CITTA DI LENTINI CAPOFILA DEL DISTRETTO SOCIO SANITARIO 49

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1 Allegato B DISTRETTO SOCIO-SANITARIO 49 Carlentini Lentini Francofonte A.S.P. Siracusa Capofila CITTA DI LENTINI CAPOFILA DEL DISTRETTO SOCIO SANITARIO 49 dei Comuni di Lentini, Carlentini e Francofonte DISCIPLINARE 1

2 Il presente disciplinare costituisce, insieme agli altri documenti allegati, parte integrante e sostanziale dell Avviso di Accreditamento. Esso si articola in due parti: la Parte 1^ contiene indicazioni sulle modalità per la partecipazione da parte di soggetti fornitori di servizi alle procedure di accreditamento; la Parte 2^ contiene indicazioni sulle specifiche tecniche, sulla tipologia delle prestazioni, sulle modalità organizzative per l erogazione di ciascun servizio in accreditamento. Parte 1^ Istituzione Albo dei Soggetti accreditati L Albo Distrettuale di soggetti pubblici e privati del terzo settore avrà validità triennale, prorogabile per massimo un ulteriore anno, a decorrere dalla data di sottoscrizione del Patto di accreditamento fino alla completa realizzazione dei servizi del PdZ 2010/2012. L Albo Distrettuale sarà composto per ogni SEZIONE in ordine alfabetico e verrà aggiornato con cadenza annuale mediante conferma o cancellazione dei soggetti accreditati, previa verifica del permanere dei requisiti necessari, e mediante inserimento di altre richieste di accreditamento che annualmente pervengono a seguito di apertura dei termini di accreditamento. L Albo Distrettuale sarà articolato in tre SEZIONI: 1) SEZIONE 1: ANZIANI; 2) SEZIONE 2: DISABILI; 3) SEZIONE 3: MINORI E FAMIGLIE. Ogni SEZIONE comprenderà i seguenti SERVIZI: 1) SEZIONE 1: SAD- Servizio di assistenza domiciliare (ADA e ADI) entrambi da intendersi per le sole prestazioni assistenziali; 2) SEZIONE 2: ADH- Servizio di assistenza domiciliare adulti e minori disabili e servizio di sostegno educativo a minori scolarizzati affetti da DPS (Autismo); 3) SEZIONE 3: Servizi Educativi e Assistenziali per minori in difficoltà. Il Distretto Socio Sanitario 49, attraverso il Comune Capofila, per ciascun anno della triennalità, prevista come durata per l erogazione dei servizi, pubblicherà l avviso per l ammissione di nuovi soggetti e verificherà il mantenimento dei requisiti dei soggetti già accreditati per le tre annualità. L inserimento degli organismi nell Albo Distrettuale non comporta al Comune Capofila alcun obbligo ad instaurare con i soggetti accreditati rapporti contrattuali per l erogazione degli interventi e per la fornitura delle prestazioni specificate nella 2^ parte del presente Disciplinare riguardante le Specifiche tecniche di ciascun servizio. L Albo Distrettuale è approvato con Determina del Dirigente del 7 Settore Politiche Sociali del Comune Capofila di Lentini e pubblicato sul sito istituzionale dei Comuni del Distretto. L iscrizione all Albo Distrettuale comporta la conoscenza e l accettazione di tutte le attività attribuite al Comune Capofila di Lentini rispetto al controllo e vigilanza sull attività gestionale del fornitore, finalizzata alla verifica del possesso e del mantenimento dei requisiti, nonché del livello quali quantitativo degli interventi e degli impegni formalmente assunti previsti nel presente disciplinare. Successivamente all iscrizione nell Albo distrettuale, l ente accreditato ammesso sarà convocato per la sottoscrizione del relativo Patto di Accreditamento. Ambito territoriale dell accreditamento Il Distretto Socio Sanitario 49, di cui fanno parte il Comune Capofila di Lentini, il Comune di Carlentini, il Comune di Francofonte e l ASP ( Distretto di Lentini) è l ambito di riferimento e luogo di erogazione dei servizi socio-assistenziali sopra indicati. 2

3 Soggetti accreditabili Possono presentare istanza di accreditamento per la relativa iscrizione all Albo Distrettuale i soggetti pubblici come le II.PP.AA.BB., i soggetti individuati all art. 1 co. 4 della Legge n. 328/00 gli enti del terzo settore di cui all art. 2 del D.P.C.M. del , ed in particolare, gli organismi ed enti no - profit, la cui natura giuridica consenta la gestione dei servizi previsti, iscritti all Albo Regionale di cui all art. 26 della L.R. n. 22/86 nella stessa sezione per cui chiedono di accreditarsi col Distretto Socio Sanitario 49 o in ogni altro Albo regionale e/o nazionale e che non si trovino in una delle fattispecie previste come causa di esclusione ai sensi dell art. 38 del D. Lgs. 163/06 e ss.mm.ii. Le organizzazioni di volontariato, ai sensi della L. 266/91 e gli altri soggetti che non presentino organizzazione di impresa, non possono presentare istanza di accreditamento per l erogazione dei servizi, ma possono partecipare in qualità di partner, di aggregazioni all interno delle quali possono svolgere esclusivamente le attività previste dalla L. 266/91. Ogni soggetto che chiede l accreditamento può ottenerlo esclusivamente a titolo individuale, o in alternativa, quale raggruppamento temporaneo d imprese, costituito ai sensi delle vigenti leggi, o come consorzio di cooperative sociali. Ai fini dell accreditamento sia il RTI che il Consorzio sono considerati come soggetti individuali. In caso di RTI la domanda di accreditamento dovrà essere congiunta e prodotta e sottoscritta da ogni legale rappresentante/procuratore di ogni associata e dovrà contenere l impegno che, in caso di accreditamento, le stesse imprese associate conferiranno mandato collettivo speciale con rappresentanza ad una di esse, che verrà indicata in sede di presentazione della domanda e qualificata come mandataria. Nella domanda dovrà essere specificata la percentuale di servizio che sarà eseguita da ogni singolo ente riunito e, qualora si trattasse di un raggruppamento costituendo, dovrà essere prodotto l atto costitutivo dell Associazione Temporanea prima della sottoscrizione del Patto di accreditamento. Per i RTI si applicano le disposizioni previste dal D.Lgs 163/06, art.37. I Consorzi di tipo stabile sono tenuti ad indicare per quale consorziata, che deve essere una cooperativa sociale di tipo A, svolgerà il servizio e non è ammessa l indicazione di più di una consorziata per ogni Consorzio. Ai sensi degli artt. 36 e 37 del D. Lgs.163/06, è fatto divieto alle imprese consorziate e/o raggruppate per le quali il consorzio o il raggruppamento concorre, di partecipare all accreditamento in qualsiasi altra forma. In caso di RTI e di Consorzi di Cooperative sociali di cui all art. 8 della L. 381/91 tutti gli organismi facenti parte del raggruppamento devono possedere i requisiti di ordine generale di cui all art. 38 del D. Lgs. n. 163/06 e ss.mm.ii e di idoneità professionale di cui all art. 39 del D. Lgs. n. 163/06 e ss.mm.ii, compreso il possesso di almeno una sede legale o operativa, designata dal raggruppamento, ubicata nel Distretto Socio Sanitario 49. E possibile, avendone i requisiti richiesti, chiedere l accreditamento per tutte le Sezioni/Servizi dell Albo Distrettuale. Requisiti per l accreditamento I soggetti pubblici e privati che intendono accreditarsi per l erogazione di servizi del sistema integrato del Distretto Socio Sanitario 49, iscritti all albo o registri regionali e/o nazionali nella stessa SEZIONE del servizio per cui chiedono l accreditamento, devono possedere i seguenti requisiti: Requisiti di ordine generale di cui all art. 38 del D. Lgs. n. 163/06 e ss.mm.ii: a) iscrizione al Registro delle imprese presso C.C.I.A.A., o in registro analogo, con oggetto di attività rispondente alla Sezione/Servizio per il quale si chiede di essere accreditati, competente per territorio da cui risulti l iscrizione presso l ufficio medesimo, la denominazione dell impresa, l indicazione del titolare e/o del legale rappresentante dell impresa, che l impresa si trovi nel pieno e libero esercizio di tutti i suoi diritti e non si trovi in stato di liquidità, fallimento, concordato preventivo o cessazione di attività, che l attività svolta deve essere inerente a quella per cui si chiede l accreditamento, l inesistenza delle cause di decadenza, di divieto, e di sospensione di cui all art. 10 della L. 575/65 e ss.mm. 3

