Focus su Multimorbilità e fragilità 4 luglio 2019
|
|
- Floriana Buono
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Focus su Multimorbilità e fragilità 4 luglio 2019 Maria Chiara Corti Programma Nazionale Esiti AGENAS
2 Invecchiamento, multimorbidità e complessità Le sfide e gli strumenti per il cambiamento Transizione epidemiologica Multimorbidità, Cronicità Disabilità Big Data Dati non usati resi obsoleti Risorse finanziarie limitate Inefficienze di sistema Nuove attese e preferenze delle persone NUOVE SFIDE NUOVI STRUMENTI Valorizzazione flussi di dati esistenti Nuovi luoghi di cura: Cure integrate, Cure intermedie Tecnologie innovative di risk adjustement: Nuovi modelli di cura e rimodulazione delle competenze professionali per la multimorbidità Nuovi sistemi per la valutazione della performance e per il finanziamento
3 Il Programma Nazionale Esiti ll Programma nazionale esiti (PNE) fornisce valutazioni comparative a livello nazionale sull efficacia, la sicurezza, l efficienza e la qualità delle cure prodotte nell ambito del SSN. PNE è sviluppato da Agenas per conto del Ministero della Salute
4 La valutazione degli esiti Può essere definita come stima/calcolo, con disegni di studio osservazionali (non sperimentali), dell'occorrenza degli esiti d'interventi o trattamenti sanitari. Utilizzando tecniche di aggiustamento multivariato consente confronti equi, aggiustando per il diverso case-mix (multimorbilità) dei pazienti.
5 Cosa misura PNE 2018 o Dati dagli oltre 1300 ospedali italiani pubblici e privati accreditati o Oltre 8 milioni di SDO (Schede di Dimissione Ospedaliera) ogni anno. o Archivi storici delle SDO e dello stato in vita dal o 175 indicatori 70 di esito 75 di volume o di attività 30 di ospedalizzazione
6 Frattura del collo del femore L intervento tempestivo sulla frattura del collo del femore nell anziano, riducendo la mortalità e l insorgenza di complicanze postoperatorie, determinando una minore durata del dolore e migliorando il recupero degli outcome funzionali, consente di controllare le ricadute in termini di salute di quella che è tra le 10 maggiori cause di disabilità ( World Report on Disability - World Health Organization 2011).
7 Frattura del collo del femore: intervento chirurgico entro 2 giorni PNE Italia % 65% DM 70 (60% ) 45% 34%
8 DM 70 (60% )
9 DM 70 (60% )
10 Tumori maligni:volume di ricoveri per intervento, Italia Fonte: PNE Italia
11 Epidemiologia e chirurgia Chirurgia del cancro del colon. Associazione tra mortalità a 30 giorni e volume di attività per poli ospedalieri. Italia, PNE 2010, 2015 IC 95%
12 TM del colon: distribuzione volumi di attività per struttura Tot casi nel PNE
13 Esiti a breve termine in funzione dei volumi
14 Associazione tra volumi di interventi su colon-retto ed esiti : Italia
15 Fattori di rischio e confondenti Cosa si nasconde dietro ai volumi? Nelle casistiche ridotte i fattori confondenti possono influenzare gli esiti, se non si aggiusta. La selezione negativa o positiva di pazienti può creare associazioni distorte (bias). Grandi volumi di solito hanno un case-mix piu complesso ma.. I maggiori volumi si associano a minori rischi per i pazienti perche la struttura ha maggior esperienza
16 Il Sistema ACG : sistema di classificazione del case-mix Specialistica Pronto Soccorso: diagnosi ICD 9 CM Riabilitazione extra-ospedaliera: diagnosi ICD 9 CM Esenzioni: diagnosi ICD 9 CM Assistito Diagnosi Ricoveri ospedalieri (SDO) Diagnosi ICD 9 CM Psichiatria territoriale: Diagnosi ICD 10 Registro malattie rare: Diagnosi ICD 9 CM Farmaceutica Cure domiciliari: diagnosi ICPC Residenzialità extraospedaliera: diagnosi ICPC Costi o tariffe per prestazioni erogate nell anno
17 Numero di condizioni croniche co-prevalenti Fonte: Archivio regionale ACG 2016
18 Stratificazione del rischio: Population health management PALLIAZIONE, COORDINAMETO CURE COORDINAMENTO CURE CARE MANAGEMENT COORDINAMENTO CURE DISEASE/CASE MANAGEMENT 5= Terminalita = 1% 4 = Multimorbidita e complessita = 3 % 3 = Patologia singola complessa, Patologie multiple = 19% Carico 13,2 Carico 6,7 Carico 2,4 PDTA, DISEASE MANAGEMENT DIAGNOSTICA DIFFERENZIALE PROMOZIONE SALUTE SCREENING ACG : DALLE MALATTIE 2 = Una singola patologia o condizione non complessa = 19% 1 = Sviluppo dei sintomi = 37% Costi senza diagnosi 0= In salute = 19% Ne costi ne diagnosi Giunta Regionale Fonte: Archivio Area Sanità regionale e Sociale ACG Anno 2017 Carico 0,6 Carico 0,2 Carico o peso = 0 AL PESO ASSISTENZIALE
