PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DI SERVIZI CATALOGRAFICI E INFORMATICI RELATIVI AL SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE DEL PATRIMONIO CULTURALE

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1 ASSESSORATO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE, BENI CULTURALI, INFORMAZIONE, SPETTACOLO E SPORT PROCEDURA APERTA PER L AFFIDAMENTO DI SERVIZI CATALOGRAFICI E INFORMATICI RELATIVI AL SISTEMA INFORMATIVO REGIONALE DEL PATRIMONIO CULTURALE CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO La Sardegna cresce con l Europa

2 Sommario del 1. DEFINIZIONI QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO OBIETTIVO E CONTESTO DI RIFERIMENTO OGGETTO DELL APPALTO IMPORTO DELL APPALTO DURATA DELL APPALTO LUOGO DI ESECUZIONE CARATTERISTICHE DELL INTERVENTO ESPANSIONE DEL CATALOGO Catalogazione di beni culturali sul territorio regionale OTTIMIZZAZIONE DEL CATALOGO REGIONALE Interventi sulle schede di catalogo di bene culturale pregresse La scheda INTERVENTI La scheda FRUIBILITA INTEGRAZIONE ALLE FUNZIONALITÀ DI ALMAGEST Sviluppo di funzionalità per l accesso ai dati da parte dell utenza operativa Sviluppo di funzionalità per la fruizione dei dati da parte dell utenza non operativa Sviluppo di una interfaccia OAI-PMH Aspetti generali del servizio ASSISTENZA E FORMAZIONE Assistenza Formazione ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ Struttura operativa Requisiti minimi del referente scientifico Requisiti minimi del catalogatore Requisiti minimi del fotografo Attività del responsabile di progetto Attività dei referenti scientifici Attività dei catalogatori Attività dei fotografi Report delle attività IL PIANO DI PROGETTO IL PIANO ESECUTIVO DELL ATTIVITA MODALITÀ DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO PROPRIETA DEI DATI DOCUMENTI CONTRATTUALI AUMENTO O DIMINUZIONE CONTRATTUALE di 57

3 13. GARANZIE A CARICO DELL APPALTATORE VERIFICHE E CONTROLLI PENALI E RISOLUZIONE CORRISPETTIVO - FATTURAZIONI - PAGAMENTI OBBLIGHI DI TRACCIABILITA DEI FLUSSI FINANZIARI OBBLIGHI DI RISERVATEZZA OBBLIGHI NEI CONFRONTI DEL PERSONALE DIPENDENTE CESSIONE DEL CONTRATTO E DEI CREDITI SUBAPPALTO DIRETTORE DELL ESECUZIONE DEL CONTRATTO CERTIFICATO DI ULTIMAZIONE DELLE PRESTAZIONI COLLAUDO CLAUSOLA RISOLUTIVA ESPRESSA CONDIZIONI PARTICOLARI DI RISOLUZIONE RECESSO UNILATERALE SOSPENSIONE DEI PAGAMENTI ESECUZIONE IN DANNO OBBLIGHI RELATIVI ALL AUTORITA DI VIGILANZA COMUNICAZIONI SPESE E IMPOSTE CONTROVERSIE E FORO COMPETENTE ALLEGATI di 57

4 Il presente descrive e disciplina le condizioni, le modalità ed i termini di esecuzione dell appalto avente ad oggetto servizi catalografici e informatici relativi al Sistema informativo regionale del patrimonio culturale di cui al Bando approvato con Determinazione del Direttore del Servizio del Servizio Beni culturali n. rep.595 prot del e pubblicato nelle forme di legge. 1. DEFINIZIONI Nel seguito del presente, con i termini: - Bando si intende il Bando di gara; - Capitolato si intende il presente documento, che contiene la descrizione dettagliata delle prestazioni oggetto dell appalto; - Disciplinare di gara si intende il Disciplinare di gara, che contiene tutte le informazioni relative alle condizioni ed alle modalità di redazione e presentazione delle offerte, ai criteri di aggiudicazione, alle cause di esclusione e di decadenza, nonché agli obblighi dell Aggiudicatario per la stipula del contratto; - Modulo di partecipazione (Modulo 1), Modulo di dichiarazione (Modulo 2), Modulo di dichiarazione personale (Modulo 3), Modulo di dichiarazione del soggetto ausiliario (Avvilimento) (Modulo 4) e Modulo di offerta economica (Modulo 5) si intende la modulistica predisposta dall Amministrazione Appaltante, e allegata al Disciplinare, al solo fine di semplificare le modalità di partecipazione alla gara; - Amministrazione Appaltante si intende la Regione Autonoma della Sardegna; - Aggiudicatario ovvero Appaltatore si intende il soggetto aggiudicatario del presente appalto; - Allegato A si intende l elenco delle sedi, allegato al presente Capitolato, in cui dovranno essere svolte le attività di cui al punto dello stesso Capitolato. 2. QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO L appalto in oggetto si inquadra nel seguente ambito normativo: 4 di 57

5 - Regolamento (CE) n. 1681/1994 della Commissione, Irregolarità e recupero delle somme indebitamente pagate nell'ambito del finanziamento delle politiche strutturali nonché organizzazione di un sistema d'informazione in questo settore ; - Regolamento (CE) n. 1159/2000 della Commissione, relativo alle azioni informative e pubblicitarie a cura degli Stati membri sugli interventi dei Fondi strutturali ; - Regolamento (CE) n. 1080/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 luglio 2006, relativo al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale e recante abrogazione del regolamento (CE) n. 1783/1999; - Regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio dell'11 luglio 2006, recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999; - Regolamento (CE) n. 1828/2006 della Commissione dell'8 dicembre 2006, che stabilisce modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione e del regolamento; - Decreto del Presidente della Repubblica n. 196 del 3 ottobre 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 294 del 17 dicembre 2008, relativo al Regolamento di esecuzione del Reg. (CE) n.1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione in materia di ammissibilità della spesa; - Programma Operativo Regione Sardegna FESR Competitività Regionale e Occupazione FESR, approvato con decisione della Commissione europea C(2007) 5728 del 20 novembre 2007; - Legge 7 agosto1990, n. 241, Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e successive modifiche e integrazioni; - Accordo tra il Ministro per i beni e le attività culturali e le regioni per la catalogazione dei beni culturali di cui all'art. 149, comma 4, lettera e) del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 (1 febbraio 2001); - Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, Codice dei beni culturali e del paesaggio e successive modifiche e integrazioni; 5 di 57

