Iscritto presso l Ordine degli Architetti della Provincia di Udine n posizione Regione Friuli - Venezia Giulia. Comune di Pradamano
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1 Pagina1 Regione Friuli - Venezia Giulia Comune di Pradamano INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE IMPIANTI SPORTIVI DI PRADAMANO CUP B78J CIG Z8622BD840 PROGETTO DI FATTIBILITÀ TECNICA ED ECONOMICA J RELAZIONE GEOTECNICA SISMICA E SULLE STRUTTURE Ing. Barbara Macorig:.. Udine, 27 giugno 2018 Il Progettista Generale Arch. Massimo Ferrari:..
2 Pagina2 Sommario NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO 3 DESCRIZIONE SOMMARIA DELL INTERVENTO 3 MATERIALI 4 Cemento Armato 4 Armature 4 Acciai EC3 4 Legno 4 RELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI 5 Pericolosità sismica di base 5 Risposta sismica locale 6 Caratterizzazione geotecnica e portanza delle fondazioni 7 PARAMETRI STRUTTURALI E CARATTERIZZAZIONE DEL SITO 8 Spettri D.M Azioni e carichi 12 Azione del vento 12 Azione della neve 12 Accumuli in corrispondenza di sporgenze C Circ n 617 C.S.LL.PP. 13 Condizioni elementari di carico 13 Combinazioni di carico 14
3 Pagina3 NORMATIVA TECNICA DI RIFERIMENTO D.M. LL. PP Norme Tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. Circolare Ministeriale del , n /STC. Legge n. 64, art. 1 - D.M Norme Tecniche riguardanti le indagini sui terreni e sulle rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l'esecuzione ed il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. Norme Tecniche per le Costruzioni - D.M Sicurezza e prestazioni attese (cap.2), Azioni sulle costruzioni (cap.3), Costruzioni in calcestruzzo (par.4.1), Costruzioni in legno (par.4.4), Costruzioni in muratura (par.4.5), Progettazione geotecnica (cap.6), Progettazione per azioni sismiche (cap.7), Costruzioni esistenti (cap.8), Riferimenti tecnici (cap.12), EC3. Eurocodice 3 UNI ENV :1994, Eurocodice 3 UNI EN :2014 luglio 2014, Eurocodice 3 UNI ENV :2000, Eurocodice 3 UNI EN :2007 gennaio 2007, Eurocodice 3 EN :2005 DESCRIZIONE SOMMARIA DELL INTERVENTO Il presente capitolo riguarda nello specifico la parte strutturale dell opera denominata CLUB HOUSE. Si tratta di un area coperta realizzata con fondazioni in c.a. di tipo superficiale, nastriformi continue, sez. 40x60 cm. Struttura in elevazione, mista a pareti e pilastri in c.a., le pareti saranno realizzate con la tipologia Blocco Cassero, tipo Legno Bloc EG38; cordoli perimetrali in c.a con elemento speciale casserocordolo, sez. 20x30 cm. Travi di copertura principali e secondarie in acciaio S275, profili HEB260, HEB160, IPE180 e IPE160, su tale orditura, come meglio illustrata graficamente nelle tavole progettuali, trova sostegno la compagine di copertura composta da pannelli sandwich di legno- (3+15+3), guaina impermeabilizzante e ghiaia vagliata di finitura. Verrà creato un giunto sismico tra la struttura esistente e quella di nuova realizzazione, non inferiore a 1/100 dell altezza, misurata dallo spiccato della fondazione, moltiplicata per 2agS/g. In ogni caso, non dovrà essere inferiore alla somma degli spostamenti massimi di ciascuna delle due strutture.
