La classificazione delle miscele ai sensi del Regolamento (UE) 1272/2008 (CLP) Pericoli Fisici. Ing. Antonio Natale.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La classificazione delle miscele ai sensi del Regolamento (UE) 1272/2008 (CLP) Pericoli Fisici. Ing. Antonio Natale."

Transcript

1 La classificazione delle miscele ai sensi del Regolamento (UE) 1272/2008 (CLP) Pericoli Fisici Ing. Antonio Natale 28 novembre 2017

2

3 Come si determina il Pericolo Fisico? Per determinare se una sostanza o una miscela presenti Pericoli Fisici, il fabbricante, importatore o utilizzatore a valle deve eseguire le prove richieste, a meno che non vi siano informazioni adeguate e attendibili già disponibili. Nel solo caso di miscele liquide infiammabili le classificazioni possono essere assegnate per calcolo a determinate condizioni Quando nuovi test sono effettuati ai fini della classificazione e dell'etichettatura per determinare Pericoli Fisici, questi devono essere effettuati nel rispetto di un sistema di qualità internazionalmente riconosciuto e da laboratori che soddisfino a standards riconosciuti. Le metodiche utilizzate devono essere coerenti con le indicazioni della parte 2 (Pericoli fisici) dell all.1 al Regolamento 1272.

4 Alcune definizioni Gas: sostanza che a 50 C ha tensione di vapore assoluta superiore a 300 kpa oppure è completamente gassosa a 20 alla tensione standard di 101,3 kpa Liquido: sostanza o mix che: a) a 50 C ha tensione di vapore assoluta inferiore a 300 kpa b) non è completamente gassosa a 20 alla pressione standard di 101,3 kpa c) ha un punto di fusione o un punto iniziale di fusione 20 C alla P standard di 101,3 kpa Solida è una sostanza che non corrisponde alle definizioni di gas o liquido

5 ESPLOSIVI Sostanze e miscele esplosive Articoli esplosivi ad eccezione di quelli per i quali l accensione o l innesco involontario o accidentale non provocano effetti esterni (proiezione, incendio, fumo, calore, forte calore) Sostanze, miscele e articoli per scopi pirotecnici

6 ESPLOSIVI: CRITERI DI CLASSIFICAZIONE Un esplosivo può essere classificato come instabile o, se non è tale, essere assegnato a una delle seguenti sei divisioni a seconda del tipo di pericolo associato: 1.1 Le sostanze, le miscele e gli articoli che presentano un pericolo di esplosione di massa (esplosione che coinvolge quasi l'intero quantitativo presente in modo praticamente istantaneo). 1.2 Le sostanze, le miscele e gli articoli che presentano un pericolo di proiezione senza rischio di esplosione di massa. 1.3 Le sostanze, le miscele e gli articoli che presentano un pericolo di incendio con leggero pericolo minimo di spostamento d'aria o un pericolo minimo di proiezione o entrambi, ma senza pericolo di esplosione di massa (propellente per razzi, fuochi d'artificio). 1.4 Le sostanze, le miscele e gli articoli che non presentano un pericolo significativo (solo un piccolo pericolo in caso di accensione o innesco: effetti essenzialmente limitati all imballaggio senza proiezione di frammenti di dimensioni significative/un intervallo di frammenti è previsto. Un incendio esterno non causa l'esplosione praticamente istantanea della quasi totalità del contenuto dell imballaggio). 1.5 Le sostanze o le miscele molto poco sensibili che presentano un pericolo di esplosione di massa, ma che sono così poco sensibili che ci sia una molto lieve probabilità di innesco o di passaggio dalla combustione alla detonazione in condizioni normali. 1.6 Articoli estremamente poco sensibili non comportanti un pericolo di esplosione di massa, che contengono sostanze o miscele estremamente poco sensibili e che dimostrano una trascurabile probabilità di innesco o di propagazione accidentale

7 Detonazione e Deflagrazione Si differenziano per velocità e modalità con cui avviene la reazione di combustione dell esplosivo. Nel caso della detonazione l onda di sovrapressione è supersonica, subsonica invece nel caso della deflagrazione. In buona sostanza ciò che caratterizza una detonazione da una deflagrazione è la rapidità (potenza) con la quale avviene il rilascio di energia (meccanica e termica) che ad esse si accompagna.

8

9 Relazione tra sovrapressioni e danni a persone e cose

10 Tabella CLP: Elementi di etichettatura per gli esplosivi

11 Divisione Avvertenza Indicazione di pericolo 1.1 Pericolo 1.2 Pericolo 1.3 Pericolo 1.4 Attenzione 1.5 Pericolo 1.6 Esplosivo instabile Nessuna avvertenza H201: Esplosivo; pericolo di esplosione di massa H202: Esplosivo; grave pericolo di proiezione H203: Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento d aria o di proiezione H204: Pericolo di incendio o di proiezione H205: Pericolo di esplosione di massa in caso di incendio Nessuna indicazione di pericolo Pericolo H200: Esplosivo instabile

12 Gas infiammabili Sono classificati infiammabili gas o miscele di gas con un campo di infiammabilità con l aria a 20 C e a una pressione standard di 101,3 kpa. Esempi di gas infiammabili sono metano propilene, propano, idrogeno, acetilene. Bruciano se miscelati con un comburente all interno di un intervallo di concentrazione definito (dipendente da vari fattori come T e P)

13 Limiti e punto di infiammabilità Limiti di infiammabilità (%). Intervallo di concentrazione del vapore di un liquido nel quale, in caso d innesco, si ha accensione e propagazione della fiamma nella miscela. Il campo di infiammabilità è definito da un limite inferiore e limite superiore. Il punto di infiammabilità (flash point) di un combustibile è la temperatura più bassa alla quale si formano vapori in quantità tale da incendiarsi in caso di innesco, in presenza di aria, autosostenendo il processo di combustione.

14 Criteri di classificazione dei gas infiammabili Categoria Definizioni 1 2 Gas, che a 20 C e a pressione di 101,3 kpa: a) sono infiammabili in miscela al 13% (o meno) del volume in aria; oppure b) hanno un campo di infiammabilità in miscela con l'aria di almeno 12 punti percentuali qualunque sia il limite inferiore di infiammabilità. Gas, diversi da quelli della Categoria 1, che, a 20 C e a una pressione normale di 101,3 kpa, hanno un campo di infiammabilità se miscelati con l'aria.