6 - Disposizioni del codice civile e altre disposizioni normative vigenti in materia di contratti di diritto privato, per quanto non disciplinato dalle disposizioni contenute negli atti normativi sopra richiamati; - Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163, Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE e successive modifiche ed integrazioni; - Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro ; - Legge 13 agosto 2010, n. 136, Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia ; - D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207, Regolamento di esecuzione ed attuazione del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE ; - Legge 17 dicembre 2010, 217, Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, recante misure urgenti in materia di sicurezza ; - Legge regionale 15 luglio 1986, n. 47, Norme sul diritto di accesso ai documenti amministrativi della Regione Sardegna ; - Legge regionale 22 agosto 1990, n. 40, Norme sui rapporti fra i cittadini e l Amministrazione della Regione Sardegna nello svolgimento dell attività amministrativa ; - Legge regionale 20 settembre 2006, n. 14, Norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi della cultura e successive modifiche e integrazioni; - Legge regionale 7 agosto 2007, n. 5, Procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori, forniture e servizi, in attuazione della direttiva comunitaria n. 2004/18/CE del 31 marzo 2004 e disposizioni per la disciplina delle fasi del ciclo dell appalto, così come modificata dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 411/2008; - Delibera della Giunta regionale n. 47/23 del 20 ottobre 2009; - Decreto Assessore Pubblica Istruzione, Beni Culturali n. 79, prot del 3 dicembre OBIETTIVO E CONTESTO DI RIFERIMENTO La Regione Sardegna, in ottemperanza alle disposizioni della L.R. n. 14/2006 Norme in materia di beni culturali, istituti e luoghi della cultura, si sta dotando di un Sistema informativo regionale del 6 di 57

7 patrimonio culturale al fine di raccogliere e offrire dati utili alla conoscenza dei beni culturali. Attualmente il Sistema informativo comprende solo la banca dati di schede di bene culturale risultante dall attività di catalogazione - promossa a partire dal 1996 dall Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport - che costituisce nel suo insieme il Catalogo regionale dei beni archeologici, artistici, storici e etnoantropologici (di seguito Catalogo regionale). Nel Catalogo regionale sono attualmente presenti (quattordicimila) schede informatizzate di beni culturali mobili e immobili con relativi allegati fotografici, grafici e documentali in formato digitale: i dati, costituiti da informazioni alfanumeriche (stringhe di testo) e binarie (allegati documentali come immagini raster, vettoriali, file PDF, ecc.), vengono creati, organizzati, visualizzati e resi disponibili attraverso uno strumento software su base web (di seguito Almagest). Il Catalogo regionale è strutturato per rendere possibile il concorso della Regione alla costituzione del Sistema Informativo del Catalogo Generale Nazionale dei Beni Ambientali, Architettonici, Archeologici, Artistici, Storici e Demoetnoantropologici (di seguito SIGEC), gestito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per mezzo dell Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (di seguito ICCD ), come previsto dall Accordo tra Ministero per i beni e le attività culturali e Regioni in materia di catalogazione del 1 febbraio 2001 e disposto dal D.Lgs n. 42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio. I dati presenti nel Catalogo regionale sono stati raccolti e implementati nel rispetto delle metodologie e degli standard nazionali come emanati dall ICCD o ad essi ispirati per particolari tipologie di bene culturale non ancora previste tra le normative nazionali, come nel caso dell archeologia industriale. I recenti aggiornamenti e sviluppi delle metodologie e normative nazionali in materia di catalogazione e le rinnovate esigenze dell Amministrazione regionale in relazione alla gestione degli interventi a favore del patrimonio culturale hanno reso auspicabile un azione di potenziamento del Catalogo regionale, recepita con la deliberazione n. 47/23 del dalla Giunta regionale che, nel programmare i fondi P.O. FESR Sardegna , ha destinato una quota delle risorse disponibili per promuovere attività di catalogazione dei beni culturali e di diffusione delle informazioni sul patrimonio culturale sardo ai fini della loro valorizzazione anche in un'ottica di fruibilità turistica. 7 di 57

8 Con Decreto n. 79 (prot del ), l Assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport ha disposto che a tale finalità, meglio specificata, venga al momento destinata la somma di euro ,00 (cinquemilioni/00). Con le attività di cui al presente Capitolato, il Catalogo regionale verrà infatti potenziato, sia in termini di quantità dei dati attraverso l attivazione di nuove campagne di catalogazione di beni culturali mobili e immobili di interesse artistico, archeologico, storico e demoetnoantropologico presenti sul territorio regionale, sia in termini di qualità. Questi ultimi interventi da un lato interesseranno le schede già presenti nel Catalogo regionale (schede pregresse), rendendole pronte per la migrazione verso il SIGEC nazionale, dall altro raffineranno gli strumenti per la raccolta, la gestione e la fruizione dei dati rendendoli più funzionali alle esigenze dell Amministrazione regionale in termini di programmazione degli interventi di salvaguardia e valorizzazione e di fruizione, anche su web, del patrimonio culturale. 4. OGGETTO DELL APPALTO Il presente appalto ha ad oggetto l affidamento di servizi catalografici e informatici relativi allo sviluppo del Sistema informativo regionale del patrimonio culturale, consistenti, in sintesi, nell espansione e potenziamento della banca dati di schede di bene culturale del Catalogo regionale e nel servizio di integrazione alle funzionalità di Almagest. I servizi oggetto dell appalto sono meglio descritti al successivo punto 8 del presente Capitolato. L Amministrazione Appaltante si riserva la facoltà, d intesa con l Aggiudicatario, di far apportare al piano di progetto di cui al punto 8.6 del presente Capitolato, offerto in sede di gara, le variazioni che dovessero rendersi necessarie in relazione all eventuale sopraggiunta indisponibilità di alcuni dei beni di cui all allegato A del presente Capitolato. Tali variazioni verranno incluse nel piano esecutivo delle attività (PEA) di cui al punto 8.7 del presente Capitolato. In caso di variazioni, la l Amministrazione Appaltante garantirà che le nuove schede proposte siano equivalenti per numero e tipologia a quelle previste e riguardino beni localizzati nei comuni indicati nelle relative tabelle di cui all Allegato A al Capitolato ed, eventualmente, in altri comuni contermini fino al raggiungimento del numero delle schede richiesto. Qualora non fosse possibile garantire l equivalenza per numero e tipologia, l Amministrazione Appaltante assicurerà che il valore delle nuove schede proposte sia equivalente a quello delle schede previste e che le nuove schede riguardino beni localizzati nei 8 di 57