4 b) inesistenza di cause di esclusione di cui all art. 38 co. 1 lett. a), b), c), d), e),f),g),h),i),l),m),m-ter), m-quater) del D.Lgs 163/06; c) applicazione integrale del CCNL di settore rispetto alla normativa vigente in materia di rapporto di lavoro, rispetto degli obblighi relativi ai pagamenti dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei propri lavoratori (D.U.R.C.), rispetto degli obblighi relativi al pagamento delle imposte e delle tasse; d) solo per le Cooperative sociali, attestazione di revisione ovvero certificato di revisione, ai sensi della Circolare n. 4 del Modalità di attuazione degli artt. 5,6, e 11 del D.Lgs N. 220/2002, in tema di vigilanza sugli enti cooperativi dell Assessorato Regionale alla Cooperazione- servizio vigilanza cooperative, valida per l anno di richiesta dell accreditamento; e) posizione regolare circa la normativa antimafia; f) posizione regolare rispetto agli obblighi ed agli adempimenti previsti in materia di diritto al lavoro dei disabili di cui alla legge n. 68/1999. Requisiti di idoneità professionale di cui all art. 39 del D. Lgs. n. 163/06 e ss.mm.ii: a) iscrizione all Albo o registro regionale/nazionale dei soggetti autorizzati e accreditati corrispondente al SERVIZIO/SEZIONE per cui si chiede l accreditamento; b) mission, desumibile dallo Statuto, congruente con il SERVIZIO/SEZIONE per la quale il soggetto intende accreditarsi; c) possesso della Carta dei Servizi o, in mancanza dichiarazione d impegno del legale rappresentante a realizzarla nel termine di un mese dall accreditamento, pena la decadenza dell accreditamento stesso, con l indicazione della tipologia delle prestazione da erogare, modalità di collaborazione con la Committenza per elaborazione e attivazione dei progetti e/o prestazioni, modalità di erogazione del servizio e le condizioni per facilitare la valutazione del servizio da parte di utenti e dei soggetti che rappresentano i loro diritti; d) sede legale e/o sede operativa nel Distretto Socio Sanitario 49, dotata di telefono, fax e collegamento di posta elettronica, nonché adeguata e funzionale, tale da consentire una migliore organizzazione dei servizi. La sede legale o in sostituzione operativa è da intendersi come locale idoneo secondo le normative vigenti in materia di igiene sanità, accessibilità e sicurezza D.lgs. 626/94 e successive modifiche e alla normativa di settore, normativa incendi, normativa infortunistica. A tal fine l ente deve dimostrare di possedere il Documento di valutazione dei rischi redatto ai sensi del D.Lgs.81/2008. Tale sede deve garantire in loco la presenza di figure professionali preposte al presidio e al coordinamento delle attività, nonché ai compiti di segretariato sociale. Requisiti specifici: I soggetti devono dimostrare per ogni SEZIONE/SERVIZIO per cui chiedono di essere accreditati o singolarmente o in RTI o in forma consorziata i seguenti requisiti specifici: a) avere raggiunto sei mesi di esperienza per servizi rientranti nella SEZIONE /SERVIZIO per cui si chiede l accreditamento, commissionati da Enti pubblici e/o privati con l indicazione dei relativi importi, delle date e della durata, maturati nell ultimo triennio antecedente alla data di scadenza dell avviso pubblico di accreditamento. In caso di raggruppamento temporaneo di imprese o di consorzio, l esperienza potrà essere dimostrata cumulando i servizi svolti dai singoli soggetti facenti parte del raggruppamento o del consorzio rientranti nella stessa SEZIONE/SERVIZIO per cui si chiede l accreditamento; b) idonea attestazione di un istituto bancario o intermediario autorizzato ai sensi del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385; c) bilanci o estratti dei bilanci dell impresa, ovvero dichiarazione sottoscritta in conformità alle disposizioni del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445; d) documentazione coerente con le prestazioni erogate e relative a : Disponibilità di figure professionali competenti e con specifico titolo professionale e loro adeguato inquadramento contrattuale; Individuazione di una figura di coordinamento/riferimento per il servizio con il titolo specifico di assistente sociale o psicologa o pedagogista; 4

