La regolamentazione dei sistemi geotermici in Regione Lombardia 15 maggio 2018 Milano, Palazzo Pirelli

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1 GRETA Near-surface Geothermal Resources in the Territory of the Alpine Space La regolamentazione dei sistemi geotermici in Regione Lombardia 15 maggio 2018 Milano, Palazzo Pirelli Carlo Enrico Cassani/Valentina Passoni Regione Lombardia - U.O. Risorse idriche Stefania Ghidorzi Infrastrutture Lombarde S.p.A. Il quadro normativo nazionale sulle risorse geotermiche d.lgs. 22/2010 «Riassetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche, a norma dell'articolo 27, comma 28, della legge 23 luglio 2009, n. 99» Articola 3 livelli di risorse geotermiche (art. 1): a) sono risorse geotermiche ad alta entalpia quelle caratterizzate da una temperatura del fluido reperito superiore a 150 C; b) sono risorse geotermiche a media entalpia quelle caratterizzate da una temperatura del fluido reperito compresa tra 90 C e 150 C; c) sono risorse geotermiche a bassa entalpia quelle caratterizzate da una temperatura del fluido reperito inferiore a 90 C. Sono di interesse nazionale: le funzioni amministrative sono riservate allo Stato Sono di interesse locale: Le funzioni amministrative sono conferite alle Regioni 1

2 Di chi sono le risorse geotermiche? Le risorse geotermiche ai sensi e per gli effetti di quanto previsto e disciplinato dal regio decreto 29 luglio 1927, n. 1443, e dall'articolo 826 del codice civile sono risorse minerarie, dove le risorse geotermiche di interesse nazionale sono patrimonio indisponibile dello Stato mentre quelle di interesse locale sono patrimonio indisponibile regionale. Le risorse geotermiche di interesse locale cosa sono? [ ] Sono di interesse locale le risorse geotermiche a media e bassa entalpia, o quelle economicamente utilizzabili per la realizzazione di un progetto geotermico, riferito all'insieme degli impianti nell'ambito del titolo di legittimazione, di potenza inferiore a 20 MW ottenibili dal solo fluido geotermico alla temperatura convenzionale dei reflui di 15 gradi centigradi. P [ottenibile] < 20 MW (termici) con refluo a 15 Esiste un «sottoinsieme» delle risorse di interesse locale: Sono piccole utilizzazioni locali le risorse geotermiche come definite e disciplinate dall'articolo 10. Le stesse non sono soggette alla disciplina mineraria di cui al regio decreto 29 luglio 1927, n. 1443, e all'articolo 826 del codice civile. NON sono risorse minerarie e sono disciplinate in modo speciale dall art. 10 del d.lgs. 22/ sono assoggettate alla disciplina del demanio idrico 2