19 Stratificazione del rischio: Population health management PALLIAZIONE, = Terminalita = 1% COSTO medio milioni in totale CARE MANAGEMENT DISEASE/CARE MANAGEMENT PDTA UT. SANI NON UTILIZZ Anno = Multimorbidita e complessita = 3,3 % 3 = Patologia singola complessa, Patologie multiple = 19% 2 = Una singola patologia o condizione non complessa = 20% 1 = Sviluppo dei sintomi = 39% Costi senza diagnosi 0= In salute = 19% Ne costi ne diagnosi COSTO miliardo COSTO ,2 miliardi COSTO milioni COSTO milioni COSTO= 0 Giunta Regionale Prestazioni sanitarie per un totale di 5 miliardi di Euro Area Sanità e Sociale
20 Popolazione e costi per carico di malattia. Veneto, anno (Fonte: elaborazioni su dati archivio ACG Veneto) 5% 25% 33% 75% Corti MC, Avossa F, Schievano E, Eur J Intern Med. 2018
21 Tasso di ospedalizzazione (numero di ricoveri per assistiti) DH incluso Fonte: Archivio ACG 2016
22 Distribuzione dei ricoveri ospedalieri urgenti / programmati RICOVERI URGENTI CRONICI N= % RICOVERI PROGRAMMATI CRONICI N= Fonte: Archivio ACG 2016 e Schede di dimissione ospedaliera
23 99,5% dei soggetti con età > 50 aa in vetta alla piramide è classificabile in questi 5 ACG High cost, high needs 5% = 33 % 50% (se aggiungo i costi della residenzialità)
24 N=98401 (62% della pop >=50 anni con RUB 4,5) Distribuzione % prime 10 EDC
25 N=21964 (14% della pop >=50 anni con RUB 4,5) Distribuzione % prime 10 EDC
26 N=20748 (13% della pop >=50 anni con RUB 4,5) Distribuzione % prime 10 EDC
27 N=3656 (2% della pop >=50 anni con RUB 4,5) Distribuzione % prime 10 EDC
28 99,5% dei soggetti con età > 50 aa in vetta alla piramide è classificabile in questi 5 ACG Costo Medio in Euro ACG nella popolazione >=50 anni 4-5 problemi di salute, due o più patologie maggiori, età > problemi di salute, 2 patologie maggiori, età > problemi di salute, 3 patologie maggiori, età > problemi di salute, 4 o più patologie maggiori, età > o più problemi di salute, 4 o più patologie maggiori, età >
29
30 Enhanced Recovery Program
31 IL MODELLO DI CARE MANAGEMENT nella REGIONE VENETO In ogni distretto: Cure integrate in pazienti con multimorbilità 2 MMG 2 Infermieri Care Manager +
32 PROGRAMMA DI CARE MANAGEMENT PRE POST CASI RICOVERI OSP PRE POST CONTROLLI* PRE POST CASI ACCESSI PS PRE POST CONTROLLI* *Controlli appaiati con propensity score per età, sesso, AULSS, ACG, n. condizioni croniche, considerando per la stagionalità dei ricoveri lo stesso periodo del caso appaiato, pre e post la data di PC del caso. Tiozzo Netti S, Corti MC. Aging Clin Exp. Res (2):
33 Multimorbilità e fragilità corti@agenas.it
Gestione della cronicità avanzata e complessa in Veneto
Gestione della cronicità avanzata e complessa in Veneto Cristina Basso U.O.C Servizio Epidemiologico Regionale e Registri Azienda Zero - Regione Veneto Regione Veneto: multimorbidità e complessità Le sfide
DettagliL ESPERIENZA DELLA REGIONE VENETO
L ESPERIENZA DELLA REGIONE VENETO Cristina Basso Silvia Tiozzo Netti Maria Chiara Corti Roma, 14 marzo 2018 DA DOVE SIAMO PARTITI 2012 2013 2014. Costruzione database regionale Progetto di supporto al
DettagliMaria Chiara Corti. UOC Servizio Epidemiologico Regionale e Registri Azienda Zero- Regione Veneto. 4 Ottobre 2018 AOU Padova
Maria Chiara Corti Cristina Basso, Nicola Gennaro, Matilde Dotto, Silvia Tiozzo Netti UOC Servizio Epidemiologico Regionale e Registri Azienda Zero- Regione Veneto 4 Ottobre 2018 AOU Padova Epidemiologia
DettagliIl ruolo di Agenas nella politiche di contrasto alle disuguaglianze di salute
AGENAS Disuguaglianze di salute: politiche sanitarie e non sanitarie. Istituto Superiore di Sanità - 30 maggio 2019 Il ruolo di Agenas nella politiche di contrasto alle disuguaglianze di salute Maria Chiara
DettagliL APPROCCIO ASSISTENZIALE E DI ACCOMPAGNAMENTO DELLE PERSONE CON DEFICIT COGNITIVO. Cristina Basso
L APPROCCIO ASSISTENZIALE E DI ACCOMPAGNAMENTO DELLE PERSONE CON DEFICIT COGNITIVO Cristina Basso UOC Servizio Epidemiologico Regionale e Registri Azienda Zero- Regione Veneto Mestre, 12 ottobre 2018 DECLINO
DettagliI progetti della Regione Toscana sul Paziente Complesso. Paolo Francesconi
I progetti della Regione Toscana sul Paziente Complesso Paolo Francesconi Nuova Sanità d Iniziativa: nuovi target e nuovi modelli Pazienti complessi high risk / high cost Modello di Care e Case Management
DettagliFOCUS SULLE PRINCIPALI PATOLOGIE CRONICHE. Dall Innovazione Terapeutica all Innovazione Organizzativa. Tiozzo Silvia Netti. 24 maggio Vicenza
FOCUS SULLE PRINCIPALI PATOLOGIE CRONICHE Dall Innovazione Terapeutica all Innovazione Organizzativa Tiozzo Silvia Netti 24 maggio 2018- Vicenza Componenti del Care Management Identificazione precoce del