5 Presenza di programmi di aggiornamento e formazione per i propri dipendenti o associati per un minimo di formazione e/o supervisione del personale impiegato sul servizio: minimo 15 ore all anno specifici per i servizi per cui si chiede l accreditamento; copertura assicurativa RC per operatori e utenti; e) relazione con proposte relative all organizzazione e alla gestione del servizio, alle offerte migliorative, utili a garantire la qualità organizzativa e l efficacia del servizio. L ente deve descrivere per il servizio per cui chiede l accreditamento gli elementi che compongono la proposta organizzativa/gestionale, come da specifiche tecniche riportate nella Parte 2^del presente disciplinare; f) Idonea documentazione attestante la realizzazione in favore dei propri dipendenti o associati di programmi di aggiornamento e/o formazione per minimo 15 ore all anno, specifici per i servizi per cui si chiede l accreditamento; in alternativa, dichiarazione d impegno a realizzarli. La mancanza di uno dei requisiti di cui sopra comporterà l esclusione del soggetto dalla procedura di accreditamento. Altresì, ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445, devono produrre le seguenti dichiarazioni: disponibilità di figure professionali competenti e con specifico titolo professionale e loro adeguato inquadramento contrattuale da impiegare per l erogazione dei servizi per cui chiedono l accreditamento; avere individuato una figura di coordinamento/riferimento per il servizio con il titolo specifico di assistente sociale o psicologa o pedagogista; impegno a stipulare copertura assicurativa RC per operatori e utenti. 1^ANNUALITA PROSPETTO ECONOMICO - FINANZIARIO E FONTI DI FINANZIAMENTO PdZ 2010/2012 L importo dei servizi da erogare in accreditamento ammonta per la prima annualità come segue: SAD- Servizio di assistenza domiciliare (ADA e ADI) entrambi da intendersi per le sole prestazioni assistenziali ,16 per la 1^ annualità Ripartizione del costo totale dell azione per fonti di finanziamento Residui piano di FNPS 2010/12 Cofinanziamento 3 /ab Totale riequilibrio 9.197, , , ,16 ADH- Servizio di assistenza domiciliare adulti e minori disabili e servizio di sostegno educativo a minori scolarizzati affetti da DPS (Autismo) ,30 per la 1^ annualità Ripartizione del costo totale dell azione per fonti di finanziamento Residui PdZ Residui piano FNPS 2010/12 Cofinanziamento Residui PdZ Totale 2001/03 di riequilibrio 3 /ab 2010/ , , , ,57 173, ,30 - Servizi educativi e assistenziali per minori in difficoltà ,13 per la 1^ annualità; Ripartizione del costo totale dell azione per fonti di finanziamento Residui piano FNPS 2010/12 Cofinanziamento Residui PdZ Totale di riequilibrio 3 /ab 2001/ , , , , ,13 2^ANNUALITA PROSPETTO ECONOMICO - FINANZIARIO E FONTI DI FINANZIAMENTO PdZ 2010/2012 L importo dei servizi da erogare in accreditamento ammonta per la seconda annualità come segue: SAD- Servizio di assistenza domiciliare (ADA e ADI) entrambi da intendersi per le sole prestazioni assistenziali ,17 per la 2^ annualità Ripartizione del costo totale dell azione per fonti di finanziamento Residui piano di FNPS 2010/12 Cofinanziamento 3 /ab Totale 5

6 riequilibrio 9.197, , , ,17 ADH- Servizio di assistenza domiciliare adulti e minori disabili e servizio di sostegno educativo a minori affetti da DPS (Autismo) ,30 per la 2^ annualità Ripartizione del costo totale dell azione per fonti di finanziamento Residui PdZ Residui piano FNPS 2010/12 Cofinanziamento Residui PdZ Totale 2001/03 di riequilibrio 3 /ab 2010/ , , , ,57 173, ,30 Servizi educativi e assistenziali per minori in difficoltà ,13 per la 2^ annualità; Ripartizione del costo totale dell azione per fonti di finanziamento Residui piano FNPS 2010/12 Cofinanziamento Residui PdZ Totale di riequilibrio 3 /ab 2001/ , , , ,13 3^ANNUALITA PROSPETTO ECONOMICO - FINANZIARIO E FONTI DI FINANZIAMENTO PdZ 2010/2012 L importo dei servizi da erogare in accreditamento ammonta per la terza annualità come segue: SAD- Servizio di assistenza domiciliare (ADA e ADI) entrambi da intendersi per le sole prestazioni assistenziali ,17 per la 3^ annualità Ripartizione del costo totale dell azione per fonti di finanziamento Residui piano di FNPS 2010/12 Cofinanziamento 3 /ab Totale riequilibrio 9.197, , , ,17 ADH- Servizio di assistenza domiciliare adulti e minori disabili e servizio di sostegno educativo a minori affetti da DPS (Autismo) ,30 per la 3^ annualità Ripartizione del costo totale dell azione per fonti di finanziamento Residui PdZ Residui piano FNPS 2010/12 Cofinanziamento Residui PdZ Totale 2001/03 di riequilibrio 3 /ab 2010/ , , , ,57 173, ,30 Servizi educativi e assistenziali per minori in difficoltà ,13 per la 3^ annualità; Ripartizione del costo totale dell azione per fonti di finanziamento Residui piano FNPS 2010/12 Cofinanziamento Residui PdZ Totale di riequilibrio 3 /ab 2001/ , , , ,13 Si precisa che per la seconda e terza annualità, l erogazione dei servizi sopra riportati è vincolata all accreditamento dei finanziamenti regionali e delle quote di cofinanziamento dei 3/ab dei Comuni del Distretto Socio Sanitario al Comune Capofila nel rispetto degli oneri assunti nell Accordo di Programma e nei provvedimenti di impegno di spesa. Commissione tecnica di valutazione E istituita una Commissione Distrettuale con il compito di esaminare le istanze di iscrizione all Albo Distrettuale di cui al presente avviso e verificare il possesso dei requisiti dei soggetti iscritti. Il Dirigente del Comune capofila, con determina dirigenziale approva l elenco dei soggetti in possesso dei requisiti, sulla base delle valutazioni espresse dalla Commissione. Ogni anno la Commissione, a seguito di pubblicazione dell avviso di accreditamento per la seconda e terza annualità dei servizi di cui trattasi, si riunisce per l esame delle istanze dei nuovi soggetti da accreditare da inserire nell Albo distrettuale, ed inoltre, a cadenza periodica, si riunisce, per il controllo del mantenimento dei requisiti delle ditte già accreditate. 6