15 Per gas chimicamente instabile si intende un gas infiammabile in grado di reagire in modo esplosivo anche in assenza di aria o di ossigeno. Categoria Definizioni A B Gas infiammabili chimicamente instabili a 20 C a una pressione normale di 101,3 kpa Gas infiammabili chimicamente instabili ad una temperatura superiore a 20 C e/o a una pressione superiore a 101,3 kpa

16

17 Scenario incidentale Incendio (radiazione termica stazionaria) BLEVE/Fireball (radiazione termica variabile) Flash-fire (radiazione termica istantanea) (sovrapressione di picco) Rilascio tossico (dose assorbita) Elevata letalità Inizio letalità Lesioni irreversibili Lesioni reversibili Danni alle strutture 12,5 kw/m2 7 kw/m2 5 kw/m2 3 kw/m2 12,5 kw/m2 Raggio fireball LFL 0,3 bar (0,6 spazi aperti) LC50 (30min,hmn) 350 kj/m2 1/2 LFL 200 kj/m2 125 kj/m m (*) 0,14 bar 0,07 bar 0,03 bar 0,3 bar IDLH

18 Aerosol Definizione: gli aerosol, o generatori di aerosol, sono recipienti non ricaricabili in metallo, vetro o materia plastica, contenenti un gas compresso, liquefatto o disciolto sotto pressione, con o senza liquido, pasta o polvere e muniti di un dispositivo di dispersione che permette di espellere il contenuto sotto forma di particelle solide o liquide in sospensione in un gas, sotto forma di schiuma, di pasta o di polvere, o allo stato liquido o gassoso. Nota: Gli aerosol non sono classificabili come liquidi o gas infiammabili

19 Si classificano come infiammabili gli aerosol che contengono liquidi con un punto di infiammabilità 93 C, gas infiammabili o solidi infiammabili. Nota 1 Tra i componenti infiammabili non sono comprese le sostanze o le miscele piroforiche, autoriscaldanti o idroreattive, poiché tali componenti non sono mai utilizzati come contenuti di aerosol. Nota 2 Gli aerosol infiammabili non rientrano nel campo di applicazione dei criteri di classificazione dei gas infiammabili), dei gas sotto pressione) o dei liquidi/solidi infiammabili. Possono comunque assumere frasi di altre classi di rischio. Gli aerosol che contengono più dell 1 % di componenti infiammabili o aventi un calore di combustione di almeno 20 kj/g non soggetti alle procedure di classificazione in base all infiammabilità previste nella sezione dedicata sono comunque classificati come aerosol di categoria1.

20 Un aerosol è classificabile in tre categorie in funzione: -dei componenti, - del calore chimico di combustione e, se opportuno, -i risultati delle prove di infiammabilità delle schiume (per gli aerosol schiuma) e delle prove di distanza di accensione e di accensione in spazio chiuso (per gli aerosol spray) Gli aerosol che non soddisfano i criteri di inclusione nella categoria 1 o 2 devono essere classificati nella categoria 3.

21

22 Liquidi infiammabili Per liquido infiammabile s intende un liquido con punto di infiammabilità non superiore a 60 C. Non è necessario classificare nelle cat. 3 i liquidi con Flash Point >35 C se sono stati ottenuti risultati negativi nella prova di mantenimento della combustione.

23

24 SOLIDI INFIAMMABILI Per solido infiammabile s'intende un solido facilmente infiammabile o che può provocare o favorire un incendio per sfregamento. I solidi facilmente infiammabili sono sostanze o miscele in polvere, granulari o pastose, che sono pericolose se possono prendere fuoco facilmente per breve contatto con una sorgente d accensione, come un fiammifero che brucia, e se la fiamma si propaga rapidamente. Sono suddivisi in due categorie (H228 solido infiammabile) distinte nell etichettatura dall avvertenza Pericolo o Attenzione

25 COMBURENTI Sostanze o miscele con proprietà ossidanti può, se portata a contatto con sostanze organiche o inorganiche chimicamente ossidabili, provocare incendi, esplosioni o la formazione di altre sostanze pericolose. Le sostanze ossidanti più comuni sono perossidi, clorati, nitrati, nitriti, perclorati, permanganati, persolfati e ipocloriti.

26 Gas comburente: gas o miscela di gas capace di contribuire alla combustione di altri materiali più dell'aria. Liquidi e solidi comburenti: sostanze o miscele liquide o solide, non necessariamente combustibili che possono causare o favorire la combustione di altri materiali.

27 Liquidi e solidi comburenti: sostanze o miscele liquide o solide, non necessariamente combustibili che possono causare o favorire la combustione di altri materiali. Le sostanze o le miscele organiche non vengono classificate comburenti se a) Non contengono ossigeno, fluoro o cloro; oppure b) Contengono ossigeno, fluoro o cloro ma questi elementi sono chimicamente legati soltanto al carbonio o idrogeno. Per le sostanze o miscele inorganiche la procedura di classificazione per questa classe non si applicano se non contengono atomi di ossigeno o di alogeni. Esempi sono: ipoclorito di calcio, nitrato d ammonio, perossido d idrogeno, permanganato di potassio)

28

29

30 Esplosivi Esplosivi instabili, Divisioni 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.5 e 1.6 Gas Infiammabili (inclusi i gas chimicamente instabili) Aerosol Categorie 1, 2 e 3 Gas Comburenti Categoria 1 Gas sotto pressione Liquidi Infiammabili Categorie 1, 2 e 3 Solidi Infiammabili Categorie 1 e 2 Sostanze e miscele autoreattive Liquidi Piroforici Categoria 1 Solidi Piroforici Categoria 1 Categorie 1 e 2 per infiammabili ; Categorie A e B per chimicamente instabili Gas compressi, liquefatti, liquefatti refrigerati e disciolti Tipologie A, B, C, D, E, F, e G Sostanze e miscele autoriscaldanti Categorie 1 e 2 Sostanze e miscele che a contatto con l acqua sviluppano gas infiammabili Categorie 1, 2 e 3 Liquidi Comburenti Categorie 1, 2 e 3 Solidi Comburenti Categorie 1, 2 e 3 Perossidi Organici Corrosivi per i metalli Categoria 1 Tipologie A, B, C, D, E, F, e G

Pericoli Fisici con esempi

Pericoli Fisici con esempi Pericoli Fisici con esempi Corso Nazionale sulla classificazione ed etichettatura delle miscele per Ispettori REACH e CLP 24-25 Novembre 2016 Celsino Govoni Coordinamento Regionale delle Autorità Competenti

Dettagli

Tabella di corrispondenza tra i vecchi e i nuovi pittogrammi

Tabella di corrispondenza tra i vecchi e i nuovi pittogrammi Tabella di corrispondenza tra i vecchi e i nuovi pittogrammi E - Esplosivo GHS 01 F - Facilmente infiammabile F + - Altamente infiammabile GHS 02 O - Comburente GHS 03 NESSUNA CORRISPONDENZA GHS 04 C -

Dettagli

I simboli dei materiali pericolosi

I simboli dei materiali pericolosi I simboli dei materiali pericolosi Prima di utilizzare qualsiasi sostanza o qualsiasi prodotto, in un laboratorio di chimica o tra le mura domestiche, è molto importante leggere con attenzione tutte le

Dettagli

L usuale simbolo arancione è sostituito dal pittogramma, una losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo nero.

