1 DESCRIZIONE DELL OPERA E DEGLI INTERVENTI RIFERIMENTI PERICOLOSITÀ SISMICA CARATTERIZZAZIONE FISICO MECCANICA DEI TERRENI...
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1 INDICE 1 DESCRIZIONE DELL OPERA E DEGLI INTERVENTI RIFERIMENTI PERICOLOSITÀ SISMICA CARATTERIZZAZIONE FISICO MECCANICA DEI TERRENI CARATTERIZZAZIONE SISMICA DEL SOTTOSUOLO DI FONDAZIONE CALCOLO DELLE PRESSIONI MASSIME IN FONDAZIONE CALCOLO DELLA PORTANZA Ante operam Post operam Pag. 1 a 14
2 1 DESCRIZIONE DELL OPERA E DEGLI INTERVENTI Nell ambito del progetto di miglioramento sismico del plesso scolastico sede della scuola elementare di villa Innocenti sita in via Brigida Pastorino n 27, nel comune di Frascati è stato condotto uno studio volto a verificare l incidenza degli interventi previsti sulle caratteristiche di interazione terreno struttura con particolare riferimento alla stabilità delle fondazioni. Le caratteristiche di dettaglio dell intervento sono riportate nella relazione tecnica e negli elaborati grafici allegati. In particolare nella presente relazione si analizzerà l interazione terreno-struttura. La progettazione si è basata sulle conoscenze disponibili così come riportate nella relazione geologica allegata al presente progetto. 2 RIFERIMENTI La progettazione degli elementi strutturali è stata condotta in conformità al quadro legislativo attualmente vigente in merito al dimensionamento degli elementi strutturali: Legge 5 Novembre 1971 n 1086 Norma per la disci plina delle opere in conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica; Circolare Min. LL.PP. 14 Febbraio 1974 n N orme per la disciplina delle opere di conglomerato cementizio armato, normale e precompresso ed a struttura metallica. Istruzioni per l applicazione; DECRETO 14 gennaio 2008 : Norme tecniche per le costruzioni Circolare 617/2009 del 2 febbraio 2009: Circolare applicativa delle norme tecniche delle costruzioni. Norme UNI varie. 3 PERICOLOSITÀ SISMICA L azione sismica è definita in base alla pericolosità sismica di base del sito oggetto di indagine. La pericolosità sismica è definita in termini di accelerazione orizzontale massima attesa ag in condizioni di campo libero su sito di riferimento rigido con superficie topografica orizzontale, nonché di ordinate dello spettro di risposta elastico in accelerazione ad essa corrispondente Se(T), con riferimento a prefissate probabilità di eccedenza PVr nel periodo di riferimento Vr. Le forme spettrali sono definite, per ciascuna delle probabilità di superamento nel periodo di riferimento PVr, a partire dai valori dei seguenti parametri su sito di riferimento rigido orizzontale: ag accelerazione orizzontale massima al sito; F0 valore massimo del fattore di amplificazione dello spettro in accelerazione orizzontale. Te periodo di inizio del tratto a velocità costante dello spettro in accelerazione orizzontale. La norma definisce la pericolosità sismica sull intero territorio nazionale in corrispondenza dei punti di un reticolo a maglie quadrate di 10 km di lato. Ad ogni nodo del reticolo sono associate le terne (ag, Fo, Tc) per diverse probabilità di superamento in 50 anni ovvero per diversi periodi di ritorno in un intervallo anni. L'azione sismica così individuata viene amplificata con un coeffiente S che tiene conto delle modifiche prodotte dalle condizioni locali stratigrafiche del sottosuolo effettivamente presente nel sito di costruzione (esprimibile in funzione dell andamento Pag. 2 a 14
3 delle velocità delle onde di taglio nei primi 30 metri di sottosuolo) e dalla morfologia della superficie mediante la seguente relazione S=Ss*St (risposta sismica locale), essendo Ss dipendente, oltre che dalla Vs30 di sito anche da ag e Fo, e St dipendente unicamente dalle caratteristiche topografiche del sito. Per il sito in esame la pericolosità sismica di base è riportata nelle tabelle contenute nelle figure sottostanti. 4 CARATTERIZZAZIONE FISICO MECCANICA DEI TERRENI Lo studio sulla natura dei terreni di fondazione riportato nella relazione allegata al progetto si è basato essenzialmente sia sulle indagini effettuate che sul rilevamento cartografico e di superficie del territorio su cui insiste l'area in esame. Pag. 3 a 14