9 comuni indicati nelle relative tabelle di cui all Allegato A al Capitolato ed, eventualmente, in altri comuni contermini. 5. IMPORTO DELL APPALTO L importo complessivo del presente appalto stimato a base d asta è pari a Euro ,00 (Euro tremilioniseicentonovantaduemilaottocentocentonovantasei/00), al netto dell IVA, così suddivisi: a) Euro ,00 (Euro tremilioniquattrocentosessantaottomilanovantasei/00) per il servizi di cui ai punti 8.1 e 8.2 del presente Capitolato (servizio prevalente); b) Euro ,00 (Euro duecentomila/00) per il servizi di cui al punto 8.3 del presente Capitolato; c) Euro ,00 (Euro ventiquattromilaottocento/00) per i servizi indicati al punto 8.4 del presente Capitolato, di cui Euro ,00 (Euro ventimila/00) per il servizio di cui al punto ed Euro 4.800,00 (Euro quattromilaottocento/00) per il servizio di cui al punto L importo degli oneri della sicurezza è pari a zero. Il presente appalto non prevede costi relativi a rischi da interferenza. Non sono ammesse offerte in aumento. 6. DURATA DELL APPALTO La durata dell'appalto è di mesi 24 (ventiquattro) a decorrere dalla data di sottoscrizione del contratto. Si precisa che l Aggiudicatario dovrà comunque garantire un successivo periodo di assistenza di cui al punto del presente Capitolato. L Amministrazione Appaltante si riserva la facoltà di affidare all aggiudicatario la ripetizione, totale o parziale, di servizi analoghi a quelli aggiudicati, ai sensi dell art. 57, comma 5, lett. b, del D.Lgs. n. 163/2006 e ss.mm.ii., per un periodo massimo di anni tre, a condizione che gli stessi siano conformi al progetto originario oggetto del primo contratto aggiudicato. 9 di 57

10 7. LUOGO DI ESECUZIONE L attività di catalogazione di beni culturali di cui al punto 8.1 del presente Capitolato verrà svolta nelle sedi e/o località di cui alle Tabelle 1-10 dell Allegato A al presente Capitolato. L Amministrazione Appaltante si riserva di proporre e concordare con l Aggiudicatario modifiche agli elenchi contenuti nelle su citate tabelle anche in sede di approvazione del piano esecutivo dell attività (PEA) di cui al punto 8.7 del presente Capitolato, per l eventuale sopraggiunta indisponibilità di alcuni beni. L Amministrazione Appaltante garantirà che le nuove schede proposte siano equivalenti per numero e tipologia a quelle previste e riguardino beni localizzati nei comuni indicati nelle relative tabelle di cui all Allegato A al Capitolato ed, eventualmente, in altri comuni contermini fino al raggiungimento del numero delle schede richiesto. Qualora non fosse possibile garantire l equivalenza per numero e tipologia, l Amministrazione Appaltante assicurerà che il valore delle nuove schede proposte sia equivalente a quello delle schede previste e che le nuove schede riguardino beni localizzati nei comuni indicati nelle relative tabelle di cui all Allegato A al Capitolato ed, eventualmente, in altri comuni contermini. L attività di scansione ottica delle schede cartacee pregresse e della relativa documentazione fotografica, presenti nell archivio dell Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE), di cui al punto n. 1, dovrà essere svolta nella sede dell ISRE a Nuoro, nei giorni e nella fascia oraria indicati dall ISRE stesso, o in altra sede individuata d intesa con l Aggiudicatario. 8. CARATTERISTICHE DELL INTERVENTO Le prestazioni oggetto dell appalto, dettagliate nei successivi punti 8.1, 8.2, 8.3, 8.4 e 8.5 consistono in: 1. servizio di espansione del Catalogo regionale attraverso la nuova catalogazione, secondo i più recenti standard dell ICCD, di beni culturali mobili e immobili presenti sul territorio regionale; 2. servizio di ottimizzazione del Catalogo regionale attraverso: A. adeguamento delle schede di bene culturale pregresse - già realizzate dall Amministrazione Appaltante ai più recenti standard dell ICCD; B. progettazione e implementazione su Almagest della scheda INTERVENTI riguardanti il bene culturale in funzione delle esigenze dell Amministrazione 10 di 57

11 Appaltante in materia di programmazione; C. progettazione e implementazione su Almagest della scheda FRUIBILITA riguardante il bene culturale per la registrazione di dati relativi a disponibilità e accessibilità degli stessi; 3. servizio di integrazione alle funzionalità di Almagest attraverso: A. sviluppo delle funzionalità necessarie a regolare l accesso ai dati catalografici e la loro condivisione agli utenti operativi del sistema; B. sviluppo delle funzionalità necessarie a regolare l accesso ai dati catalografici per la loro fruizione su web da parte di utenti non operativi del sistema; C. sviluppo di una interfaccia OAI-PMH. 4. assistenza e formazione del personale dell Amministrazione Appaltante alla gestione e all utilizzo delle funzionalità realizzate ai precedenti punti 2.B, 2.C e ESPANSIONE DEL CATALOGO Catalogazione di beni culturali sul territorio regionale L Aggiudicatario dovrà curare l incremento dei dati presenti nel Catalogo regionale attraverso la catalogazione di beni culturali materiali, mobili e immobili, di interesse artistico, archeologico, storico e demoetnoantropologico, da effettuarsi con l utilizzo dei relativi tracciati catalografici ICCD nella versione più aggiornata. Si richiede all Aggiudicatario la produzione di: 1. almeno (undicimilacinquecento) schede informatizzate di manufatti mobili di interesse artistico, archeologico, storico e demoetnoantropologico relativi alle collezioni e agli altri beni di cui all Allegato A, Tabella 1. I beni, dei quali l Aggiudicatario dovrà preliminarmente accertare l assenza di precedente schedatura secondo gli stessi standard (tracciato di scheda e sua versione, livello di approfondimento), dovranno essere catalogati utilizzando i tracciati catalografici ICCD adeguati (BDM, OA, OAC, D, S-MI, RA, N, ecc.). Il livello di approfondimento dovrà essere pari al Precatalogo comprendente la ricerca bibliografica e d archivio essenziale, la compilazione delle schede di Authority file (AUT, BIB, DSC, ecc.) e di entità multimediale (IMR, IMV, DOC, ecc.). In tutti i casi, oltre ai campi definiti come obbligatori dalla normativa di settore, dovranno essere compilati quei campi che l Amministrazione Appaltante indicherà preliminarmente all avvio dell attività; ciascuna 11 di 57

