sportello ex ULSS22 Bussolengo CENTRO DI VERONA Sportello ex ULSS10 Portogruaro Sportello ex ULSS12 Venezia Sportello ex ULSS13 Dolo Sportello ex ULSS14 Chioggia CENTRO DI VENEZIA Sportello ex ULSS18 Rovigo Sportello ex ULSS19 Adria CENTRO DI ROVIGO Sportello ex ULSS15 Camposampiero Sportello ex ULSS16 Padova Sportello ex ULSS17 Monselice CENTRO DI PADOVA

13 Articolo 6 SPORTELLI DI ASSISTENZA ED ASCOLTO SUL MOBBING, DISAGIO LAVORATIVO E SULLO STRESS PSICO SOCIALE NEI LUOGHI DI LAVORO Funzioni a) Fornire informazioni ed indicazioni sui diritti dei lavoratori e sui relativi strumenti di tutela b) Orientare il lavoratore presso le strutture di supporto presenti nella Regione Accessi

14 Articolo 6 SPORTELLI DI ASSISTENZA ED ASCOLTO SUL MOBBING, DISAGIO LAVORATIVO E SULLO STRESS PSICO SOCIALE NEI LUOGHI DI LAVORO Accessi complessivi : PROVINCIA N. ACCESSI BELLUNO 46 PADOVA 231 ROVIGO 101 TREVISO 108 VENEZIA 125 VERONA 244 VICENZA

15 Articolo 6 SPORTELLI DI ASSISTENZA ED ASCOLTO SUL MOBBING, DISAGIO LAVORATIVO E SULLO STRESS PSICO SOCIALE NEI LUOGHI DI LAVORO GENERE SETTORE 401; 39% 352; 34% 639; 61% 681; 66% Maschi Femmine Privato Pubblico 11

16 Articolo 6 SPORTELLI DI ASSISTENZA ED ASCOLTO SUL MOBBING, DISAGIO LAVORATIVO E SULLO STRESS PSICO SOCIALE NEI LUOGHI DI LAVORO PROVENIENZA DEI CASI PER SETTORE SPECIFICO Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 8 Altre attività di servizi 88 Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento SANITÀ Sanità ISTRUZIONE Istruzione AMMINISTRAZIONE PUBBLICA Amministrazione pubblica e difesa; 107 Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 17 Attività professionali, scientifiche e tecniche 21 Attività finanziarie e assicurative 12 Servizi di informazione e comunicazione 17 Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 68 Trasporto e magazzinaggio 28 COMMERCIO Commercio 97 Costruzioni 13 Fornitura di acqua 17 Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata MANIFATTURIERO Attività manifatturiere Agricoltura, silvicoltura e pesca

17 Articolo 6 SPORTELLI DI ASSISTENZA ED ASCOLTO SUL MOBBING, DISAGIO LAVORATIVO E SULLO STRESS PSICO SOCIALE NEI LUOGHI DI LAVORO CASI ORIENTATI VERSO: N. LAVORATORI % sul totale accessi Centri di riferimento per il benessere organizzativo ,1% Figure della prevenzione aziendali (RSPP, RLS, MC) ,4% CSM e/o Servizio Psicologia ULSS ,5% Ispettorato Territoriale del Lavoro ,1% Consigliera di Fiducia 71 6,8% SPISAL 53 5,1% Consigliera di Parità 21 2% Altro (sindacato, MMG, medicina legale, SIL, InOltre, Università, ) 98 9,4% 13

18 Articolo 7 CENTRI DI RIFERIMENTO PER IL BENESSERE ORGANIZZATIVO Funzioni a) Accertamento dello stato di disagio psico sociale o di malattia del lavoratore ed eventuale indicazione del percorso terapeutico di sostegno, cura e riabilitazione b) Individuazione delle eventuali misure di tutela da adottarsi da parte dei datori di lavoro nelle ipotesi di rilevati casi di disagio lavorativo c) Supporto agli SPISAL nelle verifiche sui luoghi di lavoro in tema di valutazione dei rischi psico sociali ai sensi dell'articolo 28 del decreto legislativo n. 81 del 2008 e successive modificazioni Accessi

19 Articolo 7 CENTRI DI RIFERIMENTO PER IL BENESSERE ORGANIZZATIVO Accessi complessivi : 314 PROVINCIA N. ACCESSI BELLUNO 13 PADOVA 159 ROVIGO 33 TREVISO 34 VENEZIA 13 VERONA 10 VICENZA 52 14

20 Articolo 7 CENTRI DI RIFERIMENTO PER IL BENESSERE ORGANIZZATIVO DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE

21 Articolo 7 CENTRI DI RIFERIMENTO PER IL BENESSERE ORGANIZZATIVO ALTRE FUNZIONI B) Individuazione delle eventuali misure di tutela da adottarsi da parte dei datori di lavoro nelle ipotesi di rilevati casi di disagio lavorativo C) Supporto agli SPISAL nelle verifiche sui luoghi di lavoro in tema di valutazione dei rischi psico-sociali 86 casi 118 aziende 17

22 Prevenzione degli infortuni sul lavoro attraverso l analisi e la riduzione dei fattori di rischio stress lavoro-correlato e il miglioramento dell efficacia delle indagini 22

23 Prevenzione degli infortuni sul lavoro attraverso l analisi e la riduzione dei fattori di rischio stress lavoro-correlato e il miglioramento dell efficacia delle indagini anni prognosi totale 269 giorni Frattura ala iliaca sinistra, frattura bimaleollare sinistra, cuneizzazione D11, abrasioni e contusioni multiple

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25 PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE CON CONSIGLIERE DI PARIRTA La Consigliera di Parità Regionale è una figura istituita dalla legge 125/1991 e confluita nel decreto legislativo 198/2006 ʺCodice delle pari opportunità tra uomo e donnaʺ. La Consigliera di Parità, è un pubblico ufficiale nell'esercizio delle proprie funzioni, e agisce gratuitamente su segnalazione del lavoratore Le discriminazioni individuali, vengono trattate dalle Consigliere di Parità provinciali, quelle collettive sono competenza della Consigliera di Parità regionale. la Consigliera avvia primariamente un procedimento di conciliazione richiedendo al datore di lavoro di predisporre un piano di rimozione delle discriminazioni

26 PROTOCOLLO DI COLLABORAZIONE CON CONSIGLIERE DI PARIRTA CODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ Dlgs n. 198/2006 : disposizioni per la promozione delle Pari Opportunità tra uomo e donna CONSIGLIERA DI PARITÀ ( artt ) Discriminazioni dirette e indirette (art. 25) Molestie e molestie sessuali ( art. 26) Tutela giudiziaria ( art bis)

27 RISCHI PSICOSOCIALI ACCORDO QUADRO EUROPEO SULLO STRESS SUL LAVORO (8/10/2004) ACCORDO INTERCONFEDERALE DI RECEPIMENTO 09/06/2008 ACCORDO QUADRO EUROPEO SULLE MOLESTIE E LA VIOLENZA NEL LUOGO DILAVORO (8/11/2007) Confindustria e CGIL, CISL e UIL 25/01/2016 PRIMA-EF. GUIDA AL CONTESTO EUROPEO PER LA GESTIONE DEL RISCHIO PSICOSOCIALE ISPESL per OMS 2008

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29 I programmi regionali per la prevenzione del rischio stress lavoro-correlato e per il coinvolgimento del RLS Liviano Vianello SPISAL AULSS 7 Pedemontana Programma Regionale per l Ergonomia Occupazionale Grazie per l attenzione