L usuale simbolo arancione è sostituito dal pittogramma, una losanga con fondo bianco e bordo rosso contenente il simbolo nero. NUOVI PITTOGRAMMI Premessa Il regolamento europeo 1272/2008, denominato CLP, introduce alcune novità rispetto al precedente sistema normativo sulle sostanze e preparati pericolosi (DSP - Direttiva sostanze

Dettagli

CONOSCERE IL RISCHIO

CONOSCERE IL RISCHIO CONOSCERE IL RISCHIO AGENTI CHIMICI/REGOLAMENTO CLP Nuovi pittogrammi Premessa Il regolamento CE n. 1272/2008 (CLP Classification, Labelling, Packaging) introduce alcune novità rispetto al precedente sistema

Dettagli

Ordinanza del DFI concernente i generatori aerosol

Ordinanza del DFI concernente i generatori aerosol Ordinanza del DFI concernente i generatori aerosol Modifica del 3 novembre 2010 Il Dipartimento federale dell interno (DFI) ordina: I L ordinanza del DFI del 23 novembre 2005 1 concernente i generatori

Dettagli

Gas Comburenti Trasporto e misure di sicurezza

Gas Comburenti Trasporto e misure di sicurezza Università degli Studi di Parma SICUREZZA NELL USO DEI GAS COMPRESSI E LIQUEFATTI Gas Comburenti Trasporto e misure di sicurezza Col termine comburente si intende una sostanza che agisce come agente riducente

Dettagli

Combustione. Reazione chimica di una sostanza combustibile con l ossigeno accompagnata da sviluppo di calore, fiamma, gas, fumo e luce.

Combustione. Reazione chimica di una sostanza combustibile con l ossigeno accompagnata da sviluppo di calore, fiamma, gas, fumo e luce. Combustione Reazione chimica di una sostanza combustibile con l ossigeno accompagnata da sviluppo di calore, fiamma, gas, fumo e luce. Incendio Combustione rapida e non controllata senza limitazioni spazio/tempo

Dettagli

Il regolamento 1357/2014 riconferma la procedura di valutazione, applicata anche in precedenza, attraverso l esecuzione di prove.

Il regolamento 1357/2014 riconferma la procedura di valutazione, applicata anche in precedenza, attraverso l esecuzione di prove. HP 2 C2 Valutazione della pericolosità HP2: comburente Il regolamento 1357/2014 riconferma la procedura di valutazione, applicata anche in precedenza, attraverso l esecuzione di prove. Il rifiuto che contiene

Dettagli

Comburente Solitamente l ossigeno contenuto nell aria o nelle molecole (esplosivi)

Comburente Solitamente l ossigeno contenuto nell aria o nelle molecole (esplosivi) termini Combustione Reazione chimica una sostanza combustibile con l ossigeno accompagnatada da sviluppo calore, fiamma, gas, fumo e luce. Inceno Combustione rapida e non controllata senza limitazioni

Dettagli

ESPLOSIONI. Cause: chimiche. combustione di sostanze infiammabili (gas/vapori/polveri) reazioni "fuggitive" (runaway) fisiche

ESPLOSIONI. Cause: chimiche. combustione di sostanze infiammabili (gas/vapori/polveri) reazioni fuggitive (runaway) fisiche L ESPLOSIONE ESPLOSIONI ESPLOSIONE = rapido sviluppo di una grande quantità di gas provocato da fenomeni fisici o chimici, accompagnato da violenti effetti acustici, termici e meccanici Cause: chimiche

Dettagli

La formazione delle miscele ESPLOSIVE

La formazione delle miscele ESPLOSIVE La formazione delle miscele ESPLOSIVE Caratterizzazione delle proprietà chimico-fisiche di GAS - VAPORI - POLVERI Atmosfere Esplosive. 8-9 Novembre 2005 Adolfo Buzzoni 1 Definizione: Atmosfera Esplosiva

Dettagli

C2 CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITA HP 2: COMBURENTE 1

C2 CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITA HP 2: COMBURENTE 1 HP 2 C2 CARATTERISTICHE DI PERICOLOSITA HP 2: COMBURENTE 1 Il regolamento 1357/2014 2 riconferma la procedura di valutazione, applicata anche in precedenza, attraverso l esecuzione di prove di combustione.

Dettagli

Sostanze contenute nel rifiuto classificate con i seguenti codici di indicazione di pericolo definiti dal regolamento CLP. Caratteristiche di pericolo

Sostanze contenute nel rifiuto classificate con i seguenti codici di indicazione di pericolo definiti dal regolamento CLP. Caratteristiche di pericolo Caratteristiche di pericolo Sostanze contenute nel rifiuto classificate con i seguenti codici di indicazione di pericolo definiti dal regolamento CLP Criteri per l attribuzione delle classi di pericolosità

Dettagli

RIFIUTI E DISCIPLINA ADR Corretta gestione durante il Trasporto su Strada

RIFIUTI E DISCIPLINA ADR Corretta gestione durante il Trasporto su Strada RIFIUTI E DISCIPLINA ADR Corretta gestione durante il Trasporto su Strada Bari 24 Giugno 2016 ICARO Srl -Vicolo Boni 7, 52044 Cortona AR +39 0575 638311 www.icarocortona.it icaro@icarocortona.it RIFIUTO

Dettagli

Modulo 02 Scheda per la classificazione della pericolosità ai sensi del regolamento CLP

Modulo 02 Scheda per la classificazione della pericolosità ai sensi del regolamento CLP Modulo 02 Scheda per la classificazione della pericolosità ai sensi del regolamento CLP Completare la scheda della classificazione CLP per tutti i seguenti rifiuti: a) agenti chimici: tutti gli elementi

Dettagli

Rifiuti, aggiornamento caratteristiche di pericolo (Reg. UE n. 1357/2014)

Rifiuti, aggiornamento caratteristiche di pericolo (Reg. UE n. 1357/2014) Rifiuti, aggiornamento caratteristiche di pericolo (Reg. UE n. 1357/2014) A partire dal 1 giugno 2015 sarà obbligatorio attenersi alle disposizioni del Regolamento (UE) n.1357 del 18/12/2014 che, sostituendo

Dettagli

REGOLAMENTO (CE) N. 1272/2008

REGOLAMENTO (CE) N. 1272/2008 ALLEGATO I Regolamento 487/2013-8 maggio 2013 Il nuovo regolamento si applica a decorrere dal 1 dicembre 2014 per le sostanze e dal 1 giugno 2015 per le miscele. Sostanze e miscele possono essere comunque

Dettagli

THEO-GIS-V.01 STRUMENTO PER L ANALISI E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE IN PRESENZA DI AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE IN REGIONE LOMBARDIA.