12 scheda dovrà essere corredata di almeno n. 2 (due) fotografie digitali, nei formati richiesti dagli standard dell ICCD e integrati con le indicazioni che l Amministrazione Appaltante indicherà preliminarmente all avvio dell attività, e relative schede IMR. L Aggiudicatario, preliminarmente alla catalogazione, dovrà segnalare all Amministrazione Appaltante tutti i casi in cui si accerti l esistenza, per uno o più beni di cui alla citata Tabella 1, di una precedente scheda di catalogo a norma ICCD e dotata di Numero di Catalogo Generale (NCTN) e adottare le disposizioni stabilite dalla stessa Amministrazione che valuterà i singoli casi. Nel caso dei beni privati, preliminarmente all avvio della schedatura, l Aggiudicatario sarà tenuto a fornire ai proprietari l informativa per il trattamento dei dati personali, integrata da una autorizzazione all utilizzo dei dati acquisiti da parte dell Amministrazione Appaltante, per finalità istituzionali, anche mediante pubblicazione su web. Tale informativa, debitamente controfirmata in originale dai proprietari dei beni, dovrà essere allegata alle schede di catalogo quale documentazione di corredo. Per quanto riguarda la catalogazione delle collezioni di strumenti musicali di cui alla citata Tabella 1 si precisa che l attività è subordinata al perfezionamento a cura dell ICCD della scheda SM per gli strumenti musicali, attualmente in corso e dovrà essere programmata per la seconda annualità dell intervento. La catalogazione dei murales dovrà essere effettuata nei comuni di cui all Allegato A, Tabella 1 ed, eventualmente, nei comuni contermini fino al raggiungimento del numero delle schede richiesto; 2. almeno 2500 (duemilacinquecento) schede di bene architettonico di interesse storico artistico nei comuni e/o nelle sedi di cui all Allegato A, Tabelle 2-9. Saranno oggetto di catalogazione: edifici di interesse storico artistico di proprietà pubblica non statale (Regione Sardegna, ente locale, altri enti), di proprietà ecclesiastica e di proprietà privata, limitatamente per questi ultimi a beni presenti nei centri storici. I beni dovranno essere individuati sulla base della documentazione fornita all Aggiudicatario dall Amministrazione Appaltante e integrata attraverso contatti diretti con le Amministrazioni comunali coinvolte che forniranno gli elenchi dei beni di proprietà dell ente e segnaleranno i beni privati di interesse storico-artistico presenti nei centri storici. Nel caso dei beni privati l Aggiudicatario sarà tenuto a fornire ai proprietari l informativa per il trattamento dei dati personali, integrata da una autorizzazione all utilizzo dei dati acquisiti da parte 12 di 57

13 dell Amministrazione Appaltante per finalità istituzionali, anche mediante pubblicazione su web. Tale informativa, debitamente controfirmata in originale dai proprietari dei beni, andrà allegata alle schede di catalogo quale documentazione di corredo. I beni, dei quali l Aggiudicatario dovrà preliminarmente accertare l assenza di precedente schedatura secondo gli stessi standard (tracciato di scheda e sua versione, livello di approfondimento) dovranno essere catalogati utilizzando i tracciati catalografici editi dall ICCD (A, PG ). Il livello di approfondimento dovrà essere pari al Precatalogo (livello P) comprendente la ricerca bibliografica e d archivio essenziale, la compilazione delle schede di Authority file (AUT, BIB ecc.) e di entità multimediale (IMR, IMV, DOC. ecc.): dovranno essere compilati quei campi che l Amministrazione Appaltante indicherà preliminarmente all avvio dell attività. La scheda dovrà comprendere la georeferenziazione tramite GPS e l individuazioni dei mappali su catastale. Ciascuna scheda dovrà essere corredata di almeno 5 (cinque) fotografie digitali nei formati richiesti dagli standard dell ICCD e integrati con le indicazioni che l Amministrazione Appaltante fornirà preliminarmente all avvio dell attività, e relative schede IMR. I rilievi - planimetrie, prospetti, sezioni- se già realizzati e resi disponibili per le finalità dell Amministrazione Appaltante attraverso autorizzazione scritta del proprietario o dalle competenti Soprintendenze territoriali della Sardegna o dagli Enti Locali o dal privato o dall Amministrazione Appaltante in quanto di sua proprietà, dovranno essere acquisiti e allegati alle schede con la compilazione della relativa scheda IMV o DOC. L Aggiudicatario, preliminarmente alla catalogazione, dovrà segnalare all Amministrazione Appaltante tutti i casi in cui si accerti l esistenza, per uno o più beni ricadenti nei territori comunali di cui alle citate Tabelle 2-9, di una precedente scheda di catalogo a norma ICCD e dotata di Numero di Catalogo Generale (NCTN) e adottare le disposizioni stabilite dalla stessa Amministrazione che valuterà i singoli casi. 3. almeno 1400 (millequattrocento) schede di beni immobili archeologici tra monumenti e/o complessi nei comuni di cui all Allegato A, Tabella 10 e nei comuni contermini fino al raggiungimento del numero delle schede richiesto. I beni dovranno essere individuati sulla base della documentazione fornita all Aggiudicatario dall Amministrazione Appaltante e/o attraverso una preliminare indagine bibliografica e d archivio. I beni, dei quali l Aggiudicatario dovrà preliminarmente accertare l assenza di precedente schedatura 13 di 57

