Lo spazio giudiziario europeo. La cooperazione giudiziaria in materia di famiglia

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1 Lo spazio giudiziario europeo. La cooperazione giudiziaria in materia di famiglia Cod. P18060 Sede: Villa Castelpulci Date: settembre 2018 Responsabile del corso: FRANCESCA CERONI Esperto formatore: RITA RUSSO Presentazione La Scuola superiore della magistratura partecipa a due progetti pluriennali, finanziati dall Unione Europea, in materia di cooperazione giudiziaria nel settore della famiglia. I progetti, avviati al termine del 2015, hanno coinvolto giudici della famiglia e dei minori nella raccolta sistematica di giurisprudenza nazionale. Nel contempo, tale giurisprudenza e le pratiche nazionali sono state discusse, nell ambito di seminari nazionali e transnazionali, in rapporto alla giurisprudenza di altri Paesi dell UE e della Corte di giustizia. I progetti hanno inoltre prodotto linee guida e raccolte di buone pratiche per l applicazione dei Regolamenti dell Unione europea [Regolamento (CE n. 2201/2003, noto come Bruxelles 2 bis oggi in fase di rifusione relativo alla competenza, riconoscimento ed esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e responsabilità genitoriale; Regolamento (CE) 4/2009 sulle obbligazioni alimentari e Regolamento (UE) 1259/10 che ha stabilito una cooperazione rafforzata nel settore della legge applicabile al divorzio ed alla separazione personale] e degli altri strumenti normativi sovranazionali (la Convenzione dell'aja del 25 ottobre 1980, sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori e il protocollo dell Aja del 23 novembre 2007, relativo alla legge applicabile alle obbligazioni alimentari). Il corso si propone di dibattere con i giudici della famiglia ed i giudici minorili le questioni controverse, emerse nella esecuzione dei progetti, con riferimento alla competenza giurisdizionale, alla legge applicabile, alle regole procedimentali ed al riconoscimento ed esecuzione delle decisioni, riguardino esse la materia matrimoniale e delle unioni civili, quella della responsabilità parentale e degli obblighi di mantenimento all interno della famiglia ed infine i diritti dei figli minori. 1

2 Il corso è strutturato concentrando le relazioni frontali nella prima sessione, durante la quale sarà presentato e discusso il progetto EUFam s e i relativi risultati. Le relazioni frontali sono focalizzate sulla disamina delle questioni critiche che riguardano l applicazione dei principali Regolamenti europei in materia di relazioni familiari. Uno specifico approfondimento sarà dedicato al tema della circolazione nello spazio giudiziario europeo degli accordi di negoziazione assistita. Seguiranno i lavori di gruppo con report finale a cura dei coordinatori. Infine, è prevista una tavola rotonda per discutere di come, nell inevitabile dualismo tra esercizio dell autonomia privata e limiti di ordine pubblico, si può garantire la libertà di circolazione dei cittadini europei unitamente al loro bagaglio di diritti personali e familiari. Lunedì 17 settembre 2018 ore 15,00 Presentazione del corso. Francesca Ceroni /Rita Russo *** I SESSIONE Controversie familiari cross - border e applicazione dei Regolamenti UE ore 15,20 - La reciproca fiducia all'interno della UE e la cooperazione in materia di famiglia. Alla ricerca delle best practices nell applicazione dei Regolamenti europei Relatore: ILARIA VIARENGO (Professore ordinario di diritto Internazionale e dell unione europea, Università Milano) - presentazione del progetto EUFam s - le principali criticità rilevate nell applicazione dei Regolamenti EU - gli strumenti a disposizione del giudice: banche dati ed altre fonti di informazioni - le best practices attuali e quelle possibili ore 16,00 - L'applicazione dei Regolamenti UE alle controversie con elementi di estraneità. Regole ed eccezioni per la determinazione della competenza. La litispendenza internazionale Relatore: FRANCESCA C. VILLATA (Professore ordinario di diritto internazionale, Università Milano) - la determinazione della competenza nelle cause di separazione e divorzio, responsabilità genitoriali, alimenti - il concetto di residenza abituale - litispendenza internazionale, sospensione del processo, trasferimento del processo - il rischio di procedimenti paralleli e decisioni contradditorie 2

