Introduzione e scopo del monitoraggio
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- Gemma Bosco
- 4 anni fa
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2 Introduzione e scopo del monitoraggio Scopo del corso è fornire ai partecipanti le conoscenze di base sull ambiente marino tipico dell area delle Bocche di Bonifacio e sui principali fattori di minaccia che lo affliggono, realizzando alcune attività mirate alla raccolta dati e alla successiva comprensione sui seguenti argomenti: monitoraggio della fauna marina (cetacei, avifauna) monitoraggio delle comunità di microorganismi bentonici (organismi che vivono a contatto con il fondo marino) monitoraggio dei molluschi (Pinna nobilis) campionamenti di plastiche (in mare e nel sedimento di spiaggia) campionamenti di plancton compilazione di questionari lezioni sulle diverse attività svolte, raccolta dati, biologia marina La parte pratica del corso sarà articolata secondo un alternanza di attività svolte in barca, sia in movimento (avvistamento cetacei, raccolta plastiche e microplastiche, avvistamento avifauna) sia ferma (campionamenti e monitoraggi, osservazione al microscopio dei campioni raccolti, inserimento dati in database), entrando in acqua (snorkelling scientifico), e sulla spiaggia (monitoraggio dei rifiuti, misurazione su carico antropico, raccolta e analisi del sedimento, monitoraggio delle comunità di organismi bentonici di scogliera). La proporzione tra tutte le attività dipenderà dalle condizioni meteo-marine che si incontreranno giorno per giorno. Tutte le attività pratiche saranno coadiuvate da una parte teorica effettuata mediante l utilizzo di presentazioni PowerPoint, libri, manuali di riconoscimento e schede didattiche. A bordo dell imbarcazione dedicata a questo (Jeanneau Oceanis 41.1 con 4 cabine) saranno sempre presenti un Capo Barca del Centro Velico Caprera ed un biologo/naturalista selezionato specificamente per questo genere di attività. A causa della natura multidisciplinare del corso, la formazione dei partecipanti avrà carattere generico e non tratterà gli argomenti con approccio specialistico. Le crociere settimanali verranno svolte dalla seconda settimana di giugno alla terza di settembre nel tratto di mare che va dall Isola di Tavolara (sud del Golfo di Olbia) fino alle aree marine protette del sud della Corsica. All interno del perimetro è compresa l intera area marina del Parco Nazionale dell Arcipelago di La Maddalena e le azioni di monitoraggio e analisi sono state condivise con l Ente Parco patrocinatore dell iniziativa. L idea, l organizzazione e la gestione dell intero progetto è del Centro Velico Caprera che opera in questo tratto di mare da oltre 50 anni e può affidare la navigazione dell imbarcazione a Capo Barca esperti conoscitori delle Bocche di Bonifacio. Le attrezzature tecniche sono state acquistate con il contributo di One Ocean Foundation, attiva nella divulgazione dei danni ambientali che i l inquinamento sta recando ai nostri mari. Il progetto scientifico è affidato al biologo marino Stefano Nannarelli con il supporto dell associazione SEA ME Sardina ONLUS profonda conoscitrice di questo meraviglioso tratto di mare. Il progetto è stato possibile grazie al contributo della società Synergie Italia partner finanziario e organizzativo del Centro Velico Caprera.
3 Programma settimanale Le proposte giornaliere saranno multiple e divise in task ben precisi così da permettere al biologo insieme allo skipper di decidere, a seconda delle condizioni meteo-marine, quale attività sia meglio svolgere nella giornata. Nella tabella sottostante viene rappresentata una settimana tipica. Essa è divisa in 3 fasce orarie: mattina, pomeriggio e sera, prevedendo 2h di pausa per il pranzo e 2h di pausa per la cena. Gli orari verranno stabiliti in base alle ore di luce, alle attività e alle condizioni meteo. MATTINA POMERIGGIO SERA e LEZIONE SABATO Tempo libero per il biologo Arrivo, presentazione staff e corso, cambusa Descrizione crociere, strumenti, schede. Avifauna marina. Marine litter; biologia marina, benthos DOMENICA Cala a mare e monitoraggio avifauna marina Rada e snorkelling (quadrati e conta delle specie) Data entry, osservazione plancton/plastiche. Cetacei e monitoraggio; Spiagge LUNEDI Rada e spiaggia (monitoraggio e campionamenti) Monitoraggio cetacei (foto-id, e altri dati), disco di Secchi Data entry. Lez. biologia marina, Pinna nobilis MARTEDI Monitoraggio cetacei (foto-id, e altri dati); disco di Secchi Rada e snorkelling (monitoraggio e conta Pinna nobilis) Serata didattica presso il CVC (argomenti vari) MERCOLEDI Cala a mare e monitoraggio avifauna marina Rada e spiaggia (monitoraggio e campionamenti) Spiaggia rosa, Parco La Maddalena, impatto antropico GIOVEDI Rada e Tappa Cala di Roto (isola di Budelli) con talk su posidonia Navigazione costiera, rada e snorkelling (monitoraggio e conta Pinna nobilis) Data entry, osservazione plancton/plastiche. VENERDI Monitoraggio cetacei (foto-id, e altri dati), disco di Secchi Rientro e pulizia barca Debriefing sui dati raccolti NOTA BENE: Le attività sono modulari e adattabili secondo le esigenze, in relazione alle condizioni meteo, e potrann essere decise anche con breve anticipo, per sfruttare meglio le condizioni idonee per le diverse tipologie di monitoraggio.