14 secondo gli stessi standard (tracciato di scheda e sua versione, livello di approfondimento) dovranno essere catalogati utilizzando i tracciati catalografici editi dall ICCD (MA/CA). Il livello di approfondimento dovrà essere pari al Precatalogo (livello P) comprendente la ricerca bibliografica e d archivio essenziale, la compilazione delle schede di Authority file (AUT, BIB ecc.) e di entità multimediale (IMR, IMV, DOC. ecc.): oltre ai campi definiti come obbligatori dalla normativa di settore dovranno essere compilati quei campi che l Amministrazione Appaltante indicherà preliminarmente all avvio dell attività. La scheda dovrà comprendere la georeferenziazione tramite GPS e l individuazioni dei mappali su catastale. Ciascuna scheda dovrà essere corredata di almeno 5 (cinque) fotografie digitali nei formati richiesti dagli standard dell ICCD e integrati con le indicazioni che l Amministrazione Appaltante fornirà preliminarmente all avvio dell attività, e relative schede IMR. I rilievi - planimetrie, prospetti, sezioni- se già realizzati e resi disponibili per le finalità dell Amministrazione Appaltante attraverso autorizzazione scritta del proprietario o dalle competenti Soprintendenze territoriali della Sardegna o dagli Enti Locali o dal privato o dall Amministrazione Appaltante in quanto di sua proprietà, dovranno essere acquisiti e allegati alle schede con la compilazione della relativa scheda IMV o DOC. L Aggiudicatario dovrà segnalare all Amministrazione Appaltante, preliminarmente alla catalogazione, tutti i casi in cui si accerti l esistenza, per uno o più beni ricadenti nei territori comunali di cui alla citata Tabella 10, di una precedente scheda di catalogo a norma ICCD e dotata di Numero di Catalogo Generale (NCTN) e adottare le disposizioni stabilite dalla stessa Amministrazione che valuterà i singoli casi. Si precisa che tutto il materiale documentario fotografico prodotto in allegato alle schede di catalogo dovrà essere consegnato all Amministrazione Appaltante anche su supporto digitale nel formato originale prodotto, corredato di metadati e di un documento di liberatoria con cessione dei diritti di proprietà e di utilizzo (per qualunque tipo di uso e media) alla Regione Sardegna senza limitazioni temporali, fermi restando i diritti di proprietà intellettuale dell opera come definito dalle leggi vigenti. 14 di 57

15 8.2. OTTIMIZZAZIONE DEL CATALOGO REGIONALE L ottimizzazione del Catalogo regionale si consegue sia attraverso interventi volti a migliorare la qualità dei dati contenuti nelle schede di bene culturale pregresse prodotte e gestite dall Amministrazione Appaltante sia attraverso l implementazione di nuovi strumenti per la registrazione di dati funzionali alle esigenze dell Amministrazione Appaltante Interventi sulle schede di catalogo di bene culturale pregresse Tutti gli interventi sulle schede di catalogo già realizzate dall Amministrazione Appaltante e sui relativi allegati dovranno essere condotti secondo le disposizioni della stessa Amministrazione. Tutti gli interventi sulle schede di catalogo e sui relativi allegati dovranno essere convalidati dal referente scientifico del gruppo di lavoro coinvolto attraverso la validazione (vedi punto 8.5.6). Si richiede: 1. riversamento su Almagest di n (millenovecentocinquanta) schede cartacee di beni mobili d interesse demoetnoantropologico (gioielli e pani) presenti nell archivio dell ISRE sul tracciato BDM dell ICCD nella versione più aggiornata al momento dell avvio dell attività. Le schede, di cui n su tracciato FKO dell ICCD, dovranno essere digitalizzate mediante scansione ottica. Il file raster prodotto dalla digitalizzazione della scheda cartacea dovrà essere allegato alla scheda informatizzata come corredo documentale. Le schede verranno corredate della documentazione fotografica fornita dall Amministrazione Appaltante in parte in formato digitale, in parte in formato analogico: queste ultime fotografie dovranno essere digitalizzate attraverso scansione ottica e allegate alle schede in formato digitale secondo le più recenti disposizione dell ICCD in materia. Contestualmente all informatizzazione si procederà a: destrutturazione e revisione di alcuni dati, compilazione delle schede di Authority file (AUT, BIB ecc.); compilazione delle schede di entità multimediale (IMR, IMV, DOC, ecc.) necessarie per allegare la documentazione fotografica e documentale a corredo delle schede; validazione, compilazione del campo FUR-Funzionario responsabile, attribuzione del codice NCTN (Numero di Catalogo Generale) fornito dall ICCD; 2. riversamento di n. 335 (trecentotrentacinque) schede ISAI 1 e ISAI 2 di sito di archeologia industriale presenti nella banca dati dell Amministrazione Appaltante dai vecchi tracciati al nuovo tracciato ISAI 3. Il riversamento comprenderà: destrutturazione di alcune informazioni, 15 di 57

16 inserimenti dei dati relativi alle relazioni tra beni correlati, verifica della congruità dei dati, bonifica dei vocabolari, validazione, compilazione del campo FUR-Funzionario responsabile; 3. riversamento di n (milleventicinque) schede IOAI 1 e IOAI 2 di opera di archeologia industriale presenti nella banca dati dell Amministrazione Appaltante dai vecchi tracciati IOAI 1 e IOAI 2 al tracciato A dell ICCD nella versione più aggiornata al momento dell avvio dell attività. Il riversamento comprenderà: destrutturazione di alcune informazioni, inserimenti dei dati relativi alle relazioni tra beni correlati, verifica della congruità dei dati, bonifica dei vocabolari, validazione, compilazione del campo FUR-Funzionario responsabile, attribuzione del codice NCTN (Numero di Catalogo Generale) fornito dall ICCD per i beni non schedati dalle competenti Soprintendenze territoriali della Sardegna; 4. riversamento di n. 315 (trecentoquindici) schede IIAI 1 e IIAI 2 di impianto di archeologia industriale presenti nella banca dati dell Amministrazione Appaltante dai vecchi tracciati al nuovo tracciato IIAI 3. Il riversamento comprenderà: inserimento dei dati relativi alle relazioni tra beni correlati; verifica della congruità dei dati, bonifica dei vocabolari, validazione, compilazione del campo FUR-Funzionario responsabile; 5. riversamento di n. 634 (seicentotrentaquattro) schede di sito archeologico presenti nella banca dati dell Amministrazione Appaltante dal tracciato attualmente utilizzato a quello ICCD SI nella versione più aggiornata al momento dell avvio dell attività. Il riversamento consisterà in: destrutturazione di alcune informazioni, inserimento dei dati relativi alle relazioni tra beni correlati, validazione, compilazione del campo FUR-Funzionario responsabile, attribuzione del codice NCTN (Numero di Catalogo Generale) fornito dall ICCD per i beni non schedati dalle competenti Soprintendenze territoriali della Sardegna; 6. riversamento di n. 744 (settecentoquarantaquattro) schede di complesso e monumento archeologico presenti nella banca dati dell Amministrazione Appaltante dal tracciato attualmente utilizzato a quello MA/CA dell ICCD nella versione più aggiornata al momento dell avvio dell attività. Il riversamento consisterà in: destrutturazione di alcune informazioni, inserimento dei dati relativi alle relazioni tra beni correlati, validazione, compilazione del campo FUR-Funzionario responsabile, attribuzione del codice NCTN (Numero di Catalogo Generale) fornito dall ICCD per i beni non schedati dalle competenti Soprintendenze territoriali della Sardegna; 16 di 57