4 Pagina4 MATERIALI Cemento Armato Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Rck: resistenza caratteristica cubica; valore medio nel caso di edificio esistente. [dan/cm²] E: modulo di elasticità longitudinale del materiale per edifici o materiali nuovi. [dan/cm²] G: modulo di elasticità tangenziale del materiale, viene impiegato nella modellazione di aste e di elementi guscio a comportamento ortotropo. [dan/cm²] ν: coefficiente di Poisson. Il valore è adimensionale. γ: peso specifico del materiale. [dan/cm³] α: coefficiente longitudinale di dilatazione termica. [ C-1] Descrizione Rck E G ν γ α C25/ Default ( ) C25/30_cassero Nella scelta dei materiali si è tenuto in debito conto delle esigenze derivanti dalla durabilità della struttura in un ambiente di classe XC2. Si è adottato il copriferro minimo previsto dalla circolare conseguente alle NTC 2008, adottando un copriferro minimo di 40 mm, (per il copriferro di calcolo bisogna ulteriormente tener conto di una tolleranza di esecuzione pari a 5 mm, cioè dimezzata in quanto si prevedono dei controlli di qualità in cantiere, oltre che del diametro della staffa e metà del diametro della barra). Armature Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. fyk: resistenza caratteristica. [dan/cm²] σamm.: tensione ammissibile. [dan/cm²] Tipo: tipo di barra. E: modulo di elasticità longitudinale del materiale per edifici o materiali nuovi. [dan/cm²] γ: peso specifico del materiale. [dan/cm³] ν: coefficiente di Poisson. Il valore è adimensionale. α: coefficiente longitudinale di dilatazione termica. [ C-1] Livello di conoscenza: indica se il materiale è nuovo o esistente, e in tal caso il livello di conoscenza secondo Circ /02/09 C8A. Informazione impiegata solo in analisi D.M (N.T.C.) e D.M (N.T.C.). Descrizione fyk σamm. Tipo E γ ν α Livello di conoscenza B450C Aderenza migliorata Nuovo Acciai EC3 Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. E: modulo di elasticità longitudinale del materiale per edifici o materiali nuovi. [dan/cm²] G: modulo di elasticità tangenziale del materiale, viene impiegato nella modellazione di aste e di elementi guscio a comportamento ortotropo. [dan/cm²] ν: coefficiente di Poisson. Il valore è adimensionale. γ: peso specifico del materiale. [dan/cm³] α: coefficiente longitudinale di dilatazione termica. [ C-1] Descrizione: descrizione o nome assegnato all'elemento. Tipo: descrizione per norma. fy(s<=40 mm): resistenza di snervamento fy per spessori <=40 mm. [dan/cm²] fy(s>40 mm): resistenza di snervamento fy per spessori >40 mm. [dan/cm²] fu(s<=40 mm): resistenza di rottura per trazione fu per spessori <=40 mm. [dan/cm²] fu(s>40 mm): resistenza di rottura per trazione fu per spessori >40 mm. [dan/cm²] Descrizione E G ν γ α S Default ( ) Descrizione Tipo fy(s<=40 mm) fy(s>40 mm) fu(s<=40 mm) fu(s>40 mm) S275 S Legno Descr.: descrizione o nome assegnato all'elemento. E: modulo di elasticità longitudinale del materiale per edifici o materiali nuovi. [dan/cm²]
5 Pagina5 G: modulo di elasticità tangenziale del materiale, viene impiegato nella modellazione di aste e di elementi guscio a comportamento ortotropo. [dan/cm²] Pois.: coefficiente di Poisson. Il valore è adimensionale. Gam.: peso specifico del materiale. [dan/cm³] α: coefficiente longitudinale di dilatazione termica. [ C-1] Lavorazione: tipo di lavorazione. σm,amm: tensione ammissibile per flessione. [dan/cm²] St,0,a: tensione ammissibile per trazione parallela alle fibre. [dan/cm²] St,90,a: tensione ammissibile per trazione ortogonale alle fibre. [dan/cm²] Sc,0,a: tensione ammissibile per compressione parallela alle fibre. [dan/cm²] Sc,90,a: tensione ammissibile per compressione ortogonale alle fibre. [dan/cm²] Tau,a: τ ammissibile. [dan/cm²] fm,k: resistenza caratteristica per flessione. [dan/cm²] ft,0,k: resistenza caratteristica per trazione parallela alle fibre. [dan/cm²] ft,90,k: resistenza caratteristica per trazione ortogonale alle fibre. [dan/cm²] fc,0,k: resistenza caratteristica per compressione parallela alle fibre. [dan/cm²] fc,90,k: resistenza caratteristica per compressione ortogonale alle fibre. [dan/cm²] fv,k: resistenza caratteristica a taglio. [dan/cm²] E0,05: modulo di elasticità parallelo alla fibratura 5-percentile. [dan/cm²] G0,05: modulo di elasticità tangenziale parallelo alla fibratura 5-percentile. [dan/cm²] Essenza: essenza, specie, di legno. Descr. E G Pois Gam α Lavorazion σm,am St,0, St,90, Sc,0, Sc,90, Tau, fm, ft,0, ft,90, fc,0, fc,90, fv, E0,0 G0,0 Essenz.. e m a a a a a k k k k k k 5 5 a Massic. 