SELVA Sviluppo di strategie integrate per la. biomasse nel Territorio del Reatino e sue
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- Samuele Bonelli
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1 SELVA Sviluppo di strategie integrate per la produzione di energia da impianti a biomasse nel Territorio del Reatino e sue ricadute sullaqualitàdell aria Ing. Francesco Petracchini
2 Sintesi degli argomenti trattati: 1. Introduzione 2. Le biomasse per la produzione di energia: tecnologie e vantaggi/svantaggi t i 3. Il quadro comunitario nazionale e locale: obiettivi e strategia in riferimento alla produzionedienergia di energia 4. Descrizione del progetto SELVA: CNR IIA Regione Lazio
3 Produzione di energia dalle biomasse Le colture erbacee annuali (girasole, colza, sorgo da fibra, kenaf, canapa, ecc.). Le colture erbacee poliennali (canna comune, miscanto, panìco, cardo, ecc.) e le colture legnose a corta rotazione (pioppo, salice, eucalipto, robinia, ginestra) sono quelle che possono essere messe a dimora (tramite semi, talee, rizomi, ecc.) una sola volta ad inizio del ciclo di produzione, il quale può durare anni.
4 Produzione di energia dalle biomasse: tecnologia Dal punto di vista tecnologico ed industriale, le alternative per la valorizzazione energetica delle biomasse già mature sono in sintesi: i 1. la combustione diretta, con conseguente produzione di calore da utilizzare per il riscaldamento domestico, civile e industriale, o per la generazione di vapore (forza motrice o produzione di energia elettrica); 2. la produzione di biogas mediante fermentazione anaerobica di reflui zootecnici, civili o agroindustriali, e la successiva utilizzazione del biogas prodotto per la generazione di calore e/o elettricità; 3. la trasformazione in combustibili liquidi di particolari categorie di biomasse coltivate come le specie oleaginose (produzione di biodiesel, via estrazione degli oli e successiva conversione chimica degli stessi in miscele di estesi metilici e/o etilici) e specie zuccherine (produzione di etanolo via fermentazione alcolica).
5 Filiera legno energiaenergia In un progetto di utilizzazione razionale diunboscovannoconsiderati considerati molti aspetti, e precisamente: l accessibilità del bosco; le specie presenti e il tipo di governo; il tipo di proprietà del bosco; il cantiere di raccolta; il cantiere di cippatura; l organizzazione dei trasporti; lo stoccaggio.
6 Filiera legno energia Fonte Itabia
7 Le biomasse per la produzione di energia: vantaggi (fonte MATTM)
8 Le biomasse per la produzione di energia: vantaggi 1. Interesse economico immediato e consolidamento dei posti di lavoro per tutte le professioni coinvolte nella filiera legno, grazie ad un processo di diversificazione ifi i che permette la valorizzazione i energetica dei sottoprodotti di sfruttamento silvano e di trasformazione; 2. Creazione di ricchezza di posti di lavoro : il legno energia crea infatti posti di lavoro in una misura 4 o 5 volte superiore in rapporto ai suoi concorrenti, quali gas, petrolio, carbone o elettricità; 3. Utilizzo di un combustibile competitivo per gli utenti. Complessivo incremento della fiducia del mondo economico grazie allo sviluppo dell indipendenza energetica e al contenimento dei rischi di innalzamento dei prezzi conseguenti alle crisi internazionali.