4 APPROFONDIMENTI SUI TEMI Marine litter: note generali e raccolta dati I rifiuti solidi marini (marine litter) sono definiti come qualsiasi materiale solido persistente prodotto dall uomo e abbandonato nell ambiente marino. Per la maggior parte derivano dalle attività umane che si svolgono sia a terra che in mare. I materiali rinvenuti più frequentemente in mare (e conseguentemente anche sulle spiagge) sono plastica, gomma, carta, metallo, legno, vetro e possono o galleggiare sulla superficie ed essere quindi trasportati poi fin sulle spiagge, o giacere sui fondali. Ognuno di questi ha un diverso tempo di degradazione, ossia il tempo che è necessario per essere ridotto in piccole dimensioni e trasformato da agenti naturali. Più questo è lungo e maggiore sarà il tempo di permanenza nell ambiente marino. I rifiuti che non si decompongono facilmente e restano nell ambiente per lungo tempo sono definiti persistenti. In alcuni casi, essendo prodotti inquinanti molto giovani, non è ancora neanche chiaro se la trasformazione da parte degli agenti naturali sarà totale o solo parziale Le plastiche Uno dei rifiuti più resistenti e dei più diffusi nei mari, è la plastica che costituisce circa l 80% del rifiuto marino. La presenza di plastiche in mare è di origine antropica, ma la loro distribuzione, la permanenza, la degradazione, gli effetti, sono molto variabili e dipendono da diversi fattori; monitorare esclusivamente la superficie del mare fornisce un dato parziale, perché molti oggetti di plastica possono subire dei fenomeni che li portano ad appesantirsi e successivamente a depositarsi sul fondo; la colonizzazione da parte di numerosi organismi, il cosiddetto fouling, ne costituisce un esempio indicativo. Nell ecosistema mare, il processo di degradazione della plastica è più lento rispetto all ambiente terrestre, a causa di una temperatura più bassa, tanto che il tempo di degradazione è stimato in un periodo che va dai 450 ai 1000 anni. La sua resistenza e la facilità ad essere trasportata, fanno sì che questo genere di rifiuti si possano accumulare nelle aree di convergenza delle correnti marine causando la formazione delle cosiddette isole di rifiuti (note con il termine inglese di Trash Islands ). In queste zone è possibile rilevare una concentrazione di rifiuti pari a oggetti/km2. La plastica non si distrugge mai completamente, ma si frammenta in parti più piccole a causa dell azione fisica operata dai movimenti del mare e dell abrasione per contatto con il fondale. Il processo di frammentazione produce microscopiche particelle (<5 mm di diametro), dette microplastiche. Queste possono non solo funzionare come substrato per l adesione di inquinanti organici dispersi in mare, ma possono essere ingerite soprattutto dagli organismi marini filtratori, risalendo poi per tutta la catena alimentare, fino all uomo. Le superfici di plastica possono inoltre accumulare sostanze contaminante come il biphenilpolyclorinato (PCB) e metalli pesanti con concentrazione fino ad un milione di volte superiori a quella dell acqua marina. I PCB possono portare a disordini riproduttivi, ad alterazioni dei livelli ormonali, ad un rischio maggiore di malattie e alla morte in pesci e molluschi. I frammenti di plastica inoltre assorbono componenti pericolose come il dichlorodiphenyldichloroethilene (DDE), il biphenilpolyclorinato (PCB) e altri materiali tossici presenti nell acqua. La plastica concentra questi materiali a livelli fino ad un milione di volte superiori di quelli normali per l acqua marina. E stato dimostrato che questi frammenti altamente contaminati, causano disturbi ormonali nei pesci che li ingeriscono, e successivamente risalendo la catena alimentare nei mammiferi che si cibano di questi pesci.
