PROPOSTA DI INTESA PER IL CONTRATTO INTEGRATIVO DI ISTITUTO A.S. 2017/2018

Transcript

1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE SANTA CHIARA - ENNA Piazza VI dicembre s.n.c. tel.0935/ c.f.: ENIC81500A@istruzione.it enic81500a@pec.istruzione.it Cod.Uff. UFIB1Z PROPOSTA DI INTESA PER IL CONTRATTO INTEGRATIVO DI ISTITUTO A.S. 2017/2018 TITOLO PRIMO DISPOSIZIONI GENERALI Art.1 Campo di applicazione, decorrenza e durata 1. La presente proposta di contratto si applica a tutto il personale docente ed ATA dell I.C. Santa Chiara di Enna con contratto di lavoro a tempo determinato ed indeterminato. 2. La presente proposta di contratto dispiega i suoi effetti per l anno scolastico 2016/ La presente proposta di contratto, qualora non sia disdetta da nessuna delle parti che l hanno sottoscritta entro il 31 luglio, resta temporaneamente in vigore, limitatamente alle clausole effettivamente applicabili, fino alla stipulazione del successivo contratto integrativo. 4. La presente proposta di contratto è modificabile in qualunque momento a seguito di accordo tra le parti. Art.2 Interpretazione autentica 1. Qualora insorgano controversie sull interpretazione della presente proposta di contratto, la parte interessata inoltra richiesta scritta all altra parte, con l indicazione delle clausole che è necessario interpretare. 2. Le parti si incontrano entro i dieci giorni successivi alla richiesta, di cui al comma 1, per definire consensualmente l interpretazione della clausola controversa. La procedura si deve concludere entro trenta giorni. 3. Nel caso in cui si raggiunga l accordo, questo sostituisce la clausola controversa e ha efficacia retroattiva dall inizio della vigenza contrattuale. TITOLO SECONDO RELAZIONI E DIRITTI SINDACALI CAPO I - RELAZIONI SINDACALI Art. 3 Obiettivi e strumenti 1. Il sistema delle relazioni sindacali di istituto, nel rispetto dei distinti ruoli, persegue l obiettivo di contemperare l interesse professionale dei lavoratori con l esigenza di migliorare l efficacia e l efficienza del servizio. 2. Le relazioni sindacali sono improntate alla correttezza e alla trasparenza dei comportamenti delle parti negoziali. 3. Il sistema delle relazioni sindacali si articola nelle seguenti attività: 4. Contrattazione integrativa 5. Informazione preventiva 6. Informazione successiva 7. Interpretazione autentica, come da art.2. 1

2 8. In tutti i momenti delle relazioni sindacali, le parti possono usufruire dell assistenza di esperti di loro fiducia, anche esterni all istituzione scolastica, senza oneri per l Amministrazione. Art. 4 Rapporti tra RSU e Dirigente 1. Fermo quanto previsto dalle norme di legge in materia di sicurezza sul lavoro, la RSU designa al suo interno il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e ne comunica il nominativo al Dirigente. Qualora sia necessario, il rappresentante può essere designato anche all interno del restante personale in servizio; il rappresentante rimane in carica fino a diversa comunicazione della RSU. 2. Entro quindici giorni dall inizio dell anno scolastico, la RSU comunica al Dirigente le modalità di esercizio delle prerogative e delle libertà sindacali di cui è titolare. 3. Il Dirigente indice le riunioni per lo svolgimento della contrattazione o dell informazione invitando i componenti della parte sindacale a parteciparvi, di norma, con almeno cinque giorni di anticipo. La parte sindacale ha facoltà di avanzare richiesta di incontro con il Dirigente e la stessa deve essere soddisfatta entro cinque giorni, salvo elementi ostativi che rendano impossibile il rispetto di tale termine. 4. L indizione di ogni riunione deve essere effettuata in forma scritta, deve indicare le materie su cui verte l incontro, nonché il luogo e l ora dello stesso. Art. 5 Oggetto della contrattazione integrativa 1. La contrattazione collettiva integrativa d istituto si svolge sulle materie previste dalle norme contrattuali di livello superiore, purché compatibili con le vigenti norme legislative imperative. 