7 La Commissione è composta da n. 1 assistente sociale e n. 1 amministrativo di ogni Comune del Distretto e sarà presieduta dal Dirigente del Settore Servizi Sociali del Comune capofila. La Commissione svolge, infatti, funzioni di vigilanza e controllo, rispetto: al mantenimento dei requisiti dei soggetti accreditati; alle sopravvenute condizioni e situazioni che costituiscono causa di esclusione; agli standard dei servizi e ai relativi obblighi specificati nel Regolamento e nel presente disciplinare e nel Patto di accreditamento. Sottoscrizione del Patto di accreditamento Il Patto di accreditamento è conseguente alla verifica del possesso della presenza dei requisiti di cui sopra dell Ente fornitore e costituisce l insieme degli impegni formali che il soggetto accreditato accetta di rispettare per l intera durata di erogazione dei servizi. La sottoscrizione del Patto avviene successivamente all iscrizione dell ente erogatore nell Albo Distrettuale dei soggetti accreditati e determina l accreditamento col Distretto Socio Sanitario 49. Il Patto di accreditamento è specifico per ogni sezione/servizio e la sua sottoscrizione comporta all Ente accreditato l accettazione di ogni obbligo esplicitato e descritto nell avviso, nel presente disciplinare di servizio ed in ogni altro allegato per partecipare all accreditamento, nonché di dotarsi del personale, delle attrezzature e di ogni altro elemento dichiarato nella domanda di accreditamento e/o richiesto dai documenti di procedura. Trattamento dati L Ente accreditato è tenuto a garantire la riservatezza di tutte le informazioni inerenti il servizio e gli utenti ai sensi di quanto previsto dal D.Lgs. 30/06/03 n. 196 e s.m.i. Per tutto quanto non contemplato nel presente disciplinare di servizio si fa rinvio alle leggi e alle disposizioni vigenti. 7

8 Parte 2^ Premessa e definizioni In data con parere n. 9 è stato approvato dal nucleo di valutazione per la provincia di Siracusa la Rimodulazione del Piano di Zona Tra gli obiettivi strategici del Piano di Zona è previsto il miglioramento del livello quali-quantitativo degli interventi a favore delle persone fragili attraverso l utilizzo dei voucher, individuando come ambiti prioritari di intervento le AREE: ANZIANI, DISABILI, MINORI E FAMIGLIE. I Comuni del Distretto Socio Sanitario 49, mediante l introduzione dei voucher intendono confermare il loro ruolo nell esercizio della funzione di assistenza e rafforzarlo attraverso la loro capacità di elaborazione, controllo e vigilanza attiva, proponendosi i seguenti obbiettivi con l accreditamento dei servizi: - Ammodernare il sistema di gestione dei servizi alla persona, stimolando lo sviluppo di nuove unità di offerta; - Garantire un elevato standard qualitativo dei fornitori attraverso una qualificata concorrenza tra i possibili soggetti erogatori nel rispetto della par condicio; - Centralizzare il ruolo attivo del cittadino - utente e valorizzare la sua capacità di autonoma determinazione sia in ordine all elaborazione del suo progetto assistenziale che alla scelta del fornitore; - Valorizzare e sviluppare le risorse della comunità, attraverso la concertazione con tutti gli organismi di utilità sociale, nelle diverse fasi di programmazione, gestione e valutazione degli interventi e servizi sociali. Valutazione del bisogno e ruolo dell assistente sociale La valutazione del bisogno viene effettuata prendendo in riferimento una serie di indicatori che contribuiscono a valutare il quadro personale, familiare e sociale dell utente e/o del nucleo familiare da cui proviene la richiesta di aiuto, che possono essere così riassunti: livello di autonomia/autosufficienza. situazione economica; condizioni abitative; rete familiare; rete sociale; capacità di interazione con la rete dei servizi. Il titolare del caso o case manager è l assistente sociale del Comune di residenza del richiedente che ha il compito di analizzare la situazione di bisogno dell utente e di individuare le risposte più adeguate per far fronte alle esigenze espresse, fornire tutte le informazioni necessarie all utente, effettuare la presa in carico e predisporre un progetto di intervento attivando la rete sociale. Il lavoro dell assistente sociale nel processo di cura è quello di accogliere e comprendere in modo chiaro la domanda e di maturare la risposta più appropriata per il soggetto da prendere in carico, valorizzando, per quanto possibile, la rete familiare, di vicinato e/o di volontariato. Occorre, pertanto, tenere presente le dinamiche familiari, gli stili di vita, i vissuti, le condizioni economiche nella fase di elaborazione di lettura dei bisogni e delle risorse. Il nucleo familiare, ove esiste, è l interlocutore privilegiato nel processo di cura per la sua naturale competenza assistenziale e per il carattere affettivo dei legami. Piano Personalizzato di Assistenza Il Piano Personalizzato di Assistenza rappresenta la strutturazione degli interventi assistenziali rivolti all utente secondo modalità e tempi più rispondenti al suo particolare bisogno. Il Piano Assistenziale Individuale (PAI) e/o Piano Educativo Individualizzato (PEI) contiene gli interventi per tipologia, la frequenza di erogazione rapportata all impegno orario degli operatori adibiti all erogazione dei servizi. 8