THEO-GIS-V.01 STRUMENTO PER L ANALISI E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE IN PRESENZA DI AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE IN REGIONE LOMBARDIA. THEO-GIS-V.01 STRUMENTO PER L ANALISI E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE IN PRESENZA DI AZIENDE A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE IN REGIONE LOMBARDIA. 2 Informazioni Tecniche Linguaggio di scrittura e librerie

Dettagli

Cenni sul regolamento (CE) n. 1272/2008 (regolamento CLP)

Cenni sul regolamento (CE) n. 1272/2008 (regolamento CLP) Cenni sul regolamento (CE) n. 1272/2008 (regolamento CLP) (Classificazione, etichettatura, imballaggio delle sostanze e miscele) Dott. Ing. Mauro Malizia Comandante Provinciale COMANDO PROVINCIALE DEI

Dettagli

Il D.Lgs. 105/2015: le novità introdotte sull assoggettabilità alla normativa Seveso in Regione Piemonte

Il D.Lgs. 105/2015: le novità introdotte sull assoggettabilità alla normativa Seveso in Regione Piemonte Il D.Lgs. 105/2015: le novità introdotte sull assoggettabilità alla normativa Seveso in Regione Piemonte A. Robotto, F. Bellamino, B. Basso, C. Carpegna, G. Petrosino* ARPA Piemonte, Struttura Rischio

Dettagli

INFO 26 Ultimo aggiornamento 29 marzo 2013

INFO 26 Ultimo aggiornamento 29 marzo 2013 Breve guidarelativa al Rischio Chimico INFO 26 Ultimo aggiornamento 29 marzo 2013 Il regolamento (CE) 1272/2008 CLP (classificazione, etichettatura e imballaggio) adeguaa la precedente normativaa UE con

Dettagli

REGOLAMENTO UE 1357/2014 DIRETTIVA 2008/98/CE ALLEGATO III CARATTERISTICHE DI PERICOLO PER I RIFIUTI IN VIGORE SINO AL 31 MAGGIO 2015

REGOLAMENTO UE 1357/2014 DIRETTIVA 2008/98/CE ALLEGATO III CARATTERISTICHE DI PERICOLO PER I RIFIUTI IN VIGORE SINO AL 31 MAGGIO 2015 DIRETTIVA 2008/98/CE ALLEGATO III CARATTERISTICHE DI PERICOLO PER I RIFIUTI IN VIGORE SINO AL 31 MAGGIO 2015 REGOLAMENTO UE 1357/2014 ALLEGATO III CARATTERISTICHE DI PERICOLO PER I RIFIUTI IN VIGORE DAL

Dettagli

Si trasmette in allegato, per le delegazioni, il documento D033542/02 - Annex.

Si trasmette in allegato, per le delegazioni, il documento D033542/02 - Annex. Consiglio dell'unione europea Bruxelles, 14 luglio 2014 (OR. en) 11888/14 ADD 1 ENV 672 ENT 161 NOTA DI TRASMISSIONE Origine: Commissione europea Data: 11 luglio 2014 Destinatario: Oggetto: Il Segretariato

Dettagli

IL TRIANGOLO DEL FUOCO

IL TRIANGOLO DEL FUOCO Il rischio incendio La COMBUSTIONE Reazione chimica (ossidoriduzione) sufficientemente rapida tra una sostanza combustibile ed una sostanza comburente (normalmente l ossigeno contenuto nell aria) con emissione

Dettagli

Compatibilità territorio - stabilimenti a rischio d incidenti rilevanti Pianificazione territoriale

Compatibilità territorio - stabilimenti a rischio d incidenti rilevanti Pianificazione territoriale Compatibilità territorio - stabilimenti a rischio d incidenti rilevanti Pianificazione territoriale ART.14 Dlgs 334/99 : Pianificazione dell uso del territorio in relazione al rischio di incidenti rilevanti

Dettagli

L /84 SOSTANZE PERICOLOSE

L /84 SOSTANZE PERICOLOSE Corso di specializzazione in prevenzione incendi ai fini dell iscrizione dei professionisti negli elenchi del Ministero dell Interno di cui all art. 1 della L. 818/84 SOSTANZE PERICOLOSE Lezione 2.1 Ing.

Dettagli

TERZO INCONTRO. CORSO di FORMAZIONE dei LAVORATORI ai sensi dell art.37 dell Accordo Stato Regioni del

TERZO INCONTRO. CORSO di FORMAZIONE dei LAVORATORI ai sensi dell art.37 dell Accordo Stato Regioni del CORSO di FORMAZIONE dei LAVORATORI ai sensi dell art.37 dell Accordo Stato Regioni del 21.12.2011 TERZO INCONTRO Geom. Andrea Corradini - Ing. Valentina Giorgieri MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEL CORSO Modulo

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA N. 08 SCHEDA INFORMATIVA SULLE PROPRIETA DELLE SOSTANZE

ISTRUZIONE OPERATIVA N. 08 SCHEDA INFORMATIVA SULLE PROPRIETA DELLE SOSTANZE A cura di: Servizio Ambiente e Progettazione per la Sicurezza Scopo e campo di applicazione La Scheda di Sicurezza rappresenta il più completo strumento documentale correlato ad una sostanza o prodotto

Dettagli

Ordinanza del DFI concernente i generatori aerosol

Ordinanza del DFI concernente i generatori aerosol Ordinanza del DFI concernente i generatori aerosol 817.023.61 del 23 novembre 2005 (Stato 1 dicembre 2010) Il Dipartimento federale dell interno (DFI), visti gli articoli 31 capoverso 5 e 45 capoverso

Dettagli

Aggiornamento Etichettatura Sostanze Pericolose

Aggiornamento Etichettatura Sostanze Pericolose Rischio Chimico Aggiornamento Etichettatura gg Sostanze Pericolose Regolamento CE 1272/2008 relativo alla classificazione etichettatura ed imballaggio delle sostanze e delle miscele Criteri armonizzati

Dettagli

RISCHIO CHIMICO TOSSICITA ACUTA PRESSONE L AMBIENTE PER LA SALUTE PER LA SALUTE 71/136

RISCHIO CHIMICO TOSSICITA ACUTA PRESSONE L AMBIENTE PER LA SALUTE PER LA SALUTE 71/136 TOSSICITA CORROSIVI INFIAMMABILI GAS SOTTO ESPLOSIVI ACUTA PRESSONE COMBURENTI PERICOLO PER EFFETTI GRAVI EFFETTI LIEVI L AMBIENTE PER LA SALUTE PER LA SALUTE 71/136 71 J - Descrizione completa dei rischi

Dettagli

7HFQLFKHGLHVWLQ]LRQH,QLEL]LRQHFKLPLFDRD]LRQHDQWLFDWDOLWLFD

7HFQLFKHGLHVWLQ]LRQH,QLEL]LRQHFKLPLFDRD]LRQHDQWLFDWDOLWLFD 7HFQLFKHGLHVWLQ]LRQH,QLEL]LRQHFKLPLFDRD]LRQHDQWLFDWDOLWLFD $UUHVWR GHOOH UHD]LRQL D FDWHQD FKH VL YHULILFDQRQHOODFRPEXVWLRQH Tipicamente si ottiene con polveri e gas. / (67,1=,21('(*/,,1&(1', /HVRVWDQ]HHVWLQJXHQWL

