Secondo Piano Operativo del Progetto esecutivo per l eradicazione del ratto nero Rattus rattus nell Isola di Linosa (Isole Pelagie)
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- Fabrizio Ferri
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1 Secondo Piano Operativo del Progetto esecutivo per l eradicazione del ratto nero Rattus rattus nell Isola di Linosa (Isole Pelagie) Premessa generale Il Comune di Lampedusa e Linosa in data 27/05/2016 (prot. 7657) ha dato risposta alla nostra richiesta di continuazione dell Azione C1 Eradicazione del ratto nero nell isola di Linosa, consentendo una proroga fino al mese di giugno. A seguito della nostra ulteriore richiesta, contenente la relazione sulle attività svolte e le attestazioni necessarie, in data 29/06/2016 (prot. 9417) il Comune di Lampedusa e Linosa ha consentito il mantenimento degli erogatori vuoti nella posizione in cui erano stati collocati durante il periodo estivo, al fine di effettuare una ulteriore erogazione di esche con il rodenticida in autunno, tra il mese di ottobre ed il mese di dicembre, per la lotta antimurina nelle eventuali sacche di resistenza. In tale lettera veniva richiesta l autorizzazione del Dipartimento Regionale Sviluppo Rurale e Territoriale, Ente gestore della Riserva Naturale Isole di Linosa e Lampione, nonché la disponibilità di tale ente, come soggetto attuatore dell Azione C1, di mantenere gli impegni assunti per il periodo di proroga, al Dipartimento di Scienze agrarie e forestali dell Università di Palermo di adeguare il piano operativo conformemente alle nuove previsioni e di prorogare il rapporto con la ditta che si occupa dello smaltimento delle carcasse ed esche rodenticide non utilizzate, nonché infine ad adeguare le tabelle e gli avvisi informativi nell isola di Linosa ed effettuare un ulteriore incontro con la popolazione, l ASP di Palermo e i veterinari. Si ritiene opportuno preliminarmente fare una breve relazione sui risultati finora ottenuti. Nel mese di giugno i due esperti selezionati dal Dipartimento SAF Camillo Cusimano e Rocco Lo Duca hanno effettuato il terzo controllo del rodenticida negli erogatori nell isola di Linosa. I risultati sono incoraggianti, in alcune zone dell'isola è diminuito il consumo delle esche. Segue una breve sintesi dei risultati finora ottenuti. Secondo quanto previsto dal Piano Operativo sono state eseguite tre distribuzioni di esche e relativo controllo degli erogatori, al fine di valutarne il consumo. Dopo un periodo di 10 giorni dall installazione sull isola, è stata effettuata la prima ispezione, osservando una percentuale elevata di erogatori vuoti. Durante la seconda somministrazione di rodenticida (svolta dopo circa 20 giorni dalla fine del primo controllo) è stato possibile notare un lieve effetto dell azione, sebbene le percentuali di erogatori vuoti siano rimaste sempre elevate. La terza distribuzione, secondo il piano operativo prevedeva l uso di esche a base di Brodifacoum, con lo scopo di eliminare le sacche di resistenza. Per problemi burocratici questa fase dell azione si è svolta con circa un mese di ritardo rispetto al periodo previsto e solo una parte delle esche era a base di Brodifacoum, le altre erano a base di Difenacoum. Questo ha probabilmente permesso un recupero delle popolazioni di ratto e le percentuali di erogatori prive di esche sono risultate ancora alte. 1
2 Consumo del rodenticida durante l espletamento dell azione C1, eradicazione del ratto nero nell isola di Linosa. Località Percentuale erogatori con esche rodenticide I controllo II controllo III controllo Date del controllo degli erogatori marzo aprile giugno Distribuzione esca rodenticida no si si Monte Vulcano, Grotte i Fili, Contrada Carcarella 1% 25% 45% Mannarazza, Montagna Rossa, Faraglioni, Contrada Posto 1% 30% 45% Punta Paranzello, centro abitato, Monte Nero 1% 30% 50% Monte Bandiera, Contrada Grotta dei colombi, Contrada Fossa del Cappellano 1% 25% 45% La ripresa dell'attività anti-ratti a Linosa rappresenta un aspetto fondamentale per la riuscita del progetto e riteniamo che almeno un altro paio di