3 Piccole utilizzazioni locali (art. 10) 1. Sono piccole utilizzazioni locali di calore geotermico quelle per le quali sono soddisfatte congiuntamente le seguenti condizioni: a) consentono la realizzazione di impianti di potenza inferiore a 2 MW termici, ottenibili dal fluido geotermico alla temperatura convenzionale dei reflui di 15 gradi centigradi; b) ottenute mediante l'esecuzione di pozzi di profondità fino a 400 metri per ricerca, estrazione e utilizzazione di fluidi geotermici o acque calde, comprese quelle sgorganti da sorgenti per potenza termica complessiva non superiore a kw termici, anche per eventuale produzione di energia elettrica con impianti a ciclo binario ad emissione nulla. 2. Sono altresì piccole utilizzazioni locali di calore geotermico quelle effettuate tramite l'installazione di sonde geotermiche che scambiano calore con il sottosuolo senza effettuare il prelievo e la reimmissione nel sottosuolo di acque calde o fluidi geotermici. 3. Le autorità competenti per le funzioni amministrative, comprese le funzioni di vigilanza, riguardanti le piccole utilizzazioni locali di calore geotermico sono le regioni o enti da esse delegate. 4. Le piccole utilizzazioni locali di cui al comma 1, sono concesse dalla regione territorialmente competente con le modalità previste dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici, di cui al regio decreto 11 dicembre 1933, n Le piccole utilizzazioni locali di cui al comma 2 sono sottoposte al rispetto della specifica disciplina emanata dalla regione competente, con previsione di adozione di procedure semplificate. 6. Le operazioni per lo sfruttamento delle piccole utilizzazioni locali possono essere vietate o limitate, dall'autorità competente, su aree già oggetto di concessioni di coltivazione di risorse geotermiche di interesse nazionale o locale, previa valutazione delle possibili interferenze. 7. Gli impianti di potenza inferiore a 1 MW ottenibile dal fluido geotermico alla temperatura convenzionale dei reflui di 15 gradi centigradi geotermico e le utilizzazioni tramite sonde geotermiche sono escluse dalle procedure regionali di verifica di assoggettabilità ambientale. Piccole utilizzazioni locali (art. 10) 1. Sono piccole utilizzazioni locali di calore geotermico quelle per le quali sono soddisfatte congiuntamente le seguenti condizioni: a) consentono la realizzazione di impianti Circuito di potenza aperto inferiore = pozzi a 2 MWper termici, acqua ottenibili ad dal fluido geotermico alla temperatura convenzionale dei reflui di 15 gradi centigradi; b) ottenute mediante l'esecuzione di pozzi di uso profondità scambio fino atermico 400 metri per ricerca, estrazione e utilizzazione di fluidi geotermici o acque calde, comprese quelle sgorganti da sorgenti per potenza termica complessiva non superiore a kw termici, anche per eventuale produzione di energia elettrica con impianti a ciclo binario ad emissione nulla. Circuito chiuso = sonde senza 2. Sono altresì piccole utilizzazioni locali di calore geotermico quelle effettuate tramite l'installazione di sonde geotermiche che scambiano calore con il sottosuolo senza effettuare il prelievo e la reimmissione nel sottosuolo di acque calde o fluidi geotermici. prelievo 3. Le autorità competenti per le funzioni amministrative, comprese le funzioni di vigilanza, riguardanti le piccole utilizzazioni locali di calore geotermico sono le regioni o enti da esse delegate. Circuito aperto = pozzi per acqua ad 4. Le piccole utilizzazioni locali di cui al comma 1, sono concesse dalla regione territorialmente competente con le modalità previste dal testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici, di cui al regio decreto 11 dicembre 1933, n. uso scambio termico Circuito chiuso = sonde senza prelievo 5. Le piccole utilizzazioni locali di cui al comma 2 sono sottoposte al rispetto della specifica disciplina emanata dalla regione competente, con previsione di adozione di procedure semplificate. 6. Le operazioni per lo sfruttamento delle piccole utilizzazioni locali possono essere vietate o limitate, dall'autorità competente, su aree già oggetto di concessioni di coltivazione di risorse geotermiche di interesse nazionale o locale, previa valutazione delle possibili interferenze. 7. Gli impianti di potenza inferiore a 1 MW ottenibile dal fluido geotermico alla temperatura convenzionale dei reflui di 15 gradi centigradi geotermico e le utilizzazioni tramite sonde geotermiche sono escluse dalle procedure regionali di verifica di assoggettabilità ambientale. 3