2. La contrattazione collettiva integrativa di istituto non può prevedere impegni di spesa superiori ai fondi a disposizione dell istituzione scolastica. Le previsioni contrattuali discordanti non sono efficaci e danno luogo all applicazione della clausola di salvaguardia di cui all articolo 48, comma 3 del d.lgs. 165/ Costituiscono oggetto del presente contratto le seguenti materie, in accordo con le previsioni del vigente CCNL indicate accanto ad ogni voce: o criteri e modalità di applicazione dei diritti sindacali, nonché determinazione dei contingenti di personale previsti dall accordo sull attuazione della legge 146/1990, modificata e integrata dalla legge 83/2000 (art. 6, co. 2, lett. j); o attuazione della normativa in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro (art. 6, co. 2, lett. k); o criteri per la ripartizione delle risorse del fondo d istituto e per l attribuzione dei compensi accessori, ai sensi dell art. 45, comma 1, del d.lgs. 165/2001, al personale docente, educativo ed ATA, compresi i compensi relativi ai progetti nazionali e comunitari (art. 6, co. 2, lett. l); o compenso per il personale coinvolto nei progetti relativi alle aree a rischio, a forte processo immigratorio e contro l emarginazione scolastica (art. 9, co. 4); o compenso per i docenti titolari di funzioni strumentali al POF (art. 33, co. 2); o compenso per i docenti individuati dal dirigente quali suoi collaboratori (art. 34, co. 1); o modalità di retribuzione delle prestazioni del personale ATA eccedenti l orario di servizio, purché debitamente autorizzate dal Dirigente (art. 51, co. 4); o indennità e compensi relativi alle diverse esigenze didattiche, organizzative, di ricerca e di valutazione e alle aree di personale interno alla scuola (art. 88, cc. 1 e 2). Art. 6 Informazione preventiva 1. Sono oggetto di informazione preventiva le seguenti materie: o proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola; o piano delle risorse complessive per il salario accessorio, ivi comprese quelle di fonte non contrattuale; o criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei e territoriali; o criteri per la fruizione dei permessi per l aggiornamento; o utilizzazione dei servizi sociali; o criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma 2

3 stipulati dalla singola istituzione scolastica o dall'amministrazione scolastica periferica con altri enti e istituzioni; o tutte le materie oggetto di contrattazione. 2. Sono inoltre oggetto di informazione le materie già previste dal CCNL comparto scuola del e successivamente escluse per effetto delle disposizioni imperative introdotte dal d.lgs. 150/2009: o modalità di utilizzazione del personale docente in rapporto al piano dell offerta formativa e al piano delle attività e modalità di utilizzazione del personale ATA in relazione al relativo piano delle attività formulato dal DSGA, sentito il personale medesimo; o criteri riguardanti le assegnazioni del personale docente, educativo ed ATA alle sezioni staccate e ai plessi, ricadute sull'organizzazione del lavoro e del servizio derivanti dall'intensificazione delle prestazioni legate alla definizione dell unità didattica. Ritorni pomeridiani; o criteri e modalità relativi alla organizzazione del lavoro e all articolazione dell orario del personale docente, educativo ed ATA, nonché i criteri per l individuazione del personale docente, educativo ed ATA da utilizzare nelle attività retribuite con il fondo di istituto. 3. Il Dirigente fornisce l informazione preventiva alla parte sindacale nel corso di appositi incontri, mettendo a disposizione anche l eventuale documentazione. Art. 7 Informazione successiva 1. Sono materie di informazione successiva: o personale utilizzato nelle attività e progetti retribuiti con il fondo di istituto; o verifica dell attuazione della contrattazione collettiva integrativa d istituto sull utilizzo delle risorse. CAPO II - DIRITTI SINDACALI Art. 8 Attività sindacale 1. La RSU e i rappresentanti delle OO.SS. rappresentative dispongono di un proprio albo sindacale e ne sono responsabili. 2. Ogni documento affisso agli albi di cui al comma 1 deve riguardare materia contrattuale o del lavoro e deve essere chiaramente firmato dalla persona che lo affigge, ai fini dell assunzione della responsabilità legale. 3. La RSU e le OO.SS. rappresentative possono utilizzare, a richiesta, per la propria attività sindacale l aula magna del plesso Pascoli, concordando con il Dirigente le modalità per la gestione, il controllo e la pulizia del locale. 