1.1E E 1.0E Massiccio C Lamellar e GL24h 1.2E E E -5 Lamellare RELAZIONE GEOTECNICA E SULLE FONDAZIONI I dati assunti sono stati desunti dalla relazione geologica allegata al PRGC. L area interessata dalle opere in progetto è localizzata nel centro abitato di Pradamano, presenta una morfologia piana, caratterizzata da una categoria topografica T1. Siamo in zona priva di particolarità geomorfologiche, che presenta uno strato consistente di ghiaie ben assortite con qualche frazione di limi e argille. La densità relativa di entrambi gli strati è superiore a 0,6. La falda freatica giace ad una profondità superiore a 40 metri dal p.c. Il sottosuolo può essere classificato di tipo B. Pericolosità sismica di base La pericolosità sismica di base del sito di costruzione è definita in termini di accelerazione orizzontale massima attesa al suolo in condizioni ideali su sito di riferimento rigido e superficie topografica orizzontale. Le azioni di progetto si ricavano, ai sensi delle NTC, dalle accelerazioni ag e dalle relative forme spettrali, come previsto nell allegato A della norma. I tre parametri fondamentali (accelerazione ag, fattore di amplificazione Fo e periodo T*C) si ricavano per ciascun nodo del reticolo di riferimento in funzione del periodo di ritorno dell azione sismica TR previsto, espresso in anni; quest ultimo è noto una volta fissate la vita di riferimento Vr della costruzione e la probabilità di superamento attesa nell arco della vita di riferimento. Le probabilità di superamento nel periodo di riferimento PVr cui riferirsi per individuare l azione sismica agente in ciascuno degli stati limite considerati sono riportate nella tabella 3.2.I del della norma; i valori di PVr forniti in tabella possono essere ridotti in funzione del grado di protezione che si vuole raggiungere (cfr. anche il C3.2.1). Nella presente progettazione si sono considerati i seguenti parametri sismici: PVr SLD (%) 63 Tr SLD 50 Ag/g SLD Fo SLD Tc* SLD 0.256
6 Pagina6 PVr SLV (%) 10 Tr SLV 475 Ag/g SLV Fo SLV Tc* SLV Risposta sismica locale Le condizioni stratigrafiche del volume di terreno interessato dall opera e le condizioni topografiche concorrono a modificare l azione sismica in superficie rispetto a quella attesa su un sito rigido con superficie orizzontale. Tali modifiche, in ampiezza, durata e contenuto in frequenza, sono il risultato della risposta sismica locale. Gli effetti stratigrafici sono legati alla successione stratigrafica, alle proprietà meccaniche dei terreni, alla geometria del contatto tra il substrato rigido e i terreni sovrastanti ed alla geometria dei contatti tra gli strati di terreno. Gli effetti topografici sono invece legati alla configurazione topografica del piano campagna ed alla possibile focalizzazione delle onde sismiche in punti particolari (pendii, creste). Nella presente progettazione l effetto della risposta sismica locale è stato valutato individuando la categoria di sottosuolo di riferimento corrispondente alla situazione in sito e considerando le condizioni topografiche locali ( 3.2.2).Per la valutazione del coefficiente di amplificazione stratigrafica SS la caratterizzazione geotecnica condotta nel volume significativo consente di identificare il sottosuolo prevalente nella categoria B - sabbie dense o argille consistenti. Si riporta per completezza la corrispondente descrizione indicata nella norma (Tab. 3.2.II e Tab. 3.2.III). Categoria B: Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30 compresi tra 360 m/s e 800 m/s (ovvero NSPT,30 > 50 nei terreni a grana grossa e cu,30 > 250 kpa nei terreni a grana fina). Per la valutazione del coefficiente di amplificazione topografica ST, viste le condizioni in sito e l orografia della zona, si è attribuita la categoria topografica T1. Si riporta per completezza la corrispondente descrizione indicata nella norma (Tab. 3.2.IV). Categoria T1: TERRENI PIANI In base alle categorie scelte si sono infine adottati i seguenti coefficienti di amplificazione e spettrali: Ss orizzontale SLD 1.2 Tb orizzontale SLD [s] Tc orizzontale SLD 0.37 [s] Td orizzontale SLD [s] Ss orizzontale SLV 1.2 Tb orizzontale SLV 0.15 [s] Tc orizzontale SLV [s] Td orizzontale SLV [s] Per gli spettri di risposta di progetto delle componenti orizzontali per gli stati limite considerati si rimanda alla relazione di calcolo.