Dettagli

Rischi da atmosfere esplosive. Copyright Diritti riservati

Rischi da atmosfere esplosive. Copyright Diritti riservati Rischi da atmosfere esplosive Copyright Diritti riservati ATEX = ATmosphères EXplosibles Definizione (art. 288 - D. Lgs. 81/2008 s.m.i.) Atmosfera esplosiva: una miscela con l aria, a condizioni atmosferiche,

Dettagli

CLP- ADR- RIFIUTI: Criteri di classificazione a confronto

CLP- ADR- RIFIUTI: Criteri di classificazione a confronto CLP- ADR- RIFIUTI: Criteri di classificazione a confronto RAMSPEC 2016 Dr. Paola Ulivi Le normative sul trasporto di merci pericolose e in particolare l ADR, hanno implementato da subito il sistema GHS

Dettagli

RIFIUTI PERICOLOSI LA CLASSIFICAZIONE DEI. 3 a edizione

RIFIUTI PERICOLOSI LA CLASSIFICAZIONE DEI. 3 a edizione LA CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI PERICOLOSI 3 a edizione Guida alla nuova classificazione dei rifiuti pericolosi anche ai fini del loro trasporto stradale Sergio Benassai - Angelo Fiordi ISBN 978-88-89260-64-7

Dettagli

H200 Esplosivo instabile. H201 Esplosivo; pericolo di esplosione di massa. H202 Esplosivo; grave pericolo di proiezione.

H200 Esplosivo instabile. H201 Esplosivo; pericolo di esplosione di massa. H202 Esplosivo; grave pericolo di proiezione. http://www.msds-europe.com H200 Esplosivo instabile. H201 Esplosivo; pericolo di esplosione di massa. H202 Esplosivo; grave pericolo di proiezione. H203 Esplosivo; pericolo di incendio, di spostamento

Dettagli

SOSTANZE PERICOLOSE. 5. La DL 50 viene espressa in : a. p.p.m. ; b. mg/kg ; c. mg/n ;

SOSTANZE PERICOLOSE. 5. La DL 50 viene espressa in : a. p.p.m. ; b. mg/kg ; c. mg/n ; 1. La sigla DL 50 indica : a. la concentrazione di una sostanza che se inalata causa la morte del 50% dei soggetti esposti; b. la densità media ponderata dei vapori emessi da una sostanza ; c. la concentrazione

Dettagli

Descrizione. Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Gas non infiammabile e non tossico (la bombola può essere di colore bianco)

Descrizione. Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Gas non infiammabile e non tossico (la bombola può essere di colore bianco) Segnali di pericolo Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3 Soggetto all'esplosione divisione 1.4 Soggetto all'esplosione divisione 1.5 Pericolo di esplosione Gas non infiammabile e non tossico

Dettagli

I simboli della Direttiva 67/548 che indicano rischio chimico. Esplosivo (E) Comburente (O) Estremamente infiammabile (F+) Facilmente infiammabile (F)

I simboli della Direttiva 67/548 che indicano rischio chimico. Esplosivo (E) Comburente (O) Estremamente infiammabile (F+) Facilmente infiammabile (F) PRODOTTI CHIMICI - Pittogrammi utilizzati fino all'applicazione del nuovo Regolamento REACH, obbligatorio dal 1 dicembre 2010. Anche dopo quella data e' possibile trovarli in confezioni di sostanze chimiche

Dettagli

Impiego sconsigliato

Impiego sconsigliato ACQUA - azione meccanica di abbattimento della fiamma, se proiettata a getto frazionato sul focolaio - abbassamento della temperatura del combustibile per assorbimento del calore sviluppato dalla combustione

Dettagli

Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Soggetto all'esplosione divisione 1.4. Soggetto all'esplosione divisione 1.5

Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3. Soggetto all'esplosione divisione 1.4. Soggetto all'esplosione divisione 1.5 Segnali di pericolo Soggetto all'esplosione divisioni 1.1,1.2 e 1.3 Soggetto all'esplosione divisione 1.4 Soggetto all'esplosione divisione 1.5 Pericolo di esplosione Gas non infiammabile e non tossico

Dettagli

1 A parte. Termini e definizioni generali relativi all incendio (premessa): Il pericolo è una fonte di possibile danno fisico alle persone.

1 A parte. Termini e definizioni generali relativi all incendio (premessa): Il pericolo è una fonte di possibile danno fisico alle persone. Lezione n. 1 Incendio e Prevenzione Incendi. 1 A parte. L Incendio. Termini e definizioni generali relativi all incendio (premessa): Il pericolo Il pericolo è una fonte di possibile danno fisico alle persone.

Dettagli

GENERALITA', PERICOLI E PRIMO INTERVENTO NEL CASO DI INCIDENTI RIGUARDANTI MERCI PERICOLOSE

GENERALITA', PERICOLI E PRIMO INTERVENTO NEL CASO DI INCIDENTI RIGUARDANTI MERCI PERICOLOSE Allegato 10 GENERALITA', PERICOLI E PRIMO INTERVENTO NEL CASO DI INCIDENTI RIGUARDANTI MERCI PERICOLOSE 1) Gas compressi, liquefatti o disciolti sotto pressione Identificazione: Sono contrassegnati dal

Dettagli

I s t i tuto S u p eriore di Sanità Centro Nazionale Sostanze Chimiche

I s t i tuto S u p eriore di Sanità Centro Nazionale Sostanze Chimiche ALLEGATO III Natura dei rischi specifici attribuiti alle sostanze e preparati pericolosi R1 R2 R3 R4 R5 R6 R7 R8 R9 R10 R11 R12 R14 R15 R16 R17 R18 R19 R20 R21 R22 R23 R24 R25 R26 R27 R28 R29 R30 R31 R32

Dettagli

Gli Incendi Boschivi. Tecniche Antincendio Boschivo La combustione dei materiali. Realizzato e curato dal. Relatore: Sovrintendente Innocenti Maurizio

Gli Incendi Boschivi. Tecniche Antincendio Boschivo La combustione dei materiali. Realizzato e curato dal. Relatore: Sovrintendente Innocenti Maurizio Gli Incendi Boschivi Tecniche Antincendio Boschivo La combustione dei materiali Relatore: Sovrintendente Innocenti Maurizio Realizzato e curato dal Centro Operativo AIB per la Lombardia Curno (BG) 24035

Dettagli

Gli effetti del Regolamento CLP sulla definizione delle sostanze pericolose ai fini del D.Lgs. 105/2015

Gli effetti del Regolamento CLP sulla definizione delle sostanze pericolose ai fini del D.Lgs. 105/2015 Gli effetti del D.Lgs. 105/2015 sulle attività degli stabilimenti a rischio di Incidente Rilevante Attuazione della direttiva 2012/18/UE SEVESO III Gli effetti del Regolamento sulla definizione delle sostanze

Dettagli

Lezione n. 1. Incendio e Prevenzione Incendi. 1A parte.

