Risposte ai quesiti al

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1 Accordo Quadro per il supporto e/o la progettazione definitiva, esecutiva e coordinamento della sicurezza in fase di progettazione per l esecuzione di lavori inerenti impianti potabili, impianti di depurazione, reti fognarie e acquedottistiche e vasche volano attraverso l implementazione di remote teamwork di progettazione su piattaforma Common Data Environment (ACDAT) Smart Engineering. C.I.G F Domanda 1 Risposte ai quesiti al Considerato che gli impianti di depurazione e potabilizzazione acque sono normalmente classificati nella ID Opera IA.01 (ex Classe III/a della L. 143/49), si chiede conferma di poter dimostrare i requisiti relativi alla ID Opera IB.07 presentando servizi di ingegneria relativi a impianti di depurazione e potabilizzazione ricadenti nella ID Opera IA.01. Risposta 1 Il possesso dei requisiti di carattere tecnico-organizzativo previsti nella categoria Impianti IB.07 non potrà essere dimostrata attraverso esecuzione di prestazioni di servizi attinenti alla categoria Impianti IA.01. Risposta rettificata come da risposta alla successiva domanda 6 del Domanda 2 Si formulano i seguenti quesiti: - si chiede conferma che, per le professionalità minime da garantire per la durata dell'accordo Quadro di cui al punto 8.2 lett. h, pag. 11 del Disciplinare, sia consentito, al fine di dimostrare il possesso del requisito, stipulare specifici contratti di consulenza per la durata dell'appalto e non necessariamente inserirli in un eventuale Raggruppamento temporaneo, qualora non presenti nell'organico dell'operatore economico partecipante (ad eccezione del geologo); - si chiede inoltre se, per alcune professionalità, è necessario dare evidenza della qualifica, ad esempio mediante certificati formativi specifici o altre modalità (come l'ingegnere progetti elettrici e speciali, l'esperto nel settore ambientale - scavi, amianto... - ed il Project Manager). Risposta 2 Si conferma che ferme restando le professionalità per le quali viene richiesto il possesso dei requisiti di carattere tecnico-organizzativo di cui al punto 8.2 lett. g del disciplinare, inderogabili ai fini della partecipazione alla procedura di gara le professionalità di cui al punto 8.2 lett. h, fatta eccezione per il geologo, dovranno essere garantite in fase

2 di esecuzione, nelle forme previste nel disciplinare di gara. Pertanto, per queste figure professionali non è richiesto obbligo di partecipazione in forma di raggruppamento temporaneo. In questa fase di partecipazione non è prevista la presentazione di certificazioni e/o titoli abilitativi nella busta amministrativa. Si rimanda altresì a quanto riportato al capitolo 20 CRITERIO DI AGGIUDICAZIONE ED ELEMENTI DI VALUTAZIONE del disciplinare di gara, ricordando che le figure professionali nominativamente individuate e offerte nella busta B, seppur non costituendo requisito di partecipazione, diverranno parte integrante e sostanziale del contratto. Domanda 3 Nel disciplinare, Art. 8.2, punto g), viene richiesto l avvenuto espletamento di servizi di ingegneria ed architettura identificati nella categoria D.04 della tavola Z-1 del DM 17/06/2016. Si chiede se la categoria D.04 possa essere coperta dalla categoria D.05, avendo la stessa destinazione funzionale ed un grado di complessità maggiore rispetto alla D.04. Risposta 3 Si conferma che l esecuzione di prestazioni di servizi nella categoria D.05 risulta idonea a comprovare i requisiti richiesti di cui alla categoria D.04, di complessità inferiore. Domanda 4 In relazione a quanto specificato nel disciplinare di gara al paragrafo 8.2, punto h (professionalità minime) si chiede se la figura dell'agronomo può essere sostituita da dottore forestale in quanto afferenti al medesimo ordine professionale (Ordine dei dottori agronomi e forestali), stessa facoltà universitaria (facoltà di Agraria) e stesse competenze professionali. Risposta 4 Si conferma la possibilità di sostituire l Agronomo richiesto con altro professionista, purchè anch esso iscritto nella sezione A dell Albo dell Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali, come previsto dalla legge 152/1992 e s.m.i. Domanda 5 In riferimento alla gara in oggetto, evidenziamo che la nostra società che opera da anni nel settore della depurazione, ha visto abitualmente classificare le opere relative ai depuratori (parte impiantistica) in categoria IIIa (ex legge 143/49) oppure ID IA.01 (DM giugno 2016), per l appunto Impianti di fognatura domestica od industriale ed opere relative al trattamento delle acque di rifiuto.