17 7. riversamento di n (milleottocentosessantatre) schede di beni architettonici presenti nella banca dati dell Amministrazione Appaltante dal tracciato attualmente utilizzato (A 2.00) a quello A dell ICCD nella versione più aggiornata al momento dell avvio dell attività, di cui n schede di livello P (precatalogo) e n. 701 di livello I (inventario). Il riversamento consisterà in: inserimento dei dati relativi alle relazioni tra beni correlati, destrutturazione delle informazioni (n. 1802) relative ai dati catastali e migrazione delle stesse nelle schede IMV, validazione, compilazione del campo FUR-Funzionario responsabile, attribuzione del codice NCTN (Numero di Catalogo Generale) fornito dall ICCD per i beni non schedati dalle competenti Soprintendenze territoriali della Sardegna; 8. riversamento di n (seimilatrecentootto) schede di oggetti mobili di interesse storico artistico presenti nella banca dati dell Amministrazione Appaltante dai tracciati attualmente utilizzati (OA-D-N 2.00, S-MI 2.00) ai corrispondenti tracciati dell ICCD (OA, D, NU, S-MI) nelle versioni più aggiornate al momento dell avvio dell attività. Il riversamento consisterà in: inserimento dei dati relativi alle relazioni tra beni correlati, validazione, compilazione del campo FUR-Funzionario responsabile, attribuzione del codice NCTN (Numero di Catalogo Generale) fornito dall ICCD per i beni non schedati dalle competenti Soprintendenze territoriali della Sardegna; 9. validazione con compilazione del campo RSR-Referente scientifico (nel caso in cui il campo RSR non sia previsto nel tracciato lo stesso tipo di informazione dovrà essere inserita nel campo OSS-Osservazioni); compilazione del campo FUR-Funzionario responsabile; attribuzione del codice NCTN-Numero di Catalogo Generale fornito dall ICCD per i beni non precedentemente schedati dalle competenti Soprintendenze territoriali della Sardegna, per i seguenti lotti di schede presenti nella banca dati dell Amministrazione Appaltante: a) n. 515 schede RA 3.00 e NU di livello C (catalogo) redatte nel 2007; b) n. 200 schede BDM 2.00 di livello C (catalogo) redatte nel La scheda INTERVENTI Sulla base delle specifiche fornite di seguito, l Aggiudicatario curerà la progettazione e l implementazione su Almagest del tracciato della scheda INTERVENTI. 17 di 57

18 La scheda INTERVENTI deve consentire la raccolta e la gestione di informazioni relative a interventi di restauro, adeguamento, recupero ecc. da programmare su beni culturali sia mobili che immobili, secondo modalità funzionali alla programmazione da parte dell Amministrazione Appaltante degli interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio culturale. La scheda INTERVENTI dovrà essere compilabile in tutto o in parte (cfr. oltre) da personale non necessariamente specializzato nel settore dei beni culturali, ma addetto alla progettazione e/o programmazione di interventi; dovrà essere continuamente aggiornabile; i dati dovranno essere ricercabili per raffinamenti successivi sulla base di esigenze variabili e organizzabili in liste e report modulabili. Essa dovrà ispirarsi concettualmente alle strutture catalografiche in uso nel Catalogo regionale, pur non essendo soggetta agli stessi vincoli e alle stesse norme per la compilazione dei campi e dovrà contenere dati riguardanti: A. il bene culturale; B. gli interventi; C. la documentazione; D. la compilazione. La sezione A conterrà dati relativi alla localizzazione, alla identificazione del bene e alla sua definizione tipologica, cronologica e culturale. Nel caso in cui nel Catalogo regionale sia già presente la scheda di catalogo riferibile al bene culturale su cui si intende compilare una scheda INTERVENTI, dovrà essere possibile effettuare una ricerca, attraverso raffinamenti successivi, al fine di individuare la scheda di catalogo ed ereditare, nei campi corrispondenti della scheda INTERVENTI, i dati relativi a: - localizzazione (regione, provincia, comune, indirizzo, dati catastali, coordinate, ecc.); - definizione tipologica; - denominazione; - cronologia; - ambito culturale; - proprietà; - immagine fotografica; 18 di 57

19 - disegni e grafici; - codice identificativo della scheda di catalogo; - note. I dati ereditati dovranno essere modificabili in modo autonomo rispetto alla scheda di catalogo di origine. Nel caso in cui la scheda INTERVENTI riguardi un bene precedentemente non schedato dal Catalogo regionale, la sezione A dovrà essere compilata manualmente, anche con l ausilio di liste terminologiche controllate rese disponibili con menu a tendina. In entrambi i casi, oltre ai dati sopra elencati, dovrà essere previsto un codice identificativo della scheda INTERVENTI. La sezione B riguarderà sia lo storico degli interventi già realizzati e in corso di realizzazione riguardanti il bene descritto nella sezione A, sia i dati relativi all intervento per il quale si compila la scheda. Anche in questa sezione si ritiene utile disporre di liste terminologiche controllate attraverso menu a tendina. Tra i dati relativi ai progetti già realizzati o in corso di realizzazione dovranno essere previsti: - soggetto finanziatore; - estremi legge/ programma; - tipo di intervento (es. restauro, manutenzione ordinaria, ecc.); - importo del finanziamento; - anno di assegnazione del finanziamento; - importo utilizzato; - descrizione sintetica dell intervento. I dati relativi all intervento proposto devono prevedere: - tipo di intervento da definire attraverso differenti livelli di specificazioni correlate; - descrizione sintetica dell intervento; - priorità dell intervento (per es. da 1 a n in funzione del numero di interventi proposti sul bene senza ripetizione di valori uguali); - importo stimato/richiesto; - livello di progettazione (es. progetto preliminare, progetto definitivo, progetto esecutivo). 19 di 57