9 L assistente sociale del Comune di residenza in accordo con il soggetto interessato e/o i suoi familiari di riferimento, redige il Piano assistenziale individualizzato anche in collaborazione con altri servizi del territorio, coinvolti nella presa in carico, tenendo conto dei fattori personali, sociali, assistenziali, relazionali dell assistito. Il Piano Assistenziale Individuale diventa operativo a seguito della firma per accettazione da parte del richiedente e/o da suo familiare. Il Piano è aggiornabile periodicamente a seguito di preventivo confronto con il Coordinatore del soggetto fornitore, secondo lo stato di bisogno dell assistito ed in rapporto alle esigenze organizzative generali del servizio. Il Piano Assistenziale Individuale (PAI) o (PEI) viene trasmesso all assistito, al soggetto accreditato prescelto e dai Servizi Sociali dei Comuni di residenza al Comune Capofila. Nel Piano Assistenziale Individualizzato devono essere esplicitati: - i bisogni; - gli obiettivi da perseguire; - le azioni attivabili dal processo di aiuto con l individuazione dei soggetti potenziali da coinvolgere (familiari, vicini, assistenti privati, volontari ecc..) e definizione delle modalità della loro partecipazione; - le strategie e gli indicatori di risultato atteso; - i tempi dell erogazione del servizio e le modalità delle verifiche. Inoltre, deve indicare: - i dati anagrafici della persona e le generalità del familiare di riferimento; - gli interventi indispensabili per la persona,il monte ore mensile autorizzato e le figure professionali; - il costo a carico dell utente sulla base della sua capacità contributiva; - l impegno da parte del Comune ad assumersi l onere della copertura della differenza tra il prezzo per ogni singolo intervento e la quota a carico del soggetto per gli interventi effettivamente resi e documentati; - il fornitore prescelto dall utente e/o da suo familiare; - l impegno di massima del soggetto accreditato, scelto, a garantire il rispetto di quanto indicato nel Piano circa le prestazioni, il personale, gli orari per favorire il massimo raggiungimento dei risultati attesi, nonché a garantire il rispetto della privacy; - l impegno a garantire il monitoraggio sull andamento del servizio, a partecipare alle riunioni operative con i servizi sociali del Comune di residenza dell assistito ed accettare qualsiasi modifica del programma assistenziale per il verificarsi di eventi eccezionali; - l impegno ad attivare per situazioni urgenti il servizio entro 48 ore dalla comunicazione del Servizio Sociale del Comune di residenza. Competenze dei soggetti interessati all erogazione dei servizi All atto dell attivazione dei servizi, le competenze tra i diversi soggetti interessati sono così definite: Al Servizio Sociale del Comune di residenza dell assistito compete: effettuare una valutazione del bisogno; stilare il PAI e/o il PEI in accordo col beneficiario e/o con familiare di riferimento,ed eventualmente con i servizi sanitari coinvolti nella presa in carico; informare il cittadino, aiutandolo nella scelta della risposta più adatta alla soluzione del suo problema ed alla sua condizione di fragilità; validare il PAI/PEI tenendo in considerazione il budget (monte ore) a disposizione per il servizio di riferimento; autorizzare l erogazione del voucher per il progetto di intervento proposto previa verifica del Comune Capofila relativamente al raggiungimento da parte della Ditta della soglia massima del 50% dell importo annuale del servizio; trasmettere all Ente accreditato, scelto dall utente, e per conoscenza al Comune Capofila la richiesta di attivazione del servizio; monitorare il buon andamento dell intervento e segnalare al Comune Capofila eventuali eventi, difficoltà o impedimenti tali da compromettere l efficacia dell intervento; 9

10 comunicare al Comune Capofila qualsiasi variazione che si verificherà nel corso dello svolgimento del servizio. Al Comune Capofila in qualità di centro di spesa compete: predisporre tutti gli atti propedeutici all erogazione dei servizi relativamente alle modalità di concessione, ed ogni altro provvedimento come la composizione e la nomina dei componenti della Commissione distrettuale di valutazione delle istanze di accreditamento e del mantenimento dei requisiti degli enti già accreditati; verificare la disponibilità del soggetto fornitore del servizio scelto dal beneficiario o dal familiare di riferimento rispetto alla possibilità di esubero della quota consentita di erogazione che non può essere superiore al 50% dell importo annuo previsto per lo stesso servizio; curare gli aspetti amministrativo/contabili connessi al pagamento alle ditte e alla rendicontazione alla Regione sulla gestione del servizio; mantenere i contatti con il soggetto fornitore e con il Servizio Sociale dei Comuni di residenza per il monitoraggio e la verifica del servizio attivato. Al Soggetto fornitore accreditato compete: l erogazione del servizio richiesto, nelle modalità e nei tempi indicati dall assistente sociale di riferimento nel PAI o nel PEI e nel rispetto di quanto stabilito e definito dal presente disciplinare per ciascun servizio; fornire personale idoneo alla corretta erogazione del servizio, secondo quanto indicato nel presente disciplinare; informare immediatamente l assistente sociale di riferimento e l ufficio di servizio sociale del Comune capofila qualora sorgessero eventi, difficoltà o impedimenti tali da compromettere il buon andamento dell intervento; provvedere ad una tempestiva sostituzione degli operatori che per vari motivi non possono svolgere il servizio assegnatagli e ad informare immediatamente l assistente sociale di riferimento, il Comune capofila ed il beneficiario dell intervento; garantire per quanto possibile la continuità del rapporto operatore utente; garantire un costante canale di comunicazione con il servizio sociale del Comune di residenza dell assistito attraverso il proprio Coordinatore; attenersi a quanto definito dal presente disciplinare di servizio in ogni suo articolo. Ammissione al servizio L ammissione al servizio dell utente viene disposta dal Servizio Sociale del Comune di residenza, dopo avere redatto il Piano Assistenziale Individualizzato (PAI) o se si tratta di minori il Piano Educativo Individualizzato (PEI) il quale determina la presa in carico dell utente, la competenza professionale specifica necessaria in base alle risorse organizzative e finanziarie disponibili per ogni servizio. In caso di esubero delle domande rispetto ai posti disponibili programmati annualmente verrà redatta una graduatoria per l accesso al servizio. Libera scelta dell utente I servizi forniti per mezzo di voucher vengono erogati garantendo la libera scelta dell utente tra tutti i fornitori accreditati e iscritti all Albo Distrettuale. L assistente sociale del Comune di residenza avvia la procedura per l emissione del voucher, previa valutazione socio economica a favore del soggetto ammesso al servizio, facendo pervenire all Ente accreditato scelto e al Comune Capofila la richiesta di attivazione del servizio. Qualora detta scelta del fornitore dovesse ricadere su di un soggetto che non può più erogare il servizio in quanto ha raggiunto la soglia massima del 50% dell importo annuale del servizio, l utente verrà ricontattato dal Servizio Sociale del Comune di residenza per scegliere un altro fornitore accreditato. Nel caso che per quel servizio ci sia un solo fornitore accreditato si deroga alla soglia del 50%. In relazione al grado di soddisfacimento delle prestazioni ricevute, l assistito ha la facoltà di revocare in qualsiasi momento il fornitore scelto se dovessero subentrare reali motivi di insoddisfazione per le prestazioni ricevute. 10