distribuzioni di rodenticida dentro gli erogatori saranno necessarie per arrivare alla completa eradicazione dei ratti. Si sottolinea che la popolazione linosana, nonostante le raccomandazioni del Comune nell'ordinanza, non ha legato i cani e non ha usato museruole. Tuttavia non si sono verificati casi di avvelenamento secondario. Ciò conferma che con l'uso degli erogatori il rischio si annulla. La gravità dell avvelenamento dipende da quattro principali fattori: 1- Dose del veleno assunto; 2- Mole e peso dell animale; 3- Tipo di veleno; 4- Tempo trascorso dall assunzione; 5- Tempo di contatto e modalità di contatto (ingestione, inalazione, contatto cutaneo). Se si considerano soprattutto i primi tre fattori si dimostra il basso rischio di avvelenamento secondario per i cani. La dose che ingerisce ed uccide un topo è troppo limitata per creare un problema serio ad una cane di 40 kg; inoltre gli anticoagulanti presenti nelle esche rodenticida agiscono dopo molti giorni, addirittura anche dopo 3 settimane dal momento dell'ingestione, e quindi danno tutto il tempo al proprietario di poter somministrare il Konakion (vitamina K) anche dopo alcuni giorni dall'assunzione del veleno. L'entità del rischio di intossicazione indiretta (ingestione di animali intossicati) dipende notevolmente dal principio attivo che viene utilizzato: la tossicità per i cani del Brodifacoum è infatti indicativamente 20 volte superiore a quella del Difenacoum e 10 volte rispetto al Bromadiolone. Un cane dovrebbe ingerire roditori che a loro volta hanno assunto esche con Difenacoum o Bromadiolone per un peso complessivo paragonabile a quello del cane stesso per avere il 50% di probabilità di morte; un cane di 10 kg correrebbe il medesimo rischio ingerendo c. 500 g di esche con Brodifacoum (potrebbero essere quindi sufficienti circa 10 ratti che hanno assunto 50 g di esca ciascuno prima di morire), mentre lo stesso cane dovrebbe assumere almeno 40 ratti intossicati con Bromadiolone e 200 con Difenacoum per correre lo stesso rischio. 2
3 Secondo quanto affermato e considerato che ogni singola zolletta ha un peso di 20 g (di cui il principio attivo costituisce meno dell 1%), un cane di 10 kg dovrebbe assumere un quantitativo di rodenticida pari a 25 miniblock (500 g) nel caso di Brodifacoum e 400 miniblock (8 kg) nel caso di Difenacoum. Appare quindi evidente che utilizzando Difenacoum nelle prime fasi dell operazione, che ha causato un notevole abbassamento della popolazione di roditori, e il Brodifacoum solo in quella conclusiva il rischio di intossicazione letale per avvelenamento indiretto è del tutto trascurabile per cani che non vengono lasciati vagare senza alcun controllo. A Linosa è presente in discreto numero di cani da caccia, che normalmente vengono mantenuti rinchiusi in recinti o in piccoli giardini. Non vi sono rischi significativi di intossicazione diretta dato che la distribuzione ha luogo solo con erogatori. In ottobre, con l'attività venatoria aperta, ci saranno senz'altro cani da caccia liberi nell'isola nei giorni in cui è consentita tale attività; tuttavia, come è stato sopra sottolineato e diversamente da quanto inizialmente previsto in maniera cautelativa, non riteniamo ci possano essere rischi di avvelenamento secondario; peraltro i cani da caccia non si nutrono della selvaggina o comunque di ratti o topi. In ogni caso, sono tenuti sotto controllo dai proprietari, che li fanno rientrare nelle loro proprietà. Il Dipartimento di Scienze agrarie e forestali, coordinatore beneficiario del progetto Pelagic Birds, d accordo con gli altri partner, sta preparando la richiesta di proroga di un anno del progetto; pertanto, finita l'erogazione del rodenticida sarà effettuato un monitoraggio con le trappole per vedere se effettivamente i ratti sono stati eradicati. Desideriamo ancora una volta mettere in evidenza che questo è il primo tentativo di eradicazione del ratto nero in un isola abitata di notevole superficie (5,2 km 2 ) e quindi necessariamente si deve andare per progressivi passi per raggiungere l obiettivo, aggiustando possibilmente le modalità d intervento