Lezione n. 1. Incendio e Prevenzione Incendi. 1A parte. Lezione n. 1 Incendio e Prevenzione Incendi. 1A parte. L Incendio. Termini e definizioni generali relativi all incendio (premessa): Il pericolo Il pericolo è una fonte di possibile danno fisico alle persone.

Dettagli

1) Solido a liquido V. 2) Liquido a gassoso F. 3) Solido a gassoso F. 4) Gassoso a liquido F. 5) Gassoso a solido F. 1) Liquido a solido V

1) Solido a liquido V. 2) Liquido a gassoso F. 3) Solido a gassoso F. 4) Gassoso a liquido F. 5) Gassoso a solido F. 1) Liquido a solido V 1503 La fusione indica il passaggio di stato da: 1) Solido a liquido 2) Liquido a gassoso F 3) Solido a gassoso F 4) Gassoso a liquido F 5) Gassoso a solido F 1505 La solidificazione indica il passaggio

Dettagli

Il fuoco e i suoi effetti

Il fuoco e i suoi effetti Concetti base di prevenzione incendi Il fuoco e i suoi effetti 28/10/2014 1 TRIANGOLO DEL FUOCO La combustione è una reazione chimica con sviluppo di calore che avviene fra due elementi (combustibile e

Dettagli

SIMBOLI E CLASSI DI PERICOLO SECONDO I DLGS 52/97 E 65/03

SIMBOLI E CLASSI DI PERICOLO SECONDO I DLGS 52/97 E 65/03 SIMBOLI E CLASSI DI PERICOLO SECONDO I DLGS 52/97 E 65/03 Premessa Ai sensi dei DLgs 52/97 e 65/03 sono considerati pericolosi le sostanze e i preparati le cui proprietà rientrano nei criteri dettati dalle

Dettagli

SIMBOLI DI PERICOLO DEI PRODOTTI CHIMICI

SIMBOLI DI PERICOLO DEI PRODOTTI CHIMICI SIMBOLI DI PERICOLO DEI PRODOTTI CHIMICI Il simbolo di pericolo è un immagine ben definita, presente su un etichetta di un qualsiasi prodotto chimico, che ha lo scopo di fornire informazioni sui danni

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO

Dettagli

Antincendio. Services. Engineering

Antincendio. Services. Engineering Antincendio Services Engineering 2 www.aptgroup.it Il COMBURENTE generalmente è l ossigeno contenuto nell aria (circa al 21%) La FONTE DI INNESCO è la condizione energetica sufficiente perché possa attivarsi

Dettagli

Commissione Consultiva Permanente per la Salute e Sicurezza sul Lavoro Comitato 9 Sottogruppo Agenti Chimici. Pag. 1 di 78

Commissione Consultiva Permanente per la Salute e Sicurezza sul Lavoro Comitato 9 Sottogruppo Agenti Chimici. Pag. 1 di 78 2012 Criteri e strumenti per la valutazione e la gestione del rischio chimico negli ambienti di lavoro ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. (Titolo IX, Capo I Protezione da Agenti Chimici e Capo II

Dettagli

ANTINCENDIO. Informazioni di base RSPP ARPA SICILIA DOMENICO PULEO INFORMAZIONE ART. 36 D.LGS 8I/08

ANTINCENDIO. Informazioni di base RSPP ARPA SICILIA DOMENICO PULEO INFORMAZIONE ART. 36 D.LGS 8I/08 ANTINCENDIO Informazioni di base RSPP ARPA SICILIA DOMENICO PULEO INFORMAZIONE ART. 36 D.LGS 8I/08 La legislazione vigente stabilisce che nei luoghi di lavoro... devono essere adottate idonee misure per

Dettagli

Etichettatura ed imballaggio delle miscele pericolose (prodotti fitosanitari) ai sensi di quanto previsto dal Regolamento CLP

Etichettatura ed imballaggio delle miscele pericolose (prodotti fitosanitari) ai sensi di quanto previsto dal Regolamento CLP Etichettatura ed imballaggio delle miscele pericolose (prodotti fitosanitari) ai sensi di quanto previsto dal Regolamento CLP Il Regolamento C.L.P. (Classification, Labelling and Packaging) è entrato in

Dettagli

1) È una sostanza che a temperatura ambiente (20 C) ed alla pressione atmosferica si trova allo stato gassoso (aeriforme) V

1) È una sostanza che a temperatura ambiente (20 C) ed alla pressione atmosferica si trova allo stato gassoso (aeriforme) V 1601 Il gas... 1) È una sostanza che a temperatura ambiente (20 C) ed alla pressione atmosferica si trova allo stato gassoso (aeriforme) V 2) È una sostanza che si trova allo stato aeriforme alla temperatura

Dettagli

La classificazione delle miscele

La classificazione delle miscele La classificazione delle miscele Anita Zambonelli Ispettore nucleo REACH CLP Azienda USL di Bologna Casalecchio, 12/12/2014 CLP (Regolamento CE n. 1272/2008 relativo alla classificazione, all etichettatura

Dettagli

Sostanze chimiche pericolose in ambito sanitario

Sostanze chimiche pericolose in ambito sanitario AiFOS è partner nazionale della campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri Convegno Sostanze chimiche pericolose in ambito sanitario Venerdì 12 ottobre dalle 14:00 alle 18:00 Piazza Italia 1 - Palazzo di

Dettagli

Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno

Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno Il rischio chimico, cancerogeno e mutageno 1 Secondo il Titolo IX del D.Lgs. 81/08 e l Accordo Stato Regioni del 21/12/2011 Modulo 2 - Etichettatura SPP EPC Etichettatura: definizioni di legge L etichettatura

Dettagli

PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE. APPENDICE 1

PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE. APPENDICE 1 PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE. APPENDICE APPENDICE 1 Glossario Sintetico dei Termini PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE. APPENDICE Ai fini dell applicazione dei criteri

Dettagli

Direttiva Europea ATEX 99/92/CE

Direttiva Europea ATEX 99/92/CE Direttiva Europea ATEX 99/92/CE Gas, vapori, nebbie infiammabili e polveri combustibili: il rischio di esplosione e la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori 1 Direttiva Europea ATEX 99/92/CE

Dettagli

SEMINARIO MERCI PERICOLOSE 5 luglio 2012 Livorno Stazione Marittima

SEMINARIO MERCI PERICOLOSE 5 luglio 2012 Livorno Stazione Marittima SEMINARIO MERCI PERICOLOSE 5 luglio 2012 Livorno Stazione Marittima L esperienza del porto di Marina di Carrara in materia di merci pericolose è piuttosto limitata. I quantitativi di merci pericolose movimentate

Dettagli

Nell evoluzione dell incendio si possono individuare quattro fasi caratteristiche (http://www.vvfmontelanico.it) 50 :

