INDICE PREMESSA 2 COS E L INQUINAMENTO LUMINOSO 2 LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO 4 OGGETTO 6 DESCRIZIONE DEI LAVORI 6 BENEFICI TECNICI ED ECONOMICI 7

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2 INDICE PREMESSA 2 COS E L INQUINAMENTO LUMINOSO 2 LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO 4 OGGETTO 6 DESCRIZIONE DEI LAVORI 6 BENEFICI TECNICI ED ECONOMICI 7 COSTI ATTUALI 8

3 PREMESSA Il presente progetto di fattibilità tecnica ed economica è redatto in conformità all articolo 23 del D.lgs n.50/2016 (Livelli della progettazione per gli appalti, per le concessioni nonché per i servizi). Così come specificato dal D.lgs n.50/2016 art. 216 comma 4, fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui all articolo 23, comma 3, continuano ad applicarsi le disposizioni di cui al D.P.R 5 ottobre 2010, n. 207 parte II, titolo II, capo I (articoli da 14 a 43: contenuti della progettazione). L introduzione di leggi regionali che regolamentano l illuminazione esterna pubblica e privata spinge i Comuni a programmare interventi inerenti l adeguamento degli impianti d illuminazione pubblica per il contenimento dell inquinamento luminoso e dei consumi energetici nell ottica della salvaguardia del territorio e la valorizzazione ambientale. La Regione Toscana ha varato la Legge Regionale n. 37 del 21/03/2000 Norme per la prevenzione dell inquinamento luminoso e successive integrazioni e modifiche. E in questo contesto che i Comuni devono garantire il proprio impegno nella lotta per l abbattimento dell inquinamento luminoso, l aumento del risparmio energetico e l adeguamento normativo in un percorso orientato verso la sostenibilità energetica ed ambientale collettiva. Verrà di seguito sviluppata un analisi tecnica dettagliata dell'impianto di illuminazione pubblica del comune di Loro Ciuffenna e di tutte le sue frazioni. Essa si riferisce al progetto di efficientamento energetico che consiste nel sostituire tutti i corpi illuminanti esistenti con altri a tecnologia a Led. Nel seguito e tramite gli elaborati allegati, verranno illustrate nel dettaglio le caratteristiche principali degli impianti con particolare attenzione alle criticità che potranno emergere in fase di sostituzione delle lampade ed avendo come obiettivo principale l'adeguamento alle Normative vigenti in materia di illuminamento ed inquinamento luminoso. COS E L INQUINAMENTO LUMINOSO La Regione Toscana con la Legge n. 37 del 21/03/2000 definisce inquinamento luminoso" ogni forma di irradiazione di luce artificiale al di fuori delle aree a cui essa è funzionalmente dedicata e in particolare modo verso la volta celeste. Inoltre la Legge Regionale all art. 4 elenca le competenze dei comuni che sono: a) la predisposizione, l approvazione e l aggiornamento del Piano Comunale della Illuminazione Pubblica; b) l adeguamento del Regolamento Edilizio, di cui all articolo 35 della legge regionale 16 gennaio 1995, n. 5 "Norme per il governo del territorio" e successive modifiche e integrazioni, con disposizioni concernenti la progettazione, l installazione e l esercizio degli impianti di illuminazione esterna; c) i controlli sul rispetto delle misure stabilite dalla presente legge e dal P.R.P.I.L.; d) l applicazione delle sanzioni amministrative di cui all articolo 12; e) gli ulteriori atti eventualmente previsti dal P.R.P.I.L.

4 La maggior parte dell inquinamento luminoso è prodotto dai centri abitati e per quanto riguarda la Regione Toscana a causa dello sviluppo insediativo sparso il problema è ancora più esteso e critico. La dispersione del costruito sul territorio, determina, anche una maggiore incidenza dei consumi energetici dovuti alla pubblica illuminazione. L 1,9% dei consumi elettrici del nostro Paese riguarda l illuminazione pubblica, contribuendo complessivamente per 12,6 milioni di TEP alla bolletta elettrica, pari a 4,26 milioni di tonnellate di CO2 emesse in atmosfera. Il consumo pro-capite di energia elettrica per la pubblica illuminazione nei principali paesi europei: ITALIA: 107 KWh/anno - FRANCIA: 70 KWh/anno - GERMANIA: 50 KWh/anno - GRAN BRETAGNA: 42 KWh/anno Consumo pro-capite per la pubblica illuminazione L illuminazione esterna di qualsiasi tipo è quindi la causa dell inquinamento luminoso che oltre a provocare un danno estetico per la perdita della possibilità di vedere il cielo stellato, si ha un danno culturale; le nuove generazioni stanno perdendo il contatto con ciò che la natura offre, lasciandosi sfuggire una spinta all approfondimento del sapore