4. Il Dirigente trasmette alla RSU e ai terminali associativi delle OO.SS. rappresentative le notizie di natura sindacale provenienti dall'esterno. Art. 9 Assemblea in orario di lavoro 1. Lo svolgimento delle assemblee sindacali è disciplinato dall art. 8 del vigente CCNL di comparto, cui si rinvia integralmente. 2. La richiesta di assemblea da parte di uno o più soggetti sindacali (RSU e OO.SS. rappresentative) deve essere inoltrata al Dirigente con almeno sei giorni di anticipo. Ricevuta la richiesta, il Dirigente informa gli altri soggetti sindacali presenti nella scuola, che possono, entro due giorni, a loro volta, richiedere l assemblea per la stessa data ed ora. 3. Nella richiesta di assemblea vanno specificati l ordine del giorno, la data, l ora di inizio e di fine, l eventuale intervento di persone esterne alla scuola. 4. L indizione dell assemblea viene comunicata al personale tramite circolare; l adesione va espressa con almeno due giorni di anticipo, in modo da poter avvisare le famiglie in caso di interruzione delle lezioni. La mancata comunicazione implica la rinuncia a partecipare e l obbligo di rispettare il normale orario di servizio. 5. Il personale che partecipa all'assemblea deve riprendere il lavoro alla scadenza prevista nella classe o nel settore di competenza. 3

4 6. Qualora non si dia luogo all interruzione delle lezioni e l assemblea riguardi anche il personale ATA, va in ogni caso assicurata la sorveglianza dell ingresso e il funzionamento del centralino telefonico, per cui saranno in ogni caso addette a tali attività: PLESSO S. ONOFRIO: n. 2 unità di personale ausiliario; PLESSO S. CHIARA: n. 1 unità di personale ausiliario; PLESSO PAL.AJALA (presso chiesa S. Giuseppe): n. 1 unità di personale ausiliario; PLESSO PASCOLI: n. 2 unità di personale ausiliarioe n.2 unità di personale amministrativo; PLESSO UMBERTO I: n. 2 unità di personale ausiliario; PLESSO VERGA: n. 1 unità di personale ausiliario; PLESSO CICIRELLO: n. 1 unità di personale ausiliario. Art. 10 Permessi retribuiti e non retribuiti 1. Spettano alla RSU permessi sindacali retribuiti in misura pari a 25 minuti e 30 secondi per ogni dipendente in servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. All inizio dell anno scolastico, il Dirigente provvede al calcolo del monte ore spettante ed alla relativa comunicazione alla RSU. 2. I permessi sono gestiti autonomamente dalla RSU, con obbligo di preventiva richiesta al Dirigente con almeno due giorni di anticipo. 3. Spettano inoltre alla RSU permessi sindacali non retribuiti, pari ad un massimo di otto giorni l anno, per partecipare a trattative sindacali o convegni e congressi di natura sindacale. La comunicazione per la fruizione del diritto va inoltrata, di norma, tre giorni prima dall organizzazione sindacale al Dirigente. 4. Il Dirigente di norma autorizza il permesso. L eventuale diniego va motivato. Art.11 Referendum 1. Prima della stipula del Contratto Integrativo d istituto, la RSU può indire il referendum tra tutti i dipendenti della istituzione scolastica. 2. Le modalità per l effettuazione del referendum, che non devono pregiudicare il regolare svolgimento del servizio, sono definite dalla RSU. Il Dirigente assicura il necessario supporto materiale ed organizzativo. Art.12 Sciopero 1. In caso di sciopero, il Dirigente e il personale scolastico si atterranno alle disposizioni previste dall apposita normativa (L.n.146/90), con le seguenti specifiche: o Vengono assicurati, in casi di sciopero totale del personale A.T.A., i servizi indispensabili nelle seguenti circostanze: a. Esami e scrutini finali; b. Pagamento degli stipendi ai supplenti temporanei; c. Mensa o Il contingente del personale necessario per assicurare i servizi indispensabili riportati nel comma precedente è così individuato: n.2 unità di collaboratore scolastico e n.1 unità di assistente amministrativo per il punto a); n.1 unità di assistente amministrativo e n.2 unità di collaboratore scolastico per il punto b); n.1 unità di collaboratore scolastico per il punto c) nei plessi interessati dal servizio. 2. I nominativi del personale che assicurerà tali servizi verranno individuati con il criterio della disponibilità o con il criterio della rotazione per il punto a); con il criterio della disponibilità e della competenza per il punto b). TITOLO TERZO ATTUAZIONE DELLA NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Art. 13 Il rappresentante die lavoratori per la sicurezza (RLS) 1. Il RLS è designato dalla RSU al suo interno o tra il personale dell istituto che sia disponibile e possieda le necessarie competenze. 2. Al RLS è garantito il diritto all informazione per quanto riguarda tutti gli atti che afferiscono al Sistema di Prevenzione e Protezione dell istituto. 4

