Astronomia Lezione 25/1/2012

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1 Astronomia Lezione 25/1/2012 Docente: Alessandro Melchiorri Slides: oberon.roma1.infn.it/alessandro/ Libri di testo: - An introduction to modern astrophysics B. W. Carroll, D. A. Ostlie, Addison Wesley - The Physical Universe, an introduction to Astronomy F. Zhou, University Science Books - Elementi di Astronomia, P. Giannone.

2 Stelle Variabili Alcune stelle possono variare di alcune magnitudini in brillanza. - Variabili RR Lyrae. - Variabili Cefeidi. - Variabili a lungo periodo. Sono tutte stelle evolute di postsequenza. La variabilità sembra causata da pulsazioni in cui l inviluppo esterno si espande e si contrae ciclicamente. Ricordiamo che: Per esempio nelle Cefeidi il raggio varia del 5-10% durante le pulsazioni.

3 Cefeidi di tipo II: sono stelle di popolazione II, povere di metalli, vecchie e di massa piccola (meta di quella del Sole). Si suddividono ulteriormente in gruppi in base alla durata della pulsazione. 1-4 giorni BL Her subclass, giorni W Virginis, periodi maggiori RV Tauri. Variabili Cefeidi Il nome di questa classe di stelle deriva da δ Cephei, la prima variabile di questo tipo osservata nella nostra galassia. Essa varia dalla magnitudine 3,7 a 4,5 in un periodo di 5,4 giorni. Le Cefeidi si dividono in Cefeidi di tipo I (o classiche): hanno pulsazioni regolari da giorni a mesi. Sono stelle Giovani di popolazione I e sono 4-20 volte piu massicce del Sole e fino a volte piu Luminose. Sono supergiganti gialle di classe F6-K2.

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5 Variabili Cefeidi Il fenomeno di oscillazione (espansione, contrazione) è un fenomeno limitato alla sola superficie stellare e non è dovuto ad alcun mutamento nella quantità di energia prodotta dalle fusioni nucleari che avvengono nelle regioni più interne delle strutture. Quando una stella con le caratteristiche strutturali delle cefeidi attraversa nel diagramma H-R la cosiddetta striscia di instabilità gli strati esterni diventano instabili, cioè una perturbazione dallo stato di equilibrio tende a propagarsi piuttosto che a smorzarsi, e questa instabilità è la causa dell'innesco del meccanismo di pulsazione. Questa condizione di instabilità non è però in grado da sola di spiegare il ciclo pulsazionale della stella e la sua ripetizione nel tempo, in quanto sarebbe lecito attendersi che l'energia persa per dissipazione nel ciclo pulsazionale possa mettere fine alla pulsazione stessa. Bisogna allora tener conto dell'abbondanza di He + nella loro atmosfera e dei fenomeni di ionizzazione e ricombinazione che avvengono a causa dell'aumento (diminuzione) di temperatura e pressione. La potente radiazione generata dalla stella ionizza una piccola frazione dell' He + a He +2, che è molto più opaco alla radiazione. L'atmosfera inizia a bloccare una parte della radiazione uscente, diventa più calda e inizia ad espandersi. Un'atmosfera più calda ed estesa causa un aumento della luminosità della stella. L'atmosfera espansa presto inizia a raffreddarsi, e l'he +2 si ricombina in He +. Adesso l'atmosfera è di nuovo relativamente trasparente, perde calore e si restringe. L'intero processo riparte ora dall'inizio.

6 Variabili Cefeidi

7 RR-Lyrae Variabili RR Lyrae Le stelle variabili di tipo RR-Lyrae sono stelle periodiche che si trovano essenzialmente negli ammassi globulari. Hanno masse dell ordine di meta di quella del Sole. Sono stelle vecchie e di popolazione II Sono molto piu comuni delle Cefeidi ma anche molto meno luminose. La magnitudine assoluta di una RR-Lyrae e 0.75 solo 40 o 50 volte piu luminosa del Sole. Il periodo e generalmente minore di un giorno, sulle sette ore. Sono usate per determinare le distanze degli ammassi globulari.

8 Metodo dell ammasso mobile La Heavitt calibro le Cefeidi nell ammasso delle Iadi. Queste sono Cefeidi di popolazione I. Le cefeidi viste da Hubble e Humason per M31 erano invece di popolazione II. Vedremo che Hubble sbaglio calibrazione stimando una luminosita delle cefeidi In M31 maggiore e quindi una distanza di M31 minore (vedremo costante di Hubble Maggiore).

9 Parallasse Spettroscopica

10 Relazione Periodo-Luminosita Le Cefeidi variano con un periodo che cresce con la luminosità media. La luminosità intrinseca di una Cefeide può essere determinata a partire da suo periodo! Le Cefeidi sono in genere molto luminose e possono essere osservate a grandi distanze (anche nelle galassie esterne). Le osservazioni delle Cefeidi possono essere utilizzate per misurare le distanze fino alle galassie vicine. Le Cefeidi di tipo I hanno una relazione periodo-luminosita diversa da tipo II!! A parita di periodo sono piu luminose. E necessario fare attenzione!!!