5 scientifico. Notoriamente il motore del benessere economico. Danni notevoli si riscontrano anche nell ambiente naturale, è stato infatti dimostrato che l eccessiva illuminazione comporta alterazione alla fotosintesi clorofilliana e ai ritmi circadiani e al fotoperiodo delle piante e negli animali. Sono state documentate anche difficoltà di orientamento per alcuni uccelli migratori e alcune specie di insetti, che in alcuni casi arriva a provocare la morte dei soggetti per spossatezza o per collisione con edifici illuminati. L inquinamento luminoso provoca mutamenti nelle abitudini di alimentazione, caccia e riproduzione praticamente di tutta la fauna notturna o che svolge parte delle sue attività di notte. Molte specie di falene stanno sparendo dalla nostra penisola anche a causa dell inquinamento luminoso. Sebbene possano sembrare esempi di poche importanza, questi ultimi due hanno ripercussioni ben più ampie, andando a interrompere la catena alimentare ed avendo effetti negativi sull ecologia delle popolazioni. Non sono da trascurare anche le ripercussioni sulla salute dell uomo. Numerosi studi della fisiologia evidenziano fenomeni di miopie, alterazioni di umore, a causa di una non controllata e continua esposizione alla luce artificiale, i più recenti studi in materia hanno dimostrato come una mancata successione di periodi di buio e di luce provocano un evidente alterazione nella produzione di melatonina nell uomo e diverse patologie tumorali a cui si può essere più soggetti ed esposti. Vista satellitare dell inquinamento luminoso in Italia LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO Per ottemperare alle disposizioni di legge relativamente agli impianti in oggetto della presente relazione si farà riferimento alla normativa CEI ed UNI, con particolare attenzione alle seguenti disposizioni: - D. Lgs. n 285 del e s.m.i.: Nuovo Codice della Strada. ; - D.P.R. n 495 del e s.m.i.: Regolamento di esecuzione e di attuazione del Nuovo Codice della Strada. ;

6 - D.P.R. n 610 del e s.m.i.: Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495, concernente il regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della strada. ; - D. Lgs. n 360 del e s.m.i.: Disposizioni correttive e integrative del codice della strada, approvato con decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285.; - Legge n 186 del e s.m.i.: Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici. ; - Legge Regionale n. 37 del 21/03/2000 Norme per la prevenzione dell inquinamento luminoso - Decreto n 37 del e s.m.i.: Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attivita' di installazione degli impianti all'interno degli edifici. ; - D.Lgs. n 81 del e s.m.i.: Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. ; - Norma CEI (07/2006): Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione pubblica di energia elettrica. Linee in cavo. ; - Norma CEI V1 (10/2011): Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione pubblica di energia elettrica. Linee in cavo. ; - Norma CEI (03/2000): Cavi per energia e per segnalamento. Sistema di designazione. ; - Norma CEI V1 (12/2001): Cavi per energia e per segnalamento. Sistema di designazione. ; - Norma CEI V2 (02/2007): Cavi per energia e per segnalamento. Sistema di designazione. ; - Norma CEI 64-16;Ab (08/2015): Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Protezione contro le interferenze elettromagnetiche (EMI) negli impianti elettrici. ; - Norma CEI 64-8 (06/2012): Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a V in corrente alternata e a V in corrente continua. ; - Norma CEI EN (02/2012): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Parte 1: Regole generali. ; - Norma CEI EN (02/2012): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Parte 2: Quadri di potenza. ; - Norma CEI EN (11/2012): Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT). Parte 3: Quadri di distribuzione destinati ad essere utilizzati da persone comuni (DBO). ; - Norma CEI EN /2/3 (02/2013): Protezione contro i fulmini. ; - Norma CEI EN (04/2015): Apparecchi di illuminazione. Parte 1: Prescrizioni generali e prove. ; - Norma CEI EN /A1 (04/2012): Apparecchi di illuminazione. Parte 2-3: Prescrizioni particolari Apparecchi per illuminazione stradale. ; - Norma CEI EN (04/2016): Apparecchi di illuminazione. Parte 2-5: Prescrizioni particolari Proiettori. ; - Norma CEI 64-7 (12/2010): Impianti di illuminazione situati all'esterno con alimentazione serie. ; - Guida CEI (01/2001): Guida per l'uso dei cavi 0,6/1 kv. ; - Guida CEI V1 (04/2009): Guida per l'uso dei cavi 0,6/1 kv. ; - Guida CEI V2 (09/2013): Guida per l'uso dei cavi 0,6/1 kv. ; - Guida CEI (02/2007): Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori. ; - Guida CEI (02/2014): Guida agli impianti di illuminazione esterna. ; - Guida CEI V1 (02/2016): Guida agli impianti di illuminazione esterna. ; - Norma UNI 11248_(11/2016): Illuminazione Stradale. Selezione delle categorie illuminotecniche. ; - Norma UNI (11/2011): Luce e illuminazione Applicazione in ambito stradale dei dispositivi regolatori di flusso luminoso. ;