Nell evoluzione dell incendio si possono individuare quattro fasi caratteristiche (http://www.vvfmontelanico.it) 50 : 2.3.1.3 Dinamica dell incendio Nell evoluzione dell incendio si possono individuare quattro fasi caratteristiche (http://www.vvfmontelanico.it) 50 : Fase di agnizione; Fase di propagazione; Incendio generalizzato

Dettagli

Classificazione, scheda di dati di sicurezza e immagazzinamento di prodotti chimici

Classificazione, scheda di dati di sicurezza e immagazzinamento di prodotti chimici Classificazione, scheda di dati di sicurezza e immagazzinamento di prodotti chimici Corso per l autorizzazione impiego prodotti fitosanitari Mezzana Mauro Togni Sheila Scopel Fabrizio Guidotti Repubblica

Dettagli

ATEX DAY TERMOLI 21GIUGNO 2013

ATEX DAY TERMOLI 21GIUGNO 2013 ATEX DAY TERMOLI 21GIUGNO 2013 1 DIRETTIVA ATEX PROGRAMMA a) Introduzione b) Cenni Storici c) Significato di ATEX d) Direttive ATEX 2 INTRODUZIONE DECRETO LEGISLATIVO DEL 9 APRILE 2008 N.81/08 TITOLO XI

Dettagli

La Sicurezza in laboratorio. Keep calm

La Sicurezza in laboratorio. Keep calm La Sicurezza in laboratorio Keep calm D.L. 81/08 DEL 15 MAGGIO 2008 TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO È IL NUOVO TESTO CHE SOSTITUISCE IL D.L. 626/96 RIDISEGNA LA MATERIA DELLA

Dettagli

Corso di Analisi Chimico Farmaceutica e Tossicologica I (M-Z)

Corso di Analisi Chimico Farmaceutica e Tossicologica I (M-Z) Corso di Analisi Chimico Farmaceutica e Tossicologica I (M-Z) Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Facoltà di Farmacia e Medicina Anno Accademico 2015/2016 Dott. Giuseppe La Regina Tu,

Dettagli

TESTI APPROVATI PARTE II

TESTI APPROVATI PARTE II PARLAMENTO EUROPEO 2009-2010 TESTI APPROVATI PARTE II nella seduta di mercoledì 3 settembre 2008 P6_TA-PROV(2008)09-03 EDIZIONE PROVVISORIA PE 412.444 INDICE TESTI APPROVATI DAL PARLAMENTO P6_TA-PROV(2008)0392

Dettagli

ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE: PITTOGRAMMI DI PERICOLO

ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE: PITTOGRAMMI DI PERICOLO ETICHETTATURA DELLE SOSTANZE: PITTOGRAMMI DI PERICOLO Un pittogramma è una rappresentazione grafica, atta a comunicare informazioni relative a: Un pericolo Fisico; Un pericolo per la salute umana; Un pericolo

Dettagli

CONOSCERE IL RISCHIO

CONOSCERE IL RISCHIO CONOSCERE IL RISCHIO AGENTI CHIMICI/REGOLAMENTO CLP Indicazioni di pericolo 1. Premessa Il regolamento CE n. 1272/2008 (CLP Classification, Labelling, Packaging) introduce alcune novità rispetto al precedente

Dettagli

Luca Ciarleglio- Croce Rossa Italiana Istruttore PC. Corso OPEM

Luca Ciarleglio- Croce Rossa Italiana Istruttore PC. Corso OPEM Corso Operatore C.R.I. nel Settore Emergenza Luca Ciarleglio- Croce Rossa Italiana Istruttore PC Antincendio e sostanze pericolose Chimica e fisica del Fuoco La combustione è la reazione chimica tra due

Dettagli

LINEE-GUIDA ADR CLASSIFICAZIONE MERCI PERICOLOSE

LINEE-GUIDA ADR CLASSIFICAZIONE MERCI PERICOLOSE LINEE-GUIDA ADR CLASSIFICAZIONE MERCI PERICOLOSE Secondo l'adr le classi di merci pericolose sono le seguenti: Ai fini dell'imballaggio, le materie, diverse da quelle delle Classi 1, 2, 5.2, 6.2 e 7 e

Dettagli

SECONDA LEZIONE DI BALISTICA. Balistica ed Esplosivistica Forense S. Lopez

SECONDA LEZIONE DI BALISTICA. Balistica ed Esplosivistica Forense S. Lopez SECONDA LEZIONE DI BALISTICA BALISTICA ESTERNA SISTEMI DI SILENZIAMENTO VELOCITA DEL SUONO Velocità del suono in alcuni sostanze Aria (-20 ) Aria (0 ) Aria (30 ) Acqua Acciaio 318 m/s 330 m/s 348 m/s 1460

Dettagli

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI

AGENTI CHIMICI PERICOLOSI RISCHIO CHIMICO Il RISCHIO CHIMICO in ambiente di lavoro è riconducibile all insieme dei rischi per la Sicurezza e per la Salute, connessi con la presenza, nell ambito dello svolgimento delle lavorazioni,

Dettagli

energia Cos è? è un lavoro.

energia Cos è? è un lavoro. energia Cos è?! L energia NON si vede, NON si tocca, ma è qualcosa che è dentro, all interno della materia stessa e la rende capace di compiere un lavoro.! ENERGIA E LA CAPACITA' DI UN CORPO O DI UN SISTEMA

Dettagli

PIANO SOVRACOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

PIANO SOVRACOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE PIANO SOVRACOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE CLASSIFICAZIONE E TRASPORTO MERCI PERICOLOSE - ADR Versione 4.0 Del 2018 Redazione a cura di: Corpo Polizia Municipale Reno-Galliera 1. PREMESSA I diversi tipi

Dettagli

Sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/2008) Prof. M.E. Amato- corso di Sicurezza nei laboratori AA

Sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/2008) Prof. M.E. Amato- corso di Sicurezza nei laboratori AA Sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/2008) Prof. M.E. Amato- corso di Sicurezza nei laboratori AA 2012-13 Dipartimento di Scienze Chimiche Laboratorio Didattico Struttura 2 RISCHI DA ATTIVITA IN UN LABORATORIO

Dettagli

I LIVELLO REGOLAMENTO (CE) N.1272/2008 (CLP)

I LIVELLO REGOLAMENTO (CE) N.1272/2008 (CLP) GERARCHIA NORME COMUNITARIE I LIVELLO REGOLAMENTO (CE) N.1272/2008 (CLP) del PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 16 dicembre 2008 relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle

Dettagli

Corso antincendio. L incendio e la prevenzione; L estintore portatile. Protezione antincendio;

Corso antincendio. L incendio e la prevenzione; L estintore portatile. Protezione antincendio; CORSO ANTINCENDIO Corso antincendio L incendio e la prevenzione; Protezione antincendio; L estintore portatile. Il fenomeno della combustione Perché si abbia una combustione è necessaria la presenza di

Dettagli

IL RISCHIO DI ESPLOSIONE

IL RISCHIO DI ESPLOSIONE IL RISCHIO DI ESPLOSIONE DIRETTIVE ATEX 1/29 Cosa si intende per Atmosfera esplosiva? ATEX E una miscela in aria a condizioni atmosferiche, con sostanze infiammabili allo stato gassoso vapori, nebbie o

Dettagli

COME SI SVILUPPA UN INCENDIO?