7 Pagina7 Caratterizzazione geotecnica e portanza delle fondazioni La relazione geologica, si ritiene di poter assumere i seguenti parametri geotecnici principali: = 1800 kg/mc. c= 0 kg/cmq. = 25 Ec=1000 kg/cm 2 Le fondazioni del tipo nastriforme continuo, posano su terreno compatto, al di sotto della coltre vegetale, ben sedimentato ed al riparo dalle variazioni stagionali di umidità, ad una profondità di 40 cm dal piano di campagna. Tra terreno e fondazione, è prevista l interposizione di uno strato di magrone per regolarizzare e proteggere gli elementi di fondazione. Ai fini statistici, vista la buona compatezza del terreno, la qualità e grado di assestamento del terreno, e tenuto presente gli usuali parametri geotecnica, il carico portante unitario del terreno può essere definito tramite la formula di Terzaghi, per il calcolo utilizziamo l approccio 1 combinazione 2: Approccio 2: A1+M1+R3: Q ult =cnc+qonq+ BN /2= 5,351 kg/cm 2 R d = Q ult/r 3= 5,351/2,3=2,32 kg/cm 2 qo= D D c B (sovraccarico del terreno) (profondità del piano di posa) (peso specifico) (coesione del terreno, se esiste) (larghezza fondazione) Nc, Nq, N (fattori dimensionali funzione dell angolo di attrito) Questi valori sono stati calcolati per una fondazione di base 60 cm, altezza 40cm e profondità 50 cm. La validità delle ipotesi sopra esposte, dovrà essere controllata nel corso dei lavori adottando eventualmente delle varianti, qualora si evidenzi la necessità. Il sistema terreno-fondazione è stato verificato con l ipotesi di terreno alla Winkler; i carichi assicurano una distribuzione uniforme delle sollecitazioni sul terreno di fondazione. I cedimenti risultano essere inconsistenti.
8 Pagina8 PARAMETRI STRUTTURALI E CARATTERIZZAZIONE DEL SITO Metodo di analisi Tipo di costruzione D.M (N.T.C.) 2 - Costruzioni con livelli di prestazioni ordinari Vn 50 Classe d'uso II Vr 50 Tipo di analisi Lineare dinamica Località Udine, Pradamano; Latitudine ED50 46,0347 (46 2' 5''); Longitudine ED50 13,3036 (13 18' 13''); Altitudine s.l.m. 88,25 m. Categoria del suolo Categoria topografica B - Rocce tenere e depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti T1 - Superficie pianeggiante, pendii e rilievi isolati con inclinazione media i<=15 Ss orizzontale SLD 1.2 Tb orizzontale SLD [s] Tc orizzontale SLD [s] Td orizzontale SLD 1.88 [s] Ss orizzontale SLV 1.2 Tb orizzontale SLV [s] Tc orizzontale SLV [s] Td orizzontale SLV [s] Ss verticale 1 Tb verticale 0.05 [s] Tc verticale 0.15 [s] Td verticale 1 [s] St 1 PVr SLD (%) 63 Tr SLD 50 Ag/g SLD Fo SLD 2.464
9 Pagina9 Tc* SLD 0.26 PVr SLV (%) 10 Tr SLV 475 Ag/g SLV Fo SLV Tc* SLV 0.33 Smorzamento viscoso (%) 5 Classe di duttilità CD"B" Rotazione del sisma 0 [deg] Quota dello '0' sismico 0 [cm] Regolarità in pianta Regolarità in elevazione Edificio C.A. Tipologia C.A. No No Si Strutture a pareti in blocco cassero (Linee guida CSLLPP 10/02/2011) q0=2.0*αu/α1 αu/α1 C.A. Edificio esistente Valore consigliato 7.1 Linee guida CSLLPP 10/02/2011 αu/α1=( )/2 Si T1,x [s] T1,y [s] λ SLD,x 1 λ SLD,y 1 λ SLV,x 1 λ SLV,y 1 Numero modi 5 Metodo di Ritz applicato Limite spostamenti interpiano Fattore di comportamento per sisma SLD X 1.17 Fattore di comportamento per sisma SLD Y 1.17 Fattore di comportamento per sisma SLV X 2.2 Fattore di comportamento per sisma SLV Y 2.2
10 Pagina10 Coefficiente di sicurezza per carico limite (fondazioni superficiali) 2.3 Coefficiente di sicurezza per scorrimento (fondazioni superficiali) 1.1 Coefficiente di sicurezza portanza verticale pali infissi, punta 1.15 Coefficiente di sicurezza portanza verticale pali infissi, laterale compressione 1.15 Coefficiente di sicurezza portanza verticale pali infissi, laterale trazione 1.25 Coefficiente di sicurezza portanza verticale pali trivellati, punta 1.35 Coefficiente di sicurezza portanza verticale pali trivellati, laterale compressione 1.15 Coefficiente di sicurezza portanza verticale pali trivellati, laterale trazione 1.25 Coefficiente di sicurezza portanza verticale micropali, punta 1.35 Coefficiente di sicurezza portanza verticale micropali, laterale compressione 1.15 Coefficiente di sicurezza portanza verticale micropali, laterale trazione 1.25 Coefficiente di sicurezza portanza trasversale pali 1.3 Fattore di correlazione resistenza caratteristica dei pali in base alle verticali indagate 1.7 Coefficiente di sicurezza per ribaltamento (plinti superficiali) 1.15 Spettri D.M Confronti spettri SLV-SLD Vengono confrontati lo Spettro di risposta di progetto in accelerazione della componente X SLD (di colore rosso) e Spettro di risposta di progetto in accelerazione della componente X SLV (di colore nero).
