APPUNTI DI RADIOPROTEZIONE

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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA dip. fisica nucleare e teorica via bassi 6, pavia, italy tel girolett@unipv.it - webgiro 1 elio giroletti APPUNTI DI RADIOPROTEZIONE FISICA TECNICA AMBIENTALE, elio giroletti introduzione effetti delle radiazioni ionizzanti sistema di protezione radiologica il caso dell uranio impoverito le esposizioni mediche considerazioni Agente di pericolo e rischio agente di pericolo: agente chimico, fisico o biologico, presente sul lavoro e potenzialmente dannoso per la salute rischio: possibilità di subire un danno

2 2 Rischio = P rob il rischio D anno S uscind Valutazione. Individuale In Form@ zione errore umano mancanza di procedure operative specifiche carenza di controlli il ruolo dei lavoratori è fondamentale!!! Comunicazione di RöentgenR...se si tiene la mano tra l apparecchio di scarica e lo schermo si vedono le ossa della mano stessa radioprotezione, un po di storia : scoperta dei raggi X (Roentgen) radioattività (Henri Bequerel) alte sorgenti di radiazione (come raggi X): incidenti più tardi effetti latenti 1896: dermatite congiuntivite 1897: un ricercatore riporta 69 casi di danni a radioesposti, con Bequerel e Mme Curie

3 radioprotezione, un po di storia : soggetti a cui è stato somministrato biossido di torio, come elemento di contrasto 1945: donne che dipingevano i numeri fosforescenti sugli orologi ed appuntivano il pennello in bocca (radio, US radium corpration in Orange, New Jersey), 50 casi di morte 1955: 200 casi di leucemia in superstiti di bombe atomiche effetti biologici delle radiazioni ionizzanti DNA molecola vitale radiazioni che ionizzano la materia Microscopia elettronica a trasmissione di autoradiografia di alveolo, con radiazioni alfa di 241 Am (Sanders et al, 1989) radiazioni non ionizzanti le radiazioni emesse da: risonanza magnetica nucleare telefoni cellulari antenne (radiotelevisive e cellulari) linee dell alta tensione ecografi (ultrasuoni) non hanno energia sufficiente per ionizzare

4 4 EFFETTI delle RADIAZIONI IONIZZANTI EFFETTI delle RADIAZIONI IONIZZANTI Fonte: NCRP 133, Gy γ-rays in un nucleo Irradiazione Eventi di interazione primaria Ottolenghi et al, Phys Med vol. XVII supl Fisica s ionizzazioni ion. nel DNA Molecole biologiche Acqua Eccitazioni e ionizzazioni Fisica e chimica Dissociazione: produzione di radicali liberi dell acqua 2 nm Chimica s 10-6 s Diffusione Danni al DNA e altre molecole Medicina Bioloogia Biochimica minuti ore anni ssb 40 dsb 0,5-1 cl 0,5-1 aberr.crom. Rotture del DNA Aberrazioni cromosomiche 0,5-1 eventi letali 10-5 HPRT mutazioni Danno a livello cellulare 10-5 trasf.neoplastiche << 10-5 tumori Danno a livello di organi e organismo? 5-10 µm

5 effetti dell esposizione esposizione Da Fantini, Melegnano, s 10-3 s sec ore giorni anni ESPOSIZIONE Assorbimento di energia IONIZZAZIONE ECCITAZIONE ATOMICA Effetto diretto Effetto indiretto (radicali H2O) MOLECOLE TRASITORIAMENTE ALTERATE Radicali liberi MOLECOLE STABILMENTE ALTERATE Amplificazione metabolica Mutazione trasformazione Effetti tardivi Malattie ereditarie LESIONI BIOCHIMICHE LESIONI CELLULARI Leucemia o cancro Morte cellulare Morte dell organismo giorni meccanismi di riparazione Riparazione chimica Riparazione enzimatica Sostituzione cellulare 5 Fonte: A. Gonzales, Sievert lecture, Madrid ) mutazione riparata sopravvive 2) Cellula muore non sopravvive (eff.. deterministici) effetti delle radiazioni 3) Cellula sopravvive ma mutata eff. stocastici (dopo anni) EFFETTI DETERMINISTICI Gravità direttamente proporzionale alla dose Presenti su tutti gli esposti alla medesima dose Lesioni tipiche delle radiazioni ionizzanti Esiste una dose soglia Effetti presenti solo su gli esposti Possibile reversibilità Insorgenza di solito precoce Previsione empirica nel singolo individuo Effetti: radiodermite,, cataratta, sterilità,, sindrome acuta da raggi, fino alla morte del soggetto, ecc.