5 Materiali e metodi monitoraggio a mare Le azioni di monitoraggio e di raccolta del marine litter saranno possibili sia a barca ferma che durante la navigazione, mediante un piccolo Manta Trawl, che permetterà di filtrare la parti flottanti che saranno issate a bordo. Inoltre, campioni di acqua verranno osservati, nelle sessioni serali, mediante l utilizzo di un microscopio al fine di verificare la presenza di microplastiche. L azione è volta alla valutazione della presenza dei rifiuti marini sia in termini quantitativi che qualitativi; successivamente al censimento ed alla catalogazione, i rifiuti devono essere raccolti e smaltiti. Materiali: lo strumento è costituito da una bocca rettangolare di metallo, (dimensioni 50x 25 cm), a cui viene collegata una rete a maglie fini, munita di flussimetro per valutare il volume d acqua filtrato. La struttura sarà collegata alla poppa della barca tramite cime opportune. Metodi: il monitoraggio verrà realizzato in superficie, ma verranno fatte prove per valutare la fattibilità di estenderlo anche alla colonna d acqua e, solo a livello costiero, sul fondo, tramite una piccola draga, che nella struttura è simile alla rete descritta in precedenza. In funzione delle condizioni meteo verranno effettuati dei transetti in zone a diverso impatto antropico, alto, HAI (High Anthropic Impact) e basso, LAI (Low Anthropic Impact) e a diversa distanza dalla costa, secondo questo schema: 0,5 miglia HAI e LAI 1,5 miglia, HAI e LAI 6 miglia La rete verrà posta ad una distanza di almeno 50 m dalla poppa dell imbarcazione, che procederà ad una velocita non superiore ai 2 nodi; la durata di ogni cala sarà di 20 minuti, della quale verranno registrate le coordinate GPS di inizio e fine. Le plastiche eventualmente raccolte saranno contate, divise per categorie ed inserite in una scheda informatica apposita. La misura della quantità dei rifiuti rilevati verrà espressa come numero di rifiuti/volume di acqua filtrato. monitoraggio in acqua: snorkelling Anche durante le attività di snorkelling sarà possibile effettuare una stima della densità dei rifiuti in area costiera poco profonda, basandosi su ricognizioni dei rifiuti sui fondali con il metodo del transetto lineare (seguendo il Protocollo per l esecuzione di attività di monitoraggio dei rifiuti marini LIFE SMILE: Strategies for MarIne Litter and Environmental Prevention of Sea Pollution in Coastal Areas ). Aiutandosi con un nastro di profondità ed una lavagnetta da sub, i rifiuti saranno contati nuotando lungo la linea del transetto. Fotografie di oggetti particolarmente ingombranti potrebbero essere scattate per aiutare a comprendere meglio il problema dei rifiuti sul fondo. La scelta dell area di indagine deve tenere conto di alcuni fattori: la zona deve essere facilmente accessibile ai rilevatori durante tutto il periodo delle uscite in mare; le aree di indagine devono avere una lunghezza minima di 20 x 10 m (3 x 3,3m); l area non dovrebbe essere soggetta ad altri tipi di raccolta di rifiuti. I rifiuti verranno successivamente catalogati sia quantitativamente, qualitativamente e suddivisi dimensionalmente. Le plastiche raccolte verranno smaltite o conservate (potrebbero essere riciclate una volta a terra oppure utilizzate per progetti di educazione ambientale in seguito).