4 Al fine di caratterizzare dal punto di vista geotecnico il litotipo più significativo ai fini della presente relazione, ovvero il primo strato di riporto, si sono assunti i seguenti parametri: strato di base tufo-arenaceo peso di volume γ = 1600 kg/m3 coesione non drenata c' = 0 kg/cm2 angolo di attrito φ' = 24. Modulo di elasticità E= 100 DaN/cm2 Costante di sottofondo k= 5 DaN/cm3 5 CARATTERIZZAZIONE SISMICA DEL SOTTOSUOLO DI FONDAZIONE Si è in presenza di un sottosuolo di categoria B con coefficiente di topografia T1, per i cui dettagli si rimanda alla relazione geologica allegata. 6 CALCOLO DELLE PRESSIONI MASSIME IN FONDAZIONE Si riporta il diagramma delle pressioni minime in fondazione nelle due condizioni ante e post operam. Per i valori di dettaglio si rimanda al fascicolo di calcolo allegato al progetto. Pag. 4 a 14
5 Pressioni estreme in ante operam Pag. 5 a 14
6 Pressioni estreme nelle condizioni post operam 7 CALCOLO DELLA PORTANZA 7.1 Ante operam PC.E esegue automaticamente le verifiche allo stato limite ultimo di tipo geotecnico (GEO) (verifica di capacità portante del terreno e di scorrimento sul piano di posa) utilizzando l'approccio 2 ( 2.6.1), dove i coefficienti parziali definiti per le azioni (A), per la resistenza dei materiali (M) e la resistenza globale del sistema (R) assumono i valori ( ): A1 + M1 + R3 Con questo approccio, sono incrementate le azioni (A), invariati i parametri geotecnici (M) e ridotta la resistenza (R). A1 (tab. 6.2.I) definisce i coefficienti parziali per le azioni γ F (distinti in: γ G1, γ G2, γ P e γ Q) già applicati nella generazione delle combinazioni di carico delle quali si esamineranno i risultati. Il campo di tensioni sul terreno generato da ognuna delle combinazioni di carico risulta quindi coerente con i valori dei γ F indicati dalla Norma. M1 (tab. 6.2.II) indica il coefficiente parziale per i materiali γ M che deve essere applicato ai parametri geotecnici del terreno: tangente dell'angolo di resistenza al taglio, coesione efficace, resistenza non drenata, peso dell'unità di volume. Si ha: γ M=1.0 (cioè: nessuna variazione dei parametri). R3 (tab. 6.4.I) definisce il coefficiente parziale per la resistenza, pari a 2.3 per la capacità portante, e ad 1.1 per lo scorrimento sul piano di posa. Per la verifica di resistenza strutturale della trave di fondazione (stato limite STR) il coefficiente γ R non deve essere portato in conto. Pag. 6 a 14
7 Si ipotizza che il modello globale dell'edificio contenga sia le travi di fondazione sia la struttura in elevazione, e le sollecitazioni sono calcolate tenendo conto dell'interazione fra fondazioni e struttura sovrastante; le fondazioni sono schematizzate come aste su suolo elastico, e normalmente considerate rigide sotto i maschi e deformabili in corrispondenza delle aperture. Per l'analisi sismica, si fa riferimento a 7.2.5; si ricorda che la combinazione di carico sismica è unica ed è data da: G 1 + G 2 + E + Σ j ψ 2j Q kj ( i coefficienti γ F sono unitari). Nella verifica delle fondazioni devono essere assunte come azioni di progetto trasmesse dalla struttura le minori tra: (a) la forza assiale (N) negli elementi strutturali verticali soprastanti, derivante dalla combinazione delle azioni di cui sopra, associata al concomitante valore resistente del momento flettente (M) e del taglio (V); (b) le azioni trasferite dagli elementi soprastanti (N, M, V) amplificate con un coefficiente γ Rd pari a 1,1 in CD B (N.B. CD "B" può essere considerata la situazione degli edifici in muratura, caratterizzati da bassa duttilità) e 1,3 in CD A ; si ritiene ragionevole ritenere che l'amplificazione riguardi le sole componenti sismiche (il valore di ogni sollecitazione è dato dalla composizione della componente statica con quella sismica) (in alternativa, l'amplificazione viene applicata alle sollecitazioni complessive); (c) le azioni derivanti da una analisi elastica della struttura in elevazione eseguita