DettagliDr. Domenico Mantoan Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto
Dr. Domenico Mantoan Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto 1 LA LEGGE REGIONALE N.19 del 25 ottobre 2016 Ridefinizione dell assetto organizzativo delle Aziende Ulss Azienda Zero OBIETTIVI
DettagliMedicina Territoriale e Gestione Integrata della Cronicità
Medicina Territoriale e Gestione Integrata della Cronicità Giovanni Pavesi Direttore Generale 24 Maggio 2018 Palazzo Chiericati Pourcent de la mortalité totale Percentuale della mortalità complessiva La
DettagliLA STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO NELLA POPOLAZIONE DEL VENETO PER MIGLIORARE L EFFICIENZA E L EQUITA DEI SERVIZI SANITARI: IL CASO DEL SISTEMA ACG
LA STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO NELLA POPOLAZIONE DEL VENETO PER MIGLIORARE L EFFICIENZA E L EQUITA DEI SERVIZI SANITARI: IL CASO DEL SISTEMA ACG Maria Chiara Corti UO Strutture di ricovero intermedie e
DettagliUn nuovo orizzonte di significato per i big data della non autosufficienza
Un nuovo orizzonte di significato per i big data della non autosufficienza Cristina Basso Regione del Veneto Area Sanità e Sociale Direzione Programmazione Sanitaria U. O. Strutture intermedie e socio-sanitarie
DettagliPrima e dopo l ospedale conoscere i bisogni sanitari e sociali per assicurare la continuità di cura.
Prima e dopo l ospedale conoscere i bisogni sanitari e sociali per assicurare la continuità di cura andrea.vannucci@ars.toscana.it l uso dell ospedale è in decrescita 165 160 159,67 Tasso grezzo per 1.000
DettagliIl Sistema ACG nella Regione del Veneto Report ULSS:XXX Archivio Regionale anno 2015
Il Sistema ACG nella Regione del Veneto Report ULSS:XXX Archivio Regionale anno 2015 Che cos'è il Sistema ACG La Regione del Veneto, nell ambito della riorganizzazione dei servizi territoriali prevista
DettagliFocus sulle principali patologie croniche
Dall innovazione terapeutica all innovazione organizzativa Focus sulle principali patologie croniche Maria Chiara Corti Programmazione Sanitaria e LEA UOC Servizio Epidemiologico Regionale e Registri Azienda
DettagliI servizi per la demenza nel Veneto
8 CONVEGNO NAZIONALE SUI CENTRI DIURNI ALZHEIMER I servizi per la demenza nel Veneto Cristina Basso Regione del Veneto Area Sanità e Sociale Direzione Programmazione Sanitaria Unità organizzativa Strutture
DettagliL identificazione precoce della fragilità nel malato con multimorbilità
L identificazione precoce della fragilità nel malato con multimorbilità Maria Chiara Corti Programmazione Sanitaria e LEA UOC Servizio Epidemiologico Regionale e Registri Azienda Zero Regione Veneto Domanda
DettagliDott. Marco Nuti Dirigente Medico Psichiatra AUlss 4 Veneto Orientale Dirigente a Supporto Direzione Programmazione LEA UO Salute Mentale e Sanità
LA MULTIMORBILITÀ: IL PDTAE LA METRICA ACG Dott. Marco Nuti Dirigente Medico Psichiatra AUlss 4 Veneto Orientale Dirigente a Supporto Direzione Programmazione LEA UO Salute Mentale e Sanità Penitenziaria
DettagliLa chirurgia oncologica nel Programma Nazionale Esiti. Maria Chiara Corti AGENAS- PNE Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali
La chirurgia oncologica nel Programma Nazionale Esiti Maria Chiara Corti AGENAS- PNE Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali Perché si misurano le performance? La misurazione pone le organizzazioni
DettagliTD2 IN REGIONE VENETO: DIMENSIONE DEL PROBLEMA, BISOGNI ED EVOLUZIONI TERAPEUTICHE
TD2 IN REGIONE VENETO: DIMENSIONE DEL PROBLEMA, BISOGNI ED EVOLUZIONI TERAPEUTICHE Eliana Ferroni, Cristina Basso, M.Chiara Corti UOC Servizio Epidemiologico Regionale e Registri Azienda Zero-Regione Veneto
DettagliELENCO FIGURE E TABELLE
ELENCO FIGURE E TABELLE Cap.2 Il contesto demografico e sociale Figura 1: Territorio ASL e dei Distretti 6 Figura 2: Distribuzione percentuale della popolazione residente nell anno 2006, per Distretto.
DettagliConvegno CARD Veneto. Cruscotti valutativi ed ACG: l uso di dati amministrativi per la gestione della multimorbilita nelle cure primarie
Convegno CARD Veneto Cruscotti valutativi ed ACG: l uso di dati amministrativi per la gestione della multimorbilita nelle cure primarie Padova 7 aprile 2014 Maria Chiara Corti e Luca Greselin Maggiore
DettagliCRONICITÀ E LIVELLI DI INTENSITÀ ASSISTENZIALE. Cristina Basso. UOC Servizio Epidemiologico Regionale e Registri Azienda Zero- Regione Veneto
CRONICITÀ E LIVELLI DI INTENSITÀ ASSISTENZIALE Cristina Basso UOC Servizio Epidemiologico Regionale e Registri Azienda Zero- Regione Veneto Perchè le malattie croniche sono una priorità di salute pubblica?