5 3. Al RLS viene assicurato il diritto alla formazione attraverso l opportunità di frequentare un corso di aggiornamento specifico. 4. Il RLS può accedere liberamente ai plessi per verificare le condizioni di sicurezza degli ambienti di lavoro e presentare osservazioni e proposte in merito. 5. Il RLS gode dei diritti sindacali e della facoltà di usufruire dei permessi retribuiti, secondo quanto stabilito dall art.73 del CCNL e dalle norme successive, alle quali si rimanda. Art.14 Il Responsabile del Sistema di Prevenzione e Protezione (RSPP) 1. Il RSPP è designato dal Dirigente sulla base di quanto previsto da D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii. e retribuito da fondi appositamente assegnati dal MIUR. Art. 15 Le figure sensibili 1. Per ogni plesso scolastico sono individuate le seguenti figure: o Addetto al primo soccorso o Addetto al primo intervento sulla fiamma 2. Le suddette figure sono individuate tra il personale fornito delle competenze necessarie e saranno formate attraverso specifico corso. 3. Alle figure di plesso competono tutte le funzioni previste dalle norme di sicurezza, che esercitano sotto il coordinamento del RSPP TITOLO QUARTO PRESTAZIONI AGGIUNTIVE DEL PERSONALE DOCENTE E ATA CAPO I PERSONALE DOCENTE Art.16 Aggiornamento professionale 1. Si conviene che annualmente vada favorita la formazione e l aggiornamento professionale del personale Docente. A tal fine, il Dirigente, salvo oggettive esigenze di servizio che lo impediscano, autorizzerà la frequenza a corsi di aggiornamento che si svolgeranno in orario di servizio. 2. Per la partecipazione a corsi esterni alla scuola o anche interni ma che si svolgano durante l orario di servizio, l autorizzazione del Dirigente Scolastico seguirà i seguenti criteri: coerenza con il Piano triennale per la formazione del personale coerenza con la materia o l area disciplinare di insegnamento ricaduta sull attività didattica 3. Se il corso che si intende frequentare rappresenta una necessità personale del docente, ma non potrà avere effetti sull offerta formativa e sull attività didattica, sarà concesso a condizione che ci sia la possibilità di coprire la classe senza oneri a carico dell Amministrazione. 4. In presenza di più richieste per lo stesso corso, sarà data la possibilità di partecipare utilizzando i seguenti criteri espressi in ordine prioritario: disciplina di competenza specifica precedenza al personale che non ha fruito di formazione accordo tra i richiedenti graduatoria 5. I giorni di permesso di cui può fruire il personale docente nell anno scolastico sono stabiliti dal CCNL e sono, in totale, cinque. Art. 17 Permessi brevi 1. Si rinvia all art.16 del CCNL 2006/ I suddetti permessi sono da chiedersi, di norma, con anticipo di almeno tre giorni e si intendono concessi se il Dirigente, entro le ventiquattro ore precedenti, non comunica un motivato diniego per esigenze di servizio. 5

6 3. In casi straordinari in cui non sia possibile rispettare il preavviso, la concessione è data dal Dirigente scolastico solamente se è possibile effettuare la sostituzione. 4. I permessi brevi saranno recuperati nei due mesi successivi dando priorità alle supplenze. Art.18 Permessi retribuiti 1. Si rinvia all art.15 del CCNL 2006/2009 Art.19 Attività di carattere collegiale funzionali all insegnamento ex art. 29 CCNL Per la partecipazione alle riunioni del Collegio dei Docenti, all attività di programmazione didattica ed ai ricevimenti quadriestrali dei genitori è previsto un totale di 40 ore annue. 2. La partecipazione alle attività collegiali dei Consigli di Intersezione, di Interclasse e di Classe sarà contenuta entro le 40 ore annue. In caso di superamento ilo docente comunicherà preventivamente a quali consigli non parteciperà. Sono esclusi i Consigli di classe obbligatori (programmazione e libri di testo). 