6 Campionamento e analisi del sedimento L azione è volta alla valutazione della presenza dei rifiuti marini costieri sia in termini quantitativi che qualitativi; successivamente al censimento ed alla catalogazione, i rifiuti devono essere raccolti e smaltiti. Seguendo la falsa riga del Programma di Monitoraggio stilato dal Ministero dell Ambiente (2010), una volta effettuata la scelta delle spiagge, saranno identificate 3 porzioni di terreno da campionare, che coprano l intera larghezza della spiaggia (dalla battigia fino al sistema dunale o alla vegetazione e/o ai manufatti). Tipicamente l azione viene svolta sulla superficie della spiaggia, seguendo dei transetti prestabiliti, raccogliendo tutti i rifiuti e successivamente contandoli; il censimento sarà eseguito procedendo ortogonalmente alla linea di costa lungo un transetto, all interno della porzione di spiaggia da campionare. Gli elementi visibili sull arenile di dimensioni superiori a 2,5 cm, fatta eccezione per i mozziconi di sigaretta, devono essere conteggiati, escludendo quelli rinvenuti scavando. La ricerca sarà fatta senza spostare la sabbia, differenziando, ove possibile, tra tre categorie: spiaggiato, deposto e origine indeterminata. Il numero totale degli oggetti appartenenti alla singola categoria verrà quindi conteggiato e una quarta voce altri oggetti verrà tenuta in considerazione per tutti quei rifiuti che sono stati catalogati ma di cui non è stato possibile il riconoscimento. Dopo essere stati censiti, i rifiuti rilevati e catalogati nell area coperta dal campionamento saranno preferibilmente raccolti e smaltiti (secondo gli accordi presi con l ente preposto), ma potrebbero essere anche conservati ed utilizzati in un secondo momento per un progetto di educazione ambientale. Inoltre, piccoli campioni di sabbia verranno raccolti temporaneamente mediante un recipiente, per poter osservare e contare la quantità di microplastica nel sedimento. Possibilmente la raccolta ed il censimento delle plastiche verrà effettuata sulle stesse spiagge a rotazione, al fine di possedere una base di dati sufficienti per riconoscere la presenza di possibili trend (ad esempio se la quantità di plastica è aumentata durante l alta presenza di turisti oppure se è rimasta invariata). Possibilmente il censimento e la raccolta dei rifiuti verrà effettuato in orari dove la presenza dei turisti è minima. Attività di snorkelling e raccolta dati Le attività di snorkelling consentiranno a tutti i partecipanti di apprezzare in prima persona le diverse comunità sottomarine, senza limitazioni di età e con l ausilio di un attrezzatura semplice. Diverse raccolte dati verranno effettuate secondo le tematiche delle giornate (raccolta di alghe e valutazione degli organismi che vivono, si nutrono e si riproducono nello stesso ambiente; visual census di specie di pesci; monitoraggio e conta degli individui di una determinata specie o degli individui che abitano il fondale) con l ausilio di guide di riconoscimento e di semplice attrezzatura per la definizione di spazi o transetti. Eventuali particolarità negli avvistamenti (specie aliene, numero di individui di specie protetta) verranno annotati e tempestivamente comunicati. Le annotazioni verranno fatte su lavagnetta subacquea dotata di matita.
7 Monitoraggio Pinna nobilis Pinna nobilis, è il più grande mollusco bivalve, endemico del Mar Mediterraneo. Si può considerare una vera e propria specie bandiera. È una specie protetta e l aumentato controllo ne può favorire la ripresa numerica della popolazione. Nelle acque del Parco Nazionale dell Arcipelago di La Maddalena è possibile osservare esemplari anche di grande taglia e relativamente vicino alla riva, consentendone l osservazione dalla superficie. Nel 2016 dalla Spagna è partito l allarme per una preoccupante moria di individui di questa specie. La moria è causata da Haplosporidium pinnae, un microorganismo parassita trovato all interno degli animali analizzati, in grado di colonizzare l apparato dirigente, attaccare la ghiandola digestiva ed interferire sui processi vitali, fino a indebolire progressivamente la vittima e provocarne il decesso. Il fatale processo avverrebbe in un tempo relativamente rapido, da uno a tre mesi. Dal 2018, questa moria si è osservata anche nelle acque del nord-sardegna, interessando anche l area marina del Parco Nazionale di La Maddalena e dell AMP di Tavolara. Anche in Italia sono partite campagne di coinvolgimento dei cittadini, sotto forma di citizen science, grazie alle quali tutti possono segnalare direttamente ai ricercatori, mediante foto e posizioni geografiche, l osservazione di esemplari morti (o ancora vivi) di Pinna nobilis. L azione di monitoraggio dei