7 - Norma UNI EN (02/2016): Illuminazione stradale Parte 2: Requisiti prestazionali. ; - Norma UNI EN (02/2016): Illuminazione stradale Parte 3: Calcolo delle prestazioni. ; - Norma UNI EN (02/2016): Illuminazione stradale Parte 4: Metodi di misurazione delle prestazioni fotometriche. ; - Norma UNI EN (02/2016): Illuminazione stradale Parte 5: Indicatori delle prestazioni energetiche. ; - Norma UNI EN 40-1 (03/1992): Pali per illuminazione. Termini e definizioni. ; - Norma UNI EN 40-2 (12/2004): Pali per illuminazione pubblica Parte 2: Requisiti generali e dimensioni. ; - Norma UNI EN 40-3 (03/2013): Pali per illuminazione pubblica Parte 3: Progettazione e verifica. ; - Norma UNI EN 40-5 (05/2003): Pali per illuminazione pubblica Parte 5: Requisiti per pali per illuminazione pubblica OGGETTO L oggetto principale del progetto è la riqualificazione dell illuminazione pubblica nel comune di Loro Ciuffenna e di tutte le sue Frazioni. Come già specificato, oltre all intervento di documento normativo ed efficientamento energetico della rete, sono previste anche altre opere secondarie quali il rifacimento e la messa in sicurezza di alcuni tratti di illuminazione pubblica. Il progetto di fattibilità fornisce la spiegazione dei criteri tecnici e progettuali che verranno utilizzati per la riqualificazione dei punti luce della pubblica illuminazione del comune e delle altre opere di progetto. Al fine di comprendere con chiarezza le aree di intervento, il progetto è corredato da elaborati grafici da cui è possibile capire la natura e l entità degli interventi previsti, sia per quanto concerne la riqualificazione energetica della pubblica illuminazione, sia per gli altri servizi che si intendono realizzare. DESCRIZIONE DEI LAVORI Il comune ha manifestato l interesse a mettere in atto un intervento di risparmio energetico e di messa in sicurezza degli impianti di illuminazione pubblica distribuiti sul territorio da attuare mediante concessione, ossia con la possibilità della gestione attraverso un servizio a durata pluriennale. L attuazione dell intervento pubblico dovrà avvenire in modalità project financing. Questa scelta permetterà di realizzare l opera pubblica senza oneri finanziari di investimento a carico dell ente, a fronte del pagamento di un canone annuo di concessione da determinare sulla base di apposito piano finanziario. Il Project Financing è regolato ai sensi dell art. 183 D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50. Lo scopo del presente intervento è: Adempiere all obbligo di rendere conformi alle norme CEI UNI gli impianti di illuminazione pubblica esistenti; Adempiere all obbligo di mettere a norma gli impianti secondo la legge Regionale n.37 del 21/3/2000 e successive modifiche ed integrazioni.

8 L'intervento consisterà principalmente in due procedure di lavoro. PROCEDURA N. 1 Adeguamento di alcune linee esistenti mediante sostituzione di sostegni, rifacimento quadri e linee elettriche comprensive delle condutture interrate o fascettate su parete. Il tutto per rendere più efficiente l'impianto e soprattutto per adeguamento alle Normative sulla sicurezza elettrica. PROCEDURA N. 2 Intervento di efficientamento generale mediante la sostituzione di tutti i corpi illuminanti esistenti con altri a tecnologia Led. Il tutto principalmente per rendere più efficiente l'impianto e per adeguamento alle Normative sulla sicurezza stradale. BENEFICI TECNICI ED ECONOMICI Attraverso gli interventi previsti si ottengono diversi benefici sia in termini tecnici sia in termini economici. Per quanto riguarda il punto di vista tecnico si avrà: abbassamento della soglia d inquinamento atmosferico con l abbattimento delle emissioni di CO2 causate dall inadeguatezza degli impianti; riduzione dell inquinamento luminoso; illuminazione uniforme delle strade a traffico veicolare e salvaguardia della sicurezza dei cittadini (conseguente all obbligo imposto dalle norme CEI-UNI); riduzione degli sprechi sia in campo energetico sia economico nell ottica della riduzione del danno ambientale; miglioramento della qualità estetica dei punti luce; miglioramento della percezione visiva del contesto urbano, illuminato con luci ad adeguato cromatismo e in modo uniforme, eliminando carenze di illuminamento. In termine di benefici economici infatti non saranno da prevedere oneri aggiuntivi per l amministrazione rispetto a quelli attuali, anzi vi sarà un risparmio nei costi di gestione, a fronte dei lavori di adeguamento e riqualificazione previsti, in quanto il canone da corrispondere sarà comunque inferiore all attuale spesa corrente per la gestione e manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica, suddivisa attualmente in : costo per la fornitura dell energia elettrica; spesa per il servizio di manutenzione ordinaria programmabile; spesa per il servizio di manutenzione ordinaria non programmabile e straordinaria; spesa per gli acquisti di materiali relativi alla manutenzione.

9 COSTI ATTUALI La spesa corrente annua prevista a carico dell ente, considerando lo stato attuale e per un utilizzo di 4200 h/anno, è suddivisa nelle seguenti voci: al netto di IVA, per il pagamento dell energia elettrica; al netto di IVA, per il servizio di manutenzione ordinaria; al netto di IVA, per il servizio di manutenzione straordinaria; costi del personale; L importo complessivo di spesa annuale per il servizio d illuminazione pubblica è al netto di IVA. Loro Ciuffenna Novembre 2017 IL TECNICO