11 In ogni caso l utente, in relazione al grado di soddisfazione rispetto alle prestazioni ricevute, ha facoltà di scegliere un altro soggetto accreditato qualora subentrino motivi di insoddisfazione durante l erogazione delle prestazioni medesime. A tale fine, l assistito o uno dei suoi familiari, comunicherà per iscritto, utilizzando apposito modello, all ufficio di Servizio Sociale del Comune di residenza e per conoscenza al Comune Capofila, la propria volontà di scelta di altro fornitore. Il trasferimento sarà operativo entro il decimo giorno dalla presentazione dell istanza. L utente beneficiario, nel caso di cancellazione del fornitore dalla lista dei soggetti accreditati, deve riceverne tempestiva comunicazione da parte del Comune di residenza, in modo da poter effettuare una ulteriore scelta tra gli altri fornitori accreditati e aver garantita la realizzazione del suo intervento e in caso di variazioni quest ultimo è tenuto a comunicarle al Comune capofila. Monitoraggio e valutazione degli interventi Ciascun Comune del Distretto ha la facoltà di controllo in ordine all adempimento del servizio ed al rispetto di quanto contenuto nel presente disciplinare di servizio, nell avviso e nel patto di accreditamento riguardo: le norme contrattuali, contributive, assicurative ed assistenziali nei confronti del personale dipendente della ditta accreditata; il buon andamento del servizio, anche attraverso verifiche ed accertamenti periodici, sia in merito al livello delle prestazioni rese dal soggetto accreditato che in termini di customer satisfation; il possesso ed il mantenimento dei requisiti indispensabili indicati nell avviso di accreditamento; il mantenimento degli impegni e degli oneri assunti, con l accettazione di tutte le prescrizioni contenute nel presente disciplinare di servizio e sottoscritte nel Patto di accreditamento. Tali verifiche valuteranno pertanto il permanere dei requisiti dichiarati, il livello quali-quantitativo degli interventi e la loro corrispondenza ai contenuti del voucher di servizio attivato, nonché l esito dell intervento in termini di soddisfazione dell utente. I controlli periodici del servizio saranno basati sui seguenti strumenti di rilevazione, che l ente accreditato si impegna a trasmettere mensilmente all Ufficio. valutazione delle relazioni di servizio; rilevazione numero dei servizi resi; rilevazione numero degli utenti in carico, indice di permanenza in carico degli utenti. Voucher sociale Il voucher sociale si concretizza nell erogazione di un contributo progettuale personalizzato e finanziario a favore dei singoli cittadini che fruiscono di interventi assistenziali. Il voucher è lo strumento attraverso il quale il Distretto tramite i Comuni riconosce la necessità di intervento assistenziale personalizzato e si impegna con il cittadino-utente nella fruizione dell intervento stesso. In termini economici il voucher è valido per l acquisizione di interventi socio-assistenziali e può essere utilizzato solo presso fornitori legittimati dal Distretto tramite l Accreditamento. Il voucher sociale è cartaceo, ha un valore lordo che varia a seconda del servizio da erogare, secondo criteri stabiliti dal presente disciplinare. In caso di compartecipazione dell utente al costo del servizio, l importo del voucher è determinato dalla differenza tra la quota oraria della prestazione e l eventuale quota di compartecipazione posta a carico dell utente. Il valore del voucher così come indicato nel presente disciplinare è fisso e non è soggetto a revisione periodica. Il voucher, attribuito sulla base di un PAI/PEI, ha durata massimo di un anno, o inferiore ad un anno, come indicato nel PAI/PEI. Dopo la prima annualità il voucher è rinnovabile, sempre che sia formalmente confermato dal Servizio Sociale comunale o, in caso di ADI, dall Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM). Il voucher, in particolare, deve indicare: 1) i dati anagrafici dell utente e le generalità del familiare di riferimento; 11

12 3) il costo a carico del cittadino in relazione all ISEE; 4) la quota a carico del Comune; Il voucher di servizio, redatto e firmato dal Responsabile del Servizio del Comune di residenza dell utente, deve essere redatto in quattro copie: - per il Servizio Sociale del Comune di residenza; - al cittadino utente; - alla ditta fornitrice; - al Comune Capofila, unitamente al Piano di Assistenza formulato e validato dal servizio Sociale del Comune di residenza. Ogni cambiamento del piano personalizzato e conseguentemente del valore del voucher va comunicato e trasmesso da parte del Comune di residenza a: - cittadino utente; - ente fornitore; - Comune Capofila. L Ente accreditato sempre in riferimento agli interventi autorizzati e senza alcun costo aggiuntivo per i Comuni del Distretto, può erogare ulteriori prestazioni migliorative sulla base del progetto assistenziale dell utente redatto dal Servizio Sociale e dallo stesso sottoscritto per accettazione. Di tali interventi deve comunque darne comunicazione ai Servizi Sociali dei Comuni di residenza e al Comune Capofila. Poiché ogni voucher costituisce titolo necessario ed appropriato per l acquisto e la fruizione dei servizi compresi in ogni Sezione dell Albo distrettuale, ossia Sezione Anziani, Sezione Disabili e Sezione Minori e Famiglie, ci saranno diverse tipologie di voucher. Afferisce alla Sezione ANZIANI il Servizio di Assistenza domiciliare (SAD) e di Assistenza domiciliare integrata (ADI) per le sole prestazioni assistenziali. Il valore orario del voucher SAD e ADI, riferito agli interventi di cui sopra, è quantificato in 18,00 comprensivo di IVA, se dovuta, e costi di gestione. Afferisce alla Sezione DISABILI il Servizio di Assistenza domiciliare per minori e adulti disabili e Servizio di sostegno educativo per minori affetti da DPS scolarizzati. Il valore orario del voucher assistenza domiciliare disabili con operatori OSA è quantificato in 18,00 comprensivo di IVA, se dovuta, e costi di gestione; con operatori per sostegno educativo per minori affetti da DPS è quantificato in 20,03 comprensivo di IVA, se dovuta, e costi di gestione; Afferisce alla Sezione FAMIGLIE E MINORI il Servizio Educativo e Assistenziale per minori in difficoltà Progetto denominato Tutoring e oltre. Il valore orario del voucher è quantificato in 24,48 comprensivo di IVA, se dovuta, e costi di gestione relativamente alla figura dello psicologo; per la figura dell educatore il valore del Voucher è di 20,03. Tutti i voucher sono acquistabili nella seguente modalità : a fronte di un progetto individualizzato definito dall Assistente Sociale referente insieme all utente beneficiario del servizio e/o suo familiare, ogni voucher copre 1 ora di intervento prestato al domicilio dell utente. Il costo totale dell intervento sarà, pertanto, pari alle ore di intervento previste nel progetto (che deve indicare ore giornaliere/settimanali) moltiplicate per il valore del voucher. Monte ore prestazioni 1^annualità per ogni Comune del Distretto S.S. 49 Al fine dell erogazione dei servizi del PdZ il monte ore riferito a ciascun servizio per le tre annualità risulta così ripartito per ogni Comune del Distretto Socio Sanitario 49: SERVIZI PdZ 2010/12 1^ ANNUALITA Servizio di assistenza domiciliare (ADI) MONTE ORE PRESTAZIONI CALCOLATE PER SPECIFICA FIGURA PROFESSIONALE Lentini Carlentini Francofonte 12