in corso d opera. Era comunque previsto nel piano operativo di effettuare una rimodulazione in corso d'opera in funzione delle attività in campo e dei monitoraggi dell'andamento dell'azione. Nel piano operativo qui proposto sono rivisitati gli interventi previsti. Nuovo piano operativo Il progetto di eradicazione presentato ai partner del progetto e da essi approvato ha proposto la seguente strategia, basata sull uso di due principi attivi differenti, da somministrare in due distinte fasi. L obiettivo è quello di ridurre a livelli minimi il rischio di intossicazione di specie non bersaglio (mortalità indiretta). Si era previsto in una prima fase, per ridurre il più possibile la popolazione di ratti, l uso del Difenacoum. L uso di tali rodenticidi comporta rischi minori per le specie non bersaglio, che dovessero cibarsi dei ratti intossicati, morti o moribondi. Tale eventualità è più probabile nelle fasi in cui la popolazione è ancora abbondante. Il rodenticida è stato distribuito due volte in tutti i contenitori presenti sull isola ed una terza volta in modo parziale, essendo stato in parte utilizzato il Brodifacoum. Ciascuna delle somministrazioni è stata seguita da un analisi dei consumi, effettuata stimando il quantitativo di esca consumata dai ratti in ciascun contenitore (vd. sopra, tabella dei consumi). Nella prossima fase, si intendono ancora utilizzare sia esche a base di Difenacoum che a base di Brodifacoum, che saranno inserite nei contenitori nei quali si sono registrati consumi in almeno una 3
4 delle due distribuzioni precedenti. Negli altri, l esca andrà comunque sostituita, e potrà essere a base di uno dei due principi attivi impiegati nella fase precedente. Attualmente la popolazione di ratti è già abbastanza ridotta rispetto a quella iniziale. É prevedibile che saranno necessarie 2-3 distribuzioni con Brodifacoum misto a Difenacoum prima di veder cessare i consumi. Tale strategia è scaturita oltre che dalle numerose riunioni tra i partner e da un incontro presso il Comune di Lampedusa e Linosa il 10 febbraio 2016, dal notevole lavoro in campo e dall esperienza diretta acquisita in questi mesi nell isola di Linosa, durante la lotta al ratto nero. Segue la tabella modificata secondo quanto acquisito dall esperienza in campo. Modifica parziale delle due fasi di erogazione del rodenticida durante l espletamento dell azione C1, eradicazione del ratto nero nell isola di Linosa. PRIMA FASE Abbattimento della popolazione di roditori SECONDA FASE Obiettivo rodenticida Modalità di somministrazione Eliminazione sacche di resistenza Difenacoum e Brodifacoum Brodifacoum e Difenacoum Difenacoum in tutti i 3 contenitori presenti sull isola, Brodifacoum in alcune aree nella terza erogazione Brodifacoum nei contenitori con consumi nelle distribuzioni, Difenacoum nei contenitori senza consumi numero distribuzioni di 2-3, da stabilire in base ai consumi Principi attivi Il PA di seconda generazione (Difenacoum) a tossicità relativamente modesta è stato utilizzato nella prima fase dell operazione, mentre il Brodifacoum, a tossicità più elevata, parzialmente nella terza somministrazione. Questa scelta è stata effettuata per mantenere al minimo possibile i rischi di intossicazione secondaria (il Brodifacoum è stato utilizzato solo dove la popolazione di roditori è stata ridotta numericamente in modo significativo) riducendo nel contempo i rischi di insuccesso legati alla (poco probabile) presenza di individui resistenti o alla mancata intossicazione letale di individui che non dovessero assumere le dosi letali con un rodenticida a bassa tossicità. Questo rischio in realtà, benchè previsto nel progetto originario, non si è verificato nelle aree con maggiori risorse trofiche (zone abitate e agricole, colonia di gabbiani), dove si riteneva che i ratti avrebbero consumato le esche in quantità insufficiente. Ciò è probabilmente da imputare al fatto che presso le abitazioni la popolazione linosana effettua già privatamente la lotta ai ratti con almeno due principi attivi, Bromadiolone e Brodifacoum. Desideriamo ancora aggiungere che, per quanto noto dalla letteratura scientifica, non sono state a oggi effettuate eradicazioni di roditori su isole con il solo Difenacoum; l uso del Brodifacoum nella 4