20 La sezione C dovrà rendere possibile la visualizzazione di allegati fotografici e/o grafici utili alla identificazione del bene e alla definizione dell intervento proposto. La sezione D è destinata ai dati relativi al/ai compilatori quali nome e cognome, data, funzione, ecc. La scheda dovrà essere corredata di una guida on-line alla compilazione e di un manuale utente La scheda FRUIBILITA Sulla base delle specifiche fornite di seguito, l Aggiudicatario curerà la progettazione e l implementazione su Almagest del tracciato della scheda FRUIBILITA. La scheda FRUIBILITA deve consentire la raccolta e la gestione di informazioni relative alle condizioni di disponibilità, accesso e fruibilità di beni culturali mobili e immobili, secondo modalità e linguaggi funzionali alla fruizione on-line del patrimonio culturale attraverso i portali tematici della Regione Sardegna. La scheda FRUIBILITA dovrà essere compilabile in tutto o in parte (cfr. oltre) da personale non necessariamente specializzato nel settore dei beni culturali; dovrà essere continuamente aggiornabile; i dati dovranno essere ricercabili per raffinamenti successivi sulla base di esigenze variabili e organizzabili in liste e report modulabili. Essa dovrà ispirarsi concettualmente alle strutture catalografiche in uso nel Catalogo regionale, pur non essendo soggetta agli stessi vincoli e alle stesse norme per la compilazione dei campi e dovrà contenere dati riguardanti: A. il bene culturale; B. la fruibilità; C. la documentazione; D. la compilazione. La sezione A conterrà dati relativi alla localizzazione, alla identificazione del bene e alla sua definizione tipologica, cronologica e culturale. Nel caso in cui nel Catalogo regionale sia già presente la scheda di catalogo riferibile al bene culturale su cui si intende compilare una scheda FRUIBILITA, dovrà essere possibile effettuare 20 di 57

21 una ricerca, attraverso raffinamenti successivi, al fine di individuare la scheda di catalogo ed ereditare, nei campi corrispondenti della scheda FRUIBILITA, i dati relativi a: - localizzazione (regione, provincia, comune, indirizzo, dati catastali, coordinate, ecc.); - definizione tipologica; - denominazione; - cronologia; - ambito culturale; - proprietà; - immagine fotografica; - codice identificativo della scheda di catalogo; - note. I dati ereditati dovranno essere modificabili in modo autonomo rispetto alla scheda di catalogo di origine. Nel caso in cui la scheda FRUIBILITA riguardi un bene precedentemente non schedato dal Catalogo regionale, la sezione A dovrà essere compilata manualmente, anche con l ausilio di vocabolari e/o liste terminologiche controllate resi disponibili con menu a tendina. In entrambi i casi, oltre ai dati sopra elencati, dovrà essere previsto un codice identificativo della scheda FRUIBILITA. La sezione B riguarderà le modalità di fruibilità del bene. Anche in questa sezione si ritiene utile disporre di vocabolari e/o liste terminologiche controllate attraverso menu a tendina. Dovranno essere presenti almeno i dati relativi a: - percorso di avvicinamento al bene; - fruibilità (per es. fruibile previo appuntamento, inaccessibile, inaccessibile per diversamente abili, museo, musealizzato, area musealizzata, ecc.); - tipo di accesso (per es. libero, regolamentato; presenza di percorsi per diversamente abili, presenza di ascensori ecc.); - orari di accesso (per es. libero, dalle ore alle ore, ecc.); - biglietto/costo; - servizi presenti (per es. visite guidate, audioguida, book shop, biblioteca, ecc.); - soggetto gestore; - referente; 21 di 57

22 - note. La sezione C riguarderà la documentazione, in essa dovrà essere possibile inserire una fotografia che consenta di individuare il bene. La sezione D è destinata ai dati relativi al/ai compilatori quali nome e cognome, data, funzione, ecc. La scheda dovrà essere corredata di una guida on-line alla compilazione e di un manuale utente INTEGRAZIONE ALLE FUNZIONALITÀ DI ALMAGEST Almagest è un sistema web-based per la catalogazione partecipata dei beni culturali, con il quale diversi soggetti catalogatori accreditati (c.d. enti periferici) possono creare e gestire schede di catalogo all interno di ambiti gestionali (c.d. campagne): tali ambiti vengono organizzati da istituti periferici, insieme alle schede da produrre e al ruolo degli operatori/utenti. Lo strumento, che supporta sia tracciati (altrimenti detti modelli) di schede ICCD, sia tracciati originali creati ad hoc in formato XML attraverso un programma specifico, presenta un interfaccia web che consente la definizione delle campagne (es. campagna di catalogazione, campagna di revisione ecc.), la definizione degli utenti e dei loro ruoli ruoli operativi e non operativi (per es. catalogatori, validatori, amministratori, fruitori ecc.)-, l immissione dei dati catalografici e della documentazione di corredo, la ricerca, il controllo formale delle schede attraverso strumenti di gestione dei dati di riferimento quali vocabolari ecc., oltre a complessi e personalizzabili strumenti di reportistica. In relazione agli utenti non operativi, che si limitano a consultare la scheda di catalogo, è attualmente possibile creare profili di pubblicazione con i quali definire la visibilità dei dati di una o più schede secondo le modalità seguenti: - per ciascun tracciato è possibile creare più profili di pubblicazione; - il singolo profilo viene creato attraverso la selezione dei campi che si intende rendere visibili; in mancanza di una selezione viene applicato un profilo di default; - il profilo così creato viene associato a una o più schede realizzate con quel tracciato e selezionate in base alle esigenze; 22 di 57