6 danni deterministici 6 Strambi E, Irradiazioni accidentali, Rep.S.Marino, 1995 Radioepidermite essudatica (flittena) con evoluzione necrotica necrosi tardiva per errata manipolazione di 20 Ci di Ir-192 Atrophic indurated plaque Hyper & hypo pigmentation, with telangiectasia Chronic radiodermatitis in 17 year old female patient after x2 radiofrequency ablation procedures 21 months after first procedure, base of ulcer exposes spinous process Example of chronic skin injury due to cumulative skin dose of ~20,000 mgy (20 Gy) ) from coronary angiography and x2 angioplasties

7 EFFETTI PROBABILISTICI Gravità indipendente dalla dose, legge si/no Effetti presenti solo su alcuni esposti alle RI indipendentemente dalla dose assorbita Lesioni non tipiche delle RI Assenza cautelativa di una dose soglia Insorgono dopo anni Effetti presenti spontaneamente anche sui non esposti, circa il 25% Effetti: neoplasie, aberrazioni cromosomiche, mutazioni genetiche (somatiche o prole) 7 Dose (msv) Fonte: A. Gonzales, Sievert lecture, Madrid RILEVABILITA DEI TUMORI SOLIDI regione di non rilevabilità Residenti di Chernobyl in aree sotto stretto controllo ~300,000 persone a ~10 msv msv regione di rilevabilità 8n 1 N p D persone 2 d p danni da radiazioni e progressione temporale (Burkart,, 1989) unità arbitrarie deterministici o acuti teratogeni somatici ritardati (tumori) leucemie genetici 1 mese 5 mesi 1 anno 10 anni 30 anni

8 Relazione dose/effetto per differenti danni da radiazioni (Burkart,, 1987) 8 10% effetti stocastici 5%? esite soglia! 100% effetti acuti 50% Dose (Sv) 0,25 0, fattori professionali - 4,9% fattori ambientali - 40% fattori alimentari - 45% radiazioni ionizzanti - 0,1% POSSIBILI CAUSE DI TUMORI incidenza, % STIMA DELLA POSSIBILE INCIDENZA PERCENTUALE DELLE VARIE CAUSE DI TUMORE, E. Strambi, Radiazioni e Tumori, 8 Congresso Airm, 2000 i possibili danni danni deterministici: frequenza e gravità variano con la dose; è individuabile una soglia; comprendono: radiodermite,, cataratta, sterilità,, sindrome acuta da raggi, ecc. danni stocastici: la probabilità e non la gravità di accadimento è proporzionale alla dose; sembra non esistere soglia; distribuiti casualmente; esitono naturalmente tra la popolazione (>20%); appaiono dopo anni; comprendono: leucemie, tumori solidi e malattie ereditarie nella progenie

9 dose assorbita DLgs 230/95 e smi 9 il potenziale danno biologico è proporzionale alla dose media assorbita dall organo T E i m T E u es.: ovaie: 10 g corpo intero: 70 kg unità misura: gray, Gy 1Gy =1 J/kg =100 rad 6 6 kev/µm 3 Dose ε Ei E T u + = DT = lim mt 0 mt mt Q Ei E m T u J. Barò, OSSMA, Univ. Barcellona, 99 - ICRP 60, 91 Fonte: ICRP 1991, 1990 Recommendations of ICRP Dose equivalente, H T Ogni radiazione ha una efficacia biologica specifica H t) = D ( t) w T ( T, R R R= radiation T= tissue (tessuto, organo) D = dose assorbita DLgs 230/95 e smi Fattore di ponderazione della radiazione, w R fotoni (raggi X e raggi gamma) : 1 elettroni e muoni 1 neutroni, a seconda dell'energia (cambieranno) 5-20 protoni E>2MeV, escluso protoni di rinculo (cambierà) 5 particelle alfa, frammenti fissione, nuclei pesanti 20 R unità di misura: sievert,, Sv 1Sv = 1J/kg = 100 rem 1 rem = 100erg/g