5 Dipartimento Regionale Sviluppo Rurale e Territoriale parte conclusiva è ritenuto quindi essenziale per evitare il rischio di problemi inattesi connessi al carattere pionieristico dell operazione. Poichè l'asp disponeva della sola scheda del PA Difenacoum, aveva autorizzato al momento solo questo; pertanto in data 11 febbraio 2016 è stata inviata richiesta di estensione dell'autorizzazione anche per il Brodifacoum e scheda di detto prodotto. Il parere favorevole è giunto con lettera del (prot. 1213/01). Il numero complessivo di erogatori che è stato utilizzato è 2700; ognuno di essi contiene un'etichetta in cui è specificato il progetto ed è dato avviso di non toccare. LIFE11 + NAT/IT/ Pelagic Birds PROGETTO LIFE+ NAT IT PELAGIC BIRDS Azione C1. Eradicazione del ratto nero a Linosa ATTENZIONE EROGATORE CONTENENTE ESCHE VELENOSE RODENTICIDE NON TOCCARE Materiale realizzato con il contributo dello strumento finanziario LIFE della Commissione Europea, Azione C1 - Material produced with the contribution of the LIFE financial instrument of the European Commission, Action C1 - Ogni erogatore è stato numerato, in modo che la sua posizione registrata con il GPS possa essere riportata poi su mappa e per ognuno si possa avere l'entità del consumo del rodenticida in esso contenuto. Gli erogatori sono comunque provvisti di una chiusura di sicurezza con apposita chiave. Al loro interno sono collocati i blocchetti di rodenticida (provvisti di un foro e ancorati in una bacchettina rigida in modo che non possano essere asportati dai roditori, ma consumati all'interno degli erogatori stessi). Il PA viene sostituito in base al consumo. L'ultima erogazione (o le ultime due, nel caso esista qualche sacca di resistenza) sarà effettuata con Brodifacoum. Nella mappa che segue è riportata la posizione dei 2700 erogatori già collocati nell isola di Linosa. 5
6 Stoccaggio materiali I materiali (2700 erogatori e rodenticidi) sono stati provvisoriamente stoccati presso i locali del DRSRT in prossimità del vivaio. Da lì sono stati via via spostati con mezzi adeguati nelle varie parti dell'isola per la loro collocazione. Non sono state lasciate esche libere, ma sono state sempre custodite negli appositi contenitori rigidi in cui sono state inviate. Data della ripresa dei lavori e misure precauzionali In considerazione del fatto che attualmente sono ancora presenti popolazioni di ratto nero nell isola, si propone di continuare l erogazione delle esche con un uso misto di Difenacoum e Brodifacoum a partire dal mese di ottobre, con un minimo di due ripetizioni tra ottobre e dicembre, in dipendenza delle condizioni meteo. Si veda il cronoprogramma allegato. Il Dipartimento SAF in data 10 febbraio ha comunicato in sede di riunione al Comune di Lampedusa i contenuti dell'avviso alla popolazione relativi allo svolgimento degli interventi, dei pericoli e delle misure precauzionali e terapeutiche da osservare; sulla base dell esperienza acquisita in questi mesi nell isola di Linosa, si propongono piccole modifiche, come segue: divieto di raccolta e consumo di lumache (babbaluci) per tutta la durata dell intervento sino al mese di dicembre 2016; divieto di rimozione, apertura, manomissione, spostamento degli erogatori e delle esche; divieto di abbandono di rifiuti di qualsiasi tipo, anche sui fondi di proprietà privata, al fine di ridurre le disponibilità alimentari per i ratti; ai fini dell accesso in aree private il personale del DRSRT ha contattato i relativi proprietari per il necessario e preventivo assenso nonché per concordare le modalità di collocazione e di monitoraggio degli erogatori; tali contatti saranno ancora tenuti dal DRSRT; sarà reiterata la comunicazione alla popolazione che saranno attivati un presidio sanitario di primo soccorso per l eventuale somministrazione dell antidoto e un analogo presidio veterinario a tutela degli animali domestici e selvatici; occorrerà segnalare al referente operativo locale