9 Vantaggi legati all utilizzo delle biomasse 1. Partecipazione alla protezione e al miglioramento dell ambiente locale; 2. Perpetuarsi degliapprovvigionamenti attraverso l utilizzodi un energia rinnovabile; 3. Contributo al governo del bosco e del paesaggio, miglioramento dello stato di salute dei ib boschi e lotta agli incendi; 4. Finanziamento delle attività silvane (dépressage dépressage, diradamenti, potatura) da tempo marginali e reinvesti mento nella qualità di un bosco potenziale produttore di materiale combustibile rinnovabile. 5. Minor inquinamento e maggior efficienza energetica: un grosso impianto avrà rendimento e controllo dei fumi migliori di un impianto piccolo. Efficienza energetica migliorata con la cogenerazione ed il teleriscaldamento 6. Si riducono i fuochi non controllati: quindi l emissione di inquinanti in aria
10 Svantaggi legati all utilizzo delle biomasse 1. Molto spesso l interesse economico ha la meglio sul corretto dimensionamento ambientale: A. Impianti di grandi dimensioni (>100 MW termici) B. Localizzazioni errate C. Assenza di un coinvolgimento i della popolazione nella fase decisionale D. Reperimento della biomassa lunghedistanze (no filiera corta) E. Assenza di controlli sulla tipologia del combustibile in ingresso. F. Assenza norme tecniche nazionali Oltre al corretto dimensionamento e localizzazione è importante Che le Amministrazioni si facciano promotori di piccoli impianti A servizio di piccole comunità con lo scopo di creare occupazione E controllo sul territorio i
11 La Commissione Europea e le biomasse (COM 2005/628) Già nel dicembre 2005l la Commissione i Europea aveva stilato t un Piano di azione per la biomassa (COM 2005/628) volto a sviluppare l'utilizzazione delle energie rinnovabili agricole e forestali. Gli obiettivi principali di tale piano sono tre: 1. Riduzione delle emissioni di gas serra; 2. Protezione dell'occupazione nelle zone rurali; 3. Limitazione della dipendenza dell'europa riguardo alle importazioni di energia. Attraverso: 1.Incoraggiamento utilizzo di biomasse per l'elettricità ed il riscaldamento; 2.promuovere investimenti a favore dellaricerca per favorire in particolare la produzione di combustibili liquidi a partire dal legno e dai residui; 3.promuovere una campagna d'informazione per gli imprenditori agricoli e forestali sull'interesse allo sviluppo delle colture energetiche; 4.l'introduzione da parte di ciascun Stato Membro di un regime nazionale che dia orientamenti chiari, servizi di autorizzazione unici,
12 Fonti rinnovabili in Italia al 2020 TWh annui Fonte: elaborazione ISSI su dati della Presidenza del Consiglio dei Ministri 2007
13 Fonti rinnovabili in Italia al 2020 TWh annui Fonte: elaborazione ISSI su dati della Presidenza del Consiglio dei Ministri 2007
14 Normativa tecnica di riferimento sulle biomasse Non esiste a tutt oggi un corpus completo ed esaustivo di norme tecniche riguardanti le biomasse, nonostante gli sforzi che sono stati compiuti negli ultimi anni, sia a livello nazionale che europeo, dai vari Enti preposti alla normazione tecnica quali: UNI, CEN, ISO. Questo deriva da: 1.Complessità del sistema biomasse 2.Non univocitàsistema legislativoeuropeo/ Nazionale/ Regionale 3.Conflitto fra biomasse residuali e rifiuti
15 La crescita di energia nel mondo
16 Fonti rinnovabili in Italia e in Europa
17 Suddivisione in Italia fra le varie fonti rinnovabili
18 Utilizzo delle biomasse in Italia e in Europa
19 La presenza delle biomasse in Italia
20 La presenza degli impianti a biomasse in Italia
21 La Regione Lazio e le FER Il nuovo Il PSR regionale prevede numerose misure, contenute in tre dei quattro assi nei quali il piano è articolato, nelle quali sono previsti incentivi sia alla coltivazione i di colture arboree ed erbacee a scopo energetico, sia alla produzione di energia da biomasse vegetali e, più in generale, da fonti rinnovabili. Fra gli obiettivi specifici che la Regione vuole perseguire: 1. Stabilizzare i consumi regionali di energia finale al 2020 ai livelli attuali; 2. Aumentare considerevolmente la produzione di energia da fonti rinnovabili; 3. Ridurre le emissioni di gas climalteranti in atmosfera; 4. Coprire il fabbisogno di energia elettrica ripristinando l export verso le altre Regioni; 5. Favorire losviluppodellaricerca e dell innovazione tecnologica; 6. Favorire lo sviluppo economico e l occupazione, in particolare lo sviluppo dell industria 7. regionale delle fonti rinnovabilie dell usoefficiente efficiente dell energia energia.