10 ogni organo ha una sensibilità propria unità misura: sievert, Sv 1Sv = 1J/kg 1Sv=100 rem (cambieranno) = wt E wrd T, R T R Organo o tessuto dose efficace stima rischio (*) (casi 10-2 Sv -1 ) Fatt. pond. ($) w T Gonadi 0,92 0,20 Midollo osseo emopoiet. 0,83 0,12 Colon 0,82 0,12 Polmone, vie toraciche 0,64 0,12 Stomaco 0,8 0,12 Vescica 0,24 0,05 Mammella 0,29 0,05 Fegato 0,13 0,05 Esofago 0,19 0,05 Tiroide 0,12 0,05 Pelle 0,03 0,01 Superfice ossea 0,06 0,01 Altri organi e tessuti 0, TOTALE COMPLESSIVO 5,6 1,00 (*) Riferito ai lavoratori esposti, Fonte: ICRP60, 1991; ($) DLgs 230/95 smi 10 Irradiazione esterna Contaminazione esterna: pelle, ecc. interna, attraverso: Ingestione Inalazione Ferite Perfusione cutanea Rischi nell uso di materiale radioattivo J.Barò, OSSMA, Unv. Barcellona, 10/99 contaminazione interna: modelli Fase non-sistemica: prima del trasferimento al sangue Vie di ingresso Modello del tratto gastro-intestinale Modello del tratto respiratorio Fase sistemica: dal sangue verso gli organi di elezione Modelli per le terre alcaline (Sr, Ra, U) Modelli per Th, Np, Pu, Am, Cm Modello generale (da ICRP 68)

11 ingestione inalazione esalazione 11 modello a compartimenti Tratto G-I bile feci polmone fluidi extracellulari fegato linfonodi tessuti subcutanei rene organi di deposizione urina pelle ferita sudore pelle adsorb dose impegnata, H o E, per contaminazione interna DLgs 230/95 e smi T t0 + t H ( t) = H ( τ ) dτ t0 t0 + t E( t) = E( τ ) dτ t0 T integrale dell'intensità di dose che sarà ricevuta da un individuo a seuito di introduzione di uno o più radionuclidi t è il tempo (anni) su cui avviene l'integrazione; di solito: 50 anni per gli adulti e 70 anni per i bambini; t 0 =istante dell introduzione COEFFICIENTI DI PROBABILITA NOMINALE PER GLI EFFETTI STOCASTICI PER UNITA DI DOSE EFFICACE, E Detrimento sanitario, 10-2 Sv -1 Soggetti esposti Neoplasie Ereditari fatali non fatali Severi(*) TOTALI Lavoratori adulti 4,0 0,8 0,8 5,6 popolazione 5,0 1,0 1,3 7,3 (*) nel 2005 la stima verrà ridotta da ICRP Fonte: ICRP 1991, 1990 Recommendations of ICRP probabilità E detrimento usare con cautela!!!

12 12 il rischio in radioprotezione Rischio= P rob D anno S uscind Valutazione. Individuale In Form@ zione α E in radioprotezione P D β H T radioecologia servono modelli ambientali per descrivere il trasporto di materiale radioattivo (diluizione e diffusione) Le discipline coinvolte sono Metereologia Idrologia Radioecologia Modelli a compartimenti per rappresentare le matrici ambientali (piante, animali, suolo, ecc.) Fonte: Pelliccioni M, Fondamenti fisici della radioprotezione, 1993 radioecologia Rilascio gassoso, l esposizione dell uomo deriva da: Irradiazione diretta da nube radioattiva Inalazione diretta di radioattività Inalazione di materiale risospeso irradiazione esterna da radioattività depositata al suolo, ecc. Ingestione attraverso le catene alimentari