4 Circuito aperto Pompe di calore ad acque di falda = pozzi per uso scambio termico «permitting» APPROVVIGIONAMENTO Regime di concessione delle acque pubbliche T.U. 1775/1933 & Regolamento Regionale 2/2006 Concessione di derivazione di acque sotterranee (compresa escavazione pozzi); Verifica/VIA [PAUR] se prelievo eccedente soglia; Pagamento canone annuo per uso «scambio termico». RESTITUZIONE = SCARICO Regime Autorizzazione allo scarico D.Lgs 152/2006 Autorizzazione in deroga alla reimmissione in falda; Autorizzazione allo scarico in C.I. superficiale; Nulla osta idraulico (R.D. 523/1904 o R.D. 368/1904) per scarico in C.I. superficiale Limiti alla semplificazione delle regioni: la restituzione in falda D.lgs. 152/2006, art. 104 (Scarichi nel sottosuolo e nelle acque sotterranee) 1. È vietato lo scarico diretto nelle acque sotterranee e nel sottosuolo. 2. In deroga a quanto previsto al comma 1, l'autorità competente, dopo indagine preventiva, può autorizzare gli scarichi nella stessa falda delle acque utilizzate per scopi geotermici, delle acque di infiltrazione di miniere o cave o delle acque pompate nel corso di determinati lavori di ingegneria civile, ivi comprese quelle degli impianti di scambio termico. Legge Regionale 10 novembre 2015, n. 38 Legge di semplificazione Ambiti economico, sociale e territoriale Art (Disposizioni per l'utilizzo e la reimmissionein falda delle acque sotterranee utilizzate per scambio termico in impianti a pompa di calore) 1. In caso di reimmissione in falda delle acque sotterranee derivate e utilizzate unicamente per scambio termico in impianti a pompa di calore, l'indagine preventiva prevista dall'articolo 104, comma 2, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (Norme in materia ambientale), si declina nell'effettuazione di indagini di tipo idrogeologico e idrogeochimicodell'acquifero interessato dal prelievo e dalla conseguente reimmissione. 2. Con deliberazione della Giunta regionale, approvata entro sessanta giorni dall'entrata in vigore del presente articolo, sono specificate le caratteristiche generali delle indagini preventive di cui al comma 1; l'indagine è a carico del soggetto richiedente l'autorizzazione alla reimmissione in falda, è redatta da un professionista abilitato ed è presentata all'autorità competente unitamente alla richiesta di autorizzazione. 3. L'utilizzo delle acque di falda per uso scambio termico in impianti a pompa di calore e la relativa reimmissione in falda sono ammissibili a condizione che tanto il prelievo quanto la conseguente reimmissione interessino unicamente le acque di prima falda. 4. Le acque prelevate devono essere reimmesse nella stessa unità geologica di provenienza e con le medesime caratteristiche qualitative di quelle prelevate, in riferimento ai parametri chimico-fisici da specificare nella deliberazione di cui al comma La differenza massima di temperatura tra quella rilevata nell'acqua prelevata e quella rilevata nell'acqua restituita e reimmessa nella medesima falda non superabile è definita con deliberazione di Giunta regionale di cui al comma 2. 4

5 D.G.R. 6203/2017 Modalità realizzative e contenuti indagini preventive Esse costituiscono la guida tecnica per predisporre le relazioni da allegare all istanza di autorizzazione alla reimmissione nelle acque sotterranee delle medesime prelevate per scambio termico in impianti a pompa di calore e nel contempo costituisce riferimento tecnico-amministrativo per l Autorità competente al rilascio dell autorizzazione di cui all art. 104, comma 2, del d. lgs. 152/2006 (Provincia/Città Metropolitana) Semplificazione? Riduzione discrezionalità dell Autorità; Integrazione fasi procedimento Concessione acqua con Autorizzazione allo scarico (stesso ente). Uniformità sul territorio regionale: uniforme documentazione tecnica prodotta = uniforme trattamento amministrativo; Facilità di valutazione da parte dell Autorità: Categoria 1 (q < 5 l/s) dati qualità attestati Categoria 2 (q > 5 l/s) dati qualità campionati Incremento T max + 5 & T assoluta 21 C (23 C, falde molto superficiali). Diffusione utilizzo acque di falda per scambio termico: pompe di calore ad acqua circuito aperto 2010/ Andamento concessioni ad uso "scambio termico pompa di calore" Numero utenze Portata concessa (l/s) 8,