del DRSRT gli eventuali ritrovamenti di spoglie di ratti morti al fine della loro corretta rimozione. In particolare la popolazione dovrà essere avvertita in anticipo della derattizzazione in atto e del divieto di consumo di lumache. Il direttore dei lavori del DRSRT è il dr. Giuseppe Marrone, mentre responsabile scientifico del Dipartimento SAF la dr.ssa Gabriella Lo Verde. Referente sul posto è Pasquale Giardina. Il Dipartimento SAF ha già affidato ad una ditta specializzata, Ammiraglia Recuperi, il servizio di ritiro dei rifiuti speciali per organizzare il conferimento di tutte le carcasse di roditori e di eventuali altri animali che verranno ritrovate sull'isola, nonché delle esche non consumate dai roditori, ai fini dello smaltimento delle stesse. La ditta ha collocato nell isola due contenitori adatti a tal fine. Nell'isola è stato collocato contestualmente all'inizio dell'attività da parte degli operai del DRSRT un congruo numero di tabelle su paletti recanti le indicazioni dell'azione in corso (eradicazione ratti) e le misure essenziali di precauzione da prendere. Il contenuto delle tabelle è quello sotto indicato. 6
7 LIFE11 + NAT/IT/ Pelagic Birds Università Di Palermo Dipartimento Scienze Agrarie E Forestali Dipartimento Regionale Sviluppo Rurale e Territoriale Conservazione della principale popolazione europea di Berta maggiore mediterranea (Calonectris diomedea) e altri uccelli pelagici nelle Isole Pelagie Conservation of the main European population of Calonectris diomedea and other pelagic birds on Pelagic Islands Azione C.1: eradicazione del Ratto nero nell Isola di Linosa ERADICAZIONE DEI RATTI IN CORSO Non asportare, aprire, spostare, danneggiare gli erogatori per la propria sicurezza e per consentire le future attività di monitoraggio Non raccogliere e consumare lumache per la durata dell eradicazione (luglio 2016) Custodire i cani evitando che si spostino liberamente nell isola senza guinzaglio, sino a giugno 2016 Non abbandonare rifiuti per ridurre le disponibilità alimentari per i ratti Comunicare il ritrovamento di spoglie di ratti ai fini della corretta rimozione Per informazioni sull eventuale sintomatologia da avvelenamento secondario rivolgersi al medico di turno Comune di Lampedusa e Linosa Settore VI Amministrazione/Institution Regione Siciliana - Dipartimento Regionale Sviluppo Rurale e Territoriale Ente Gestore Riserva Naturale Isola di Linosa Please do not move, open, damage or remove the dispensers for your security and to allow further monitoring activity. Please do not collect and.. Autorizzazioni per l esecuzione dei lavori di eradicazione di Rattus rattus a Linosa - Permissions to eradicate Rattus rattus on Linosa Island: Autorizzazione/Authorization n. XX del XXXXX n. XX del XXXXX Inizio dei lavori: febbraio 2016 (comunicazione a Comune di Lampedusa prot. XXXX del WWWW 2016 ) Fine lavori prevista: maggio 2016 Esecuzione dei lavori: Ufficio Provinciale di Agrigento del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale Direttore dei lavori: Dott. Giuseppe Marrone; Responsabile di cantiere: Giuseppe Almanso; Referente in loco: Pasquale Giardina; Responsabile scientifico: Dott.ssa Gabriella Lo Verde Materiale realizzato con il contributo dello strumento finanziario LIFE della Commissione Europea - Material produced with the contribution of the LIFE financial instrument of the European Commission Personale impegnato Con 10 operai coinvolti nell operazione, i tempi necessari, approssimati per eccesso, sono i seguenti: 11 gg per singolo controllo, 12 gg per rimozione degli erogatori alla fine del progetto. Saranno inoltre utilizzati i dispositivi individuali di sicurezza, secondo le norme previste. A queste squadre si aggiungeranno 2 collaboratori vincitori di un bando appositamente emanato dal Dipartimento di Scienze agrarie e forestali. Questo personale ha già collaborato all'inizio nella collocazione del rodenticida negli erogatori e poi nella collocazione degli erogatori stessi in campo e nei controlli successivi. Durante l'installazione degli erogatori è stata presa la posizione con il GPS per