COME SI SVILUPPA UN INCENDIO? COME SI SVILUPPA UN INCENDIO? Il fuoco è una reazione di ossidazione che può avvenire ad una velocità bassa, media o altissima e che produce: gas, luce, calore, braci e cenere. Per far si che un incendio

Dettagli

Rifiuti Pericolosi. Le nuove caratteristiche di pericolo. Regolamento (UE) n. 1357/2014 del 18 dicembre 2014

Rifiuti Pericolosi. Le nuove caratteristiche di pericolo. Regolamento (UE) n. 1357/2014 del 18 dicembre 2014 Rifiuti Pericolosi. Le nuove caratteristiche di. Regolamento (UE) n. 1357/2014 del 18 dicembre 2014 Sulla Gazzetta Ufficiale Europea L 365 del 19 dicembre 2014 è stato pubblicato il Regolamento (UE) n.

Dettagli

OsservatorioSaluteLavoro ERIS Università di Napoli Federico II

OsservatorioSaluteLavoro ERIS Università di Napoli Federico II OsservatorioSaluteLavoro ERIS Università di Napoli Federico II Salute e sicurezza in azienda e corretta gestione dei prodotti chimici Benevento, 3 Marzo 2016 Pasquale Lama p.lama@erisconsultant.it Prodotti

Dettagli

Il 'triangolo' del fuoco

Il 'triangolo' del fuoco Il 'triangolo' del fuoco Schematizzazione del fenomeno della combustione In corrispondenza, dei vertici del triangolo del fuoco sono indicati tre parametri essenziali del fenomeno della combustione: -

Dettagli

GUANTI DA LAVORO / MECCANICI DPI indicati dalla Scheda di Sicurezza: guanti occhiali Pagina 2 di 2

GUANTI DA LAVORO / MECCANICI DPI indicati dalla Scheda di Sicurezza: guanti occhiali Pagina 2 di 2 Via Cascina Belcasule, 19 Agente: ACETILENE C.A.S. : 74862 C.E.E. : 2008169 Classificazione: CLP Caratteristiche: CLASSIFICATO SOSTANZA : GASSOSO A TEMPERATURA AMBIENTE 4 4 H220 H280 Frasi di rischio (Frasi

Dettagli

FUOCHI D ARTIFICIO I colori nella pirotecnica

FUOCHI D ARTIFICIO I colori nella pirotecnica Università degli Studi di Genova Dipartimento di chimica e chimica industriale Progetto Lauree Scientifiche Laboratori Regionali 2009-2010 Scienza dei Materiali FUOCHI D ARTIFICIO I colori nella pirotecnica

Dettagli

Con Giulia & Angela ricapitoliamo Il rischio incendio nei luoghi di lavoro

Con Giulia & Angela ricapitoliamo Il rischio incendio nei luoghi di lavoro Con Giulia & Angela ricapitoliamo Il rischio incendio nei luoghi di lavoro rischio incendio nei luoghi di lavoro Gli obblighi del Datore di Lavoro introdotti in materia di prevenzione incendi dal D.Lgs.

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO II DI SELVAZZANO

ISTITUTO COMPRENSIVO II DI SELVAZZANO PROCEDURA 07 PER IL CONTROLLO DELLE SOSTANZE PERICOLOSE Per utilizzo di prodotti chimici si intende, nel caso della scuola, l utilizzo di prodotti per le pulizie. Altri prodotti sono vietati. Si ricorda

Dettagli

IL RISCHIO CHIMICO. Manuale di supporto

IL RISCHIO CHIMICO. Manuale di supporto IL RISCHIO CHIMICO Manuale di supporto 2 INTRODUZIONE Salute e sicurezza sono beni preziosi da tutelare in ogni momento della nostra vita. Anche quando camminiamo per strada o siamo nell intimità delle

Dettagli

Il rischio CHIMICO. Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE

Il rischio CHIMICO. Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE kiker Il rischio CHIMICO Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE CLASSIFICAZIONE DEI PRODOTTI PERICOLOSI Per legge sono state classificate pericolose le sostanze che per le loro

Dettagli

Valutazione del rischio esplosione

Valutazione del rischio esplosione Anno 2008 Valutazione del Rischio Esplosione v.02 1 Definizione di AT.EX.=Atmosphere Explosive Si ha esplosione in presenza contemporanea di combustibile, comburente, sorgente d innesco e condizioni di

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE sul rischio chimico

CORSO DI FORMAZIONE sul rischio chimico LICEO SCIENTIFICO BERTRAND RUSSELL CLES (Tn) CORSO DI FORMAZIONE sul rischio chimico Scopo del corso Saper riconoscere la presenza di agenti chimici pericolosi Saper leggere in modo corretto e critico

Dettagli

ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R E DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S E DELLE LORO RELATIVE COMBINAZIONI

ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R E DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S E DELLE LORO RELATIVE COMBINAZIONI ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R E DEI CONSIGLI DI PRUDENZA S E DELLE LORO RELATIVE COMBINAZIONI ELENCO DELLE FRASI DI RISCHIO R R1 Esplosivi allo stato secco R2 Rischio di esplosione per urto, sfregamento,

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MARIA GRAZIA CUTULI VIA Boccioni, 1 Tel/Fax. 0962/961635 88900 CROTONE PROCEDURA 07

ISTITUTO COMPRENSIVO MARIA GRAZIA CUTULI VIA Boccioni, 1 Tel/Fax. 0962/961635 88900 CROTONE PROCEDURA 07 ISTITUTO COMPRENSIVO MARIA GRAZIA CUTULI VIA Boccioni, 1 Tel/Fax. 0962/961635 88900 CROTONE PROCEDURA 07 ISTRUZIONE OPERATIVA PER IL CONTROLLO DELLE LE SOSTANZE PERICOLOSE Per presa visione Emessa il R.L.S

Dettagli

INDICAZIONI PER L ADEGUAMENTO DEI P.R.G. ALLA VARIANTE SEVESO AL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE

INDICAZIONI PER L ADEGUAMENTO DEI P.R.G. ALLA VARIANTE SEVESO AL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Torino, 11 aprile 2011 ore 9,30-13 Sala Consiglieri via Maria Vittoria, 12 INDICAZIONI PER L ADEGUAMENTO DEI P.R.G. ALLA VARIANTE SEVESO AL PIANO TERRITORIALE DI COORDINAMENTO PROVINCIALE Saluto ai partecipanti

Dettagli

Divieto di carico in comune

Divieto di carico in comune Divieto di carico in comune Colli I colli muniti di etichette di pericolo differenti non devono essere caricati in comune nello stesso veicolo o container, salvo se il carico in comune sia autorizzato

Dettagli