13 radioecologia rilascio gassoso 13 Irradiazione diretta dalla nube Inalazione ARIA Deposizione raccolto e piante Ingestione Deposizione Suolo/H 2 O Irradiazione Inalazione animali Ingestione Materie radioattive Fonte: Pelliccioni M, 1993, Fondamenti fisici della radioprotezione radioecologia Rilascio in corpi idrici, per l uomo l esposizione deriva da: Irradiazione diretta dall acqua Ingestione di acqua contaminata Inalazione di materiale risospeso dal corpo idrico Irradiazione esterna da radioattività depositata al suolo, ecc. Ingestione attraverso le catene alimentari (acqua, vegetali, carne, pesce, ecc.) Pratica radiologica DLgs 230/95 modificato attività umana suscettibile di aumentare l esposizione degli individui da sorgenti: artificiali naturali, nel caso in cui radionuclidi naturali non siano trattati per le loro proprietà radioattive, fissili o fertili, o da sorgenti soggette a disposizioni del capo IIIbis escluso interventi emergenza

14 NON rilevanza radiologica (!!!) 14 una pratica può essere considerata priva di rilevanza radiologica purché i seguenti criteri siano congiuntamente soddisfatti in tutte le possibili situazioni: a) la dose efficace cui sia esposto un qualsiasi individuo della popolazione 10 µsv/a; b) la dose collettiva efficace impegnata annuale <1 Sv persona persona, oppure una valutazione relativa all'ottimizzazione della protezione mostra che l'esenzione è l'opzione ottimale. d.lgs 230/95 modificato, All.I dlgs 187/00, 230/95 e 626/94 (e s.m.i.) gestione della radioprotezione i principi generali 1. Giustificazione 2. Ottimizzazione 3. Limitazione dosi individuali per lavoratori e popolazione non per pazienti, volont.. ecc. 4. distinzione tra pratica e intervento La radioprotezione dalle radiazioni ionizzanti richiede: sorveglianza fisica: esperto qualificato sorveglianza medica: medico competente/autorizzato entrambi partecipano alla riunione annuale 626 protezione dei pazienti: esperto in fisica medica Esperto qualificato Valuta il rischio Classifica i lavoratori Indica le misure di tutela Valuta le dosi gli esperti Procede a inchieste sulle dosi anomale Medico competente /autorizzato Visita preventiva Visite periodiche (annuali /semestrali) Visita di fine rapporto Entrambi aggiornano documentazione riunione annuale della sicurezza

15 giustificazione Nuovi tipi o nuove categorie di pratiche che comportano un'esposizione alle radiazioni ionizzanti debbono essere giustificati, anteriormente alla loro prima adozione o approvazione, dai loro vantaggi economici, sociali o di altro tipo rispetto al detrimento sanitario che ne può derivare 15 art.2, DLgs 230/95 modificato ottimizzazione Qualsiasi pratica deve essere svolta in modo da mantenere l'esposizione al livello più basso ragionevolmente ottenibile, tenuto conto dei fattori economici e sociali art.2, DLgs 230/95 modificato art.2, DLgs 230/95 modificato limitazione delle dosi La somma delle dosi derivanti da tutte le pratiche non deve superare i limiti di dose stabiliti per i lavoratori esposti, gli apprendisti, gli studenti e gli individui della popolazione (escluse le esposizioni mediche) I limiti sono complessivi, si riferiscono alla somma delle dosi derivanti da esposizione interna ed esterna e a tutte le esposizioni professionali svolte nell anno solare

16 limiti di dose individuale Sono Limiti di dose, msv/anno solare (+) complessivi Dose efficace ESPOSTI A (B) (*) 20 (6) NON ESPOSTI 1 Cristallino 150 (45) 15 Mani, avambracci 500 (150) 50 Piedi, caviglie 500 (150) 50 Pelle, media 1 cmq 500 (150) 50 Nascituro 1 Sorv. fisica individ. Si dipende Non Visita medica/anno 2 1 richiesta Fonte: all. IV d.lgs 230/95; (+) si riferiscono a TUTTE sedi lavorative, ma non comprendono le quelle mediche o per assistere i pazienti; (*) sono classificati in categoria B i lavoratori che non sono suscettibili di superare i valori in parentesi; 16 Tutele particolari minori apprendisti e studenti <18 anni gestanti (occhio alle indagini mediche) non attività in zone classificate o, comunque, al feto <1mSv astenersi da uso cancerogeni, mutageni non frequentare zone fino a 7 mesi dopo parto donne che allattano al seno evitare contaminazione interna art.69, DLgs 230/95 e smi i limiti di dose assicurano la protezione dai danni deterministici riducono al minimo, ma non azzerano, il rischio per danni stocastici e genetici Comprendono esposizione esterna ed interna NB: Si riferiscono a TUTTE le sedi lavorative