partecipanti sarà rivolta ad un censimento degli individui di Pinna nobilis svolto mediante attività di snorkelling lungo transetti, con rilevamento degli esemplari su lavagnetta e posizione degli stessi presa tramite GPS, posizionato su canottino gonfiabile oppure su una boa di segnalazione sub. Il censimento sarà effettuato lungo transetti opportunamente distanziati, per evitare doppi conteggi, e sarà coadiuvato da fotografie realizzate mediante macchina GoPro. Avvistamento cetacei L area monitorata comprende anche una porzione meridionale del Santuario Pelagos, una vasta area marina protetta istituita da Francia, Italia e Principato di Monaco, dove sono regolarmente presenti 8 specie, il capodoglio (Physeter macrocephalus), la balenottera comune (Balaenoptera physalus), il grampo (Grampus griseus), la stenella (Stenella coeruleoalba), il delfino comune (Delphinus delphis), lo zifio (Ziphius cavirostris), il globicefalo (Globicephala melas) e il tursiope (Tursiops truncatus); quest ultimo è la specie più frequente nell area dove si svolgerà la navigazione costiera. I partecipanti verranno formati tramite lezioni teoriche sulla biologia e sul riconoscimento delle specie di cetacei del Mediterraneo, con l ausilio di libri e di schede. Un breve talk introduttivo sia sulla biologia degli animali che sulle metodologie di ricerca aiuterà i partecipanti nella raccolta dei dati e nella comprensione delle maggiori problematiche legate al mondo dei cetacei. Il monitoraggio impegnerà i partecipanti circa 8-12 ore settimanali. L osservazione verrà in modo da coprire quante più aree possibili e fasce orarie della giornata. L osservazione dei cetacei può essere effettuata solamente in condizioni di mare calmo e comunque, per convenzione, con mare non superiore alla forza del vento grado 3 della scala Beaufort (corrispondente allo stato 2 Douglas) questo perché la capacità di avvistamento (e quindi anche la probabilità) decade con l altezza delle onde e la presenza di frangenti, inficiando il dato raccolto. A causa della varietà delle attività previste, la raccolta dati non avrà come focus lo studio del comportamento, ma si baserà sulla presenza, sulla distribuzione e sulla frequenza delle specie osservate in funzione dello sforzo di osservazione. I dati raccolti, sia sullo sforzo di osservazione che sugli avvistamenti, saranno inseriti in appositi schede/ database.
8 Al fine di valutare eventuali elementi di residenzialità, in caso di avvistamento si procederà alla foto-identificazione (Photo-Id) degli individui avvistati, per cercare di riconoscere gli animali individualmente. La tecnica della Photo-Id sfrutta la presenza di cicatrici, tacche, depigmentazioni della pelle come marchi per identificare il singolo esemplare, consentendo di poter valutare le abitudini, la fedeltà all area, gli spostamenti, le relazioni con altri individui nel corso del tempo. Gli animali riconoscibili verranno catalogati e schedati, durante sessioni serali di elaborazione dei dati. I dati raccolti verranno quindi immessi in un DataBase ad utilizzo dell Ente Parco. Materiali: binocoli, macchina fotografica con obiettivo 18/105 o 70/200, schede. Campionamento plancton Il campionamento del plancton avverrà direttamente dalla barca, mediante l utilizzo di semplici secchielli (oppure di bottiglie Niskin nel momento in cui vi sia interesse a campionare l acqua a profondità specifiche). Alternativamente, il campionamento potrebbe avvenire mediante l utilizzo di un retino da fitoplancton trascinandolo sulla superficie dell acqua. I campioni di acqua raccolti con i secchielli potranno anche essere prelevati in un primo momento ed analizzati in seguito, a patto che vengano mantenuti all interno di bottiglie scure per un miglior mantenimento del fitoplancton. Il plancton nei campioni verrà quindi riconosciuto a mezzo di microscopio a livello generale, distinguendo tra i vari taxa, tra fito e zooplancton e con accenni alle specie più abbondanti nell area del Mediterraneo. Compilazione di questionari Alcuni questionari verranno fatti compilare per monitorare le attività in barca, relative all impatto dell equipaggio sull ambiente durante la settimana. Lo scopo è quello di monitorare l uso e la produzione di materiale di scarto (tendenzialmente packaging monouso) valutandone le tipologie e la possibilità di riduzione. Materiale necessario a carico dell allievo Il normale abbigliamento consigliato dal CVC per i corsi Cabinati Altura Taccuino e penna Pinne, maschera con boccaglio Mutino a manica corta e guanti da immersione Binocolo personale (opzionale)
9 CENTRO VELICO CAPRERA Via Crocefisso, Milano info@centrovelicocaprera.it
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