DettagliStrumenti di monitoraggio degli indicatori PNE nella regione del Veneto
Strumenti di monitoraggio degli indicatori PNE nella regione del Veneto Maria Chiara Corti Francesco Avossa, Angela De Paoli 27 Marzo 2017 Sistema Epidemiologico Regionale Regione del Veneto Il contesto
DettagliDr. Maria Chiara Corti Area Sanita e Sociale. Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto 1
Dr. Maria Chiara Corti Area Sanita e Sociale 1 Nel 2013 In Veneto Con demenza = (0,7%) 35.878 (sottostima) Senza demenza = (99,3%) 4.937.369 Nel Veneto attesi 80-90 mila casi prevalenti Fonti di dati regionali
DettagliAZIENDA USL RIETI UOSD Audit Clinico e SIS P.RE.VAL.E. PRESENTAZIONE DATI DEL PRIMO SEMESTRE 2015
AZIENDA USL RIETI UOSD Audit Clinico e SIS P.RE.VAL.E. PRESENTAZIONE DATI DEL PRIMO SEMESTRE 2015 La valutazione della qualità dell assistenza P.Re.Val.E. 17 dicembre 2015 P.RE.VAL.E Programma Regionale
DettagliPotenzialità e limiti dei flussi informativi correnti della Regione del Veneto
INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO: ESISTE UNA CONTINUITA ASSISTENZIALE PER L ANZIANO DEPRESSO? Potenzialità e limiti dei flussi informativi correnti della Regione del Veneto Francesco Avossa Sistema Epidemiologico
DettagliSANITA, WELFARE, INNOVAZIONE
AIOP EMILIA ROMAGNA SANITA, WELFARE, INNOVAZIONE 16 maggio 2018 AIOP EMILIA ROMAGNA SANITA, WELFARE, INNOVAZIONE 16 maggio 2018 La nuova sanità: percorsi in atto e traiettorie di sviluppo M. Cristina Perrelli
DettagliL INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE
L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE L ospedale e il territorio: opportunità e criticità nell integrazione socio-sanitaria Francesca Busa Direttore Distretto
DettagliFabrizio Gemmi ARS Toscana
Fabrizio Gemmi ARS Toscana Il SSR mi mantiene in salute? Consumo di tabacco, alcol fuori pasto e frutta e verdura per Ausl di residenza prevalenza per 100 abitanti età 18 64 anni Consumo di tabacco,
DettagliINDICATORI PROCEDURE CHIRURGICHE
INDICATORI PROCEDURE CHIRURGICHE PRESENTAZIONE La misura e la valutazione comparativa degli esiti degli interventi sanitari sono considerate strategie fondamentali per promuovere la qualità e l equità
DettagliAssistenza primaria: le sfide dell innovazione
Assistenza primaria: le sfide dell innovazione Segreteria Regionale per la Sanità Venezia, 7 giugno 2013 Cambiamenti dei profili di bisogno (anche in Veneto) Invecchiamento Cronicità e comorbilità Disabilità
DettagliLe Reti oncologiche e i programmi di screening. 6 marzo 2016 REGIONE LAZIO - Sala Tirreno
Le Reti oncologiche e i programmi di screening 6 marzo 2016 REGIONE LAZIO - Sala Tirreno Finalità delle Reti oncologiche Fornire una risposta ai diversi bisogni assistenziali della persona, a partire dalla
DettagliMETODI UTILIZZATI NEL SITO ATLANTEONLINE.ASLMI1.MI.IT
METODI UTILIZZATI NEL SITO ATLANTEONLINE.ASLMI1.MI.IT SOMMARIO Indicatori... 2 Residenti, indici demografici... 2 Ricoveri Ordinari... 2 Cronicità... 3 Tumori maligni... 3 Mortalità... 3 Tempi e distanze
DettagliUn compendio di buone pratiche Cosa manca. ars.toscana.it
Un compendio di buone pratiche Cosa manca paolo.francesconi@ ars.toscana.it Di cosa voglio parlarvi Qual è il problema Come può essere affrontato Come lo abbiamo affrontato Che risultati abbiamo ottenuto
DettagliEvoluzione della sanità d iniziativa: lo stato dell arte
Esperienze di cure primarie: l innovazione 2.0 nell assistenza territoriale Evoluzione della sanità d iniziativa: lo stato dell arte Lorenzo Roti - Toscana 1 Agenda l estensione del progetto dopo 4 anni
DettagliRAZIONALE e METODOLOGIA
13 Dicembre 2004 Regione del Veneto Assessorato alle Politiche Sanitarie Direzione Piani e Programmi Socio Sanitari IL DIABETE NEL VENETO: dalla conoscenza del problema al miglioramento dell assistenza
DettagliModelli assistenziali dei territori a confronto: la voce dell Emilia-Romagna
Modelli assistenziali dei territori a confronto: la voce dell Emilia-Romagna Antonio Brambilla Responsabile Servizio Assistenza Territoriale Direzione Generale, Cura della Persona, Regione Emilia Romagna
DettagliMonitoraggio della qualità del servizio: Indicatori del Programma Nazionale Esiti (PNE)
30 giugno 2018 Monitoraggio della qualità del servizio: Indicatori del rogramma Nazionale Esiti (NE) Il rogramma nazionale esiti (NE), sviluppato da Age.Na.S. per conto del Ministero della Salute, è un
Dettaglipaolo.francesconi@ars.toscana.it Cosa voglio dirvi Cure primarie e malattie croniche l efficacia delle forme associative dell assistenza primaria il progetto dalla medicina d attesa alla sanità d iniziativa