con un fattore di struttura q pari a 1. Per applicare l'opzione (a) è indispensabile seguire una modalità di modellazione che separa il graticcio di fondazione dalla sovrastruttura; al graticcio si applicano puntualmente (nei nodi di base degli elementi verticali sovrastanti) le azioni assiali di calcolo e i valori resistenti delle azioni tagliante e flettente. Nel caso di modello unitario fondazioni+sovrastruttura, l'opzione (a) non può essere utilizzata, perchè non esiste una configurazione di analisi che produca contemporaneamente le sollecitazioni richieste. L'opzione (b) è invece sempre applicabile in entrambi i casi; nel caso di modello unitario, l'amplificazione verrà attribuita direttamente alle tensioni di contatto fondazione-terreno (ai fini della verifica geotecnica GEO) e alle sollecitazioni nelle travi di fondazione (ai fini della loro verifica di resistenza strutturale STR). L'opzione (c) può essere considerata poco significativa per le normali strutture (è ragionevole ritererla pensata per le strutture che in elevazione sono calcolate con q=1). Infatti: la componente sismica valutata con il reale fattore di struttura (>=2.25 per gli edifici in muratura esistenti; >=2.80 per gli edifici nuovi in muratura ordinaria; >=3.25 per gli edifici nuovi in muratura armata) è comunque inferiore a quella valutata con q=1 e quindi, potendo scegliere le sollecitazioni minori fra (a) (b) (c), l'opzione (c) appare superflua. Comunque, potendo scegliere le azioni minori fra (a) (b) (c), considerando un solo caso o due casi si opera favore di sicurezza (i restanti due casi o un caso potrebbero solo ridurre le azioni e quindi non corrisponderebbero a situazioni più sfavorevoli). In analisi sismica, PC.E segue l'opzione (b). Per la verifica di capacità portante: si amplificano di 1.1 le tensioni sul terreno corrispondenti all'unica combinazione sismica prevista (effetto statico + effetto sismico); l'amplificazione viene applicata, a favore di sicurezza, alle componenti globali: in alternativa potrebbe infatti applicarsi alla sola componente sismica; infine si confrontano con la capacità portante (ridotta di 2.3). Per la verifica a scorrimento, si confronta il taglio complessivo agente sul piano di posa, cioè sulla superficie di appoggio completa dell'edificio, amplificato di 1.1, con la resistenza a scorrimento (ridotta di 1.1). I seguenti parametri: K Winkler, Base di appoggio, Capacità portante (q,lim): sono proprietà di ogni singola trave di fondazione e vengono definiti nei Dati Aste. Sia il coefficiente di sottofondo che la capacità portante possono infatti variare a causa delle diverse dimensioni geometriche delle travi di fondazioni. Dato comune a tutte le fondazioni è invece l'angolo d'attrito fondazione-terreno: δ k, da cui: il coefficiente d'attrito (tg δ k). La combinazione sismica è la seguente : G 1 + G 2 + E + Σ j ψ 2j Q kj ( i coefficienti γ F sono unitari) ( 3.2.4). Le verifiche sismiche di tipo geotecnico, come le altre verifiche di resistenza, sono condotte, per tutti gli edifici in muratura, allo stato limite ultimo di salvaguardia della vita (SLV). Per alcuni tipi di edifici sono richieste verifiche sismiche di resistenza anche per stati limite di esercizio (in particolare: SLD): si tratta delle costruzioni di Classe III e IV qualora si vogliano limitare i danneggiamenti strutturali ( ). Simbologia utilizzata nel software PC.E: Verifica di capacità portante del terreno N.asta = numero progressivo dell asta (trave di fondazione, o trave su suolo elastico) K Winkler = coefficiente di sottofondo della trave su suolo elastico q,lim = capacità portante corrispondente all'asta, calcolata ad esempio con la formulazione di Terzaghi: q lim = c N c + q o N q + ½ γ B Nγ essendo: c N c = contributo della coesione lungo le superfici di rottura; q o N q = effetto stabilizzante del terreno ai lati della fondazione sul piano di posa; ½ γ B Nγ = contributo della resistenza di attrito dovuta al peso del terreno del terreno all interno delle superfici di scorrimento. Rd = valore di progetto della resistenza = q,lim / γ R Nodo i = nodo iniziale dell'asta sz,i = spostamento verticale del nodo i st,i = tensione di contatto nel nodo i Ed,i = valore di progetto dell'azione in corrispondenza del nodo i. La tensione sul terreno risultante dal calcolo deve essere amplificata di 1.1 (opzione (b); l'amplificazione 1.1 si applica, a favore di sicurezza, alla tensione complessiva, che include sia la parte statica sia la parte sismica) C.Sic. i = coefficiente di sicurezza, fornito dal rapporto: Rd / Ed,i. La verifica è soddisfatta quando il coefficiente di sicurezza è >= 1 Nodo j = nodo finale dell'asta sz,j = spostamento verticale del nodo j st,j = tensione di contatto nel nodo j Ed,j = valore di progetto dell'azione in corrispondenza del nodo j. Analogamente a Ed,i, la tensione sul terreno risultante dal calcolo deve essere amplificata per 1.1 C.Sic. j = coefficiente di sicurezza, fornito dal rapporto: Rd / Ed,j. La verifica è soddisfatta quando il coefficiente di sicurezza è >= 1 Verifica di scorrimento sul piano di posa In corrispondenza di tutti i nodi di fondazione (nodi vincolati su suolo elastico), vengono rilevate le seguenti azioni (forze): F orizz.x, F orizz. Y = reazioni orizzontali competenti al nodo. F vert. = carico verticale corrispondente al nodo. Avendo risolto la struttura nel suo insieme (fondazioni+sovrastruttura), poiché il nodo su suolo elastico alla Winkler non fornisce la reazione verticale, è comunque possibile fare riferimento allo sforzo normale alla base del maschio; questa azione interna contiene già il contributo del peso proprio delle travi di fondazione, regolarmente considerato nelle condizioni di carico. Pag. 7 a 14
8 Per ognuna delle due direzioni orizzontali del sistema globale di riferimento X,Y vengono infine riportati i seguenti parametri: Direz. = direzione di riferimento (X o Y) F.orizz.tot. = taglio globale agente lungo la direzione di riferimento F.vert.tot. = carico verticale complessivo agente sul piano di posa delle fondazioni R = valore di calcolo della resistenza. La resistenza di progetto si ottiene moltiplicando il carico verticale totale per tg δ k Ed = valore di progetto dell'azione, coincidente con il taglio globale nella direzione di riferimento amplificato per 1.1 (opzione (b)) Rd = valore di progetto della resistenza. Il coefficiente d'attrito di progetto è dato da: tg δ d = tg δ k / γ φ', dove: γ φ' = 1 (da tab. 6.2.II, colonna M1), applicando a tg δ k il coefficiente parziale per tg φ'. Risulta quindi: tg δ d = tg δ k. La resistenza di progetto si ottiene moltiplicando il carico verticale totale per tg δ d e dividendo per 1.1 C.Sic. = coefficiente di sicurezza, fornito dal rapporto: Rd / Ed. La verifica è soddisfatta quando il coefficiente di sicurezza è >= 1 VERIFICHE A STATO LIMITE ULTIMO DI TIPO GEOTECNICO ( , 7.2.5) [ SLV ] - C.Sic: (Analisi Sismica Statica Lineare) VERIFICA DI CAPACITA' PORTANTE DEL TERRENO ( , 7.2.5) [ SLV ] (Analisi Sismica Statica Lineare) N.asta K Winkler q,lim Rd Nodo sz,i st,i Ed,i C.Sic. Nodo sz,j st,j Ed,j C.Sic. (kgf/cm^3) (kgf/cm^2) i (mm) (kgf/cm^2) i j (mm) (kgf/cm^2) j Pag. 8 a 14
9 >> Pag. 9 a 14
10 VERIFICA DI SCORRIMENTO SUL PIANO DI POSA ( , 7.2.5) [ SLV ] (Analisi Sismica Statica Lineare) N.nodo F orizz.x F orizz.y F vert. (kgf) (kgf) (kgf) Pag. 10 a 14
11 Direz. F.orizz.tot. F.vert.tot. R Ed Rd C.Sic. (kgf) (kgf) (kgf) (kgf) (kgf) X Y Post operam VERIFICHE A STATO LIMITE ULTIMO DI TIPO GEOTECNICO ( , 7.2.5) [ SLV ] - C.Sic: (Analisi Sismica Statica Lineare) VERIFICA DI CAPACITA' PORTANTE DEL TERRENO ( , 7.2.5) [ SLV ] (Analisi Sismica Statica Lineare) N.asta K Winkler q,lim Rd Nodo sz,i st,i Ed,i C.Sic. Nodo sz,j st,j Ed,j C.Sic. (kgf/cm^3) (kgf/cm^2) i (mm) (kgf/cm^2) i j (mm) (kgf/cm^2) j Pag. 11 a 14
12 Pag. 12 a 14
13 VERIFICA DI SCORRIMENTO SUL PIANO DI POSA ( , 7.2.5) [ SLV ] (Analisi Sismica Statica Lineare) N.nodo F orizz.x F orizz.y F vert. (kgf) (kgf) (kgf) Pag. 13 a 14
14 Direz. F.orizz.tot. F.vert.tot. R Ed Rd C.Sic. (kgf) (kgf) (kgf) (kgf) (kgf) X Y Pag. 14 a 14
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