17 Protezione da irradiazione esterna 17 Tempo: ridurre al minimo, minuzioso programma delle procedure Distanza: allontanarsi dalle sorgenti il più possibile Schermi: usare schermature appropriate per ridurre esposizione TEMPO D = t0 + t D ( τ ) dτ = D t t0 irradiazione tempo 8 META TEMPO = META DOSE costante gamma dose e distanza Att Γ I( r) = 2 r Figura tratta da Holliday, Resnick, Krane, Fisica, Casa Editrice Ambrosiana, 2001 I 2 ( r1 2 ) ( 1) r = I r r2 dove: - Γ è la costante gamma di irraggiamento (Gy/Bq/m 2 ) - Att è l attività della sorgente radioattiva (Bq) - r è la distanza dalla sorgente (puntiforme) (m)

18 DISTANZA D 2 ( ) ( ) x0 x = D x0 x La La riduzione della dose è significativa specialmente alle brevi distanze distanza dose , effetto distanza , ,00 SORGENTE 192 Ir - 1TBq I 2 ( r1 2 ) ( 1) r = I r r2 Radionuclide 192 Ir attività 1 TBq Dose, Gy/min 10,00 0,10 0,00 Distanza (m) 0,01 0,5 1,0 10 distanza, m Intensità di dose (mgy/min) ,8 2,2 0,022 attenuazione radiazioni elettromagnetiche collimatore rivelatore assorbitore I x = µ I(x) raggi X I o I(x) x I = I o e µ x µ = coefficiente lineare di attenuazione totale [µ] = [L] 1

19 schermatura: HVL e TVL 19 spessore emivalente, SEV-HVL: spessore di schermatura che dimezza l intensità di dose dei raggi X o gamma, 1SEV=ln2/µ; spessore decivalente, SDV-TVL: spessore di schermo che riduce ad un decimo l intensità di dose dei raggi X o gamma, 1SDV=ln10/µ; per un dato materiale e un determinato tipo di radiazioni il SEV e l SDV sono costanti. I x 0 ( ) 0 n ( SEV ) n ( SDV ) 2 I I 10 sorgente 192 Ir (γ-ray)( 137 Cs (γ-ray)( 60 Co (γ-ray)( schermatura: HVL e TVL spessori emivalenti (SEV) e spessori decivalenti I piombo (mm) SEV HVL x 1SEV=ln2/µ SDV TVL decivalenti (SDV) Cemento SEV HVL I 10 0 ( ) 0 n ( SEV ) n ( SDV ) 2 I 1SDV=ln10/µ SDV TVL Aree a rischio Zona libera ed in ordine crescente di rischio: Zona sorvegliata Zona controllata Zona Interdetta vietato accesso durante funzionamento o irraggiamento zona controllata a permanenza limitata zona controllata ad accesso proibito, interdetta In funzione del tipo di rischio Irradiazione esterna Contaminazione

20 Aree a rischio classificate DLgs 230/95 e smi 20 Le zone sono classificate dall EQ e segnalate dal Responsabile ZONA CONTROLLATA ZONA SORVEGLIATA dose efficace globale > 6 > 1 dose equivalente al cristallino > 45 > 15 dose equivalente pelle/estremità > 150 > 50 Uso dosimetro individuale Obbligatorio Obbligatorio per esposti Tipo di accesso Regolamentato Limitato Zona Controllata: ambiente di lavoro, sottoposto a regolamentazione, l accesso è segnalato e regolamentato Zona Sorvegliata: ambiente di lavoro che non è Zona Controllata l accesso è segnalato e limitato Le barriere e le zone a rischio posizionarsi dietro le barriere o le pareti di protezione Zona sorvegliata Zona controllata Barriera protettiva Esterno alla barriera: area a libero accesso Segnalazione sulla sorgente

21 gammagrafia industriale 21 altri impieghi delle radiazioni radiografia neutronica rivelatore di fumo manipolazione materiali radioattivi generalmente zone sorvegliate