11 Pagina11 Vengono confrontati lo Spettro di risposta di progetto in accelerazione della componente Y SLD (di colore rosso) e Spettro di risposta di progetto in accelerazione della componente Y SLV (di colore nero). Vengono confrontati lo Spettro di risposta di progetto in accelerazione della componente verticale SLD (di colore rosso) e Spettro di risposta di progetto in accelerazione della componente verticale SLV (di colore nero).
12 Pagina12 Azioni e carichi DISTINTA DEI CARICHI SOLAIO DI COPERTURA Ghiaione vagliato Guaina Pannello Sandwich Correntini IPE 180 Carichi accidentali: Neve Vento Peso Specifico (kn/ m 3 ) 0, , Spessore (m) Valore singoli carichi (kn/m 2 ) 0,90 0,20 0,50 0,20/2,1=0,10 1,70 1,20 +/- 0,63 Totale (kn/m 2 ) SOLAIO PIANO TERRA Peso Specifico (kn/ m 3 ) ,00 1,50 Spessore (m) --- 0,10 0,10 Valore singoli carichi (kn/m 2 ) Piastrelle Isocal Isolante 0,40 1,00 0,15 1,55 SOLETTA C.A. 25,00 0,15 3,75 3,75 Carichi accidentali: Abitazione cat. C1 3,00 3,00 Azione del vento Zona Zona 1 Totale (kn/m 2 ) Rugosità Categoria esposizione Aree urbane (non di classe A), suburbane, industriali e boschive III Vb 2500 [cm/s] Tr 50 [cm/s] Ct 1 [cm/s] qr [dan/cm²] Azione della neve Zona Zona I alpina Classe topografica Aree in cui non è presente una significativa rimozione di neve sulla costruzione prodotta dal vento, a causa del terreno, altre costruzioni o alberi Ce 1 Ct 1 Tr 50 qsk [dan/cm²]
13 Pagina13 Accumuli in corrispondenza di sporgenze C Circ n 617 C.S.LL.PP. h 20 [cm] μ1 0.8 μ2 0.8 ls 500 [cm] q [dan/cm²] q [dan/cm²] Condizioni elementari di carico Descrizione: nome assegnato alla condizione elementare. Nome breve: nome breve assegnato alla condizione elementare. Durata: descrive la durata della condizione (necessario per strutture in legno). ψ0: coefficiente moltiplicatore ψ0. Il valore è adimensionale. ψ1: coefficiente moltiplicatore ψ1. Il valore è adimensionale. ψ2: coefficiente moltiplicatore ψ2. Il valore è adimensionale. Con segno: descrive se la condizione elementare ha la possibilità di variare di segno. Descrizione Nome breve Durata ψ0 ψ1 ψ2 Con segno Pesi strutturali Pesi Permanente Permanenti portati Port. Permanente Vento Vento Istantanea Neve Neve Media Cat. C1 C1 Media ΔT ΔT Media No Sisma X SLV X SLV Sisma Y SLV Y SLV Sisma Z SLV Z SLV Eccentricità Y per sisma X SLV EY SLV Eccentricità X per sisma Y SLV EX SLV Sisma X SLD X SLD Sisma Y SLD Y SLD Sisma Z SLD Z SLD Eccentricità Y per sisma X SLD EY SLD Eccentricità X per sisma Y SLD EX SLD Terreno sisma X SLV Tr x SLV Terreno sisma Y SLV Tr y SLV Terreno sisma Z SLV Tr z SLV 0 0 0