3. Ogni convocazione di riunione scolastica è nel piano annuale delle attività. In caso di situazione straordinaria le convocazioni saranno comunicate al personale con congruo anticipo. Art. 20 Collaborazione plurime del personale docente 1. Il dirigente può avvalersi della collaborazione di docenti di altre scuole che a ciò si siano dichiarati disponibili secondo quanto previsto dall art. 35 del vigente CCNL. 2. I relativi compensi sono a carico del FIS dell istituzione scolastica che conferisce l incarico. CAPO II PERSONALE ATA Art.21 Aggiornamento professionale 6. Si conviene che annualmente vada favorita la formazione e l aggiornamento professionale del personale A.T.A.. A tal fine, il Dirigente, salvo oggettive esigenze di servizio che lo impediscano, autorizzerà la frequenza a corsi di aggiornamento che si svolgeranno in orario di servizio, ovvero considererà tale frequenza come orario di lavoro da recuperare attraverso riposi compensativi. 7. I corsi di cui al punto 1, organizzati da Associazioni, Enti accreditati o dalla stessa Istituzione scolastica, devono essere attinenti ai seguenti argomenti: per gli assistenti amministrativi o riqualificazione della Professionalità del personale in relazione ai nuovi compiti e carichi di lavoro previsti dall autonomia o utilizzo di supporti informatici o utilizzo programmi SIDI e software di supporto all attività amministrativa o utilizzo della rete internet, intranet, entratel e SIDI o utilizzo supporti dematerializzazione per i collaboratori scolastici o compiti e responsabilità del personale ausiliario della scuola o relazioni con il pubblico o primo soccorso o assistenza agli alunni disabili o utilizzo di apparecchiature e sussidi didattici o sicurezza sui luoghi di lavoro 8. In presenza di più richieste per lo stesso corso, sarà data la possibilità di partecipare utilizzando i seguenti criteri espressi in ordine prioritario: a. area di competenza specifica b. titolarità sulla sede c. garanzia di continuità sulla sede nel lungo periodo 6

7 9. Dal momento che il contratto vigente non fornisce alcuna indicazione circa il numero dei giorni fruibili dal personale A.T.A., il Dirigente concederà i permessi, compatibilmente con le esigenze di servizio, tutte le volte che sarà valutata la necessità della formazione riferita ai compiti d ufficio. Art. 22 Permessi brevi 1. Si rinvia all art.16 del CCNL 2006/ I suddetti permessi sono da chiedersi, di norma, con anticipo di almeno tre giorni e si intendono concessi se il Dirigente, entro le ventiquattro ore precedenti, non comunica un motivato diniego per esigenze di servizio. 3. In casi straordinari in cui non sia possibile rispettare il preavviso, la concessione è data dal Dirigente scolastico solamente se è possibile effettuare la sostituzione. 4. I permessi brevi saranno recuperati nei due mesi successivi oppure decurtati dal lavoro straordinario o dalle ferie. Art.23 Permessi retribuiti Si rinvia all art.15 del CCNL 2006/2009 Art.24 Prestazioni aggiuntive (lavoro straordinario ed intensificazione) e collaborazioni plurime del personale ATA 1. In caso di necessità o di esigenze impreviste e non programmabili, il Dirigente sentito il DSGA può disporre l effettuazione di prestazioni aggiuntive del personale ATA anche oltre l orario d obbligo. 2. Nell individuazione dell unità di personale il Dirigente tiene conto, in ordine di priorità, dei seguenti criteri: o Disponibilità espressa dal personale o Specifica professionalità, nel caso sia richiesta o Sede ove va effettuata la prestazione aggiuntiva o Graduatoria interna a parità di condizioni o Rotazione 3. Il Dirigente può disporre, inoltre, l effettuazione di prestazioni aggiuntive, costituenti intensificazione della normale attività lavorativa, in caso di necessità organizzative e didattiche correlate al POF e di assenza per malattia di una o più unità di personale o per lo svolgimento di attività particolarmente impegnative e complesse. 4. Le prestazioni aggiuntive devono essere oggetto di formale incarico. 5. Per particolari attività il Dirigente sentito il DSGA può assegnare incarichi a personale ATA di altra istituzione scolastica, avvalendosi dell istituto delle collaborazioni plurime, a norma dell articolo 57 del CCNL. Le prestazioni del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario di altra scuola vengono remunerate con il fondo dell istituzione scolastica presso cui sono effettuate tali attività. Art.25 Chiusura prefestiva 1. Durante i periodi di sospensione dell attività didattica e nei mesi di luglio ed agosto, è consentita la chiusura prefestiva dell istituzione scolastica purchè in detto periodo non siano state programmate attività dal Consiglio di Istituto e/o dal Collegio dei Docenti. 