3 ore 16,40 - La scelta della legge applicabile alla separazione e al divorzio nell'ambito della UE: autonomia privata e limiti. Il divorzio privato e gli accordi di negoziazione assistita Dialogo a due voci- Relatori: PAOLO BRUNO (Consigliere per la giustizia e gli affari interni alla Rappresentanza Permanente d'italia presso l'unione Europea) - MONICA VELLETTI (Giudice del Tribunale di Roma) - competenza e legge applicabile - Il Regolamento Roma III e la scelta della legge applicabile - Il divorzio privato - Gli accordi di negoziazione assistita e la loro circolazione nell' Unione Europea ore 17,10 ore 18,00 Chiusura lavori Martedì 18 settembre 2018 II SESSIONE LAVORI DI GRUPPO ore 9,00 Suddivisone dei partecipanti nei gruppi di lavoro. Parteciperanno ai lavori di gruppo, in vista della attuazione del progetto EUfam's II, anche la prof. Viarengo e la prof. Villata. Gruppo 1: Il Reg. Bruxelles II bis: La responsabilità genitoriale, affidamento, diritto di visita. Casistica. Coordinatore: CLAUDIA TOSONI (Giudice del Tribunale di Vercelli) la residenza abituale del minore e la competenza per il processo di separazione e divorzio la competenza giurisdizionale: eccezioni di parte e rilievo d'ufficio la ultrattività e la proroga della competenza; la rispondenza all'interesse del minore la litispendenza il trasferimento del processo (art. 15) i provvedimenti provvisori (art. 20): criteri di self restraint il trasferimento illecito del minore, il suo radicamento e la competenza il dovere di sospendere il processo ex art. 16 della Convenzione Aja sulla sottrazione del minore riconoscimento ed esecuzione l exequatur: affidamento e diritto di visita 3

4 Gruppo 2: Sottrazione internazionale dei minori: Rapporti tra Bruxelles II bis e la Convenzione Aja Casistica. Coordinatore: LAURA D URBINO (Giudice del Tribunale per i Minorenni Brescia) rapporti tra Convenzione Aja sulla sottrazione dei minori e Bruxelles II bis il giudice dello Stato di rifugio richiesto del rimpatrio e la celerità delle decisioni l'autorità Centrale e il suo ruolo condizioni ostative all'ordine di rimpatrio il presupposto dell'esercizio effettivo del diritto di affidamento: casi problematici l'ascolto del minore la procedura fast track e il giudice dell'ultima parola la pendenza del giudizio sull'affidamento in due paesi diversi la tutela dei diritti fondamentali: l interesse del minore Gruppo 3: Il Regolamento Roma III e la legge applicabile: il divorzio privato e gli accordi di negoziazione assistita. Coordinatore: FRANCESCA PASTORE (Giudice del Tribunale di Trani) la legge applicabile alla separazione al divorzio e alle obbligazioni patrimoniali conseguenti la scelta della legge applicabile i presupposti e i limiti il riconoscimento delle decisioni il divorzio privato, il divorzio religioso il divorzio discriminatorio gli accordi di negoziazione assistita Gruppo 4: Il Reg. 4/2009 sulle obbligazioni alimentari: riconoscimento ed esecuzione. Casistica. Coordinatore: VIVIANA CUSOLITO (Giudice del Tribunale di Messina) il concetto di obbligazioni alimentari la competenza la litispendenza l'abolizione dell'exequatur i presupposti dell'esecutività il protocollo Aja 23 novembre 2007 la contemporanea pendenza della domanda di affidamento / regolazione della responsabilità genitoriale 4

5 ore 11,15 ore 11,30 ore 13,00 break Proseguono i lavori di gruppo Chiusura dei lavori e pranzo III SESSIONE REPORT DEI LAVORI DI GRUPPO ore 14,30 ore 16,00 ore 17,00 Report dei lavori di gruppo a cura dei coordinatori Chiusura dei lavori Mercoledì 19 settembre 2018 IV SESSONE TAVOLA ROTONDA La differenza tra le legislazioni nazionali in materia di status personae e famiglia è un ostacolo alla libertà di circolazione? ore 9,00 LINA PANELLA (Professore ordinario di diritto internazionale, Università di Messina) Lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia e la famiglia nella pluralità dei modelli culturali. ALBERTO FIGONE (Avvocato in Genova) La ricerca della legge applicabile e del foro più conveniente. ALBERTO GIUSTI (Consigliere della Corte di Cassazione) Limiti al riconoscimento delle decisioni straniere: l'ordine pubblico internazionale e i diversi modelli di famiglia. ELISABETTA BERGAMINI (Professore associato di diritto internazionale Università di Udine) Circolazione dei provvedimenti, best interests del minore e diritto all'ascolto. ore 11,15 ore 11,30 ore 12,30 ore 13,00 break Repliche e conclusioni dei relatori della tavola rotonda Chiusura lavori e pranzo 5