22 La Provincia di Rieti: piano energetico Provinciale Si vuole dare forte impulso alla realizzazione di impianti da fonti rinnovabili: 1.Idroelettrico: si può arrivare fino a 4.000/4.500 kw corrispondente al 82% del fabbisogno provinciale 2.Eolico 2 parchi: 30 MW 3.Fotovoltaico: complessità orografica territorio, comunque buone possibilità ma no stima 4.Biomasse: L energia teoricamente disponibile è pari a circa 72 ktep che rappresentano il 24 % del fabbisogno di energia della Provincia (i Comuni detengono il 45 % delle risorse boschive), l energia elettrica producibile potrebbe essere circa il17% del fabbisogno totale provinciale. Di fondamentale importanza è la pianificazione e il controllo da parte della Provincia dei nuovi impianti
23 Progetto SELVA Scenari energetici nel Lazio e valutazione ambientale dell uso di biomasse obiettivi generali 1. Determinazione della disponibilità di biomassa a breve, medio termine nella Provincia di Rieti; 2. Valutazione in merito all introduzione e alla corretta localizzazione di impianti a biomasse di piccole dimensioni e derivanti da filiere legno energia locale nel territorio della Provincia di Rieti; 3. Analisi idell impatto relativo alla qualità dell aria connesso all introduzione di impianti a biomasse di piccole dimensioninelnel territorio della Provincia di Rieti; 4. Analisi socio economica connesso all introduzione di tali attività nel territorio della provincia di Rieti
24 Gli obiettivi di carattere generale del progetto sono: 1. Analisi dettagliata della disponibilità di biomassa presente sul territorio della Provincia di Rieti; 2. Analisi dettagliata della condizione della viabilità presente nella Provincia di Rieti; 3. Analisi delle attività antropiche e dei nuclei residenziali nella Provincia di Rieti; 4. Dimensionamento ed installazione di un impianto a biomasse di piccole dimensioni per produzione di energia termica; 5. Esecuzione di analisi delle emissioni finalizzate alla comprensione delle caratteristiche delle stesse al variare delle tipologia di combustibile, dei sistemi di abbattimento disponibili sul mercato e delle modalità di combustione;
25 Perché la Provincia di Rieti? L intera dorsale appenninica del reatino, nei secoli è stata un importante centro di flussi di transito e di scambio di prodotti, oggi subisce uno stato di degrado dovuto allo spopolarsi dei paesi montani che dagli inizi degli anni 70 ad oggi ha fortemente compromesso gli stessi equilibri ambientali e alla marginalità dell area rispetto ai grandi processi di sviluppo. 1. Generare forme innovative di sviluppo locale basate anche sulla filiera legno energia 2. Supportare la Provincia con modelli per la pianificazione energetica sul territorio
26 Struttura del progetto: WP WP 1: Raccolta delle informazioni sulla disponibilità di biomasse WP 2: Analisi delle filiere biomassa calore e biomassaenergia WP 3: Individuazione dei siti di dislocazione degli impianti WP 4: Analisi dello scenario energetico WP 5: Analisi degli scenari di qualità dell aria WP 6: Installazione di tecnologie di monitoraggio dell inquinamento WP 7 Progettazione Impianto di biomasse sul territorio della Provincia di Rieti ed installazione impianto WP 8: Coordinamento dell attività i e diffusione i del progetto.
27 WP1: Il portale Selva e il sistema WEB GIS
28 Area di studio: Comune di Leonessa
29 Tipologia di Impianto pilota Caldaia di tipo Marina, Marca Termotecnica D Alessandro, Modello CSA 180GM, Potenza Termica 180 kw, a tre giri di fumo per produzione acqua calda per riscaldamento; Corpo caldaia in acciaio;
30 Il Team di Lavoro Nicola Pirrone Francesco Petracchini Lucia Paciucci i Ettore Guerriero Francesca Vichi Angelo Cecinato Sabina di Franco Valentina de Santis Alessandra Fino Sergio Cinnirella Alessia Allegrini Alessandro Mei Catia Atturo Maria Tommasi Scianò Massimo Bianchini
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