2. La chiusura della scuola è disposta dal Dirigente scolastico, qualora sia richiesta formalmente dai 2/3 del personale ATA in servizio nell istituto. Tale richiesta dovrà essere avanzata entro e non oltre il 31 ottobre di ogni anno scolastico. 3. Il provvedimento di chiusura dovrà essere pubblicato all albo della scuola con tempestività e dovrà essere comunicato all Ufficio Scolastico Territoriale e al Comune. 4. Il recupero individuale dei prefestivi non lavorati sarà finalizzato, prioritariamente, alla compensazione di ore aggiuntive per la sostituzione di colleghi assenti e, successivamente, per la realizzazione di progetti o alla maggiore funzionalità del servizio scolastico. Detto recupero dovrà avvenire entro la fine dell anno scolastico successivo, salvo diversa richiesta dell interessato e compatibilmente con le esigenze di servizio. 7

8 5. Qualora il Dirigente Scolastico ritenga esistente una causa ostativa alla chiusura della scuola, sentito il DSGA, deve emanare e pubblicare all albo della scuola apposito provvedimento, nelle cui premesse devono essere esplicitamente esposti i motivi che impediscono la chiusura dell istituzione scolastica. TITOLO QUINTO TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO CAPO I - NORME GENERALI Art.26 Risorse 1. Le risorse presumibilmente disponibili per l attribuzione del salario accessorio sono costituite da: o stanziamenti previsti per l attivazione delle funzioni strumentali all offerta formativa o stanziamenti previsti per l attivazione degli incarichi specifici del personale ATA o stanziamenti del Fondo dell'istituzione scolastica annualmente stabiliti dal MIUR o eventuali residui del Fondo non utilizzati negli anni scolastici precedenti o altre risorse provenienti dall'amministrazione e da altri Enti, pubblici o privati, destinate a retribuire il personale della istituzione scolastica, a seguito di accordi, convenzioni od altro o eventuali contributi dei genitori o fondi comunitari Art.27 Attività finalizzate 1. I fondi finalizzati a specifiche attività, a seguito di apposito finanziamento, qualsiasi sia la loro provenienza, possono essere impegnati solo per esse, a meno che non sia esplicitamente previsto che eventuali risparmi possano essere utilizzati per altri fini. 2. Per la consistenza dei fondi e la loro ripartizione si rinvia alla parte economica del presente contratto. CAPO II UTILIZZAZIONE DEL FIS Art. 28 Finalizzazione delle risorse del FIS 1. Coerentemente con le previsioni di legge, le risorse del FIS devono essere finalizzate a retribuire funzioni ed attività che incrementino la produttività e l efficienza dell istituzione scolastica, riconoscendo l impegno individuale e i risultati conseguiti. Art.29 Criteri per la suddivisione del Fondo dell istituzione scolastica 1. Le risorse del fondo dell istituzione scolastica, con esclusione di quelle di cui all art. 20, sono suddivise tra le componenti professionali presenti nell istituzione scolastica sulla base delle esigenze organizzative e didattiche che derivano dalle attività curricolari ed extracurricolari previste dal PTOF, nonché dal Piano annuale delle attività del personale docente, dal Piano annuale di attività del personale ATA. 2. Eventuali somme, impegnate ma non utilizzate, confluiscono nella dotazione contrattuale dell anno scolastico successivo. 3. Per l assegnazione delle rispettive somme si rinvia alla parte economica del presente contratto. Art. 30 -Conferimento degli incarichi 1. Il Dirigente conferisce individualmente e in forma scritta gli incarichi relativi allo svolgimento di attività aggiuntive retribuite con il salario accessorio. 2. Nell atto di conferimento dell incarico sono indicati, oltre ai compiti e agli obiettivi assegnati, anche il compenso spettante. 3. La liquidazione dei compensi sarà successiva alla verifica dell effettivo svolgimento dei compiti assegnati e alla valutazione dei risultati conseguiti. 8