DettagliSSN FAST FORWARD Le proposte per il SSN
SSN FAST FORWARD Le proposte per il SSN TITOLO Population Health Management e PDTA Eventuale sottotitolo Prove tecniche di implementazione Nome Cognome Carica istituzionale Valeria D. Tozzi e Verdiana
DettagliIntegrazione Complementarietà della RW Data e RW Evidence
Popolazioni target e impatto economico dei nuovi farmaci dati RWE Convegno LE ANALISI SULL'USO DEI FARMACI: METODI ED ESPERIENZE IN ITALIA La 15 giugno 2017 Nello Martini Integrazione Complementarietà
DettagliRelazione Socio Sanitaria 2015 (dati ) Presentazione alla Quinta Commissione Consiliare. Palazzo Ferro Fini Martedì 22 settembre 2015
Relazione Socio Sanitaria 2015 (dati 2013-2014) Presentazione alla Quinta Commissione Consiliare Palazzo Ferro Fini Martedì 22 settembre 2015 Dott. Mario Saugo Responsabile Tecnico Scientifico SER Dott.ssa
DettagliLONG-TERM CARE TWO Edizione 2017 degli Stati Generali dell Assistenza a lungo termine
LONG-TERM CARE TWO Edizione 2017 degli Stati Generali dell Assistenza a lungo termine La Babele dell assistenza domiciliare in Italia: chi la fa, come si fa Antonio Brambilla Servizio Assistenza Territoriale
DettagliCONFERENCE. Integrated services: organizational healthcare models in the framework of chronic diseases. The Chronic Care Model in Tuscany
CONFERENCE Integrated services: organizational healthcare models in the framework of chronic diseases. The Chronic Care Model in Tuscany 26-27 March 2018 Turin, C.so Regina Margherita, 174 Paolo Francesconi
DettagliDomenico Mantoan Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto. Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto
Domenico Mantoan Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto Direttore Generale Area Sanità e Sociale Regione del Veneto Una programmazione a lungo termine PSSR (2012) SCHEDE OSPEDALIERE
Dettagli5. di cui % popolazione >=75 anni. 3. di cui % popolazione >=65 anni. 4. di cui popolazione >=75 anni. 6. Indice di natalità
Regione Veneto Azienda Ulss8 2Liv. Raggrup 3Liv. Raggruppamento Dati 01. POPOLAZIONE (al 31/12/n) 1. N Residenti (al 31/12/n) Anno (vuoto) 27.046 12,09% 250.762 249.309 246.474 242.302 239.832 236.618
Dettagli5. di cui % popolazione >=75 anni. 3. di cui % popolazione >=65 anni. 4. di cui popolazione >=75 anni. 6. Indice di natalità
Regione Veneto Azienda Ulss22 2Liv. Raggrup 3Liv. Raggruppamento Dati 01. POPOLAZIONE (al 31/12/n) 1. N Residenti (al 31/12/n) Anno (vuoto) 40.726 16,50% 287.535 284.131 278.803 272.418 267.911 262.948
Dettagli5. di cui % popolazione >=75 anni. 3. di cui % popolazione >=65 anni. 4. di cui popolazione >=75 anni. 6. Indice di natalità
Regione Veneto Azienda Ulss4 2Liv. Raggrup 3Liv. Raggruppamento Dati 01. POPOLAZIONE (al 31/12/n) 1. N Residenti (al 31/12/n) Anno (vuoto) 14.333 8,26% 187.902 187.082 185.178 183.554 182.220 181.660 179.250
Dettagli5. di cui % popolazione >=75 anni. 3. di cui % popolazione >=65 anni. 4. di cui popolazione >=75 anni. 6. Indice di natalità
Regione Veneto Azienda Ulss6 2Liv. Raggrup 3Liv. Raggruppamento Dati 01. POPOLAZIONE (al 31/12/n) 1. N Residenti (al 31/12/n) Anno (vuoto) 27.691 9,52% 318.436 316.215 312.413 309.599 307.696 304.909 300.519
Dettagli5. di cui % popolazione >=75 anni. 3. di cui % popolazione >=65 anni. 4. di cui popolazione >=75 anni. 6. Indice di natalità
Regione Veneto Azienda Ulss3 2Liv. Raggrup 3Liv. Raggruppamento Dati 01. POPOLAZIONE (al 31/12/n) 1. N Residenti (al 31/12/n) Anno (vuoto) 14.299 8,66% 179.497 178.662 176.593 174.751 173.664 171.840 169.601
DettagliRaccomandazioni per l accreditamento dei Centri
Definizione di un modello di presa in carico del paziente portatore di malattie emorragiche congenite finalizzato alla prevenzione e riduzione dell impatto socio-sanitario della malattia e delle sue complicanze
DettagliIl ruolo delle cure palliative sul territorio. Ezio Trivellato
Il ruolo delle cure palliative sul territorio Ezio Trivellato 15 marzo 2010 Legge 38 ART. 1: La legge tutela il diritto del cittadino ad accedere alle cure palliative Legge 38, 15 marzo 2010 Art 1 (finalità)
Dettagli952. IOV. Azienda. Variaz % Di Periodo. 2Liv. Raggrupp3Liv. Raggruppamento Dati 01. POPOLAZIONE (al 31/12/n) 1. N Residenti (al 31/12/n)
Regione Azienda Veneto 952. IOV 2Liv. Raggrupp3Liv. Raggruppamento Dati 01. POPOLAZIONE (al 31/12/n) 1. N Residenti (al 31/12/n) Anno 2. di cui popolazione >=65 anni 3. di cui % popolazione >=65 anni (vuoto)