individuare e georeferenziare i punti di distribuzione, che sono stati anche marcati sul campo con nastri colorati, in modo da renderli reperibili più facilmente. Come detto sopra, due esperti selezionati dal Dipartimento SAF partecipano alle operazioni sia per individuare su mappa i punti GPS degli erogatori sia per avere sempre presente lo stato di copertura dell'isola. Gli operai, con la collaborazione del personale volontario, dovranno essere anche impegnati almeno ogni 4 giorni in un controllo nelle zone più accessibili per l'attività di raccolta di eventuali cadaveri di ratti e di altri animali omeotermi (ad es. gabbiani) accidentalmente morti per ingestione secondaria del PA. Per quanto riguarda le spoglie dei ratti o di eventuali altri animali omeotermi accidentalmente morti, in quanto rifiuti speciali, saranno stoccate in appositi contenitori messi a disposizione dalla ditta 7
8 sopra citata. Esse verranno stoccate via via che verranno rinvenute in campo. Informazione della popolazione Sono necessarie attività mirate a favorire l'accettazione e l'appoggio della popolazione residente all'eradicazione dei ratti. In particolare sono stati effettuati diversi incontri con la popolazione, le cui testimonianze sono reperibili su I contatti con la popolazione finora sono stati molto positivi, e a dimostrazione di ciò vi è stata un elevata disponibilità di volontari tra la popolazione per la distribuzione degli erogatori e parzialmente anche per il loro controllo successivo (per zone, soprattutto nelle proprietà private, coltivazioni, orti, giardini con pollai, ecc.). Sarà necessaria da parte del Comune di Lampedusa e Linosa un ulteriore emanazione dell'ordinanza relativa al divieto di consumo di lumache (che come scritto nel progetto possono consumare i rodenticidi ed accumularli nell'intestino senza conseguenze per se stesse) ed alla disponibilità presso il presidio medico di Linosa di una congrua quantità di vitamina K, antidoto per casi di emorragia da rodenticida (in casi eccezionali, per gli animali domestici). Il protocollo d'intervento in caso di avvelenamento è quello indicato dal Poliambulatorio di Lampedusa (prot. 175/16 del 10/2/2016). Per quanto riguarda il protocollo d'intervento in caso di avvelenamento di animali domestici, in sede di conferenza di servizi (25/07/2015) l'assessorato Regionale della Salute Servizio 8 "Sanità veterinaria" ha comunicato di non ravvisare la necessità di mantenere un presidio veterinario per l'intera durata dell'intervento, mentre l'asp Palermo Dipartimento di Prevenzione Veterinario ha richiesto la necessaria pubblicizzazione delle attività di derattizzazione e relative misure collaterali in applicazione dell'om 12 febbraio Il coinvolgimento diretto della popolazione nell eradicazione è stato importante; la popolazione si aspettava questa eradicazione fin dall'inizio del progetto e la sua totale disponibilità lo dimostra. Infatti dall eradicazione del ratto deriveranno elevati benefici. Tra l altro si è molto insistito con la popolazione sulla gestione dei rifiuti domestici, degli scarti delle attività agricole, sull eventuale uso di mangiatoie automatiche o di altri sistemi per impedire l accesso dei ratti al cibo per animali domestici. Nell attuale fase dell intervento di eradicazione è in corso una specifica attività per raccogliere i giudizi della popolazione sullo stesso e per informare sulle buone pratiche da adottare successivamente. Molte di queste informazioni sono state già raccolte attraverso la compilazione di appositi questionari. 8
9 Cronoprogramma degli interventi e sintesi delle misure necessarie Nuovo cronoprogramma della lotta antimurina tra ottobre e dicembre 2016 nell isola di Linosa. Data Attività Beneficiario Ottobre 2016 Quarta somministrazione dei rodenticidi A cura di DRSRT, con assistenza del Dipartimento SAF Novembre 2016 Quinta somministrazione dei rodenticidi A cura di DRSRT, con assistenza del Dipartimento SAF Dicembre 2016 Sesta somministrazione dei rodenticidi A cura di DRSRT, con assistenza del Dipartimento SAF 9
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