9 Art Quantificazione delle attività aggiuntive per il personale ATA 1. Le attività aggiuntive, svolte nell ambito dell orario d obbligo nella forma di intensificazione della prestazione, sono riportate ad unità orarie ai fini della liquidazione dei compensi. 2. Le prestazioni del personale ATA rese in aggiunta all orario d obbligo, in alternativa al ricorso al FIS, possono essere remunerate con recuperi compensativi possibilmente durante la sospensione delle attività didattiche, compatibilmente con le esigenze di servizio. Art Incarichi specifici del personale ATA 1. Su proposta del DSGA, il Dirigente stabilisce il numero e la natura degli incarichi specifici di cui all art. 47, comma 1, lettera b) del CCNL da attivare nella istituzione scolastica 2. Il Dirigente conferisce tali incarichi sulla base dei seguenti criteri, in ordine di priorità: o Disponibilità degli interessati o Comprovata professionalità specifica o Anzianità di servizio Art Risorse CAPO III SUDDIVISIONE DEL FONDO DI ISTITUTO 1. Il totale delle risorse finanziarie disponibili MOF per il presente contratto ammonta ad ,58(lordo dipendente)con esclusione della quota per l avviamento alla pratica sportiva + altri finanziamenti (progetti) , I fondi finalizzati a specifiche attività per il presente anno scolastico sono pari a: 1. Fondo istituto (punti erogazione e addetti) , Funzioni strumentali al PTOF residuo sede Enna a.s.2016/ ,77 3. Incarichi specifici del personale ATA 3.047,66 4. Ore eccedenti a.s. 2017/ Avviamento pratica sportiva 6. Progetti: - scuola a forte processo immigratorio - PON Inclusione 3.356, ,58 residuo sede Enna a.s.2016/2017 N.P , ,00 Art Criteri generali per l impiego delle risorse 1. Il Fondo dell Istituzione scolastica è finalizzato all attuazione del Piano Triennale dell Offerta Formativa e, pertanto, ad esso attinge il personale scolastico che svolge attività e progetti, diretti o di supporto, in aggiunta alla normale attività lavorativa prevista dal CCNL. 2. Le risorse della scuola, provenienti dal fondo d istituto 2017/2018, al netto della quota per l indennità di direzione al DSGA ( 5.460,00), vengono ripartite tra le componenti professionali presenti nell istituzione scolastica sulla base delle esigenze organizzative e didattiche che derivano dalle attività curricolari ed extracurricolari previste dal PTOF, nonché dal Piano annuale del personale docente e dal Piano annuale del personale ATA. Tale ripartizione è proporzionale al numero degli addetti con le seguenti misure percentuali per il personale docente una quota pari al 65,00 % dei fondi, pari a ,32 + 9

10 2.066,13 residuo sede di Enna a.s. 2016/2017; per il personale A.T.A. una quota pari al 35,00 % dei fondi, pari a Eventuali altre risorse aggiuntive che dovessero essere assegnate successivamente al presente contratto, saranno ripartite nelle stesse misure percentuali (docenti e ATA). I residui della sede di Calascibetta, non appena quantificati, saranno ripartiti nelle rispettive voci e secondo le suddette percentuali. 4. Le risorse relative alla voce Progetti saranno ripartite secondo i seguenti criteri: - Contributo per scuola a forte processo immigratorio: CRESCERE INSIEME scuola Primaria - Enna 1.225,00 pari a 5 ore frontali per 7 docenti Personale ATA 40,06 Totale 1.265,06 - PON FSE: il personale, reclutato secondo le indicazioni dell Autorità di Gestione e la normativa comunitaria, sarà retribuito sulla base di quanto previsto dal CCNL. 5. Le attività aggiuntive ed i progetti per il Personale Docente vengono ripartite in 4 Aree: Area 1: supporto alle attività organizzative (collaboratori del Dirigente scolastico e fiduciari di plesso); Area 2: supporto alla didattica (coordinatori di classe, assi disciplinari, gruppi di lavoro); Area 3: progetti e attività di arricchimento dell offerta formativa non curricolare. Area 4: gruppi di lavoro 6. La ripartizione delle somme tra il personale docente avviene così come di seguito indicato: Area 1: Area 2: Area 3: Area 4: 2.273,45 (eventuali economie nelle varie aree saranno stornate a consuntivo -verso altre dalle poste deficitarie) 7. Le attività incentivate del Personale ATA si riferiscono a: Collaboratori scolastici: a. Flessibilità oraria e ricorso alla turnazione: 3.047,00 pari a ore 243; b. Intensificazione del carico di lavoro per sostituzione di colleghi assenti e prolungamento dell orario di lavoro: 8.750,00 pari a ore 700. Assistenti amministrativi: a. Assegnazione di incarichi a supporto dell Amministrazione o della didattica: 2.280,00 compenso forfettario; b. Prolungamento dell orario di lavoro (straordinario): 5.220,00 pari a ore 330. Si precisa che entro il 15 maggio tutto il personale A.T.A. dovrà presentare la richiesta per la fruizione delle ferie estive. Ogni lavoratore richiederà almeno quattro settimane (24 giorni lavorativi) di ferie nel periodo compreso fra il 1 luglio e il 31 agosto anche frazionati in periodi superiori a 15 giorni. 