DettagliReti (Assistenziali) IL RUOLO DI TERRITORIO, OSPEDALE, RETI E MMG NELLA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE ONCOLOGICO
IL RUOLO DI TERRITORIO, OSPEDALE, RETI E MMG NELLA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE ONCOLOGICO Reti (Assistenziali) Antonio Frassoldati Dip Oncologico - Ferrara Reti oncologiche in Italia L iter normativo
Dettagli902. A.O. VERONA. Azienda. Variaz % Di Periodo. 2Liv. Raggrupp3Liv. Raggruppamento Dati 01. POPOLAZIONE (al 31/12/n) 1. N Residenti (al 31/12/n)
Regione Azienda Veneto 902. A.O. VERONA 2Liv. Raggrupp3Liv. Raggruppamento Dati 01. POPOLAZIONE (al 31/12/n) 1. N Residenti (al 31/12/n) Anno (vuoto) 2. di cui popolazione >=65 anni (vuoto) 3. di cui %
DettagliMODELLI ORGANIZZATIVI PER IL PAZIENTE CHIRURGICO PSSR PRIMI INDIRIZZI DI PROGRAMMAZIONE PER IL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE CHIRURGICO
MODELLI ORGANIZZATIVI PER IL PAZIENTE CHIRURGICO PSSR 2019-2023 PRIMI INDIRIZZI DI PROGRAMMAZIONE PER IL TRATTAMENTO DEL PAZIENTE CHIRURGICO Claudio Pilerci Il sistema di rete ospedaliero aspetti programmatori
DettagliIl percorso diagnosticoterapeutico-assistenziale. per le demenze della Regione Emilia- Romagna
Il percorso diagnosticoterapeutico-assistenziale per le demenze della Regione Emilia- Romagna Circa 70 diverse patologie cerebrali di natura degenerativa, vascolare, traumatica o da cause secondarie possono
DettagliCambio di paradigma. Direzione Piani e Programmi Socio-Sanitari Servizio Medicina Convenzionata
Cambio di paradigma 1 Cultura orientata alla malattia acuta Fino ad oggi: Interesse prevalente acuzie Medicina di attesa La salute individuale Accessibilità temporale limitata Discontinuità di cura Comunicazioni
DettagliLa fragilità come elemento di pianificazione degli interventi di prevenzione
VI Convention Nazionale dei Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende Sanitarie d Italia Roma 20 aprile 2018 La fragilità come elemento di pianificazione degli interventi di prevenzione Dr.
DettagliSistema Epidemiologico Regionale - SER
Ottimizzazione della gestione integrata del Diabete nella Regione Veneto Epidemiologia del Diabete nella Regione Veneto Veronica Casotto, Ugo Fedeli, Eliana Ferroni, Mara Pigato, Francesco Avossa, Mario
DettagliGLI INDICATORI DI PERFORMANCE
GLI INCARI PERFORMANCE MACRO- ANALISI INCARI Economicità Valore della produzione / Costo totale aziendale Economicità Grado di indebitamento corrente organizzativa Raggiungimento del 100% degli obiettivi
Dettaglifonte:
ALLEGATO B ASL INDICATORI TEMATICI AREA DEFINIZIONE NUMERATORE DENOMINATORE RIFERIMENTO >= 10 % Integrazione ospedale territorio Percentuale di ultra sessantacinquenni sottoposti a valutazione multidimensionale
DettagliRicognizione farmacologica presso le Case della Salute
Seminario Regionale Sicurezza delle cure farmacologiche 3 dicembre 2015 ore 9.30-17.30 Sala Poggioli Via della Fiera 3 Bologna Ricognizione farmacologica presso le Case della Salute Imma Cacciapuoti Servizio
DettagliGestione delle cronicità: dai PDTA ai piani assistenziali individuali per un assistenza di precisione (Il caso della Sanità d Iniziativa in Toscana)
Gestione delle cronicità: dai PDTA ai piani assistenziali individuali per un assistenza di precisione (Il caso della Sanità d Iniziativa in Toscana) paolo.francesconi@ars.toscana.it Di cosa voglio parlarvi
DettagliIl portale per le AFT: funzioni, struttura e aggiornamenti del portale
Workshop Il portale per l audit di AFT: aggiornamento e programmazione dei lavori Firenze, 5 maggio 2018 SALA BLU - Centro Servizi e Formazione Il Fuligno (via Faenza 48) Il portale per le AFT: funzioni,
DettagliOBIETTIVI AZIENDALI 2018
OBIETTIVI AZIENDALI Conferenza dei Servizi Bassano del Grappa, 10 Dicembre OBIETTIVI REGIONALI Ogni anno la Regione definisce gli obiettivi aziendali Vengono individuati gli indicatori che concorrono alla
DettagliAzienda per i Servizi Sanitari n. 4 Medio Friuli DISTRETTO SANITARIO DI TARCENTO
Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 Medio Friuli DISTRETTO SANITARIO DI TARCENTO Povoletto, 08.06.2012 dott.ssa Bruna Mattiussi Tasso di ricovero dei residenti nel Distretto di Tarcento, anno 2010 Valore
Dettaglidichiara X che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario
Il sottoscritto Dott.ssa Sara Frulla, ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, dichiara X che negli ultimi due anni
DettagliSanità di iniziativa e gestione del diabete Valentina Barletta ARS Toscana.