6 Diffusione utilizzo acque di falda per scambio termico: pompe di calore ad acqua circuito aperto 2010/2017 dati per provincia Numero utenze distinte per Provincia BG BS CO CR LC LO MN MI PV SO VA MB Portata complessiva di concessione (l/s) 7,000 6, ,000 5,000 4,000 3,000 2,000 1, BG BS CO CR LC LO MN MI PV SO VA MB incidenza prelievo ad uso scambio termico sul totale derivato in Lombardia sorgenti 24 0 derivazioni sotterranee (pozzi) derivazioni superficiali tutti gli usi (m3/s) scambio t (m3/s) 6

7 Sonde geotermiche: Il contesto normativo tra promozione e semplificazione TEMA TRASVERSALE: SEMPLIFICARE L ITER AMMINISTRATIVO NORMATIVA SETTORE GEOTERMIA Legge 23 luglio 2009, n. 99 art 28 D.lgs 11 febbraio 2010, n. 22 NORMATIVA SETTORE FONTI RINNOVABILI D.LGS 28/2011 DM ATTUATIVO DISPOSIZIONI ART. 7 ANCORA NON PUBBLICATO riordino del settore geotermico indirizzi per l esercizio da parte delle regioni delle funzioni previste dai commi 3 e 6 dell art. 10 e dal comma 1 dell Art. 17 del D.Lgs 22/2010 prescrizioni per la posa in opera degli impianti di produzione di calore da risorsa geotermica, ovvero sonde geotermiche, destinati al riscaldamento e alla climatizzazione di edifici, e individuazione dei casi in cui si applica la procedura abilitativa semplificata (PAS) di cui all art. 6 del Dlgs. n. 28/2011. Il Regolamento regionale n.7/2010: gli elementi innovativi introdotti 1. REGOLAMENTAZIONE, ARMONIZZAZIONE E SEMPLIFICAZIONE Procedura amministrativa semplificata 2. MONITORAGGIO E SISTEMATIZZAZIONE INFORMAZIONI Unico strumento user-friendly a disposizione per tutto il territorio regionale per il controllo e il monitoraggio degli impianti 7

8 Il Regolamento regionale n.7/2010: gli elementi innovativi introdotti IL REGOLAMENTO Disciplina sulla base di una determinata soglia di profondità, due differenti procedimenti amministrativi ATTIVITA LIBERA AUTORIZZAZIONE PROVINCIALE Per l installazione di sonde geotermiche che raggiungono una profondità non superiore a 150 metri dal piano campagna e di sonde geotermiche orizzontali, è necessaria la sola registrazione preventiva dell impianto nella banca dati informatizzata, il Registro Sonde Geotermiche (RSG). Per l installazione di sonde geotermiche che superano la profondità di 150 metri dal piano campagna, è invece richiesta l autorizzazione da parte della Provincia competente per il territorio. Le azioni di promozione di regione Lombardia: attività normativa IL REGOLAMENTO Distingue poi le procedure per piccoli e grandi impianti I piccoli impianti, sono impianti geotermici che hanno una potenza termica e/o frigorifera utile uguale o inferiore a 50 kw;. I grandi impianti, sono impianti geotermici che hanno una potenza termica e/o frigorifera utile superiore a 50 kw. GROUND RESPONSE TEST obbligatorio fornire le informazioni acquisite nel corso del test (in grado di rilevare le proprietà termofisiche di scambio del sottosuolo e procedere al corretto dimensionamento del campo geotermico. SISTEMA DI MONITORAGGIO Obbligatorio prevedere un adeguato sistema di monitoraggio 8