22 22 LA SEGNALETICA Radiazioni ionizzanti contaminazione irradiazione La segnaletica è indicata dall esperto qualificato sorgenti di radiazioni ionizzanti naturali prodotti di consumo fallout di bombe atomiche energia nucleare attività industriali medicina: diagnosi e terapia ricerca DOSI MEDIE-POPOLAZIONE ITALIANA Chernobyl Fallout Energia nucleare Mediche Ingestione naturali Radon e altri Radiazione terrestre Cosmici 0,002 0,005 0,0002 0,3 0,4 0,5 Valori sottostimati!!! 1,3 1,2 Dose efficace, msv/anno 0,0 0,3 0,5 0,8 1,0 1,3 1,5 1,8 2,0 totale 3,7 msv/a fonte: UNSCEAR 2000

23 isotopo U-234 U-235 U-238 URANIO IMPOVERITO URANIO DEPLETO, DU emivita, anni U-nat.%a 0,006 0,72 99,27 Attività totale, senza figli Attività totale (con i figli) DU, %a 0,001 0,2 99,8 presente in natura in un centinaio di minerali: 4 ppm in peso (7-60 Bq/kg) negli oceani: ton nei primi 20 km di crosta terr.: ton Bq/g-U URANIO IMPOVERITO, DU leucemia linfatica acuta, LLA latenza: 5 anni (radiazioni) 1-2 anni (altre cause) leucemia mieloblastica acuta, LMA concause: virus e agenti chimici, es inalazione idrocaruri aromatici: benzene (leuc. mieloblastica) inc. naturale (20-35 a) : 2,6/ /a U è tossico chimicamente (come Pb) uranio impoverito: possibili effetti

24 URANIO IMPOVERITO, DU 24 PRODUZIONE forma chimica: UF 6 (e altre) depositi attuali: ton di UF 6 produzione annuale: ton Densità: 19,3 g/cc Punto di fusione: 1123 C SE FRAMMENTATO è piroforico URANIO DEPLETO, produzione?? (Le Scienze, 2002) URANIO DEPLETO, DU APPLICAZIONI MILITARI proiettili anticarro e anti-bunker corazze carri armati e elicotteri produzione di 239 Pu fissile Utilizzato in modo estensivo guerra del golfo, 1991, 350 ton Bosnia ed Erzegovina, 1995 Balcan Storm, 1999 Afganistan, 2001,?? ton Irak, 2003,?? ton Proiettili 30mm perforano 9 cm acciaio

25 25 (Tosi GP, Milano, 2002)?? URANIO DEPLETO uso militare in Bosnia?? entro un carro schermato con DU 0,4-0,8 µsv/h 1 msv/70 g, 8h/g in Bosnia 6 decessi tra i militari per leucemia (alcuni non erano stati in Bosnia) militari inviati bombardamenti impianti chimici (organofosfati) impianti militari depositi di armi chimiche somministrazione di farmaci ai militari per proteggerli da agenti chimici e batteriologici

26 in Bosnia 26 inquinamento da Volatile Organic Coumpound, VOC S, a seguito di bombardamento URANIO DEPLETO, DU APPLICAZIONI CIVILI contrappesi in aviazione volani zavorra per navi schermature per radiazioni gamma (anche a scopo medico) leghe speciali con l acciaio mazze da golf, ecc. colorante (acetato uranile) USI MILITARI elevate concentrazioni di DU IMMEDIATAMENTE dopo impatto considerazioni USI CIVILI nessun problema per lavoratori, piloti e passeggeri qualche problema in caso di incidente aereo (polveri disperse)

27 considerazioni 27 BOMBE INESPLOSE IN MARE nessun problema per la diluizione: in acqua di mare: 3 ton/km 3 di U 1 bomba pesa qualche kg BOMBE SGANCIATE (guerra del Golfo) 350 ton su km 2 MA con i fertilizzanti fosfatici si versano 30 ton/anno su stessa area (e su 20 anni?) radiazione di fuga (<1 msv/h a 1 m) fascio primario ( msv/h a 1 m) Le radiazioni intorno al paziente radiazione diffusa (0,6-1,8 msv/h m a 50 cm) DOSI in radiodiagnostica tipo di esame (preocedura), 2000 RX torace, PA Procedura radiogr. torace Cranio Rachide lombosacrale Mammografia Addome Pelvi Rachide lombare Tratto gastrointest. Sup. Urografia Dose efficace msv 0,02 0,13 0,05 0,27 0,5 0,65 0,79 0,81 3,6 4 Dose proced/ DoseRxTorace, n.rel , DoseProced/ Dose naturale 3 giorni 20 g 7,6 g 41,1 g 76 g 98,9 g 120 g 123 g 1,5 anni 1,7 a ( dosi tratte da Padovani et al., Fisica in Med, 1: 59-70, 2003)