Sanità di iniziativa e gestione del diabete Valentina Barletta ARS Toscana valentina.barletta@ars.toscana.it paolo.francesconi@ars.toscana.it DGR 716/2009 - Progetto per l attuazione della sanità di iniziativa
DettagliAderenza ai percorsi assistenziali nei pazienti con BPCO riacutizzata
Regione Lazio Aderenza ai percorsi assistenziali nei pazienti con BPCO riacutizzata Mirko Di Martino 1, Nera Agabiti 1, Adriano Vaghi 2 1) Dipartimento di Epidemiologia del S.S.R. - Regione Lazio 2) Dipartimento
DettagliCRONICIZZAZIONE DEL CANCRO: RIORGANIZZARE LA PRESA IN CARICO E L OFFERTA
WINTER SCHOOL 2019. GESTIRE IL CAMBIAMENTO CRONICIZZAZIONE DEL CANCRO: RIORGANIZZARE LA PRESA IN CARICO E L OFFERTA Gianni Amunni Direttore Generale Istituto per lo Studio, la Prevenzione e la Rete Oncologica
DettagliBPCO e la Sanità d Iniziativa
BPCO e la Sanità d Iniziativa Paolo Francesconi Osservatorio di Epidemiologia paolo.francesconi@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana Le politiche regionali PSR 2008-2010 4.3) Dalla
DettagliIl Progetto di Legge Regionale. Piano Socio Sanitario della Regione Veneto
Conferenza dei Servizi Il Progetto di Legge Regionale Piano Socio Sanitario della Regione Veneto 2019-2023 Verona, 17 dicembre 2018 Dario Zanon Direttore Funzione Territoriale Legge Regionale n.19 25
DettagliPrevenire le riospedalizzazioni: il punto fatto dall epidemiologo
Prevenire le riospedalizzazioni: il punto fatto dall epidemiologo Mario Saugo*, Michele Pellizzari*, Nicola Gennaro*, Elisabetta Pinato* Chiara Corti * Sistema Epidemiologico Regionale Trend riospedalizzazioni
DettagliGEOGRAFIA DEI SERVIZI E CAPITALE UMANO Evidenze dal Rapporto OASI 2014
LA SANITA CHE VOGLIAMO GEOGRAFIA DEI SERVIZI E CAPITALE UMANO Evidenze dal Rapporto OASI 2014 Clara Carbone Milano, 24.11.2014 Premessa: il quadro epidemiologico 30% di cittadini con almeno una patologia
DettagliAmbulatorio Infermieristico Telemedicina
Ambulatorio Infermieristico Telemedicina Dott. Orsatti Vincenzo Direttore N.O.D. Distretto n. 1 ASL 2 Abruzzo Dott. Falasca Pasquale Responsabile U.O. Integrazione Ospedale Territorio ASL 2 Abruzzo IL
DettagliStrumenti e modalità organizzative per la valutazione degli esiti in E R
Strumenti e modalità organizzative per la valutazione degli esiti in E R Convegno Il modello ortogeriatrico e il percorso dell anziano con frattura di femore 26 novembre 2010 SusannaTrombetti, Chiara Ventura,Rossana
DettagliReal World Data e Real World Evidence a supporto di una programmazione sanitaria regionale consapevole e strategica
Real World Data e Real World Evidence a supporto di una programmazione sanitaria regionale consapevole e strategica Lamberto Manzoli (a) Maria Elena Flacco (b) (a) (b) Professore ordinario di Epidemiologia,
DettagliCORE Cure Primarie H24 Progetto e metodologia per il riordino dell assistenza territoriale
CORE Cure Primarie H24 Progetto e metodologia per il riordino dell assistenza territoriale CORE 2013 Rita Rielli Bologna, 14 giugno 2013 H24: la normativa Legge 189/2012 La Legge 189/2012 all articolo
DettagliProgramma Trasversale della Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali
Il Programma Cronicità-Fragilità Antonio Brambilla Imma Cacciapuoti Regione Emilia-Romagna Programma Trasversale della Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali PROGRAMMA TRASVERSALE: POLITICHE DI
DettagliALLEGATO B ASL INDICATORI TEMATICI AREA Integrazione ospedale territorio RISULTATO DEFINIZIONE NUMERATORE. AREA Cure domiciliari RISULTATO DEFINIZIONE
ALLEGATO B ASL INDICATORI TEMATICI AREA Integrazione ospedale territorio RISULTATO NUMERATORE Percentuale di ultra sessantacinquenni sottoposti a valutazione multidimensionale per la presa in carico ADI
DettagliPrestazioni sanitarie rivolte alla popolazione anziana. Alessandra Lombardi, 4 dicembre 2013
Prestazioni sanitarie rivolte alla popolazione anziana Alessandra Lombardi, 4 dicembre 2013 Popolazione della Provincia Anno 2012 Popolazione totale: 531.456 51% femmine 66% adulti 20,3% anziani Anziani
DettagliProgramma Nazionale Esiti - PNE
Programma Nazionale Esiti - PNE Edizione 2016 ANALISI PER STRUTTURA OSPEDALIERA AZIENDA OSPEDALIERA DI PADOVA 29 giugno 2016 AZ. OSP. DI PADOVA 29 giugno 2016 PRESENTAZIONE La misura e la valutazione comparativa
DettagliGli Indicatori del Programma Nazionale Esiti (PNE) edizione (dati anni )