3 Il bando di gara ha invece classificato le medesime opere in classe e categoria ID IB.07, che si riferisce ad impianti industriali di depurazione ma per Impianti della industria chimica inorganica - Impianti della preparazione e distillazione dei combustibili -Impianti siderurgici - Officine meccaniche e laboratori - Cantieri navali - Fabbriche di cemento, calce, laterizi, vetrerie e ceramiche - Impianti per le industrie della fermentazione, chimico-alimentari e tintorie -Impianti termovalorizzatori e impianti di trattamento dei rifiuti - Impianti della industria chimica organica - Impianti della piccola industria chimica speciale - Impianti di metallurgia (esclusi quelli relativi al ferro) -Impianti per la preparazione ed il trattamento dei minerali per la sistemazione e coltivazione delle cave e Miniere. Richiamiamo inoltre quando prescritto dalla LINEA GUIDA ANAC n 1, art. V, punti 2 e 3: 2. In relazione alla comparazione, ai fini della dimostrazione dei requisiti, tra le attuali classificazioni e quelle della l. 143/1949, si indica alle stazioni appaltanti di evitare interpretazioni eccessivamente formali che possano determinare ingiustificate restrizioni alla partecipazione alle gare [ ]. 3. Il criterio enunciato al punto 2. deve ritenersi esteso, ai fini della valutazione del possesso dei requisiti di partecipazione, anche ad altre categorie di opere, evidenziando come, in caso di incertezze nella comparazione, deve in ogni caso prevalere, in relazione alla identificazione delle opere, il contenuto oggettivo della prestazione professionale svolta. Pertanto, avendo svolto diversi servizi per opere oggettivamente riconducibili ad impianti di depurazione, e classificati in classe e categoria IIIa o ID IA.01, si chiede se i requisiti di capacità tecnica e professionale possano essere soddisfatti con servizi relativi ad opere in classe e categoria IIIa o ID IA.01, anziché in ID IB.07. Risposta 5 Si rimanda alla risposta alla domanda 1: Il possesso dei requisiti di carattere tecnico-organizzativo previsti nella categoria Impianti IB.07 non potrà essere dimostrata attraverso esecuzione di prestazioni di servizi attinenti alla categoria Impianti IA.01. Il discrimen tra le due categorie è legato alla destinazione funzionale: la categoria IA.01 si riferisce a impianti meccanici a fluido a servizio delle costruzioni, mentre la categoria IB.07 richiesta si riferisce a impianti industriali impianti pilota e impianti di depurazione complessi discariche con trattamenti e termovalorizzatori. Risposta rettificata come da risposta alla successiva domanda 6 del Domanda 6 Risposte ai quesiti al In riferimento alla Vs risposta al quesito 5 si chiede se gli incarichi antecedenti all entrata in vigore del DL Decreto Ministeriale 31 ottobre 2013 n. 143 (e al successivo DM Tariffe giungo 2016) e classificati in classe e categoria IIIa

4 opere relative al trattamento delle acque di rifiuto (Legge 143 del 1949). possano essere utilizzati per soddisfare il requisito in IB.07. Si osserva infatti che la classe e categoria IIc (equiparata alla IB.07 dal DM giugno 2016) era così descritta nella Legge 143 del 1949 Impianti della industria chimica organica, della piccola industria chimica speciale, impianti di metallurgia (esclusi quelli relativi al ferro), impianti per la preparazione ed il trattamento dei minerali per la sistemazione e coltivazione delle cave e miniere, che evidentemente nulla a che fare con gli impianti di depurazione. È dunque evidente che i servizi di ingegneria relativi ad impianti di depurazione ed antecedenti all entrata in vigore del DL Decreto Ministeriale 31 ottobre 2013 n. 143 (e al successivo DM Tariffe giungo 2016), non potessero che essere classificati in classe e categoria IIIa (Legge 143 del 1949). Risposta 6 Premesso che: Con riferimento al possesso dei requisiti di carattere tecnico-organizzativo di cui al punto 8.2 del disciplinare di gara, il quale prevedeva ai fini della qualificazione l esecuzione di servizi di ingegneria e architettura, l aver svolto tra l altro - attività individuate nella categoria Id. IB.07 (ex D.M ), corrispondente alla categoria IIb di cui all art. 14 della previgente T.P., di cui alla legge n. 143/1949; Alla precedente categoria IIb, corrispondeva la seguente declaratoria: Impianti della industria chimica inorganica, della preparazione e distillazione dei combustibili, impianti siderurgici, officine meccaniche, cantieri navali, fabbriche di cemento, calce, laterizi, vetrerie e ceramiche, impianti per le industrie della fermentazione, chimico-alimentari e tintorie; tra le prestazioni oggetto della presente procedura sono compresi interventi riguardanti impianti di depurazione e vasche volano, per la preventiva laminazione delle acque da convogliare nei depuratori, individuati ex legge n. 143/1949 nella categoria IIIa, corrispondente alla seguente declaratoria: Impianti per la produzione e la distribuzione del vapore, della energia elettrica e della forza motrice, per l'approvvigionamento, la preparazione e la distribuzione di acqua nell'interno di edifici o per scopi industriali, impianti sanitari, impianti di fognatura domestica od industriale ed opere relative al trattamento delle acque di rifiuto ; Le Linee Guida n. 1, di attuazione del d. lgs. n. 50/2016 indirizzi generali sull affidamento dei servizi attinenti all architettura e all ingegneria (approvate dal Consiglio dell Autorità con delibera n, 973/2016 e successivamente aggiornate con delibera del Consiglio dell Autorità n. 138/2018), ai fini della dimostrazione dei requisiti di qualificazione, e alla relativa comparazione tra le tariffe vigenti e pregresse, richiedono alle stazioni appaltanti di evitare interpretazione eccessivamente formali; In caso di incertezze nella comparazione, pertanto, deve prevalere, in relazione alla identificazione delle opere, il contenuto oggettivo della prestazione svolta; Tutto ciò premesso, sulla scorta delle retroestese considerazioni, la scrivente stazione appaltante, a rettifica alle precedenti risposte ai quesiti di cui alle domande n. 1 e 5, ritiene di estendere la dimostrazione del possesso dei requisiti di capacità tecnico-organizzativa, in alternativa alla destinazione Funzionale di cui alla ID IB.07, a quella di cui alla IA. 01. Per dette identificazione di opere (di eguale grado di complessità: 0,75), le prestazioni svolte, in entrambi i

5 casi, dovranno necessariamente riguardare interventi inerenti impianti di trattamento acque di rifiuto e ulteriori opere accessorie al trattamento delle acque. Assago, Il Responsabile Settore Legale Appalti e Contratti Dott.ssa Laura Carpineti