14 Pagina14 Descrizione Nome breve Durata ψ0 ψ1 ψ2 Con segno Terreno sisma X SLD Tr x SLD Terreno sisma Y SLD Tr y SLD Terreno sisma Z SLD Tr z SLD Rig. Ux R Ux Rig. Uy R Uy Rig. Rz R Rz Combinazioni di carico Nome: È il nome esteso che contraddistingue la condizione elementare di carico. Nome breve: È il nome compatto della condizione elementare di carico, che viene utilizzato altrove nella relazione. Pesi: Pesi strutturali Port.: Permanenti portati Vento: Vento Neve: Neve ΔT: ΔT X SLD: Sisma X SLD Y SLD: Sisma Y SLD Z SLD: Sisma Z SLD EY SLD: Eccentricità Y per sisma X SLD EX SLD: Eccentricità X per sisma Y SLD Tr x SLD: Terreno sisma X SLD Tr y SLD: Terreno sisma Y SLD Tr z SLD: Terreno sisma Z SLD X SLV: Sisma X SLV Y SLV: Sisma Y SLV Z SLV: Sisma Z SLV EY SLV: Eccentricità Y per sisma X SLV EX SLV: Eccentricità X per sisma Y SLV Tr x SLV: Terreno sisma X SLV Tr y SLV: Terreno sisma Y SLV Tr z SLV: Terreno sisma Z SLV R Ux: Rig. Ux R Uy: Rig. Uy R Rz: Rig. Rz Tutte le combinazioni di carico vengono raggruppate per famiglia di appartenenza. Le celle di una riga contengono i coefficienti moltiplicatori della i-esima combinazione, dove il valore della prima cella è da intendersi come moltiplicatore associato alla prima condizione elementare, la seconda cella si riferisce alla seconda condizione elementare e così via. Famiglia SLU Nome Nome breve Pesi Port. Vento Neve ΔT 1 SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU SLU Famiglia SLE rara Nome Nome breve Pesi Port. Vento Neve ΔT 1 SLE RA SLE RA SLE RA SLE RA SLE RA
15 Pagina15 Famiglia SLE frequente Nome Nome breve Pesi Port. Vento Neve ΔT 1 SLE FR SLE FR SLE FR Famiglia SLE quasi permanente Nome Nome breve Pesi Port. Vento Neve ΔT 1 SLE QP Famiglia SLD Nome Nome breve Pesi Port. Vento Neve ΔT X SLD Y SLD 1 SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD Famiglia SLV Nome Nome breve Z SLD EY SLD EX SLD Tr x SLD Tr y SLD Tr z SLD 1 SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD SLD Nome Nome breve Pesi Port. Vento Neve ΔT X SLV Y SLV 1 SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV Nome Nome breve Z SLV EY SLV EX SLV Tr x SLV Tr y SLV Tr z SLV 1 SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV
16 Pagina16 Nome Nome breve Z SLV EY SLV EX SLV Tr x SLV Tr y SLV Tr z SLV 10 SLV SLV SLV SLV SLV SLV SLV Famiglia SLV fondazioni Nome Nome breve Pesi Port. Vento Neve ΔT X SLV Y SLV 1 SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO Nome Nome breve Z SLV EY SLV EX SLV Tr x SLV Tr y SLV Tr z SLV 1 SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO SLV FO Famiglia Calcolo rigidezza torsionale/flessionale di piano Nome Nome breve R Ux R Uy R Rz Rig. Ux+ CRTFP Ux Rig. Ux- CRTFP Ux Rig. Uy+ CRTFP Uy Rig. Uy- CRTFP Uy Rig. Rz+ CRTFP Rz Rig. Rz- CRTFP Rz Ing. Barbara Macorig:..
I N D I C E. 1 Premessa pag.2. 2 Normative pag.2. 3 Descrizione del fabbricato pag.2. 4 Materiali pag.3. 5 Dati di definizione pag.
I N D I C E 1 Premessa pag.2 2 Normative pag.2 3 Descrizione del fabbricato pag.2 4 Materiali pag.3 5 Dati di definizione pag.4 6 Azioni e carichi pag.4 1 1 Premessa La presente relazione ha per oggetto
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