Sede legale: Via Mazzini, 117-28887 Omegna (VB) Tel. +39 0323.5411 0324.4911 fax +39 0323.643020 e-mail: protocollo@pec.aslvco.it - www.aslvco.it P.I./Cod.Fisc. 00634880033 Direzione Generale Referente
DettagliCronicità e sanità di iniziativa: risultati 2014
Cronicità e sanità di iniziativa: risultati 2014 Paolo Francesconi Osservatorio di Epidemiologia paolo.francesconi@ars.toscana.it Agenzia regionale di sanità della Toscana www.ars.toscana.it Cosa voglio
DettagliLo stato di salute della popolazione spezzina un quadro d insieme
Lo stato di salute della popolazione spezzina un quadro d insieme Roberto Carloni Agenzia Regionale Sanitaria Salute e Ambiente nel territorio spezzino La Spezia 29 Maggio 2013 Un profilo di salute regionale
DettagliValutazione di esito delle cure: l esempio del diabete
PREVENIRE LE COMPLICANZE DEL DIABETE: DALLA RICERCA DI BASE ALL ASSISTENZA Istituto Superiore di Sanità, 18-19 febbraio 2010 Valutazione di esito delle cure: l esempio del diabete P.Re.Val.E (Programma
DettagliEvento intersocietario AMD-SID Lazio
Evento intersocietario AMD-SID Lazio Dalla medicina delle patologie alla sfida delle complessità: evoluzione e prospettive nella gestione della malattia diabetica L assistenza domiciliare alle persone
DettagliAggregazioni Funzionali Territoriali e Sanità d Iniziativa nella cura del diabete. Valentina Barletta Agenzia regionale di sanità della Toscana
Aggregazioni Funzionali Territoriali e Sanità d Iniziativa nella cura del diabete Valentina Barletta Agenzia regionale di sanità della Toscana Riordino dell'assistenza territoriale art. 1 Legge 189/2012
DettagliLa valutazione delle politiche in ambito sanitario in Toscana
La valutazione delle politiche in ambito sanitario in Toscana Esperienze e prospettive di valutazione delle politiche pubbliche in ambito economico, sociale e sanitario Firenze, 14 marzo 2014 Francesco
DettagliRiabilitazione dopo frattura femore
ARS Dipartimento di Sanità Pubblica Università di Firenze Firenze 4 Novembre 2011 Convegno La gestione delle cronicità sul territorio in Toscana: evidenze dalla banca dati MaCro Approfondimenti descrittivi
DettagliR TASSO DI RICOVERO DIURNO DI TIPO DIAGNOSTICO PER RESIDENTI
R00000032 - TASSO DI RICOVERO DIURNO DI TIPO DIAGNOSTICO PER.000 RESIDENTI Ambito di interesse: RISORSE EFFICIENZA ORGANIZZATIVA APPROPRIATEZZA USO REGIMI ASSISTENZA LEA Ospedaliero: X LEA Territorio:
DettagliI quattro nuovi ospedali: l impatto sulla popolazione
Ospedale San Jacopo di Pistoia: l esperienza di un cambiamento Pistoia, 4 aprile 2014 I quattro nuovi ospedali: l impatto sulla popolazione paolo.francesconi@ars.toscana.it alessandro.sergi@ars.toscana.it
DettagliTERRITORIO OSPEDALE RESIDENZ.
continuità posti letto appropriatezza risorse cure intermedie presidi cure primarie Sanità di iniziativa e CCM rete gestita volumi minimi mediabassa compless. osp. di giorno osp. di notte centri elevata
DettagliINDICATORI APPARATO RESPIRATORIO
INDICATORI APPARATO RESPIRATORIO PRESENTAZIONE La misura e la valutazione comparativa degli esiti degli interventi sanitari sono considerate strategie fondamentali per promuovere la qualità e l equità
DettagliFESTIVAL ECONOMIA di TRENTO «LA SALUTE DISEGUALE» Assistenza agli anziani non autosufficienti. Nicola Pinelli Direttore FIASO
FESTIVAL ECONOMIA di TRENTO «LA SALUTE DISEGUALE» Assistenza agli anziani non autosufficienti Trento, 4 giugno 2017 Dipartimento di Economia e Management dell Università di Trento Nicola Pinelli Direttore
DettagliAzienda: AOSPU FERRARA
UTENTE Area Indicatore Accesso e Domanda Tasso std di ospedalizzazione (ordinario e diurno) x 1.000 residenti - GRIGLIA Tempi di attesa ex ante primi accessi: n. visite prospettate in sede di prenotazione
DettagliESPERIENZE DEI PIANI DI RIENTRO REGIONALI FULVIO MOIRANO
EFFICACIA ED EFFICIENZA DELLA SPESA SANITARIA ESPERIENZE DEI PIANI DI RIENTRO REGIONALI FULVIO MOIRANO DIRETTORE AGENAS Auditorium Padiglione Rama c/o Ospedale dell Angelo - Mestre I cambiamenti indotti
DettagliRAPPORTO OASI 2010, CERGAS UNIVERSITA BOCCONI. Amelia Compagni e Fabrizio Tediosi MARZO 2011
RAPPORTO OASI 2010, CERGAS UNIVERSITA BOCCONI GLI STRUMENTI DI INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO: STATO DELL ARTE NELLE AUSL Amelia Compagni e Fabrizio Tediosi MARZO 2011 Agenda Nota introduttiva sul tema
Dettagli