11 Come facciamo a conoscere la luminosita intrinseca? Intorno al 1910 Henrietta Leavitt scopre che le Luminosita delle stelle variabili cefeidi della Piccola nube di Magellano si dispongo in funzione del loro periodo di luminosita secondo una legge Del tipo: M 2.78log10( P) 1.35

12 Tra il 1914 e il 1920 Harlow Shapley, all epoca all osservatorio di Mt. Wilson, usa le variabili cefeidi per stimare il diametro della nostra galassia. Secondo Shapley la nostra galassia era di un diametro di circa anni luce. Nel 1920 nacque un dibattito famoso tra Shapley e Heber Curtis del Lick observatory. Secondo Curtis Le variabili cefeidi non erano attendibili, la galassia era molto piu piccola ( anni luce) ed il Sole quasi al suo centro.

13 Il dibattito tra Shapley e Curtis riguardava anche le nebulae. Secondo Shapley erano nubi di gas espulse dalla pressione di luce della Via Lattea. Non esistevano altre galassie oltre alla nostra. Mentre secondo Curtis le nebulae erano galassie simili alla nostra, Solo molto piu distanti come degli universi-isola.

14 Nel 1920 l ex custode di Mt. Wilson ed ex carovaniere Milton Humason ma che all epoca faceva pratica di fotografie sotto Shapley, mostro proprio a Shapley alcune lastre di M31 con indicate a penna alcune possibili stelle variabili. Shapley con pazienza spiego a Humason che M31 era una nube di gas e che non potevano essere delle stelle e cancello i segni di Humason.

15 Nel 1923 Edwin Hubble succedette a Shapley e scopri che nelle nebulae vi erano delle stelle variabili. Le Nebulae erano quindi degli Universi-isola come il nostro ma distanti oltre anni luce.

16 Le Galassie

17 Porzioni di cielo in apparenza vuote contengono in realtà migliaia di galassie molto deboli e molto distanti. L immagine rappresenta l Hubble Deep Field che è un campo di 3 minuti d arco di lato su cui gli strumenti di HST hanno esposto per 11.3 giorni in totale! Si riconoscono galassie di vari tipi morfologici. - Galassie a Spirale - Ellittiche - Irregolari

18 Galassie a Spirale Sono caratterizzate da: sferoidi (bulge) nucleari relativamente piccoli con stelle di popolazione II e stelle vecchie di popolazione I; dischi con braccia a spirale ricche di gas e polvere, con formazione stellare in corso e stelle giovani di popolazione I. Spirali barrate: sono i ~2/3 di tutte le spirali; hanno sferoidi nucleari allungati dai cui estremi si dipartono le braccia a spirale.

19 Galassie Ellittiche Le galassie ellittiche: sono costituite principalmente da uno sferoide; sono prive di dischi, hanno poco gas e polvere e nessuna formazione stellare in corso; le stelle sono in gran parte di popolazione II. In genere gli sferoidi sono oblati (~sfere schiacciate) in contrapposizione a prolati (sfere allungate ~sigari). Le forme delle galassie ellittiche sul piano del cielo variano tra perfettamente circolari (E1) a fortemente ellittiche (E7; simili a palloni da rugby).

20 Galassie Irregolari e Peculiari Le galassie Irregolari non hanno un bulge riconoscibile o delle braccia a spirale. Sono un mix caotico di gas, polvere e stelle (popolazione I). Spesso sono galassie satelliti ( Grandi Nubi di Magellano). Spesso sono in interazione con dei compagni ed hanno una grossa formazione stellare ( galassia Antenna ).

21 Alcune proprieta delle galassie

22 Classificazione di Hubble

23 La Scala delle distanze

24 Relazione di Tully-Fisher Il teorema del viriale permette di mettere in relazione la massa di una galassia con le sue proprietà cinematiche. Se si assume l esistenza di una relazione tra massa e luminosità, è possibile quindi assegnare una luminosità alle galassie sulla base delle loro proprietà cinematiche. Esistono due relazioni empiriche di questo tipo: Legge di Tully-Fisher: lega la velocità di rotazione del disco delle galassie a spirale alla loro luminosità assoluta. (Bisogna stimare l orientazione del disco per ottenere la vera velocità di rotazione). Nella relazione di Tully Fisher la luminosita e proporzionale Alla quarta potenza della velocita di rotazione (L=180 V^4 se V e misurata in Km/s) La legge di Faber-Jackson e l analogo per le galassie ellittiche: lega la luminosità assoluta delle galassie ellittiche alla dispersione di velocità delle stelle (L~σ^4)

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26 Alcune SN-Ia recenti

27 Tutte le SN-Ia presentano curve di luce simili. Hanno tutte una Magnitudine assoluta di picco molto simile intorno a Circa 5 miliardi di volte Piu luminose del Sole!

28 Supernovae Ia come candele standard relazione di Phillips Le SN-Ia pero non Sono veramente delle Candele standard. Pero e possibile ri-calibrarle Usando la relazione di Phillips (empirica). Piu veloce e la decrescita in luminosita meno luminosa e la supernova.

29 Ricalibrazione delle curve di luce

30 La Legge di Hubble

31 Distanze con la legge di Hubble

32 1929: H 0 ~500 km/sec/mpc 2001: H 0 = 72 7 km/sec/mpc

33 Esempio: distanza di M87

34 Curve di rotazione e masse

35 Curva di rotazione e masse La velocita NON scende! Evidenza di alone di materia oscura

36 Ammassi di Galassie

37 Galassie Interagenti

38 Galassie Interagenti

39 Collisioni tra Galassie

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41 Ammassi e lenti gravitazionali

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43 Ammassi e gas caldo

44 Collisioni tra ammassi

45 Bullet Cluster

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