23 - la singola scheda non può essere associata a più profili che la rendano fruibile secondo modalità differenti per differenti utenti. Lo sviluppo del Sistema informativo del patrimonio culturale richiede l ampliamento ed il miglioramento delle possibilità di fruizione delle conoscenze contenute nel Catalogo regionale consentendo la più ampia diffusione dei dati da parte di diverse categorie di possibili fruitori, nel rispetto dei requisiti di sicurezza per la tutela dei beni culturali illustrati dalle schede, della tutela del diritto d autore e della privacy. Schede di bene culturale opportunamente selezionate sulla base del loro contenuto natura del bene, condizioni di sicurezza ecc. devono essere rese disponibili previo parere positivo delle Istituzioni competenti per tutela - attraverso un sistema di fruizione pubblica via web all interno del portale tematico regionale SardegnaCultura. Si rende pertanto necessario integrare le funzionalità esistenti su Almagest con strumenti che consentano: - la possibilità di controllare l accesso e la condivisione delle schede presenti all interno della banca dati di un ente periferico da parte dei ruoli operativi: l Aggiudicatario dovrà adeguare Almagest secondo le specifiche per le utenze operative di cui al punto la fruizione differenziata di una o più schede in base alle caratteristiche del fruitore tramite una interfaccia web e secondo le specifiche di cui al punto Sviluppo di funzionalità per l accesso ai dati da parte dell utenza operativa Si richiede all Aggiudicatario di sviluppare le funzionalità che garantiscano l accesso ai dati catalografici da parte dell utenza operativa, formata da catalogatori, validatori e altri soggetti che devono intervenire sulle schede di catalogo. Tale tipologia di utenza, il cui accreditamento è subordinato all associazione al singolo utente di un profilo di accesso ai dati, dovrà accedere direttamente ad Almagest mediante un collegamento ipertestuale presente sulla pagina web dedicata al Catalogo regionale di cui al punto Dovrà essere possibile: - definire l accesso e la condivisione della singola scheda o di gruppi di schede per singoli utenti operativi attraverso un meccanismo di selezione delle schede stesse; - poter modificare in qualunque momento le selezioni di schede da rendere accessibili. 23 di 57

24 La selezione delle schede dovrà essere effettuata da una figura specifica (es. Amministratore utenti), adeguatamente supportato da strumenti quali la ricerca o altre facilites. Si chiede inoltre all Aggiudicatario di affiancare alla attuale organizzazione per campagne delle schede una visualizzazione per settori o ambiti corrispondenti ai tracciati presenti nel sistema. Una visualizzazione di questo genere dovrà essere disponibile a tutte le utenze operative, ed offrire le medesime funzionalità di ordinamento, ricerca, selezione ecc. attualmente disponibili Sviluppo di funzionalità per la fruizione dei dati da parte dell utenza non operativa Si richiede all Aggiudicatario di sviluppare le funzionalità che garantiscano la fruizione dei dati di catalogo presenti su Almagest da parte delle seguenti utenze non operative: - utenza non operativa accreditata, formata da soggetti ammessi alla visione di selezioni di schede, e di selezioni di dati all interno delle stesse, non accessibili all utenza pubblica. Tale utenza, previo accreditamento, dovrà accedere all interfaccia web di fruizione mediante un collegamento ipertestuale presente sulla pagina web dedicata al Catalogo regionale (vedi oltre). Anche l accreditamento dell utenza non operativa dovrà essere subordinato all associazione al singolo utente del profilo di accesso ai dati : si chiede all Aggiudicatario di integrare a tal fine le funzionalità esistenti; - utenza non operativa pubblica, costituita da utenti generici che potranno consultare attraverso l interfaccia web di fruizione la banca dati del Catalogo regionale senza necessità di accreditamento. L utenza pubblica dovrà avere accesso a selezioni di schede e a selezioni di dati all interno delle stesse, attraverso l associazione delle schede scelte allo specifico profilo di accesso ai dati. Per consentire la consultazione delle schede da parte delle utenze sopra descritte, a partire dal portale regionale SardegnaCultura, l Aggiudicatario dovrà curare la progettazione e realizzazione di una pagina di presentazione del Sistema informativo regionale del patrimonio culturale, intesa come vetrina con collegamenti a sezioni dedicate tra cui quella per il Catalogo regionale, oltre a contenuti specifici quali FAQ, link utili, note legali, guida in linea ecc. Attraverso la sezione relativa al Catalogo regionale dovrà essere possibile: - per l utenza operativa, accedere direttamente ad Almagest; 24 di 57

25 - per l utenza non operativa, accedere ad una interfaccia web per la fruizione delle schede presenti su Almagest. In tale contesto, l Aggiudicatario dovrà realizzare infatti una interfaccia di consultazione le cui funzionalità e struttura dovranno rispettare le normative vigenti in termini di accessibilità ed usabilità ed il cui layout grafico dovrà integrarsi con quanto previsto dai portali tematici regionali. Dovranno essere sviluppati gli strumenti che consentano: 1. la ricerca della scheda tramite meccanismi di raffinamento successivi e criteri personalizzabili da parte dell utente realizzabili, ad esempio, mediante selezione di un valore da una lista di termini oppure mediante digitazione di valori alfanumerici in un campo aperto. I risultati della ricerca dovranno essere mostrati in una lista verticale, paginata e numerata, comprensiva di un set di informazioni minime sulla scheda e sull oggetto descritto (tipologia, datazione, descrizione, miniatura dell eventuale allegato fotografico, ecc.) ed ordinabili secondo queste stesse informazioni. Gli stessi risultati dovranno essere suddivisi per tab relativamente ad ogni ambito scientifico (oggetti storico-artistici, architettura, ecc.). A partire dai risultati della ricerca, dovrà essere possibile visualizzare in una nuova pagina del browser ciascuna scheda con tutti gli allegati; 2. la consultazione della scheda e di tutti gli allegati attraverso: A. la visualizzazione di tutti gli allegati raster (grafici e fotografici) ad una dimensione di 800x600 pixel. Tutti gli allegati raster dovranno inoltre riportare un apposito watermark della Regione Sardegna in maniera analoga a quanto previsto per la pubblicazione dei contenuti digitali sul portale Sardegna DigitalLibrary; B. la visualizzazione delle informazioni geografiche dei beni, dove presenti, attraverso il visualizzatore cartografico della Regione Sardegna (posizionamento del bene sulla cartografia di base); C. la navigabilità tra schede relazionate attraverso la visualizzazione dei collegamenti esistenti tra le schede sotto forma di collegamenti ipertestuali; 3. la stampa della scheda e di tutti i relativi allegati, o di gruppi di queste anche risultanti da una ricerca. Al fine di consentire un collegamento da parte di fonti esterne (altri portali tematici, siti istituzionali, ecc) a ciascuna scheda di catalogo visibile pubblicamente sul portale tematico SardegnaCultura, 25 di 57

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