13 (fig. prof. OSA) n ore n ore n. 810 ore Servizio di ADA (SAD) n ore n ore n Servizio di Assistenza domiciliare per minori e adulti disabili (fig. prof. OSA) Servizio di sostegno educativo per minori affetti da DPS secolarizzati. (fig. prof. Educ.) n ore n. 757 ore n ore n. 549 ore n. 925 ore n. 394 ore Servizio Educativo e Assistenziale per minori in difficoltà Tutoring e oltre (.fig. prof. Psicologo) (.fig. prof. Educ.) n. 198 ore n ore n. 143 ore n. 932 ore n. 397 ore n ore SERVIZI PdZ 2010/12 2^ ANNUALITA MONTE ORE PRESTAZIONI CALCOLATE PER SPECIFICA FIGURA PROFESSIONALE Lentini Carlentini Francofonte Servizio di assistenza domiciliare (ADI) (fig. prof. OSA) n ore n ore n. 810 ore Servizio di ADA (SAD) n ore n ore n Servizio di Assistenza domiciliare per minori e adulti disabili (fig. prof. OSA) Servizio di sostegno educativo per minori affetti da DPS secolarizzati. (fig. prof. Educ.) n ore n. 757 ore n ore n. 549 ore n. 925 ore n. 394 ore Servizio Educativo e Assistenziale per minori in difficoltà Tutoring e oltre (.fig. prof. Psicologo) (.fig. prof. Educ.) n. 198 ore n ore n. 143 ore n. 932 ore n. 103 ore n. 669 ore SERVIZI PdZ 2010/12 3^ ANNUALITA MONTE ORE PRESTAZIONI CALCOLATE PER SPECIFICA FIGURA PROFESSIONALE Lentini Carlentini Francofonte Servizio di assistenza domiciliare (ADI) (fig. prof. OSA) n ore n ore n. 810 ore Servizio di ADA (SAD) n ore n ore n Servizio di Assistenza domiciliare per minori e adulti disabili (fig. prof. OSA) Servizio di sostegno educativo per minori affetti da DPS secolarizzati. (fig. prof. Educ.) n ore n. 757 ore n ore n. 549 ore n. 925 ore n. 394 ore Servizio Educativo e Assistenziale per minori in difficoltà Tutoring e oltre (.fig. prof. Psicologo) (.fig. prof. Educ.) n. 198 ore n ore n. 143 ore n. 932 ore n. 103 ore n. 669 ore Beneficiari dei voucher Sono beneficiari dei voucher le persone residenti nel territorio del Distretto Socio Sanitario 49, in possesso dei requisiti previsti per ciascun servizio, come specificato nel presente disciplinare, ed autorizzate dai rispettivi Servizi Sociali dei Comuni di residenza all acquisto di interventi e prestazioni presso enti fornitori accreditati. 13

14 L utente non può richiedere al soggetto accreditato ulteriori interventi aggiuntivi rispetto a quelli autorizzati dai Servizi Sociali e ben indicati nel PAI/PEI, concordato e sottoscritto per accettazione dallo stesso o dai suoi familiari. Quanto contenuto nel Piano Assistenziale Individuale deve essere rispettato, sia dall ente fornitore, che dall utente; pertanto non è prevista la possibilità di rinunciare delle prestazioni minime previste dal progetto, senza una revisione dello stesso Piano da parte dell Assistente Sociale del Comune di residenza del beneficiario. Qualora l utente rilevi che la qualità/quantità del servizio acquistato non sia conforme al progetto personalizzato di assistenza e/o agli standard previsti, deve inoltrare tempestiva segnalazione all assistente sociale del Comune di residenza, che porterà nella sede opportuna la valutazione di eventuali contestazioni al fornitore. Compartecipazione degli utenti Ogni utente è tenuto a compartecipare alle spese del servizio di cui usufruisce versando l importo posto a proprio carico direttamente all ente fornitore, presso apposito conto acceso da quest ultimo. Tale importo sarà decurtato dal valore del voucher consegnato all utente dal Comune di residenza. Frequenze, assenze, rinunce dell utente L utente si impegna a garantire la sua collaborazione al progetto assistenziale personalizzato rispettandone le modalità d intervento e gli orari concordati con lo stesso o suo familiare. Dopo 5 giorni di assenza la riammissione è subordinata a presentazione di certificazione medica. Per assenze più prolungate dovute a ricoveri ospedalieri o ad esigenze di tipo particolare l utente può avere garantita la continuità del servizio, a condizione che tale assenza non superi i trenta giorni e che ne dia comunicazione al Comune di residenza che provvederà a informare il Comune capofila. Trascorsi quindici giorni, in assenza di comunicazioni, l utente viene escluso dal servizio e fatta scorrere la graduatoria, in favore di altri. Altresì, l utente può comunicare al Comune di residenza di rinunciare al servizio per motivi personali sopravvenuti ( trasferimento in altra sede, ricoveri prolungati, ecc). Decadenza e sospensione del voucher Il voucher sociale decade nei seguenti casi: - mancato rispetto del PAI o PEI da parte dell utente verificato dal Servizio Sociale del Comune di residenza; - mancato versamento della quota di compartecipazione al fornitore, se dovuta. In caso di definitiva interruzione del servizio, per qualunque causa, l utente è tenuto a restituire al Comune di residenza il voucher. 14