9 Le azioni di promozione di regione Lombardia: attività normativa Modalità di installazione e gestione delle sonde geotermiche ALLEGATO 1 RICHIAMO ALLA NORMATICA TECNICA DI SETTORE GL 608 Impianti geotermici a bassa temperatura con pompa di calore UNI 11466: 2012 Requisiti per il dimensionamento e la progettazione UNI 11467: 2012 Requisiti per l installazione UNI 11468: 2012 Aspetti ambientali Definisce i criteri e le metodologie di calcolo per il dimensionamento degli scambiatori geotermici e tratta gli aspetti progettuali Definisce le tecnologie di perforazione, le procedure di installazione delle sonde e dei pozzi geotermici, le verifiche di collaudo e le certificazione di cantiere Definisce le modalità di valutazione dei possibili impatti di un sistema geotermico sul sottosuolo Le azioni di promozione di regione Lombardia: attività normativa IL REGOLAMENTO Attività di controllo in capo alle province (art. 13, comma 1) Le province provvedono al controllo di tutte le attività dichiarative rese attraverso specifica username e password possono accedere al Registro Sonde Geotermiche e visualizzare le informazioni in esso contenute. Controllo dati e documenti Verifiche a campione in situ del rispetto delle prescrizioni tecniche riportate nell Allegato al Regolamento In questo intervallo di tempo il proprietario(/utente che registra la pratica) non può chiudere la pratica sottoposta a controllo Mail Estrazione pratica da sottoporre a controllo T=0 Mail Provincia Ufficiale competente Proprietario Data Apertura Cantiere (dichiarata in fase di apertura lavori) +10 gg Sopralluogo in cantiere +10 gg Compilazione format on line del verbale di sopralluogo Esito sopralluogo Una mail di notifica avvisa il proprietario(/utent e che registra la pratica ) dell avvenuto inserimento del verbale di sopralluogo nel database del Registro Sonde Geotermiche /utente che registra la pratica 9

10 La semplificazione passa dal web: il Registro regionale sonde geotermiche Semplicità di accesso e di utilizzo Raccolta di informazioni omogenee per tutto il territorio regionale Disponibilità immediata di dati e informazioni strategiche Monitoraggio in tempo reale della diffusione degli impianti Il registro sonde geotermiche: il percorso per la registrazione dell impianto IL REGOLAMENTO Il percorso per la registrazione dell impianto COMPILAZIONE FORM COMUNICAZIONE AVVIO LAVORI costituita da diverse sezioni: anagrafica proprietario, tipologia impianto, caratteristiche tecniche, ecc. 30 gg prima dell avvio del cantiere COMPILAZIONE FORM COMUNICAZIONE FINE LAVORI È necessario allegare relazione di collaudo Entro 1 anno dalla data di apertura pratica PER ACCEDERE AL REGISTRO 10

11 Il registro sonde geotermiche: il percorso per la registrazione dell impianto COMPILAZIONE FORM COMUNICAZIONE AVVIO LAVORI COSTITUITA DA DIVERSE SEZIONI (anagrafica proprietario, tipologia impianto, caratteristiche tecniche, ecc.) ALCUNI NUMERI DELLA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA QUALI RISULTATI AD OGGI? 11

12 ALCUNI NUMERI DELLA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA QUALI RISULTATI AD OGGI? L accesso ai dati del registro in modalità open OPEN DATA L elenco di tutte le installazioni di impianti a sonde geotermiche censite all interno del Registro Sonde Geotermiche dal mese di aprile è disponibile in formato opendata. È possibile sia consultare l elenco delle installazioni sia visualizzarle tramite rappresentazione cartografica. 12

13 ALCUNI NUMERI DELLA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA QUALI RISULTATI AD OGGI? TOTALE IMPIANTI INSTALLATI IN LOMBARDIA (dal marzo 2010) Tipologia di intervento Potenza installata riscaldamento Potenza installata raffrescamento impianti per nuove costruzioni 329 impianti per ristrutturazioni kw kw Numero di impianti installati (valore cumulato) Registro sonde geotermiche, ALCUNI NUMERI DELLA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA QUALI RISULTATI AD OGGI? Numero di impianti per classe di numerosità sonde da 11 a 20 13% più di 20 4% da 6 a 10 15% m 13% 80 m 16% da 1 a 5 68% m 18% m 53% Numero di impianti per classe di profondità raggiunta dalle sonde 13

14 ALCUNI NUMERI DELLA SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA QUALI RISULTATI AD OGGI? LA DISTRIBUZIONE DEGLI IMPIANTI PER TIPOLOGIA DI INTERVENTO 14

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