8. Per il calcolo del compenso relativo all intensificazione del carico di lavoro per sostituzione colleghi assenti si computerà un ora di lavoro aggiuntiva. 9. Non saranno erogati trattamenti economici accessori che non corrispondono alle prestazioni effettivamente rese e documentate Art. 35 Risorse per incarichi specifici 1. Le risorse disponibili per compensare gli incarichi specifici saranno così corrisposti: 300,00 per n. 02 unità di assistenti amministrativi; 2.100,00 per n. 11unità di collaboratori scolastici. 2. La rimanente somma di 347,66 è destinata a riconoscere la particolare complessità di singoli incarichi, con decisione assunta dal Dirigente su proposta del DSGA. 10

11 Art. 36 Stanziamenti 1. Le risorse finanziarie disponibili per il presente contratto di cui all art.33 sono ripartite come segue: FUNZIONI STRUMENTALI AL PTOF area importo 1a 1.031,63 1b 2a 2b ,62 ORE ECCEDENTI Segmento Ore sede Enna Ore sede Calascibetta Infanzia a.s.2016/17 13 Primaria a.s.2016/17 20 Secondaria di I grado a.s.2016/17 18 AREA 1: supporto alle attività organizzative Collaboratori del I collaboratore 1995 Dirigente Scolastico II collaboratore 1995 Plesso S. Chiara 525 Fiduciari di plesso Plesso S.Onofrio 420 Plesso Ex Omni 262,5 Plesso Mulino a Vento 105 Infanzia Calascibetta 262,5 Plesso Umberto I 525 Plesso Verga 315 AREA 2: supporto alla didattica Coordinatori di intersezione 6 doc. 420 Coordinatori di interclasse 10 doc. 700 Coordinatori di classe 16 doc Assi culturali 4 doc. 280 AREA 3: progetti e attività di arricchimento dell offerta formativa non curricolare ENNA CALASCIBETTA Infanzia a.s.2016/ ,50 Primaria ,00 * Secondaria di I grado ,50 *Non essendo pervenuta nessunaproposta di progetto extracurriculare, la somma spettante alla scuola Primaria di Calascibetta viene suddivisa in parti uguali agli altri due segmenti PROGETTI SCUOLA DELL INFANZIA SEDE DI CALASCIBETTA TITOLO N.DOCENTI ORE ORE NON TOTALE 11

12 FRONTALI FRONTALI Natale Il futuro della terra nelle nostre piccole mani SEDE DI ENNA Magic english Se pianti nasce ,50 Amico libro ,00 Un albero in festa ,50 PROGETTI SCUOLA PRIMARIA ENNA Titolo n.docenti ore frontali ore non frontali Totale Canzoni sotto l albero Natale Artisticamente Metti un tacchino a cena Coro e orchestra PROGETTI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO SEDE DI CALASCIBETTA TITOLO N.DOCENTI ORE FRONTALI ORE NON FRONTALI TOTALE Legalita Lettura Salvambiente Ricicliamo Cororchestra SEDE DI ENNA Ambiente FAI Piccole guide Il silenzio dei banchi vuoti Cororchestra CAPO IV - NORME TRANSITORIE E FINALI Art.37 Natura premiale della retribuzione accessoria 1. Coerentemente con quanto previsto dalle norme vigenti, i progetti per i quali è previsto un compenso a carico del FIS devono rendere espliciti preventivamente gli obiettivi attesi, la misura del loro raggiungimento e gli indicatori che saranno utilizzati per la verifica 3. La liquidazione dei relativi compensi avverrà a consuntivo e previa verifica della corrispondenza sostanziale fra i risultati attesi e quelli effettivamente conseguiti. 4. In caso di mancata corrispondenza, il Dirigente dispone, a titolo di riconoscimento parziale del lavoro svolto, la corresponsione di un importo commisurato al raggiungimento degli obiettivi attesi e comunque non superiore al 70% di quanto previsto inizialmente. 12

13 Art. 38 Clausola di salvaguardia finanziaria 1. Nel caso in cui si verifichino le condizioni di cui all art. 48, comma 3, del D.lgs. 165/2001, il Dirigente può sospendere, parzialmente o totalmente, l esecuzione delle clausole del presente contratto dalle quali derivino oneri di spesa. 2. Nel caso in cui l accertamento dell incapienza del FIS intervenga quando le attività previste sono state già svolte, il dirigente dispone, previa informazione alla parte sindacale, la riduzione dei compensi complessivamente spettanti a ciascun dipendente nella misura percentuale necessaria a garantire il ripristino della compatibilità finanziaria. 13