28 DOSI in radiodiagnostica tipo di esame (preocedura), 2000 Tratto gastroint. Inferiore Ang. neurologica Ang. coronarica Ang. Periferica TC testa TC Torace TC Pelvi TC addome Radiol. interv. cardiologica Radiol. Intervent. Periferica Dose efficace, msv 6,4 4,1 8,6 12,4 2,1 9, ,1 21,6 Dose proced/ DoseRxTorace, n.rel DoseProced/ Dose naturale 2,7 a 1,7 a 3,6 a 5,2 a 0,9 a 4,0 a 4,2 a 6,3 a 5,9 a 9,0 a ( dosi tratte da Padovani et al., Fisica in Med, 1: 59-70, 2003) 28 DOSI e MEDICINA NUCLEARE tipo di esame, 2000 Scint.surrenal.corticale Sc.miocard.per fusione Captazione Tiroidea Sc.tracc.immunologici Tomosc.celebr. SPET Scint.ossea o articol. St. scitn.di neoplasie St.scint.neoplasie Scintigr. renale Sc.linfatica e linfoghian (Padovani et al., Fisica in Med, 1: 59-70, 2003) Isotopo 131 I-NP59 Tl-clor. 131 I-iodur. Tc 201 Tl 99m Tc 99m Tc-ECD Tc-dif. 131 I-MIBG 99m Tc 111 In-octr 99m Tc-DM 99m Tc-coll coll Dose eff, msv 81,5 28,4 26,6 10,7 9,6 4,7 5,1 8,0 1,4 0,7 dose efficace annua msv/pers Rx medici Rx odonto diagn. Nucl. Tot.diagnost. Radioterapia terapia nucl. Tot. terapia TOTALE (UNSCEAR Report, 1993) RADIOLOGIA POVERA I USA-Italia Inghilterra 1 0,01 0,09 1,1 0,7 0,004 0,7 1,8 II Cina Brasile 0,1 0,001 0,008 0,1 0,2 0,0009 0,2 0,3 III India Ecuador 0,04 0,0003 0,008 0,05 0,03 0,0009 0,03 0,08 IV Ruanda Senegal 0,04 0,0003 0,008 0,05 0,02 0,0004 0,02 0,03

29 In molte strutture sanitarie 29 - dose erogata è largamente superiore a quella necessaria - rapporti pari a un fattore , tra la dose massima e minima, a parità di indagine radiologica - la dose eliminabile è equivalente, se non superiore a quella di tutte le altre fonti artificiali (centrali nucleari comprese). Fonte: UNSCEAR 2000 richiedi i dispositivi di protezione individuale schermati Foto dal catalogo di Europrotex) Fattore protezione a 80 kvp: 0,5 mmpb equiv attenua >>20 volte 0,25 mm Pb equiv. Attenua >>10 volte dispositivi di protezione individuale schermati per pazienti Foto dal catalogo di Europrotex)

30 ESPOSIZIONE DEI NASCITURI 30 - effetti deterministici: natura e gravità variano con dose e età gestazionale - morte intrauterina,, deformazioni, difetti di crescita, danni al sistema nervoso, ritardi mentali, riduzione del QI e alterazioni comportamentali - rilevanti nelle prime sett., ma anche fino a probabilità effetti stocastici è (cautelativamente) proporzionale alla dose Fattibene, Risica et al; Med. Pediatr, 1999 paziente e medicina nucleare A CASA PROPRIA - lavare bene il bagno - lavare biancheria separatamente - usare salviette separate - non abbracciare i nipotini per un paio di giorni no problem con i bambini di Chernobyl APPUNTI DI RADIOPROTEZIONE FISICA TECNICA AMBIENTALE, elio giroletti dispense su internet webgiro elio giroletti. Università degli Studi di Pavia dip. Fisica nucleare e teorica girolett@unipv.it

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