15 SEZIONE N.1 ANZIANI Servizio: SAD- Servizio di Assistenza Domiciliare (A.D.I.) e (A.D.A.) per le sole prestazioni assistenziali. 1. Finalità dell intervento 1.1.Finalità dell intervento (A.D.I.): Gli interventi domiciliari (A.D.I.) si caratterizzano per la forte valenza integrativa delle prestazioni in relazione alla natura e alla complessità dei bisogni a cui si rivolgono. Le prestazioni si connotano per l unitarietà di intervento basato sul concorso progettuale di apporti professionali, sanitari, e di protezione sociale, organicamente inseriti nel progetto assistenziale personalizzato, redatto dai componenti dell U.V.M. (Unità Valutativa Multidimensionale) composta da personale sanitario e dall assistente sociale del Comune di residenza dell utente. 1.2.Finalità dell intervento (A.D.A.): Gli interventi di assistenza domiciliare (ADA) hanno la finalità di consentire la permanenza dei soggetti anziani nel loro ambiente di vita, evitando il ricorso al ricovero in strutture residenziali e promuovendo lo sviluppo delle capacità residue dei destinatari favorendone, ove possibile, un miglioramento delle loro condizioni di benessere e di relazione. Le prestazioni si espletano attraverso l intervento assistenziale reso al domicilio sulla base di un Progetto Assistenziale Individuale o Piano personalizzato delle prestazioni, redatto dal Servizio Sociale Professionale dei Comuni di residenza d intesa con la persona o la famiglia e altri servizi del territorio, coinvolti nella presa in carico dell utente. 2. Obbiettivi dell intervento 2.1. Obbiettivi dell intervento (A.D.I.): Migliorare la qualità della vita dell utente e della sua famiglia; Evitare l ospedalizzazione impropria o il ricovero in strutture residenziali; Anticipare le dimissioni se le condizioni sanitarie e socio ambientali lo consentono Obbiettivi dell intervento (A.D.A.): Assicurare la permanenza in famiglia dell anziano; Evitare l istituzionalizzazione; Fornire supporti adeguati all assistenza delle persone anziane sole e non autosufficienti; Promuovere con interventi di rete aiuti atti a favorire la vita di relazione con la famiglia, il vicinato e le istituzioni locali. 3. Beneficiari dell intervento 3.1. Beneficiari dell intervento (A.D.I.): cittadini in condizioni personali critiche ancorché non patologiche residenti nei tre Comuni del Distretto Socio Sanitario 49; soggetti le cui condizioni di salute sono particolarmente problematiche ( affetti da patologie croniche a medio o lungo decorso o da patologie acute trattabili a domicilio); pazienti oncologici in fase critica e /o terminale Beneficiari dell intervento (A.D.A.): cittadini anziani che abbiano compiuto i 65 anni di età, residenti nei Comuni di Lentini, Carlentini e Francofonte. Il servizio si rivolge in forma prioritaria ad: 15

16 anziani che vivono soli ovvero senza adeguato supporto familiare, in situazioni di parziale o non autosufficienza; cittadini in difficoltà e in grave stato di marginalità sociale che vivono in situazioni particolari, seguiti dai Servizi Sociali e Sanitari del territorio. 4. Tipologia delle prestazioni 4.1. Tipologia delle prestazioni (A.D.I.) Il servizio di assistenza a domicilio è costituito dal complesso di prestazioni sanitarie attuate dagli operatori dell ASP il cui costo è a totale carico dell Azienda. Le prestazioni erogate sono: Assistenza medico-specialistica; Assistenza infermieristica; Assistenza riabilitativa; Assistenza psicologica. Dette prestazioni sanitarie vengono definite dall UVM e ove si ritiene necessario integrate con gli interventi socio assistenziali descritte nella griglia di cui sopra, dal Servizio Sociale Professionale del Comune di residenza. Altresì, le stesse vengono definite nel Piano Assistenziale Individualizzato predisposto per l utente Tipologia delle prestazioni (A.D.A.) Il servizio di assistenza domiciliare è costituito dal complesso di prestazioni e di interventi di natura socioassistenziale prestate prevalentemente presso l abitazione del richiedente e/o del relativo nucleo familiare per prevenire, sostenere o recuperare una situazione anche temporanea di difficoltà o di disagio. Le prestazioni vengono definite dal Servizio Sociale Professionale del Comune di residenza del soggetto in apposito Piano Assistenziale Individualizzato. PRESTAZIONI DELL INTERVENTO DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA Aiuto domestico (riordino ambiente e preparazione pasti) Igiene e cura della persona Acquisto alimenti Lavanderia Disbrigo pratiche Sostegno psico-sociale La prestazione consiste nel riordino del letto e della stanza e nella pulizia e igiene degli ambienti e dei servizi (pavimenti,vetri,mobili, apparecchi sanitari della cucina e del bagno, cambio biancheria). Aiuto nella preparazione dei pasti giornalieri presso il domicilio dell utente. L utente viene aiutato nello svolgimento di quelle attività quotidiane che non può assolvere da solo: -Pulizia della persona, bagno o doccia, lavaggio capelli e quanto altro necessario a cui l assistito non sia in grado di provvedere autonomamente; - Alzarsi dal letto; - Vestizione; - Accedere ad eventuale sedia a rotelle; - Aiuto nell assunzione di pasti; - Aiuto nella deambulazione nel movimento degli arti invalidi; - Aiuto nella mobilizzazione del soggetto allettato. Acquisto per conto dell utente di generi alimentari. Assicurare la pulizia degli indumenti personali dell utente e/o della biancheria presso lo stesso domicilio o su commissione dello stesso presso appositi centri. Realizzazione per conto dell assistito di pratiche: pensionistiche, sanitarie (autorizzazione richieste mediche, esenzione tiket su farmaci ed esami clinici), tessere autobus, pagamento bollette e di quant altro attiene all ausilio nello svolgimento di commissioni varie ivi compreso quello per l acquisto di oggetti casalinghi. Si realizzerà attraverso la piena disponibilità dell assistente sociale e/o dell assistente domiciliare dell ente accreditato che con impegno dovranno creare un rapporto di fiducia con l assistito, sostenendolo nelle difficoltà di ordine psicologico e sociale, favorendo i rapporti familiari e sociali anche in collaborazione con il vicinato, le strutture ricreative e culturali, il volontariato, al fine di favorire la partecipazione del soggetto alla vita di relazione. 16

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